Fogne, separazione reti Fossa Roncasso
(Rimini) Procedono i cantieri del Piano di salvaguardia della balneazione, una delle principali opere idrauliche degli ultimi anni in Italia, grazie a investimenti complessivi per oltre 150 milioni di euro, realizzata da Comune di Rimini ed Hera insieme a Romagna Acque e Amir. Nell'ultima seduta la Giunta comunale ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo esecutivo per il completamento della separazione della rete fognaria in tutto il bacino idrografico afferente alla fossa Roncasso, nella zona di Miramare. Si tratta di una zona con una rete in gran parte già separata (con oltre l'80% degli immobili già adeguati e allacciati correttamente): gli interventi in programma pertanto riguarderanno principalmente l'area nel tratto compreso tra la ferrovia ed il lungomare, oltre ad alcune zone a monte della statale 16, come le zone di via Casalecchio, Tombanuova e Pozzi, a monte dell'aeroporto Fellini. L'opera in programma consentirà quindi la completa intercettazione delle acque nere che oggi afferiscono allo scolo consorziale Roncasso, che saranno convogliate al depuratore. Al termine dei lavori la fossa Roncasso convoglierà a mare le sole acque meteoriche, così come avviene già per cinque scarichi sui sette presenti nella zona nord, consentendo quindi di superare i divieti di balneazione in occasione di eventi meteorici intensi.
Nel dettaglio, il progetto prevede la costruzione di una nuova rete di fognatura (e dei relativi impianti di sollevamento) lunga circa 5,7 km che avrà la funzione di raccogliere le acque reflue che ora scaricano nella rete mista, e la conseguente trasformazione in rete bianca della rete mista esistente. Saranno inoltre realizzati nuovi tratti di fognatura bianca per una lunghezza pari a circa 4,7 km a sostituzione delle reti miste esistenti e sarà sostituita la paratoia a mare del canale Roncasso. L'intervento sarà completato con la sostituzione di circa 3 km di rete di acquedotto esistente e con la contestuale posa di nuove condotte, di cavidotti e pozzetti per la fibra ottica. L'intervento complessivo, dal costo di circa 6,9 milioni di euro, è inserito nel piano di ambito di Atersir e inizierà indicativamente nel mese di gennaio 2020 e si concluderà nell'arco entro l'inizio del 2021.
"Il Roncasso quindi diventera scarico per solo acque meteoriche così come già avvenuto nella zona nord per le cinque fosse Sortie, Sacramora, Turchetta, Pedrera Grande e Matrice, già riclassificate - spiega l'assessore all'Ambiente Anna Montini – Un ulteriore passo avanti verso l'obiettivo finale, quello di arrivare alla completa eliminazione dei divieti di balneazione lungo tutta la costa. Nel caso dei lavori nel bacino Roncasso, che si svilupperà per fasi, contestualmente si procederà con la riasfaltatura su tutti gli assi viari interessati dai lavori".
Cedolare secca, Lega: botteghe a rischio
(Rimini) La decisione di non inserire nella Manovra la proroga alla cedolare secca al 21% sugli affitti commerciali scatena le reazioni anche a livello locale. Bruno Galli, segretario provinciale della Lega, sostiene e rilancia quanto dichiarato ieri dal presidente di Fimaa Confcommercio della provincia di Rimini, Nello Salvati. “I partiti della sinistra si confermano sempre più affini alla grande distribuzione e ai centri commerciali – dice Galli – e una decisione di questo genere taglia inevitabilmente fuori i negozi di vicinato e dei centri storici. Questo mi porta a pensare che le vetrine sfitte nei nostri borghi saranno sempre di più, purtroppo”.
La cedolare secca, come noto, sostituisce Irpef, addizionali comunali e regionale, imposta di registro e di bollo, calmierando in questo modo l’affitto. “Invece di spendere 400mila euro per la festa del Partito Comunista io credo che sarebbe stato meglio far confluire quei soldi in favore dei commercianti e della botteghe dei piccoli paesi che in questo modo rischiano di scomparire definitivamente”.
Aeroporto Forlì’, Lega vota emendamento vigili del fuoco
(Rimini) “La Lega ha votato convintamente l’emendamento che consentirà all’aeroporto di Forlì di dotarsi dell’indispensabile contingente di Vigili del Fuoco”. Lo afferma in una nota il parlamentare della Lega Jacopo Morrone. “Si tratta di uno dei pochissimi elementi positivi in una manovra ‘lacrime, sangue e tasse’ imposta dal governo M5s/Pd, che penalizzerà pesantemente aziende e contribuenti italiani, senza alcuno spiraglio che consenta di intravedere un rilancio dell’economia del Paese. Siamo comunque soddisfatti di aver preparato il terreno, in questi ultimi mesi, alla presentazione dell’emendamento. E’ la Lega che, in questi anni, ha appoggiato e sostenuto la necessità dello scalo forlivese, che ha contrastato in tutte le sedi istituzionali le politiche regionali del Pd, non certo favorevoli alla sua riapertura. Se il ‘caso’ Ridolfi è rimasto nell’agenda politica è grazie alla nostra continua attenzione. Oggi molti salgono sul carro dei fan dello scalo forlivese per interesse elettorale, perfino l’uscente governatore della Regione Stefano Bonaccini che dimentica l’immobilismo e la chiusura della sua Giunta nei confronti dei vari tentativi di rilanciare l’aeroporto”.
Scuola, classi ‘Agorà’ per i licei della Karis
(Rimini) Dimentichiamo la lezione frontale: banchi allineati in file davanti a cattedra e lavagna. Educazione e formazione, si rinnovano e migliorano a partire dal luogo centrale della didattica: l'aula. I banchi diventano esagonali, con prese e connessioni ultraveloci per Tablet e Lap Top. La loro disposizione muta a seconda del momento di studio deciso dal decente. Isole per gruppi di lavoro o per studio individuale. Oppure diventano un cerchio all'interno del quale il docente svolge la lezione utilizzando una lavagna touch, interattiva, di quarta generazione. E, secondo la tipologia di Liceo frequentata, il cambiamento diventa ancora più forte. Nell'aula dello Scientifico entrano strumenti di reverse engineering e stampante 3D. Si studiano oggetti e strumenti e se ne progettano di nuovi, con funzioni e funzionamenti innovativi. La classe del Linguistico diventa un ambiente simile a un campus anglosassone. Le conversazioni tra docenti madre lingua e studenti si svolgono seduti su divani o poltrone. Mentre, la rivoluzione del Classico arriva da molto lontano. Per lezioni di filosofia, letteratura, laboratori di teatro, ci si siede su gradoni in tutto e per tutto simili a quelli di un teatro romano o dell'Agorà greca.
È quanto avverrà nei licei della Karis Foundation a partire dal prossimo anno scolastico. La prima classe sperimentale "Agorà 4.0", con i primi nuovi moduli di arredamento e strumenti informatici, è entrata in funzione questa settimana nell'edificio scolastico dei Licei Karis riminesi della "Comasca" (Viale Regina Elena 114). "La prima aula sarà inizialmente divisa part time tra classico e scientifico. Affronteremo, fino a giugno, un periodo di sperimentazione del suo utilizzo, integrando progressivamente le nuove strumentazioni. L'obiettivo è partire con aule per i 3 licei pienamente operative dal prossimo anno scolastico 2020/2021 – spiega Stefano Casalboni direttore scuole Karis Foundation – Sono ambienti multifunzionali, che creano attorno agli studenti un ecosistema pensato per un nuovo modello di studio, in grado di confrontarsi con le attitudini di ragazzi. Stimolarli costantemente in attenzione e partecipazione al lavoro che si svolge con i docenti. Accompagnare crescita di ragazze e ragazzi, il rapporto strettissimo con le loro famiglie sono e rimangono, infatti, il cuore della nostra proposta educativa".
"Il nuovo design della classe non spostano di una virgola la nostra missione educativa. Ci offre solo nuovi strumenti per fare ancora meglio e a passo coi tempi, quanto la Karis fa ogni giorno dal 1973. Un passo avanti che nasce grazie anche alle sinergie del nuovo consorzio di opere educative EDUCO. Realtà che abbiamo creato insieme a Fondazione Unicampus San Pellegrino e Cooperativa Service Web. Insieme a loro abbiamo avviato un percorso d'innovazione degli strumenti didattici e di integrazione delle nostre proposte formative ed educative", conclude Stefano Casalboni.
12 dicembre
Imu sull’ombra | Gioco fuorigioco | Elezioni: e la Lega?
Fellini100, ecco la mostra
(Rimini) Quattordici sale per viaggiare nell'immaginario felliniano, tra stanze che ricordano i nomi dei suoi personaggi, i titoli dei suoi film, i suoi compagni di viaggio, i segni della "sua Rimini". Mancano tre giorni all'apertura di "Fellini 100 Genio immortale. La mostra" l'atteso appuntamento che segna l'inizio delle celebrazioni che Rimini ha in serbo per il centenario di Federico Fellini e che anticipa l'apertura del museo internazionale dedicato al Maestro. Un'inaugurazione che avrà come protagonista la città, in un momento di simbolica 'riappacificazione' tra Fellini e la sua Rimini: al termine della cerimonia inaugurale, prevista per le 17.30, le porte di Castel Sismondo si apriranno al pubblico, con la mostra che sarà visitabile gratuitamente anche nella giornata di domenica.
"Fellini 100 Genio immortale. La mostra" è progettata da Studio Azzurro di Milano ed è curata da Marco Bertozzi e Anna Villari. L'esposizione si sviluppa attraverso quattordici sale e si caratterizza per un allestimento scenografico innovativo: ogni sala tende a prendere l'aspetto di un set cinematografico con una particolare caratterizzazione multimediale, dalle connotazioni di forte "messa in scena", in modo che il pubblico più che di fronte ad una serie di informazioni visive e testuali possa trovarsi avvolto da esse.
Tre i nuclei di contenuti: la storia d'Italia a partire dagli anni Venti-Trenta per passare poi al dopoguerra e finire agli anni Ottanta attraverso l'immaginario dei film di Fellini; il racconto dei compagni di viaggio del regista, reali, immaginari, collaboratori; la presentazione del progetto permanente del Museo Internazionale Federico Fellini.
Il materiale originale in mostra è costituito da film, disegni, costumi, documenti, manoscritti e fotografie, proveniente dal patrimonio accumulato negli anni dell'ex Fondazione Fellini, ora proprietà del Comune di Rimini, e da fondazioni, archivi pubblici e collezioni private con i quali il Comune di Rimini ha collaborato in passato e che forniscono il materiale in loro possesso, in alcuni casi ancora inedito. Una sezione presenterà ad esempio il materiale del Fondo Nino Rota, il celebre compositore che ha collaborato con Fellini su molti film, mentre dal set di Casanova sarà in mostra il ciak originale, in prestito della Fondazione Fellini di Sion con la quale il Comune di Rimini ha siglato un protocollo di intesa. Altri prestiti sono provenienti dall'archivio fotografico di Elisabetta Catalano e dalle collezioni private dei maestri della fotografia Tonino Delli Colli e Giuseppe Rotunno, mentre dall'archivio dell'Associazione Tonino Guerra ci saranno materiali inediti appartenuti al poeta, scrittore e sceneggiatore nato anche lui nel 1920 come l'amico Fellini.
La mostra resterà allestita a Rimini fino al 15 marzo per poi cominciare il suo viaggio e arriverà a Roma il prossimo aprile 2020 a Palazzo Venezia, per poi varcare i confini nazionali con esposizioni a Los Angeles, Mosca e Berlino. La mostra sarà aperta da martedì a domenica dalle 10 alle 23, con aperture straordinarie in occasione delle festività natalizie.
Sagra musicale, chiusura in grande con l’Accademia di Santa Cecilia
(Rimini) E' l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con un programma incentrato sulla Seconda Sinfonia di Franz Schubert e la Prima Sinfonia di Johannes Brahms, a chiudere sabato 14 dicembre al Teatro Galli di Rimini (ore 21) il programma della 70esima Sagra Musicale Malatestiana. Sul podio ci sarà il Maestro Mihhail Gerts, balzato alla ribalta della critica internazionale per il suo recente successo alla Philharmonique di Paris e già direttore della Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, la WDR Rundfunkorchester di Colonia e la Helsinki Philharmonic. Mihhail Gerts prenderà il posto del maestro venezuelano Gustavo Dudamel, che pochi giorni fa ha annunciato di dover cancellare il tour in Italia e gli impegni successivi per motivi di salute.
Non cambia invece il programma del concerto, che prima delle sinfonie di Schubert e Brahms, prevede l'esecuzione dell'ouverture della Semiramide, ultimo melodramma composto in Italia da Gioachino Rossini.
Gioco d’azzardo, aggiornata la mappa: oltre 170 luoghi sensibili
(Rimini) La Giunta comunale ha approvato l'aggiornamento della mappatura dei "luoghi sensibili" e delle aree di rispetto entro cui non è possibile la presenza di sale gioco o di corner con apparecchi per il gioco d'azzardo, in ottemperanza alle specifiche direttive in materia di contrasto al gioco d'azzardo patologico della Regione Emilia-Romagna. La mappa accoglie le direttive e leggi regionali con le modalità attuative del divieto di apertura di sale giochi nell'ambito di 500 metri da luoghi definiti sensibili. Si considerano luoghi sensibili, ad esempio, gli istituti scolastici di ogni genere e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori. L'intento è di individuare intorno queste l'area di rispetto' di 500 metri indicata dalla Regione, non solo per impedirvi l'insediamento di nuove attività riconducibili all'ambito del gioco d'azzardo, ma anche per verificare la presenza di sale da gioco, sale scommesse, videolottery o, comunque, di locali che al loro interno ospitano slot machine, così da promuoverne il trasloco a distanza di sicurezza.
La mappatura innanzitutto suddivide gli esercizi secondo quattro tipologie: i "corner", dove si svolge attività di scommessa non in forma esclusiva, gli esercizi per raccolta di scommesse che svolgono tale attività in via esclusiva; sale giochi ed esercizi pubblici che sono dotati di apprecchi slot.
Secondo l'ultimo aggiornamento, sul territorio sono presenti 177 luoghi sensibili. Si va dai 12 corner che ad oggi, in base alle normative vigenti, le attività dotate di Vlt (videolottery) dovranno cessare il 31 dicembre (con possibilità di proroga al prossimo anno), ai 23 esercizi con attività esclusiva per la raccolta di scommesse, di cui 18 ricadono nelle aree sensibili e che dunque dovranno in futuro delocalizzare in aree sul territorio urbano che rispettano la distanza di 500 metri dai luoghi sensibili. Segnalate in mappa anche 20 sale giochi con apparecchi e 122 esercizi pubblici (pubblici esercizi, tabaccherie altri esercizi aperti al pubblico) con apparecchi, di cui una decina rispettano il criterio della distanza di 500 metri dai luoghi sensibili. Gli altri che si trovano ad una distanza inferiore a 500 metri dai luoghi sensibili sono tenuti a dismettere le slot entro il 31 dicembre 2022.
"Con questa delibera il Comune di Rimini recepisce le direttive della Regione in materia del contrasto al gioco d'azzardo – è il commento dell'Amministrazione Comunale - una piaga le cui conseguenze sul piano sociale e della salute individuale sono ormai cosa nota, come drammaticamente dimostrano anche oggi le cronache locali. Le azioni da mettere in campo sono molteplici, dal marchio slot-free per le attività che scelgono volontariamente di rinunciare ad apparecchi per il gioco d'azzardo, alle attività di formazione e informazione, da promuovere soprattutto attraverso le scuole. Attraverso la mappatura dei luoghi sensibili e la relativa distribuzione dei corner e delle sale slot si vuole prevenire ed arginare la crescita incontrollata di attività dedicate al gioco d'azzardo, gestendole anche sulla base delle diverse peculiarità del territorio".
Cedolare secca: niente proroga. Confcommercio: Danno per diversi settori
(Rimini) È un fulmine a ciel sereno la decisione di non inserire nella Manovra la proroga alla cedolare secca al 21% sugli affitti commerciali, che va in scadenza a fine anno e che era stata introdotta come misura per limitare la desertificazione del tessuto commerciale nelle città e nei borghi ormai colmi di vetrine sfitte. La cedolare secca sostituisce Irpef, addizionali comunale e regionale, imposta di registro e imposta di bollo, calmierando di fatto l’affitto. Per il presidente di Fimaa – Confcommercio della provincia di Rimini, Nello Salvati, si tratta di “una decisione che provocherà danni a diversi settori” e di fatto rischia “di fermare quella seppur timida ripresa delle locazioni che avevamo registrato nel 2019”.
“A farne le spese non sarà solo la platea dei proprietari immobiliari – spiega Salvati – che, almeno sul nostro territorio, sono in larga parte famiglie o ex imprenditori che hanno cessato l’attività per il pensionamento, ma anche gli stessi commercianti affittuari che già devono avere coraggio per aprire un’attività e per fare impresa e in questo modo non potranno usufruire di affitti più sostenibili. Non andrà meglio per noi agenti immobiliari, un settore per cui già stimavamo una crescita zero per i prossimi due anni, né per i Comuni che riavranno sì l’addizionale, ma perderanno tutte le altre imposte se i negozi rimarranno sfitti. Come FIMAA, Federazione Italiana Mediatori Agenti D’Affari, stimiamo che per i proprietari il danno economico sia nell’ordine del 20% di reddito economico e quello per gli affittuari del 10-15% di mancato risparmio sui canoni di locazione. Si tratta del classico boomerang lanciato dall’alto quando l’unico obiettivo è fare cassa velocemente. La cedolare secca ha fatto bene al settore affitti, tamponando la desertificazione in atto soprattutto nei centri storici dove i canoni sono più alti. Alcuni Comuni, anche sul nostro territorio, hanno varato misure che scontano l’Imu a chi abbassa l’affitto, la Regione ha appena stanziato 4 milioni per il commercio di vicinato includendo contributi anche legati agli affitti, ma anche quelle rischiano di non avere più effetto con questo ritorno alla tassazione piena: a regime libero un proprietario, a seconda del reddito, va a pagare dal 23 al 45% e dunque non avrà stimoli a prendersi i rischi di metterlo sul mercato o di rinnovare l’impegno. Dire ora, a 20 giorni dalla fine dell’anno e con le feste alle porte, che la cedolare secca terminerà il 31 dicembre, è ancora più assurdo perché chi è impegnato in una trattativa non ha i tempi tecnici per registrare il contratto. Purtroppo se da una parte si spendono parole a favore del commercio al dettaglio, dell’importanza di avere vetrine accese nelle nostre città e nei centri storici per contrastare il degrado e aumentare la sicurezza pubblica, dall’altra i fatti concreti non vanno in quella direzione. Chiediamo con forza che questo provvedimento non venga inserito nella Manovra di bilancio definitiva”.
11 dicembre
Spese pazze | Sigismondo d’oro | Nasce in strada