Tecnologia, efficienza e flessibilità, finanziamento Bei a Scm
(Rimini) Scm Group annuncia l'erogazione da parte della Banca europea per gli investimenti (Bei) di una linea di credito chirografaria di 50 milioni di euro, con durata a 7 anni. La linea di credito va a coprire il 50% degli investimenti in R&D previsti dal gruppo per il quadriennio 2017-2020, per una somma complessiva pari ad oltre 100 milioni di euro. L'obiettivo di tali investimenti è quello di sviluppare prodotti e servizi basati su soluzioni tecnologiche ancora più efficienti, flessibili e di più semplice utilizzo per il cliente finale, che possano garantire processi produttivi in linea con le nuove esigenze della smart manufacturing e dell'Industria 4.0 e favorire una maggiore sostenibilità nell'impiego delle risorse.
"L'innovazione tecnologica - dichiara Marco Mancini, Direttore Generale - è, fin dai primi passi compiuti a Rimini nei primi anni Cinquanta, uno degli asset principali di Scm Group che vi investe ogni anno il 7% del suo fatturato. Questo finanziamento va a rafforzare e diversificare ulteriormente la struttura finanziaria di Scm Group, garantendo parte delle risorse necessarie per investire in quelle attività di ricerca e sviluppo che sono fondamentali al fine di supportare i nostri clienti nello sviluppo del loro business e per proseguire il percorso di crescita del Gruppo in un mercato globale sempre più competitivo".
Un percorso inarrestabile per il colosso italiano che ha chiuso il 2018 superando il traguardo dei 700 milioni di euro di fatturato, con una crescita a doppia cifra negli ultimi due anni. Il costante investimento in ricerca e innovazione ha portato l'azienda ad ideare e realizzare soluzioni tecnologiche sempre più all'avanguardia per i propri clienti, come testimonia, solo per citare un esempio, il Technology Center inaugurato a Rimini, nella sede centrale del Gruppo, finestra sul futuro dell'Industria digitale e 4.0.
Importante anche l'investimento continuo nella formazione, in risposta alle nuove sfide tecnologiche, come dimostra il nuovo Centro Campus nato con lo scopo di coordinare e promuovere tutte le attività volte a sviluppare le competenze professionali, tecniche, gestionali e manageriali delle oltre 4.000 persone che oggi lavorano per Scm Group nei tre grandi poli produttivi in Italia e nelle oltre venti filiali all'estero.
Con un fatturato di oltre 700 milioni di euro e 4.000 dipendenti, Scm Group è leader mondiale nelle tecnologie per la lavorazione di una vasta gamma di materiali: legno, plastica, vetro, pietra, metallo, materiali compositi e nei componenti industriali. Le società del gruppo sono, in tutto il mondo, partner affidabili di affermate industrie che operano in vari settori merceologici: dall'industria del mobile all'edilizia, dall'automotive all'aerospaziale, dalla nautica alla lavorazione di materie plastiche. Scm Group coordina, supporta e sviluppa un sistema di eccellenze industriali, articolato in 3 grandi poli produttivi altamente specializzati in Italia e una presenza diretta nei cinque continenti.
Al Galli il raduno dei volontari Ior
(Rimini) Sabato 13 aprile la prestigiosa cornice del Teatro Galli di Rimini aprirà per la prima volta le sue porte all'Istituto Oncologico Romagnolo a partire dalle ore 14.30 per festeggiare quello che è il vero cuore pulsante della sua organizzazione: quei 550 volontari attivi e 650 simpatizzanti con impegno saltuario che si spendono ogni giorno, gratuitamente e in maniera completamente altruistica, per portare avanti la missione di lotta contro il cancro sul nostro territorio. La “Giornata dei Volontari IOR”, giunta alla sua trentaduesima edizione, si preannuncia davvero come un appuntamento speciale: e non solo perché sono attesi più di 700 partecipanti.
Come da tradizione l’evento si presenta come una miscela di grandi emozioni e di divulgazione scientifica, con ospiti destinati a lasciare il segno. Subito dopo i saluti istituzionali di rito, a cui prenderanno parte quest’anno anche le massime autorità del territorio, come Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini e Presidente della Provincia di Rimini, e Stefano Busetti, Direttore Sanitario AUSL Romagna, interverrà un big della ricerca contro il cancro: il prof. Giovanni Martinelli, successore del prof. Dino Amadori alla guida scientifica dell'IRST IRCCS di Meldola.
L’ematologo terrà una piccola lezione magistrale sullo stato dell'arte delle strategie immunologiche legate all'utilizzo delle cellule Car-T: argomento quanto mai d'attualità su tutta la letteratura scientifica, vista la recente autorizzazione della Comunità Europea all'utilizzo dei linfociti T ingegnerizzati. L'IRST IRCCS sarà con ogni probabilità in prima linea per la produzione di questa nuova opportunità terapeutica: i volontari presenti avranno dunque una splendida anteprima panoramica su quello che sarà il prossimo futuro della lotta contro il cancro direttamente al letto del paziente.
Come sempre non mancheranno le emozioni: grande spazio sarà dedicato infatti alle storie delle persone, testimonianze toccanti di chi ha vissuto sulla propria pelle l'esperienza della malattia. Persone come Silvia Graziani, la ragazza colpita da melanoma metastastico che ha donato la sua storia allo IOR in favore della ricerca scientifica. Silvia racconterà la sua esperienza di professionista e di madre colpita da una malattia per cui, inizialmente, le erano state date pochissime speranze; e di come ora, grazie alle terapie sperimentali portate avanti presso l'IRST IRCCS di Meldola e sostenute economicamente dallo IOR, possa convivere con la malattia. Donerà la propria testimonianza anche Susi Giunta, moglie di Mario, paziente che ha perduto la sua battaglia contro un'osteosarcoma a soli 45 anni. Susi racconterà la sua esperienza e quanto l'assistenza domiciliare dello IOR l'abbia aiutata nel rendere l'ultimo periodo di vita del marito il più sereno possibile, pieno di momenti difficili ma anche di pura gioia e amore.
Non mancheranno comunque momenti più leggeri. Sul palco del Teatro Galli salirà anche la splendida Nina, la più giovane fundraiser dell'Istituto Oncologico Romagnolo. A soli 4 anni, quando ha saputo dalla madre Paola che lo IOR stava raccogliendo fondi a favore delle donne che soffrono con la campagna di crowdfunding "La mia mamma è bellissima", ha chiesto un salvadanaio: l'ha portato alla scuola materna, alle festicciole con gli amichetti, l'ha messo addirittura sotto l'albero a Natale di modo da chiedere un’offerta a chiunque passasse. Al termine di questa raccolta, Nina è riuscita a racimolare la bellezza di 57 euro: un traguardo enorme per una bimba così piccola ma che dimostra già un grande cuore. Vige invece il più stretto riserbo su quelli che saranno gli ospiti della giornata, sebbene si preannuncino grandi nomi internazionali in ossequio al clima di celebrazioni del 2019, anno in cui l'Istituto Oncologico Romagnolo festeggia i suoi primi quarant'anni. Si profila quindi una sorpresa davvero speciale per tutti i partecipanti: un regalo che difficilmente dimenticheranno, e che chiuderà in bellezza una giornata tutta dedicata al valore del volontariato e della solidarietà.
Nuova questura, ministro Salvini si muove per via Bassi
(Rimini) Il ministro dell’Interno sollecito del sindaco di Rimini Andrea Gnassi in merito al rispetto degli accordi del Patto sulla Sicurezza, sottoscritto nel dicembre 2017. Salvini scrive di conoscere “le ulteriori difficoltà emerse ai fini della realizzazione della Cittadella della sicurezza, un progetto che sposa le necessità della riqualificazione di una vasta area del territorio della Sua città con il rafforzamento e l’efficientamento della presenza dei presidi di polizia”. Per Salvini l’un’iniziativa è “di oggettiva complessità”, anche in riferimento al mancato impegno da parte di Inail di acquistare l’immobile. “Poiché è interesse anche di questa Amministrazione sostenere tale iniziativa, i miei uffici stanno esplorando tutte le strade possibili, ivi compreso il ricorso a uno specifico intervento normativo, volto a rimuovere alcuni degli impedimenti tecnico-finanziari che hanno indotto l’Ente previdenziale a declinare ogni ipotedi di acquisizione del bene. Parallelamente è stata pure avanzata una proposta di acquisto del compendio immobiliare di via Bassi da parte di quest’Amministrazione a valere sui fondi Cipe’. Il responsabile dell’Interno conclude. ‘Sarà mia cura aggiornarLa sui seguiti di tali iniziative, in vista di un nostro incontro sull’argomento”.
L’amministrazione comunale di Rimini ha ringraziato il ministro e commenta: “Il Ministro dell’Interno afferma chiaramente di volere muoversi nell’ambito del protocollo sulla Sicurezza; e non era una cosa scontata. Confidiamo in questo senso che ciò sia anche d’impulso per tutti gli attori locali del Patto. Il secondo elemento è la disponibilità a un incontro, così come da noi richiesto e che sicuramente esauriremo. Come Comune di Rimini continuiamo a offrire la massima disponibilità a centrare gli obiettivi del patto, così come dimostra chiaramente la positiva conclusione della sede temporanea della Polizia di Stato, garantita da risorse e atti del Comune di Rimini”.
Morbillo, 36 casi da dicembre. Asl pianifica vaccinazioni straordinarie
(Rimini) Non si ferma a Rimini il focolaio epidemico di morbillo che è in corso da dicembre che ha già fatto registrare 36 casi. Per questo l'Ausl Romagna ha promosso una campagna di vaccinazione straordinaria per giovani e adulti non immunizzati. Gli interventi di sanità pubblica messi tempestivamente in campo a Rimini - osserva l'azienda - per il contenimento del focolaio, infatti, sono stati di efficacia limitata, a causa della bassa adesione dei contatti suscettibili alle misure di profilassi vaccinale, perché molti di loro sono contrari alle vaccinazioni: una situazione che, negli anni, ha portato alla formazione di ampie sacche di popolazione non protetta per questa malattia. Chi non ha avuto il morbillo e non è vaccinato potrà quindi vaccinarsi gratuitamente negli ambulatori Ausl. Il focolaio riguarda prevalentemente ragazzi tra i 17 e i 20 anni per cui gli inviti si rivolgeranno prioritariamente a questa fascia d'età (Ansa).
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10 aprile
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Unioncamere: rallentamento Pil ER nel 2018
(Rimini) Un evidente rallentamento ha caratterizzato il 2018 per l’Emilia-Romagna. Frena la crescita del PIL regionale, che nel 2018 è stimata pari 1,4 per cento, anche se il dato definitivo sarà probabilmente più contenuto, ma resta comunque più rapida di quella nazionale, trainata da esportazioni e ciclo degli investimenti. Le attese per il 2019 sono, anche per il dato regionale, di una attenuazione della crescita, un +0,7 % che sarà sicuramente ridotto.
Nel 2019 il PIL regionale sarà, in termini reali, sostanzialmente pari a quello ante-crisi del 2007, mentre quello nazionale sarà ancora inferiore di diversi punti, segnalando una maggiore resilienza dell’Emilia-Romagna.
È questa la fotografia scattata dall’indagine congiunturale sul quarto trimestre e anno 2018, con previsioni 2019 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo.
Venendo all’analisi del quarto trimestre 2018, il volume della produzione dell’industria in senso stretto, rispetto all’analogo periodo del 2017, è aumentato solo dello0,6% con un ulteriore sensibile rallentamento rispetto al risultato del trimestre precedente (che aveva segnato +1,4%).
Allargando l’analisi all’intero anno, il 2018 si è chiuso con un incremento produttivo del 1,8% ben inferiore al 3,2 per cento registrato nel 2017, mentre la crescita del fatturato si è ridotta al 2,0 per cento, sostenuta dall’aumento del 2,7% del fatturato estero. L’incremento degli ordini è stato inferiore, sia nel complesso (+1,2%), che per l’estero (+1,3%).
E’ negativo l’andamento delle industrie della moda (-1,8%), debole la crescita dell’industria alimentare (+0,6%). La dinamica della produzione del gruppo eterogeneo delle “altre industrie” (che comprende chimica, farmaceutica, plastica e gomma e trasformazione dei minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro) è rimasta costante (+1,6%). La piccola industria del legno e del mobile ha accelerato il ritmo della produzione (+2,0%). Restano settori trainanti la metallurgia e le lavorazioni metalliche, nonostante un incremento della produzione in sensibile discesa (+2,1%), e soprattutto l’ampio aggregato delle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto, che, nonostante la decelerazione, aumenta la produzione del 2,9%, l’incremento settoriale più elevato.
Secondo l’indagine Istat, in Emilia-Romagna, l’occupazione dell’industria in senso stretto nella media del 2018 ha quasi raggiunto quota 533 mila, con un aumento del 5,6%, pari a oltre 28 mila unità, rispetto al 2017.
La variazione ha trascinato l’andamento dell’occupazione complessiva in regione (+1,6%, +32 mila unità) e va ben oltre la tendenza positiva dell’occupazione dell’industria in senso stretto nazionale (+1,8%). Negli ultimi dodici mesi il risultato positivo è da attribuire sia agli occupati alle dipendenze, che sono risultati quasi 488 mila, con un aumento del 5,8 per cento, pari a quasi 27 mila unità, sia all’occupazione autonoma, che è salita del 3,6 per cento a quasi 45 mila unità.
Sulla base dei dati del Registro delle imprese, le attive dell’industria in senso stretto regionale, che costituiscono l’effettiva base imprenditoriale del settore, a fine 2018 risultavano 44.818 (pari all’11,1 % delle imprese attive della regione), con una diminuzione corrispondente a 294 imprese (-0,7 %) rispetto all’anno precedente. La flessione si conferma al di sotto dell’uno per cento e risulta la meno ampia dal 2012. Inoltre, le imprese attive nell’industria in senso stretto nazionale hanno subito una riduzione lievemente più ampia (-0,9%).
Riguardo alla forma giuridica, sono aumentate le società di capitale (+2,3%), giunte a rappresentare il 37,8 % delle imprese attive dell’industria, mentre le società di persone registrano una riduzione (-4,2%), e ora costituiscono solo il 20,9 per cento. Nuova flessione (-1,5%) per le ditte individuali che sono il 39,7%del totale. Si è ridotto (-0,8%) il piccolo gruppo delle imprese costituite secondo altre forme societarie (consorzi e cooperative) che rappresentano l’1,6 % del totale.
I dati Istat dell’export 2018 attestano una forte tendenza positiva (+5,2%) delle esportazioni dell’industria emiliano-romagnola in senso stretto ammontate a 63 miliardi e 427 milioni di euro.
Il dato che evidenzia l’attenuazione della velocità di crescita dell’export rispetto all’anno precedente (in cui si era registrato +6,8%) è però sensibilmente superiore rispetto all’incremento del 3,0% delle vendite sui mercati esteri del complesso dell’industria manifatturiera nazionale.
A livello settoriale, il risultato è da attribuire al contributo dell’importante industria dei macchinari e delle apparecchiature meccaniche (+4,7%), che rappresentano il 29,3% dell’export regionale. A seguire, il comparto dei mezzi di trasporto, che cresce del 7,0%, ma vale l’11,4 % dell’export regionale, quindi la moda (+6,4%), che “pesa” l’11,1% delle vendite all’estero regionali. Più staccati, i prodotti della metallurgia e in metallo (+7,5%), apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura (+7,0%), industrie chimica, farmaceutica e delle materie plastiche (+5,6%). Bene la piccola industria del legno e mobile in legno (+8,5%), positiva l’industria alimentare e delle bevande (+4,2%). Nota negativa la dinamica dell’industria della ceramica e vetro (-3,1%).
Riguardo ai mercati di sbocco, le imprese emiliano-romagnole hanno aumentato le vendite dei prodotti in tutto il mondo. Buona l’accelerazione sui mercati europei (+5,5%), in particolare dell’Unione (+6,2%), americani (+5,7%) e asiatici (+3,1%), seppur con dinamica più contenuta. La tendenza è divenuta positiva in Africa (+5,5%) e si conferma l’espansione in Oceania (+7,2 %).
A livello di singoli Paesi, nell’area dell’euro si segnala il mercato tedesco (+6,1%), che vale il 12,4 per cento dell’export regionale, mentre è più contenuta su quello transalpino (+3,8%), che ne assorbe il 10,9%. Fuori dell’area dell’euro, prosegue il boom avviato nel Regno Unito (+12,5%). Fuori dai mercati dell’Unione europea, la crescita è minima per le vendite in Russia, mentre la grave crisi economica e politica della Turchia, con la svalutazione della lira porta a un crollo delle esportazioni verso quel Paese (-22,0%). Nelle altre aree del mondo, fondamentale il mercato statunitense (+7,3%), in crescita le esportazioni destinate in Cina (+73%), e India (+4,2%).
Nel 2019, l’economia regionale (secondo gli scenari di previsione di Prometeia) il rallentamento dell’attività dell’industria proseguirà nel 2019 (+0,6%). Al termine dell’anno, il valore aggiunto reale dell’industria risulterà di poco superiore al precedente massimo del 2007.
Sostegno alla povertà: messi in moto fondi per 532mila euro
(Rimini) Il concetto è quello di un accompagnamento all'autonomia che, al fianco delle risorse economiche messe a disposizione delle famiglie che vivono sulla soglia della povertà, metta in campo azioni di educativa, tirocini e accompagnamento alla formazione e al lavoro. Si tratta di un sostegno da attivare con progetti personalizzati, così come previsto dal Piano Nazionale Povertà, destinati ai cittadini adulti e ai relativi nuclei famigliari residenti nel distretto socio sanitario di Rimini Nord e che si trovano in situazione di poverta' e fragilità.
In particolare sono coloro che rientrano già tra i beneficiari del reddito di solidarietà (Res) e Reddito di inclusione (Rei) – e, in prospettiva, anche ai prossimi beneficiari del Reddito di cittadinanza - , i destinatari dei percorsi di accompagnamento socio educativo, finanziati attraverso 532 mila euro di risorse ministeriali. Per l'acquisizione dei servizi di accompagnamento e assistenza educativa per il Comune di Rimini ha avviato una procedura negoziata telematica sul Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa), tramite avviso sul proprio albo pretorio.
Si tratta di un servizio di accompagnamento socio educativo domiciliare e territoriale (progettazione, gestione, coordinamento, monitoraggio e valutazione di interventi educativi attraverso lavoro di rete, lavoro in equipe, colloqui individuali, counseling e orientamento, accessi domiciliari, gestione di gruppi). Il servizio di accompagnamento socio-educativo per adulti si rivolge quindi ad adulti/nuclei familiari in situazione di fragilità, disagio sociale e difficoltà socio-relazionale, per i quali sia necessario garantire un percorso socio-educativo in vista del conseguimento di obiettivi di autonomia sul piano formativo, lavorativo, abitativo e socio-relazionale, incluso il supporto nella gestione delle spese e del bilancio familiare. L'obiettivo è il sostegno alla persona adulta ed il suo nucleo familiare nella costruzione di un percorso di vita autonomo, promuovendo, per quanto possibile, le risorse individuali per un appropriato utilizzo delle opportunità offerte dal territorio e per costruire una valida rete di relazioni.
È bene ricordare che, come già annunciato poche settimane fa, anche chi è rimasto fuori dal Res e dal Rei potrà usufruire di simili servizi per cui sono stati già stanziati per il territorio riminese 330 mila euro (dap arte della Regione Emilia-Romagna) . In questo caso si tratta di risorse indirizzate al sostegno all'abitare, politiche attive del lavoro, supporto alle famiglie con minori e attività socializzanti. La presa in carico sarà effettuata da Assistenti Sociali e, anche in questo caso, per ogni nucleo beneficiario di interventi o contributi di contrasto alla povertà, andrà definito un progetto personalizzato da parte del responsabile del caso.
"Risorse importanti – spiega Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini - per una vera e propria presa in carico del nucleo familiare, mirata a dare risposta a bisogni complessi. L'azione educativa quindi si qualifica come elemento di reinserimento sociale attraverso il potenziamento delle capacita' e delle risorse individuali e, nei casi più difficili, anche l'assistenza per la rimozione delle cause che determinano il disagio. Misure e risorse in sintonia con l'approccio capacitante che permea le linee guida dei nostri servizi di welfare locale".
Comune, approvato rendiconto 2018: debito ridotto a 50 milioni
(Rimini) Approvato il rendiconto di gestione 2018, circa 40 milioni per la scuola e il sociale, debito ridotto di 50 milioni dal 2011
La Giunta Comunale ha approvato il progetto di rendiconto della gestione 2018, il documento che delinea e verifica la realizzazione degli obiettivi programmati con il Bilancio di Previsione approvato dal Consiglio comunale. Un 2018 che ha visto l’Ente proseguire nel percorso avviato nel mandato, continuando nella contrazione del debito, garantendo l’equità fiscale, contrastando l’evasione tributaria. Tutto questo senza rinunciare ad investire sia sui servizi sia sulla realizzazione di opere infrastrutturali e progetti strategici per la città.
Primo elemento che emerge dal rendiconto è la progressiva estinzione del debito, che passa da 141.352.322 euro del 2011 a 91.263.271,88 al 31 dicembre scorso, per oltre 50 milioni. Altrettanto rilevante l’azione di contrasto all’evasione tributaria a partire dall’Imu che passa da 5,3 milioni euro del 2017 a 6,5 milioni di euro del 2018. Il dato è al netto dell’Imu non corrisposta da ENI sulle piattaforme, pari a 13 milioni, situazione rispetto alla quale permane incertezza dopo l’accoglimento del ricorso in Commissione Tributaria. Sul fronte di Tari/Tares sono stati invece recuperati quasi 1,6 milioni di tributi evasi. Anche nel 2018 il Comune non ha arretrato sul capitolo investimenti: nel 2018 sono stati attuati e interamente finanziati con risorse di competenza investimenti per 36,67 milioni contro i sono stati 31.421 dell’anno precedente. Tra le principali voci i motori culturali (Museo d’arte moderna e contemporanea, Teatro Galli, Museo Fellini), infrastrutture (Psbo-Vasca Ausa, scuola Montessori, prosecuzione di via Roma a Miramare).
Anche nel 2018 la fetta principale della spesa corrente complessiva dell’ente è stata destinata al comparto della scuola e del sociale, tra cui istruzione e diritto allo studio (16,6 milioni), diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24,9 milioni circa), trasporti e diritto alla mobilità 13,2 milioni). Importante anche il capitolo dedicato allo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (42,9 milioni).
Il Comune di Rimini ha quindi chiuso il 2018 conseguendo l’obiettivo di pareggio di bilancio sancito dalla legge 243/2012 assicurando, al contempo, il pagamento dei debiti nei confronti dei fornitori.
“Nonostante le incertezze, sia per la fase economica generale sia sul fronte dei trasferimenti statali e dei nuovi e sempre più stringenti vincoli di finanza pubblica, abbiamo chiuso come sempre un bilancio in equilibrio - commenta l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini - ma soprattutto siamo riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati in termini di servizi per la comunità, di investimenti e di equità fiscale, nella prospettiva della tutela delle fasce più deboli e dello sviluppo strategico della città. Risultati possibili grazie ad una gestione equilibrata della spesa e al potenziamento dell’attività di recupero dell’evasione tributaria”.
A Rimini la Pasqua porta il Paganello
(Rimini) Dal 19 al 22 aprile torna la XXIX edizione del Paganello, il grande torneo di Frisbee che si svolge sulla spiaggia antistante Piazza Marvelli (dal bagno 32 al 54 – l'Arena principale sarà davanti al bagno 39/40).
Da ventinove anni infatti la spiaggia di Rimini a Pasqua si trasforma nel grande villaggio del "Paganello" – la World Beach Ultimate Cup, ovvero la coppa del mondo di frisbee.
Ogni anno, come da tradizione si danno appuntamento a Rimini le migliori formazioni al mondo, che raggiungono la città sull'Adriatico, per sfidarsi nelle 3 giornate di torneo e aggiudicarsi la Coppa del Mondo di Beach Ultimate, la versione su sabbia dell'Ultimate frisbee, nata proprio a Rimini.
Con le 122 squadre iscritte ed oltre 1500 atleti partecipanti, tutto il mondo è rappresentato: giocatori da oltre 30 paesi (tutta Europa, Giappone, USA e, novità dell'edizione, dal Libano e, persino, un giocatore dalla Tunisia che viene a vedere il torneo per poi sviluppare lo sport nel suo paese), questa sarà l'edizione più numerosa della storia dell'evento. Grandi numeri, naturalmente, anche per gli oltre 20 hotel riminesi che ospitano più di 1000 atleti.