Fiera delle armi, esposto al garante per l’infanzia
(Rimini) Ventiquattro associazioni guidate dalla Papa Giovanni hanno presentato un esposto al garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, e ai garanti delle Regioni Veneto ed Emilia Romagna. La richiesta all’autorità è quella di “effettuare gli opportuni accertamenti per valutare eventuali situazioni lesive dello sviluppo psichico o morale dei minori rispetto all’accesso a ‘Hit Show Outdoor Passion’” definita dalle associazioni “fiera delle armi”. Le associazioni firmatarie sono: Aagesci zona di Rimini, Anpi provinciale e comunale Rimini, Arci provinciale, Arci, Comunità Papa Giovanni xxiii, Associazione di volontariato Madonna della carità, Associazione Margaret Rimini, Associazione nuova agorà Riccione, Pacha mama, Vite in transito, Avvocato di strada, Caritas diocesana, Cgil, Coordinamento per la democrazia costituzionale, Educaid, Grotta rossa, Istituto di scienze dell’ uomo, Libera, Libertà e giustizia, Masci, Movimento dei focolari, Operazione colomba apg xxiii, Terre solidali soc. cooperativa.
Sabato scorso una delegazione delle associazioni ha visitato ‘HitT Show’ a Vicenza, constatando che “le dichiarazioni di Italian Exhibition Group del 7 febbraio scorso sono in gran parte smentite dai fatti”. Le associazioni ri riferiscono a quando i vertici fieristici hanno dichiarato alla stampa: “Sfugge innanzitutto il motivo per cui, nonostante i ripetuti chiarimenti ed i numerosi comunicati emessi anche nei giorni scorsi a favore degli stakeholders della manifestazione e ripresi anche dalla stampa locale, continuiate a chiamare ‘fiera delle armi’ HIT Show Outdoor Passion che è invece una manifestazione internazionale dedicata agli appassionati di caccia, di tiro sportivo e outdoor con ampie aree dedicate a proposte di abbigliamento e del turismo venatorio”.
Quello che la delegazione ha visto “è stata un’esposizione indistinta di armi di tutti i tipi, senza differenziazione fra le diverse tipologie di utilizzo, come se fossero tutte uguali: fucili da caccia grossa e armi per tiro sportivo, pistole da difesa personale e “armi” da softair, fucili a pompa per corpi di polizia e repliche di armi antiche, snipers per tiratori scelti e armi giocattolo, semiautomatici per forze speciali e armi da guerra “da collezione”, ecc. La delegazione ha raccolto diversi dépliant dagli stand fieristici, dai fucili a pompa “primo modello della nuova linea denominata Professional, per identificare chiaramente prodotti destinati a un uso specifico da parte di professionisti, in questo caso militari e forze dell’ordine” a pistole semiautomatiche, “concepite come arma per uso militare” e diversi altri modelli di armi tra stand di abbigliamento, attrezzature per l’outdoor e proposte di safari e caccia in paesi esteri. Molti i bambini attratti e incuriositi da tutte queste armi, trattate alla stregua di giocattoli, come documentano le numerose foto scattate. Ad alcuni membri della delegazione è stato proposto un viaggio di formazione in Polonia, per imparare a sparare anche senza porto d’armi, per poi poter partire per una qualche missione all’estero”.
La convinzione che “in mancanza di un preciso codice di autoregolamentazione, la fiera ‘Hit Show’ si configuri come un’operazione di tipo ideologico per promuovere la diffusione delle armi e sostenere le politiche che la facilitano, sembra fondata. Rafforza questa valutazione la visita a HIT Show del ministro degli interni che, imbracciando armi da fuoco, ha annunciato che la nuova legge sulla legittima difesa sarà approvata a marzo. E' giusto che una così alta carica istituzionale incentivi le pulsioni di “difesa fai da te” da parte dei cittadini invece di assicurare che la difesa dei cittadini sia esercitata dagli organi preposti e informare correttamente la popolazione riguardo alla minaccia che le armi, anche quelle legalmente detenute da privati, rappresentano per la sicurezza e l’incolumità di tutti?”.
Le associazioni ribadiscono poi che, “nonostante l’impegno assunto con l’approvazione dell’ OdG del 17 gennaio scorso dai rappresentanti del Comune di Rimini, che è il maggiore azionista della società che organizza il salone fieristico (Ieg), a tutt’oggi ci sia un’assenza di risposte”.
Rio Melo nero, Arpa: non c’è criticità ambientale
(Rimini) Arpa Emilia Romagna non ha riscontrato criticità ambientali nelle colorazioni anomale rilevate sul Rio Melo nei giorni scorsi. Lo comunica il comune di Riccione. Dopo le segnalazioni e gli accertamenti effettuati dai tecnici comunali e dall’assessore all’ambiente Lea Ermeti, lunedì 11 febbraio i tecnici Arpae hanno eseguito dei sopralluoghi tra la SS 16 e la foce del fiume Rio Melo.
Nel tratto di fiume indagato non sono state riscontrate “alterazioni quali patine opalescenti o fenomeni di iridescenza dovuti alla presenza di idrocarburi leggeri o pesanti o olii, grassi animali o vegetali, odori riconducibili a prodotti del metabolismo umano, colorazioni anomale, sostanze o materiali dovuti a sversamenti pregressi o in atto riconducibili a rifiuti illecitamente smaltiti”.
Dai controlli effettuati è emerso inoltre che gli scarichi di acque meteoriche presenti sul Rio Melo risultavano inattivi, coerentemente con la stagione asciutta che caratterizza questo periodo dell’anno. Nel complesso, dall’ispezione eseguita, non sono state rilevate criticità compromettenti dal punto di vista delle acque. La causa della colorazione scura sembra essere determinata dalle movimentazioni di sedimenti all’altezza dell’accesso del porto canale, le cui caratteristiche fisiche del materiale prelevato sul fondale del tratto interessato per colore e dimensione, risultano essere peliti grigie di argilla inferiori a 2 micron. Sedimenti che, in concomitanza a determinate condizioni meteo marine, hanno mosso il materiale sabbioso più fine determinando l’aspetto torbido e la colorazione delle acque, non solo nella zona oggetto dei lavori, ma estendendosi verso monte.
“E’solo attraverso il rispetto e la tutela dell’ambiente che possiamo preservare e garantire il buono stato della biodiversità delle nostre acque. L’azione di monitoraggio e controllo- afferma l’assessore all’ambiente Lea Ermeti - è importantissima e doverosa per prevenire ogni situazione in grado di nuocere alla salute dei cittadini e delle acque. Ogni squilibrio ecologico ha ripercussioni sull’ecosistema, per questo motivo non va tralasciato nulla. Il giorno stesso delle segnalazioni avvenute settimana scorsa i tecnici dell’ufficio ambiente hanno compiuto i primi accertamenti ed è scattata la segnalazione ad Arpae. Anche in data odierna i tecnici comunali hanno effettuato ulteriori accertamenti. Acclarata l’assenza di malfunzionamenti nelle reti urbane e compiute le necessarie verifiche negli sfioratori di rete per controllare episodi di sversamento accidentale, Arpae ha confermato l’esito negativo di presenza di anomalie. Ricordo che come amministrazione stiamo portando avanti un intenso lavoro di osservazione dove il contributo di ognuno è fondamentale per una città attenta e sostenibile”.
Marco Pantani, perché il caso della sua morte può riaprirsi
Pantani, un caso ancora aperto. Quanti dubbi 15 anni dopo
La 'Fedeltà' di Marco Missiroli
(Rimini) “Avvolgente, visivo, corporeo, Marco Missiroli entra nel suo nuovo romanzo, 'Fedeltà', nelle dinamiche di quello che chiamiamo tradimento”. Così l’Ansa sul nuovo romanza, appena pubblicato, dello scrittore riminese Marco Missiroli: ‘Fedeltà’. “Se siamo fedeli a noi stessi, quanto siamo infedeli agli altri? E se siamo fedeli agli altri, quanto perdiamo di noi stessi?”, ci si domana nella recensione che si può continuare a leggere qui.
Negramaro apre il tour da Rimini
(Rimini) Prenderà il via giovedì 14 febbraio 2019 dall’RDS Stadium di Rimini il nuovo tour dei Negramaro, dedicato ad “Amore che torni”, l’ultimo album del gruppo, pubblicato alla fine del 2017. Una tournée inizialmente prevista per il novembre dello scorso anno, ma posticipata alla primavera del 2019 in conseguenza del grave malore che ha colpito il chitarrista del gruppo, Lele Spedicato, il 17 settembre 2018. Quindi la decisione di aspettare che il musicista si riprendesse completamente, per affrontare il tour insieme. Una ripresa che sembrava avesse portato alla conferma definitiva della partecipazione di Spedicato alla tournée: speranza che è stata spenta pochi giorni fa, quando Lele stesso ha annunciato di rinunciare ai concerti, per un diktat proveniente dai medici, convinti che il musicista abbia ancora bisogno di riposo. Al suo posto, però, un altro Spedicato: il fratello minore, Giacomo (da Sky Tg24.it).
Accoltellati a Riccione, si costituisce il quarto uomo
(Rimini) Si è costituito il quarto aggressore dei due giovani di 23 anni di Gradara, nel Pesarese, accoltellati venerdì notte fuori dal ristorante 'La Mulata' di Riccione sulla Riviera Romagnola. Due maggiorenni e un minorenne erano stati fermati subito con le accuse di tentato duplice omicidio e tentata rapina. Oggi dopo essere stato braccato per 48 ore dai Carabinieri riccionesi, il quarto complice si è consegnato spontaneamente alla giustizia. E' fortemente indiziato di essere colui che ha sferrato materialmente i colpi alla schiena e all'addome dei due ragazzi. In questi giorni i Carabinieri di Riccione e di tutta la provincia di Rimini hanno eseguito perquisizioni in campi nomadi, visto che i quattro sono di etnia Sinti, e posti di blocco per intercettare il fuggitivo che, sentitosi braccato e col fiato sul collo si è quindi costituito in caserma a Riccione ed è a disposizione dell'autorità giudiziaria (Ansa).
Valanga, chiusa indagine per sei istruttori Cai
(Rimini) La procura di Aosta ha chiuso l'inchiesta sulla valanga che il 7 aprile 2018, sul Colle di Chamolé, vicino a Pila, uccise 2 scialpinisti - Roberto Bucci, 28 anni di Faenza, e Carlo Dall'Osso (52), istruttore Cai di Imola - durante un'escursione programmata del corso avanzato di scialpinismo della scuola Cai 'Pietramora' (delle sezioni di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Ravenna e Rimini).
Per disastro e omicidio colposi sono indagati gli istruttori Cai Vittorio Lega (48), di Imola (Bologna) - istruttore nazionale Cai di sci alpinismo di Faenza e direttore del corso - Leopoldo Grilli (44), di Imola, Alberto Assirelli (50), di Ravenna, Paola Marabini (57), di Faenza (Ravenna), Giacomo Lippera (46), di Chiaravalle (Ancona), e Matteo Manuelli (43), di Imola, questi ultimi due travolti e feriti. L'attraversamento del colle è stato secondo gli inquirenti un fatto "commesso con negligenza, imprudenza e imperizia" perché il percorso era "rischioso a causa delle presenza di pendii esposti al rischio valanghe" (Ansa).
13 febbraio
Accoltellatore si costituisce | Verucchio, un candidato per il Pd | Turismo, i dati Istat
Nasconde marijuana nella volante della polizia, arrestato irregolare albanese
(Rimini) Era stato appena arrestato per la sua irregolarità sul territorio nazionale, presto si è beccato anche une denuncia per detenzione e spaccio di stupefacenti. L’albanese è stato fermato ieri alle 21,30 circa da una volante in servizio. Gli agenti lo hanno fatto le loro verifiche e si sono accorti che il 32enne aveva precedenti in materia di sostanze stupefacenti e per violazione delle norme sul soggiorno in territorio nazionale. L’albanese era anche già stato espulso dalla provincia di Rimini, l’anno scorso era stato imbarcato dall’aeroporto di Miramare in direzione Tirana. Di fatto il 32enne però aveva fatto rientro nel territorio dello stato italiano e nell’area Schengen prima che fossero decorsi 5 anni dalla data del suo effettivo allontanamento dallo stato, come stabilito dal prefetto di Rimini.
L’uomo è stato accompagnato in questura con la volante e all’arrivo negli uffici di corso d’Augusto, gli agenti hanno trovato sul tappetino posteriore due involucri in cellophane con marjiuana. In pratica, l’abanese se ne era liberato nel percorso verso la questura, sperando vanamente che nessuno se ne accogesse. Si è beccato alla fine anche una denuncia.