Fellini100, una mostra per curare una ferita
(Rimini) Rimini “finalmente riabbraccia il suo Maestro”, commentano dal comune di Rimini, e sul red carpet salirà la città: sabato 14 e domenica 15 dicembre la grande festa della ‘riconciliazione’ con porte aperte a Castel Sismondo per l’inaugurazione di ‘Fellini 100 Genio immortale. La mostra’.
“Tanto si è scritto del rapporto tra Federico Fellini e la sua Rimini. Un legame su cui si è romanzato, che è stato ricostruito e indagato attraverso i ricordi di chi ha condiviso con lui parte del suo percorso di vita o artistico. E che è stato scandagliato ancor di più attraverso i suoi film dove Rimini, a volte più palesemente, altre volte in maniera sotterranea, è sempre evocata. Ci sono le parole del Maestro, raccolte ne La Mia Rimini, che descrivono ciò che è difficile da spiegare”, sottolineano da Palazzo Garampi. “Io, a Rimini, non torno volentieri. Debbo dirlo. E’ una sorta di blocco. La mia famiglia vi abita ancora, mia madre, mia sorella: ho paura di certi sentimenti? Soprattutto mi pare, il ritorno, un compiaciuto, masochistico rimasticamento della memoria, un’operazione teatrale, letteraria. Certo, essa può avere il suo fascino. Un fascino sonnolento, torbido. Ma ecco: non riesco a considerare Rimini un fatto oggettivo. E’ piuttosto, e soltanto, una dimensione della memoria. Infatti, quando mi trovo a Rimini, vengo sempre aggredito da fantasmi già archiviati, sistemati. Forse questi innocenti fantasmi mi porrebbero, se vi restassi, una imbarazzante muta domanda, alla quale non potrei rispondere con capriole, bugie; mentre bisognerebbe tirar fuori dal proprio paese l’elemento originario, ma senza inganni. Rimini: cos’è? E’ una dimensione della memoria (una memoria, tra l’altro, inventata, adulterata, manomessa) su cui ho speculato tanto che è nato in me una sorta di imbarazzo”, dichiarò il maestro. “…Eppure debbo continuare a parlarne. A volte, anzi, mi chiedo: alla fine, quando sarai più ammaccato, stanco, fuori competizione, non ti piacerebbe comprare una casetta sul porto?”.
La casetta sul porto la ferita ancora non sanata che accende invece i riflettori su come Rimini si approcciava al suo Maestro. Una casetta sul porto che Rimini avrebbe voluto donare a Federico e a Giulietta Masina, ma che poi si concluse, per mille motivi sui quale altrettante sono le ricostruzioni, con un nulla di fatto. Rimini e Fellini, un rapporto di strappi ma comunque sempre vivo, che oggi, in occasione del centenario della nascita del Maestro, si vuole tentare di rinsaldare una volta per tutte. Dando a Fellini il riconoscimento che gli spetta e dando a Rimini la possibilità di mostrarsi al mondo attraverso l’immaginario del suo figlio più celebre.
Ecco perché sabato 14 dicembre, giorno che segnerà l’apertura della mostra itinerante "Fellini 100 Genio immortale", sul tappeto rosso sfilerà la città: per l’inaugurazione del primo grande appuntamento delle celebrazioni del Centenario, la mostra allestita nelle sale di Castel Sismondo sarà visitabile gratuitamente, sia sabato sia domenica 15 dicembre. Una scelta nata per avvicinare la città, già “vestita a tema” grazie agli allestimenti natalizi, all’opera e all’immaginario del Maestro, in un’anticipazione di quello che sarà il Museo internazionale Federico Fellini.
“Fellini 100 Genio immortale. La mostra”, progettata da Studio Azzurro di Milano, sarà allestita a Castel Sismondo, parte della sede futura del Museo Fellini, e ruoterà attorno a tre nuclei di contenuti, nella cornice di un allestimento scenografico innovativo: la storia d’Italia a partire dagli anni Venti-Trenta per passare poi al dopoguerra e finire agli anni Ottanta attraverso l’immaginario dei film di Fellini; il racconto dei compagni di viaggio del regista, reali, immaginari, collaboratori e no; la presentazione del progetto permanente del Museo Internazionale Federico Fellini.
Tra le varie sezioni che compongono la mostra, una presenterà il materiale del Fondo Nino Rota, il celebre compositore che ha collaborato con Fellini su molti film. E ancora, tra i materiali inediti, sarà esposta la primissima sceneggiatura di quello che poi sarebbe diventato Amarcord, intitolato “Il borgo”, in una prima stesura, e la sceneggiatura di Otto e mezzo di proprietà di Lina Wertmuller, che fu assistente alla regia di Federico Fellini proprio in quel film.
Sfileranno gli abiti di moda ecclesiastica di Roma accanto ai costumi del Casanova, per i quali lo scenografo Danilo Donati ottenne l’Oscar. Sarà esposto, sempre dal set di Casanova, il ciak originale, uno dei prestiti della Fondazione Fellini di Sion, con la quale il Comune di Rimini ha siglato un protocollo di intesa.
Altri prestiti provenienti dall’archivio fotografico di Elisabetta Catalano e dalle collezioni private di due maestri della fotografia, come Tonino Delli Colli e Giuseppe Rotunno, riempiranno le sale dedicate ai compagni di viaggio di Fellini, mentre le immagini di brani di repertorio dell’Istituto Luce e di Teche Rai scorreranno accanto alle sequenze del film del regista riminese in un rinvio da cui riemergeranno gli ultimi cento anni della storia del nostro paese. Anche dall’archivio dell’Associazione Tonino Guerra ci saranno materiali inediti appartenuti al poeta, scrittore e sceneggiatore nato a Santarcangelo nel 1920, testimonianza di un incontro umano e professionale che ha segnato il cinema e la cultura italiana.
Una mostra che porta al centro del percorso la visione dei film grazie alla partecipazione dei produttori più o meno recenti (come Cristaldi, Titanus, De Laurentiis, Grimaldi, Rai Cinema) e di coloro che in questi anni, come Mediaset, hanno custodito e tutelato una parte considerevole della filmografia.
La mostra resterà allestita a Rimini fino al 15 marzo per poi cominciare il suo viaggio e arriverà a Roma il prossimo aprile 2020 a Palazzo Venezia, per poi varcare i confini nazionali con esposizioni a Los Angeles, Mosca e Berlino.
9 dicembre
Effetto Alpini | I Gruau scomparsi | Dc vince a San Marino
7 dicembre
Cento milioni per l’aeroporto | Marazzano, ponte chiuso | Elezioni
Aeroporto, presentato il masterplan: investimenti per 95,4 mln fino al 2033
(Rimini) Un piano di sviluppo da 95,4 milioni da investire da qui al 2033 in infrastrutture volo, terminal (con un particolare riguardo per il miglioramento della viabilità circostante), sicurezza, è quello presentato oggi da Enac e Airiminum, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Federico Fellini di Rimini e San Marino. Nel dettagglio, 23.263.000 milioni di euro saranno investiti tra il 2020 e il 2023, 72.250.000 milioni di euro tra il 2024 ed il 2033. Dodici dei 95 milioni l’amministratore delegato di Airiminum Leonardo Corbucci se li aspetta fiducioso dalla Regione, nel rispetto delle norme che regolano gli aiuti di Stato. Enac non prevede di finanziare il piano.
“Ogni aeroporto porta benessere, ma i piani di sviluppo devono essere attuati con il consenso dei territori”, ha esordito il direttore Vigilanza tecnica di Enac, Roberto Vergari, alla presentazione. “Per questo, l’aeroporto di Rimini, che è una bella infrastruttura e che può ospitare un importante traffico di passeggeri, mette il masterplan a disposizione dei comuni e degli altri enti coinvolti affinché possano arrivare da tutti loro suggerimenti. Si tratta di una procedura sperimentale che ci permette sia di ascoltare il territorio sia di velocizzare l’attuazione del progetto”, ha concluso Vergari.
"Oggi è una giornata molto importante, perché l'aeroporto – ha dichiarato Corbucci – entra nella pianificazione infrastrutturale del settore aeroportuale italiano. Gli investimenti che verranno realizzati nei prossimi quattro anni collocano l'aeroporto di Rimini nell'ambito degli aeroporti con passeggeri fino a 1 milione in una posizione di rilievo. Siamo contenti oggi di condividere con il territorio i nostri programmi, consapevoli che l'integrazione già realizzata negli atti lo sta diventando anche nei fatti".
A confermare la crescita del Fellini sono i numeri. Il 2018 si è chiuso con un traffico pari a 304.000 passeggeri, con un incremento pari all'1,14% rispetto all'anno precedente. Trend in crescita anche per il 2019 che dovrebbe chiudersi con un totale di 393.626 passeggeri. Nella classifica 2018 degli aeroporti nazionali è al decimo posto per passeggeri extra EU (248.790) e al ventiseiesimo per passeggeri commerciali (367.913 con un +25,6% rispetto all'anno precedente). Quello di Rimini resta l'aeroporto "più russo" d'Italia con ben cinque destinazioni all'attivo (Mosca, San Pietroburgo, Rostov sul Don, Krasnodar, Ekaterinburg) e la migliore destinazione internazionale 2019 della compagnia aerea Pobeda: per l'aeroporto di Rimini la Federazione russa rappresenta il primo mercato di riferimento (54,4%), Mosca la prima destinazione (43,7%) e la Ural Airlines la prima compagnia aerea (23,1%). Un'espansione strategica del Fellini, allargando il campo di analisi, verso l'intera Europa centro-orientale: la Federazione russa, infatti, insieme alla Polonia, all'Albania, all'Ucraina, a UK e all'Ungheria compongono l'87,7% del mercato di riferimento.
Nel corso 2020, si prevede faranno scalo a Rimini 450mila passeggeri. Le previsioni al 2030 per il bacino di traffico "Centro Nord" del Paese, entro il quale il Fellini è inserito in base al Piano Nazionale Aeroporti come "aeroporto di interesse nazionale", sono di 27 milioni di passeggeri, di cui 2,4 riconducibili allo scalo di Rimini. “Numeri importanti che giustificano altrettanto importanti investimenti come previsto dal master plan tali da garantire la copertura della domanda stimata e permettere allo scalo di Rimini di svolgere a pieno il ruolo che la pianificazione strategica nazionale ha riservato per esso come aeroporto di interesse nazionale", ha ricordato Vergari.
Il piano di sviluppo aeroportuale previsto permetterà, infatti, di assicurare l'adeguamento dei livelli di safety e di servizio fornito all'utenza, facendoli rientrare in un quadro strategico entro il quale realizzare le necessarie opere. Opere che avranno una ricaduta importante sul territorio, fungendo da leva economica e sociale con effetti diretti, indiretti ed indotti riconducibili alla presenza dello scalo di Rimini. Il Fellini, grazie all'ampliamento e potenziamento previsto dal piano, garantirà un nuovo indotto derivante dall'incremento delle presenze turistiche, un incremento del gettito fiscale diretto e indiretto, la valorizzazione dei distretti industriali e dei servizi del territorio, la creazione di nuove realtà produttive in prossimità dello scalo, il risparmio dei costi di trasferimento dei residenti per volare da altri aeroporti e la creazione di nuovi posti di lavoro diretti e indiretti.
Tra le opere che verranno realizzate due obiettivi sono strategici. Uno è il potenziamento dei collegamenti con il Fellini migliorando gli ingressi via strada e predisponendo e incrementando i collegamenti con la stazione del Metromare e con la stazione Fs, l’altro è dato dal miglioramento della viabilità interna e della fruibilità dei parcheggi.
Visto il maggior traffico di passeggeri stimato si procederà ad adeguare il sistema stradale circostante, a modificare il sistema di accesso e di uscita dall'aeroporto e ad incrementare il numero di parcheggi. Verranno predisposte inoltre misure di mitigazione dell'impatto ambientale grazie a soluzioni che garantiranno il miglioramento delle emissioni a terra, la sistemazione delle aree pedonali/carrabili con tecnologie antismog, l'incentivazione dell'uso delle auto elettriche con il posizionamento nei parcheggi di colonnine ad hoc. Saranno adottate inoltre soluzioni tecnologiche capaci di mitigare il rumore e il traffico veicolare, che sarà reso più fluido, sicuro e sostenibile. A basso impatto ambientale e dai consumi ridotti sarà l'illuminazione dell'aeroporto, dei parcheggi con la possibilità, tra l'atro, di impiegare energie rinnovabili che sfruttino un futuro parco fotovoltaico a terra e impianti di cogenerazione e trigenerazione alimentati da fonti di energia rinnovabile. Ecosostenibile sarà anche la raccolta dei rifiuti con la creazione di un'isola ecologica dedicata alla raccolta differenziata.
In mattinata Enac e Airiminum hanno presentato il masterplan in comune a Rimini. "Il Masterplan del 'Fellini'deve avere l'ambizione di essere il nuovo capitolo che amplifica e completa l'enorme lavoro fatto in questi anni sulla pianificazione strategica che ha prodotto la rigenerazione urbana di Rimini. L'obiettivo è quello di elevare lo standing internazionale delle città con infrastrutture di livello, in sinergia tra loro. Adesso dobbiamo fare il salto di qualità anche sul fronte dell'accessibilità. Sull'alta velocità siamo già a buon punto: dal 2020 i collegamenti da Milano a Rimini verranno coperti in 108 minuti e da Bologna in 44 minuti. Sul fronte degli spostamenti interni nei prossimi mesi andrà sempre più a regime il Metromare. Evoluzione della città e evoluzione dell'aeroporto stanno nello stesso file. L'infrastruttura aeroportuale è la pietra angolare di un nuovo salto di qualità del turismo e in generale di tutto quello che possa rappresentare lo sviluppo futuro in termini di benessere diffuso e occupazione garantita a una sempre maggiore fascia di persone, giovani in primis. Del resto, interventi come Museo Fellini, Museo di arte moderna e contemporanea, teatro Galli, parco del Mare hanno nel turismo estero uno degli sbocchi più interessanti e importanti; gli ottimi risultati degli ultimi due anni, che hanno visto Rimini superare dopo 30 anni la quota fisiologica del 30 per cento di pernottamenti esteri sul totale, devono avere il necessario completamento con il rilancio dello scalo. E' una priorità per l'intero tessuto socioeconomico riminese. Per questo annuncio che, dopo avere già fatto qualche colloquio introduttivo, in tempi rapidi il Comune di Rimini convocherà un tavolo territoriale con IEG e Camera di commercio per valutare sinergie e iniziative comuni per sostenere gli sviluppi dell'infrastruttura aeroportuale", è il commento del sindaco Andrea Gnassi.
Diffusione droghe, la preoccupazione di San Patrignano
(Rimini) “Abbiamo letto con attenzione i dati dell'ultima Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze anticipati da Avvenire e non possiamo che essere preoccupati dei numeri diffusi. Pur ben conoscendo il problema, non possiamo che restare attoniti di fronte ai dati scritti nero su bianco, in primis quelli relativi alle morti per overdose, quasi una al giorno, e all'aumento dell'utilizzo di eroina da parte dei più giovani. Una situazione però che non ci stupisce, figlia dell'abbassamento della percezione del rischio da noi più volte sottolineato e riportato dalla stessa Relazione, con le nuove sostanze psicoattive usate dalla maggioranza dei tossicodipendenti senza avere consapevolezza di ciò che si assume”. Il commento alla Relazione al Parlamento sulle Tossicodipendenze 2019 arriva dalla Comunità di San Patrignano
“Una Relazione che ci spinge a sottolineare quanto sia importante la proposta di riforma della legge sulla droga, frutto del lavoro sviluppato con le reti del privato e dei servizi pubblici , presentata la settimana scorsa alla Camera dei Deputati. La proposta di riforma intende ristrutturare la Governance Nazionale collocandola all'interno di un Osservatorio Permanente sulle Dipendenze composto dai protagonisti del settore pubblico e privato che possa affiancare il Governo nello sviluppo di un Piano di Azione più aggiornato ed efficace per rispondere alle continue evoluzioni dei fenomeni legati alle dipendenze. Infatti, per quanto la Relazione al Parlamento sia necessaria per fornire una panoramica del problema droga, la sua pubblicazione avviene pur sempre con un anno di ritardo rispetto alle azioni che si potrebbero mettere in campo attraverso le indicazioni fornite con maggiore celerità da un Osservatorio permanente”.
“Fra queste, due le azioni su cui dobbiamo quanto prima intervenire: il recupero dei detenuti tossicodipendenti e la prevenzione. Rispetto la prima, pur convinti che chi commette un reato di spaccio debba scontare la sua pena, è altrettanto importante per i tossicodipendenti che commettono reati accedere a misure alternative al carcere volto al recupero pieno della persona ma attualmente stiamo assistendo ad un rallentamento nel loro utilizzo. E' necessario che il Sistema sanitario nazionale si faccia integralmente carico di garantire l'utilizzo delle misure alternative alla detenzione a tutta la popolazione carceraria che ne ha il diritto senza più anteporre problemi di budget insufficienti”.
“La prevenzione è l'altra attività che reputiamo fondamentale a favore proprio dei minorenni e di tutti quei giovani maggiormente esposti al problema delle dipendenze. Non a caso nella proposta di riforma alla legge sosteniamo fortemente la necessità di un rifinanziamento del fondo per la lotta alle dipendenze completamente azzerato con modifiche legislative introdotte nel 2000. Vi è infine la necessità di avviare interventi precoci per i minori, specializzati e differenziati rispetto a quelli previsti per gli adulti, volti ad ostacolare il loro definitivo ingresso nella devianza e nell'emarginazione della dipendenza”.
Imposta piattaforme, una partita da 450mila euro
(Rimini) Approda oggi al voto della Camera per poi passare all'esame del Senato il decreto fiscale (124/2019) che contiene numerosi elementi di novità per gli enti locali. Tra i provvedimenti che maggiormente toccano da vicino il Comune di Rimini c'è l'articolo 38, che istituisce a decorrere dal 2020, una nuova imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi) in sostituzione di ogni altra imposizione immobiliare locale ordinaria sugli stessi manufatti. Ai Comuni spetteranno le attività di accertamento e riscossione, ma non avranno possibilità di manovra sull'imposta, con lo Stato che si riserva oltre il 70% del gettito, lasciando ai comuni la quota fissa del 3 per mille. Per il Comune di Rimini si tratta di un provvedimento che potrebbe valere intorno ai 450.000 mila euro all'anno, che però non potrà realisticamente concretizzarsi prima della fine del 2020. Per il primo anno di applicazione infatti sarà lo Stato a ricevere l'intero pagamento e solo successivamente, con un apposito decreto, provvederà all'attribuzione del gettito di spettanza di ciascun comune.
"E' una partita che il Comune sta seguendo passo dopo passo – è il commento dell'Amministrazione Comunale – soprattutto perché l'approvazione del dl rappresenta un punto fermo anche in chiave di risoluzione del contenzioso in corso con Eni, concessionario titolare delle piattaforme antistanti la costa riminese". Da tempo infatti il Comune di Rimini sta portando avanti un difficile contenzioso con Eni relativa all'IMU di 6 piattaforme, posizionate tra il confine nord e sud del territorio comunale. La Corte di Cassazione ha stabilito che anche le piattaforme sono sottoposte a tassazione e per la determinazione dell'importo occorre tener conto dei criteri contabili previsti per la categoria D/7.
L'ufficio tributi del Comune di Rimini, dopo aver verificato la mancanza di dichiarazioni e versamenti ICI, ISCOP e IMU, ha proceduto alla notifica degli atti al concessionario (per un valore totale di 13.325.663 euro tra imposta, sanzioni e interessi). Da li è nata una controversia, tuttora irrisolta, per la quale l'ufficio comunale ha presentato ricorso per l'appello avanti la Commissione Tributaria Regionale di Bologna, opponendosi alla sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Rimini, che stabiliva l'accoglimento dei ricorsi presentati da Eni S.p.A. "Alla luce del Decreto Fiscale in via di approvazione – è il commento dell'Amministrazione – appare ancora più giustificata la richiesta del Comune di Rimini avanzata al concessionario. E' una battaglia, che ci accomuna ad altri Enti locali, sulla quale l'Amministrazione non mollerà la presa".
Nuove idee nuove imprese: entra in gioco Skema
(Rimini) Lo studio di consulenza aziendale "Skema" entra tra i partner della manifestazione da 17 anni al fianco di start up e innovativi modelli aziendali della Romagna: "Nuove Idee Nuove Imprese". Il concorso che nelle sue edizioni ha formato alla cultura imprenditoriale 3.883 partecipanti, con 1.363 idee di business presentate al comitato scientifico e 90 aziende nate dalla competizione (di cui 60 attive). Sarà l'appuntamento finale dell'edizione 2019, in programma lunedì 9 dicembre (ore 18,00) nella sede di Forlì della Camera di commercio della Romagna, a stabilire quali, tra i 13 progetti finalisti selezionati tra ben 100 domande iniziali e 49 idee d'impresa, saranno scelti come i più meritevoli. Ai primi tre classificati "Skema" offrirà gratuitamente tutti i servizi di consulenza e di supporto necessari per avviare e rendere pienamente operativa l'attività delle neo imprese.
"Il nostro studio ha radici profonde nel nostro territorio. In 26 anni siamo arrivati a costruire una realtà di consulenza gestionale, fiscale, societaria, pianificazione/controllo e revisione, articolata e che opera ormai in tutta Italia. Un impegno portato avanti ogni giorno da un gruppo di 50 professionisti. Pensiamo sia anche nostro compito sostenere e aiutare tutte le giovani realtà imprenditoriali che con nuove idee, progetti, servizi e prodotti, nascono in Romagna", spiegano Roberto Berardi, Gabriele Baschetti e Andrea Moretti, 3 degli 8 commercialisti partner di Skema. "Nello scorso dicembre abbiamo avviato un'iniziativa annuale, che premia con borse di studio le 3 migliori tesi di lauree economiche e finanziarie di studenti della sede Uni.Bo. riminese. Progetto creato in collaborazione con UNI.Rimini. Oggi avviamo la nostra collaborazione con Nuove Idee Nuove Imprese e offriamo ai migliori progetti una consulenza essenziale per lo start up dell'azienda. Offriamo il contributo della nostra esperienza e delle nostre competenze nei vari settori in cui operiamo. E' il nostro contributo al futuro dei giovani, a crescita e rilancio del tessuto produttivo del territorio. Lo facciamo senza pesare in alcun modo sul loro primo bilancio".
"Lo Studio Skema – dice Maurizio Focchi, presidente dell'Associazione Nuove Idee Nuove Imprese - arricchisce una compagine solida e autorevole che supporta le idee in gara con un contributo decisivo per trasferire formazione e cultura d'impresa ai giovani concorrenti. E' un lavoro proficuo e garantisce alle startup requisiti per affrontare il mercato con le spalle più robuste. Si aggiunge il positivo risultato che scaturisce dall'intrecciarsi della business plan competition con il territorio e le sue espressioni di eccellenza".
6 dicembre
Ciclabile Coletti, disagi e proteste | Ricchi e poveri | Attenzione ai velox
Afghanistan a tema con Nico Piro
(Rimini) Sarà sabato a Rimini Nico Piro, inviato speciale del TG3. Alle 11 il giornalista e scrittore incontrerà alcune classi del liceo Serpieri, mentre alle 18 sarà in sala Buonarrivo per presentare il suo ultimo libro ‘Corrispondenze Afghane’, in dialogo con Mirco Paganelli di Teleromagna.
Per la Rai, Piro si occupa di “crisi e conflitti nelle aree più complesse del pianeta, tentando di dare voce a chi non ne ha”, spiegano promotori dell’iniziativa, ovvero le associazioni Emergency Gruppo di Rimini-San Marino e Manifesto contro l'Odio e l'Ignoranza. “Dal 2006 segue l'Afghanistan, Paese dove ha viaggiato in lungo e largo: da solo, con organizzazioni non governative, guerriglia, truppe occidentali, forze di sicurezza locali e, soprattutto, con il popolo afghano. Nel 2016 ha pubblicato ‘Afghanistan Missione Incompiuta 2001-2015’. Nel suo libro ‘Corrispondenze Afghane’, Nico Piro si racconta storie e persone di una guerra dimenticata”.
Strade, stretta per gli automobilisti veloci con Trucam e Scoutspeed
(Rimini) Sarà una settimana dedicata al controllo dei limiti di velocità quella programmata dal Comando della Polizia locale riminese sulle strade riminesi da lunedì prossimo. Sul campo tutti gli strumenti a disposizione delle pattuglie operanti su strada, dai tradizionali telelaser ai più tecnologici Trucam e Scout Speed, che opererà nei controlli in modalità statica in attesa che la definizione del percorso giuridico in atto nei primi mesi del 2020 sancisca la liceità o meno dell'utilizzo dello strumento in modalità dinamica.
Saranno le strade in cui si corre troppo i luoghi in cui opereranno le pattuglie, in particolare quelle delle zone più esterne al centro storico come Santa Giustina con la via Emilia, Sant'Ermete con via Marecchiese, Montecieco con via Santa Cristina, Sant'Aquilina, via Montescudo e via Coriano.
Le pattuglie opereranno adottando tutte le prescrizioni previste dal regolamento del Codice della strada ad iniziare dal posizionamento dei cartelli di preavviso, posti o a 80 metri sulle strade urbane o a 150 negli altri casi dal luogo in cui l'autovettura coi colori istituzionali della Polizia locale sta operando.
"Anche nell'ultima partecipatissima assemblea pubblica tenutasi pochi giorni fa a Sant'Aquilina– ha detto l'assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – il tema della velocità eccessiva degli autoveicoli sulle strade della città e in particolare del forese, è stato evidenziato come il più sentito e impattante sulla qualità della vita dei cittadini che risiedono nei pressi di strade ad alta percorrenza di mezzi motorizzati. Dobbiamo dare risposte concrete alle legittime e vibranti proteste che ci sono pervenute. E' per questo che proseguiremo e intensificheremo il monitoraggio del rispetto dei limiti di velocità"
Come si ricorderà lo Scout Speed in dotazione a molte delle polizie locali italiane è sostanzialmente un autovelox montato a bordo di un mezzo di servizio, potenzialmente capace di analizzare e misurare le velocità dei veicoli sia in modalità statica sia in modalità dinamica, mentre cioè il veicolo è in movimento. Ma oltre alla velocità lo Scout Speed è in grado di controllare automaticamente attraverso il collegamento in tempo reale coi database del Ministero se il veicolo in arrivo ha assolto agli obblighi assicurativi e di collaudo segnandolo immediatamente alla pattuglia operante.
Una nuova tecnologia al servizio dell'efficacia nei controlli che si ritrova anche nel Trucam, un telelaser d'ultimissima generazione che si affianca ai quattro telelaser più tradizionali, in grado non solo di verificare l'effettiva velocità in avvicinamento di un'automobile ma anche, grazie alla sua capacità di realizzare video HD e non più solo semplici fotografie, di individuare gli automobilisti al telefono o senza cinture.