Unioncamere ER, Zambianchi confermato presidente
(Rimini) Alberto Zambianchi è stato confermato presidente dell’Unione Regionale delle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna in occasione della riunione odierna del Consiglio che ha approvato il bilancio 2018.
Zambianchi mantiene quindi il timone dell’ Unioncamere regionale, l’associazione che cura e rappresenta gli interessi delle otto Camere di Commercio del territorio promuovendo l’esercizio associato di funzioni, servizi e competenze per gli obiettivi comuni oltre ad assicurare il coordinamento dei rapporti con la Regione.
La Giunta di Unioncamere ER ha confermato come vice presidenti Andrea Zanlari (vicario) presidente della Camera di commercio di Parma e Valerio Veronesi numero uno della Camera di commercio di Bologna.
“Ringrazio tutti i componenti del Consiglio per la stima e la fiducia che mi hanno accordato in un momento così complesso per la nostra economia – ha detto Zambianchi – In questo periodo non semplice anche per l’allungamento dei tempi di completa attuazione della Legge di riordino delle Camere di commercio, abbiamo operato e continueremo a farlo con i colleghi della Giunta di Unioncamere Emilia-Romagna per garantire la massima utilità dell’ente a servizio delle Camere associate, in una logica di fattiva collaborazione, per supportare in modo concreto le imprese”.
Zambianchi potrà contare, nel suo impegno, insieme agli altri amministratori di Unioncamere, sul segretario generale Claudio Pasini e sullo staff operativo nella sede di via Aldo Moro a Bologna.
Ieg, approvato esercizio 2018
(Rimini) L’assemblea degli azionisti di Italian exhibition group SpA (Ieg) ha approvato oggi all’unanimità il bilancio d’esercizio e consolidato della società al 31 dicembre 2018 senza modifica alcuna rispetto all’approvazione dello stesso progetto di bilancio del Consiglio di Amministrazione avvenuta lo scorso 21 marzo. Quindici i soci presenti e aventi diritto di voto, rappresentanti, in proprio o per delega, il 93,81% del sociale.
Principali risultati. Il fatturato consolidato di Ieg al 31 dicembre 2018 è pari a 159,7 milioni di euro (+22,2% sui 130,7 mln del 2017). In crescita anche la redditività operativa con il Margine Operativo Lordo (EBITDA1) a 30,8 mln (+ 32,6% sui 23,2 mln del 2017). L’Utile Netto consolidato è pari a 10,8 mln (+17,9% sui 9,2 mln del 2017 che aveva beneficiato di un impatto fiscale favorevole). Al 31 dicembre 2018 la Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è pari a 68,9 milioni di euro, contro i 51,3 del 2017. La crescita dell’indebitamento, peraltro inferiore alle attese, è dovuta alla politica di acquisizioni nel settore degli allestimenti in Italia e negli Stati Uniti e all’inserimento in PFN di potenziali debiti perput option legati alle acquisizioni. Il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e EBITDA, pari a 2,2 esattamente come l’anno precedente, è ampiamente sostenibile.
Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2018 è pari a 114,6 milioni di euro - valore esposto al lordo della riserva negativa iscritta a fronte del citato debito per put option (+8% sui 106,1 mln di euro del 2017). Il confronto con i riferimenti dell’anno precedente deve tener conto di alcune modifiche del perimetro di consolidamento (dal marzo 2018 è entrata a far parte del Gruppo IEG la Società di allestimenti fieristici statunitense FB International Inc e dall’1settembre le società di allestimenti Prostand Srl e Colorcom Allestimenti Fieristici Srl) e dell’assenza, nel 2017, di due manifestazioni biennali presenti solo negli anni pari: Tecnargilla e IBE-International Bus Expo. Per contro il 2017 aveva beneficiato delle manifestazioni A.B. Tech Expo a Rimini, che ha cadenza triennale, e Koinè a Vicenza che ha cadenza biennale.
La capogruppo chiude l’esercizio con 119,8 milioni di Euro di ricavi totali (+9,5% rispetto ai 109,4 mln del 2017), un EBITDA1 di 26,0 mln (+18% sui 22,0 mln del 2017 e dopo aver spesato tutti i costi sostenuti per le operazioni straordinarie connesse al progetto di quotazione) e un utile netto di 9,9 mln (+12,8 % rispetto agli 8,7 mln del 2017). L’Assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo lordo per azione (DPS) di 18 centesimi per un ammontare totale di circa 5,5 milioni di utile netto in distribuzione – a fronte di un EPS di 32,2 – pagabile dal 31 maggio 2019.
Nel corso della seduta l’Assemblea ha confermato membri del Consiglio di Amministrazione l’avvocato Fabio Sebastiano, la dottoressa Valentina Ridolfi e la dottoressa Roberta Albiero, nominati per cooptazione dall’Organo Amministrativo successivamente alla convocazione della precedente Assemblea degli Azionisti. L’assemblea ha anche provveduto a nominare, su indicazione dell’azionista Vicenza Holding, la dottoressa Paola Negretto quale sindaco supplente in sostituzione della dottoressa Albiero, dimessasi dalla carica all’atto della cooptazione in Consiglio.
Comune, alla Lega la commissione controllo
(Rimini) Con 27 voti favorevoli e un’astensione, il consigliere della Lega Matteo Zoccarato è stato eletto, nel corso del consiglio comunale di ieri sera, nuovo Presidente della commissione "Controllo e Garanzia".
Il leghista subentra al collega di partito Cristiano Mauri, dimessosi nei giorni scorsi a causa di impegni elettorali incompatibili con la carica di consigliere che rivestiva a Rimini per conto del Carroccio.
“Vorrei ringraziare prima di tutto l’amico Cristiano che in questi anni ha presieduto la commissione con grande serietà, affrontando temi di natura trasversale che interessano e hanno interessato il nostro Comune. Gli attestati di stima che ho ricevuto in sede di votazione mi rendono più che mai orgoglioso del ruolo che rivesto. Nelle prossime settimane provvederò a calendarizzare le sedute più urgenti della Commissione” – conclude Zoccarato – “abbiamo a disposizione uno strumento ispettivo importantissimo che utilizzeremo nel modo più efficace ed efficiente possibile, nell’interesse sia dei riminesi che dell’istituzione che rappresentiamo.”
Scuola, la crisi economica assottiglia gli alunni delle materne
(Rimini) E’ stato pubblicato il report statistico ‘La Scuola riminese’ per l'A.S. 2018/2019, documento che da oltre dieci anni raccoglie in maniera sistematica i dati relativi alle Scuole del territorio riminese, per tutti gli ordini e gradi scolastici (dai servizi educativi per la prima infanzia, alla secondaria di secondo grado, sino ad arrivare all'Università).
“Come per gli anni passati - spiegano dalla Prvincia - è stato condotto un lavoro minuzioso, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Territoriale, gli Enti di formazione professionale operanti nel segmento della IeFP (Istruzione e Formazione Professionale), i Comuni e le Scuole stastali e paritarie della provincia, lavoro che ha permesso di giungere all'elaborazione di un strumento statistico il più possibile completo e articolato nelle sue varie componenti di analisi”.
I dati e le informazioni che la pubblicazione restituisce al territorio, “pur nella loro dinamica prevalentemente quantitativa, costituiscono un importante ausilio per tutti gli Enti e le Istituzioni che a vario titolo assolvono a funzioni di programmazione e gestione dei servizi collegati all'istruzione, al diritto allo studio, all'orientamento scolastico e formativo, all'edilizia scolastica. Gli stessi dati raccontano anche di una realtà complessa in continua evoluzione: dalla capacità di leggerli e analizzarli deriva la possibilità di costruire scenari e programmare con lungimiranza, per rispondere nel miglior modo possibile ai mutamenti in corso e a venire”.
Il report, innanzitutto, fotografa il contesto del territorio provinciale. Esso conta 38 Istituzioni scolastiche statali (a cui aggiungere un C.P.I.A. - Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti) e 91 Scuole non statali. Le Istituzioni statali si articolano in 184 plessi e quindi la rete scolastica (dall'infanzia alla secondaria di II grado) si struttura complessivamente su 275 plessi. Sono funzionanti 1.881 classi (scuola primaria, secondaria di I e II grado) e 355 sezioni di scuola d'infanzia. Sono presenti 60 servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni). Completa il quadro il sistema di istruzione e formazione professionale e l'educazione degli adulti.
Oltre a elaborare i dati relativi all'A.S. 2018/2019, il Report contiene anche serie storiche che cercano di delineare le tendenze in atto. “È significativo, ad esempio, rilevare che la percentuale dei bambini nella fascia di età che frequenta una scuola dell'infanzia (che non rientra nell'obbligo di istruzione e ha un costo per le famiglie) è passata, in 10 anni, dal 100% al 93,5%, un effetto con tutta probabilità della crisi economica. Si registra poi un calo delle iscrizioni nella scuola primaria a partire dall'A.S. 2016/17, il quale rispecchia l'andamento demografico della popolazione italiana. La riduzione degli iscritti che si è registrata nel corrente anno scolastico nelle scuole superiori, seppur modesta, costituisce un segnale da non sottovalutare in quanto segue ad un periodo di costante crescita. La pubblicazione analizza anche l'andamento delle iscrizioni alle secondarie di secondo grado, evidenziando le preferenze degli studenti fra istruzione liceale, tecnica o professionale, dato questo che rappresenta un interessante spaccato sulle prospettive formative e professionali dei giovani riminesi”.
Primo maggio, Petitti: clima di sfiducia, sopratutto tra donne e giovani
(Rimini) “Celebriamo la data del 1 Maggio in un momento difficile, di stasi, in cui predomina una forte sfiducia verso il futuro. In cui il Paese è nelle mani di una squadra di governo che gioca sui bisogni degli italiani, anteponendo la propaganda e la logica del consenso elettorale a qualsiasi misura seria, capace di rispondere alle vere esigenze dei cittadini e migliorarne le condizioni di vita”. E’ questo il tema dell’intervento dell’assessore regionale Emma Petitti in occasione del 1 maggio. “Nella giornata della Festa dei Lavoratori il mio pensiero va soprattutto a chi un lavoro non ce l’ha, l’ha perso o lavora nel precariato.
Al momento, guardando gli ultimi dati nazionali, non è facile affidarsi all’ottimismo. Con l’introduzione del cosiddetto Decreto Dignità, misura inizialmente tanto sbandierata dal Ministro Di Maio, nel giro di pochi mesi si è registrata una diminuzione dei posti di lavoro e un rallentamento delle assunzioni a tempo determinato e in somministrazione, dopo un periodo di crescita costante. A pagare l’inefficienza dell’operato giallo-verde soprattutto le donne e i giovani, che si ritrovano a fare i conti con l’aumento del tasso di disoccupazione e della inattività”.
Nell’ultima legislatura il livello di disoccupazione è sceso in Emilia Romagna arrivando al 5,9% a fine 2018, rispetto al 6,5% del 2017 e al 9% del gennaio 2015. “Si tratta di un dato che ci rende orgogliosi e che dà seguito ai nostri sforzi, ponendo l'Emilia-Romagna al vertice della classifica italiana”.
Sempre l’Istat ha certificato come l’anno appena trascorso sia stato col segno “più” anche per l’export, con le imprese emiliano-romagnole che nel 2018 hanno fatto registrare vendite per oltre 63 miliardi di euro, il 13,7% della quota nazionale. Un andamento che ha confermato l’Emilia-Romagna prima nel Paese per valore pro-capite di export realizzato: 14.425 euro.
“Un ruolo importante nel promuovere l'occupazione è stato ed è tuttora sostenuto dal Patto per il Lavoro, un’azione collettiva che vede protagonista l’intera società regionale e che in questi anni ha prodotto risultati straordinari”.
In questo scenario di flessione dell’economia “la Regione Emilia-Romagna continua a crescere, grazie anche alla serietà e alla professionalità delle sue imprese ed eccellenze in ogni settore. Come Giunta regionale vogliamo continuare su questo percorso attraverso investimenti concreti su vari fronti, quali l’innovazione, la formazione, l’internazionalizzazione e attraverso scelte coraggiose abbracciate insieme alle istituzioni e alle parti sociali.
Particolare attenzione è stata rivolta alle donne, cosa che ci ha permesso di diventare uno dei territori che può vantare il più alto tasso di occupazione (62%) e imprenditoria femminile. Siamo orgogliosi di tali obiettivi raggiunti, ma non ci bastano. Alla “quantità” e qualità del lavoro non c’è mai fine e ancora sono troppe le famiglie che vivono in stato di indigenza”.
Europa e anti Europa, Enrico Letta venerdì a Rimini
(Rimini) Enrico Letta, ex presidente del Consiglio e attuale direttore della scuola di affari internazionali di Sciences Po (Parigi), sarà il protagonista di un incontro dal titolo “Europa-antiEuropa” che si terrà a Rimini venerdì 3 maggio alle ore 18 in corso D'Augusto 181 nello studio “mijic architects”. A poche settimane da un appuntamento elettorale decisivo, sarà l'occasione per fare il punto sullo stato dell'Unione europea, sui rischi e le opportunità di un voto che può risultare decisivo per i destini del Vecchio Continente, tra sovranismi e crisi dei partiti tradizionali. Federico Petroni, consigliere di redazione della stessa rivista di geopolitica, dialogherà con Enrico Letta e la conversazione avrà come moderatore Gigi Riva, editorialista del gruppo “Repubblica-Espresso”. Sarà anche presentato “Ho imparato”, l'ultimo libro dell'ex presidente del Consiglio (Il Mulino editore). L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.
A organizzare l'evento lo studio “mijic architetcs” in collaborazione con il Limes club di Rimini. L'iniziativa si inserisce nell'ambito di una serie di incontri dal titolo “Landscapes” che lo studio “mijic architects” propone alla cittadinanza con lo scopo di promuovere una proficua discussione sui temi cruciali del nostro presente. Nella convinzione che l'architettura sia uno degli ambiti dell'umano intraprendere che possono interpretare questa fase storica. Da qui la necessità di una circolazione di idee, di confronto e di dibattito sulle grandi questioni dell'attualità politica. Il precedente appuntamento di “Landscapes” si è tenuto lo scorso novembre e ha avuto per tema i Balcani.
Lungomare Spadazzi, pubblicato il bando
(Rimini) E' stato pubblicato sull'albo pretorio del Comune di Rimini il bando di gara per la realizzazione della nuova infrastruttura verde urbana per il Parco del Mare a Miramare.
L'intervento del lungomare Spadazzi è parte del complessivo progetto per l'infrastruttura verde urbana per il Parco del Mare finanziato per oltre 2,8 milioni di euro (circa 2/3 dei complessivi 4,5 milioni) attraverso le risorse ottenute nell'ambito dell'Asse 5 del POR FESR Emilia Romagna 2014-2020. Nel dettaglio l'intervento, che segue le linee di indirizzo progettuali elaborate per il Comune dallo studio Miralles Tagliabue, interesserà un'area di 9.700 mq suddivisi tra aree pavimentate in deck di legno e aree a verde. Attraverso l'opera complessiva, di cui questo intervemto rappresenta una prima fase, si andrà a pedonalizzare il lungomare, si darà continuità ai percorsi ciclabili che sarà ridisegnato attraverso nuovi materiali e nuove scelte di vegetazione. L'intervento comprende anche una riorganizzazione della sosta che consentirà di recuperare i posti auto che saranno spostati dal lungomare per lasciare spazio ai percorsi ciclopedonali e al verde.
Il cronoprogramma prevede una durata dei lavori di circa otto mesi, con inizio subito dopo l'estate per concludersi prima della stagione balneare 2020. A questa prima fase del progetto, che riguarda la fascia longitudinale dal confine della spiaggia al centro della carreggiata stradale, seguirà una seconda fase di lavori che interesserà la restante fascia verso monte, programmata dopo la fine della stagione estiva 2020.
Il termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione al bando è fissato al 3 giugno. Le offerte vanno inviate attraverso la piattaforma on line http://appaltiecontratti.comune.rimini.it/PortaleAppalti, accessibile dal sito del Comune di Rimini (www.comune.rimini.it).
Provincia, 5 milioni di avanzo nel 2018
(Rimini) Nella seduta di ieri, il Consiglio ha approvato a maggioranza (voto contrario dell'opposizione) il Rendiconto di gestione dell'esercizio finanziario 2018.
“Si tratta - spiegano da via Campana - di un documento che restituisce la fotografia di un Ente solido, che rispetta l'obiettivo del pareggio di bilancio (ex patto di stabilità) e il cui risultato finale è ampiamente positivo (un avanzo complessivo di oltre 11 milioni di euro): un risultato funzionale al permanere degli equilibri del corrente e dei successivi esercizi, che permette l'integrale copertura dei fondi previsti a garanzia di tutti i potenziali rischi finanziari, e tutto questo nonostante le criticità che caratterizzano ancora l'intero comparto delle Province (dopo i pesantissimi tagli del triennio 2015/2017, per la Provincia di Rimini il contributo allo Stato nel 2018 è risultato pari a circa 12,5 milioni di euro)”.
Dell'avanzo complessivo che è il risultato finale del Rendiconto, oltre 4,2 milioni di euro sono a destinazione libera mentre 638 mila euro sono da destinare esclusivamente ad investimenti: “si tratta quindi di ulteriori risorse proprie dell'Ente che si vanno a sommare a quanto previsto nel Bilancio 2019, risorse da destinare in primis ad interventi di edilizia scolastica e per la rete di viabilità provinciale”.
Concessioni balneari, la Cgil: rinvio ritarda riqualificazione
(Rimini) “Era facilmente prevedibile e da più parti annunciato”, così la Cgil di Rimini commenta la decisione dell’Unione europea di mettere l’Italia in procedura di infrazione a causa della proroga di 15 anni per le concessioni balneari italiane inserita della legge di bilancio. “Ciò che ci preoccupa è l'ennesimo rinvio che posticipa la possibilità di procedere ad una riqualificazione del turismo balneare inserita in un contesto di certezze normative”, spiegano. “Inoltre, questa operazione del governo a favore degli interessi privati è stata portata avanti con la consapevolezza che i costi saranno scaricati sulla collettività. Infatti l'Unione Europea nel bacchettare l'Italia ha annunciato l'avvio della procedura di infrazione che si riverserà su tutti (quelli che pagano le tasse)”.
Il disegno di legge 4302/2017, mai diventato Legge, “conteneva - secondo il sindacato - elementi utili per una riqualificazione complessiva del turismo balneare. Va detto però che questo disegno di legge relativo a concessioni pubbliche, non contemplava in nessun modo il tema del lavoro e della tutela dei lavoratori, cosa a nostro parere inaccettabile. Anche in fatto di sicurezza della balneazione il testo non prevedeva particolari requisiti di affidamento. Se si rimetterà mano al percorso legislativo sarà necessario correggere queste carenze. Bisogna evitare di ritrovarsi, per esempio, nella solita ambiguità di servizi pubblici essenziali, come il servizio di salvataggio, sacrificati sull'altare del profitto privato”.
Del tema la Cgil parlerà in occasione di un dibattito pubblico Rimini il 16 maggio in Sala Marvelli (Provincia, via Dario Campana 64). Dalle ore 10 si alterneranno nel dibattito Paolo Montalti (Segretario Generale Filcams Emilia Romagna), Roberto Biagini (Avvocato, ex Assessore comunale al Demanio del Comune di Rimini), Aleardo Maria Cingolani (Ammiraglio, Presidente Lega Navale Rimini) e Marco Broccati (Dipartimento delle politiche del Turismo CGIL nazionale).
Concessioni balneari, Commissione Ue boccia proroga italiana
(Rimini) La commissione europea ha scritto al governo italiano. A tema la proroga automatica di 15 anni delle concessioni baneari inserita nel maxi emendamento alla legge di bilancio gialloverde, un provvedimento che va in direzine opposta a quanto stabilito dalle direttive eruoee. Per questo, scopo della lettera è chiedere il ritiro dell’emendamento e annunciare, in caso contrario, l’avvio nei prossimi mesi, si parla dell’estate, della procedura di infrazione.
La notizia era attesa negli ambienti degli addetti ai lavori. Il presidente di Oasi Confartigianato, Giorgio Mussoni ha infatti dichiarato: “Mi auguravo che non arrivasse mai questa notizia, ma difficilmente le cose sarebbero potute andare a buon fine. Adesso serve una legge seria che metta ordine sulla questione e tuteli gli investimenti dei balneari, altrimenti finiamo tutti con la testa rotta”.
Di parere diverso il sito Mondobalneare: “Quello riportato dal quotidiano non è un fatto accaduto, ma solo un'ipotesi, di cui peraltro il settore è al corrente già da mesi”, scrive Mondobalneare.
Interviene anche l’eurodeputato dei Verdi Marco Affronte: “Bisogna pensare ai bandi, saranno contro un possibile monopolio della gestione della spiaggia ma comunque se fatti bene saranno a favore degli attuali titolari delle concessioni, a cui va riconosciuta anche la tutela di eventuali investimenti fatti”.
Il ministro Gian Marco Centinaio ha dichiarato alle agenzie di stampa: "Procedura attesa al 99,9 per cento, ma tratteremo con l'Europa e usciremo dalla Bolkestein".