(Rimini) Domenica dalle 10 in spiaggia a Rimini si terrà una megaraccolta di rifiuti. L’appuntamento è al bagno 50, l’iniziativa è promossa dal gruppo ‘La nuova era’. “Partendo dal bagno numero 50, vari gruppi, associazioni ed enti del territorio si daranno appuntamento per "sporcarsi le mani" e sgomberare da rifiuti e detriti la spiaggia della nostra città, a seguito delle grandi mareggiate e degli eventi climatici estremi avvenuti in questo novembre 2019”, spiegano gli organizzatori. Parteciperanno Basta Plastica in Mare, Erasmus Student Network - Rimini , Fondazione Cetacea, Friday For Future - Rimini, La Nuova Era, Legambiente, LSDF - Li- bera Società Del Frisbee, la comunità Papa Giovanni XXIII e vari gruppi Scout della città, e altri. L'evento è aperto a tutti i cittadini. Non è richiesta alcuna abilità pratica. Chiunque è il benvenuto: bastano un paio di guanti... tanta passione e tanto entusiasmo.

“In accordo con il gruppo Hera, lungo la spiaggia verranno allestite zone di raccolta speciali dove depositare i rifiuti che verranno raccolti strada facendo”, spiegano gli organizzatori. “Il programma prevede alle 9,45 raduno per tutti i partecipanti al Bagno 50, per poi iniziare l'attività alle 10. Nelle successive 2 ore ci si occuperà di bonificare il più a fondo possibile la battigia della spiaggia dal maggior numero di detriti possibili. Alle 12ci si riunirà - ovunque si sarà arrivati - e ci sarà un breve momento di confronto tra i partecipanti, condividendo le sensazioni dell'esperienza vissuta du- rante la mattinata. Verrà quindi scattata una foto di rito con tutti i volontari, ai quali però “non verrà messo a disposizione nessun tipo di materiale: è dunque caldamente consigliato arrivare muniti di guanti da giardino e, per chi vuole, suggeriamo di portarsi appresso una borraccia d'acqua e/o retini/grabber per facilitare le operazioni di raccolta”.

Venerdì, 29 Novembre 2019 09:40

29 novembre

Black friday | Tintori e Spadazzi, via ai cantieri | Stazione: si sfonda a mare nel 2020

Giovedì, 28 Novembre 2019 15:52

Spaccio di cocaina, 12 albanesi in manette

(Rimini) Su richiesta del sostituto procuratore Roberto Ceroni della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, questa mattina gli egenti della squadra mobile della questura di Bologna hanno eseguito dodici ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di dodici persone di nazionalità albanese, legate ad una attività di spaccio di cocaina fiorente in alcune città del Nord-Italia, tra cui Rimini. Tre, inoltre, gli indagati messi ai domiciliari per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Al vertice della banda H.L., 39enne albanese, che, rintracciato dalla polizia a San Pietro in Casale, è stato trovato con 18mila euro nascosti in un calzino. Suo il compito di acquistare cocaina in Belgio e Albania e ridistribuire tra Bologna, Genova, Rimini e il Veneto. "In base a un calcolo fatto nel corso delle indagini - ha spiegato il dirigente della squadra mobile Luca Armeni - da metà marzo a metà aprile 2018, l'organizzazione ha importato 10 chili di cocaina".

(Rimini) Con la chiusura delle strade hanno preso avvio questa mattina operativamente i due cantieri per la realizzazione, nell'ambito del progetto complessivo del Parco del Mare, del primo stralcio dei primi due tratti, quello sul lungomare Tintori a Marina Centro e sul lungomare Spadazzi a Miramare. Un momento a cui hanno voluto essere presenti il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi accompagnato dall'assessore ai Lavori pubblici Jamil Sadegholvaad e dall'assessore Frisoni, sul cantiere assieme ai rappresentanti degli operatori balneari riminesi. "Una tappa – come ha detto il Sindaco di Rimini – di un grande cammino che vedrà profondamente cambiato senza più auto e con nuove funzioni il waterfront riminese in un processo rivoluzionario che da Miramare toccherà Torre Pedrera." In particolare da oggi giovedì 28 sarà chiuso al traffico veicolare e divieto parcheggio il tratto 1 del Parco del Mare , da piazzale Kennedy a via Beccadelli, mentre sarà con chiusura parziale quella prevista sul tratto 8 lungomare Spadazzi, dove l'organizzazione del cantiere, con l'istituzione del divieto di parcheggio sulla via, consente il mantenimento del flusso veicolare da Riccione verso Rimini.
Come noto, la realizzazione dell'infrastruttura verde urbana per il Parco del mare seguirà le linee di indirizzo progettuali elaborate per il Comune dallo studio Miralles Tagliabue che ha definito la cornice architettonica e paesaggistica dei nove lotti del lungomare sud, sia per la progettazione dell'opera pubblica, sia per gli interventi dei privati. L'obiettivo è quello di rigenerare il waterfront riminese per un lungomare senza auto e con nuove funzioni. Saranno così ridefiniti i percorsi ciclabili e pedonali, saranno realizzate passeggiate in doghe di legno, si interverrà con nuove scelte di vegetazione e nuovi materiali. Il progetto esecutivo di questo primo stralcio è stato realizzato dallo studio Dodi Moss di Genova. L'intervento si concluderà nella sua prima fase, su entrambi i tratti, entro sei mesi a cui farà seguito una seconda che darà completamento al progetto anche nella fascia verso monte, grazie ai finanziamenti intercettati sui bandi della Regione Emilia Romagna per la rigenerazione urbana e la riqualificazione dei prodotti turistici.

Interventi

Un lungomare senza auto, nuova vegetazione e aree verdi valorizzate e riconsegnate alla città: avanza step dopo step il percorso del Parco del Mare, il progetto di riqualificazione che darà nuovo carattere al sistema urbano costiero riminese.
L'intervento, che comporta un investimento complessivo di 2.385.386,92 euro, è parte del complessivo progetto per l'infrastruttura verde urbana per il Parco del Mare co-finanziato per 1.785.000 euro (63%) attraverso le risorse dell'Asse 5 del POR FESR Emilia Romagna 2014-2020.
Il progetto prevede la pedonalizzazione e riqualificazione del Lungomare Tintori, attraverso un nuovo disegno, nuova vegetazione e aree verdi. Sarà realizzata una passeggiata pavimentata in doghe di legno con un margine rettilineo che coinciderà con il confine demaniale ed un margine a sinusoide irregolare verso la città. Contestualmente si interverrà anche per la messa in sicurezza del tratto dal punto di vista idraulico: in base ai risultati di uno studio sull'intero Parco del mare (Lungomare sud), la nuova passeggiata sarà rialzata dal livello medio del mare di circa +2,85 cm, con una quota di circa 80 cm in più rispetto a quella attuale. Saranno inoltre realizzate 18 aiuole a forma di "sardina" per complessivi 400 mq circa, delle quali una dedicata alle attività di fitness e le restanti a verde. A bordo delle "sardine" il progetto prevede la realizzazione di panche a disegno dalla forma organica ed ergonomica, modellate in continuità dello spazio a verde.
Così come per il tratto di Lungomare Spadazzi, anche per il Tintori i lavori iniziati quest'oggi si concluderanno prima dell'estate 2020. L'intervento è la prima fase del progetto, a cui seguirà una seconda fase dei lavori che darà completamento al progetto anche nella fascia verso monte seguendo le linee guida progettuali elaborate dallo studio Miralles Tagliabue raccordandosi con gli interventi privati.

L'intervento sul lungomare Spadazzi è parte del complessivo progetto per l'infrastruttura verde urbana per il Parco del Mare finanziato per oltre 2,8 milioni di euro (circa 2/3 dei complessivi 4,5 milioni) attraverso le risorse ottenute nell'ambito dell'Asse 5 del POR FESR Emilia Romagna 2014-2020. Il progetto oltre il Lungomare Spadazzi comprende il tratto tra il Parco Fellini e Piazzale Kennedy, quindi la "testa" e la "coda" del Lungomare Sud.
Il progetto approvato dalla Giunta segue le linee di indirizzo progettuali elaborate per il Comune dallo studio Miralles Tagliabue, incaricato di definire la cornice architettonica e paesaggistica dei nove lotti del lungomare sud, sia per la progettazione dell'opera pubblica, sia per gli interventi dei privati. Nel dettaglio l'intervento sul Lungomare Spadazzi interesserà un'area di 9.700 mq suddivisi tra aree pavimentate in deck di legno e aree a verde. Attraverso l'opera si andrà a pedonalizzare il lungomare, si darà continuità ai percorsi ciclabili che sarà ridisegnato attraverso nuovi materiali e nuove scelte di vegetazione.
L'intervento – dal valore complessivo di 2,39 milioni di euro - prevede la realizzazione di una passeggiata in doghe di legno con un margine rettilineo che segue il confine demaniale ed un margine a sinusoide irregolare verso monte. All'interno di questa area pavimentata in legno saranno ritagliate delle aree a verde a forma lenticolare (che sono state ribattezzate "sardine"). Altre aree a verde saranno costituite da alcune delle attuali aiuole che saranno risagomate per ottenere un disegno complessivo armonioso. A bordo delle "Sardine" il progetto prevede la realizzazione di panche a disegno in marmo dalla forma organica ed ergonomica, modellate in continuità allo spazio verde a formare un armonico disegno integrato. Sul lato mare è prevista una elegante balaustra in acciaio in sostituzione delle attuali barriere in muratura, che si interrompe in prossimità degli ingressi agli stabilimenti balneari. Sono previste nuove aree a verde per circa 734 mq, realizzate attraverso la posa di pini olive, tamerici e arbusti. Il progetto infine accoglie con particolare attenzione la necessità di garantire l'accessibilità a tutti, eliminando ogni possibile barriera che possa limitarne l'uso. Il cronoprogramma la conclusione dei lavori prima della stagione balneare 2020. Si tratta della prima fase del progetto, che riguarda la fascia longitudinale dal confine della spiaggia al centro della carreggiata stradale, a cui seguirà una seconda fase di lavori che interesserà la restante fascia verso monte, programmata dopo la fine della stagione estiva 2020.

(Rimini) Per i piccoli commercianti il Black Friday (che spesso dura una intera settimana), non è “un propulsore per le vendite”, ma “una subdola spada di Damocle”. È così che Giammaria Zanzini, rappresentante riminese, vicepresidente regionale e consigliere nazionale di Federmoda – Confcommercio descrive il venerdì nero degli acquisti, pratica statunitense approdata ormai in pianta stabile anche in Italia.
“Sarebbe meglio che dagli Stati Uniti importassimo fiscalità equa e burocrazia light, anziché questa iniziativa che va a vantaggio esclusivo delle catene monomarca e dei colossi del web – spiega -. A loro serve per mantenere gli alti volumi di vendite di prodotti a bassissimo prezzo e di altrettanto scarsa qualità e possono permetterselo giocando sulle quantità, mentre i piccoli commercianti sono sollecitati ad operare ribassi che di fatto azzerano i propri margini e li mettono ancora più in crisi. Per coprire i costi, dai dipendenti all’affitto, dalle imposte alle bollette, un negozio indipendente deve vendere a prezzo pieno almeno il 65% della sua merce. In quanti finora sono riusciti a farlo, tra crisi dei consumi e meteo che cambia le stagioni? Con le svendite legate al Black Friday e i saldi che arrivano prestissimo (a Rimini al via il 4 gennaio 2020, ndr) sarà impossibile per molti. Insomma, per i piccoli esercenti questo appuntamento è un gioco al massacro perché li mette in stretta concorrenza con le multinazionali e i colossi dell’e-commerce. Il recentissimo studio di Mediobanca fa sapere che le 25 principali aziende digitali, da Google ad Amazon solo per citarne alcune, nel 2018 hanno versato in Italia appena 64 milioni di tasse. Circa la metà dell’utile ante imposte di questi gruppi è tassato in Paesi a fiscalità agevolata, con conseguente risparmio fiscale cumulato di oltre 49 miliardi nel 2014-2018. Il tax rate effettivo delle multinazionali WebSoft è pari al 14,1%, ben al di sotto di quello nominale del 22,5% (Fonte: AGI). Il risultato di tutto è che dal 2012 al 30 settembre scorso abbiamo perso in Italia 89.631 imprese di cui 54.749 nel settore tessile, abbigliamento, accessori, intimo, calzature e pelletteria (Fonte InfoCamere Movimprese). Senza dimenticare che non è raro incappare sul web in acquisti di merce contraffatta, non originale o addirittura fuorilegge e potenzialmente dannosa per la salute.
Ma anche se si volesse lasciare da parte il punto di vista economico – prosegue Zanzini - il Black Friday rimarrebbe una iniziativa tutt’altro che lodevole. A cominciare dai costi per l’ambiente. L’industria della moda ha prodotto in un anno un sovrannumero di articoli del valore di 4,3 miliardi di dollari e molto spesso l’invenduto viene bruciato provocando emissioni di CO2 quanto carbone e gas naturale insieme. Le navi container, se fossero uno Stato, sarebbero il terzo più inquinante al mondo, per non parlare del moltiplicarsi delle consegne a domicilio e del proliferare di camion e camioncini. Ma il vero prezzo della moda a basso costo è quello umano. Dietro ogni maglietta che paghiamo poco, c’è qualcuno che sta pagando il resto con la propria vita, complici le delocalizzazioni delle produzioni nei Paesi in via di sviluppo dove il costo della manodopera è bassissimo, pari a 2 o 3 euro al giorno e migliaia di operai, per lo più donne e bambini, lavorano privi di qualsiasi tutela e in pessime condizioni igieniche e di sicurezza. Credo sia arrivato il momento di chiederci: è questo il mondo che vogliamo? Se la risposta è no, è urgente che i consumatori abbandonino il richiamo delle sirene del fast fashion per un modello di acquisto più sostenibile per tutti. La Francia si sta già muovendo per limitare questo fenomeno dilagato anche in Europa: i deputati della commissione per lo Sviluppo sostenibile dell’Assemblea nazionale francese hanno approvato un emendamento per introdurre il divieto delle campagne promozionali legate al Black Friday inserendole tra le pratiche commerciali aggressive passibili di pene fino a due anni di carcere e multe oltre i 300mila euro poiché lasciano supporre forti sconti quando invece, secondo uno studio realizzato da UFC-Que choisir, la riduzione media dei prezzi è inferiore al 2%”.

(Rimini) "Si può fare: perché no?" è il messaggio che Niki Leonetti, ex-bambino prematuro, lancia soprattutto ai ragazzi, per abbattere le barriere mentali sulla disabilità. Niki sostiene che "per fortuna, dopo ogni fine, c'è sempre un nuovo inizio da cui ripartire" ed afferma che "ciò che più mi arricchisce sono le emozioni che leggo negli occhi dei ragazzi mentre mi ascoltano". Questa è anche la storia che racconterà agli operatori sanitari, 200 in tutto tra medici ed infermieri, che si ritroveranno sabato 30 novembre a Rimini, provenienti da tutta Italia, per partecipare alla settima edizione del convegno "La Famiglia nella Terapia Intensiva Neonatale", organizzato dal personale della Tin di Rimini, e in particolare dalla direttrice Gina Ancora, da Sandra Lazzari e Natascia Simeone, insieme al professor Franco Baldoni del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna. Insieme a relatori, nazionali ed internazionali, si parlerà di qualità della vita, mettendo a confronto il punto di vista dei pazienti con quello degli operatori e di un'antropologa. Si proseguirà su temi riguardanti il delicato compito della comunicazione con le famiglie dei neonati a rischio, focalizzandosi sul "come, dove e quando" e sulla distinzione tra speranza ed illusione.

Nella stessa giornata verrà affrontato il tema della procreazione medicalmente assistita. Una attrice, Antonella Questa, porterà a galla le emozioni legate a questo argomento leggendo un pezzo tratto dal suo spettacolo teatrale "Stasera ovulo". Il tema verrà poi affrontato da una rappresentante dell'Istituto Superiore di Sanità, da ostetrici e da psicologi. A conclusione, lettura del "viaggio di Blastociccio", tenera storia scritta da una mamma per raccontare ai bambini nati da fecondazione assistita il loro viaggio "un po' più lungo". Il convegno, che si terrà al centro congressi Sgr di Rimini a partire dalle 8,45, e al quale porterà i saluti l'assessore Mattia Morolli del Comune di Rimini, è aperto anche alla cittadinanza, fino ad esaurimento dei posti in sala.

Giovedì, 28 Novembre 2019 12:52

Gianrico Carofiglio al Fulgor

(Rimini) Ieri sera, sala gremita al cinema Fulgor per l'ex magistrato e scrittore Gianrico Carofiglio, che ha presentato a Rimini il suo nuovo libro 'La misura del tempo', un romanzo tra il giallo e il legal thriller. Durante l'incontro, promosso da Libreria Riminese, cinema Fulgor e associazione Dems, non sono mancati momenti di dialogo tra lo scrittore e il suo pubblico.

Giovedì, 28 Novembre 2019 09:31

28 novembre

Reddito di cittadinanza e lavoro nero | La casa di Fellini | Verucchio, palestra evacuata

(Rimini) “Durante il mese di ottobre si è verificato un solo episodio di superamento del valore medio giornaliero del pm10 in entrambe le stazioni del Comune di Rimini (Flaminia e Marecchia). Il valore medio mensile del parametro è rimasto relativamente basso”. Ne dà notizi l’Arpa. “Anche la concentrazione media mensile del pm2,5 è rimasta contenuta. In genere il mese di ottobre, insieme agli altri mesi autunnali, contribuisce al numero degli sforamenti del valor medio giornaliero del PM10 dell’intero anno ma, per l’anno in corso, le condizioni meteorologiche non hanno favorito l’accumulo del particolato”. Per quanto riguarda il Biossido di Azoto “NO2”, durante il mese di ottobre, presso via Flaminia “si è registrato un valore medio mensile superiore al valore limite previsto dalla norma per la media annuale (40 µg/m3). I rimanenti inquinanti non hanno presentato particolari criticità”.

(Rimini) Ancora un’audizione davanti alla Commissione Affari costituzionali del Senato sul distacco dei comuni di Sassofeltrio e Montecopiolo dalla regione Marche per approdare in Emilia e Romagna e, in particolare, nel territorio della provincia di Rimini.
Ne danno notizia i parlamentari della Lega Jacopo Morrone e Elena Raffaelli, segnalando che, durante l’audizione di questa mattina, i sindaci Stefano Zanchini di Novafeltria, Mauro Giannini di Pennabilli, Leonardo Bindi di San Leo e Fabiano Tonielli di Casteldelci hanno perorato con diverse argomentazioni la causa della popolazione dei due Comuni che, in situazione di grande disagio, aspirano a far parte del territorio romagnolo e chiedono che vengano accordate dignità e ascolto ai loro appelli ormai vecchi di anni”.

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