(Rimini) E’ stato pubblicato il report statistico ‘La Scuola riminese’ per l'A.S. 2018/2019, documento che da oltre dieci anni raccoglie in maniera sistematica i dati relativi alle Scuole del territorio riminese, per tutti gli ordini e gradi scolastici (dai servizi educativi per la prima infanzia, alla secondaria di secondo grado, sino ad arrivare all'Università).
“Come per gli anni passati - spiegano dalla Prvincia - è stato condotto un lavoro minuzioso, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Territoriale, gli Enti di formazione professionale operanti nel segmento della IeFP (Istruzione e Formazione Professionale), i Comuni e le Scuole stastali e paritarie della provincia, lavoro che ha permesso di giungere all'elaborazione di un strumento statistico il più possibile completo e articolato nelle sue varie componenti di analisi”.

I dati e le informazioni che la pubblicazione restituisce al territorio, “pur nella loro dinamica prevalentemente quantitativa, costituiscono un importante ausilio per tutti gli Enti e le Istituzioni che a vario titolo assolvono a funzioni di programmazione e gestione dei servizi collegati all'istruzione, al diritto allo studio, all'orientamento scolastico e formativo, all'edilizia scolastica. Gli stessi dati raccontano anche di una realtà complessa in continua evoluzione: dalla capacità di leggerli e analizzarli deriva la possibilità di costruire scenari e programmare con lungimiranza, per rispondere nel miglior modo possibile ai mutamenti in corso e a venire”.
Il report, innanzitutto, fotografa il contesto del territorio provinciale. Esso conta 38 Istituzioni scolastiche statali (a cui aggiungere un C.P.I.A. - Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti) e 91 Scuole non statali. Le Istituzioni statali si articolano in 184 plessi e quindi la rete scolastica (dall'infanzia alla secondaria di II grado) si struttura complessivamente su 275 plessi. Sono funzionanti 1.881 classi (scuola primaria, secondaria di I e II grado) e 355 sezioni di scuola d'infanzia. Sono presenti 60 servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni). Completa il quadro il sistema di istruzione e formazione professionale e l'educazione degli adulti.

Oltre a elaborare i dati relativi all'A.S. 2018/2019, il Report contiene anche serie storiche che cercano di delineare le tendenze in atto. “È significativo, ad esempio, rilevare che la percentuale dei bambini nella fascia di età che frequenta una scuola dell'infanzia (che non rientra nell'obbligo di istruzione e ha un costo per le famiglie) è passata, in 10 anni, dal 100% al 93,5%, un effetto con tutta probabilità della crisi economica. Si registra poi un calo delle iscrizioni nella scuola primaria a partire dall'A.S. 2016/17, il quale rispecchia l'andamento demografico della popolazione italiana. La riduzione degli iscritti che si è registrata nel corrente anno scolastico nelle scuole superiori, seppur modesta, costituisce un segnale da non sottovalutare in quanto segue ad un periodo di costante crescita. La pubblicazione analizza anche l'andamento delle iscrizioni alle secondarie di secondo grado, evidenziando le preferenze degli studenti fra istruzione liceale, tecnica o professionale, dato questo che rappresenta un interessante spaccato sulle prospettive formative e professionali dei giovani riminesi”.

(Rimini) “Celebriamo la data del 1 Maggio in un momento difficile, di stasi, in cui predomina una forte sfiducia verso il futuro. In cui il Paese è nelle mani di una squadra di governo che gioca sui bisogni degli italiani, anteponendo la propaganda e la logica del consenso elettorale a qualsiasi misura seria, capace di rispondere alle vere esigenze dei cittadini e migliorarne le condizioni di vita”. E’ questo il tema dell’intervento dell’assessore regionale Emma Petitti in occasione del 1 maggio. “Nella giornata della Festa dei Lavoratori il mio pensiero va soprattutto a chi un lavoro non ce l’ha, l’ha perso o lavora nel precariato.
Al momento, guardando gli ultimi dati nazionali, non è facile affidarsi all’ottimismo. Con l’introduzione del cosiddetto Decreto Dignità, misura inizialmente tanto sbandierata dal Ministro Di Maio, nel giro di pochi mesi si è registrata una diminuzione dei posti di lavoro e un rallentamento delle assunzioni a tempo determinato e in somministrazione, dopo un periodo di crescita costante. A pagare l’inefficienza dell’operato giallo-verde soprattutto le donne e i giovani, che si ritrovano a fare i conti con l’aumento del tasso di disoccupazione e della inattività”.
Nell’ultima legislatura il livello di disoccupazione è sceso in Emilia Romagna arrivando al 5,9% a fine 2018, rispetto al 6,5% del 2017 e al 9% del gennaio 2015. “Si tratta di un dato che ci rende orgogliosi e che dà seguito ai nostri sforzi, ponendo l'Emilia-Romagna al vertice della classifica italiana”.

Sempre l’Istat ha certificato come l’anno appena trascorso sia stato col segno “più” anche per l’export, con le imprese emiliano-romagnole che nel 2018 hanno fatto registrare vendite per oltre 63 miliardi di euro, il 13,7% della quota nazionale. Un andamento che ha confermato l’Emilia-Romagna prima nel Paese per valore pro-capite di export realizzato: 14.425 euro.
“Un ruolo importante nel promuovere l'occupazione è stato ed è tuttora sostenuto dal Patto per il Lavoro, un’azione collettiva che vede protagonista l’intera società regionale e che in questi anni ha prodotto risultati straordinari”.

In questo scenario di flessione dell’economia “la Regione Emilia-Romagna continua a crescere, grazie anche alla serietà e alla professionalità delle sue imprese ed eccellenze in ogni settore. Come Giunta regionale vogliamo continuare su questo percorso attraverso investimenti concreti su vari fronti, quali l’innovazione, la formazione, l’internazionalizzazione e attraverso scelte coraggiose abbracciate insieme alle istituzioni e alle parti sociali.
Particolare attenzione è stata rivolta alle donne, cosa che ci ha permesso di diventare uno dei territori che può vantare il più alto tasso di occupazione (62%) e imprenditoria femminile. Siamo orgogliosi di tali obiettivi raggiunti, ma non ci bastano. Alla “quantità” e qualità del lavoro non c’è mai fine e ancora sono troppe le famiglie che vivono in stato di indigenza”.

(Rimini) Enrico Letta, ex presidente del Consiglio e attuale direttore della scuola di affari internazionali di Sciences Po (Parigi), sarà il protagonista di un incontro dal titolo “Europa-antiEuropa” che si terrà a Rimini venerdì 3 maggio alle ore 18 in corso D'Augusto 181 nello studio “mijic architects”. A poche settimane da un appuntamento elettorale decisivo, sarà l'occasione per fare il punto sullo stato dell'Unione europea, sui rischi e le opportunità di un voto che può risultare decisivo per i destini del Vecchio Continente, tra sovranismi e crisi dei partiti tradizionali. Federico Petroni, consigliere di redazione della stessa rivista di geopolitica, dialogherà con Enrico Letta e la conversazione avrà come moderatore Gigi Riva, editorialista del gruppo “Repubblica-Espresso”. Sarà anche presentato “Ho imparato”, l'ultimo libro dell'ex presidente del Consiglio (Il Mulino editore). L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.
A organizzare l'evento lo studio “mijic architetcs” in collaborazione con il Limes club di Rimini. L'iniziativa si inserisce nell'ambito di una serie di incontri dal titolo “Landscapes” che lo studio “mijic architects” propone alla cittadinanza con lo scopo di promuovere una proficua discussione sui temi cruciali del nostro presente. Nella convinzione che l'architettura sia uno degli ambiti dell'umano intraprendere che possono interpretare questa fase storica. Da qui la necessità di una circolazione di idee, di confronto e di dibattito sulle grandi questioni dell'attualità politica. Il precedente appuntamento di “Landscapes” si è tenuto lo scorso novembre e ha avuto per tema i Balcani.
 

Martedì, 30 Aprile 2019 13:32

Lungomare Spadazzi, pubblicato il bando

(Rimini) E' stato pubblicato sull'albo pretorio del Comune di Rimini il bando di gara per la realizzazione della nuova infrastruttura verde urbana per il Parco del Mare a Miramare.
L'intervento del lungomare Spadazzi è parte del complessivo progetto per l'infrastruttura verde urbana per il Parco del Mare finanziato per oltre 2,8 milioni di euro (circa 2/3 dei complessivi 4,5 milioni) attraverso le risorse ottenute nell'ambito dell'Asse 5 del POR FESR Emilia Romagna 2014-2020. Nel dettaglio l'intervento, che segue le linee di indirizzo progettuali elaborate per il Comune dallo studio Miralles Tagliabue, interesserà un'area di 9.700 mq suddivisi tra aree pavimentate in deck di legno e aree a verde. Attraverso l'opera complessiva, di cui questo intervemto rappresenta una prima fase, si andrà a pedonalizzare il lungomare, si darà continuità ai percorsi ciclabili che sarà ridisegnato attraverso nuovi materiali e nuove scelte di vegetazione. L'intervento comprende anche una riorganizzazione della sosta che consentirà di recuperare i posti auto che saranno spostati dal lungomare per lasciare spazio ai percorsi ciclopedonali e al verde.
Il cronoprogramma prevede una durata dei lavori di circa otto mesi, con inizio subito dopo l'estate per concludersi prima della stagione balneare 2020. A questa prima fase del progetto, che riguarda la fascia longitudinale dal confine della spiaggia al centro della carreggiata stradale, seguirà una seconda fase di lavori che interesserà la restante fascia verso monte, programmata dopo la fine della stagione estiva 2020.
Il termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione al bando è fissato al 3 giugno. Le offerte vanno inviate attraverso la piattaforma on line http://appaltiecontratti.comune.rimini.it/PortaleAppalti, accessibile dal sito del Comune di Rimini (www.comune.rimini.it).

Martedì, 30 Aprile 2019 13:30

Provincia, 5 milioni di avanzo nel 2018

(Rimini) Nella seduta di ieri, il Consiglio ha approvato a maggioranza (voto contrario dell'opposizione) il Rendiconto di gestione dell'esercizio finanziario 2018.
“Si tratta - spiegano da via Campana - di un documento che restituisce la fotografia di un Ente solido, che rispetta l'obiettivo del pareggio di bilancio (ex patto di stabilità) e il cui risultato finale è ampiamente positivo (un avanzo complessivo di oltre 11 milioni di euro): un risultato funzionale al permanere degli equilibri del corrente e dei successivi esercizi, che permette l'integrale copertura dei fondi previsti a garanzia di tutti i potenziali rischi finanziari, e tutto questo nonostante le criticità che caratterizzano ancora l'intero comparto delle Province (dopo i pesantissimi tagli del triennio 2015/2017, per la Provincia di Rimini il contributo allo Stato nel 2018 è risultato pari a circa 12,5 milioni di euro)”.
Dell'avanzo complessivo che è il risultato finale del Rendiconto, oltre 4,2 milioni di euro sono a destinazione libera mentre 638 mila euro sono da destinare esclusivamente ad investimenti: “si tratta quindi di ulteriori risorse proprie dell'Ente che si vanno a sommare a quanto previsto nel Bilancio 2019, risorse da destinare in primis ad interventi di edilizia scolastica e per la rete di viabilità provinciale”.

(Rimini) “Era facilmente prevedibile e da più parti annunciato”, così la Cgil di Rimini commenta la decisione dell’Unione europea di mettere l’Italia in procedura di infrazione a causa della proroga di 15 anni per le concessioni balneari italiane inserita della legge di bilancio. “Ciò che ci preoccupa è l'ennesimo rinvio che posticipa la possibilità di procedere ad una riqualificazione del turismo balneare inserita in un contesto di certezze normative”, spiegano. “Inoltre, questa operazione del governo a favore degli interessi privati è stata portata avanti con la consapevolezza che i costi saranno scaricati sulla collettività. Infatti l'Unione Europea nel bacchettare l'Italia ha annunciato l'avvio della procedura di infrazione che si riverserà su tutti (quelli che pagano le tasse)”. 
Il disegno di legge 4302/2017, mai diventato Legge, “conteneva - secondo il sindacato - elementi utili per una riqualificazione complessiva del turismo balneare. Va detto però che questo disegno di legge relativo a concessioni pubbliche, non contemplava in nessun modo il tema del lavoro e della tutela dei lavoratori, cosa a nostro parere inaccettabile. Anche in fatto di sicurezza della balneazione il testo non prevedeva particolari requisiti di affidamento. Se si rimetterà mano al percorso legislativo sarà necessario correggere queste carenze. Bisogna evitare di ritrovarsi, per esempio, nella solita ambiguità di servizi pubblici essenziali, come il servizio di salvataggio, sacrificati sull'altare del profitto privato”.
Del tema la Cgil parlerà in occasione di un dibattito pubblico Rimini il 16 maggio in Sala Marvelli (Provincia, via Dario Campana 64). Dalle ore 10 si alterneranno nel dibattito Paolo Montalti (Segretario Generale Filcams Emilia Romagna), Roberto Biagini (Avvocato, ex Assessore comunale al Demanio del Comune di Rimini), Aleardo Maria Cingolani (Ammiraglio, Presidente Lega Navale Rimini) e Marco Broccati (Dipartimento delle politiche del Turismo CGIL nazionale). 

(Rimini) La commissione europea ha scritto al governo italiano. A tema la proroga automatica di 15 anni delle concessioni baneari inserita nel maxi emendamento alla legge di bilancio gialloverde, un provvedimento che va in direzine opposta a quanto stabilito dalle direttive eruoee. Per questo, scopo della lettera è chiedere il ritiro dell’emendamento e annunciare, in caso contrario, l’avvio nei prossimi mesi, si parla dell’estate, della procedura di infrazione.
La notizia era attesa negli ambienti degli addetti ai lavori. Il presidente di Oasi Confartigianato, Giorgio Mussoni ha infatti dichiarato: “Mi auguravo che non arrivasse mai questa notizia, ma difficilmente le cose sarebbero potute andare a buon fine. Adesso serve una legge seria che metta ordine sulla questione e tuteli gli investimenti dei balneari, altrimenti finiamo tutti con la testa rotta”.
Di parere diverso il sito Mondobalneare: “Quello riportato dal quotidiano non è un fatto accaduto, ma solo un'ipotesi, di cui peraltro il settore è al corrente già da mesi”, scrive Mondobalneare.
Interviene anche l’eurodeputato dei Verdi Marco Affronte: “Bisogna pensare ai bandi, saranno contro un possibile monopolio della gestione della spiaggia ma comunque se fatti bene saranno a favore degli attuali titolari delle concessioni, a cui va riconosciuta anche la tutela di eventuali investimenti fatti”.
Il ministro Gian Marco Centinaio ha dichiarato alle agenzie di stampa: "Procedura attesa al 99,9 per cento, ma tratteremo con l'Europa e usciremo dalla Bolkestein".

(Rimini) La commissione urbanistica del comune di Rimini questa mattina ha espresso parere favorevole alle varianti al Regolamento Urbanistico Edilizo e allla Zonizzazione Acustica Comunale volte a consentire la permuta, alla pari e senza conguagli di denaro, tra un'area privata sita in via Fada con una adiacente di proprietà comunale.
E' la conclusione della procedura di variante prevista dalle leggi regionali, avviata nei mesi scorsi, che - a seguito della bozza di accordo di pianificazione deliberato dalla Giunta Comunale e già sottoscritto con i privati - consentirà di migliorare il disegno urbano complessivo dell'area a ridosso del Centro Studi.

Com'è noto infatti, grazie a questo accordo con la conclusione del progetto privato, l'Amministrazione entrerà nella disponibilità complessiva di un'area di 7000 metri quadrati che, senza la variante al Rue, la stessa superficie sarebbe stata 'tagliata' letteralmente in due dall'intervento privato, con i conseguenti e ovvi problemi di sicurezza e riorganizzazione funzionale e logistica. L'accordo con la variante urbanistica permetterà all'Amministrazione di avere aree contigue su cui redigere un progetto di opera pubblica per potenziare la città pubblica e migliorare gli standard di sicurezza di un comparto, dove insiste il centro studi e strategico per il trasporto pubblico locale e per il trasporto bus a lunga percorrenza, creando un 'hub' della mobilità conservando le medesime capacità insediative per il privato, che potrà 'spostare' i due fabbricati dall'attuale e poco omogenea pianificazione a una più organica, vale a dire a ridosso della zona residenziale esistente lungo via Lagomaggio.
Si va dunque a dare un 'disegno' omogeneo di un'area urbana importante, la quale adesso potrà essere pianificata per aumentare dotazioni di servizi e la stessa accessibilità. Allo stesso tempo non si va a penalizzare il privato, che su quell'area aveva già avanzato l'istanza di permesso di costruire convenzionato e che manterrà sia la capacità edificatoria sia gli obblighi che già aveva sull'area di sua proprietà.
 

(Rimini) Oggi la commissione urbanistica del comune di Rimini ha espresso parere favorevole alla proposta di Aggiornamento ed integrazione funzionale del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato per la mitigazione del rischio idraulico. L'elemento di integrazione “è costituito dall'aggiunta del 12mo Intervento agli originali 11 del Psbo. L'intervento denominato Dorsale Ausa. Si tratta di una condotta dal diametro di 1,6 metri, correndo parallela alla SS16 a monte della Statale da Via Montescudo al deviatore Ausa raccoglie fino a 2.500 l/s di acque meteoriche evitando che queste arrivino allo scarico AUSA di piazzale Kennedy, alleggerendo quindi il sistema fognario dell'abitato centrale e a Mare”. Un intervento questo che “è rientrato nelle opere finanziate con i fondi CIPE per oltre 8 milioni di euro e che quindi non avrà oneri ne per il Comune ne per il sistema tariffario”.

Per quanto invece riguarda l'elemento di Aggiornamento è costituito dalla diversa organizzazione dei volumi di accumulo (vasche) di acque reflue urbane della zona SUD per i bacini Rodella e Colonnella 1 e 2 e di implementazione dei sistemi di salvaguardia idraulica, nei caso in cui le portate indotte da specifici eventi meteorici rendano complessa la gestione dell'intero sistema. Con l'aggiornamento proposto, “i reflui dei bacini Colonnella e Rodella, che nel progetto originario erano connessi con l'impianto idrovoro di piazzale Kennedy, avranno sezioni di scarico autonome e con un proprio impianto idrovoro di allontanamento in caso di necessità. Prima di presentare la proposta, come già anticipato, oltre ai modelli idraulici si sono indagati e studiati anche i parametri ambientali (della salute del Mare) e della balneazione (della salute dell'uomo). Come detto, trattandosi delle medesime quantità di acque reflue urbane gestite in 3 punti di scarico rispetto all'originale unico punto in Piazzale Kennedy, anche empiricamente se ne deduce che gli impatti sono minori per singolo punto. Dato questo che viene confermato con l'elaborazione dei modelli di propagazione e degradazione di ARPA Simc applicati alla concentrazione di parametri microbiologici che hanno restituito concentrazioni che vanno dal -33% al - 89%, al di sotto del limite di legge”.
"E' l'evoluzione strategica del più ampio progetto di risanamento ambientale attualmente in corso in Italia- è la dichiarazione dell'Amministrazione comunale-. Grazie al lavoro fatto finora sul PSBO, si riesce ad affiancare un nuovo palinsesto di interventi, altrettanto d'avanguardia e innovativi sul fronte della sicurezza idraulica della città. Se il PSBO originale era il Gigante a difesa del nostro mare, adesso il Gigante diventa ancora più alto e grande, a protezione di tutta la città".

Lunedì, 29 Aprile 2019 16:20

Bolletta da 40mila euro, la versione di Sgr

(Rimini) Sul “Corriere di Romagna” di oggi è riportata la notizia di un utente Sgr Servizi che ha ricevuto una bolletta del gas da più di 40.000 euro.
“Il caso, ovviamente noto e ben seguito dall’azienda, si riferisce ad un contatore situato all’interno di proprietà privata e a cui l’utente, per oltre 18 anni, ha sistematicamente impedito agli incaricati della società di distribuzione l’accesso per effettuare la lettura”, spiegano dalla Società del gas. “Nello stesso arco di tempo l’utente ha invece periodicamente trasmesso con autolettura i dati di consumo, assumendosi la responsabilità della veridicità del valore comunicato. A tal proposito l’azienda, impossibilitata a verificarne la correttezza, presume sempre la buona fede del cliente nel comunicare la lettura”.
Solo recentemente, “in occasione della sostituzione del contatore con il nuovo modello elettronico, è stato possibile per la prima volta in 18 anni accedere ed effettuare la lettura reale. I valori rilevati risultavano totalmente incongruenti rispetto alle autoletture fornite, evidenziando un valore molto più elevato rispetto a quanto comunicato negli anni dall’utente. Tale maggior valore, corrispondente ad un consumo estremamente elevato protrattosi negli anni, trova inoltre conferma anche nelle rilevazioni successive del nuovo contatore elettronico installato”.
Sgr Servizi “ha ripetutamente contattato l’utente (sia telefonicamente che tramite lettera raccomandata) rappresentandogli da subito la situazione e invitandolo ad un incontro per chiarire la posizione, inviti a cui l’utente non ha mai risposto. Pertanto, la società ha provveduto ad emettere ed inviare all’utente regolare fattura. Si sottolinea inoltre come SGR Servizi non abbia mai effettuato né minacciato interruzione di fornitura, e che ad oggi non ha ricevuto reclami o contestazioni in merito. Dispiace dover evidenziare anche che in occasione della pubblicazione di questo articolo, peraltro come titolo principale di prima pagina richiamato anche in locandina, il “Corriere di Romagna” non ha purtroppo ritenuto di contattare Sgr Servizi per acquisire informazioni complete sulla notizia, decidendo quindi di fornire ai propri lettori una visione parziale ed incorretta della vicenda”.

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