Morbillo, 36 casi da dicembre. Asl pianifica vaccinazioni straordinarie
(Rimini) Non si ferma a Rimini il focolaio epidemico di morbillo che è in corso da dicembre che ha già fatto registrare 36 casi. Per questo l'Ausl Romagna ha promosso una campagna di vaccinazione straordinaria per giovani e adulti non immunizzati. Gli interventi di sanità pubblica messi tempestivamente in campo a Rimini - osserva l'azienda - per il contenimento del focolaio, infatti, sono stati di efficacia limitata, a causa della bassa adesione dei contatti suscettibili alle misure di profilassi vaccinale, perché molti di loro sono contrari alle vaccinazioni: una situazione che, negli anni, ha portato alla formazione di ampie sacche di popolazione non protetta per questa malattia. Chi non ha avuto il morbillo e non è vaccinato potrà quindi vaccinarsi gratuitamente negli ambulatori Ausl. Il focolaio riguarda prevalentemente ragazzi tra i 17 e i 20 anni per cui gli inviti si rivolgeranno prioritariamente a questa fascia d'età (Ansa).
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Unioncamere: rallentamento Pil ER nel 2018
(Rimini) Un evidente rallentamento ha caratterizzato il 2018 per l’Emilia-Romagna. Frena la crescita del PIL regionale, che nel 2018 è stimata pari 1,4 per cento, anche se il dato definitivo sarà probabilmente più contenuto, ma resta comunque più rapida di quella nazionale, trainata da esportazioni e ciclo degli investimenti. Le attese per il 2019 sono, anche per il dato regionale, di una attenuazione della crescita, un +0,7 % che sarà sicuramente ridotto.
Nel 2019 il PIL regionale sarà, in termini reali, sostanzialmente pari a quello ante-crisi del 2007, mentre quello nazionale sarà ancora inferiore di diversi punti, segnalando una maggiore resilienza dell’Emilia-Romagna.
È questa la fotografia scattata dall’indagine congiunturale sul quarto trimestre e anno 2018, con previsioni 2019 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo.
Venendo all’analisi del quarto trimestre 2018, il volume della produzione dell’industria in senso stretto, rispetto all’analogo periodo del 2017, è aumentato solo dello0,6% con un ulteriore sensibile rallentamento rispetto al risultato del trimestre precedente (che aveva segnato +1,4%).
Allargando l’analisi all’intero anno, il 2018 si è chiuso con un incremento produttivo del 1,8% ben inferiore al 3,2 per cento registrato nel 2017, mentre la crescita del fatturato si è ridotta al 2,0 per cento, sostenuta dall’aumento del 2,7% del fatturato estero. L’incremento degli ordini è stato inferiore, sia nel complesso (+1,2%), che per l’estero (+1,3%).
E’ negativo l’andamento delle industrie della moda (-1,8%), debole la crescita dell’industria alimentare (+0,6%). La dinamica della produzione del gruppo eterogeneo delle “altre industrie” (che comprende chimica, farmaceutica, plastica e gomma e trasformazione dei minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro) è rimasta costante (+1,6%). La piccola industria del legno e del mobile ha accelerato il ritmo della produzione (+2,0%). Restano settori trainanti la metallurgia e le lavorazioni metalliche, nonostante un incremento della produzione in sensibile discesa (+2,1%), e soprattutto l’ampio aggregato delle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto, che, nonostante la decelerazione, aumenta la produzione del 2,9%, l’incremento settoriale più elevato.
Secondo l’indagine Istat, in Emilia-Romagna, l’occupazione dell’industria in senso stretto nella media del 2018 ha quasi raggiunto quota 533 mila, con un aumento del 5,6%, pari a oltre 28 mila unità, rispetto al 2017.
La variazione ha trascinato l’andamento dell’occupazione complessiva in regione (+1,6%, +32 mila unità) e va ben oltre la tendenza positiva dell’occupazione dell’industria in senso stretto nazionale (+1,8%). Negli ultimi dodici mesi il risultato positivo è da attribuire sia agli occupati alle dipendenze, che sono risultati quasi 488 mila, con un aumento del 5,8 per cento, pari a quasi 27 mila unità, sia all’occupazione autonoma, che è salita del 3,6 per cento a quasi 45 mila unità.
Sulla base dei dati del Registro delle imprese, le attive dell’industria in senso stretto regionale, che costituiscono l’effettiva base imprenditoriale del settore, a fine 2018 risultavano 44.818 (pari all’11,1 % delle imprese attive della regione), con una diminuzione corrispondente a 294 imprese (-0,7 %) rispetto all’anno precedente. La flessione si conferma al di sotto dell’uno per cento e risulta la meno ampia dal 2012. Inoltre, le imprese attive nell’industria in senso stretto nazionale hanno subito una riduzione lievemente più ampia (-0,9%).
Riguardo alla forma giuridica, sono aumentate le società di capitale (+2,3%), giunte a rappresentare il 37,8 % delle imprese attive dell’industria, mentre le società di persone registrano una riduzione (-4,2%), e ora costituiscono solo il 20,9 per cento. Nuova flessione (-1,5%) per le ditte individuali che sono il 39,7%del totale. Si è ridotto (-0,8%) il piccolo gruppo delle imprese costituite secondo altre forme societarie (consorzi e cooperative) che rappresentano l’1,6 % del totale.
I dati Istat dell’export 2018 attestano una forte tendenza positiva (+5,2%) delle esportazioni dell’industria emiliano-romagnola in senso stretto ammontate a 63 miliardi e 427 milioni di euro.
Il dato che evidenzia l’attenuazione della velocità di crescita dell’export rispetto all’anno precedente (in cui si era registrato +6,8%) è però sensibilmente superiore rispetto all’incremento del 3,0% delle vendite sui mercati esteri del complesso dell’industria manifatturiera nazionale.
A livello settoriale, il risultato è da attribuire al contributo dell’importante industria dei macchinari e delle apparecchiature meccaniche (+4,7%), che rappresentano il 29,3% dell’export regionale. A seguire, il comparto dei mezzi di trasporto, che cresce del 7,0%, ma vale l’11,4 % dell’export regionale, quindi la moda (+6,4%), che “pesa” l’11,1% delle vendite all’estero regionali. Più staccati, i prodotti della metallurgia e in metallo (+7,5%), apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura (+7,0%), industrie chimica, farmaceutica e delle materie plastiche (+5,6%). Bene la piccola industria del legno e mobile in legno (+8,5%), positiva l’industria alimentare e delle bevande (+4,2%). Nota negativa la dinamica dell’industria della ceramica e vetro (-3,1%).
Riguardo ai mercati di sbocco, le imprese emiliano-romagnole hanno aumentato le vendite dei prodotti in tutto il mondo. Buona l’accelerazione sui mercati europei (+5,5%), in particolare dell’Unione (+6,2%), americani (+5,7%) e asiatici (+3,1%), seppur con dinamica più contenuta. La tendenza è divenuta positiva in Africa (+5,5%) e si conferma l’espansione in Oceania (+7,2 %).
A livello di singoli Paesi, nell’area dell’euro si segnala il mercato tedesco (+6,1%), che vale il 12,4 per cento dell’export regionale, mentre è più contenuta su quello transalpino (+3,8%), che ne assorbe il 10,9%. Fuori dell’area dell’euro, prosegue il boom avviato nel Regno Unito (+12,5%). Fuori dai mercati dell’Unione europea, la crescita è minima per le vendite in Russia, mentre la grave crisi economica e politica della Turchia, con la svalutazione della lira porta a un crollo delle esportazioni verso quel Paese (-22,0%). Nelle altre aree del mondo, fondamentale il mercato statunitense (+7,3%), in crescita le esportazioni destinate in Cina (+73%), e India (+4,2%).
Nel 2019, l’economia regionale (secondo gli scenari di previsione di Prometeia) il rallentamento dell’attività dell’industria proseguirà nel 2019 (+0,6%). Al termine dell’anno, il valore aggiunto reale dell’industria risulterà di poco superiore al precedente massimo del 2007.
Sostegno alla povertà: messi in moto fondi per 532mila euro
(Rimini) Il concetto è quello di un accompagnamento all'autonomia che, al fianco delle risorse economiche messe a disposizione delle famiglie che vivono sulla soglia della povertà, metta in campo azioni di educativa, tirocini e accompagnamento alla formazione e al lavoro. Si tratta di un sostegno da attivare con progetti personalizzati, così come previsto dal Piano Nazionale Povertà, destinati ai cittadini adulti e ai relativi nuclei famigliari residenti nel distretto socio sanitario di Rimini Nord e che si trovano in situazione di poverta' e fragilità.
In particolare sono coloro che rientrano già tra i beneficiari del reddito di solidarietà (Res) e Reddito di inclusione (Rei) – e, in prospettiva, anche ai prossimi beneficiari del Reddito di cittadinanza - , i destinatari dei percorsi di accompagnamento socio educativo, finanziati attraverso 532 mila euro di risorse ministeriali. Per l'acquisizione dei servizi di accompagnamento e assistenza educativa per il Comune di Rimini ha avviato una procedura negoziata telematica sul Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa), tramite avviso sul proprio albo pretorio.
Si tratta di un servizio di accompagnamento socio educativo domiciliare e territoriale (progettazione, gestione, coordinamento, monitoraggio e valutazione di interventi educativi attraverso lavoro di rete, lavoro in equipe, colloqui individuali, counseling e orientamento, accessi domiciliari, gestione di gruppi). Il servizio di accompagnamento socio-educativo per adulti si rivolge quindi ad adulti/nuclei familiari in situazione di fragilità, disagio sociale e difficoltà socio-relazionale, per i quali sia necessario garantire un percorso socio-educativo in vista del conseguimento di obiettivi di autonomia sul piano formativo, lavorativo, abitativo e socio-relazionale, incluso il supporto nella gestione delle spese e del bilancio familiare. L'obiettivo è il sostegno alla persona adulta ed il suo nucleo familiare nella costruzione di un percorso di vita autonomo, promuovendo, per quanto possibile, le risorse individuali per un appropriato utilizzo delle opportunità offerte dal territorio e per costruire una valida rete di relazioni.
È bene ricordare che, come già annunciato poche settimane fa, anche chi è rimasto fuori dal Res e dal Rei potrà usufruire di simili servizi per cui sono stati già stanziati per il territorio riminese 330 mila euro (dap arte della Regione Emilia-Romagna) . In questo caso si tratta di risorse indirizzate al sostegno all'abitare, politiche attive del lavoro, supporto alle famiglie con minori e attività socializzanti. La presa in carico sarà effettuata da Assistenti Sociali e, anche in questo caso, per ogni nucleo beneficiario di interventi o contributi di contrasto alla povertà, andrà definito un progetto personalizzato da parte del responsabile del caso.
"Risorse importanti – spiega Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini - per una vera e propria presa in carico del nucleo familiare, mirata a dare risposta a bisogni complessi. L'azione educativa quindi si qualifica come elemento di reinserimento sociale attraverso il potenziamento delle capacita' e delle risorse individuali e, nei casi più difficili, anche l'assistenza per la rimozione delle cause che determinano il disagio. Misure e risorse in sintonia con l'approccio capacitante che permea le linee guida dei nostri servizi di welfare locale".
Comune, approvato rendiconto 2018: debito ridotto a 50 milioni
(Rimini) Approvato il rendiconto di gestione 2018, circa 40 milioni per la scuola e il sociale, debito ridotto di 50 milioni dal 2011
La Giunta Comunale ha approvato il progetto di rendiconto della gestione 2018, il documento che delinea e verifica la realizzazione degli obiettivi programmati con il Bilancio di Previsione approvato dal Consiglio comunale. Un 2018 che ha visto l’Ente proseguire nel percorso avviato nel mandato, continuando nella contrazione del debito, garantendo l’equità fiscale, contrastando l’evasione tributaria. Tutto questo senza rinunciare ad investire sia sui servizi sia sulla realizzazione di opere infrastrutturali e progetti strategici per la città.
Primo elemento che emerge dal rendiconto è la progressiva estinzione del debito, che passa da 141.352.322 euro del 2011 a 91.263.271,88 al 31 dicembre scorso, per oltre 50 milioni. Altrettanto rilevante l’azione di contrasto all’evasione tributaria a partire dall’Imu che passa da 5,3 milioni euro del 2017 a 6,5 milioni di euro del 2018. Il dato è al netto dell’Imu non corrisposta da ENI sulle piattaforme, pari a 13 milioni, situazione rispetto alla quale permane incertezza dopo l’accoglimento del ricorso in Commissione Tributaria. Sul fronte di Tari/Tares sono stati invece recuperati quasi 1,6 milioni di tributi evasi. Anche nel 2018 il Comune non ha arretrato sul capitolo investimenti: nel 2018 sono stati attuati e interamente finanziati con risorse di competenza investimenti per 36,67 milioni contro i sono stati 31.421 dell’anno precedente. Tra le principali voci i motori culturali (Museo d’arte moderna e contemporanea, Teatro Galli, Museo Fellini), infrastrutture (Psbo-Vasca Ausa, scuola Montessori, prosecuzione di via Roma a Miramare).
Anche nel 2018 la fetta principale della spesa corrente complessiva dell’ente è stata destinata al comparto della scuola e del sociale, tra cui istruzione e diritto allo studio (16,6 milioni), diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24,9 milioni circa), trasporti e diritto alla mobilità 13,2 milioni). Importante anche il capitolo dedicato allo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (42,9 milioni).
Il Comune di Rimini ha quindi chiuso il 2018 conseguendo l’obiettivo di pareggio di bilancio sancito dalla legge 243/2012 assicurando, al contempo, il pagamento dei debiti nei confronti dei fornitori.
“Nonostante le incertezze, sia per la fase economica generale sia sul fronte dei trasferimenti statali e dei nuovi e sempre più stringenti vincoli di finanza pubblica, abbiamo chiuso come sempre un bilancio in equilibrio - commenta l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini - ma soprattutto siamo riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati in termini di servizi per la comunità, di investimenti e di equità fiscale, nella prospettiva della tutela delle fasce più deboli e dello sviluppo strategico della città. Risultati possibili grazie ad una gestione equilibrata della spesa e al potenziamento dell’attività di recupero dell’evasione tributaria”.
A Rimini la Pasqua porta il Paganello
(Rimini) Dal 19 al 22 aprile torna la XXIX edizione del Paganello, il grande torneo di Frisbee che si svolge sulla spiaggia antistante Piazza Marvelli (dal bagno 32 al 54 – l'Arena principale sarà davanti al bagno 39/40).
Da ventinove anni infatti la spiaggia di Rimini a Pasqua si trasforma nel grande villaggio del "Paganello" – la World Beach Ultimate Cup, ovvero la coppa del mondo di frisbee.
Ogni anno, come da tradizione si danno appuntamento a Rimini le migliori formazioni al mondo, che raggiungono la città sull'Adriatico, per sfidarsi nelle 3 giornate di torneo e aggiudicarsi la Coppa del Mondo di Beach Ultimate, la versione su sabbia dell'Ultimate frisbee, nata proprio a Rimini.
Con le 122 squadre iscritte ed oltre 1500 atleti partecipanti, tutto il mondo è rappresentato: giocatori da oltre 30 paesi (tutta Europa, Giappone, USA e, novità dell'edizione, dal Libano e, persino, un giocatore dalla Tunisia che viene a vedere il torneo per poi sviluppare lo sport nel suo paese), questa sarà l'edizione più numerosa della storia dell'evento. Grandi numeri, naturalmente, anche per gli oltre 20 hotel riminesi che ospitano più di 1000 atleti.
Decreto crescita, 2 milioni di euro per Rimini
(Rimini) “Il Paese finalmente torna a investire in efficientamento e sviluppo. Il decreto Crescita ha stanziato 500 milioni di euro in favore dei comuni di tutta Italia per avviare opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e di sviluppo sostenibile sul territorio. Somma che si aggiunge ai 400 milioni della Legge di bilancio per la manutenzione dei piccoli comuni", lo dichiara in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti. "Si tratta di un piano straordinario per rilanciare la spesa per investimenti dei Comuni e dare un impulso massiccio alla crescita sostenibile. È una norma che il MoVimento 5 Stelle ha fortemente voluto per invertire la rotta nel rapporto con gli enti locali, in ginocchio dopo anni di tagli e austerity, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Insieme al ‘sismabonus’ per la prevenzione dal rischio sismico, infatti, vogliamo promuovere la riqualificazione del patrimonio immobiliare del paese. Non serve costruire nuovi edifici e consumare nuovo terreno, ma bisogna riqualificare l'esistente dal punto di vista sismico ed energetico. Con questi fondi, distribuiti alle amministrazioni comunali sulla base della popolazione, sarà possibile quindi aprire tanti cantieri diffusi in tutto il Paese che permetteranno di promuovere il risparmio energetico e il ricorso alle energie rinnovabili negli edifici pubblici", continua Croatti. "I comuni potranno investire le risorse per finanziare progetti di mobilità sostenibile e per abbattere le barriere architettoniche. Si potranno attuare investimenti per la messa in sicurezza di strade, scuole e del patrimonio pubblico. Si andrà da un minimo di 50mila euro per i Comuni fino a 5mila abitanti, che nella provincia di Rimini sono 11, ad un massimo di 250mila euro per quelli oltre i 250mila abitanti, soldi subito disponibili per tutti i Comuni d’Italia: a Rimini e Provincia sono 25 i Comuni che potranno beneficiare complessivamente di quasi 2.000.000 di euro. E' necessario però che i Comuni avviino i lavori entro Ottobre 2019, in questo modo verranno premiati gli enti che sono amministrati in modo virtuoso”, conclude Croatti.
In agosto le etoile mondiali al Galli per il concorso dedicato a Noureev
(Rimini) Un ponte tra la storia e le nuove generazioni della danza classica, nel nome di un artista divenuto simbolo del mondo del ballo mondiale: Rudolf Noureev. Dopo la mostra di scatti realizzati da Francette Levieux allestita a novembre scorso, il Teatro Galli di Rimini riapre le porte alla grande danza grazie ad un nuovo progetto ideato e curato da Daniel Agésilas (già Direttore del Conservatorio Nazionale di Parigi e partner di Rudolf) e Maria Guaraldi (organizzatrice di grandi eventi internazionali nel mondo della danza come Martha Graham e Kazuo Ohno). Il Concorso nasce come evoluzione del rapporto avviato tra Daniel Agésilas e Maria Guaraldi, il Comune di Rimini e la Fondazione Noureev in occasione della Mostra fotografica allestita alla Sala Ressi, nel foyer del Teatro Galli, organizzata per celebrare la ricorrenza dei 25 anni dalla scomparsa della stella russa. All’inaugurazione presenziò il Vice-Presidente della Fondazione Noureev ed ex direttore dell’Opéra di Parigi ai tempi di Noureev, Thierry Fouquet; e in quella sede nacque l’idea del Concorso, accolta con entusiasmo dalla Fondazione che ha rinnovato il Patrocinio e il sostegno organizzativo.
Dal 7 all’11 agosto 2019 gli spazi del teatro polettiano saranno dunque la degna cornice della prima edizione del Concorso Internazionale di Danza Rudolf Noureev con l'obiettivo di trasmettere alle giovani generazioni la memoria di opere coreografiche straordinarie che costituiscono ancora oggi il repertorio delle più grandi compagnie del mondo. L’evento del prossimo agosto si configura come una sorta di “anteprima” di un grande Evento internazionale che vedrà il coinvolgimento delle più importanti accademie di danza, diventando quindi un punto di riferimento di prestigio sia per i giovani danzatori di talento sia per i coreografi e i Direttori di teatro alla ricerca delle future Etoiles per le rispettive Compagnie di Danza.
Un'altra importante caratteristica del Concorso è quella di prevedere dei coaching affidati alle stesse Etoiles presenti per aiutare i candidati a perfezionare le rispettive performances noureeviane.
La Giuria del Premio sarà composta da Etoiles che hanno avuto il privilegio di danzare con Noureev, o da lui nominate, che da lui hanno appreso tecnica e motivazioni e che proprio grazie a quella scuola sono oggi in grado di passare il suo testimone alle nuove generazioni. Fra i coach e i giurati, in anteprima, spiccano i nomi di Monique Loudières, Etoile Opéra de Paris, Elisabeth Maurin, Etoile Opéra de Paris, Anna Maria Prina , già Direttrice Accademia Teatro alla Scala di Milano, Wilfried Romoli, Etoile Opéra de Paris, Joseph Russillo, Chorégraphe International, oltre a quello del Direttore artistico del Concorso Daniel Agésilas.
Rimini nord, aggiudicati i lavori per allargare l’asse Diredaua-Mazzini
(Rimini) E’ stata aggiudicata in via provvisoria la gara d'appalto per l'intervento sull'asse Via Diredaua – Domeniconi – Caprara - Serpieri - Mazzini. Gli uffici stanno perfezionando ora, come prevede la legge, la procedura per l'aggiudicazione definitiva.
Si tratta di un intervento aggiudicato su una base d'asta di 5,4 milioni di euro che rientra nel quadro delle opere strategiche per la messa in sicurezza e alleggerimento nell'area Rimini Nord del traffico urbano sulla Statale 16 con collegamenti interni alternativi alla stessa statale. A completamento della gara, aggiudicata in via provvisoria al raggruppamento temporaneo d'impresa composto da Cooperativa braccianti riminese, Pesaresi Giuseppe spa, Iso Fond srl, potrà essere possibile calendarizzare già nel mese di maggio l'inizio dei lavori per la realizzazione del progetto strategico che, a pieno titolo, con il potenziamento della viabilità presente a ridosso della linea ferroviaria darà un forte impulso al piano di riqualificazione della zona nord del comune a Viserba, Viserbella e Torre Pedrera.
Quello che sarà realizzato, infatti, è un asse in sicurezza in grado di assorbire il traffico veicolare lungo la fascia costiera degli abitati coinvolti e propedeutico ai successivi lavori finalizzati all'innalzamento della qualità urbana attraverso la ciclo-pedonalizzazione della strada lungomare e l'integrale riassetto e rinnovamento degli arredi.
L'allargamento di Viale Domeniconi, Viale Serpieri, Viale Caprara e Viale Mazzini, poi, con la creazione di un doppio senso di marcia in maniera del tutto analoga a quanto concretizzatosi, nel corso del tempo, nella frazione di Torre Pedrera, consentirà di assorbire i flussi di traffico, particolarmente intensi durante i periodi estivi e in prossimità del "Centro Studi" di Viserba, sgravando l'asse di prima linea prospiciente la fascia di spiaggia.
Una rinnovata via di comunicazione che determinerà l'alleggerimento del traffico che attualmente interessa il lungomare di Viserba, Viserbella e Torre Pedrera, organizzando in maniera più efficace la mobilità in prossimità della fascia costiera, a preminente vocazione turistica, ma non nel cuore della stessa come accade ora con tutti gli inconvenienti connessi.
L'allargamento dell'asse stradale è dunque il naturale completamento di quanto già realizzato nella porzione più a nord, anche attraverso l'intervento che ha recentemente interessato via Diredaua nel tratto tra via Marada e via Tolemaide, consentendo di portare a termine un riassetto del sistema del traffico dell'area settentrionale del territorio comunale di Rimini che si è andato sviluppando nell'arco di tre decenni.