Ieg, i cinesi studiano la fiera di Rimini
(Rimini) Italian Exhibition Group “intensifica le relazioni istituzionali e di business con la Cina”. Oggi, al quartiere fieristico di Rimini, il presidente Lorenzo Cagnoni e l’amministratore delegato Ugo Ravanelli hanno accolto una delegazione di Guangzhou con personaggi istituzionali e professionisti del settore orafo. Canton è la terza città cinese con oltre 13 milioni di abitanti, capitale della provincia del Guangdong, che da sola vanta una popolazione doppia a quella italiana (oltre 100 milioni di persone). Si tratta di una regione densamente popolata, con altre due megalopoli come Shenzhen e Dongguan, mentre Guangzhou è città moderna in rapida ascesa.
Erano presenti stamane a Rimini come capo delegazione il vice sindaco di Guangzhou Chen Zhiying e il vice sindaco del distretto di Panyu Huang Ka. Nel quadro della partnership tra Ieg e Cibjo, Confederazione mondiale della gioielleria, è stato invitato anche il presidente Gaetano Cavalieri.
L’incontro di oggi a Rimini “segue una serie di meeting istituzionali dedicati a studiare lo sviluppo del business fieristico in Cina per il comparto della gioielleria”. In tale contesto si è collocata anche “la promessa delle autorità e operatori cinesi di raggiungere Vicenza durante VicenzaOro, con visita anche al quartiere e alla città di Rimini”.
L’obiettivo di Ieg è quello di “favorire le filiere produttive italiane più interessate a sviluppare rapporti di business su mercati così straordinariamente dinamici, stringendo relazioni strategiche e impostando progetti mirati a rappresentare il made in Italy. Italian Exhibition Group vuole quindi incrementare la sua presenza su un mercato particolarmente significativo per i suoi prodotti fieristici”.
Pochi mesi fa, a settembre 2018, al centro dell’attenzione di Ieg ci fu il sistema della green economy, con la firma dell’accordo con Chengdu ZhongLian Exhibition Co., società cinese organizzatrice del Chengdu Environmental Protection Expo (CDEPE); accordo finalizzato allo “sviluppo e organizzazione di manifestazioni fieristiche nell’industry delle green technologies e della protezione ambientale con un particolare focus all’area Occidentale della Cina”.
Sempre nel 2018, in Cina ha inoltre debuttato una joint venture per due manifestazioni sul business turistico: il Shanghai World Travel Fair di maggio e il Travel Trade Market del settembre scorso a Chengdu.
Rimini calcio, week end impegnativo per le giovanili
(Rimini) Si comincia domani con la Berretti di mister Giordano Cinquetti che al “Romeo Neri” ospiterà il Pordenone. Si gioca alle ore 14.30. Sempre domani, ma alle ore 16, l'Under 13 di mister Massimo Finotti sarà di scena nella tana del Bologna.
Quattro le sfide in programma domenica. Alle ore 11 l'Under 15 di mister Matteo D'Agostino andrà a far visita all'Imolese. Alla stessa ora sarà in campo anche l'Under 14 di mister Alessio Serafini, ospite del Sassuolo. Alle ore 15 l'Under 17 di mister Lele Vanni sarà impegnata sul campo dell'Imolese. Alla medesima ora l'Under 16 di mister Manuel Amati sarà di scena sul terreno dell'Arezzo.
Sicurezza, i sindaci: governo rispetti il patto
(Rimini) “Dare corso al Patto sulla sicurezza sottoscritto nel dicembre 2016 fra i rappresentanti degli Enti locali e lo Stato, definendo innanzitutto tempi certi per la realizzazione della Cittadella della sicurezza”. E’ quanto chiede un gruppo di sidnaci del riminese, dopo l’incontro di ieri in prefettura con il sottosegretario del ministero per l’interno Nicola Molteni. Si tratta nel dettaglio di Marcello Fattori di Maiolo, Lorenzo Grilli di Montegridolfo, Daniele Amati di Poggio Torriana, Mirna Cecchini di San Clemente, Daniele Morelli di San Giovanni in Marignano, Mauro Guerra di San Leo, Alice Parma di Santarcangelo di Romagna, di Stefania Sabba di Verucchio. “Lo ribadiamo al Prefetto per dare risposta alle esigenze delle forze dell’ordine e risolvere una volta per tutte il problema creato dall’immobile di via Ugo Bassi. Un problema che non riguarda e non può riguardare solamente il Comune capoluogo, dal momento che investe l’intera comunità provinciale”, sottolineano.
Rispettare il Patto sulla sicurezza “per noi sindaci significa prima di tutto assicurare il decoro urbano, la qualità dell’ambiente e dei servizi ai nostri cittadini. Rispettare il Patto sulla sicurezza significa inoltre, per noi amministratori locali, impegnare risorse per dotare il nostro territorio di sistemi di videosorveglianza anche quando non rientriamo fra i Comuni finanziati dal Ministero dell’Interno.
Abbiamo apprezzato la scelta di fare una verifica condivisa sull’attuazione del Patto sulla sicurezza a un anno di distanza dalla sua approvazione, con l’impegno messo in campo della Prefettura per coordinare i lavori alla presenza di tutte le forze dell’ordine e dei sindaci del territorio”.
Tuttavia, “il rispetto di quanto previsto del Patto – ovvero l’avanzamento dei lavori sui due binari paralleli di piazzale Bornaccini e via Ugo Bassi – rimane una condizione imprescindibile. Si tratta infatti di due soluzioni che devono avanzare alla stessa velocità, con procedure amministrative verificabili e tempi certi. Per questo, chiediamo al Prefetto e ai rappresentanti del Governo di procedere come stabilito in sede di sottoscrizione del Patto sulla sicurezza, in accordo con tutti i 25 sindaci della Provincia”.
Ci sono altri due aspetti, inoltre, “che pongono più di un’ombra sulla giornata di ieri, nella quale i sindaci sono stati convocati in mattinata proprio per una verifica in merito al Patto sulla sicurezza. Il primo è l’aver appreso solamente dagli organi d’informazione che, nel pomeriggio, una delegazione di rappresentanti del Governo era in visita in Prefettura proprio in merito allo stesso argomento. La visita di rappresentanti del Governo avrebbe costituito un elemento utile di conoscenza anche per la riunione svoltasi in mattinata, quando invece i sindaci sono stati tenuti all’oscuro rispetto a questo importante incontro. Il secondo aspetto – appreso anche in questo caso soltanto attraverso gli organi di stampa – è che i rappresentanti del Governo siano stati accompagnati da esponenti politici locali di un partito che fa parte dell’attuale maggioranza di Governo. Un fatto che crea una confusione inaccettabile tra ruoli politici e istituzionali, ponendo una questione di rispetto delle istituzioni democraticamente elette sulla quale nessuno può permettersi di derogare. Una leale collaborazione fra diverse istituzioni, infatti, si basa innanzitutto sulla trasparenza e la mancanza di omissioni, come invece è accaduto ieri”.
Scuola Riccione paese: si potrà rientrare in classe a settembre
(Rimini) “E’ stato un incontro franco dove abbiamo esposto il cronoprogramma dei lavori alla scuola Riccione Paese e gli interventi aggiuntivi che, per l'attività didattica degli alunni, riteniamo essere migliorativi dal punto di vista estetico e funzionale. Prospettano diverse possibilità di rientro nella scuola storica della città per antonomasia, dopo una valutazione condivisa, la soluzione ottimale è stata ritenuta il rientro degli scolari all'inizio del nuovo anno scolastico.Devo dire che, come manifestato da genitori e insegnanti, la sistemazione temporanea nella scuola di via Ionio, si è dimostrata assai positiva. Nel frattempo proseguiranno gli ultimi interventi relativi ai finimenti, alla tinteggiatura complessiva e alla sistemazione del giardino con la presenza di orti, così da consentire di avere, a lavori ultimati, uno stabile più bello e riqualificato dal punto di vista strutturale”. Così l'assessore ai servizi educativi Alessandra Battarra all'indomani dell'incontro svoltosi in Municipio con il sindaco Renata Tosi, l'assessore ai lavori pubblici Lea Ermeti, il dirigente ai lavori pubblici Michele Bonito, con il dirigente scolastico Nicola Tontini, i rappresentanti dei genitori e degli insegnanti.
Durante l'incontro sono stati esposte le motivazioni che hanno portato ad uno slittamento di fine lavori, dagli interventi ai solai realizzati nel tempo con materiali non omogenei, alla necessità di irrigidire l'intelaiatura dal punto di vista sismico. Lavori tecnici e necessari, sopraggiunti a cantiere aperto ,nonostante le deroghe concesse all'impresa esecutrice, che ha operato con la massima efficienza.
I lavori di miglioramento sismico, riguardano le murature portanti, i solai al primo piano, l'impalcato del sottotetto, fondazioni, soffitti e controsoffitti e coperture in legno, l'abbattimento delle barriere architettoniche, la riqualificazione dell'intero stabile, dal punto di vista energetico oltre che sismico, e il rinnovo dell'impianto elettrico. Tra gli ultimi interventi, e quelli in aggiunta, che andranno a completare la riqualificazione, il termine previsto è a maggio, ragion per cui il Dirigente Scolastico Tontini, in accordo con i rappresentanti dei genitori e degli insegnanti, hanno convenuto con l'amministrazione, che ha prospettato loro più alternative, di aprire la nuova scuola all'inizio del nuovo anno. Tra le proposte infine in considerazione, l'organizzazione di una festa, in occasione della consegna dell'edificio a maggio, e di una successiva, al momento del rientro a settembre nella scuola che ha accolto nei suoi banc
Questura, Gnassi incalza prefettura su ‘cittadella sicurezza’
(Rimini) Nuova questura, dopo l’incontro in prefettura con il sottosegretario del ministero dell’Interno, Nicola Molteni (che ha promesso un trasloco da corso d’Augusto a piazzale Bornaccini entro l’estate), il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, preso atto della soluzione temporanea, torna a mettere i puntini sulle ‘i’ in merito al patto per la sicurezza.
“In piena rispondenza - sottolinea il sindaco - al dettato istituzionale che, come sindaco, devo mettere davanti a qualsiasi altra considerazione (comunque legittima, comunque sacrosanta), va formalmente sottolineato come il mandato chiaro e inequivocabile emerso dal Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza di ieri e consegnato al signor prefetto è quello di presentare in tempi rapidi il crono programma che dia tempi certi circa il pieno rispetto del Patto sulla Sicurezza, negli articoli riguardanti la realizzazione della Cittadella sulla Sicurezza, sottoscritto a dicembre 2016 dagli Enti locali e dallo Stato italiano, e che per contratto ha due punti fermi: tappa intermedia e limitata temporalmente in piazzale Bornaccini, via Ugo Bassi soluzione definitiva per dare sistemazione logistica a Guardia di Finanza, Polizia e Stradale. E’ un mandato fermo e esplicito. Gli enti locali, in quest’ultimo anno, hanno sbrogliato la matassa della sede temporanea. Questo va detto a chiare lettere: dopo aver cercato altre sedi temporanee (provincia, ex mutua, edificio nei pressi dell’area stazione), piazzale Bornaccini è il risultato di una decisione degli Enti locali in accordo con ministero degli Interni e Questura, portato avanti e realizzato da Regione, Provincia, Comune di Rimini, con il sudore e la fatica, 500 mila euro investititi, il trasloco dei Centri per l’Impiego, gli incontri con i sindacati per lo spostamento del personale dei Centri per l’Impiego stesso che lavora in piazzale Bornaccini. Mentre gli enti locali lavoravano per questo, e io personalmente sbattevo il dossier della vergogna di via Ugo Bassi e delle disonorevoli condizioni in cui sono costretti a operare e vivere gli agenti di Polizia, si consumava il tradimento da parte di chi deve rappresentare lo Stato. Negli stessi mesi della nostra attività intorno a piazzale Bornaccini e il trasferimento dei Centri per l’Impiego, noi Enti locali apprendevamo solo dalla stampa che ciò che mettevamo a disposizione temporaneamente, come previsto dal Patto firmato, diventava magicamente definitivo per 18 anni".
Questo per quanto riguarda il merito. "Sul metodo, non posso che esprimere tutto lo sconcerto e la disapprovazione per la scansione metodologica della giornata di ieri. I sindaci, convocati in mattinata sul tema del Patto e dei corretti rapporti istituzionali, non sono stati informati né dal signor Prefetto né dal signor Questore né da alcuno, che nel pomeriggio era in programma una visita congiunta di rappresentanti di Governo, insieme a un codazzo di esponenti locali di un partito, sullo stesso argomento. Definire questa cosa di una gravità estrema è un eufemismo. Con questo atto si sono cancellati anni e anni di corrette relazioni istituzionali, preferendo con ogni evidenza i rappresentanti delle Istituzioni e delle forze dell’ordine sul territorio relazionarsi prioritariamente con un partito piuttosto che con i sindaci eletti, e utilizzando allo scopo un comportamento prima di tutto omissivo delle informazioni, e poi del tutto opaco e ambiguo. Vale la pena ricordare a questi rappresentanti delle Istituzioni e delle forze dell’ordine che il loro mandato si esplica nel tricolore e nell’idea di democrazia espressa dal Presidente della Repubblica, e non piuttosto nel monocolore di un partito. E’ chiaro che quanto accaduto ieri determinerà sensibili cambiamenti nelle future modalità di relazione. Ma a questo punto mi chiedo, prendendo atto dei rapporti istituzionali che unilateralmente si sono voluti indirizzare in una strada inedita e scarsamente rispettosa del senso dell’istituzione e della democrazia: a cosa serve un Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, gestito con queste modalità?”.
Emporio solidale: 335 famiglie aiutate nel 2018
(Rimini) “Un progetto figlio di una logica diversa di welfare – spiega Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini - dove pubblico e privato convivono nell'ottica di sostenere non tanto la povertà estrema, ma quella relativa, figlia di difficoltà contingenti, puntando sulle capacità di autonomia delle persone”. Nel corso del 2018 le famiglie che hanno potuto fare la spesa tra le corsie dell'emporio solidale sono state 335 per un totale di 1.386 assistiti. Nella sua evoluzione, l'#emporiorimini ha creato al suo interno uno spazio bimbi che, nel 2018, ha accolto 441 i minori, di cui il 16,5% bimbi dai 0 ai 4 anni. Un dato che testimonia le nuove problematiche legate alla genitorialità e i relativi servizi richiesti da parte soprattutto da donne che faticano nel conciliare lavoro e carico familiare. Degli adulti presenti 483 sono femmine, 462 maschi; la fascia d'età maggiormente rappresentata è quella dai 35 ai 44 anni.
I nuclei familiari sono invece principalmente composti da 4 o 5 componenti. Le famiglie sono residenti principalmente nel Comune di Rimini. Le famiglie accedono principalmente attraverso l'invio dalla Caritas diocesana e le caritas parrocchiali (185 casi); i servizi sociali o sociosanitari (81 casi) o attraverso le associazioni che collaborano con il progetto (65). Più della metà dei nuclei è seguito da alcuni servizi, principalmente in carico ad alcuni servizi sociali, sociosanitari e socioassistenziali. Più della metà dei nuclei è seguito da alcuni servizi.
Nel corso del 2018 l'#emporiorimini è stato aperto per 210 aperture ed ha erogato 2.343 carrelli. "Negli anni – conclude Gloria Lisi – abbiamo allargato il nostro paniere di prodotti che, oltre all'alimentare, si è arricchito con quelli per la cura personale e per la casa. Un progetto di comunità per la comunità, in cui ognuno – dai privati alle imprese – può decidere di partecipare".
Senologia Santarcangelo, “forti perplessità” della Uil
(Rimini) La Uil di Rimini torna sul reparto di Senologia dlel’ospedale di Santarcangelo eprimendo “forti perplessità” sull’ipotesi di ‘ristruttutazione’ avanzata dalla Asl Romagna. “La nostra preoccupazione deriva dalla convinzione che la soluzione depotenzi sensibilmente il reparto, una eccellenza per l’intera Asl (non dimentichiamoci riconosciuta a livello internazionale) così come hanno ben evidenziato le prese di posizione dei vari comitati sorti in sua difesa. Secondo Noi si continua nell’opera di riduzione della quantità e qualità dei servizi forniti ai cittadini della provincia di Rimini, l’ Asl Romagna è nata per potenziare i servizi resi ai cittadini e per omogeneizzarli nei vari territori. Ad oggi possiamo ben dire che i risultati ottenuti sono di molto inferiori alle attese. Il servizio era ed è uno dei fiori all’occhiello del territorio, certamente una eccellenza dell’ospedale di Santarcangelo, e, invece di verificare tutte le strade possibili per un suo potenziamento si creano difficoltà di ogni ordine”.
Alla base di tutto, vanno avanti dalla Uil, “nessuno può raccontarci che ci sono problemi economici, di risparmio, di riorganizzazione, stiamo parlando di un servizio rivolto a pazienti (soprattutto donne) che si trovano in uno stato di forte sofferenza ed è nostro preciso dovere rendere a questi cittadini l loro percorso di sofferenza meno gravoso. La Uil già all’’atto della presentazione delle linee guida della riorganizzazione ospedaliera aveva manifestato forti perplessità, oggi purtroppo, verifichiamo che la realtà supera le nostre previsioni più nere. Speriamo in un ravvedimento e comunque la Uil sarà sempre al fianco dei lavoratori e dei cittadini che si battono per garantire servizi diffusi nel territorio e di alto livello qualitativo”.
E45, questione time del Pd in regione chiede governo intervento
(Rimini) Il question time, presentato in Regione a prima firma della cesenate Lia Montalti e sottoscritto da tutti i consiglieri PD delle province romagnole (Mirco Bagnari, Gianni Bessi, Giorgio Pruccoli, Manuela Rontini, Nadia Rossi, Valentina Ravaioli e Paolo Zoffoli) e da alcuni consiglieri emiliani tra i qualiPaolo Calvano, Massimo Iotti, Barbara Lori e Luca Sabattini, pone l'accento sull'emergenza della E45 per sollecitare l'intervento del Governo e la messa in campo di soluzioni per attenuare gli incalcolabili danni generati dalla chiusura di una delle arterie principali del Paese.
"Proprio ieri il presidente Bonaccini ha firmato il decreto che dichiara lo stato di crisi regionale per le comunità dei territori più colpiti dalla chiusura dell'E45 – spiegano i dem –. Va evidenziato come la Regione si sia attivata prontamente per stare accanto alle famiglie ed alle imprese nell'attesa che il Governo trovi una chiara soluzione all'emergenza. Alla luce degli incontri svolti, e della situazione che è in continua in evoluzione, abbiamo dunque chiesto alla Giunta quali siano gli ulteriori aggiornamenti, stante anche la notizia, emersa a seguito di un sopralluogo effettuato dai consulenti della Procura, circa la possibile riapertura al traffico, solo leggero".
La chiusura desta forti preoccupazioni per i notevoli problemi ed i costi che provocherà. "La situazione che si è venuta a creare comporta non solo l'interruzione della viabilità tra due regioni, Emilia-Romagna e Toscana, ma "spezza" a metà l'intero sistema viario dell'Italia, con gravissimi danni di natura economica e sociale, con prevedibili e gravi disagi per i territori e le comunità locali, che si troveranno a subire il deflusso di migliaia di veicoli costretti a trovare vie secondarie per le strade dell'appennino – concludono –. La Regione Emilia-Romagna si è fin da subito schierata con i territori coinvolti, partecipando anche al tavolo ministeriale assieme ai rappresentanti locali, con l'obiettivo di giungere ad una soluzione positiva e in tempi rapidi in merito alla viabilità. Ora è importante anche che il Vice-premier Di Maio, Ministro del Lavoro, raccolga l'appello fatto dai sindaci per garantire da subito ammortizzatori sociali per le imprese e i lavoratori che gravitano attorno alla E45. Il Governo faccia la sua parte e non blocchi interi territori".
Violenza contro le donne, 31mila hanno denunciato in 5 anni
(Rimini) Nell'ultimo quinquennio, le donne che hanno sporto denuncia alle forze di polizia per aver subito una violenza sono state oltre 31.000 nella nostra regione. In particolare, circa 14.000 di queste donne sono state vittime di minaccia, oltre 3.000 di stalking, 1.700 di violenza sessuale, 13.000 di una violenza fisica grave o gravissima quali percosse, lesioni e tentati omicidio, mentre 66 sono state assassinate. Lo dice l’ultimo rapporto pubblicato dalla Regione Emilia - Romagna. Sono 20 i Centri Antiviolenza e 39 le case rifugio operativi sul territorio, di questi, due centri e 4 case sono ubicati nella Provincia di Rimini, tra le province con una presenza più capillare rispetto ad altre di analoghe dimensioni (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara).
Nel Comune di Rimini è presente il Centro Antiviolenza "Rompi il Silenzio", che gestisce anche il Centro Antiviolenza Comunale "Spazio Vinci", inaugurato nel mese di settembre 2018. Il centro ha accolto e assistito, circa 250 donne, delle quali più di 200 hanno dichiarato di aver subito una o più forme di violenza (fisica, sessuale, psicologica, economica). Delle più di 170 donne che si sono rivolte al centro per la prima volta,(35 erano già inserite in un percorso di uscita dalla violenza) sono 130 sono quelle con figli; tra questi, più di 80 sono stati coinvolti in una qualche forma di violenza. Nelle case rifugio sono state ospitate, al 31 ottobre 2018, 39 donne e 46 dei loro figli, con un dato complessivo di 85 persone costrette ad essere messe in protezione.
Numerose sono inoltre gli accessi alla Casa delle Donne di piazza Cavour: nell'anno 2018 sono state accolte ben 594 donne, che si sono rivolte per consulenze di varia natura (informazioni, violenza, assistenza economica ecc.) o che hanno usufruito degli sportelli di consulenza legale, psicologica e dell'Ass.ne Rompi il silenzio. Venticinque le donne diplomate al primo corso di autodifesa promosso.
25 gennaio
Scontri tra minorenni | Incastrati sui binari | La questura trasloca d’estate