Lunedì, 25 Marzo 2019 16:51

Lancia molotov contro bar, arrestato

(Rimini) Aveva lanciato una bottiglietta con dentro della benzina contro il gazebo di un bar del centro di Rimini. Era la sera del 15 febbraio scorso, poco prima delle 23. E’ stato arrestato e ha confessato il gesto quasi subito, spiegando che la benzina gli serviva per l’auto della moglie.  Tuttavia, dalle testimonianze raccolte si ricostruiscono dei fatti diversi. Il cinquantenne si sarebbe avvicinato al locale intimando ai presenti di “uscire entro dieci secondi”. Quindi avrebbe dato fuoco a uno straccio imbevuto di benzina che fuoriusciva dal collo della bottiglia, poi avrebbe scagliato quella che di fatto era una molotov contro il gazebo. E’ risalito sulla sua bicicletta ed è tornato a casa. Fortunatamente nessuno si è fatto male. E’ accusato di danneggiamento seguito da incendio e fabbricazione di armi da guerra.

(Rimini) Il capogruppo della Lega Marzio Pecci commenta la votazione oggi in commissione comunale a Rimini della transazione tra curatela fallimentare di Football village e amministrazione affinché il comune possa rientrare in posseso delle aree ex Ghigi destinate alla realizzaizone di una cittadella sportiva. “La Lega, sulla delibera, ha espresso il voto contrario. Innanzitutto l'assessore Brasini, interrogato dal Capogruppo della Lega, non è stato in grado di rispondere se l'amministrazione comunale avesse avuto la diligenza, alla stipula della Convenzione con il Football Village del 21 dicembre 2010, di garantirsi con adeguata fideiussione. Ugualmente l'assessore, con comportamento arrogante e reticente, ha omesso di spiegare le ragioni per le quali il Comune, prima, promuove una causa contro la curatela del fallimento Football village pretendendo danni per un ammontare di 3,3 milioni di euro oltre interessi e rivalutazione, formula la domanda di insinuazione nel fallimento per 11,6 milioni e poi chiede al consiglio di approvare una delibera con la quale si riconoscono alla Curatela diritti per 500mila euro ricevendo opere ammalo rate che per essere ripristinate richiedono una spesa di 872mila oltre iva”.
Le ragioni di interesse pubblico elencate dall'assessore non sono state, per il capogruppo della Lega, “convincenti atteso che la messa in sicurezza delle opere e/o dell'area non sono di competenza del Comune, ma della Curatela del fallimento e che l'inadempimento della società fallita (che ha volutamente risolto la Convenzione interrompendo l'esecuzione delle opere)  è evidente per cui il contenzioso è privo di incertezza e non v'è, quindi, ragione di corrispondere alla Curatela la rilevante somma di 500mila euro.
“Il danno erariale patito dal comune di Rimini, allo stato degli atti, è evidente così come è evidente la negligenza degli amministratori per non essersi garantiti dagli inadempimenti del concessionario Football Village. Ora, in Consiglio, occorrerà capire chi ha sbagliato e chi pagherà per l'errore (sindaco, assessore?). La Lega vuole fare chiarezza su questi fatti di cattiva amministrazione per dare una risposta immediata a quei cittadini che nell'ultimo Consiglio comunale si sono visti, ancora una volta, "tartassare" dallo stesso assessore e dal Sindaco con l'aumento Irpef”.

(Rimini) Tornerà a Roma per guidare la polizia feroviaria a livello nazionale. Si sa già che al posto del questore Maurizio Improta, che oggi ha salutato colleghi e amici al Grand Hotel, arriverà Francesco Di Cicco, fino ad oggi capo della polizia ferroviaria dell’Emilia Romagna. "Ringrazio e saluto, a nome mio e di tutta la comunità provinciale, Maurizio Improta, Questore di Rimini per quattro anni, che ora va a ricoprire un nuovo prestigioso incarico”, sottolinea il presidente Riziero Santi. “In un periodo storico in cui il tema della sicurezza risulta più che mai cruciale, e in un territorio peculiare per le sue caratteristiche socio-economiche, abbiamo tutti beneficiato della grande competenza e della capacità organizzativa e programmatoria di Maurizio Improta, che abbiamo visto all'opera in quel Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica in cui la Provincia ha il compito di rappresentare tutte le amministrazioni comunali del territorio, accanto al Comune capoluogo. Siamo grati per il livello di presenza e operatività della Polizia che il dottor Improta ha saputo garantire sul territorio provinciale e per il suo fondamentale contributo alla stesura del Patto sulla Sicurezza del 2017 che auspico continui ad essere uno dei capisaldi della collaborazione fra Stato, forze dell'ordine ed Enti locali in materia di programmazione delle politiche di sicurezza. Dò il benvenuto, a nome mio e di tutta la comunità provinciale, al dottor Francesco Di Cicco, che assume il ruolo di nuovo Questore di Rimini, e gli faccio i miei auguri di buon lavoro”.

(Rimini) “Lazzaro! 1.0" ha chiuso con un grande, incoraggiante risultato. L'esordio del nuovo, intrigante progetto di Caritas Diocesana, il "negozio" viaggiante che propone abiti di seconda mano e vintage per offrire una nuova chance a oggetti e soprattutto persone. Per gli amanti del riuso, del vintage e di pezzi cult.
"Lazzaro. La seconda opportunità" ha esordito sabato e domenica 23 e 24 aprile alla casa "Laudato si'" (via Isotta degli Atti), in centro storico a Rimini, con una due giorni evento che ha messo in ricircolo: curiosi capi vintage, abbigliamento usato in perfette condizioni per donna, uomo e bimbi (ma anche oggetti da collezione, articoli per la casa, film, musica, libri e articoli di arredamento).
Principalmente sono beni di seconda mano donati dal pubblico e non utilizzati alla Caritas, frutto anche di un servizio di selezione e raccolta gratuito, beni di buona qualità e ad un prezzo più che conveniente.
Caritas Diocesana ringrazia i tantissimi intervenuti "per la disponibilità, la serenità, la professionalità, i sorrisi". "Sono state davvero tantissime le persone che sono venute a trovarci, e tutte sono rimaste colpite positivamente. – è soddisfatto il direttore di Caritas, Mario Galasso – E diverse realtà si sono dimostrate interessate e ci hanno chiesto di organizzare un evento Lazzaro insieme!".
Oltre al "negozio" viaggiante con abbigliamento femminile, maschile e per bimbi a prezzi molto vantaggiosi, "Lazzaro" ha proposto anche musica (dj set con Black Dhalia e Dj Majestyy), performance (Arte Migrante), e uno spazio socializzante da costruire insieme.
Ottimo anche il risultato ottenuto, ovvero l'equivalente di 100 notti e 250 pasti per persone indigenti.
Il ricavato di "Lazzaro" viene infatti totalmente destinato agli intervent di solidarietà che ogni giorno i volontari e gli operatori della Caritas Diocesana di Rimini svolgono per aiutare le persone più vulnerabili: persone senza fissa dimora, anziani soli, famiglie con difficoltà economiche, vittime di tratta, giovani fragili. Caritas lancia anche un appello per raccogliere i vestiti del cambio stagione estivo. E annuncia il prossimo appuntamento con "Lazzaro! La seconda opportunità", in programma l'11 e 12 maggio prossimi. Sarà un appuntamento... marittimo!

(Rimini) L’appuntamento è per sabato alle 11 all’oratorio di San Giovannino a Rimini, dove la confraternita di San Girolamo mostrerà alla città il prezioso bronzetto del ‘400 fiorentino collocato sull’acquasantiera in marmo di Antonio Rosellino e bottega (1475/80 circa). “L’opera, di splendida fattura, è recentemente uscita dal laboratorio del restauratore Lorenzo Morigi di Bologna, noto a livello internazionale. Tutto ciò per il generoso contributo de “La Galvanina Spa” per volere del suo presidente l’imprenditore Rino Mini, che si affaccia così con spirito mecenate sul fronte degli interventi nel campo della cultura e dell’arte. Ha altresì collaborato RiminiBanca che a giorni si trasformerà in RivieraBanca”, spiega il presidente Marco Ferrini.
Sarà presente alla presentazione del bronzetto il restauratore Piergiorgio Pasini, storico dell’arte e noto conoscitore del patrimonio storico del nostro territorio.
“Questa opera, accanto a numerose altre, di proprietà dell’antica istituzione Confraternita di San Girolamo – sorta nel 1442 – sono state provvidenzialmente messe in salvo dai disastrosi bombardamenti del 1944, dai confratelli del tempo, che con abnegazione e nell’anonimato hanno scritto una bella pagina nella storia della nostra città. Alla loro azione meritoria va il nostro ringraziamento e l’occasione vuole essere anche un pubblico riconoscimento in tal senso. Ricordiamo per l’occasione che numerose opere di proprietà della Confraternita sono visibili, in quanto provvisoriamente depositate, presso il Museo della Città (la pala del Guercino, i disegni dello Stegani, due tavolette del ‘300 di Serafino de’ Serafini) e presso la Biblioteca Gambalunga (3 incunaboli e 5 manoscritti, il più antico un Passionario del XII secolo)”.

(Rimini) Qual è la città italiana con il clima migliore? È a questa domanda che questa mattina il Sole 24 Ore tenta di dare una risposta con l'esame di dieci indicatori relativi ai 107 capoluoghi di provincia italiani. Dieci indicatori che, voce per voce, rilevano le performance meteorologiche delle città italiane definendone la classifica generale.
Un'indagine – che per sua natura andrà ad influire su quella dedicata alla Qualità della vita, giunta quest'anno alla sua trentesima edizione, che annualmente il quotidiano economico milanese dedica agli italiani – che vede la città di Rimini al 25esimo posto, prima, anche grazie alla propria posizione sul mare, tra i capoluoghi regionali.
Una classifica che attribuisce a Rimini un valore di 621,85 ed una media di 14,66 (Imperia è la prima in classifica con 799,14 e 16,40, Pavia, l'ultima, 409,17 e 13,72; mentre, comparando i dati agli altri capoluoghi della regione, è Forlì Cesena che ci segue al 52° posto per poi passare a Ravenna (61°), Bologna (75°), Modena (78°), Reggio Emilia (86°), Ferrara (92°), Piacenza (93°), tutte sicuramente penalizzate dal clima continentale che caratterizza le città della pianura Padana.

In particolare da evidenziare come, pur nel quadro generale di aumento delle temperature – l'ultimo febbraio è stato uno dei più caldi di sempre per l'Italia – la temperatura a Rimini sia cresciuta di 0,17 gradi nell'ultimo decennio.
Dietro l'indice del clima – dice il Sole 24 Ore fornendo le metodologie della ricerca – c'è una mole impressionante di dati, raccolti in un database di 16.000 stringhe di valori per ciascuna città e convalidati da esperti, registrati ogni sei ore nel periodo 2008 – 2018 per una serie di fenomeni come nebbia, ore di sole, temperature, umidità relativa, temperatura percepita, copertura nuvolosa, millimetri di pioggia.
Dalle classifiche pubblicate online su http://lab24.ilsole24ore.com/indice-del-clima/indexT.php , emergono maggiormente nel dettaglio i punti di forza e di debolezza di ciascuna delle 107 città.
Dall'esame di ciascuno degli indicatori che rilevano le performance meteorologiche dei 107 capoluoghi nel decennio 2008 - 2018, la città di Rimini si posiziona per il Soleggiamento (ore di sole al giorno) al 45° posto con 7.2 per i valori e 472,8 punti; per l'Indice calore (giorni annui di temperatura percepita maggiore di 30°) AL 16° (37.45 valori e 673,6 punti); per le Ondate di calore (sforamento dei 30° per più di tre giorni consecutivi) al 13° (42 e 573,5); per Eventi estremi (giorni annui con accumulo di pioggia maggiore di 40 mm.)al 40 (21 e 826,4); Brezza estiva (nodi medi giornalieri di vento) 40° (4.9172 e 363,6); Umidità relativa (giorni annui fuori dal comfort climatico)  30° (174.909 e 548,4); Raffiche di vento (giorni annui con raffiche maggiori di 25 nodi) 68° (21.36 e 879,4); Piogge (giorni annui in cui piove) 47° (86.45 e 615,5); Nebbia 80° 16.90 e 713); Giorni freddi 66° (20.09 e 552,1).
"Una città non è un'isola – ha commentato l'assessore all'ambiente del Comune di Rimini Anna Montini – ed è chiaro che i cambiamenti climatici in atto nel mondo, che si manifestano con diverse forme, dagli eventi tropicalizzati anche alle nostre latitudini, a lunghi periodi di siccità, non possono essere che visti, come stiamo facendo a livello locale e come sta facendo la Regione Emilia Romagna, in un quadro sinergico di azioni comuni. le cause sono ormai purtroppo note e quella principale è, come dimostrato da numerosi studi scientifici, la crescita della concentrazione di anidride carbonica e di altri gas a effetto serra nell'atmosfera che se negli anni '50 aumentava dello 0,8% all'anno ora, dagli anni '80, ha bruscamente accelerato la propria crescita raggiungendo velocemente il 2% annuo. agli effetti del cambiamento climatico si associa l'aumento delle temperature medie e forse non è un caso che lo scorso febbraio sarà ricordato come uno dei più caldi di sempre.
bisogna che si prosegua con determinazione nell'applicazione delle strategie condivise comuni e individuate a livello internazionale perché l'aerosol nell'atmosfera continua a ridursi favorendo l'aumento delle radiazioni solari. andiamo avanti quindi con interventi che vanno dalla lotta all'inquinamento atmosferico alla crescita del verde urbano, dalla crescita dell'energia prodotta con fonti rinnovabili ad azioni finalizzate al risparmio energetico. questi sono i capisaldi su cui la nostra vita deve quotidianamente modellarsi con nuovi percorsi maggiormente virtuosi e rispettosi dell'ambiente se vogliamo sperare di invertire la preoccupante rotta che l'indagine del sole 24 ore, coi suoi dati impietosi, ci dimostra."

Lunedì, 25 Marzo 2019 13:48

L'Emilia-Romagna lancia il 'cineturismo'

(Rimini) La 'bassa' reggiana di Don Camillo e Peppone, la Bologna di Pier Paolo Pasolini e la Rimini che ispirò l'universo caleidoscopio di Federico Fellini. Sono i primi tre itinerari scelti dalla Regione Emilia-Romagna per il progetto dedicato ai 'turisti del cinema': un nuovo modo per scoprire il territorio attraverso la visita di luoghi evocativi che furono set cinematografici o fondamentali nella vita di autori famosi in tutto il mondo. In totale i pacchetti turistici saranno 11 e i biglietti sono già disponibili sul portale www.emiliaromagnaturismo.it.
A Bologna si passerà dall'Università, dove Pasolini studiava Filologia romanza e Letteratura italiana, fino alla libreria Nanni nel 'Portico della Morte e piazza Maggiore, dove fu girato l'epilogo dell'Edipo Re. Il mondo di Guareschi, invece, si dipanerà tra la casa natale, le location immortali dei film tra Brescello e Boretto e il Museo dedicato alla saga. Infine, la Rimini felliniana unirà luoghi iconici come il Grand Hotel e il Fulgor (Ansa).

(Rimini) La commissione urbanistica del comune di Rimini ha espresso parere favorevole alla proposta per l’atto di transizione tra Comune di Rimini e la curatela fallimentare del Football Village che consentirà all’Amministrazione comunale di tornare a disporre delle aree dell’ex area Ghigi dove sarebbe dovuto sorgere un impianto sportivo dedicato al calcio. Attraverso questo atto l’Amministrazione può finalmente porre le basi per avviare un progetto di recupero dell’area, senza perdere ulteriore tempo dopo la procedura fallimentare. “Questo atto risponde ad un triplice interesse pubblico – sottolinea l’assessore allo Sport Gian Luca Brasini . prima di tutto ci consente di riappropriarci di un comparto che deve diventare un centro per lo sport cittadino. La seconda priorità è la sicurezza: dobbiamo evitare il peggioramento del degrado di un’area provocato dall’abbandono dei privati. Infine in questo modo evitiamo di avventurarci in un contenzioso legale, dispendioso in tempo e risorse. Sottolineo ancora una volta come il Comune di Rimini rientri in possesso di un bene la cui realizzazione è stata completamente realizzata a cura e spese del privato”.
La vicenda inizia nove anni fa quando il Comune, con un contratto stipulato il 21 dicembre 2010, concede alla società Football Village Rimini la progettazione e la realizzazione di un Centro Sportivo per il Gioco del Calcio nell’Area Ghigi, con sette campi e relativi spogliatoi e parcheggio a servizio. il contratto prevedeva che il Concessionario avrebbe realizzato a proprie spese l’impianto sportivo e lo avrebbe gestito per 50 anni, introitando i proventi della gestione. Con lo stesso atto il Comune concedeva alla società il diritto di superficie sull’area pubblica oggetto dell’intervento. Su questo diritto di superficie Football Village ha iscritto due ipoteche a favore di Riminibanca, a garanzia di due mutui per la realizzazione delle opere e per l’installazione di un impianto fotovoltaico nella parte destinata al parcheggio.
La Football Village, dopo aver eseguito solo in parte le opere oggetto di contratto, a causa di problemi di natura economica ha interrotto i lavori e ha abbandonato il cantiere, compromettendo così anche l’integrità delle opere già realizzate che col tempo e l’incuria si sono notevolmente danneggiare. Il Comune, dopo avere ripetutamente invitato il Concessionario alla ripresa dei lavori, ha attivato la procedura prevista dalla convenzione per arrivare alla risoluzione del contratto per inadempimento e alla conseguente estinzione del diritto di superficie. Nel frattempo, nel maggio 2016, il Tribunale di Rimini ha dichiarato il fallimento della Football Village.

Priorità dell’Amministrazione è sempre stata quella di tornare in pieno possesso delle aree per toglierle dallo stato di abbandono e portare a compimento il progetto iniziale, quello di realizzare un centro sportivo per la città. Per poter disporre delle aree senza aspettare i tempi della causa civile avviata dal Comune (non meno di un paio di anni) e libera da ipoteche, l’Amministrazione ha quindi scelto di concludere un accordo con la Curatela del Fallimento della Football Village e Riminibanca. Dopo vari incontri e trattative si è arrivati alla proposta: l’accordo prevede da parte del Comune la corresponsione a favore del Fallimento Football Village di 500 mila euro a fronte del riconoscimento da parte della Curatela dell’avvenuta risoluzione di diritto del contratto, della estinzione del diritto di superficie e quindi del riconoscimento del Comune quale pieno proprietario dell’area. Con l’atto transitorio si riconosce in capo al Comune anche la titolarità delle convenzioni legate all’impianto fotovoltaico già realizzato dalla società. Con l’atto transitivo infine Riminibanca acconsente alla cancellazione delle ipoteche sull’area.
A seguito della trascrizione dell’estinzione del diritto di superficie e della cancellazione delle ipoteche, il Comune rientrerà nella piena disponibilità del bene, e potrà valutare i vari percorsi tecnico-procedurali per la realizzazione dell’impianto sportivo, scegliendo se completare le opere già avviate nei suoi aspetti essenziali per consentire l’immediato utilizzo dei campi oppure se bandire una gara per la realizzazione del progetto così come inizialmente approvato o rivisto in funzione di una migliore sostenibilità economica per i privati interessati.

(Rimini) “Questa mattina ho dato incarico al segretario generale di verificare la fattibilità di associare il Comune di Rimini ‘ad adiuvandum’ nel ricorso, presentato pochi giorni fa da Anci, contro il governo italiano per il ripristino dei contributi previsti dopo la conclusione del decreto legge 66/2014”. Così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Nel 2014 il governo tagliò ai comuni dei fondi per finanziare misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale (tra cui il noto bonus da 80 euro). “Si tratta di 563,4 milioni di euro , per i quali i Comuni italiani oggi chiedono la restituzione, dopo il ‘temporaneo’ prelievo da parte dei Governi  che si sono succeduti dal 2014 al 2018 per alimentare le misure sulla cosiddetta ‘giustizia sociale’. Per il 2019, terminato il quadriennio e in assoluta assenza di risposte da parte del Governo, gli Enti locali avevano tutte le ragioni di credere che il Fondo di solidarietà comunale venisse reintegrato per la somma pari al taglio, vale a dire i 563,4 milioni di euro la cui ripartizione riguarda tutti i Comuni italiani, nessuno escluso. Così non è stato, e giusta e immediata è stata la reazione di Anci che ha presentato ricorso al Tar de Lazio, sulla scorta anche del recente precedente di Province e Città Metropolitane che si sono viste restituire 315 e 180 milioni di euro con il mero automatismo del venir meno del prelievo temporaneo”.
Il Comune di Rimini adesso “valuterà se ‘accompagnare l’impugnazione dell’Anci, così come ha fatto il Comune di Genova, oppure muoversi autonomamente con un’azione di accertamento del credito in sede civile. Questo taglio, per il nostro Ente, vale 1,4 milioni di euro e fa parte di quella serie di tagli occulti operati dai diversi Governi che per il Comune di Rimini significano una ‘sottrazione’ di risorse pari a 5 milioni di euro ‘ufficiali’ (di cui 1 per le piattaforme Eni), 4,4 milioni di euro ‘ufficiosi’  (i soldi anticipati dal Comune di Rimini per il Palazzo di Giustizia, che il Ministero ha proposto di saldare solo in parte, 1,2 milioni di euro, e in rate mensili della durata di 35 anni) e oltre 12 milioni di euro ‘indefinibili’ (la quota a favore dello Stato sul gettito degli immobili di categoria D, un’imposta per cui al Comune arriva solo una quota residuale e tutto il resto, inopitanatamente secondo i Comuni turistici, viene trattenuto dallo Stato centrale)”.
 

Lunedì, 25 Marzo 2019 09:13

25 marzo

Investito, il vescovo sta bene | Scorribande scozzesi | Maltrattamenti, un’altra maestra nei guai

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