Mercoledì, 20 Novembre 2019 08:36

Ansa: le "sardine" manifestano domenica a Rimini

(Rimini) Dopo Bologna e Modena le 'sardine' si mobilitano anche a Reggio Emilia con un flash mob dal titolo 'Non si Lega' in programma per sabato nonostante non sia prevista una visita elettorale di Matteo Salvini. Nella città emiliana il leader del Carroccio ha già fatto tappa il 9 novembre scorso. L'appuntamento è per il 23 novembre alle 18.30 in Piazza Prampolini, davanti al Municipio, cuore del centro storico reggiano. A organizzare l'evento un gruppo di dieci persone tra cui Stefano Salsi, di professione comunicatore. "Abbiamo percepito la voglia di scendere in piazza anche a Reggio e di riappropriarci della nostra città - ha detto all'ANSA - Tutto ciò era qualcosa che mancava da tempo.
L'obiettivo è essere in tanti, stretti come sardine e tutti col sorriso. Salvini è già stato a Reggio e sabato non ci sarà? Questo depone a nostro favore in un certo senso perché significa che non c'è una strategia, ma semplicemente la voglia di esserci".
Domenica a Rimini, 'un pesce palla per Salvini' - Nuova manifestazione convocata dalle 'sardine' anti-Salvini in Emilia-Romagna: l'appuntamento è per domenica alle 17 alla Vecchia Pescheria a Rimini. L'evento sarà in contemporanea con la visita in città del leader della Lega che - si legge nella convocazione su Facebook - "insieme alla sua candidata ombra inaugurerà la nuova sede della Lega a Rimini, facendo passare il messaggio che la Romagna è ormai presa". Il titolo dell'evento è 'Rimini non abbocca (Pesce palla in arrivo)'. "Salvini e la sua macchina del marketing hanno già dichiarato che il capitan Pesce Palla verrà in piazza a 'conoscere' le sardine. Quindi - si spiega ancora - oltre alla vostra sardina, preparate un bel pesce palla da regalargli. E poi giù di selfie così è contento.
Tutto rigorosamente in silenzio". Anche in questo caso l'invito è a "nessuna bandiera, nessun insulto, nessuna violenza", perché "fa più rumore un mare in silenzio che un pirata che urla" (Ansa).

(Rimini) “La Camera di commercio della Romagna, con la pubblicazione sistematica del borsino delle professioni, elaborato dal Sistema informativo Excelsior, fornisce al territorio uno strumento utile a cogliere le dinamiche occupazionali, non solo dal punto di vista quantitativo, ma, soprattutto, di analisi qualitativa delle caratteristiche della domanda di lavoro e delle professionalità richieste dalle imprese. – dichiara il Presidente Alberto Zambianchi – La Camera è, perciò, fortemente impegnata sul territorio per favorire l'orientamento allo studio, al lavoro e alle professioni e per ridurre il mismatch, cioè il disallineamento, tra domanda e offerta di lavoro. Numerosi, inoltre, sono i momenti di coinvolgimento attivo; fra questi, il primo impegno in ordine di tempo, è il Salone dell'Orientamento in programma, venerdì 22 e sabato 23 novembre, nei padiglioni della Fiera di Forlì. Va, infine, sottolineato che l'obiettivo principale di tutte queste iniziative consiste nel facilitare al massimo la realizzazione delle aspettative e dei "sogni" dei nostri giovani i quali potranno così anche fornire un contributo fondamentale alla crescita economica rendendo le nostre imprese e il nostro territorio più competitivo e più attrattivo".
La previsione di entrate professionali nel territorio di Forlì-Cesena (7.070) prevale ancora rispetto a quella della provincia di Rimini (6.780) nel trimestre da novembre 2019 a gennaio 2020, con un 14% di imprese che intendono attivare contratti, in calo.

Gli ingressi previsti nel mese di novembre ammontano a 2.240 a Forlì-Cesena e 2.300 a Rimini, in calo rispetto al mese precedente e pesano per il 16% sulle previsioni regionali (28.800 in calo). A loro volta, gli ingressi previsti a livello emiliano-romagnolo rappresentano l'8,3% del dato italiano (349.000 anch'esso in diminuzione rispetto a ottobre e all'anno precedente) e sono distribuiti in prevalenza tra i settori dei Servizi (75% a Rimini e 66% a Forlì-Cesena).
Nello specifico il Commercio prevale a Forlì seguito dai Servizi turistici e viceversa a Rimini; per entrambi i territori al terzo posto appaiono per ingressi previsti i Servizi alle Persone; al quarto e quinto posto a Forlì-Cesena i Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio e le Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo, mentre in provincia di Rimini le Costruzioni (con buone performances anche a livello nazionale) e i Servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone.
Il Manifatturiero in senso stretto appare solo nel territorio forlivese-cesenate tra i primi 5 settori delle assunzioni di questo periodo.
 
I contratti previsti sono di tipo stabile (tempo indeterminato e apprendistato) per il 37% a Rimini e 29% dei casi a Forlì-Cesena.

Le opportunità di lavoro per dirigenti, specialisti e tecnici sono il 16% in entrambi i territori, mentre in Italia la quota sale al 21%.
L'11% e il 12% delle entrate è destinato a laureati (Rimini e Forlì-Cesena); i giovani con meno di 30 anni saranno interessati per il 27% e 31% dei casi (Rn e FC).

Per il 68% delle entrate in entrambe le province viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore; è quindi importante creare occasioni in questa direzione, specie per i più giovani. 
A livello nazionale le difficoltà di reperimento maggiori si registrano verso le qualifiche professionali, seguite da laureati, diplomati e scuola dell'obbligo.  
A livello locale in media in 27 casi su 100 le imprese riminesi prevedono difficoltà di reperimento nel trovare i profili desiderati e in 31 casi su 100 quelle del territorio di Forlì-Cesena. Le professioni più difficili da reperire nella parte più interna del territorio sono i Tecnici delle vendite e gli Operai nelle attività metalmeccaniche (60%), i Tecnici in capo informatico (54%); sulla costa ancora gli Operai metalmeccanici (61%), i Tecnici delle vendite (47%) e i Conduttori di macchinari mobili (46%).

Tra le prossime iniziative in programma nell'ambito del Salone dell'Orientamento Futuro @al Lavoro, che si terrà presso la Fiera di Forlì venerdì 22 e sabato 23 novembre, la Camera cura in collaborazione con altri Enti e imprese i seguenti eventi, aperti* alla partecipazione degli interessati:
-   venerdì 22 novembre (Sala Europa, 9.45-11) I lavori che si raccontano*;
-   venerdì 22 novembre (Spazio Incontro 2, 15.45-16.30 per dirigenti scolastici e docenti) Il lavoro dopo gli studi*;
-   sabato 23 novembre (Sala Europa, 8.45-10.30) Cartoline dal Futuro – Nuovi modelli di sviluppo e nuove professioni;
-   sabato 23 novembre (Sala Europa, 10.30-12.30) Non ci sono più i lavori di una volta;
-   sabato 23  novembre (Laboratorio 1, 11.45-12.30) Il lavoro dopo gli studi*;
-   sabato 23  novembre (Spazio Incontro 3, 15-17.30 per genitori) Il lavoro dopo gli studi*.
 

(Rimini) Per le festività natalizie con "Riccione Mare d'Inverno" la spiaggia diventa nuovamente accessibile anche nei messi più freddi. Con la scadenza dei termini del bando e un centinaio di manifestazioni di interesse giunte agli uffici comunali al Demanio, gli operatori interessati che hanno ottenuto il riconoscimento alla domanda presentata, hanno l'obbligo di mantenere aperti i gazebo senza somministrazione di bevande, utilizzabili i giochi per bambini e percorribili i camminamenti sulla spiaggia con una manutenzione accurata in modo da garantire ai turisti un servizio di spiaggia attrezzata e ordinata.
Nel caso invece delle manifestazioni di interesse presentate per il montaggio di cupole geodetiche pressurizzate o l'apertura di chiringuito, è già prevista, fin da ora, la fruibilità degli stessi, tranne per i casi in cui sia richiesta l'integrazione della documentazione tecnica da sottoporre a Conferenza dei Servizi per poi rilasciare l'autorizzazione richiesta, che avverrà entro la metà di dicembre, così da permettere a tutti coloro che abbiano presentato domanda, con regolare accettazione, di aprire le attività per le feste natalizie.
 
Si ricorda che, come per lo scorso inverno,la durata complessiva dell'utilizzo delle cupole geodetiche pressurizzate e delle strutture a pannellature mobili è di 120 giorni con la possibilità di optare per tutta l'estensione del periodo, o spezzato, a condizione di rimuovere le strutture alla cessazione dell'attività anche nell'intervallo di tempo dei periodi non consecutivi ma rientranti comunque nei 120 giorni complessivi.
Quest'anno è stata adottata una modalità semplificata per snellire le procedure di rilascio delle autorizzazioni.
"Anche quest'anno gli operatori balneari hanno risposto positivamente al bando comunale  - commenta l'assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi - che permette di restituire la spiaggia ad una fruizione ritenuta impensabile fino ad alcuni anni fa. Questo è sinonimo di una sano pragmatismo a fronte delle richieste di un turismo invernale sempre più orientato a cercare servizi legati al balneare durante la stagione più fredda".

Martedì, 19 Novembre 2019 14:43

Nuova scuola Ferrari: lavori nel 2020

(Rimini) Un finanziamento di due milioni di euro per garantire la ricostruzione di una scuola efficiente, da alte prestazioni e moderna: le risorse per la realizzazione della scuola elementare Ferrari rappresentano la voce più consistente contenuta nella variazione di bilancio discussa questa mattina in V Commissione consigliare. Un finanziamento, che si va ad aggiungere agli altri 2,9 milioni già previsti a bilancio, che consentirà entro il 2020 di avviare i cantieri per la demolizione  e la ricostruzione del plesso di via Gambalunga.
Il progetto, del valore complessivo di 4,9 milioni di cui 900 mila euro finanziati dal Ministero dell'Istruzione, prevede infatti il rifacimento totale della scuola, che sarà ricostruita sulla stessa area e con gli stessi volumi di quella esistente nel rispetto del Rue vigente, ma con una dotazione tecnologica, strutturale, energetica moderna e scelte architettoniche e didattiche innovative, in grado di rispondere alle esigenze di un polo scolastico numeroso, che conta oltre 180 bambini.
L'edificio ospiterà due cicli a tempo pieno della scuola primaria, due sezioni della Scuola per l'Infanzia "Via Gambalunga" e comprenderà un "civic center", aule e laboratori che, come già avviene oggi, potranno essere utilizzate da associazioni culturali e cittadine. L'edificio sarà completo di servizi, locali, uffici, parti comuni, mensa e palestra.

La progettazione dei nuovi spazi interni ed esterni all'edificio sarà improntata secondo criteri adattabili alle esigenze didattiche e organizzative della scuola moderna, superando il concetto di organizzazione didattica basata sul modello della lezione frontale e proponendo invece spazi modulari, in grado di rispondere a contesti educativi diversi. Saranno quindi ambienti flessibili e funzionali ai sistemi di insegnamento e apprendimento, integrati con spazi informali e di relax.
Una particolare attenzione progettuale sarà rivolta anche all'organizzazione degli spazi esterni, "per favorirne la vivibilità – è il commento dell'Amministrazione comunale - e per aprire la scuola anche alla comunità e al territorio. Il progetto infatti sarà partecipato e sarà coerente con il piano di rigenerazione urbana che interessa l'intera area della stazione ferroviaria. La scuola quindi sarà un punto di riferimento del contesto cittadino nel quale si inserisce e saranno dunque favoriti gli utilizzi e le funzioni collettive, dalle attività sportive agli eventi, alle attività del civic center".
Il nuovo edificio sarà realizzato con tecniche costruttive, soluzioni impiantistiche e materiali performanti sotto ogni profilo (strutturale, sismico, prevenzione incendi, energetica, barriere architettoniche, comfort abitativo, benessere, fruibilità e funzionalità, sensoriali e psicologico-cognitive, ecc..), per ottenere un complesso edilizio a risparmio energetico e a ridotto impatto ambientale.
Dopo l'approvazione da parte del Consiglio Comunale della variazione di bilancio, si procederà a stretto giro con le diverse fasi della progettazione (preliminare, definitivo/esecutivo) in modo tale da poter aggiudicare i lavori e iniziare il cantiere nei prossimi mesi, nel rispetto dei tempi necessari per poter usufruire del finanziamento ministeriale.  

(Rimini) Rimini, con le sue 108 startup innovative avviate  -34,15 (nel 2018 si fermavano a 32,08) ogni 100 mila abitanti -è la a provincia prima in Regione e quarta in Italia; Bologna, quinta, ne ha 32,70 ogni 100 mila  abitanti. Questi i dati riportati dal Sole 24 Ore, che ha analizzato il  report pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico con la  collaborazione Unioncamere e InfoCamere, aggiornato al primo trimestre 2019.

Cosa sono le Startup innovative

 Per essere considerata una startup innovativa deve soddisfare almeno uno tra una lista di tre requisiti in modo da poter tener fede ad un oggetto sociale che preveda "lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico".
Nel dettaglio, il primo orbita intorno alla propensione verso la ricerca e lo sviluppo, imponendo infatti che a questo tema venga dedicato almeno il 5% del valore maggiore tra costi e produzione. Il secondo requisito riguarda la composizione dell'organico aziendale caratterizzata da almeno 2/3 di
possessori di laurea magistrale oppure da 1/3 di profili con un'attività comprovata di ricerca, mentre il terzo si riferisce al possesso di depositi di brevetti o titolari di software registrato.

Una realtà dinamica e portata ad una fisiologica variabilità

Proprio in virtù di questa serie di normative che regolano il mondo delle start up innovative, è fisiologico che una società possa perderne lo status. Detto che per mantenere lo status ogni sei mesi è necessario inviare una comunicazione alla Camera di Commercio (pena perdita del titolo), va ricordato che l'iscrizione alla sezione delle startup innovative ha una durata massima a partire dalla data di costituzione, rendendo di fatto la permanenza nell'elenco anche una semplice questione
di tempo. Al di là delle realtà che superano il lasso temporale previsto, passando quindi alla disciplina normativa delle società ordinarie, il  mancato rispetto di anche uno solo dei requisiti precedentemente elencati implica il decadimento dello status di startup innovativa.

 I dati del primo trimestre 2019

 La Lombardia è in cima alla classifica delle regioni con oltre 2800 startup  innovative registrate.
 Seguono poi Lazio (1175) ed Emilia Romagna (940) che, come la regione lombarda, sono anche tra le prime dal punto di vista del numero di abitanti.
Milano (62,05 ogni centomila abitanti) si conferma primatista assoluta anche dal punto di vista delle province, ma la Regione più omogenea e dinamica è l'Emilia Romagna, dove compaiono due realtà come Rimini (34,15) e Bologna  (32,70) che figurano tra i primissimi posti a livello nazionale, mantenendo comunque valori di interesse anche nelle altre province in cui il valore è sempre superiore alle dieci startup per centomila abitanti (fatta eccezione per Ferrara che si ferma in prossimità con 9,47).

"Rimini - è il commento dell'Amministrazione comunale - conferma la sua attitudine all'innovazione e al dinamismo. Un territorio in cui le tendenze son anticipate e, spesso, valorizzate commercialmente prima di altri. Ovviamente, per loro stessa natura, si tratta di imprese che tendono a mutare, cambiare forma, unirsi o trasformarsi in altre forme imprenditoriali. Il dato che rimane è la forte propulsione all'innovazione di un territorio che anche grazie alle start up innovative sta ampliando la propria propensione imprenditoriale in settori nuovi e diversi, dal turismo ai servizi, al commercio, con grandi benefici per l'occupazione"
 

Martedì, 19 Novembre 2019 14:32

Metromare, Pmr: rispettate previsioni costi

(Rimini) Previsione di costi rispettate e progetto solido. La vigilia dell’inaugurazione del Metromare è anche l’occasione per fare il punto sulla modalità con la quale l’opera è stata condotta.
Va ricordato che l’intervento rientra nel primo programma delle opere strategiche a livello nazionale individuate con delibera CIPE n. 121 del 21.12.2001 (G.U. n. 51 del 21.03.2002) attuativa della Legge 21.12.2001 n. 443 (cosiddetta Legge Obiettivo).Il primo progetto risale alla fine degli anni ’90 e venne redatto sotto il coordinamento dell’Ing. Luigi Napoli.

Il coordinatore e responsabile unico del procedimento dal 2001 al 2016 è stato l’Ing. Ermete Dalprato; dal 2016 è l’Ing. Roberto D’Andrea.Il progettista Ing. Paolo Vergaglia ha firmato il progetto approvato dal CIPE nel 2006; oltre a lui diversi sono i tecnici che hanno contribuito allo sviluppo progettuale fra i quali lo scomparso Ing. Francesco Moschini. L’apertura dei cantieri è stata condizionata dai pesanti ritardi nell’erogazione dei finanziamenti statali che, pur essendo stati impegnati nel 2006 sono stati resi disponibili solo nel 2011. Nel frattempo era già stato assegnato l’appalto e completata la procedura espropriativa e questo ha consentito di avviare i primi lavori già a fine agosto 2012; essi sono stati condotti da una A.T.I. composta da Italiana Costruzioni S.p.A. per la parte civile e Colas Rail per la parte degli impianti di trazione; la consegna definitiva è avvenuta nel gennaio 2013 ed i lavori sono stati ultimati come da scadenza programmata.

Il progetto è stato approvato dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E.) con delibera n. 93 del 29.03.2006 per un quadro economico complessivo di 92,053 milioni di Euro finanziato per il 60% dallo Stato e per il restante 40% dagli enti locali sottoscrittori dell’Accordo di Programma: Regione Emilia Romagna, Provincia di Rimini, Comune di Rimini, Comune di Riccione e Patrimonio Mobilità Provincia di Rimini (PMR). Circa 81,5 milioni sono stati destinati alla realizzazione dell’infrastruttura e assegnati con il provvedimento di approvazione della Delibera. A questi si aggiungono circa 11,5 milioni per l’acquisto dei veicoli, 38 milioni sono stati complessivamente stanziati delle amministrazioni locali e dalla Regione Emilia Romagna. La realizzazione delle opere infrastrutturali già terminate ammonta a un totale di poco più di 78 milioni. Di questi, 5,7 milioni sono stati destinati agli impianti, più di 8 milioni per la risoluzione di interferenze ferroviarie e per lo spostamento delle reti dei sottoservizi urbani, 3 milioni per l’acquisizione delle aree ferroviarie, 4,2 milioni per le indennità espropriative. Infine, 4,3 milioni sono destinati a spese tecniche, sicurezza e collaudi. 10,5 milioni sono stati destinati all’acquisto dei mezzi. L’infrastruttura vera e propria, al netto delle opere accessorie ha avuto un costo di circa 53 milioni, con una media per km assai contenuto rispetto a realizzazioni assimilabili.

“La validità del progetto – commentano da PMR - e la sua corretta gestione sono testimoniati dal fatto che tutti i contratti stipulati sono stati gestiti all’interno del limite di spesa, tutte le fasi di collaudo dei contratti si sono esaurite senza contenziosi”. Tutte le vertenze aperte contro PMR per quanto riguarda i 680 espropri (151 decreti) si sono concluse con il completo e totale riconoscimento della legittimità amministrativa del procedimento svolto dalla stazione appaltante. Residuano procedimenti per la determinazione dell’indennità espropriativa impugnata da alcune proprietà (14 su 680).

Martedì, 19 Novembre 2019 08:51

19 novembre

Allarme al nido | Classifiche | Parco del mare primo cantiere

(Rimini) A seguito dell'attività ispettiva condotta dai Nas di Bologna e dall'Asl Romagna, Dipartimento di Sanità Pubblica, il sindaco di Riccione Renata Tosi ha firmato oggi il provvedimento di chiusura della casa di riposo Villa Quick di via Trento Trieste. L'ordinanza di chiusura della struttura è stata resa necessaria per le criticità dovute al riscontro di carenze strutturali, tra cui l'assenza di un sistema antincendio, carenze gestionali, igieniche, di qualità dell'assistenza e di sicurezza sul lavoro, oltre al riscontro di personale del tutto sottodimensionato rispetto ai 28 anziani presenti all'interno. Gli anziani presenti nella struttura sono stati visitati e valutati da personale sanitario.
In nessun caso sono stati riscontrati episodi di maltrattamento. Da questa mattina il Comune di concerto con gli assistenti sociali, i medici dell'Ausl e i militari del Nas, è in contatto per predisporre lo spostamento degli anziani presso altre strutture con tempi e modalità diversi a seconda dei casi di autosufficienza di ciascuno. La casa per anziani eroga servizi di tipo sanitario e socio-assistenziale ad anziani non più completamente autosufficienti .
"L'attenzione e la cura per le persone più fragili – dichiara il Sindaco Renata Tosi – sono una priorità indiscutibile per questo a nome mio e dell'Amministrazione Comunale desidero ringraziare i Carabinieri del Nas, i medici e gli assistenti sociali dell'Ausl Romagna per l'efficace lavoro e professionalità dimostrati, tanto più rilevanti quando si è di fronte alle fasce più sensibili e deboli della popolazione”.

 

(Rimini) Sicurezza: Rimini è ultima nella classifica di Italia oggi. “Due graduatorie diverse, quelle di Italia Oggi (il tradizionale report annuale sulla Qualità della Vita) e Sole 24 Ore (il rischio credito), per comporre un quadro non nuovo dell'intero territorio provinciale riminese”, commenta l’assessore Gian Luca Brasini. “Al di là infatti delle ormai stranote distorsioni statistiche (denunce reati, è quella più classica), lo scenario complessivo che emerge è quello di una realtà metropolitana a 25 Comuni in cui convivono senza soluzione di continuità i primati nel tempo libero e nel turismo, i consumi sopra la media così come l'elevato costo degli immobili, il dinamismo delle start up con l'alta volatilità tra aperture e chiusure delle attività imprenditoriali e l'elevato rischio creditizio. La dimensione allo stesso tempo provinciale e metropolitana non è afferrabile dai numeri della statistica, benché questi siano per definizione materia comunque opinabile (gli scostamenti consistenti tra analisi annuali dei due quotidiani economici ne sono un perfetto esempio)”.
Ricchi e poveri, grandi e medio piccoli, “con parametri 'al di sopra' ma dichiarazioni 'al di sotto', allegri e mesti, 25 Comuni che sembrano in realtà 100. Quello che però si deposita a terra di questi consueti 'fuochi artificiali' è il tema di un'evasione fiscale che è ancora un fattore per questo territorio. Il rischio crediti, che vede la nostra provincia in posizione medio bassa, trova motivazione innanzitutto nei dati della ricchezza prodotta e delle relative dichiarazioni dei redditi dei riminesi, entrambi bassi, basso, bassissimi rispetto alla media del resto della regione. La componente evasione e elusione fiscale continua ad avere un impatto. Il tax gap dell'area riminese, rispetto all'Emilia Romagna e al Paese rimane tra i più elevati. Nonostante i consumi, il tempo libero, il costo delle case etc etc. Un problema non da poco e che riguarda prima di tutto lo Stato italiano”.
I Comuni stanno “da tempo, con i modesti strumenti indicati dalla legge, contrastando 'per loro competenza' il fenomeno. Si pensi solo all'impulso dato dal Comune di Rimini sul fronte del recupero dell'evasione Tari, Imu, Imposta di soggiorno che ha consentito il 'riassorbimento' di risorse dovute per decine di milioni di euro e sta migliorando il pagamento dei tributi alle scadenze. Non solo: è di queste settimane l'approvazione e l'attuazione del regolamento disciplinante la facoltà di revocare le licenze in caso d'irregolarità tributaria. Sulla stessa linea si stanno muovendo diverse altre amministrazioni comunali di questo territorio. L'evasione vera e inesplorata è quella erariale: Iva, Irpef e Ires. Non è questione di penalizzazione nelle graduatorie 'ludiche' degli organi d'informazione ma di sottrazione di denaro alla pubblica utilità e alla comunità tutta”. Questo “il tema reale. Questa la priorità per un Paese che ha bisogno come il pane di investimenti e ammodernamenti per essere competitivo ma che non può pensare di ricavarli gravando sulla tassazione dei soliti noti. Occorre andare a recuperare il dovuto da chi, sinora, non fa il proprio dovere. La lezione per la provincia di Rimini è tutta qui".

(Rimini) Un denso fumo nero si è sprigionato questa mattina all’accensione della caldaia dell’asilo Girotondo di Rimini, via Circonvallazione. Temendo delle problematiche più serie, le insegnanti hanno evacuato le classi, accompagnando i bimbi all’esterno, e allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono prontamente accorsi, oltre i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Polizia Locale, anche i tecnici di Comune e Anthea. Una volta riparato il guasto e ripristinate le condizioni di sicurezza le maestre hanno riaccompagnato i bimbi nelle aule, in cui stanno proseguendo normalmente le attività didattiche.

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