(Rimini) Due depliant rossi realizzati per pubblicizzare una mostra degli anni Duemila, sovrapposti e uniti con lo scotch trasparente a formare un simbolo ben riconoscibile, una stella di David. Una 'composizione' artigianale ma tutt'altro che banale, lasciata sulla porta dell'assessorato alla Cultura del Comune di Rimini, in via Cavalieri.
L'episodio è venuto alla luce quando un'addetta alla portineria dell'assessorato, rientrando in sede, ha trovato all'ingresso il cartoncino, appoggiato per terra. Una volta raccolto è stato subito chiaro come non si trattasse di un semplice depliant caduto a terra, ma di un simbolo creato ad hoc e volontariamente lasciato all'ingresso di una sede che, significativamente, ospita anche l'ufficio dell'Attività di Educazione alla Memoria, progetto che l'Amministrazione porta avanti dal 1964.
"Un gesto isolato e circoscritto – è il commento dell'Amministrazione Comunale – ma che è sembrato doveroso segnalare e rendere pubblico, date le implicazioni e i richiami che la stella di David evoca. Oltretutto l'episodio si è verificato nella settimana in cui ha preso il via il nuovo anno formativo previsto dall'Attività di Educazione alla Memoria (che coinvolge oltre 220 studenti delle scuole superiori), in concomitanza con la doppia applauditissima rappresentazione al Teatro Galli del testo di Primo Levi 'Se questo è un uomo' e, non per ultimo, nei giorni in cui il Senato ha approvato la mozione della senatrice Liliana Segre per la creazione della Commissione contro il razzismo e l'antisemitismo. Ecco perché l'Amministrazione non può che condannare l'autore di un gesto che lascia molto amaro in bocca e terrà alta l'attenzione nel caso dovessero ripetersi episodi simili".

(Rimini) Sono stati consegnati i 10 dissuasori di velocità per l'accertamento della velocità in modo temporaneo all'interno della rete viaria comunale. Dentro gli armadietti di colore arancione la polizia locale potrà installare, volta per volta, a secondo delle condizioni e delle necessità legate al traffico, una specifica apparecchiatura di telelaser in dotazione ai vigili,  che permetterà di misurare le velocità dei veicoli, come se fosse un autovelox. Un metodo di rilevazione della velocità, utilizzato con la presenza di un agente per la verifica sul posto delle funzionalità dell'apparecchio, con il quale si intende garantire maggiore sicurezza  su alcune strade cittadine dove è necessario ridurre la velocità dei veicoli per ridurre i rischi legati agli incidenti stradali.  Ricordiamo che nell'anno 2018, l'eccesso di velocità si è rivelata la seconda causa di sinistro più diffusa, con 262 incidenti provocati.

Le strade scelte sono via Coriano (due armadietti), via San Salvatore (due armadietti), via Marecchiese, via Bassi, via Ambrosoli, via Melucci, via Emilia.
Per tutte le postazioni individuate, il tratto di strada interessato presenta un limite della velocità a 50 km/h che sarà chiaramente segnalato, nel tratto adducente al dissuasore, con specifica segnaletica indicante "limite dei 50 km/h" se non già  regolarmente segnalata come "centro abitato". Oltre all'installazione della necessaria segnaletica verticale sono previsti in modo ben visibili, i cartelli indicanti il "controllo elettronico della velocità" come prevede la circolare del Ministero dell'Interno.

Entro la fine dell'anno, al termine della verifica della segnaletica stradale, saranno installate tutte le colonnine per entrare in funzione anche sul controllo della velocità.  

(Rimini) Grandi imprese già attrezzate, piccole che si stanno muovendo per rispondere alle nuove esigenze dei dipendenti. L’obiettivo è il medesimo: migliorare il clima in ufficio e in fabbrica, il benessere dei lavoratori e la reputazione dell’impresa.
Sono i risultati dell’indagine sul welfare aziendale svolta su un campione di 195 imprese romagnole associate a Confindustria Romagna e Forlì-Cesena, tra manifattura, servizi e costruzioni, a partire da luglio 2019. Dallo studio emerge che il 42% degli intervistati ha un piano di welfare: di queste il 75% delle aziende ha avviato i piani negli ultimi tre anni, mentre nel 25% è attivo da oltre tre anni. Sul totale dei rispondenti il 34,4% non ha ancora adottato un piano di welfare ma prevede di farlo. Il 24% delle imprese non prevede oggi di adottare un piano di welfare, mentre nel 2017 questo valore era superiore e si attestava al 31%.
Dall’osservatorio si nota che l’offerta dei servizi di welfare è caratterizzata principalmente da servizi di sostegno economico ai lavoratori, formazione ai dipendenti, e conciliazione vita lavoro. E questi piani di welfare aziendale, secondo i rispondenti, influenzano in modo rilevante il miglioramento del clima aziendale, della reputazione, e della capacità di attrarre talenti.

Ma cosa frena ancora l’adozione di piani dedicati? Le aziende romagnole stanno incontrando prevalentemente difficoltà nella comprensione dei bisogni dei dipendenti e nella conversione dei premi economici in servizi, oltre al costo economico dell’attuazione dei piani di welfare. Un altro tema che richiede attenzione è la comunicazione e il coinvolgimento dei dipendenti rispetto a queste iniziative. La maggiore difficoltà riscontrata dal 30% dei rispondenti riguarda l’individuazione e la soddisfazione dei reali bisogni dei dipendenti.
In ogni caso, nel prossimo futuro il welfare aziendale dovrebbe aumentare la propria diffusione: nel 60% delle aziende che hanno già un piano di welfare aziendale è previsto nei prossimi anni un ampliamento, mentre nessuna di queste imprese prevede una riduzione.
Il rapporto è il primo risultato dall’accordo del Centro studi di Confindustria Romagna con il Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Bologna con sede a Rimini, tramite il finanziamento di un assegno di ricerca biennale al dipartimento per il progetto “Capitale umano e welfare aziendale nel sistema industriale e dei servizi in Romagna: cambiamenti in atto e prospettive di sviluppo”.

“L’iniziativa nasce dall’esigenza di osservare l’evoluzione delle professionalità all’interno dell’industria e punta a una ricognizione e valorizzazione delle migliori pratiche adottate in Romagna – spiegano i presidenti delle due associazioni, Andrea Maremonti e Paolo Maggioli - perché il fenomeno dell’innovazione organizzativa e delle sue conseguenze, in termini di scelte di gestione del personale, è strategico: la transizione verso approcci gestionali coerenti con una logica di ‘Industria 4.0’ genera infatti sfide e criticità rilevanti nella gestione delle persone, delle loro competenze e del loro benessere”.
“Nonostante la proliferazione di studi e ricerche condotte sul welfare aziendale negli ultimi anni, vi sono alcuni interrogativi importanti su questo tema che restano ancora aperti – ha spiegato la professoressa Paola Giuri, direttore del Dipartimento di Scienze Aziendali nella sede di Rimini - Ad esempio, vi è scarsa conoscenza della diversa propensione imprenditoriale ad attuare politiche di welfare aziendale, delle ricadute di queste politiche sulla produttività e redditività, delle azioni di welfare più efficaci per il benessere e la soddisfazione delle diverse categorie di lavoratori, delle strategie attraverso cui le aziende realizzano o accedono al welfare. Crediamo che il nascente osservatorio in Romagna potrà dare un importante contributo per rispondere a questi interrogativi e sostenere le imprese del nostro territorio”.

Martedì, 05 Novembre 2019 10:53

5 novembre

Ecomondo al via | Parco del mare, cantieri da fine mese | Autovelox umano

(Rimini) Perché ci sia davvero un Green New Deal serve cambiare marcia, in tutto il mondo. Sarà questo il messaggio forte che partirà da domani a venerdì 8 novembre alla Fiera di Rimini, dove Italian Exhibition Group organizza la grande piattaforma fieristica europea dedicata alla circular economy. Occupando tutti i 129.000 mq del quartiere, 1300 imprese da 30 Paesi daranno vita a Ecomondo, l’evento leader europeo della circular e green economy, Key Energy il salone delle energie rinnovabili, il biennale Sal.Ve. salone del veicolo per l’ecologia. Quest’anno si aggiunge la prima edizione di DPE - Distributed Power Europe, l’evento dedicato alla power generation.
Alle 10.30 l’inaugurazione in hall sud. Al taglio del nastro, affidato a Sergio Costa, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, saranno presenti il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Riccardo Fraccaro, l’Assessore alle politiche ambientali della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, l’Assessore all’ambiente del Comune di Rimini, Anna Montini e il presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni. A seguire, gli Stati Generali della Green Economy, quest’anno dal titolo Green New Deal e sfida climatica: obiettivi e percorso al 2030 da dove scaturiranno idee e proposte per sostenere, dare forza ad un cambiamento che punta al consistente taglio delle emissioni di gas serra e a rilanciare nuovo sviluppo e nuova occupazione. Il via ai lavori è affidato a Edo Ronchi, del Consiglio Nazionale della Green Economy, a cui seguiranno gli interventi di Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e di Riccardo Fraccaro, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In programma un palinsesto di seminari internazionali a cura dei comitati scientifici guidati da Fabio Fava (Ecomondo) e Gianni Silvestrini (Key Energy), con oltre mille relatori. Diversi i focus di approfondimento. Tema di attualità che a Ecomondo troverà grande rilievo sarà quello relativo alla plastica, a partire da mercoledì quando è in programma un convegno dal titolo La Strategia italiana per la plastica, a cura dell’Ufficio stampa del Ministero dell’Ambiente.
Ad avviare ufficialmente il programma di Key Energy, domani alle 14.30, sarà il Professor Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, che presenterà uno studio di scenario che conterrà le previsioni future, oltre che sullo sviluppo delle energie rinnovabili, anche sul processo di riqualificazione del patrimonio immobiliare e sul trend della mobilità elettrica e sostenibile, temi decisivi per affrontare in maniera adeguata la decarbonizzazione al 2030.

Centinaia i buyers registrati sulla piattaforma digitale, dove si programmano gli incontri di business con gli operatori in visita al quartiere: ne sono attesi da 150 Paesi. Fra i tanti meeting internazionali, da segnalare il primo Business Forum Italia - Egitto “Water, Energy, Waste, Mobility” organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo in partnership con l’Ambasciata d’Italia al Cairo e la Camera di Commercio Italiana in Egitto. Ad Ecomondo 2019 arriverà dalla Cina una delegazione composta da 20 dirigenti di grandi imprese statali che gestiscono i sistemi e le infrastrutture di approvvigionamento idrico in alcune delle principali città dell'area economica del Delta del fiume Yangtze. Saranno presenti realtà industriali come ad esempio la Shanghai Chengtou Water Group, l'azienda con la più ampia capacità di trattamento delle acque nelle città della Cina. La missione è organizzata dalla Cooperazione Sino-Italiana per la Sostenibilità Ambientale (SICES) e dall'Università Tongji - una delle principali università della Cina, con sede a Shanghai.
Mercoledì, Italian Exhibition Group firmerà un protocollo di intesa con CAEPI-China Association of Environmental Protection Industry che organizza a Pechino la storica rassegna CIEPEC (China International Environmental Protection Exhibition and Conference). L’incoming da tutti questi paesi ed anche le relative attività di promozione sono state realizzate grazie alla preziosa e fondamentale collaborazione con ICE e MISE, ed in particolare con il supporto dell’Ufficio Tecnologia Industriale Energia e Ambiente di ICE.

(Rimini) Sarà Davide Oldani lo chef protagonista dell’ultima charity dinner di San Patrignano. Domenica 17 novembre si misurerà con le oltre 1000 persone presenti nella grande sala da pranzo della comunità guidando la brigata della cucina di San Patrignano nella sfida di soddisfare il palato dei tanti commensali. Davide Oldani è l’ideatore della cucina POP, che ha i suoi fondamenti nell’alta qualità e accessibilità, e guida dal 2003 il suo ristorante, il D’O, a Cornaredo, in provincia di Milano, suo paese d’origine. Uno chef affermatosi in fretta fra i migliori al mondo, tanto che appena dopo un anno dall’apertura del ristorante, le più autorevoli guide gastronomiche lo avevano già inserito fra i grandi chef della cucina italiana. D’altronde le sue esperienze precedenti lo avevano visto a fianco di mostri sacri della cucina, quali Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alain Ducasse, Pierre Hermé.
A breve il suo ritorno in comunità, realtà che ha avuto modo già in passato di apprezzare. “Conosco San Patrignano da un po’ di anni e seguo con attenzione il bene, il buono e il bello che sta facendo e so bene quanto la famiglia Moratti si sta impegnando al fianco di questa realtà – spiega lo stesso chef – Ho aderito subito all’idea di questa cena per rendermi utile alla causa. Apprezzo il metodo di recupero della comunità, fatto di regole semplice e precise che sono alla base di ogni buona famiglia, come l’importanza del mangiare tutti assieme, e i valori che cerca di trasmettere ai suoi ragazzi. E trovo di grande valore l’impegno della comunità nell’insegnare ad ogni ragazzo una professione”.
Per i ragazzi della cucina sarà davvero affascinante collaborare con uno degli chef italiani maggiormente riconosciuti. Per Oldani sarà una sfida interessante quella di guidare una brigata così numerosa: “Mi aspetto di trovare tanti sorrisi e grande armonia, cose che fanno la differenza fra una buona cucina ed una meno buona. Ma conoscendo l’ambiente, non ho dubbi che troverò questa situazione”. Al fianco di Oldani, a curare il dessert, la pastry chef Silvia Federica Boldetti, già eletta Pastry Queen 2016 e autrice del libro di cucina per bambini “Silvia e Beppe”.

(Rimini) Incontro questa mattina in Municipio tra l'assessore alle attività economiche e alla polizia municipale Elena Raffaelli e i commercianti di viale Dante. Si è trattato di un appuntamento richiesto dall'assessore e accolto dagli operatori per tracciare il punto a distanza di due anni dall'entrata in vigore in via sperimentale del regolamento comunale a tutela del decoro urbano, nel tratto compreso tra viale Bellini e viale Scarlatti.
"Con la costituzione di una task force trasversale - ha affermato l'assessore Raffaelli - composta dalle forze dell'ordine durante la stagione estiva sono stati messi a punto controlli mirati di intervento su singole situazioni e i risultati sono stati soddisfacenti. Durante l'incontro odierno ho convenuto con i commercianti di delineare una traiettoria futura con gli operatori per dare risposte chiare in termini di qualità delle attività dislocate nel viale. Valorizzare l'offerta commerciale sul territorio passa dalla qualità delle strutture e da un'identità nuova che, con il contributo e l'accompagnamento dell'amministrazione, sono certa possano rappresentare un segnale importante per questo asse commerciale. Il clima propositivo e di ampia disponibilità a confrontarsi e a collaborare ha avuto un buon riscontro in questo primo appuntamento con riferimento all'attuale regolamento comunale rivolto ad un tratto del viale Dante che ha come obiettivo primario il decoro. Su questo punto mi sono resa disponibile ad apportare accorgimenti e migliorie su segnalazione degli stessi operatori".

(Rimini) Saranno intitolata a Pietro Arpesella e al figlio Marco i giardini situati sul lungomare Claudio Tintori prospicenti i bagni 14, 15 e 16. E' stato concorde infatti il parere della Commissione toponomastica che, presieduta dall'assessore Anna Montini, questa mattina ha esaminato la proposta. Un omaggio a due dei personaggi più illustri e amati della storia recente cittadina. Fu Pietro Arpesella, infatti e non a caso, il primo "riminese" ad essere insignito del Sigismondo d'Oro nel 1994, la maggior onorificenza della comunità riminese ai cittadini che hanno onorato la città di Rimini con la propria attività, proprio per essere stato come si legge tra le motivazioni "pioniere del turismo della Riviera, decano della categoria e custode appassionato ed affettuoso di un simbolo della Città, della sua memoria e della sua storia balneare."
"Insieme a lui anche il figlio Marco; entrambi furono veri e propri 'monumenti del turismo riminese' – ha commentato l'assessore alla Toponomastica Anna Montini – che abbiamo scelto di onorare per l'impegno e per il lavoro con cui, proprio come tanti riminesi, si impegnarono a fare dell'intera città e della Riviera il luogo mitico della vacanza e dell'ospitalità che è ancora oggi"
Via libera da parte della Commissione anche all'intitolazione dello spazio in prossimità delle scale tra la Via D'Azeglio e la circonvallazione occidentale che si chiamerà Piazzetta Sferisterio, in corrispondenza del luogo in cui vi era l'ingresso dello sferisterio riminese.

(Rimini) Parere favorevole questa mattina da parte della commissione urbanistica del comune di Rimini all'accordo territoriale tra Comune, Regione e Provincia per la realizzazione del Parco del mare. Con questo accordo i tre enti si impegnano in particolare a “realizzare il Parco del Mare nel rispetto degli obiettivi attraverso un processo di condivisione e monitoraggio da parte delle istituzioni coinvolte” e definire “il passaggio graduale dalla spiaggia all'urbanizzato mediante un'area verde attrezzata, di alto livello qualitativo, accessibile e fruibile e caratterizzata da semplicità ed economicità di gestione”. L’accordo prevede anche di “riorganizzare la mobilità a favore della pedonalità e della ciclabilità della fascia litoranea con conseguente spostamento a monte della viabilità di scorrimento e la ricollocazione in interrato o in aree dedicate a raso (anche se esterne alla perimetrazione del Parco) dei parcheggi pubblici esistenti”.
Il Parco urbano del mare “intende trasformare – spiegano dal comune - il lungomare di Rimini, che si estende per circa 15 km, in un nuovo sistema urbano, a servizio dei cittadini e dei turisti, vivo 365 giorni all'anno con spazi pubblici accoglienti e attrattivi, che diano priorità alle persone e alla mobilità attiva, con aree destinate allo svago, alla cultura, allo sport, al tempo libero e alle manifestazioni all'aperto. Un ambito in grado, di costituire nuove tipologie di offerta turistica e fornire nuovi presupposti anche per destagionalizzare e riqualificare le strutture ricettive e commerciali esistenti, perseguendo obiettivi specifici”.
Obiettivo è progettare in modo unitario il sistema comprende la fascia dell'arenile dedicato alle strutture balneari, il lungomare e le eventuali aree in fregio fino alla prima linea edificata, e diminuire le superfici coperte presenti sulla spiaggia, in misura superiore a quella prevista dal Piano Particolareggiato dell'Arenile, “al fine di garantire la riduzione complessiva, di dette superfici coperte, di almeno il 10% previsto dalla strumentazione urbanistica sovraordinata (PTPR e PTCP) e una funzionale riorganizzazione dei servizi di spiaggia che per Rimini nord potrà tradursi in modesti incrementi di superficie coperta qualora per Rimini sud si persegua una diminuzione superiore a quella prevista dal Piano dell'Arenile”, spiegano dal comune.
Previste trasformazioni, “anche significative”, sugli edifici prospicienti il lungomare (esempio: ribaltamento dei fronti principali degli hotel dal lato monte al lato mare), “che si andranno ad armonizzare con i nuovi progetti per l'arenile e il lungomare in modo da costituire un tessuto continuo tra spiaggia, parco urbano e insediamenti retro costieri, prevedendo, sulle aree libere a monte dell'attuale linea di demarcazione lungomare-spiaggia, la creazione di attività ricreative, sportive e culturali”. Oltre all'armonizzazione con i nuovi progetti per l'arenile, la progettazione urbana “dovrà prevedere la riorganizzazione delle attività commerciali e ricreative, garantendo permeabilità e accessibilità verso il mare e mirare alla riqualificazione dei principali attestamenti e varchi del sistema urbano (come piazzale Fellini)” e la “riorganizzazione della mobilità che dovrà svilupparsi secondo uno schema a stanze, utilizzando o creando un viale parallelo al lungomare, come strada di distribuzione, ed evitando che il lungomare sia utilizzato come strada di scorrimento”.

 

Lunedì, 04 Novembre 2019 15:08

Festa delle forze armate, le celebrazioni

(Rimini) Alla presenza delle autorità civili, delle Forze armate, delle associazioni combattentistiche e d'Arma e di tanti riminesi numerosi cittadini hanno preso avvio questa mattina in piazza Cavour i festeggiamenti del 4 Novembre, Festa dell'Unità nazionale e delle Forze armate.
Una celebrazione aperta con gli Onori al Prefetto della Provincia di Rimini e la rassegna dello schieramento in armi a cui ha fatto seguito la deposizione di una corona alla lapide dedicata ai Caduti di tutte le guerre e del corteo che ha reso omaggio con la deposizione di corone ai monumenti in piazza Tre Martiri, nella Cappella Votiva all'interno del Tempio Malatestiano e in piazza Ferrari.

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