Lunedì, 02 Dicembre 2019 13:32

Maxi canoni, le darsene scendono in piazza

(Rimini) Sono stati una cinquantina gli operatori dei porti turistici italiani intervenuti questa mattina in Piazza Cavour per la manifestazione nazionale promossa da Assomarinas (Associazione Italiana Porti Turistici) in collaborazione con Ucina (Confindustria Nautica) contro l’aumento dei canoni per le concessioni destinate alla nautica. I sindaci Andrea Gnassi di Rimini e Mariano Gennari di Cattolica sono scesi in piazza accanto a loro.
Il messaggio è stato univoco. “Siamo alla seconda manifestazione qui a Rimini e speriamo che sia l’ultima – ha detto Ferretti ripercorrendo le tappe della vicenda – Siamo alla fantascienza. Ci sono almeno tante sentenze che ci danno ragione, tra cui quella della Corte Costituzionale” che ha evidenziato le necessità di rivedere la norma. “Siamo primi per yacht e servizi, abbiamo i porti turistici più belli del mondo, ma ora siamo all’ultima spiaggia – ribadisce Cecchi – Sono presidente da appena sei mesi e mi sono trovato sul tavolo questa vergogna. Ne ho parlato col Ministro Toninelli prima e con il Ministro De Micheli poi, sono arrivato a minacciare il blocco del porto di Genova. Confidiamo che si trovi una soluzione nella finanziaria di fine anno”. “Ci sono i tempi per inserire l’emendamento in Finanziaria - gli ha fatto eco Perocchio – Un emendamento di tre righe, semplicissimo, che ribadisca un concetto chiaro: non si applica il nuovo canone a chi ha investito per costruire le infrastrutture. Tanti ci sostengono: penso ad Anci, che ha più volte lavorato per presentare l’emendamento o al consiglio della Regione Emilia Romagna che ha impegnato la Giunta a insistere col Governo perché si arrivasse ad una soluzione”.

“Non si possono cambiare così le carte in tavola – ha sottolineato il sindaco Gennari – Ringrazio il sindaco Gnassi per l’invito a essere qui oggi, ma ora faccio io un invito: andiamo insieme al Mef, a parlare con il ministro De Micheli e la vice Cancellieri: ci devono ascoltare, perché i territori sono la risorsa di questo Paese”.
“Non dobbiamo andare solo noi due, ma tutti insieme, per avere una risposta seria e definitiva – ha concluso il sindaco Gnassi – Questa è a tutti gli effetti una truffa di Stato: fai un contratto e retroattivamente si cambiano le carte in tavola. Abbiamo decine di milioni di investimenti costruiti su un contratto con lo Stato e lo Stato truffa con il contraente. Questa vicenda però non va strumentalizzata: negli anni si sono alternati governi di tutti i colori, ma la situazione è sempre la stessa. La politica si deve assumere le responsabilità: ho già parlato con il ministro De Micheli, Anci è attiva, così come c’è l’impegno del sindaco di Cesenatico Gozzoli e dell’assessore regionale Corsini. Basta un emendamento di tre righe e non si dica che non ci sono coperture, perché non ci sono coperture se qualcuno fallisce”.

Il tema nasce con la Legge Finanziaria 2007 attraverso la quale, per rideterminare i canoni annui per le concessioni rilasciate o rinnovate con finalità turistico-ricreativa, si chiedeva la stessa applicazione anche alle zone del mare territoriale ‘aventi per oggetto la realizzazione e la gestione delle strutture dedicate alla nautica da diporto’. Un intervento che ha portato quadruplicare i canoni dei concessionari delle darsene e delle marine d’Italia.
Nel corso della manifestazione, organizzata con il supporto del Comune di Rimini, hanno preso parola Luigi Ferretti di Marina di Rimini, il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio e Saverio Cecchi presidente di Ucina. Ad affiancarli il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il sindaco di Cattolica Mariano Gennari e l’assessore al Demanio del Comune di Rimini Roberta Frisoni, a ribadire il sostegno del territorio ad un settore che rischia di subire un pesantissimo contraccolpo.

 

Lunedì, 02 Dicembre 2019 10:07

2 dicembre

Lolli a Regina Coeli | Supertassa di soggiorno | Il parco eolico

(Rimini) 

Sta rientrando in Italia, imbarcato all'alba su un volo per Roma, Giulio Lolli, l'imprenditore bolognese condannato all'ergastolo in Libia per terrorismo e fiancheggiamento di un gruppo estremista separatista. Lolli, quando era stato arrestato a Tripoli due anni fa, era già considerato latitante per la giustizia italiana da 9 anni; da quando cioè il sostituto procuratore Davide Ercolani, lo aveva indagato per associazione per delinquere, truffa, falso e appropriazione indebita. Soprannominato "il pirata" proprio per quella sua rocambolesca fuga a bordo di uno yacht verso le coste del Nordafrica, è stato consegnato al Ros dei Carabinieri grazie all'intervento diplomatico dell'Ambasciata Italiana di Tripoli, dell'Ufficiale di Collegamento della Polizia di Stato, in accordo con il Ministero della Giustizia, Ministero degli Esteri e sotto l'impulso della Procura della Repubblica di Rimini e quindi del sostituto procuratore Davide Ercolani.

"Concreto e attuale il pericolo che possa commettere reati in armi e di terrorismo, stanti la gravità dei fatti e l'inserimento in un chiaro contesto eversivo", lo scrive il gip di Roma, Cinzia Parasporo, nell'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Lolli.

Accogliendo la richiesta del pm Sergio Colaiocco, il gip definisce Lolli come soggetto "dall'elevatissima pericolosità che ha vissuto in Libia diversi anni figurando tra i comandanti del cartello islamista denominato Majlis Shura Thuwar, formazione jihadista controllata dall'organizzazione terroristica Ansar Al Sharia (affiliata ad Al Qaeda), molto attiva nel 2017 a Bengasi, fino al suo definitivo scioglimento avvenuto due anni fa, e con base operativa a Misurata. Da lì Lolli si occupava di garantire alle milizie i rifornimenti di armi, approvvigionamenti che avveniva via mare, potendo mettere a disposizione almeno due mezzi navali (Mephisto e Leon) fatti venire dall'Italia".

Aveva un "ruolo direttivo" nell'organizzazione terroristica di matrice islamica in cui militava, Giulio Lolli, l'italiano estradato oggi dalla Libia in una operazione coordinata dalla Procura di Roma. E' quanto emerge nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip della Capitale. A carico di Lolli ci sono "gravi indizi di colpevolezza" e nel provvedimento del giudice sono citati anche i risultati di una rogatoria internazionale dalla quale emerge che l'italiano era "detenuto dal 17 dicembre 2017 nel carcere di Mitiga (Tripoli) con l'accusa di terrorismo per la collaborazione fornita al gruppo armato denominato Shura di Bengasi oltre che di detenzione illegale di una pistola e trattenimento illegale in Libia". Le autorità libiche hanno fornito agli inquirenti italiani "anche alcune fotografie che ritraggono Lolli a bordo di imbarcazioni che trasportavano armi e mezzi blindati" (Ansa).

Lunedì, 02 Dicembre 2019 09:12

1 dicembre

Università, boom di immatricolazioni | Fogne, tutti assolti | Fellini100

(Rimini) L’Università di Bologna si conferma sempre più attrattiva per gli studenti, a tutti i livelli: le immatricolazioni per l’anno accademico 2019/2020 segnano un +8,2% rispetto allo scorso anno. I nuovi studenti iscritti all’Alma Mater sono ad oggi 26.448, contro i 24.453 rilevati alla stessa data del 2018. Una crescita che interessa tutti i cicli di studio: +5,3% nelle lauree triennali e +12,2% per le lauree magistrali e magistrali a ciclo unico. Tutti i Campus dell’Alma Mater registrano aumenti significativi di nuovi iscritti, con Cesena che segna +11,9%, Rimini +10,5%, Ravenna +4%, Forlì +7,6%, mentre Bologna si attesta sul +8%.

“Sono quasi 1.900 le matricole del Campus di Rimini (+10,5% rispetto all’anno precedente, perfettamente in linea con il trend positivo in atto già da diversi anni; l’incremento riguarda sia le lauree triennali (+ 11,5%), sia in maniera ancora più accentuata le lauree magistrali (+21,9%), in tutte le aree disciplinari presenti all’interno della nostra offerta formativa”, commenta il presidente di Campus a Rimini Sergio Brasini.
“Nel caso delle lauree triennali, Rimini fa registrare l’aumento maggiore tra tutte le sedi dell’Ateneo, con ottimi risultati per quello che riguarda i Corsi di Cultura e pratiche della Moda ed Economia dell’Impresa. Per le lauree magistrali, Advanced Cosmetic Sciences e Wellness Culture: sport, health and tourism hanno raddoppiato il numero di iscritti rispetto all’anno precedente e mi auguro che ciò possa accadere in futuro per il nuovo corso di laurea magistrale a ciclo unico in Pharmacy, per il quale bisogna tenere conto del fatto che si tratta di un vero e proprio debutto, essendo stato interamente riprogettato in lingua inglese ed avendo quindi un bacino d’utenza del tutto diverso dal precedente in lingua italiana”, sottolinea.
“Credo – conclude Brasini - che questa sia l’ennesima riprova dell’efficacia delle molteplici attività di orientamento in ingresso intraprese dal Campus, anche grazie alla collaborazione di Uni.Rimini, e della qualità dei 18 Corsi di Studio attivati dai Dipartimenti che operano nella sede. Sono inoltre convinto che i dati estremamente positivi di inserimento nel mondo del lavoro dei nostri laureati (certificati dall’ultima indagine AlmaLaurea) abbiano contribuito a determinare questi importanti risultati, così come la forte vocazione internazionale dei percorsi formativi e la loro piena rispondenza alle esigenze e alle specializzazioni del territorio riminese”.

Tra i nuovi iscritti, gli studenti che arrivano da fuori regione sono il 48,7% del totale, che diventano il 62,6% se si considerano solo le lauree magistrali (sono invece il 42% per le lauree triennali e magistrali a ciclo unico). E di questi, gli studenti internazionali sono l’8,1% del totale (11,6% per le lauree magistrali).
Questo notevole aumento delle immatricolazioni è coerente con i numeri, anch’essi in grande crescita, degli studenti che hanno partecipato ai test TOLC e alle prove di ammissione all’inizio del nuovo anno accademico.
I TOLC sono i test di orientamento e valutazione delle capacità iniziali necessari per partecipare alle selezioni di molti corsi di laurea a numero programmato e anche per la verifica delle conoscenze di alcuni corsi di laurea a libero accesso. Per l’anno accademico 2018/2019 gli studenti che avevano partecipato a questi test nelle sedi dell’Università di Bologna erano stati 14.163. Nel nuovo anno accademico 2019/2020 sono stati 24.889: una crescita del 75,7%.

Guardando invece agli studenti che hanno partecipato alle prove di ammissione per l’iscrizione ai corsi di laurea a numero programmato dell’Alma Mater, la crescita registrata rispetto all’anno scorso è pari al 13,8% (39.951 per l’anno accademico 2019/2020, contro 35.093 per l’anno accademico 2018/2019).
E l’aumento degli immatricolati va in parallelo anche con la crescita degli studenti Unibo che usufruiscono di una riduzione o dell’esonero totale delle tasse di iscrizione. Guardando al totale degli iscritti, saranno quest’anno 49.734 gli studenti che avranno accesso a queste agevolazioni, con una crescita che segna +8,1% rispetto all’anno scorso. Tra questi, ben 27.995 avranno l’esonero totale dal pagamento delle tasse universitarie, in aumento del 7,8% rispetto all’anno accademico 2018/2019. E in aumento del 186% rispetto all’anno accademico 2015/2016, l’ultimo prima della riforma del sistema di tassazione.

(Rimini) Col voto favorevole del Consiglio comunale avanza l'iter per l'acquisizione definitiva del più grande polmone verde di Rimini Sud. E' stata infatti approvata a maggioranza - 17 i sì, 8 i no – la proposta avanzata dalla Giunta per mettere la parola fine, con l'acquisizione a titolo definitivo della proprietà della cosiddetta "Spina Verde" di Miramare, all'annosa vicenda che si è protratta da oltre quarant'anni con un contenzioso giurisdizionale tra Comune di Rimini alcuni privati. Col via libera del Consiglio può ora formalizzarsi l'accordo tra il Comune e le parti private che prevede l'acquisto da parte del Comune entro il mese di maggio 2020 di una porzione di terreno della superficie di circa 17.500 mq. che dalla fine degli anni Settanta viene utilizzata dalla collettività locale come grande area verde, luogo di svago e socialità dei miramaresi.
Approvate a maggioranza nel corso della seduta anche le delibere all'ordine del giorno del Consiglio come la verifica delle aree da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie, che potranno essere cedute in proprietà o in diritto di superficie nell'anno 2020 (16 i voti favorevoli, 7 le astensioni, due i contrari); il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio (18 i sì, 8 i no); le variazioni al bilancio di previsione 2019/2021 (17 i voti favorevoli, 8 i contrari), che col finanziamento di 2 milioni per la nuova scuola Ferrari consentiranno di procedere a stretto giro con la realizzazione delle diverse fasi della progettazione (preliminare, definitivo/esecutivo) in modo tale da poter aggiudicare i lavori e iniziare il cantiere nei prossimi mesi, nel rispetto dei tempi necessari per poter usufruire del finanziamento ministeriale.

Il progetto, del valore complessivo di 4,9 milioni di cui 900 mila euro finanziati dal Ministero dell'Istruzione, prevede infatti il rifacimento totale della scuola Ferrari, che sarà ricostruita sulla stessa area e con gli stessi volumi di quella esistente nel rispetto del Rue vigente, ma con una dotazione tecnologica, strutturale, energetica moderna e scelte architettoniche e didattiche innovative, in grado di rispondere alle esigenze di un polo scolastico numeroso, che conta oltre 180 bambini.
L'edificio ospiterà due cicli a tempo pieno della scuola primaria, due sezioni della Scuola per l'Infanzia "Via Gambalunga" e comprenderà un "civic center", aule e laboratori che, come già avviene oggi, potranno essere utilizzate da associazioni culturali e cittadine. L'edificio sarà completo di servizi, locali, uffici, parti comuni, mensa e palestra.
Il nuovo edificio sarà realizzato con tecniche costruttive, soluzioni impiantistiche e materiali performanti sotto ogni profilo (strutturale, sismico, prevenzione incendi, energetica, barriere architettoniche, comfort abitativo, benessere, fruibilità e funzionalità, sensoriali e psicologico-cognitive, ecc..), per ottenere un complesso edilizio a risparmio energetico e a ridotto impatto ambientale.

 

(Rimini) Al via l'evento nazionale denominato ‘Io valgo’ che si svolgerà in diverse città italiane, in occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità. La giornata è stata voluta dal Programma di azione mondiale per le persone disabili adottato nel 1982 dall'Assemblea generale dell'Onu.

«Don Benzi ripeteva che "ognuno vale per gli altri, nonostante la fragilità, in quanto costruttore di vita, destinatario di una missione unica e insostituibile, cittadino attivo e protagonista della storia". Tramite le nostre case famiglia e cooperative cerchiamo di attuare questa indicazione del nostro fondatore». E' il commento di Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Papa Giovanni XXIII. La Comunità dà spazio al protagonismo delle persone disabili e alla necessità di opportunità di inclusione sociale, attraverso lo sport, l'arte, la musica, convegni e dibattiti, sfide per l'autonomia lavorativa.

A Rimini, il 3 dicembre si terrà una marcia per le vie della città animata da Francesco Tonti con ritrovo alle ore 10 presso "L'invaso" del Ponte di Tiberio. Alle ore 16 presso la Sala della Cineteca di Rimini si terrà la tavola rotonda sulla qualità della vita delle persone disabili, con interventi di: Giampiero Griffo, Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell'Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità e Presidente della Rete Italiana Disabilità e Sviluppo; Giovanni Sapucci, Direttore CEIS Rimini; Filippo Borghesi, Cooperativa "La Fraternità"; Sabrina Marchetti, Presidente Associazione "Crescere insieme" Rimini; Sara Bolognesi della Cooperativa "L'aquilone" e Yousef Hamdouna dell'Associazione Educaid Rimini.

(Rimini) Sono stati Jago e Thor questa volta, il primo per la sua capacità di fiutare la presenza di sostanze stupefacenti, il secondo per le suo addestramento speciale nei servizi di ordine pubblico, ad essere impegnati nel controllo, svolto lo scorso martedì, ai capanni da pesca, collocati sull'argine del fiume Marecchia. Un servizio importante, destinato al monitoraggio di aree sensibili, che fa parte di un piano di controllo del territorio più ampio e strutturato e che in queste settimane si sta concentrando nella zona di San Giuliano, da dove sono pervenute diverse segnalazioni ed esposti da parte dei residenti.
Dopo la recente chiusura di Villa Ombrosa a San Giuliano, infatti gli agenti hanno dato seguito alle numerose segnalazioni di cittadini che lamentavano un via vai notturno, lungo la pista ciclopedonale e nell'area della foce del fiume, dove sono collocati i capanni della pasca.

Sono stati 5 in tutto gli agenti, 3 dei quali in abiti civili e 2 con unità cinofile, che hanno effettuare una perlustrazione nelle ore notturne, prima partendo dagli argini del fiume e poi con un controllo esterno ed interno, in 2 dei 5 capanni che una volta erano dedicata alla pesca. Uno di questi era vuoto mentre nell'altro, gli agenti hanno trovato 3 persone, chiuse dall'interno, che si erano introdotte forzando una finestra posta sul lato mare della struttura. Gli agenti, entrati dalla porta d'ingresso, avendo recuperato le chiavi, hanno sorpreso gli inquilini abusivi mentre stavano dormendo, ed hanno trovato, oltre a sporcizia, materassi, vestiti, tutte le attrezzature utili al confezionamento della droga. Nonostante le numerose tracce fiutate da Jago, non è stata trovata nessuna sostanza stupefacente e le tre persone sono state identificate e allontanate dal capanno.
Attualmente sono in corso accertamenti sulla proprietà dei 2 capanni controllati, per procedere successivamente alla chiusura e alla messa in sicurezza dei luoghi. Oltre alle rimanenti strutture poste sugli argini del fiume Marecchia, la squadra della Polizia Locale di Rimini, con le sue unità cinofile dedite a questi tipi controlli, proseguiranno questo specifico servizio nei luoghi sensibili della città e negli edifici abbandonati.

(Rimini) “Abbiamo raccolto idee e progetti e siamo pronti a lavorare per permettere che l'Emilia Romagna continui a essere quello che è: una tra le Regioni italiane in cui il livello della qualità della vita è più alto”, spiega il segretario provinciale del Pd Filippo Sacchetti. Il progetto MakEr è giunto al termine, e domani pomeriggio, alle 17 all'ex cinema Astoria, i quattro candidati riminesi alle elezioni regionali presenteranno obiettivi e punti programmatici. Dopo Emma Petitti, Nadia Rossi, Giorgio Pruccoli e Alessandro Belluzzi, il sindaco Andrea Gnassi e il presidente della Regione Stefano Bonaccini completeranno il quadro.

“Sul palco dell'Astoria – spiega Sacchetti - presenteremo le proposte e i suggerimenti raccolti nel corso degli incontri svolti in tutti i 25 comuni della provincia di Rimini, che nell'arco di un mese e mezzo ci hanno portato a confrontarci con oltre 400 persone. Dal dialogo e dal dibattito sono emerse cinque aree tematiche di intervento: welfare, lavoro, ambiente, turismo e innovazione. E su questi argomenti è stato delineato il piano d'azione per la nostra Regione, che illustreremo domani all'incontro intitolato appunto "Da Rimini per fare l'Emilia Romagna". MakEr è la conferenza programmatica del Pd riminese, i cui spunti e progetti andranno a confluire nel programma elettorale del Pd regionale, per partecipare direttamente nella costruzione dell'Emilia Romagna del domani”.
Per individuare gli aspetti “più sensibili e le necessità più urgenti, la segreteria provinciale ha parlato con i cittadini, con membri dei circoli e non, chiedendo loro cosa manca, cosa può essere migliorato e cosa va cambiato. Perché per noi la partecipazione è un valore fondante, alla base del nostro partito e del nostro credo politico. Per questo la nostra campagna elettorale parte e si sviluppa nelle idee di progresso e di continuo miglioramento, e non su vuoti slogan privi di un riscontro pratico con la realtà. Il frutto del nostro lavoro, partito a inizio ottobre, verrà presentato domani all'incontro di MakEr, alla presenza del presidente Stefano Bonaccini, per trasformare le idee in fatti".

Venerdì, 29 Novembre 2019 15:08

Provincia, si lavora per il bilancio 2020-2022

(Rimini) Nella seduta di ieri il Consiglio provinciale, dopo aver approvato a maggioranza (voto contrario di Marzio Pecci dell'opposizione) l'ultima variazione di bilancio dell'anno (la n. 13) e il piano triennale delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, ha dato avvio all'iter di approvazione del bilancio di previsione finanziario 2020/2022 con l'adozione del Documento Unico di Programmazione e dello schema di bilancio (votata a maggioranza sempre col voto contrario di Pecci). Entro l'anno dovrà essere espresso il parere dell'Assemblea dei sindaci, precondizione necessaria per sottoporre il bilancio al voto del Consiglio provinciale per la sua definitiva approvazione.
Il bilancio di previsione finanziario della Provincia, riferito al triennio 2020/2022, conferma il quadro di ritrovata solidità finanziaria dell'Ente, caratterizzato, dopo la fase di estrema criticità attraversata negli anni 2015/2018, dalla prosecuzione del robusto piano di investimenti avviato nel 2019 nella manutenzione delle scuole (istituti di istruzione di secondo grado) e nelle strade di competenza provinciale. In particolare, dopo 5 anni di esercizio provvisorio (imposto a tutte le Province dai forti tagli di risorse), il bilancio 2020/2022 torna a poter essere redatto e approvato nei termini di tempo normali, entro la fine dell'anno in corso. Parliamo di un bilancio da circa 50 milioni di euro, lontano dai livelli precedenti alla riforma Delrio, ma comunque in grado di confermare quella svolta inaugurata con il bilancio 2019 (peraltro, da quest'anno non sarà più necessario affidarsi alla rinegoziazione dei mutui).

Permane nel bilancio il pesantissimo contributo (12,6 milioni di euro) che la Provincia è tenuta a versare alle casse dello Stato quale vero e proprio tributo imposto agli Enti di area vasta nel presupposto di veicolare all'erario i risparmi di spesa che sarebbero derivati dal "ridimensionamento delle Province". Il contributo è in parte compensato da trasferimenti dello Stato finalizzati al risanamento viario e all'efficientamento degli edifici scolastici di competenza dell'Ente.
Complessivamente, fra spese finanziate dall'Ente e spese finanziate da trasferimenti dello Stato e della Regione sono previsti investimenti nel biennio 2020/21 di oltre 12 milioni di euro da destinare alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli istituti scolastici (soprattutto per gli adeguamenti sismici) e 6 milioni di euro nel solo 2020 per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade. Nel 2020 le risorse proprie dell'Ente destinate a scuole e strade sono rispettivamente 2,6 milioni e 2 milioni di euro.
Come negli anni precedenti, determinanti al raggiungimento dell'equilibrio finanziario del bilancio sono risultate le operazioni di razionalizzazione delle spese effettuate, sia con riferimento al personale (oggi la Provincia conta 84 dipendenti rispetto ai 270 di appena quattro anni fa e la spesa è passata da 10 a 4,3 milioni di euro) sia alle spese per affitti e di gestione delle società partecipate.

 

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