(Rimini) Nell’ambito del percorso di concertazione con le amministrazioni e comunità locali, Terna incontrerà i cittadini di Riccione e Rimini per presentare l’intervento di riassetto della rete elettrica “Anello 132 kV Rimini-Riccione” finalizzato a rendere più sicuro ed efficiente il sistema elettrico dell’area, soprattutto durante la stagione estiva durante la quale i consumi elettrici aumentano notevolmente.
Lunedì 25, a partire dalle 20.30, i tecnici di Terna saranno a disposizione dei cittadini di Riccione in occasione di un’Assemblea pubblica indetta dall’Amministrazione comunale per illustrare i benefici dell’intervento che permetterà, una volta terminato, di demolire quasi 9 Km di vecchie linee e 40 tralicci. Inoltre, la mattina di martedì 26, dalle 9.00 alle 11.00, sarà possibile consultare i materiali informativi di Terna presso la Sala del Consiglio del Comune di Riccione in Via Vittorio Emanuele II.
A Rimini, martedì 26, verrà organizzato, dalle 16.00 alle 21.00, “Terna Incontra”, momento di incontro con la comunità del territorio che potrà conoscere, con il supporto di pannelli e video, l’intervento che il gestore della rete elettrica nazionale realizzerà nel Comune di Rimini e che porterà alla demolizione di circa 21 km di vecchi elettrodotti e 84 tralicci. Terna Incontra avrà luogo a Rimini presso il Centro Civico in Via Bidente 1/P. Il riassetto della rete elettrica dell’area di Rimini coinvolge, complessivamente 8 Comuni: oltre Rimini e Riccione, anche Coriano, Sant’Arcangelo di Romagna, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone, Gatteo e Gambettola.

Venerdì, 22 Febbraio 2019 12:49

Sigarette al bando dalle spiagge

(Rimini) Per ora si tratta solo di una proposta, ma anche a Rimini (dopo la scelta di Bibione) potrebbero essere vietate le sigarette in spiaggia. L’iniziativa parte dall'assessore Jamil Sadegholvaad, che chiede agli operatori balneari di individuare aree specifiche nei loro stabilimenti dedicate ai fumatori, banditi (a suon di multe) però dalle restanti aree.

Venerdì, 22 Febbraio 2019 12:41

Antonio Lapone per Cartoon club

(Rimini) Ha la firma di Antonio Lapone, grafico, illustratore e fumettista di caratura internazionale, il manifesto della 35/a edizione di Cartoon Club, il Festival del cinema d'animazione, del fumetto e dei games in programma a Rimini dal 13 al 21 luglio. Nato a Torino e belga d'adozione Lapone, 48 anni, ha dato vita, per il manifesto della kermesse, ad una 'Wonder Woman' chic adagiata su una poltroncina a forma di 'R' che richiama Rimini. L'artista sarà tra gli ospiti del Festival romagnolo - che lo omaggerà con una mostra personale - dal 18 al 21 luglio. Artista plurale, Lapone crea immagini, serigrafie, quaderni di schizzi e portfolio in parallelo e trova fonte di ispirazione in molte pagine di riviste degli anni '50 e '60 (ANSA).

 

Venerdì, 22 Febbraio 2019 12:37

22 febbraio

Gnassi: “Rimini rigenerata” | Sequestro Rovereta: milioni di indotto a rischio | Condhotel

Giovedì, 21 Febbraio 2019 18:09

Smog, stop diesel euro4 fino al 25 febbraio

(Rimini) Si protaggono nel Comune di Rimini le misure emergenziali già attivate il 19 febbraio, tra cui lo stop alle auto diesel euro 4 e all’uso di riscaldamento a combustione legnosa. Negli ultimi tre giorni, infatti, “si è avuto il superamento continuativo del valore limite giornaliero di polveri sottili PM10”, spiegano dal comune. Il prossimo bollettino ambinetale sarà pubblicato il 25 febbraio.

Il testo integrale dell'Ordinanza Sindacale, contenente anche le tipologie di autoveicoli ai quali non si applicano le limitazioni alla circolazione, i veicoli oggetto di deroga, nonché i tratti di strada esclusi dalle limitazioni, è pubblicata sui seguenti siti internet: www.comune.rimini.it o www.liberiamolaria.it. Sul sito www.liberiamolaria.it sono pubblicati inoltre tutti i dati relativi alle polveri sottili PM 10 e il Piano Aria Integrato Regionale 2020. Per ulteriori informazioni è possibile inoltre telefonare all'Ufficio Relazioni con il Pubblico al numero 0541 704704.

Giovedì, 21 Febbraio 2019 18:01

Elezioni Verucchio, la Lega appoggia Baschetti

(Rimini) “Roberto Baschetti è il candidato che più ci rappresenta e nel quale riponiamo la massima fiducia. La sua discesa in campo, in vista delle prossime amministrative, rappresenta un’opportunità storica per il rilancio del Comune di Verucchio”. È Bruno Galli, segretario provinciale del riminese, a manifestare l’appoggio condiviso della Lega al candidato sindaco della lista civica ‘Immagina Verucchio’.
“Non c’è dubbio sul fatto che Baschetti sarà il sindaco di tutti, in grado di intercettare le istanze dei cittadini e dare una risposta concreta, alla voglia di cambiamento che si respira anche a Verucchio. Come Lega siamo entusiasti del suo progetto e della lista che lo sostiene perché è frutto di un percorso condiviso con i cittadini, il territorio e le imprese locali. L’obiettivo è semplice e ambizioso allo stesso tempo e ci trova soddisfatti. La Lega è pronta a mettersi in gioco, a sostegno di Baschetti, non con le parole ma con i fatti, per mandare a casa la sinistra e gettare le fondamenta di un’Amministrazione per la prima volta al servizio dei cittadini e non viceversa. Un dato, questo, che il Pd locale sembra aver dimenticato per lasciare spazio a lotte intestine e a manie di protagonismo, che nulla hanno a che vedere con le priorità di un Comune come Verucchio”.

(Rimini) Sono cresciute a 18.950 le offerte di lavoro programmate dalle imprese delle province di Forlì-Cesena e Rimini, rispettivamente 8.860 e 10.090, nei mesi febbraio-aprile 2019.
Scomponendo le attività indagate i primi settori in entrambi i territori per numeri di ingressi in febbraio sono: 'Commercio' (420 a Forlì-Cesena, 340 a Rimini), 'Servizi di alloggio-ristorazione-turistici' (250 e 410). Seguono in provincia di Forlì-Cesena le 'Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo' (190) e 'Servizi alle persone' (190 e 240 a Rimini), le 'Costruzioni' (180 e 140) e 'Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio' a Rimini (130).

Su base mensile i flussi previsti a Forlì-Cesena e Rimini pesano in ambito regionale nella misura del 14% (13,5% a gennaio). In Italia gli ingressi programmati ammontano a circa 334.000 in calo, di cui il 9,2% in Emilia-Romagna (in calo).
Permangono anche se in calo a livello nazionale e locale le difficoltà di reperimento delle figure ricercate dalle imprese che riguardano in febbraio un caso su quattro in tutte le fasce di età (25% dei casi a Rimini, 26% a Forlì-Cesena); i più difficili da trovare sono i profili nell'area tecnica/progettazione (vicino al 40% delle richieste a Rimini e Forlì-Cesena). Gli 'introvabili o più difficili da reperire sono per il 70% dei casi a Forlì-Cesena gli Operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie del tessile-abbigliamento-calzature; a Rimini per il 63% dei casi gli operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in differenti settori da parte delle imprese.

I giovani under 30 sono il 27% della domanda di lavoro a Forlì-Cesena e 25% a Rimini (come per il mese precedente), costanti dopo un calo. Le maggiori richieste di giovani forlivesi-cesenati sono nell'Area commerciale-vendita (38%), per le imprese riminesi nell'Area amministrativa (31%).
Gli impieghi proposti sono prevalentemente alle dipendenze (88% a Rimini e 83% a Forlì-Cesena, percentuali molto più alte del periodo precedente), a termine (76%), in maggior parte proposti da imprese con meno di 50 dipendenti (65 e 62%) e nel macrosettore dei Servizi (68% e 56%).
La richiesta di laureati è in calo a Rimini (10% contro 13 % delle entrate in gennaio) e a Forlì-Cesena in crescita (11% verso 10%); il fabbisogno di profili high skills ovvero dirigenti, specialisti e tecnici, interessa il 21% delle assunzioni programmate (Rn e FC), al di sotto del valore registrato a livello nazionale e regionale (in crescita di 2 e 1 punto percentuale rispetto a gennaio).

(Rimini) Sono stati da poco pubblicati i dati regionali, basati sulle rilevazioni Istat 2017, relativi ai nuovi nati in Emilia-Romagna. Il dato di fondo è quello, su tutto il territorio regionale, di una diminuzione diffuso della natalità, una tendenza che prosegue dal 2009, ultimo anno con un segno più. Rimini non fa eccezione, pur contenendo più di altri territori la diminuzione delle nascite.

I bimbi nati da entrambi i genitori italiani registrano un meno 36 in valore assoluto, e si posizionano a quota 1.786 nel 2017, il -2% rispetto il 2016. Numeri che posizionano la provincia di Rimini tra quelle che più hanno tenuto a livello regionale. La diminuzione dei nati con entrambi i genitori italiani è particolarmente marcata invece nelle province di Piacenza (-119; -9,1%), Parma (-172; -7,2%), Reggio Emilia (-204; -6,7%) . A livello "romagnolo", Ravenna si colloca in linea con i dati riminesi(-63; -3,5%), mentre Forlì-Cesena fa segnare dati più vicini a quelli delle province emiliane (-143; -6,7%).
I bimbi nati da un genitore italiano e uno straniero sono stati 687, uno dei numeri più bassi in regione, secondo solo a Ferrara (648). Nello specifico, 632 sono nati da madre straniera, 478 da padri stranieri. La quota di nati con almeno un genitore straniero è massima nella provincia di Piacenza (41,9%) seguita da Modena (37,6%), Parma (36,6%) e Ravenna (35,7%).
Sono stati 423 nel 2017 i bimbi nati da coppie straniere. Il numero relativo alla provincia di Rimini è quello più basso a livello regionale.

(Rimini) Per la giunta comunale, Giampiero Piscaglia è il nuovo assessore alla cultura del Comune di Rimini. Lo ha anticipato il sindaco Andrea Gnassi durante un incontro con gli operatori. L’ex dirigente del settore cultura, direttore della Sagra malatestiano, dovrebbe entrare in carica ai primi di marzo, subentrando al dimissionario Massimo Pulini. A patto che dia il suo consenso, unico atto che manca, allo stato attuale della ‘pratica’.

(Rimini) “Petroltecnica e Rovereta svolgono attività e forniscono servizi molto diversi tra loro”. E’ quanto chiariscono oggi in conferenza stampa i vertici delle aziende di Cerasolo poste da martedì sotto sequestro dal nucleo ambientale dei carabinieri. “Il sequestro preventivo effettuato dai Noe in data 19 febbraio riguarda - precisano soprattutto - un’area di stoccaggio che appartiene all’attività esclusiva di Rovereta. Non c’è nessun sequestro che coinvolga Petroltecnica. Rovereta, quindi, viene menomata nella parte impiantistica che è fondamentale per la Società e ne mette a dura prova il futuro”.

Le motivazioni. “La non ottemperanza a delle prescrizioni dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), discutibili e comunque oblazionabili ; la questione delle emissioni odorigene”. Queste le motivazioni date ai manager. “Sotto questo secondo profilo, l’ordinanza di sequestro che ci riguarda non contiene un numero o dato ma una generale “sensazione” riguardo ai rifiuti trattati. Noi vogliamo parlare di numeri e di fatti. A tal fine l’Azienda comunica che gli indici normativamente previsti sono ampiamente rispettati in tutte le fasi delle attività e nel prodotto finale. Le lavorazioni che Rovereta effettua sono principalmente basate su tecnologie di biopile, bioremediation e soilwashing. Si tratta di tecniche di finalizzate al recupero del rifiuto, di tipo fisico e meccanico, senza che si creino reazioni chimiche”.

Un po’ di numeri. “Rovereta tratta e recupera 40.000 tonnellate di terreno, tratta 10.000 tonnellate di rifiuti di liquidi oliosi e recupera 4 milioni di litri di idrocarburi. Il terreno trattato viene sottratto alle discariche, che sono la triste “eredità” che lasceremo ai nostri figli e nipoti e che costituiscono l’unica alternativa al recupero. I terreni da noi recuperati sono prelevati da strade e piazze e prima di arrivare a noi sono contaminati da idrocarburi”. Mettere in discussione “il nostro operato, le nostre tecniche e le metodologie utilizzate vuol dire mettere in discussione il modo in cui in Italia vengono trattati da tutti gli operatori del settore 1 milione di metri cubi: una montagna di 100x100x100 metri che, se fosse da considerare rifiuto e non materiale recuperato, andrebbe a rendere ancora più critico il problema enorme delle discariche”.

Il Gruppo. Petroltecnica e le aziende del gruppo sono presenti sul territorio dagli anni ’50. Petroltecnica, la capogruppo, è una società di servizi ambientali che opera prevalentemente nel mondo degli idrocarburi e che, dalla metà degli anni ’80 ha affiancato ad una attività tradizionale legata ai serbatoi, una serie di attività più “ambientale” tout court “sviluppando negli anni un know how in materia di bonifiche riconosciuto a livello nazionale ed internazionale. Come gruppo di aziende negli anni abbiamo ottenuto diversi premi, accomunati dal riconoscimento comune di una capacità di innovare attraverso soluzioni tecnologiche d’eccellenza e processi ispirati alla bioremediation nel campo delle bonifiche a favore della tutela delle matrici ambientali, della sicurezza sul lavoro e dell’economia circolare”. Nel corso degli anni, inoltre, “abbiamo ricevuto molti riconoscimenti da parte dei nostri principali clienti a testimonianza della nostra competenza, esperienza e attenzione alla sicurezza, come, solo a titolo esemplificativo, il Safety Award conferiti dalla Exxon. I nostri Project Manager e i nostri tecnici vengono sistematicamente invitati nei workshop e corsi organizzati dalle Università italiane. Noi siamo professionisti dell’attività ambientale, abbiamo in forze circa 140 laureati tra geologi, ingegneri ambientali, chimici, biologi e altre materie ambientali”.
I vertici di Rovereta ritengono “di rispettare tutte le norme e ci siamo sempre spinti anche oltre, nella difesa della salute dei nostri lavoratori e dell’ambiente, utilizzando tutta la capacità che il nostro gruppo riesce a mettere insieme. Siamo abituati dalle norme e dalla nostra cultura aziendale a parlare coi numeri e non con le sensazioni. Eppure veniamo messi in discussione senza che i nostri detrattori e coloro che ne assumono veritiere le dichiarazioni, forniscano un solo numero a sostegno delle loro impressioni che, peraltro, si basano anche sulle dichiarazioni di 5 persone di un comitato che è dotato di scarsa cultura ambientale”.

Odori. “Dal punto di vista dei controlli, oltre a quelli di routine effettuati dall’Arpa, importanti studi ufficiali testimoniano la nostra corrispondenza alla normativa”. Per esempio, “dal dicembre 2005 è attiva una rete di monitoraggio che controlla settimanalmente punti specifici interni ed esterni allo stabilimento (fino ad una distanza di oltre 1,5 km), finalizzati alla determinazione del contributo specifico dell’attività di trattamento di rifiuti; tali dati sono tutti disponibili ed assicurano in merito alla inesistenza di rischi”. Nel corso degli anni sono anche state eseguite campagne specifiche da parte dell’istituto Maugeri di Milano e dell’Istituto Superiore della Sanità. “Dell’intero volume di emissioni, solo il 50 % veniva generato da tre società; solo un terzo era ascrivibile alle attività di trattamento rifiuti”.
La Asl “ha eseguito autonomamente una campagna con rilevatori personali sui dipendenti convolti nel trattamento rifiuti e sui dipendenti delle società limitrofe. Ancora una volta venne dimostrata la non rilevanza in termini di rischio”.
Rovereta ha anche aderito alla cabina di regia finalizzata al monitoraggio della situazione, promosso dal Comune di Coriano. “Nonostante il nostro fattivo apporto collaborativo, la cabina di regia non ha prodotto risultati”.

Indotto. “Le nostre aziende impattano in maniera significativa sul territorio riminese e di Coriano; il gruppo occupa 320 persone, di cui oltre il 60% residenti nella provincia di Rimini e la ricaduta positiva sulle attività economiche del territorio vale diverse decine di milioni di euro”.
Il succo della questione. “Il nostro è un settore molto competitivo e non ci possiamo permettere inciampi come quello occorso. In conclusione ci teniamo a ribadire che noi riteniamo di essere nella norma, ma siamo comunque disponibili a fare di più, nell’ottica di agevolare un impatto migliore sotto il profilo della percezione”.

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