Mercoledì, 06 Febbraio 2019 19:44

Concorso penitenziara, soluzione in arrivo

(Rimini) Soluzione in dirittura d’arrivo per il concorso ormai decennale riservato agli allievi vice ispettori. Questa mattina il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, ha convocato una riunione al Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) a cui hanno partecipato il capo dipartimento, Francesco Basentini, il vice capo, Lina di Domenico, e il direttore generale, Pietro Buffa. Al centro dell’incontro l’elaborazione delle proposte emerse da una riunione, che Morrone ha ritenuto “molto costruttiva”, svoltasi ieri con le sigle sindacali sul personale che partecipa al corso. 
“Stiamo lavorando per concludere finalmente questa vicenda e rispondere positivamente alle vostre richieste cercando di garantire una soluzione che possa soddisfarvi per il rientro in servizio”.

Mercoledì, 06 Febbraio 2019 19:40

Morbillo, la Asl conferma i casi

(Rimini) In merito alle notizie di stampa relative a casi di morbillo verificatisi, nelle ultime settimane (la prima notifica risale al 28 dicembre), in provincia di Rimini, la Asl fa presente che “i casi di morbillo attualmente notificati in provincia di Rimini sono 17, principalmente per soggetti in età di scuola media superiore e tutti tra persone che non avevano effettuato o completato, per varie motivazioni, il ciclo vaccinale relativo a questa patologia. Per due di questi pazienti è stato necessario il ricovero ospedaliero: il primo paziente ricoverato per una complicazione encefalica, è stato dimesso, mentre l'altro è tutt'ora ricoverato per polmonite. Per gli altri pazienti non paiono, al momento, sussistere complicazioni”.
Già a partire dai primi casi personale del Dipartimento di Sanità pubblica “ha tempestivamente messo in atto i protocolli previsti: ricerca delle persone che avevano contatti diretti con gli ammalati, sorveglianza epidemiologica e offerta della vaccinazione a coloro che, suscettibili di poter contrarre la malattia, non hanno completato il ciclo vaccinale. Purtroppo non tutti hanno accettato la vaccinazione”. Queste misure, che saranno utilizzate anche per eventuali nuovi casi, “sono mirate a limitare e prevenire ulteriori contagi, sebbene il morbillo sia una patologia estremamente contagiosa: si diffonde per via aerea, soprattutto attraverso i colpi di tosse e gli starnuti delle persone infette”. 

(Rimini) Meno limiti e divieti per i cani in spiaggia coi loro padroni. La proposta arriva dall'Emilia-Romagna, forte di quasi 5mila firme raccolte con una petizione online, e si traduce in una proposta di legge regionale che sarà presentata domenica a Ferrara con la speranza, dei promotori, che sia approvata prima della stagione estiva.
L'iniziativa "Spiagge aperte ai cani. Dai divieti alla regolamentazione" nasce da una petizione su Change.org lanciata due anni fa da Giacomo Gelmi che, insieme a Luca Delli Gatti, entrambi referenti del progetto "Un mare anche per me", ha intrapreso l'iter legislativo dopo aver ricevuto supporto da associazioni animaliste, turistiche e imprenditoriali. Ad aiutarli due legali: Erika Delbianco e Francesca Bettocchi, avvocati dell'associazione Gaia Animali e Ambiente.
"Ho parlato con tutte le forze politiche e l'obiettivo è eliminare il divieto di accesso alle spiagge agli animali di compagnia", spiega Gelmi. Secondo Delbianco, il testo della proposta di legge "favorisce il riconoscimento dei diritti degli animali e incentiva l'accoglienza e la loro buona tenuta", garantendo "il rispetto delle normative igienico-sanitarie e della sicurezza pubblica".

L'obiettivo dei promotori è innanzitutto quello di uniformare i regolamenti, dato che ogni Comune della riviera ha regole diverse. A Rimini, per esempio, attualmente si può portare in acqua il cane esclusivamente dalle 6 alle 8 e dalle 19.30 alle 21, mentre la proposta di legge prevede di ampliare questi intervalli dalle 6 alle 10, dalle 13 alle 15 e dalle 18 alle 22.
Inoltre si prevede la possibilità di passeggiare con il cane sulla battigia a qualsiasi ora, con museruola per Fido e muniti di sacchetti per la raccolta delle feci (Ansa).

(Rimini) Viaggiava ai 121 km all'ora in pieno giorno, alle 13.47, in via Euterpe, in prossimità di un passaggio pedonale molto trafficato a quell'ora. Una violazione del codice stradale che non è passata inosservata ed è stata punita grazie all'autovelox. Un caso limite, ma non troppo, se pensiamo che sempre nello stesso periodo, parliamo della primavera inoltrata del 2018, l'autovelox di via Settembrini, di fronte all'Ospedale Infermi, ha registrato una macchina passare a i 119 km orari alle 6,47 di mattina, un orario in cui sono già molti ad attraversare i passaggi pedonali per recarsi a lavorare o sottoporsi alle visite ospediere.
Ovviamente per i due conducenti, come per chiunque superi di oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità, è scattata la sanzione amministrativa, che comprende il pagamento di una somma da euro 829 a euro 3.316, come recita il codice della strada all'art. 142 - 9-bis. – A questa consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi, nonché la decurtazione di 10 punti sulla patente. Ma aldilà dell'aspetto sanzionatorio, quello che salta all'occhio è l'assoluta mancanza della percezione del pericolo da parte di questi conducenti che, oltre alle proprie vite, mettono a repentaglio quelle degli altri cittadini. Una follia, se si pensa che, dal momento di percezione di un ostacolo, lo spazio di frenata necessario ad arrestare un veicolo lanciato a 130 Km/h è di oltre cento metri, si ha un'idea di quanto sia stato il rischio per la sicurezza di tutti.

Non solo superamento dei limiti di velocità , in alcuni dei fotogrammi allegati mostriamo in tutta la sua pericolosità il passaggio con il semaforo rosso filmato dalle telecamere che controllano l'intersezione semaforica di viale Principe Amedeo, ai piedi del grattacielo dove, per pochissimi centimetri e una buona dose di fortuna, si è evitato un pericoloso incidente con le macchine che stavano passando regolarmente con semaforo verde. Superamento dei limiti di velocità e passaggio con il rosso, non a caso, sono non solo le due maggiori cause di incidentalità stradale, ma anche quelle in cui sono più gravi le conseguenze per le persone coinvolte.

Ma, mentre calano le infrazioni rilevate da autovelox  (da 86.846 del 2016 a 26.766 del 2018 ) aumentano quelle rilevate dai vista red posti sulle intersezioni cittadine regolate da impianto semaforico (4.729, erano 2.149) e vigile elettronico 14.440 (+20.96%). "Si tratta di alcuni casi limite – commenta l'Amministrazione comunale di Rimini – ma che confermano nuovamente la necessità di dotare alcuni luoghi cittadini particolarmente sensibili di strumenti  efficaci e rigorosi di deterrenza e controllo. Se sugli autovelox questo sta già sortendo, dati alla mano, l'effetto sperato, con meno incidenti e meno multe registrate, sul passaggio con il rosso c'è ancora molto da fare. Sembra, questa, un'abitudine più difficile da superare per gli automobilisti riminesi. Anche per questo implementeremo i controlli, spostando anche in altri incroci l'attenzione e  il controllo. Obiettivo prioritario è quello di aumentare l'effetto deterrenza in particolare  per quelle infrazioni del codice stradale che rischiano di avere esiti più tragici e dolorosi per i cittadini coinvolti".  

Mercoledì, 06 Febbraio 2019 15:57

Bellaria, il sindaco Ceccarelli a Radio Montecarlo

(Rimini) Il sindaco Enzo Ceccarelli nella mattinata di venerdì sarà ospite di “Primo Mattino”, programma di Radio Monte Carlo (Gruppo Mediaset) condotto dal Caporedattore Claudio Micalizio tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 5.00 alle 7.00. Il primo cittadino di Bellaria Igea Marina, in particolare, interverrà nella rubrica di Rossella Iannone in onda ogni venerdì alle 6.48, nella quale la giornalista segnala gli eventi più importanti del fine settimana a livello nazionale, divisi per Nord, Centro e Sud: appuntamento seguitissimo con una media di oltre due milioni di radio ascoltatori. Il Sindaco Ceccarelli parlerà delle celebrazioni della santa patrona, Sant’Apollonia, e delle altre occasioni di festa previste in questo mese di febbraio, dal weekend dedicato al San Valentino alla serata di gala che incoronerà il Premio Panzini 2019.

(Rimini) A pochi giorni dall'apertura dell'Hit Show, la Fiera delle armi di Vicenza, il Comune di Rimini non ha ancora avviato nessun atto concreto per dare attuazione all'OdG approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 17 gennaio. Per questo l’associazione Papa Giovanni chiede al sindaco Andrea Gnassi, “quale responsabile dell'esecuzione di suddetto atto, una risposta chiara e pubblica di come ha realizzato (o intenda realizzare) questo suo impegno istituzionale”.
L'Odg approvato in Consiglio Comunale “impegna il Comune di Rimini, azionista di maggioranza della Ieg, azienda riminese che gestisce l'ente fiera di Vicenza: a far valere il ruolo istituzionale dell'Amministrazione Comunale all'interno di IEG anche in relazione agli altri Enti Locali pubblici che vi partecipano, per pervenire ad una posizione comune che dia una risposta alle criticità evidenziate; ad esercitare la persuasione morale nei confronti degli organizzatori di Hit Show, perché si arrivi al più presto e, comunque, prima della prossima edizione, a definire un nuovo regolamento che riguardi sia i visitatori che gli espositori della manifestazione fieristica e che contempli il divieto di accesso ai minori di 14 anni anche se accompagnati e il divieto di svolgere attività di propaganda politica; a proseguire l'interlocuzione con tutti i soggetti portatori di interessi, con particolare riferimento alle associazioni della società civile impegnate nel controllo della diffusione delle armi”.
Dall’associazione ricordano che “Hit Show è l'unica Fiera in Europa che prevede l'esposizione di tutte le tipologie di armi ad esclusione dei modelli da guerra (presenti comunque nella versione ricondizionata/semiautomatica) alla quale è permesso l'ingresso a chiunque, e non solo agli operatori del settore, come sarebbe logico. L'insensibilità dimostrata dal dottor Lorenzo Cagnoni, e di Ieg SpA, che hanno messo in atto misure ridicole rispetto all'accesso ai minori alla Fiera, dimostrando di non aver tenuto in nessuna considerazione gli appelli della società civile, della Chiesa di Rimini, delle associazioni e del suddetto ordine del giorno, impone una presa di posizione forte da parte del Sindaco Andrea Gnassi nei confronti dell'Azienda Ieg e una risposta concreta alle istanze delle associazioni”.

(Rimini) Italia nostra Rimini interviene sulle manifestazioni d’interesse e sull’approvazione degli accordi operativi del Regolamento urbanistico di Riccione e sul percorso intrapreso verso il piano urbanistico generale.
“I progetti presentati nelle more degli accordi operativi previsti dalla nuova legge regionale della Regione Emilia Romagna - spiegano - presentano molti pericoli ed altrettanti dubbi che di seguito esplicitiamo. La pianificazione del territorio non può e non deve essere demandata ai soggetti privati perché i Comuni hanno il dovere, l’onere ed il privilegio di garantire uno sviluppo proficuo del territorio. L’urbanistica  ha il compito di migliorare: la mobilità, gli alloggi, l’accessibilità, la giustizia sociale ed ambientale, le opportunità economiche e la qualità della vita”.

La prefazione della nuova legge regionale “pur aprendo alle proposte private, ben specifica come sia preferibile uno strumento di pianificazione generale redatto dall’amministrazione pubblica che non può demandare il ruolo che gli deriva da un’espressione del voto. Tutti e dodici i progetti “passati alla seconda fase” esprimono qualche qualità, ma prettamente di carattere estetico, restano carenti dal punto di vista etico. La riqualificazione di situazioni vetuste e obsolete, per un miglior “decoro”, non è una qualità sufficiente ad autorizzare aumenti di volumetrie e modificazioni importanti del paesaggio, con poche o nulle relazioni con le morfologie e l’aspetto precedente del territorio”.
La nuova normativa ed il Pug in generale “pur consentendo delle aperture mai avute nei 30 anni precedenti, chiede analisi approfondite e quadri conoscitivi oggettivi delle criticità presenti. Insieme ad analisi sociologiche, economico finanziarie, giuridiche e ambientali per poter valutare al meglio le previsioni espresse nelle istanze progettuali inviate. Un semplice esempio, abbiamo un’analisi sul numero degli appartamenti vuoti, liberi, non affittati? Perché prima di costruire nuovi volumi non si valuta la possibilità di riqualificare quelli esistenti? La realizzazione di nuovi vani, e nei nuovi progetti ve ne sono parecchi, crea ancora più offerta, a fronte di una domanda debole c’è un grande rischio di innalzare il valore della rendita ed abbassare i valori e le opportunità di un mercato già in sofferenza e privo di reali azioni che possano risolvere il problema”.

Tutte le proposte “continuano ad andare in una direzione di città “specializzata” priva di usi misti e priva di analisi autorevoli e credibili sulle necessità delle funzioni proposte. Quali sono i reali bisogni dei cittadini? Ben venga il privato che investe sul territorio, ma se dotato di strumenti di analisi e risposte verificate sulle esigenze del territorio”.
Riguardo invece all’aspetto paesaggistico la “questione si complica, e non poco. Un principio paesaggistico prioritario per il rispetto dell’ambiente dovrebbe essere quello di seguire la morfologia e l’andamento dei terreni, rispettare la percezione del mare davanti e delle colline retrostanti a monte con edifici di altezze non superiori ai 5 piani e, in punti particolari alcune costruzioni simboliche per la riconoscibilità, come lo era una volta il campanile o la torretta del municipio. Come si può parlare di sostenibilità e rispetto dell’ambiente con costruzioni con altezza fino a 50 metri, che di fatto impediscono a chi è dietro la vista. Come si può parlare di identità territoriale e carattere riccionese quando almeno tre progetti imitano una costruzione verticale con verde, che certo bosco non è”.

Tutti i progetti “presentano come pubblica utilità sistemazioni parziali di strade, e va bene, ma i luoghi di socialità e percorsi con attrattive per favorire la mobilità pedonale sono assenti in ambito pubblico. Per l’utilizzo dei “luoghi progettati” bisogna necessariamente pagare, ma gli attuali fruitori della città sono disposti ad usare le nuove strutture, e i cittadini di Riccione da quale beneficio sono raggiunti? Le attuali strutture della città ad esempio piscina e palacongressi saranno in grado di sostenere cali fisiologici dovuti alla novità ed alla concorrenza? Ed allo stesso modo quali sono le garanzie fornite dai promotori dei progetti di grande dimensione, proposti per la città in caso di fallimento dell’intervento? A fronte di un interessante fermento per la riqualificazione non corrispondono valutazioni ed analisi con indicatori di rischio, di qualità ambientale e di rientro degli investimenti oggettivi”.
Almeno “tre” delle proposte formulate, “che presentano incrementi di carico urbanistico sono allo stato attuale chiuse e prive di qualsiasi attrattiva come si può pensare ad un repentino cambiamento con gli aumenti di offerta prevista se ad oggi questa offerta non ha una domanda? Non entriamo nel merito dell’offerta architettonica, simile ad altri oggetti visti in luoghi urbani o in altri contesti non turistici e dai costi di gestione estremamente elevati”.

(Rimini) Il Consiglio Direttivo di Federconsumatori Rimini, che si è tenuto martedì 5 febbraio 2019, alla presenza del Presidente Regionale Marcello Santarelli e del Segretario Confederale della CGIL di Rimini Isabella Pavolucci , ha eletto il nuovo presidente Provinciale in sostituzione di quello dimissionario Pecorari Enrico. Graziano Urbinati 59 anni, con alle spalle diverse esperienze lavorative , ex dipendente SCM , è stato delegato sindacale e ha poi ricoperto vari incarichi Provinciali fra i quali quelli di Segretario Generale FIOM - CGIL e Segretario Generale CGIL .
Oltre ai ringraziamenti per il lavoro svolto dal Presidente uscente , nell'occasione Graziano Urbinati ha voluto sottolineare l'importanza del ruolo dei consumatori in una fase di rapidi e profondi mutamenti che la società digitale impone. Sostenibilità ambientale e sociale, sostenibilità finanziaria, crescenti diseguaglianze , sfruttamento e attacco ai diritti, sopratutto delle fasce più esposte , migranti e donne.

Un nuovo modello di sviluppo, una sostenibilità dei consumi e una sostenibilità sociale : energia, acqua, alimentazione, sanità e cura , trasporti e mobilità , necessitano di qualità e fruibilità da parte dei cittadini del nostro territorio , occorre un cambiamento dal punto di vista dei consumi e dei nostri stili di vita , che non possono essere determinati e orientati dai big data e dagli algoritmi.Per la Federconsumatori di Rimini l'autonoma e l'apartitismo non sono in discussione, ma non sarà mai indifferente nel merito delle scelte che farà la politica,
la qualità delle nostre società e la democrazia sono un punto fermo per la Federconsumatori. Occorre la tutela dei consumatori della nostra provincia , intervenire sul mercato, sui prezzi , sulle tariffe, sull'accesso ai servizi, tutelare il risparmio e la salute, fermare il consumo del suolo e riqualificare le aree urbane , queste saranno le priorità che verranno esercitate con una confronto diffuso e e con la tutela individuale presso la rete degli sportelli provinciali di Federconsumatori.

Mercoledì, 06 Febbraio 2019 13:16

Sicurezza, video sorveglianza in cinque sottopassi

(Rimini) Saranno cinque i sottopassi comunali pedonali e carrabili che verranno dotati di nuovi sistemi di monitoraggio e sicurezza destinati ad entrare in funzione in caso di allagamenti. Si tratta dei sottopassi posti tra Via Genghini e Via Curiel, tra Via Costantinopoli e Via Martinelli, in Via Iolanda Capelli, in Via Cavalieri di Vittorio Veneto e in Via Tripoli che, sviluppando le potenzialità della piattaforma software già presente denominata TMacs (Traffic Management Advanced Control System), saranno dotati di nuove funzionalità che consentiranno di intervenire in caso di allagamento dei sottopassi.

Il sistema che entrerà in funzione infatti permetterà per ciascuno dei cinque  sottopassi di controllare e comandare diverse funzioni nonché di visualizzare i diversi allarmi. In particolare il sistema controllerà in tempo reale la presenza di acqua su strada con invio di messaggi di allarme in caso di necessità o di superamento delle soglie previste. Sotto controllo anche la presenza di tensione di rete, con invio anche in questo caso di messaggi di allarme in caso di assenza così come sotto controllo sarà lo stato di funzionamento delle pompe. Previsto anche il controllo periodico da remoto di tutti gli stati delle pompe, dei semafori e della presenza di acqua con invio di mail o sms di allerta in caso di malfunzionamento di parti dell'impianto nonché l'invio via mail di report settimanali sullo stato di ciascun sottopasso.


Il sistema Mosys è un sistema centralizzato per il monitoraggio e il controllo dello stato dei cinque sottopassi comunali permettendo di bloccarne l'accesso in presenza di livelli eccessivi di acqua nel fondo stradale provocata da notevoli precipitazioni meteoriche. Il sistema in caso di allerta, attiva automaticamente le segnalazioni luminose agli imbocchi del sottopasso e invia segnalazioni per avvertire dell'emergenza in atto. Le centraline sono infatti collegate a sensori di rilevamento presenza acqua posti in differenti punti del sottopasso per valutare il raggiungimento della soglia di criticità e lo stato di allerta. In presenza di livelli eccessivi di acqua, Mosys attiva automaticamente l'accensione delle lanterne semaforiche a led di colore rosso poste agli imbocchi del sottopasso, per indicare ai veicoli della situazione di pericolo in corso. Alle lanterne semaforiche sono associati segnali di pericolo e pannelli integrativi per segnalare all'utenza di fermarsi in caso di semaforo rosso acceso. Il sistema è anche dotato di due telecamere live di controllo sottopasso che consentono da remoto di monitorare visivamente la situazione del sottopasso. L'intervento, capace di innalzare sensibilmente il livello di sicurezza della viabilità cittadina in caso di forti calamità, sarà realizzato a cura e spese da Hera spa in qualità di gestore del sistema idrico integrato e avrà un costo complessivo di circa 210.000 euro.

Mercoledì, 06 Febbraio 2019 09:35

6 febbraio

Caccia ai grandi evasori | Fuga di gas | Processo Aeradria

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