(Rimini) Scatterà a breve in Emilia-Romagna l’obbligo dell’accreditamento per accedere ai finanziamenti pubblici da parte dei nidi privati. È la novità più significativa delladirettiva della Giunta regionale, che dopo aver ottenuto oggi il via libera dalla Commissione assembleare sarà formalmente approvata dalla Giunta entro fine mese. Con questo provvedimento si completa la riforma di nidi, micronidi e servizi integrativi avviata nel 2016 con la legge regionale che aveva anche introdotto l’obbligo vaccinale per i bambini iscritti. 
L’introduzione della procedura obbligatoria di accreditamento per le strutture private sostituisce la semplice autorizzazione al funzionamento finora richiesta per l’apertura dei nidi, che prevedeva il rispetto delle norme igieniche e sanitarie, di sicurezza degli ambienti e di un numero di educatori proporzionato a quello dei piccoli ospitati. 
Gli altri elementi contenuti nella “Direttiva per l’accreditamento dei nidi d’infanzia” riguardano tutte le strutture del territorio emiliano-romagnolo destinate alla fascia 0-3 anni, pubbliche e private: la formulazione del progetto pedagogico; la presenza del coordinatore pedagogico; l'adozione di strumenti di auto-valutazione dei servizi educativi offerti, oltre ad un adeguato numero di ore di formazione del personale. L’obiettivo è quello di assicurare a tutti i bambini, qualsiasi nido frequentino, comuni livelli di qualità nell’offerta educativa e nella professionalità del personale. 

La proposta dalla Giunta, frutto di un lavoro condiviso tra Regione, Comuni e associazioni dei gestori privati, interessa un sistema regionale composto complessivamente da 1.233 servizi, per oltre 33mila bimbi iscritti;ela richiesta di accreditamento riguarderà le 537 strutture private presenti sul territorio.
La Direttiva, in sintesi
Garantire una qualità diffusa, descrivibile, valutabile della gestione e dell’offerta pedagogica, da Piacenza a Rimini, di tutti i servizi per i bambini nella fascia da 0 a 3 anni èl’obiettivo del provvedimento che entrerà in vigore in modo graduale a partire dai nidi.
Infatti, la procedura dell’accreditamento coinvolgerà per ora solo questa tipologia di servizi e successivamente sarà estesa anche a quelli integrativi (Spazio bambini, Centri bambini e famiglie e servizi domiciliari). 

Il testo definisce una serie di norme comuni per nidi, micronidi, sezioni aggregate alle scuole dell’infanzia, sia pubblici sia privati che prevedono: personale educativo ed ausiliario adeguatamente formato, al quale deve essere garantita la possibilità di aggiornarsi in modo continuativo durante lo svolgimento dell’attività lavorativa; presenza del  coordinatore pedagogico laureato in pedagogia che ha l’obbligo di partecipare alle attività del Coordinamento pedagogico territoriale (organismo composto da tutti i coordinatori pedagogici dei servizi educativi dell’ambito provinciale, con compiti anche di supporto al percorso di valutazione della qualità dei servizi); redazione del  progetto pedagogico proposto ai bambini e alle loro famiglie; auto-valutazione delle  attività svolte, redazione di un report finale e formulazione di nuove proposte per migliorare i servizi.
Il sistema educativo 0-3 anni in Emilia-Romagna
Il sistema dei servizi educativi per la prima infanzia in Emilia-Romagna è rappresentato da nidi d’infanzia che possono accogliere bambini in età 3 - 36 mesi, sia a tempo pieno che a tempo parziale, organizzati con modalità diversificate in riferimento ai tempi di apertura (tempo pieno e part-time) e alla loro ricettività; dai servizi domiciliari organizzati in piccoli gruppi educativi; da quelli integrativi, come lo Spazio bambini e i Centri per bambini e famiglie. 
Secondo i dati regionali riferiti all’anno educativo 2017-2018, in Emilia-Romagna i bambini piccoli e piccolissimi iscritti nei 1.233 servizi educativi erano complessivamente 33.097. Sul totale delle strutture, 696 (per 24.012 iscritti) erano pubbliche, in capo cioè ai Comuni o loro Unioni, e537 quelle gestite da privati (enti e associazioni ecclesiastiche e di carattere sociale), frequentate da oltre 9mila bambini. 

(Rimini) Prende avvio nella prossima settimana l'attività di contrasto all'abusivismo commerciale sull'arenile della Polizia municipale di Rimini che quest'anno, specie all'inizio e al termine della stagione balneare, vedrà come novità l'entrata in servizio dei quad. Si tratta di due mezzi recentemente acquistati che, per proprie caratteristiche tecniche, consentiranno agli agenti di muoversi in ambienti accidentati o difficili come appunto l'arenile, muovendosi con maggiore velocità e agilità a seconda delle necessità del servizio ed ampliando così le aree di controllo.
L'attività specifica predisposta dal Comando della Pm prenderà avvio il 15 maggio prossimo per concludersi il 15 settembre e vedrà all'opera un nucleo speciale, formato da una ventina di operatori della Pm che saranno impegnati in più turni anche avvalendosi durante i controlli di action camera così da documentare le modalità d'intervento. Una procedura operativa che ha portato al termine della stagione 2018 a più di mille sequestri amministrativi e a 888 rinvenimenti di merci, riducendo pressoché a zero, il fenomeno delle vendite stanziali nei 'mercatini' non autorizzati che fino a qualche anno fa, specie nella zona sud della città, hanno occupato abusivamente intere porzioni di arenile.
Un risultato frutto di un cambiamento di strategia nell'azione di contrasto adottata dalla Polizia municipale in collaborazione con le altre forze dell'ordine, che ha portato, con un incremento annuo, costante dai 197 sequestri amministrativi del 2013 ai risultati attuali. Ciò ha consentito di tenere sotto controllo le articolazioni più evidenti (occupazione della spiaggia, vendita capi fasulli) di un fenomeno che, con l'applicazione della nuova strategia coordinata adottata con le altre forze di Polizia in seno al Comitato per l'ordine e la sicurezza coordinato dalla Prefettura, si conferma nei numeri e nei fatti decisamente e sensibilmente ridimensionato rispetto a qualche anno fa.
 
Accanto al contrasto all'abusivismo commerciale, al via anche l'attività per il controllo e il rispetto del nuovo regolamento comunale con lo scopo di  valorizzare l'offerta commerciale sul territorio del comune di Rimini.
Un'attività che proseguirà per tutta l'estate a contrasto di tutti quegli comportamenti che, specie nelle modalità di esposizione della merce all'esterno degli esercizi commerciali del Centro storico e dei viali della Marina, sono stati capaci di provocare un sentimento di degrado dei viali deputati al commercio e a fungere da attrattore per il nostro turismo.
Dopo l'esperienza dello scorso anno, riprende avvio nei prossimi giorni infatti la campagna informativa promossa dalla Polizia municipale che ricorderà ai commercianti le elementari regole e comportamenti da tenere nell'esposizione della merce disposte dal regolamento.
La campagna informativa, che sarà distribuita negozio per negozio, ricorderà così come sia vietata l'esposizione della merce mediante affissione o sospensione su elementi architettonici e serramenti mobili; oppure come non sia ammessa la collocazione di contenitori non destinati all'esposizione delle merci al pubblico a ridosso delle vetrine, che devono essere utilizzate esclusivamente per l'esposizione delle merci; o la necessità di rispettare le nuove disposizioni che regolamentano sia lo spazio di pertinenza dell'attività che le modalità di esposizione delle merci.
Dopo la comunicazione sarà la volta dei controlli, che proseguiranno tutta l'estate. In particolare furono 554 le verifiche portate a termine dalla Polizia Municipale per il rispetto del regolamento comunale dall'avvio della specifica campagna di controlli, durante l'estate 2017 e lungo tutta l'estate 2018, che portarono a registrare 148 violazioni, con i vigili che in particolare hanno contestato una scorretta esposizione della merce in vendita e la tendenza ad occupare con manichini ed espositori una porzione di spazio eccessiva e superiore a quanto previsto dal regolamento, andando a invadere la fascia libera di rispetto per il passaggio dei pedoni.
 
"Attività di controllo e contrasto quelle che a giorni partiranno – è il commento dell'assessore alle Attività economiche e sicurezza Jamil Sadegholvaad – che sono non solo importanti dal punto di vista del rispetto delle regole ma direi fondamentali per il nostro turismo."

(Rimini) Per la prima volta, anche una ‘trasferta’ in notturna per “I Maestri e il Tempo”. Il prossimo incontro della rassegna culturale curata da Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e dalla Biblioteca Gambalunga si svolgerà domani venerdì 10 maggio alle 21.00 presso la Chiesa del Convento Francescano di Santa Croce, a Villa Verucchio. A intervenire in questa eccezionale cornice serale sarà il curatore della rassegna Alessandro Giovanardi (Storico e critico d’Arte, ISSR di Rimini, San Marino e Montefeltro), sul tema “Il ‘codice’ francescano della Passione. Il Trecento riminese a Villa Verucchio”. Un’affascinante chiacchierata sui protagonisti del Trecento riminese, formati alla ‘scuola’ di Giotto, e sulle loro splendide opere artistiche, all’interno di un luogo che – già da sé – è grande patrimonio culturale e artistico.
“Al centro della serata, il grande affresco del Trecento presente nella Chiesa del Convento – anticipa Alessandro Giovanardi, relatore e curatore della rassegna culturale “I Maestri e il Tempo” – una bella Crocifissione di un anonimo maestro riminese allievo di Giotto. Parlerò anche del grande e splendido Dossale (una pala d’altare lignea, a fondo oro e dipinta a tempera) di Giovanni Baronzio, anch’egli eccelso pittore riminese del Trecento, molto influenzato dalle raffinatezze bizantine e gotico-adriatiche. Queste opere sono un “codice” di tutti i sensi e i significati possibili della Passione: un imponente “libro” mistico-simbolico squadernato per immagini”.

(Rimini) Il maestro Riccardo Muti sabato 3 agosto salirà per la prima volta sul podio del Teatro Amintore Galli di Rimini per dirigere la sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini in una selezione di brani tratti da Le nozze di Figaro. Il concerto, oltre a rappresentare una preziosa tappa nella “nuova” storia del Galli, apre la 70esima edizione della Sagra Musicale Malatestiana di Rimini ed è anche uno degli eventi che coronano le intense giornate dell’Italian Opera Academy: dal 20 luglio al 2 agosto al Teatro Alighieri di Ravenna, altro teatro-gioiello della tradizione italiana, Muti sarà infatti impegnato in due settimane di prove dedicate proprio al titolo mozartiano e aperte al pubblico.
“Questo concerto rappresenta un nuovo prestigioso evento del primo anno di programmazione del nuovo Teatro Galli - commenta il sindaco di Rimini Andrea Gnassi – un appuntamento nell’ambito della collaborazione che Rimini ha avviato con la Fondazione Ravenna Manifestazioni sul cammino che porterà il Galli a candidarsi per diventare il settimo Teatro di Tradizione della nostra Regione. Aprire la Sagra Malatestiana, di cui celebriamo la settantesima edizione, con il più grande interprete vivente del repertorio verdiano nonché simbolo dell’Italia musicale nel mondo, quale il Maestro Muti, è per il nostro Teatro un’ulteriore occasione per affermarsi come nuova realtà nell’importante rete teatrale e musicale che la nostra regione può vantare. Si potrebbe dire che questo evento straordinario conclude degnamente la prima stagione del rinato Teatro Galli e auspicabilmente può aprire, allo stesso tempo, una nuova collaborazione con i progetti dell’Italian Opera Academy del Maestro Riccardo Muti”.
Creata da Riccardo Muti nel 2015 per trasmettere al pubblico e alla nuova generazione di musicisti il patrimonio dell’opera, l’Accademia giunge quest’anno alla quinta edizione e rinnova così l’opportunità - tanto per il pubblico quanto per i giovani allievi selezionati, direttori d’orchestra e pianisti accompagnatori - di viaggiare dritti al cuore dell’opera con la guida di Muti. Dopo aver esplorato l’universo verdiano - Falstaff, La traviata, Aida, Macbeth - le sessioni di prove, a cui si potrà assistere, si concentreranno quest’estate su un capolavoro profondamente italiano quale quello che apre la trilogia Mozart-Da Ponte. Come vuole consuetudine il percorso di prove con l’orchestra e con i cantanti si inaugura con la presentazione dell’opera al pianoforte e si conclude in concerto, mentre l’appuntamento al Teatro Galli di Rimini rappresenta invece una novità assoluta.

Giovedì, 09 Maggio 2019 13:13

9 maggio

Stangata autovelox | Rimini e le tangenti milanesi | ‘Solo cose belle’ da oggi nei cinema

(Rimini) Sono partiti oggi i primi solleciti alle 30 gestioni di strutture ricettive ad apertura annuale che non si sono registrate sul portale dell'Imposta di Soggiorno e che rappresentano il 10,41% dei 288 alberghi e residence attivi tutto l'anno.
Grazie alla nuova procedura telematica e agli incroci con gli archivi dello sportello Unico della Attività Produttive, gli uffici comunali hanno la possibilità di monitorare in tempi brevi coloro che non risultano in regola con gli adempimenti obbligatori. L'attività sarà come sempre finalizzata alla lotta all'evasione fiscale e alle irregolarità nella gestione delle strutture operanti nel territorio comunale, ma con tempi e procedure più rapidi così da contrastare l'evasione e combattere fenomeni di concorrenza sleale sull'offerta turistica.

(Rimini) Il sindaco di Riccione Renata Tosi interviene sull’incontro dedicato alla legge sui condhotel, che offre incentivi alla riqulificazione delle vecchie strutture alberghiere e la possibilità del cambio di destinazione d’uso di una percentuale delle camere in appartamenti residenziali. “Un momento di condivisione e riflessione sulla bontà dell'innovativa formula ricettiva dei Condhotel. Ben venga questa iniziativa che a Riccione vede la presentazione dei contenuti della legge regionale che disciplina e mette in chiaro i requisiti richiesti per gestire gli alberghi in maniera del tutto innovativa. Una formula, quella di combinare la camere degli hotel ad una ricettività di tipo residenziale, che ben si sposa con i principi di riqualificazione prospettati, e oggi possibili, nel comune di Riccione con la nuova variante al Regolamento Urbanistico Edilizio entrata in vigore nel 2017. Il Condhotel consente in tempi celeri di riqualificare gli alberghi in termini di sicurezza, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche garantendo una nuova formula di servizi alberghieri alla città, fornendo al contempo agli imprenditori e ai Comuni, nuove opportunità per semplificare e rigenerare le proprie strutture ricettive”, spiega Tosi. L'amministrazione comunale di Riccione “ha anticipato con la variante al Rue questo strumento urbanistico perché crede fortemente nelle necessità e possibilità di rigenerare il comparto alberghiero per dare un rinnovato slancio alla città e al recupero di strutture obsolete non più in grado di essere competitive sul mercato. Inseriti nel piano di riqualificazione avviato con le manifestazioni di interesse rivolte ad imprenditori che al primo avviso pubblico hanno risposto in maniera positiva, tanto da indurre l'amministrazione a procedere con un secondo avviso, i Condhotel vanno incontro alle richieste dei turisti di diversificare le proprie vacanze e dei proprietari di hotel di variare l'offerta ricettiva mista tra residenziale e alberghiero”.

Mercoledì, 08 Maggio 2019 18:19

Autovelox, 9mila multe in 4 mesi

(Rimini) E' di 126 Km/h la velocità che verso le dieci e mezza di sera di uno dei primi giorni dello scorso aprile 2019 un'Audi bianca teneva su una strada urbana. Una velocità pazzesca che avrebbe comportato in caso di necessità uno spazio di frenata di ben cento metri, tale da rendere in un luogo urbano assolutamente certo un sinistro dagli esiti terribili.
Se su via Euterpe in questi primi mesi del 2019 è questa la velocità maggiore registrata – sebbenene sia stata registrata un'altra solo qualche settimana prima con una differenza di soli 5 km – preoccupante è anche il quadro che emerge su via Settembrini, la seconda strada urbana presidiata dalle postazioni autovelox posizionate in centro urbano. A pochi metri dall'ospedale cittadino infatti, in piena zona residenziale a poca distanza dal centro studi, le strumentazioni elettroniche posizionate dal Comune di Rimini hanno sorpreso, questa volta una Citroen C3, a superare la velocità di 106 km/h nelle prime ore di un primo pomeriggio di un giorno di gennaio.
Tre casi eclatanti, punta di iceberg delle quasi 9000 violazioni registrate dagli autovelox cittadini nei primi quattro mesi del 2019. Un dato fortunatamente in calo rispetto agli anni precedenti – nella comparazione dei primi quattro mesi sono state 44.563 nel 2016, 11.157 nel 2017, 10.357 nel 2018, 8.925 nel 2019 – ma che confermano quanto sia necessario mantenere alta la guardia e i controlli su questo tipo di violazione del codice della strada.

Ovviamente per i tre conducenti, come per chiunque superi di oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità, è scattata la sanzione amministrativa, che comprende il pagamento di una somma da euro 829 a euro 3.316, come recita il codice della strada all'art. 142 - 9-bis. A questa consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi, nonché la decurtazione di 10 punti sulla patente.
Ma aldilà dell'aspetto sanzionatorio, quello che salta all'occhio è l'assoluta mancanza della percezione del pericolo da parte di questi conducenti che, oltre alle proprie vite, mettono a repentaglio quelle degli altri cittadini.
"Si tratta di alcuni casi limite – commenta l'Amministrazione comunale di Rimini – ma che confermano nuovamente la necessità, se mai ve ne fosse bisogno, di dotare alcuni luoghi cittadini particolarmente sensibili di strumenti efficaci e rigorosi di deterrenza e controllo. Obiettivo prioritario è quello di aumentare l'effetto deterrenza in particolare per quelle infrazioni del codice stradale che rischiano di avere esiti più tragici e dolorosi per i cittadini coinvolti. E' anche per questo che, ascoltando le richieste che da più parti sono indirizzate all'Amministrazione comunale, sarà valutato l'incremento anche su altre zone della città di questi strumenti di controllo e sicurezza."

(Rimini) La polizia locale ha avviato le indagini per individuare il responsabile dello sversamento di alcuni barattoli di vernice a tempera a Covignano, in un zona San Lorenzo a Monte. L'episodio è avvenuto su un terreno di proprietà privata ed è stato segnalato da alcuni residenti della zona: sul posto sono intervenuti sia personale della Polizia Locale sia Arpa Emilia Romagna, per le valutazioni in merito alla tipologia di materiale versato. Gli esperti di Arpae hanno verificato quindi che si tratta di vernice a tempera, che non presenta elementi di tossicità elevati tali da essere considerati pericolosi.
Prima di procedere alla rimozione del materiale, che si conta di portare a termine al più presto possibile, la polizia locale sta completando le verifiche per individuare e sanzionare il responsabile: le indagini hanno consentito di risalire al punto vendita in cui sono state acquistate e ora gli agenti sono al lavoro per arrivare all'acquirente.

(Rimini) Ad unanimità, la I Commissione consiliare ha approvato l'integrazione al Regolamento per la definizione delle sanzioni relative alla gestione dei servizi ricreativi ed educativi per la prima infanzia 0/6 anni delle sanzioni per chi non rispetta gli obblighi vaccinali. Ora la parola passa al Consiglio Comunale. Si tratta, in sostanza, di rendere strutturale e stabile un provvedimento (la sanzione di 50 euro per ogni giorno di frequenza scolastica da parte di alunni non in regola con gli obblighi vaccinali) che ad oggi era valido solo al 30 giugno grazie all'ordinanza contingibile ed urgente del Sindaco.
Nel corso della discussione si è evidenziato come esistano rischi specifici connessi alla frequenza a servizi educativi per l'infanzia ed a scuole dell'infanzia da parte di bambini non in regola con gli obblighi vaccinali, in particolare per  bambini troppo piccoli per essere vaccinati (in particolare per il morbillo), i bambini e gli adulti che non si sono potuti vaccinare (perché sono sottoposti a terapie che deprimono il loro sistema immune), i bambini e gli adulti che, colpiti da malattie autoimmuni o da altre patologie che richiedono una profonda immunosoppressione per la loro terapia, hanno perso l'immunità in precedenza acquisita.

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