Legambiente: Rimini protagonista della nuova mobilità
(Rimini) E’ la mappa di come l'Italia si sta muovendo verso una mobilità sostenibile quella che emerge dal dossier MEZ, Mobilità a Emissioni Zero, realizzata da Legambiente in collaborazione con Motus-E e appena pubblicata; una mobilità a emissione zero, smart, connessa, intermodale che deve diventare la bussola capace di dirigere e dare prospettiva a un cambiamento di abitudini e stili di vita non più rinviabile.
Ed è un percorso che, raccontando cosa le città stanno facendo per camminare lungo questa via di cambiamento, racconta anche Rimini, sia nei suoi dati generali, sia nei progetti di innovazione in cui è impegnata oggi, alla vigilia dell'entrata in esercizio di Metromare ad esempio, e domani, col suo sviluppo, già in fase di progetto, della seconda tratta Rimini FS – Rimini Fiera, così come quelli relativi al potenziamento della mobilità elettrica e condivisa di ultimo miglio, rappresentati anche nel Piano Urbano della Mobilità sostenibile (Pums) che Rimini, per il proprio territorio, ha adottato il 20 dicembre scorso.
E' proprio questo, quello della programmazione dei Pums, l'ambito che il dossier di Legambiente individua per migliorare l'accessibilità delle aree urbane mediante sistemi di mobilità e trasporti sostenibili e di alta qualità anche sotto il profilo ambientale economico e sociale, e il miglioramento della fruibilità dello spazio pubblico.
18% per accessibilità (Tpl + sharing + bici), 24% Zero emissioni (spostamenti elettrici, bici, piedi), 3 come valore per le Politiche adottate (Pums e altre) sono i valori che il dossier Città MEZ attribuisce a Rimini posizionandola al 15° posto tra le 104 città capoluogo provinciali nella classifica che, per Mobilità Emissioni Zero, vede in vetta Milano (64%, 52%, 4), Bologna (37%, 48%) e Trento (40%, 39%, 4) e in coda Verbania, Vibo Valentia e Foggia.
Una sintesi che nasce dai dati che gli analisti di Legambiente prendono in considerazione e che riguardano tutti i modi per muoversi a nulle o basse emissioni locali, sommando quindi alla mobilità ciclo-pedonale la quota di spostamenti in elettrico per ogni modalità. La presenza di auto e moto elettriche sul totale del circolante. Ne emerge che oggi la differenza lo fa oggi il mezzo pubblico incluse anche le linee tramviarie e filoviarie metropolitane "come – è l'esplicito invito di Legambiente nel dossier - speriamo si faccia a Rimini".
Da segnalare come nella scheda dedicata a Rimini, il dossier evidenzi che la percentuale degli spostamenti in città avvenga oggi al 69% in auto, al 7% in moto, al 4% col Tpl, al 14% in bici, al 10% a piedi.
Commercio a Riccione, contributo a fondo perduto per chi aprirà un’attività
(Rimini) Rilancio, salvaguardia e sostegno del commercio locale. E' questo l'argomento portato sul tavolo questa mattina in Municipio dall'assessore alle attività economiche Elena Raffaelli con le associazioni di categoria e i comitati cittadini. Un incontro molto partecipato all'insegna della volontà di mettere a profitto proposte e misure presentate dal pubblico e dal privato.
"Abbiamo intrapreso un percorso assieme alle associazioni e ai comitati – afferma l'assessore Raffaelli – che ci porterà ad elaborare un Piano del Commercio locale con l'individuazione delle identità che contraddistinguono i vari assi commerciali della città, tra la zona mare e quella sopra la ferrovia. Si tratta di un piano del commercio che andrà a disciplinare le tipicità delle singole aree e l'unicità dei negozi, consapevoli del cambiamento epocale in atto, rappresentato dall'avvento del commercio on line e dalla competizione, oggi non più tra piccole imprese commerciali ma con i giganti del web. In questo quadro manteniamo quindi aperta ogni discussione attraverso il Piano del commercio da definirsi con il contributo dei diretti interessati".
Sul piatto delle proposte avanzate dall'amministrazione l'erogazione di un contributo a fondo perduto per chi apre un'attività commerciale, a condizione del rispetto di alcuni requisiti, quali l'apertura garantita per almeno 3 anni e il mantenimento della saracinesca alzata nell'arco di un anno per un minimo di 8 mesi, così da garantire il mantenimento della vetrina illuminata e l'operatività del negozio. Tra le proposte presentate anche lo sgravio sulla Tasi ai proprietari degli immobili.
"Si tratta di proposte di sostegno alla rete del commercio locale – ha commentato Raffaelli – fermo restando la priorità concordata questa mattina in un clima di fattiva collaborazione con i rappresentanti delle categorie e dei comitati, di dare forma al Piano del commercio con tempistiche e paletti certi. La necessità di intervenire a breve e medio termine con una risposta energica è fortemente sentita dall'amministrazione che, ricordo, con il Consiglio Comunale ha approvato un ordine del giorno ad hoc sull'argomento. Prosegue intanto l'azione di controllo sulla regolarità del pagamento delle imposte e del rilascio di ogni autorizzazione obbligatoria per gli esercizi commerciali e le attività economiche".
Elezioni a Misano, Lega: Pontis è la candidata del centrodestra
(Rimini) Con queste parole il segretario provinciale della Lega di Rimini, Bruno Galli, fa chiarezza sui “partiti di coalizione che appoggiano la Pontis” e smentisce “chi, sulla stampa, ci ha attribuito scelte politiche differenti. Ovviamente faccio un grosso in bocca al lupo a Cecchetto e alla sua squadra ma i compagni di viaggio ognuno se li sceglie e poi li condivide. Cosa che hanno fatto responsabilmente la Lega e la lista civica di Veronica che vogliono staccare la spina al PD e rompere con il passato”.
Sul fronte delle alleanze Galli aggiunge che “le porte a Forza Italia sono spalancate e sono sicuro che l'elettorato forzista non può che condividere la natura trasversale del progetto civico della Pontis. Peccato per chi non abbia avverato i suoi sogni con la Lega ed ora manifesti endorsement inappropriati a nome del centro destra considerato che, nel contenitore mediatico di Cecchetto, a detta dello stesso candidato sindaco e di un componente importante della sua lista, i partiti e le identità politiche non sono graditi. Quindi delle due l'una, o quella di Cecchetto è una fronda di tutti civici o è un mix di civismo e politica (ammesso che questi "politici" abbiano voce in capitolo nel centro destra misanese e/o provinciale)”.
“Come Lega siamo certi di una cosa – conclude Galli – la Pontis sarà il Sindaco di tutti. Con lei, e grazie ai partiti che ne compongono la coalizione, Misano potrà voltare pagina e ingranare la quinta gettando le basi di un’Amministrazione per la prima volta al servizio del cittadino”.
15 aprile
Luci in spiaggia, nuovo stop | Franchini scrive a Di Maio | Montescudo, giù le mura
Misano, laureati 54 mediatori linguistici
(Rimini) Consegnati ieri a Misano Adriatico, nell'aula magna della Fondazione Unicampus San Pellegrino (Fusp) i diplomi ai 54 ragazzi neolaureati nell'anno scolastico 2017/2018. Alle cerimonia, aperta da una relazione sul tema ‘Soft skills e hard skills in una professione in evoluzione’, svolta dal professor Ottavio Ricci, docente di Lingua Tedesca Università e-Campus, Milano e Manager Athena Traduzioni, hanno partecipato la direttrice della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici, Roberta Fabbri e la vice direttrice Mercedes Ariza. A consegnare i diplomi, il vice sindaco di Misano Adriatico, Fabrizio Piccioni.
Il numero complessivo degli studenti iscritti al corso triennale in mediazione linguistica Fusp di Misano Adriatico è di 200 tra ragazze e ragazzi. A cui si aggiungono i 150 della sede di Vicenza, i 50 di quella di Belluno e i 15 dell'istituto di Ceglie Messapica (BR).
Le lingue di specializzazione del corso sono nove: inglese, tedesco, francese, spagnolo, russo, cinese, arabo, giapponese, portoghese-brasiliano. La laurea apre importanti opportunità di inserimento lavorativo in settori e mansioni quali: responsabile delle relazioni con l'estero o dei rapporti import/export, collaboratore nelle filiali all'estero di imprese italiane e di filiali straniere in Italia, collaboratore presso organismi ed enti internazionali, responsabile di strutture e progetti nazionali e internazionali. A queste si aggiungono le figure di cooperante nelle organizzazioni umanitarie e impiegato in ambasciate o uffici consolari.
Truffa assicurativa, arrestati un ortopedico e un ex broker
(Rimini) Questa mattina nei comuni di Rimini, Riccione, Montescudo Montecolombo, Santarcangelo di Romagna, Bellaria, Borghi e Longiano, carabinieri guardia di finanza hanno eseguito un’ordinanza del tribunale di Rimini nei confronti di 14 persone ritenute responsabili a vario titolo dei reati di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico fidefacente, frode assicurativa e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Nei confronti degli indagati è scattato anche il sequestro preventivo “per equivalente” di beni e disponibilità finanziarie per complessivi 413mila euro.
Arresti domiciliari per un medico ortopedico in servizio presso il pronto soccorso ortopedico dell’ospedale “Infermi” di Rimini, un assicuratore residente in provincia di Rimini, un trentaseienne di origini campane, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti, tra cui tentato omicidio, porto abusivo di armi, truffa, associazione per delinquere finalizzata all’estorsione ed all’esercizio abusivo del credito.
Le indagini, tra febbraio 2017 e febbraio 2018, supportate da intercettazioni telefoniche e video-ambientali, mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, acquisizione di documentazione presso strutture pubbliche e private, nonché da sequestri eseguiti presso gli indagati, hanno portato alla luce “un radicato e ben collaudato sistema corruttivo, in essere almeno dal 2015 tra un medico ortopedico dell’ospedale Infermi di Rimini e un ex broker assicurativo, finalizzato all’attuazione di numerose truffe assicurative poste in essere mediante plurime assicurazioni contratte dai clienti per i medesimi rischi/danni, così da conseguire illecite duplicazioni di indennità risarcitorie, il tutto grazie a certificazioni mediche di pronto soccorso compiacenti e false rilasciate dal predetto medico dietro corrispettivi in denaro o in beni di svariata natura, attestanti l’esistenza nell’assicurato di danni fisici rilevanti, al fine di fargli percepire indennità risarcitorie non dovute pari a migliaia di euro”.
Masterplan verde, il comune censisce le aree pubbliche
(Rimini) Il primo step sarà una ricognizione e un’analisi di tutto il patrimonio verde del territorio, da avviare già quest’estate, e che servirà come base indispensabile per progettare un ulteriore sviluppo del patrimonio verde nei prossimi decenni. E’ partito il percorso che porterà la città di Rimini a dotarsi del Piano del Verde, uno strumento strategico di pianificazione che consentirà di definire un programma organico di interventi a medio e lungo termine per lo sviluppo del verde urbano. Non quindi solo uno studio per una migliore gestione del patrimonio esistente, ma un piano che andrà a definire le linee guida per la rinascita degli spazi pubblici. Dell’importanza del Piano del Verde per la trasformazione urbana delle nostre città si è parlato questa mattina nell’ambito del convegno organizzato dal Coordinamento delle associazioni ambientaliste del territorio alla Sala del Giudizio del Museo della città e aperto dall’intervento dell’assessore all’Ambiente del Comune di Rimini Anna Montini.
Il Piano del Verde si pone come obiettivi strategici quello di garantire un’adeguata dotazione di infrastrutture verdi - blu (perché le risorse idriche e il tema della permeabilità del suolo sono interdipendenti dal verde), tutelare l’integrità delle risorse naturali, incrementare la biodiversità, gestire e salvaguardare il patrimonio arboreo e non per ultimo dotare la città di maggiore resilienza di fronte alle sfide future, rispondendo quindi in maniera adeguata alle minacce del cambiamento climatico e alle emissioni inquinanti davanti alle quali è impossibile chiudere gli occhi. Con quali strumenti perseguire questi obiettivi? Prima di tutto attraverso la definizione di un Masterplan degli interventi di ampliamento, riqualificazione e tutela delle infrastrutture verdi, con una prospettiva di ampio respiro traguardata ai prossimi 20/30 anni. Poi si tratterà di stabilire una programmazione unitaria delle manutenzioni ordinarie e straordinarie del verde pubblico, ad integrazione del Regolamento del verde già operativo; oltre all’attività di informazione e coinvolgimento dei cittadini, si prevede inoltre la realizzazione di una sorta di vademecum delle best practices, sulla gestione integrata delle acque e sul verde per dare anche ai privati la possibilità di intervenire in maniera adeguata.
Prima di definire le linee di azione, è dunque indispensabile elaborare una ricognizione completa delle aree verdi, che servirà ad aggiornare e completare il piano conoscitivo già a disposizione del Comune e che sarà avviata entro l’estate. “Abbiamo già un censimento delle alberature pubbliche con georeferenziazione che pochissimi comuni in Italia hanno – sottolinea l’assessore Montini – con 45.328 alberi pubblici catalogati di cui si ha dettaglio su specie e altre caratteristiche. Questa fotografia sarà integrata con il censimento delle altre superfici verdi e potenzialmente utilizzabili per nuove piantumazioni in modo da avere una visione completa dello stato di fatto delle infrastrutture verdi della città. Il Piano del Verde ci consentirà di dare una visione del futuro di Rimini mettendo a sistema attraverso un programma organico le tante azioni che l’amministrazione in sinergia con associazioni e privati sta mettendo in campo per un contesto urbano sempre più sostenibile. In questa direzione è significativa tutta l’attività che si sta portando avanti attraverso il progetto del Parco del mare, che partirà con due tratti nel lungomare sud e due tratti nel lungomare nord nell’autunno 2019 e che rappresenterà non solo un grande intervento di rinaturalizzazione, ma anche un nuovo lungo polmone verde che va da Torre Pedrera a Miramare. Negli ultimi mesi abbiamo messo in campo una forte attività di nuova piantumazione e di ripiantumazione, per garantire ombreggiature e migliore la qualità dell’aria di spazi, come i parchi pubblici, che rappresentano importanti spazi di aggregazione per ragazzi, anziani, famiglie e turisti. In autunno inoltre partirà il progetto di forestazione della zona periurbana attorno alle zone più densamente abitate della città, partendo dai mille alberi per ettaro da piantare in compensazione della realizzazione della terza corsia dell’autostrada”. Continua anche la campagna di sensibilizzazione dei cittadini attraverso l’iniziativa “Dona un albero alla tua città” “in cui chiediamo a chi può e vuole contribuire in forma individuale o collettiva (cittadini singoli, aziende, associazioni) di fornire un contributo per la piantumazione di alberi in luoghi predefiniti. Un modo concreto e ‘visibile’ – chiude l’assessore Montini – per rendere più verde il futuro della città”.
Effetto Galli, la stagione di prosa chiude con il segno positivo
(Rimini) L’effetto “Galli” ha spinto il pubblico a riscoprire la magia del sipario. Va in archivio la prima stagione di prosa riminese allestita nel teatro polettiano riconsegnato alla città il 28 ottobre e accolto con amore ed entusiasmo dalla città e dagli spettatori. Un affetto testimoniato anche dai primi numeri forniti dalla biglietteria del Teatro: la stagione 2018/2019 va infatti in archivio segnando una crescita sia in termini di biglietti venduti sia di abbonati rispetto all’ultima stagione ospitata al Novelli, con tantissime serate da sold out o quasi.
La stagione di prosa infatti si è articolata nei 7 spettacoli del turno A-B-C (tre repliche a spettacolo), altrettanti del turno D Altri percorsi, 5 spettacoli fuori abbonamento (serali o matinèe). Completa il quadro la sezione Tracce D contemporaneo, 6 spettacoli andati in scena nell’abituale cornice del teatro degli Atti di via Cairoli.
Complessivamente per la stagione appena terminata sono stati 5.901 i biglietti venduti, 591 in più del 2017/2018 (+11%), mentre gli abbonamenti complessivi sono stati 1.483 contro i 1.309, segnando quindi un 13,3% in più (+174). Dal calcolo dei biglietti singoli sono esclusi gli spettacoli fuori abbonamento, cinque in quella appena trascorsa (2.085 biglietti venduti) contro i 13 della passata stagione tra Novelli e gli Atti (4.022), che comunque in proporzione conferma la tendenza.
E’ quindi soffermandosi sulle due sezioni principali del cartellone di prosa, i turni ABC e il turno D Altri percorsi – escludendo quindi la parte di Contemporaneo agli Atti e i fuori abbonamento - che emerge chiaramente l’ “effetto Galli”: in questa stagione sono stati 1.077 gli abbonati equamente distribuiti sui tre turni ABC e 368 quelli del turno D, rispettivamente +170 e +41 rispetto alla precedente (+18,7% e +12,5%). Da notare anche come ci siano segnali di un rinnovamento del pubblico, con 239 nuovi abbonati nel turno ABC (oltre il 22%) e 74 nel turno D (il 20%).
Impennata anche nei biglietti venduti per il singolo spettacolo: ben 4.133 quelli per il turno ABC (+483, +13,2%), con una media di 590 biglietti venduti per spettacolo su tre repliche e 1.182 per il turno D (155 in più rispetto al cartellone della passata stagione che comprendeva 8 spettacoli anziché 7, +15%), 169 in media a rappresentazione.
“Si chiude il sipario su una stagione di prosa segnata da grandi interpreti, performance applaudite e con un ottimo riscontro da parte del pubblico che ha riempito la sala – commenta l’assessore alla Cultura Giampiero Piscaglia – La prima nel nuovo Teatro Galli, che ha conquistato anche i protagonisti che si sono alternati sul palcoscenico. Per il pubblico “ereditato” dal Novelli si è trattata di un’emozione nuova, una stagione vissuta in un teatro all’italiana che per le sue caratteristiche offre allo spettatore un’esperienza teatrale diversa rispetto a quella proposta da spazi dalla configurazione più moderna, come poteva essere il Novelli. La sfida è di fare tesoro delle indicazioni emerse da questa stagione di ‘debutto’ mantenendo vivo l’entusiasmo che il nuovo teatro ha acceso”.
Aeroporto Forlì, vicini alla riattivazione dei voli
(Rimini) Il complesso percorso di riattivazione dell'aeroporto Ridolfi di Forlì, iniziato con la firma della concessione nel dicembre 2018, sta entrando nell'ultima fase che porterà, nei prossimi mesi, la struttura a essere pienamente operativa. Il programma per il ripristino funzionale dell'aeroporto è in corso al fine di mettere, al più presto, l'infrastruttura nuovamente a disposizione del pubblico. Tutta la documentazione richiesta in questa prima fase è stata consegnata alle autorità competenti: le certificazioni di Enac sono attese entro il mese di maggio, termine entro il quale saranno completati i lavori di ripristino dell'aerostazione, funzionali per il completamento delle certificazioni stesse e la consegna di tutta la documentazione necessaria. Le contrattazioni con le diverse ditte coinvolte nella fornitura dei servizi aeroportuali stanno volgendo al termine, così come sono in fase di completamento le assunzioni programmate in funzione con la legislazione tecnica vigente.
Dopo la fase di negoziazione con diversi vettori aerei si era giunti all'individuazione di un particolare operatore disponibile ad essere attivo già nei prossimi mesi anche per cercare di cogliere l'opportunità della stagione estiva già alle porte. In conclusione, per l'operatività dei voli di linea occorre la presenza dei servizi di Stato quali: Polizia, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Dogana; una riattivazione resa complessa dalla chiusura totale della struttura per 6 anni. Ad oggi, attraverso la preziosa azione della Prefettura, delle Istituzioni e di tutte le forze politiche interessate allo sviluppo del territorio, sono state fornite rassicurazioni sulla presenza di tali servizi. È più complessa, e potrebbe richiedere qualche ulteriore settimana, la riattivazione dei Vigili del Fuoco i quali devono ripristinare il distaccamento aeroportuale attraverso la dotazione di personale dedicato e di specifici mezzi. F. A. Srl si augura che la riattivazione dei servizi avvenga nei tempi programmati, anche per consentire l'effettiva operatività dell'aeroporto e concludere la contrattualizzazione con i vettori aerei nel rispetto dei necessari tempi tecnici.
Recupero rette, 800mila euro nelle casse comunali
(Rimini) Supera quota 800 mila euro il totale recuperato sulle rette insolute nei servizi educativi per le annualità 2016 e 2017. Un recupero che procede regolarmente e a pieno regime, e che continuerà regolarmente nei prossimi mesi utilizzando tutti gli strumenti previsti dalla legge.
Questa operazione di equità sta avendo anche un importante effetto deterrenza sull'oggi. Basti pensare che nel 2018 la percentuale iniziale di insoluto si è già sensibilmente contratta, passando dal 20% delle annualità precedenti a previsioni per quest'anno in sensibile diminuzione, vicine al 10%. Non solo, aumentano anche i tempi di recupero , visto che in soli 15 giorni dall'invio dei solleciti per l'annualità 2018 sono tornate nelle casse comunali quasi 10 mila euro.
"Risultati ancora più importanti – sottolinea Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – perché arrivati semplicemente attraverso il dialogo con queste famiglie. Un metodo affidato a personale preparato che contatta telefonicamente e riceve personalmente le famiglie, spiegando dove vanno a finire e a cosa servono quei soldi. Il punto è proprio questo, perché vanno ad offrire un pasto per tutti i bimbi delle nostre scuole, nessuno escluso. Nessun bambino, nelle scuole di Rimini, resta senza pasto. Questo siamo e questo vogliamo essere. Leggiamo periodicamente di Comuni in cui, a causa dei comportamenti della famiglia, sono i piccoli alunni stessi a subire differenze di trattamento ala presenza dei compagni di classe. Poi sono slanci altruistici di un singolo, famoso o meno, a riparare magari a forme a mio avviso non accettabili di 'riscossione'. Ecco, noi lavoriamo perché non si arrivi mai a quel punto, perché non esiste che un bimbo non mangi o sia comunque discriminato per motivi economici. Quello che però è giusto fare è recuperare da quelle famiglie, con confronto e determinazione, che invece sono nella possibilità di farlo per recuperare quanto devono non tanto al Comune ma alla collettività riminese. Ogni euro recuperato va infatti indirizzato in servizi di diritto allo studio e alla persona per potenziare l'aiuto a quelle famiglie oggettivamente in difficoltà".