Giovedì, 07 Marzo 2019 10:04

7 marzo

Accuse archiviate | L’Irpef aumenta | Tre alfieri

Mercoledì, 06 Marzo 2019 20:13

Sarti, archiviate accuse per l'ex Tibusche

(Rimini) Archiviate le accuse di appropriazione indebita nei confronti di Andrea Bogdan Tibusche, fidanzato della parlamentare del Movimento 5 stelle, Giulia Sarti. Questo pomeriggio attorno alle 14 il gip del tribunale di Rimini ha depositato un provvedimento di archiviazione delle accuse nate proprio dalla denuncia presentata da Sarti. Finita nel mezzo di un ciclone perchè accusata dalla trasmissione ‘Le Iene’ di non aver pagato le quote di restituzione dovute al M5s, accusò il fidanzato di essere stato lui a non effettuare quei versamenti(per complessivi 23.500 euro) e presentò regolare denuncia in Procura. Denuncia che portò all’apertura di un’inchiesta. Il fidanzato, però, nel corso dell’indagine, ha portato agli inquirenti una serie di prove (tra cui alcune chat che si sono scambiati con Sarti) che dimostrano come tra loro ci fosse un accordo per dare un finto ordine di bonifico che poi veniva annullato prima dell’esecuzione. Oggi è arrivata l’archiviazione da parte del gip, dopo che già nelle scorse settimane si era diffusa la notizia della richiesta di archiviazione da parte della Procura. A palazzo di giustizia era presente il legale di Andrea Bogdan Tibusche, Mario Scarpa, che ha ritirato copia delle motivazioni e spiega che non si tratta di “poche righe come solitamente”, ma di “diverse pagine”. Il procedimento, dice dunque l’avvocato Scarpa, è “chiuso”, con “un’archiviazione che lo proscioglie da qualsiasi reato”. la decisione del giudice va a confermare quanto richiesto, sottolinea il legale, da un pm “assai severo”. Scarpa sta prendendo visione delle motivazioni e a breve incontrerà il suo assistito per decidere il da farsi. Di certo, argomenta l’avvocato, Bogdan è stato oggetto di un indagine che lo ha “scaraventato su tutti i mezzi di informazione come un disonesto. Il danno di immagine è rilevante”. Ora che il procedimento penale è chiuso, legale e assistito valuteranno “quali iniziative adottare”, a partire da una possibile richiesta di risarcimento danni (Agenzia Dire).

(Rimini) "A breve avvieremo una campagna mirata interforze, per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle pertinenze dei plessi scolastici”. A riferirlo è il deputato della Lega, Elena Raffelli. “Una volta avviata l’attività preventiva, si potrà poi procedere con interventi diretti di bonifica all’interno delle aule e degli spazi comuni. Il tutto in un’ottica di lotta allo spaccio, di perseguimento di una maggiore sicurezza per chi frequenta gli istituti e di tutela dei nostri ragazzi, soprattutto i più fragili troppo spesso vigliaccamente adescati dai venditori di morte. Un'iniziativa questa in perfetta continuità con il progetto Scuole Sicure voluto fortemente dal Governo. Ed è proprio in quest’ottica che il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è intervenuto in questi giorni per anticipare l’emanazione di un provvedimento di legge volto ad inasprire le pene detentive e pecuniarie per chi spaccia, abrogando contestualmente 'il fatto di lieve entità”.
Il progetto pilota voluto  da Riccione, continua Raffaelli, ”farà da apripista per tutta la provincia nell'intento comune di prevenire, reprimere laddove necessario, e soprattutto per lanciare un messaggio chiaro: non esistono droghe innocue perché tutte alterano lo stato di coscienza di chi le assume, innescando effetti disibinitori pericolosi per sé e per gli altri e confusione mentale”.

(Rimini) In queste settimane amministrazione comunale e Federazione italiana baseball softball hanno lavorato “a fari spenti e sempre in sinergia” nel tentativo di valutare ogni possibile soluzione che potesse garantire un futuro al Baseball Rimini e per cercare di consentire l'iscrizione della squadra al prossimo campionato nella massima serie. Il 19 febbraio scorso, infatti, la Fibs ha ricevuto la comunicazione sull'avvicendamento alla presidenza del Baseball Rimini. Solo tre giorni dopo la Federazione ha richiesto un'integrazione alle carte presentate, mancanti di documentazioni “imprescindibili”. “Nonostante i solleciti, la Federazione non ha mai ricevuto una risposta”, spiegano l’assessore allo sport del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini. “Pur a fronte di una situazione ormai compromessa, si è cercato fino all'ultimo di capire se ci fossero le condizioni per un eventuale subentro, ma tutti i soggetti con i quali si è entrati in contatto – soggetti per i quali è stato mantenuto un basso profilo e altri che sono comparsi alla ribalta delle cronache di questi giorni - hanno valutato come non ci fossero le necessarie condizioni di trasparenza e chiarezza per andare avanti”.
È stata quindi “presa in considerazione ogni alternativa praticabile per salvare la squadra, ma soprattutto per non disperdere quel patrimonio rappresentato dal settore giovanile, un settore florido, cuore di un movimento che complessivamente nell'intero territorio riminese conta circa 500 tesserati. Ed è proprio la salvaguardia del settore giovanile l'obiettivo prioritario condiviso da amministrazione e Federazione. Con questo orizzonte, l'amministrazione ha già valutato quali azioni intraprendere per garantire da subito l'utilizzo quotidiano dell'impianto da parte delle squadre riminesi. La speranza è che a questo tremendo colpo inferto alla storia dello sport cittadino possa seguire un progetto di ricostruzione su basi solide e che intrecci le diverse realtà del territorio, che ponga al centro della rinascita proprio quel settore giovanile di cui Rimini può andare giustamente orgogliosa”.
Infine, “vogliamo esprimere la solidarietà e la vicinanza alla famiglia di Rino Zangheri, che, oltre alla grave perdita personale, in queste ore ha dovuto anche leggere ricostruzioni alquanto fantasiose sul proprio ruolo in questa disfatta, già di per sé ulteriormente dolorosa”.

(Rimini) Sono stati quasi un centinaio i controlli condotti lo scorso anno dalla polizia municipale di Rimini in sinergia con il settore edilizio e con l'azienda sanitaria nelle strutture ricettive del territorio a seguito delle segnalazioni e degli esposti arrivati dagli ospiti. Segnalazioni tra le più svariate, molte delle quali cadono nel vuoto, ma che spesso portano alla luce situazioni irregolari che compromettono la complessiva qualità della struttura, non in linea con la classificazione alberghiera. Dei 37 verbali elevati dalla polizia municipale infatti molti riguardano lo standard delle camere non adeguato (ad esempio una metratura non idonea rispetto alle persone ospitate) o l'utilizzo di spazi come sottotetti o stanze ad uso camere per aumentare il numero di posti letto a disposizione; altri ancora l'assenza di requisiti come i materassi ignifughi. Ci sono poi sanzioni per la non esposizione dell'inidicazione delle stelle dell'albergo, altre ancora invece la mancata comunicazione dell'apertura per le strutture stagionali. A questi controlli si aggiungono i numerosi coordinati direttamente dall'Asl che hanno portato gli uffici Suap del Comune ad emettere 23 ordinanze per l'avvio del procedimento di declassificazione alberghiera per altrettante strutture con requisiti non conformi a quanto previsto.

(Rimini) Prendono avvio lunedì 11 marzo il lavori d'adeguamento del sottopasso di viale Rimembranze, che saranno conclusi entro venerdì 19 aprile, prima delle festività pasquali.Con la realizzazione di questo intervento il sottopasso pedonale sarà così adeguato ai portatori di handicap con l'eliminazione dell'ascensore di servizio e la realizzazione della viabilità di collegamento di via Giacometti con via Rimembranze lato nord. L'eliminazione degli ascensori comporterà purtroppo anche l'adeguamento dell'attuale pista ciclopedonale che comporterà la chiusura del sottopasso carrabile al traffico veicolare per consentire l'attraversamento monte – mare e viceversa a ciclisti e pedoni per tutta la durata del cantiere.

(Rimini) E’ stata celebrata questa mattina, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e del mondo scolastico riminese, la Giornata europea dei Giusti presso il monumento ubicato nel Giardino dei Giusti nel parco XXV aprile lato ponte di Tiberio. Un momento importante, proclamato nel 2012 dal Parlamento europeo con data 6 marzo, per commemorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l'umanità e ai totalitarismi.

 C'erano anche i ragazzi della III "B" e della III "E" della scuola media E. Fermi di Viserba, insieme al Prefetto Alessandra Camporota, al Questore Maurizio Improta e alla Presidente del Consiglio Comunale Sara Donati, durante la deposizione della corona di fiori ai piedi del monumento  inaugurato dal comune di Rimini il 6 marzo del 2014, per commemorare Ezio Giorgetti e Osman Carugno, nominati Giusti fra le Nazioni da Yad Vashem in Israele ed in ricordo di tutti coloro che tra il 1943 ed il 1944 diedero rifugio e protezione sul territorio riminese e di Montefeltro a 41 ebrei stranieri in fuga dalle deportazioni. 

Un gesto fondamentale per sottolineare l'importanza della scelta individuale davanti alle tragedie della storia, un tema ampiamente approfondito nel percorso didattico, promosso in collaborazione con l'Assessorato alla Pubblica Istruzione e la Presidenza del Consiglio Comunale e che ambisce a coniugare il passato e il presente, attraverso la chiave della responsabilità individuale come scelta di responsabilità morale e politica ma anche come forma di libertà di pensiero. I destinatari del progetto promosso dall'Istituto comprensivo "Fermi" di Rimini sono stati i ragazzi della scuola media viserbese che, in tre distinte occasioni formative, hanno incontrato nella loro aula: Patrizia Di Luca, responsabile Centro di Ricerca sull'Emigrazione (Università degli Studi della Repubblica di San Marino); Daniele Susini, educatore ed esperto di didattica della storia, Associazione Storia per Tutti e Sara Donati, Presidente del Consiglio Comunale.

(Rimini) L’associazione Pro Loco e l’associazione Città Viva di Santarcangelo fanno chiarezza in merito alla decisione di uscire da ‘Città del vino’, promotrice della nota manifestazione ‘Calici di stelle’. “L’adesione a Città del Vino - spiegano le associazioni - è attiva da molti anni. In questo periodo di tempo sono stati versati oltre 2.200 euro come quota annua, senza però ricevere un adeguato servizio. In pratica abbiamo ricevuto solo l’uso del marchio ‘Calici di Stelle’. Il rapporto con l’associazione Città del Vino è andato avanti per anni sempre in maniera univoca, senza proposte, iniziative né tantomeno consigli all’organizzazione, utili a intavolare discussioni su come sviluppare la collaborazione su temi specifici”.
E’ per questo, sottolineano da Proloco e ‘Città viva’, che “si parla di un rapporto diventato negli anni per noi completamente infruttuoso e inutile, legato solo al fatto di utilizzare un logo nelle locandine.

Negli ultimi anni si sono addirittura creati motivi di malcontento tra i nostri associati per questo rapporto”. Nel 2015 il Movimento Turismo del Vino e l’Associazione Città del Vino “hanno deciso di chiudere tutte le pagine Facebook di Calici di Stelle sul territorio nazionale, visto che alcuni Comuni usavano il marchio senza essere associati e senza versare il contributo. La nostra posizione risultava assolutamente regolare ma, nonostante i diversi appelli, non abbiamo più ottenuto la visibilità della nostra pagina FB che contava diverse decine di migliaia di fan, creando un vuoto di comunicazione e di immagine all’iniziativa santarcangiolese”.
Nell’aprile 2017, Massimo Berlini, responsabile organizzativo in quel periodo, incontrò a Vinitaly di Verona il direttore dell’Associazione Città del Vino e visto che ricorreva il cinquantesimo anno della Doc del Sangiovese chiese e ottenne la collaborazione dell’associazione per organizzare un evento qualificante all’interno della programmazione di Calici di Stelle. “Dopo aver preso contatti anche con il Consorzio della Doc del Sangiovese di Dozza e della Strada dei Vini e dei Sapori di Rimini, l’evento non si è potuto però realizzare, per la totale assenza di risposte e di collaborazione da parte dell’associazione Città del Vino”.

Gli appassionati però non disperino. “Calici di Stelle da quest’anno si chiamerà Calici Santarcangelo, la quota di adesione che non pagheremo più all’Associazione Città del Vino verrà reinvestita in azioni dedicate al vino della nostra zona. Infatti saranno tante le novità e i momenti di focus sull’eccellenza vinicola romagnola. Questo evento è cresciuto negli anni con la direzione organizzativa di Massimo Berlini (funzionario di Confesercenti) e con la partecipazione dei volontari della Pro Loco e di Città Viva (consorzio degli operatori locali) che insieme hanno sempre creduto nelle potenzialità dell’evento”.
Fondere queste due realtà cittadine, i circa 60 volontari di Pro Loco e la partecipazione di 35 attività commerciali (pubblici esercizi e ristorazione), “ha permesso l’esplosione dell’evento che negli anni è arrivato a produrre numeri veramente interessanti, fino a coinvolgere nell’ultima edizione 46 aziende agricole romagnole. Calici Santarcangelo ha il Patrocinio non oneroso della Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio e Comune. L’evento è nato per la valorizzazione della produzione locale del Sangiovese, invita tutte le cantine della Provincia e circondario all’evento, ed accoglie le domande di quanti interessati alla partecipazione, che è gratuita. Ogni anno è stato invitato un consorzio di una regione italiana, diversa ogni anno, che proponeva l’eccellenza della propria produzione vinicola”.

Dal 2005 “si è cercata la collaborazione del Servizio Sanitario Regionale per una campagna al consumo consapevole del vino (bere poco, bere bene…); il Sert dell’Asl di Rimini ha proposto il progetto “Circolando”.
Grazie quindi anche alla partecipazione della Polizia Stradale di Rimini, in piazza Ganganelli durante le serate si poteva testare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida. Dal 2013 si è pensato di prolungare l’evento su piazza Marini ed anche verso la parte alta del centro storico animando piazza Monache, in collaborazione con alcune associazioni, con l’obiettivo di far conoscere a tutti il nostro bellissimo centro storico”.

Mercoledì, 06 Marzo 2019 13:50

Incidenti, nel 2018 24 omissioni di soccorso

(Rimini) E’ solo di qualche giorno fa la terribile tragedia di Porto Recanati in cui, complice l'assunzione di sostanze stupefacenti , in una frazione di secondo si è consumato un dramma che ha spazzato un padre e una madre e messo in pericolo di vita due bambini innocenti.
Un'aggravante che la normativa per l'omicidio stradale ha recentemente inasprito con la reclusione da 8 a 12 anni qualora fosse constatato che gli autori del sinistro guidassero in stato di ebbrezza alcolica grave o di alterazione psico-fisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Una fattispecie che fortunatamente non è stata riscontrata in nessuno dei quattro incidenti mortali che, sui 1311 rilevati dalla Polizia municipale di Rimini nel corso dell'anno, hanno funestato le strade riminesi nel 2018. Un numero di incidenti ancora in forte calo (erano 1400 nel 2017, 2113 nel 2007, 2585 nel 2000) ma ancora troppi per gli strascichi umani e materiali che ognuno di essi ha personalmente sui coinvolti ma anche sull'intera collettività.

"Un peso imponente che ci impone di continuare nella direzione - dichiara l'assessore Jamil Sadegholvaad - di una attività di controlli e di lavori di messa in sicurezza delle nostre strade, che comunque ha già portato a un dimezzamento dei sinistri negli ultimi 15 anni. Ma questo deve essere tutto tranne che un momento di soddisfazione. Sino che nella casella delle vittime e dei feriti non apparirà solo il numero 0 qualunque Comune o Stato non deve abbandonare le misure di contrasto verso una vera e propria emergenza sociale".
Non solo: gli incidenti portano con sé anche un impatto da un punto di vista sanitario (dal pronto soccorso, alle riabilitazioni a carico della sanità pubblica), ma anche dal punto di vista giuridico - amministrativo conseguente ad ogni sinistro, dove gli organi di polizia stradale sono chiamati alla ricostruzione dei fatti nell'immediato attraverso le rilevazioni dei sinistri; ma anche all'accesso agli atti da parte di avvocati e assicurazioni, comunicazioni a Inail, Inps o Uci, ed anche segnalazioni alle Prefetture per le conseguenze sulle patenti che ogni sinistro può comportare. Alle Prefetture ma anche all'Autorità giudiziaria, quando la gravità delle lesioni riportate a seguito dell'incidente stradale lo richieda.
Sono state 60 infatti le notizie di reato trasmesse attraverso il personale della Polizia municipale riminese, 32 delle quali d'ufficio quando le lesioni hanno superato la prognosi di 40 giorni. 24 anche i procedimenti penali aperti anche per omissione di soccorso, quando dopo l'incidente una delle parti si è data alla fuga. Accanto alle segnalazioni penali quelle amministrative alle Prefetture per i provvedimenti di sospensione o revoca della patente, qualora la gravità degli illeciti commessi lo preveda, come nel caso in cui uno dei coinvolti nel sinistro guidi sotto l'influsso di alcol o droga; nel corso del 2018 sono state inviate  616 segnalazioni.

Delle 3400 persone coinvolte negli incidenti rilevati dalla Polizia municipale riminese, 858 sono state quelle che hanno riportato lesioni, mentre 4 sono quelle decedute.
Da segnalare come dalle statistiche emerga che in ben 127 casi i sinistri abbiano danneggiato il patrimonio pubblico.

(Rimini) Sono stati circa quattrocento i ragazzi che hanno assistito alle prove generali de La Traviata, l'opera di Giuseppe Verdi prodotta dal Teatro Municipale di Piacenza, dal Progetto Opera Laboratorio 2018 di Leo Nucci in scena al Teatro Galli venerdì 8 (ore 20) e domenica 10 marzo (ore 15.30). Ieri pomeriggio, grazie all'iniziativa studiata per avvicinare il pubblico dei più giovani all'opera, sono stati circa 400 i biglietti staccati per gli under 29, che hanno potuto assistere alla prova generale al prezzo di 5 euro. Insieme agli insegnanti e ad un altro centinaio di spettatori, i ragazzi hanno quindi potuto ascoltare l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta dalla bacchetta esperta di Pier Giorgio Morandi e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza preparato da Corrado Casati in una delle opere in assoluto tra le più amate. Un capolavoro senza tempo che vede in scena il talentuoso soprano Adriana Iozzia nei panni Violetta Valéry, il tenore Ivan Ayón Rivas, vincitore del prestigioso concorso Placido Domingo, nel ruolo di Alfredo, il giovane ma già affermato baritono Benjamin Cho è Giorgio Germont. Completano il cast Carlotta Vichi, Luisa Tambaro, Raffaele Feo, Juliusz Loranzi, Stefano Marchisio, Vincenzo Santoro, Andrea Galli, Francesco Cascione.
Il nuovo allestimento vuole rendere omaggio alla più celebre Violetta Valéry della storia operistica, ovvero alla Divina Maria Callas, nell'indimenticabile Traviata firmata nel 1955 da Luchino Visconti, riferimento imprescindibile nella regia lirica del Novecento.
"Ho sempre dichiarato che è l'opera che amo di più – ha spiegato il regista Leo Nucci - dal mio punto di vista non esiste nella letteratura operistica un personaggio femminile all'altezza di Violetta, per modernità, intelligenza, classe e maturità".

 

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