La nuova stazione avrà una piazza dedicata a don Oreste
(Rimini) Firmato l’accordo tra Comune di Rimini e Rfi per avviare la riqualificazione della stazione di Rimini e delle aree circostanti. “Si tratta di un atto fondamentale per lo sviluppo della città che dà l'avvio ad un intenso programma di riqualificazione urbana nell'area della stazione ferroviaria e in altri ambiti urbani interessati dal tracciato ferroviario”, spiegano dal Comune, dopo un lungo lavoro lavoro di studio e confronto, guidato dall'elaborazione del Masterplan d'insieme dell'Area Stazione elaborato dall'amministrazione.
"E' un'occasione straordinaria per ricucire, rigenerare, creare quel link tra parte a mare e centro che probabilmente non è mai esistita – ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi presentando i contenuti del protocollo d'intesa con l'assessore al Territorio Roberta Frisono e la dirigente Chiara Dal Piaz – perché l'area stazione, una volta avviati i lavori tra pochi mesi del parco del mare, è l'altra area strategica per completare il ciclo di rinnovamento per Rimini. Un risultato che non nasce a caso ma frutto delle scelte strategiche fatte negli anni per giungere alla rigenerazione di un'area di 120mila metri quadri nel cuore della città che non servirà solo ad ospitare treni e servizi ferroviari ma accessibilità e servizi strategici di una città moderna”.
Spiega Gnassi, “quella che andremo a realizzare sarà una vera e propria "Città della Città" con la funzione di collegare il centro storico con la nostra marina, ad iniziare già nei prossimi mesi del 2019 con la grande piazza urbana che dai binari si aprirà all'ingresso alla città e che pensiamo di dedicare per una serie di valori simbolici della sua figura e opera proprio a Don Oreste Benzi”.
"Uno sforzo progettuale – ha detto l'assessore al Territorio Roberta Frisoni che a seguito passo a passo nel confronto con gli altri soggetti istituzionali il lavoro che ha portato all'accordo – per realizzare la città del futuro già nel presente, in cui gran parte dei pensieri di riqualificazione strategica nell'uso della città potranno cambiare."
Agricoltura, imprese in calo tra 2017 e 2018
(Rimini) Secondo i dati offerti dalla Camera di commercio della Romagna, le imprese del settore agricolo nel 2018 hanno registrato una flessione dell'1,4% 2017 e 2018. Il dato in negativo è in linea con quanto accade in Regione, meno 1,7 %, e un po’ più forte rispetto all’andamento nazionale, meno 0,5%. Dalla Camera di cmmercio segnalano che il 9,5% delle imprese agricole del territorio è classificato come "produttore biologico" (in regione l'incidenza è pari al 7,7%). Il valore aggiunto prodotto dall'agricoltura costituisce il 2,0% del valore aggiunto totale del territorio Romagna e il 12,2% di quello agricolo regionale. La produzione lorda vendibile (PLV) agricola generata nel territorio Romagna è pari al 13,6% di quella regionale.
Gli addetti al settore agricoltura sono il 5,2% del totale Romagna. Circa un terzo degli addetti all'agricoltura in Emilia-Romagna (il 32,9%) sono localizzati sul territorio Romagna.
Dando un occhio alla provincia di Rimini, alla fine dello scorso anno in provincia di Rimini sono presenti 2.510 imprese agricole attive, pari al 7,3% del totale (14,1% in Emilia-Romagna e 14,4% in Italia). Le imprese del settore sono in flessione dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2017 (-1,7% a livello regionale e -0.5% a livello nazionale). L'8,8% delle imprese agricole della provincia è classificato come "produttore biologico" (in regione l'incidenza è pari al 7,7%).
La Produzione Lorda Vendibile (PLV) provinciale stimata per il 2018 risulta pari a 108,4 milioni di euro correnti (+11,7% rispetto alla PLV del 2017). La PLV delle erbacee (pari al 56,2% del totale, +8,3% la dinamica) è stata influenzata positivamente dal buon andamento produttivo delle colture foraggere e dalla funghicoltura; in flessione, invece, la PLV di orticole e cereali. Nel comparto frutticolo si apprezza un incremento della PLV (+24,0%), per il recupero produttivo di vite e olivo. In crescita la PLV del comparto zootecnico (+13,6%), con positive performance delle carni (avicoli) e dei prodotti zootecnici (uova e miele).
Con riferimento al comparto Pesca, al 31/12/2018 esso si costituisce di 206 imprese attive (l'8,2% del totale di quelle del settore agricoltura e l'11,6% dei relativi addetti), in flessione del 2,8% rispetto al 2017. Nel mercato ittico di Rimini, nel 2018, il valore del pescato commercializzato è stato pari a 10 milioni di euro (+3,8% rispetto al 2017).
29 marzo
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Cocaina in plichi postali, 6 arresti
(Rimini) I carabinieri di Parma hanno arrestato sei persone, italiane e originarie di Colombia, Tunisia e Romania, ritenute responsabili di traffico di droga (cocaina, eroina, hashish e marijuana) importata dal Perù. Il provvedimento è stato eseguito a Parma, Milano, Rimini e Vicenza. Dalle indagini è emerso che la cocaina veniva spedita in Italia nascosta in plichi postali (Ansa).
Irpef e Tari, Renzi: l’amministrazione ha problemi con la spesa corrente
(Rimini) La maggioranza consigliare, martedi sera, ha approvato definitivamente con le variazioni del Bilancio di Previsione 2019-2021 l’aumento della Addizionale Comunale Irpef dallo 0,3% allo 0,8% (+4.800.000 euro) e le tariffe della Tari (-0,30%).
L’aumento delle aliquote dell’addizionale Irpef, anche se l’amministrazione “ha cercato di giustificarlo politicamente a fronte del primo stralcio lavori del Progetto di Rimini Nord, non è temporaneo ma strutturale a fronte della spesa corrente del Bilancio comunale. Se fosse stato un provvedimento temporaneo, il Comune poteva ricorrere (come avevo proposto con i miei emendamenti), ad un fido temporaneo o ad un mutuo chirografario, in attesa del rimborso dei finanziamenti previsti a saldo lavori dal Bando delle Periferie, oppure “smobilizzando” le azioni “libere” o “ vendibili” di Hera di cui il Comune può oggi disporre pari ad un numero di 1.878.628 azioni (su un totale di 20.385.208) per un controvalore di circa 4.600.00 euro”, spiega il consigliere Gioenzo Renzi.
In verità, “il bilancio comunale è in affanno per la crescita della spesa corrente, nonostante l’aumento delle entrate tributarie e della imposta di soggiorno, l’introduzione del canone dei passi carrai, il recupero dell’evasione tributaria. L’Amministrazione Comunale preferisce alle alternative proposte continuare con l’aumento della pressione fiscale, che colpisce i redditi medio-bassi di lavoratori dipendenti, pensionati, artigiani, commercianti, già alle prese con una perdurante crisi economica e sociale”.
Riguardo la Tari per il 2019, “la spesa totale è di 41.102.638 a carico dei 75.000 contribuenti riminesi. Un costo per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, gestito da Hera in regime di monopolio e di “prorogatio” da 8 anni, essendo la Convenzione scaduta il 14.3.2011, senza ancora effettuare la prevista gara europea per salvaguardare nell’affidamento le condizioni di trasparenza, efficienza, economicità, a vantaggio dei cittadini riminesi. Dopo la maggiorazione del 2,90% nel 2018, quest’anno c’è una riduzione tariffaria minima dello 0,30%, con il recupero dell’evasione di 500.000 euro e nonostante il forte incremento della raccolta differenziata che ha raggiunto il 70% del rifiuto urbano (negli ultimi due anni dalle 65.000 tonn. del 2017 alle 78.000 tonn. previste nel 2019)”.
Permane il “problema del pesante insoluto Tari, previsto anche quest’anno di 7 milioni di euro (oltre il 15%), costituito da coloro che non pagano la tassa, principalmente gestori di attività stagionali che la scaricano sui contribuenti onesti. Infatti, come risulta ufficialmente, nell’ambito delle insolvenze 2018 per un totale di 7.363.000 euro, figurano: 348 alberghi per 2.109.000 euro, 255 bar per 400.000 euro, 149 ristoranti per 600.000 euro , in totale 752 utenti per una evasione complessiva di 3.109.000 euro (oltre il 40%), a cui vanno aggiunte 11.400 utenze domestiche per 2 .400.000 euro
Per questo, avevo proposto un emendamento ( non accolto) per interrompere nel pieno della stagione estiva, le attività che evadono deliberatamente. Anche, perché, non sappiamo se e quando il Governo e il Parlamento approveranno un provvedimento, l’auspicato DURT, che consentirebbe ai Comuni di impedire quelle attività economiche che non pagano la tassa, e praticano la concorrenza sleale. Intanto, però, il Comune deve fare di tutto per ristabilire la legalità e il principio di equità verso i contribuenti”.
Riccione, approvato rendiconto 2018
(Rimini) La giunta comunale ha approvato il rendiconto di gestione 2018 che nelle prossime settimane passerà all'esame del Consiglio Comunale per la discussione e approvazione. Il Comune di Riccione prosegue nel solco del lavoro virtuoso del suo bilancio che, confermando l'impegno ad abbattere la pressione fiscale e a recuperare l'evasione, chiude un risultato di amministrazione di 13.205.726 euro, di cui oltre 11 milioni di euro per accantonamento di fondi previsti per legge a salvaguardia e stabilità di bilancio, a dimostrazione di una diligente gestione delle risorse da parte dell'amministrazione. Nel dettaglio della parte restante 600.000 euro verranno impiegati per diminuire il debito dell'ente, 1.320.752 euro per l'avanzo disponibile e 236.000 euro per gli investimenti
L'avanzo è un metro fondamentale per misurare l'esattezza dei conti del Comune: i nuovi principi contabili prescrivono che a bilancio siano previste solo le entrate certe e le spese probabili. In questo modo se si ottengono maggiori entrate, come il recupero dell'evasione fiscale, allora si genera l'avanzo che può essere libero, vincolato o destinato agli investimenti.
Numeri alla mano nel 2018 la straordinaria lotta condotta contro l'evasione fiscale ne ha permesso la diminuzione del 60% grazie a più fattori:l'entrata in vigore del nuovo regolamento TARI, di cui è in corso la rateizzazione consentendo un ulteriore aumento dell'importo riscosso, oltre ad aver istituito un fondo esenzione TARI di 250.000 euro per le fasce più deboli, e il recupero IMU degli anni precedenti con la cifra record di 1.850.000 euro.
Grazie all'attività di contrasto all'evasione e all'incremento del numero di presenze turistiche registrato, l'introito dell'Imposta di soggiorno è stato nel 2018 di 4.500.000 euro rispetto ai 3.900.000 euro previsti.
Un altro elemento emerso dal rendiconto è il sensibile calo della pressione fiscale complessiva per abitante: da 1400 euro annui nel 2017 è calata a 1266 nel 2018 con la previsione per il 2019 di abbassarla a 1182 euro. Un risultato reso possibile da più fattori, tra i quali il recupero dell'evasione fiscale,l'eliminazione dell'addizionale Irpef, la diminuzione delle tariffe dei passi e accessi carrabili e la diminuzione dell'1% della TARI per tutte la categorie, comprese le famiglie e le utenze non domestiche, oltre alla diminuzione dei diritti di segreteria.
Tra gli investimenti finanziati e realizzati nel 2018 si contano interventi importanti quali il 2° lotto dei lavori di messa in sicurezza della scuola Riccione Paese, il sottopasso Ceccarini, il secondo lotto del Parco degli Olivetani, il riscatto del Playhall, la manutenzione straordinaria delle strade con ben 1.712.500 euro, la manutenzione straordinaria della rete di fognatura bianca, la riqualificazione degli spogliatoi di via Forlimpopoli, l'impianto di illuminazione di via Portofino e la manutenzione del patrimonio pubblico.
Un dato decisamente rilevante riguarda il debito complessivo di 71.800.000 euro che ha subito una drastica diminuzione rispetto al 2014, data d'inizio della prima amministrazione Tosi in cui ammontava a circa 79.500.000 euro. Un calo confermato progressivamente negli ultimi 3 anni con un costante lavoro di riduzione del debito. Parallelamente è stato portato avanti con rigore l'azione di graduale e necessaria estinzione del debito residuo del Palcongressi ridotto per oltre 3 milioni di euro dal 2014 al 2018, a riprova del controllo costante sulla esposizione debitoria dell'ente e sulla razionalizzazione nella gestione dei servizi, consentendo quindi significativi e tangibili miglioramenti.
"Il rendiconto di gestione - sottolinea l'assessore al bilancio Luigi Santi - rispecchia l'efficace prosecuzione dell'azione di risanamento dei conti dell'ente, evidenziando una serie di elementi positivi. In primo luogo l'incessante lavoro di recupero dell'evasione ha permesso di diminuire in maniera chiara e inequivocabile la pressione fiscale a carico dei riccionesi destinata a scendere ulteriormente nel 2019. In secondo luogo, la razionalizzazione della spesa, con conseguenti finanziamenti in parte straordinaria, ci ha consentito di avviate lavori di entità diversa e rilevanti come la realizzazione del nuovo sottopasso Ceccarini e il secondo stralcio del Parco degli Olivetani. Grazie ad un bilancio sano e in equilibrio, che accantona le somme dovute per legge, abbiamo inoltre mantenuto la salvaguardia di ogni fascia della popolazione, compresa quella più disagiata, garantendo investimenti importanti in più settori come la scuola, le strade e l'ambiente".
Riccione, al via il ripascimento dell’arenile
(Rimini) E’ partita questa mattina la seconda tranche dei lavori di ripascimento dell'arenile nella zona a sud del territorio comunale. I primi 6.000 metri cubi di nuova sabbia verranno impiegati per ricaricare le zone di spiaggia libere. Farà seguito una seconda iniezione di sabbia per un quantitativo pari a 4-5 metri cubi che, con i precedenti interventi già realizzati nelle scorse settimane, porterà ad almeno 19.000 metri cubi di sabbia fresca complessiva impiegata quest'anno per il ripascimento.
Anche a nord del porto canale, sono partiti nelle ultime settimane i lavori, che riprenderanno nei prossimi giorni dopo una sospensione dovuta alle ultime cattive condizioni meteorologiche.
"Sabato 30 marzo parte ufficialmente la stagione balneare -commenta l'assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi - che anche quest'anno l'amministrazione anticipa per rispondere ad una espressa esigenza degli operatori di poter accogliere al meglio i primi visitatori. D'altro lato l'attenzione per la difesa e la salvaguardia del litorale è sempre molto alta e i lavori puntuali e costanti ne sono la conferma. Il confronto con gli operatori rimane infatti un elemento proficuo per una programmazione efficace di ogni intervento utile alla migliore fruizione possibile del mare e della spiaggia".
Bigiotteria pericolosa, sequestrati 1.400 pezzi a magazzino cinese
(Rimini) La presenza dei prodotti potenzialmente pericolosi, nel corso di uno dei tanti controlli effettuati nel territorio della provincia dalla guardia di finanza di Rimini, è stata rilevata all’interno di un magazzino al dettaglio di articoli di casalinghi, bigiotteria, cancelleria e prodotti elettrici, situato a Riccione e gestito da un cittadino di etnia cinese.
I prodotti sequestrati in via amministrativa, un totale di 1.400 pezzi, tra i quali in prevalenza orecchini, collane, bracciali, altri articoli di bigiotteria, sono risultati non conformi alla normativa nazionale ed europea, perché mancanti di fondamentali elementi specifici, relativi alle etichette, alla composizione qualitativa ed al confezionamento, nonché delle avvertenze d’uso in lingua italiana o dell’indirizzo e degli estremi del produttore e/o importatore europeo.
Il gestore del negozio è stato segnalato alla locale Camera di Commercio, competente sia per l’irrogazione delle sanzioni pecuniarie che per la successiva confisca e distruzione dei prodotti sequestrati. Le Fiamme gialle in merito alla provenienza dei prodotti e ai connessi adempimenti fiscali e doganali hanno avviato i necessari controlli di polizia economico-finanziaria.
L’attenzione della Guardia di Finanza nello specifico settore è massima in quanto la contraffazione ed il commercio di prodotti non genuini e insicuri non solo danneggiano il mercato penalizzando gli imprenditori onesti ma, nello specifico, trattandosi di prodotti il cui uso prevede un contatto diretto con la pelle, l’indicazione non chiara o assente dei materiali utilizzati, impedisce al consumatore di adottare le dovute precauzioni in relazione all’eventuale presenza di sostanze pericolose.
Sblocca cantieri, la provincia candida otto progetti
(Rimini) Sono otto i progetti cantierabili nel 2020 presentati al Governo nell’ambito dello sblocca cantieri. “Si tratta di otto progetti, per un importo complessivo stimato in 3 milioni 450 mila euro, che intervengono su strade e ponti per la loro messa in sicurezza, manutenzioni straordinarie delle strutture e risanamento necessario per problemi causati da movimenti franosi. Progetti che, se finanziati dal Governo nazionale, garantiranno la sicurezza della viabilità provinciale in alcuni suoi punti critici. Stiamo parlando di interventi di risanamento dei ponti lungo le SS.PP. 91bis, 76, 14 e 81, e di interventi di messa in sicurezza sulle SS.PP. 14, 31, 120 e 133: interventi importanti che richiedono ciascuno un budget che va da 200 mila a 650 mila euro. Abbiamo aderito al monitoraggio effettuato dall'UPI sui progetti cantierabili per mettere in sicurezza le nostre strade e grazie alla professionalità e all'impegno del nostro Ufficio Viabilità siamo in grado di farci trovare pronti se il Governo sosterrà fino in fondo questo impegno con le risorse necessarie”, spiega il Presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi.
Sicurezza, nuove telecamere veglieranno sul forese
(Rimini) Dopo l'attivazione di 31 nuove tra centro, zona mare, fascia collinare e marina, l'Amministrazione comunale di Rimini intende proseguire nel completamento e potenziamento della videosorveglianza cittadina. La Giunta comunale ha infatti approvato nell'ultima seduta una variazione di bilancio per il finanziamento dell'implementazione della videosorveglianza cittadina mediante un accordo di programma cofinanziato dalla Regione grazie ai fondi previsti dalla legge regionale 24/2003. Un'opportunità di cofinanziamento già raccolta sia nel 2017 che nel 2018 e che ha consentito con la realizzazione di importanti progetti, un vero e proprio salto di qualità in tema di sicurezza urbana nel territorio comunale.
Con questo atto amministrativo, la Giunta comunale consente ora di proseguire nell' implementare il sistema degli impianti di videosorveglianza cittadina mediante l'installazione di nuove telecamere nel sedime del forese allo scopo di presidiare ancor meglio gli accessi del territorio comunale. Un progetto che candidato presso la Regione Emilia Romagna per il cofinanziamento, avrà un costo complessivo di 140.000 euro, con una possibile quota finanziata dalla Regione che potrà arrivare al 70% del valore complessivo, mentre la rimanente – ora finanziata con la variazione di bilancio - sarà in carico al Comune di Rimini.