Lunedì, 16 Dicembre 2019 13:02

Natale al cinema Tiberio con Lo schiaccianoci

(Rimini) La magia del Natale nella favola musicale dello Schiaccianoci. Al cinema Tiberio di Rimini domani, martedì 17 dicembre alle ore 20,15, in differita dalla Royal Opera House di Londra è in programma il balletto The Nutcracker – Lo Schiaccianoci, su musiche di Tchaikovsky con coreografie di Peter Wright e Lev Ivanov. La straordinaria storia di Clara e Hans-Peter, la loro battaglia contro il malvagio Re dei Topi e il loro magico viaggio nella dimora della Fata Confetto guideranno il pubblico cinematografico in un paese delle meraviglie dalle tinte invernali. Il tradizionale spettacolo natalizio del Royal Ballet propone un cast d'eccezione che comprende Lauren Cuthbertson come Fata Confetto, Federico Bonelli nel ruolo del Principe, Francesca Hayward in quello di Clara e Alexander Campbell nei panni di Hans-Peter (lo Schiaccianoci). Nel cast anche Gary Avis come Drosselmeyer, Marcelino Sambé e Mayara Magri.

 

Lunedì, 16 Dicembre 2019 10:09

16 dicembre

Malore in chiesa | Soccorre ferito, indagato | Si scalda il natale

(Rimini) Da San Patrignano spiegano di aver “appreso con stupore l’approvazione di un emendamento inserito nella manovra di bilancio che legittima la vendita e la trasformazione di qualsiasi parte della pianta di cannabis sativa, comprese le infiorescenze e le resine, che non devono contenere una percentuale superiore allo 0,5% di tetraidrocannabinolo (THC). L'emendamento che prevede l’introduzione di una imposta di fabbricazione per ogni punto percentuale di cannabidiolo contenuto nella biomassa, cambia completamente la volontà del legislatore che ha emanato la legge 242/2016 che intendeva promuovere la produzione della cannabis sativa ad uso industriale”.
L’emendamento “è infatti concepito per promuovere il consumo umano a scopo ricreativo, giocando sul basso contenuto di THC che comporta, a loro giudizio, l’annullamento o la diminuzione degli effetti droganti. E’ del tutto evidente che, anche alla luce del contenuto del comunicato stampa degli estensori dell’emendamento, si tratta di una manovra di apertura graduale e strisciante ad una campagna di promozione e legalizzazione della cannabis”, spiegano dalla comunità.

“Non possiamo nascondere il disappunto nel vedere utilizzata la manovra di bilancio, che dovrebbe prevedere unicamente interventi volti alla gestione economica e finanziaria del Paese, per legiferare su un ambito strettamente sociale e sanitario che dovrebbe seguire ben altro iter e che dovrebbe obbligare la politica ad un dibattito serio nei contenuti coinvolgendo tutte le commissioni e gli organismi scientifici interessati”.
“Non comprendiamo come si possa stabilire attraverso la manovra di bilancio che la canapa con un contenuto dello 0,5% di THC possa essere considerata innocua per la salute umana e quindi non considerabile come sostanza stupefacente. Una scelta che invece di aiutare le famiglie e i giovani, contribuirà ulteriormente all’abbassamento della percezione del rischio in particolar modo fra le fasce più deboli in un contesto sociale in cui la diffusione di droga è dilagante. Riteniamo sia il caso di occuparsi maggiormente dei programmi di prevenzione e cura, sostenendoli con finanziamenti e politiche adeguate e aggiornate costantemente secondo i continui mutamenti del fenomeno delle dipendenze, in particolare tra la popolazione giovanile”.

(Rimini) Firmato oggi in prefettura il Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto delle violenze nei confronti delle donne. A sottoscriverlo con il Prefetto, che ha coordinato i lavori di preparazione, sono intervenuti il Presidente della Provincia, il Vice Sindaco di Rimini, il Presidente del Tribunale, il Procuratore della Repubblica, il rappresentante dell’Ausl Romagna, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il Questore, il Vice Comandante Provinciale dei Carabinieri, la Consigliera di Parità della Provincia di Rimini e la rappresentante del Centro Antiviolenza del Comune di Rimini “Rompi il silenzio”.
Il Protocollo “è aperto ad ulteriori contributi che potranno essere forniti, anche attraverso specifiche adesioni, da altri Enti locali, Istituzioni e Associazioni operanti nel territorio provinciale nel medesimo settore”, spiega l’articolo 1 del documento. Un accordo “aperto”, dunque, che trae linfa vitale dalle innumerevoli iniziative che si susseguono in provincia e dalle relazioni tra mondo istituzionale e mondo associativo sempre più consolidate, che si prefigge lo scopo di poter tessere una rete a maglie sempre più fitte tra tutti i soggetti impegnati sul territorio. “Esigenza condivisa dal Tavolo affinché l’esperienza di ciascuno accresca l’esperienza di tutti e, nel contempo, perché ciascuno sappia delle iniziative intraprese dagli altri aderenti”, sottolineano dalla prefettura. L’accordo oggi sottoscritto dal Comune di Rimini “vedrà ben presto protagonisti anche quei Comuni, già fortemente attivi ed operanti su tale versante, anche attraverso i due distretti”.
Sono 13 gli articoli che sostanziano il Protocollo, per il quale è prevista una durata di tre anni, con la previsione di un tacito rinnovo alla scadenza, salvo diverse intese tra le parti. In particolare, attraverso gli impegni assunti dai sottoscrittori nei termini enucleati dall’articolato, l’accordo si prefigge i seguenti obiettivi fondamentali: tutela e sostegno delle donne che subiscono violenza; analisi e monitoraggio del fenomeno; coordinamento delle azioni e cooperazione fra soggetti pubblici e privati, operanti nello specifico settore; formazione degli operatori e specializzazione nel trattamento delle specifiche fattispecie di reato; attuazione di percorsi educativi e informativi a vantaggio delle vittime in ordine agli strumenti e alle modalità di tutela; interventi sul territorio volti a promuovere il superamento dei fattori favorenti la violenza e ad agevolare l’emersione di tali forme di devianza; sperimentazione di percorsi terapeutici sugli aggressori mirati al cambiamento dei comportamenti maschili violenti; iniziative volte a facilitare la raccolta delle denunce, l’assistenza e il sostegno delle vittime della violenza in tutte le fasi susseguenti al verificarsi di un episodio; definizione di regole condivise nel percorso processuale penale; percorsi di supporto psicologico e terapeutico di gestione del disagio relazionale dei cosiddetti soggetti maltrattanti.

 

Venerdì, 13 Dicembre 2019 15:53

Export, un affare da 2 miliardi

(Rimini) “Quello che sta avvenendo nello scenario generale, spinte protezionistiche, misure restrittive della UE verso la Russia e la conferma della Brexit, hanno già e avranno sempre più effetti concreti nella realtà quotidiana delle imprese che si trovano davanti spesso a notevoli difficoltà nella definizione delle loro strategie”, spiega oggi la Camera di commercio, diffondendo i dati sul commercio estero. “Tra i principali Paesi di destinazione dell'export troviamo, nell'ordine, Francia, Germania, Stati Uniti e lo stesso Regno Unito. In questo contesto generale di rallentamento dell'economia, anche nell'aggregato Romagna, i dati complessivi dei primi nove mesi dell'anno evidenziano, anche se con variazioni inferiori a quelli della regione, un recupero rispetto ai dati di metà anno”.
"L'internazionalizzazione delle imprese è un fattore strategico per avere uno sviluppo stabile e in chiave innovativa del nostro tessuto produttivo – dichiara Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Purtroppo quello che sta avvenendo nello scenario internazionale - spinte protezionistiche, misure restrittive della UE verso la Russia e la conferma della Brexit - hanno già e avranno ulteriori negativi per le imprese. Per sostenerle la Camera di commercio della Romagna ha tra le sue linee d'azione il supporto all'internazionalizzazione che prevede un impegno concreto e costante per mettere a disposizione servizi, contributi e attività di formazione che sono rivolti, sia alle imprese che già operano in maniera strutturata sui mercati esteri, sia a quelle che intendono avviare e sviluppare nuove relazioni commerciali".

In Romagna, nel periodo gennaio-settembre 2019, nel sistema aggregato Romagna - Forlì-Cesena e Rimini, le esportazioni ammontano a 4.740 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 2.162 milioni di euro; il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta pertanto largamente positivo: +2.578 milioni di euro.
Rispetto allo stesso periodo del 2018, si riscontra un incremento delle importazioni dell'1,4% e delle esportazioni del 2,5%; fattore positivo, dunque, la crescita dell'export, inferiore alla variazione regionale (+4,8%) ma uguale alla dinamica nazionale (+2,5%). Aumento dell'export che si riscontra anche nel medio periodo, con una variazione 2019-2014 (al 30/09) del 29,3%; nel dettaglio, considerando i primi nove mesi degli ultimi cinque anni, si rilevano variazioni annue sempre positive anche se per il 2019 si tratta dell'incremento più basso.

Al 30 settembre 2019, in provincia di Rimini le esportazioni ammontano a 1.991 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 762 milioni di euro; il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta largamente positivo: +1.229 milioni di euro. Rispetto ai primi nove mesi del 2018, si riscontra una diminuzione delle importazioni del 2,6% e un incremento delle esportazioni del 4,2%, quest'ultimo inferiore alla crescita regionale (+4,8%) ma superiore a quella nazionale (+2,5%). Aumento dell'export che si riscontra anche nel medio periodo, con una variazione 2019-2014 (al 30/09) che si attesta a +37,6%; considerando il periodo gennaio-settembre degli ultimi cinque anni, si rilevano variazioni annue sempre positive, ad eccezione del calo nel 2015 (-1,7%), anche se per il 2019 si tratta dell'incremento più basso.
Nel confronto regionale, la provincia di Rimini, da un lato, detiene il 4,1% del totale dell'export dell'Emilia-Romagna (ottava posizione, davanti a Ferrara), dall'altro, risulta la quinta provincia emiliano-romagnola per incremento annuo dell'export (dopo Bologna, Piacenza, Ravenna e Parma). Risulta ora interessante esaminare la dinamica delle esportazioni provinciali verso alcune destinazioni che stanno vivendo situazioni particolari: nello specifico, parliamo della Germania, che sta attuando una politica economica volta a produrre un eccessivo surplus commerciale (oltre le soglie target stabilite dalla Commissione Europea), del Regno Unito, con la questione della Brexit e l'apertura della procedura di infrazione per la mancata nomina di un commissario UE, della Russia, colpita dalle sanzioni e restrizioni economiche e commerciali messe in campo dall'Unione Europea in risposta alla crisi Ucraina, e della Cina, coinvolta in una guerra dei dazi con gli Stati Uniti, con un accordo commerciale sugli stessi che pareva in dirittura d'arrivo e che ora è stato sospeso causa la delicata questione di Hong Kong. Ad essi si aggiungono due aree considerate strategiche per la loro posizione nel Mediterraneo, le quali, a più riprese, risultano coinvolte in lotte interne e/o guerre civili di varia natura: Nord Africa e Medio Oriente.
Ciò detto, la Germania risulta una delle principali destinazioni dell'export provinciale (7,3% del totale), con un decremento annuo, però, dell'1,9%; stesso discorso vale per il Regno Unito (7,8%), verso il quale si riscontra una crescita molto decisa, pari a +29,4%. Russia e Cina, dal canto loro, hanno quote inferiori (rispettivamente, 4,2% e 1,9%); in entrambe si verifica una diminuzione (-7,0% nella prima, -8,3% nella seconda). Riguardo alle due aree geografiche, calano le esportazioni nei Paesi del Nord Africa (-5,0%, incidenza dell'1,1%) mentre rimangono sostanzialmente stabili quelle verso i Paesi del Medio Oriente (+0,2%, incidenza del 4,2%).

In ultimo, una breve analisi di medio periodo 2013-2018, utile per effettuare dei confronti a livello di principali prodotti e Paesi. Per ciò che riguarda il primo aspetto, nel 2013 i 5 principali prodotti export erano così delineati: articoli di abbigliamento (28,5% del totale), macchine per la formatura dei metalli (11,9%), navi e imbarcazioni (10,1%), altre macchine di impiego generale (6,7%) e articoli di maglieria (3,7%); nel 2018 ritroviamo gli stessi prodotti, con due che cambiano posizione. L'export degli articoli di abbigliamento si conferma al primo posto (21,6% del totale), anche se è quello che cresce di meno (+5,4%); a seguire, ritroviamo macchine per la formatura dei metalli (16,0%, +86,5%), altre macchine di impiego generale (8,7%, +80,1%), navi e imbarcazioni (8,3%, +14,3%) e articoli di maglieria (3,6%, +36,2%).
Per ciò che concerne il secondo aspetto, nel 2013 i 5 principali Paesi export erano ì seguenti: Russia (11,9% del totale), Francia (9,0%), Stati Uniti (7,1%), Germania (6,6%) e Kazakhistan (4,1%); nel 2018 ritroviamo tre Paesi di quelli citati e tutti, eccetto la Francia, cambiano posizione. La notevole crescita delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+133,2%) fanno balzare il suddetto Paese al primo posto nella classifica mondiale (11,9% del totale); a seguire, Francia (8,5%, +31,3%), Germania (7,3%, +53,1%) e le "new entry" Regno Unito (6,3%, +116,2%) e Polonia (4,6%, +136,3%), subentrate al posto di Russia (-47,2%, sesto posto) e Kazakhistan (-85,8%, 43° posto).

(Rimini) Qualche giorno fa un'anziana signora di Corpolò, si è ritrovata di punto in bianco senza riscaldamento. La vittima aveva ricevuto una telefonata da una società di libero consumo che gli aveva proposto un contratto d'utenza elettrica, che lei non voleva. Nonostante avesse rifiutato, la signora si è trovata, probabilmente a causa dell'attivazione involontaria di un contratto telefonico, con un nuovo operatore, di cui non sapeva nulla. Non pagando le bollette, perché inconscia di aver un nuovo gestore, la signora si è trovata senza corrente elettrica e quindi senza riscaldamento.
Rilevato il problema dal distaccamento di Corpolò, gli agenti di Polizia Locale hanno ricostruito la vicenda e si sono subito attivati. Grazie anche alla grande collaborazione con gli uffici dell'Acer, proprietaria della casa in cui abita la signora, è stato ripristinato il contatto sia con il nuovo, che con il vecchio gestore, con cui la vittima non riusciva più a comunicare, fino a ripristinare, nel giro di qualche ora, la corrente elettrica nell'abitazione. Un'azione di coordinamento tra enti (Polizia Locale e Acer), conclusasi in tempo utile prima dell'ultima ondata di freddo, anche grazie al controllo capillare dei distaccamenti, che rappresentano un importante ed indispensabile contatto con le persone sul territorio.

Sono diverse le funzioni e i compiti che svolgono i distaccamenti territoriali della Polizia Locale, mansioni che servono ad ottenere il capillare controllo di un territorio, che si estende per oltre 134 km quadrati. Il Corpo della Polizia Locale di Rimini dispone di tre distaccamenti territoriali, che sono: quello di Viserba, quello Centrale e quello di Miramare, a cui si aggiungono due delegazioni dislocate a Corpolò e Gaiofana. Un presidio ampio e diversificato che, con i servizi territoriali, riesce a garantire una copertura estesa anche a tutte le periferie, come Santa Giustina, San vito, ecc.
Non si tratta soltanto di punti d'appoggio per coadiuvare le pattuglie nel loro importante lavoro di sicurezza e prevenzione, i distaccamenti della Polizia Locale in realtà hanno un ruolo di servizio e vicinanza concreta al cittadino, che si distingue in tante altre funzioni. L'attività di controllo e prevenzione dei distaccamenti di Polizia Locale, coinvolge in totale una squadra di 44 Agenti, di cui 13 a Viserba, 6 a Miramare e 22 nel Distaccamento Centrale, che dall'estate 2011 ha assorbito il Distaccamento Ausa-Marecchia. Oltre ad altri 3 agenti, che sono dedicati esclusivamente ai presidi.
Tante le funzioni svolte in queste sedi che vanno: dall'attività istituzionale di controllo nell'ambito del territorio di competenza, ai controlli stradali, commerciali, edilizi, fino alla gestione delle pratiche anagrafiche, i pareri di sorvegliabilità, il presidio delle scuole, dei mercati, la polizia di prossimità o 'Vigile di quartiere', i servizi esterni trasversali e tutta l'attività giudiziaria. Un ventaglio di attività a cui si aggiunge soprattutto un costante rapporto di dialogo con la cittadinanza per la gestione di piccoli e grandi problemi quotidiani.

(Rimini) Chi di voi non è impegnato negli ultimi acquisti in vista del Natale? Ma, complice anche la ricerca di offerte convenienti e i tempi ormai ristrettissimi, attenzione a non cadere nelle truffe: per questo la polizia ha deciso di fornire una serie di consigli utili e di informazioni per garantire la sicurezza in rete, la tutela dei dati personali, la protezione da frodi e rischi negli acquisti: temi caldi e particolarmente sentiti da chi utilizza Internet.
“Il numero delle segnalazioni e denunce ricevute nell’anno corrente, sommato a quello delle persone arrestate e denunciate ha richiamato l’attenzione della polizia che ha potenziato ogni utile strumento per indirizzare l’utenza ad un uso consapevole della rete e dei pagamenti online e contrastare nel contempo le truffe messe in atto sul web, anche attraverso la chiusura degli spazi virtuali. Si tratta di consigli particolarmente utili all’avvicinarsi del Natale e del Capodanno quando il fenomeno delle truffe sembra acutizzarsi, complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo per i regali e in particolare per le case vacanza”.
Le ragioni che portano a registrare un numero sempre crescente, negli anni, di acquisti on line, sono molteplici: la possibilità, grazie all’e-commerce, di comprare comodamente e con tutta calma seduti dalla propria abitazione senza doversi imbattere, nei disagi del traffico e di lunghe file alla cassa, con un conseguente notevole risparmio di tempo; il perfezionarsi dell’offerta da parte dei commercianti on line, che ormai dedicano appositi spazi virtuali ai regali con la possibilità di personalizzazione degli stessi e di ottenerli a casa già confezionati e con biglietto di auguri incorporato; le occasioni di risparmio offerte dalla rete grazie ad una serie di promozioni; ed, infine, la sempre maggiore conoscenza del mondo digitale da parte di tutte le fasce di età dei consumatori italiani che, però, non è sempre accompagnata alla piena consapevolezza dei rischi connessi all’acquisto on line”.
La polizia scende quindi in campo con un opuscolo che offre alcuni utili e pratici consigli, suggerimenti per muoversi tra i negozi online. Il vademecum sarà disponibile sul sito della Polizia di Stato, sul portale del Commissariato online e sulle relative pagine facebook e twitter.

Guida sicura per gli acquisti on line

1. Utilizzare software e browser completi ed aggiornati - Potrà sembrare banale, ma il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti su Internet. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile.

2. Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali - In rete è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare su altri siti. Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa. E’ consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene già note perché oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso. In caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSignTrusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.

3. Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio - Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.

4. Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti - Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i “feedback” pubblicati dagli altri utenti sul sito che lo mette in vendita. Anche le informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime… Le “voci” su un sito truffaldino circolano velocemente online!

5. Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online - Se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le App ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di “passare” o “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto.

6. Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili - Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi.

7. Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing - Ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali. L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale.

8. Un annuncio ben strutturato è più affidabile - Leggi attentamente l’annuncio prima di rispondere: se ti sembra troppo breve o fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre al venditore. Chiedi più informazioni al venditore sull’oggetto che vuoi acquistare e se le foto pubblicate sembrano troppo belle per essere vere, cerca in rete e scopri se sono state copiate da altri siti!

9. Non sempre….è sempre un buon affare - Diffida di un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio, non sempre è un affare: accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato!

10 Non fidarsi - Dubita di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con e-mail ambigue ma anche di chi ha troppa fretta di concludere l’affare.

Negli ultimi tempi si è riscontrato un incremento delle denunce per truffa presentate alla Polizia di Stato, in particolare per i raggiri online, effettuati mediante l’utilizzo del Bancomat.
Durante il periodo delle festività natalizie aumentano, infatti, le operazioni di acquisto-vendita via web, e succede spesso che la vittima designata, dopo aver pubblicato un annuncio su internet per la vendita di un oggetto, venga contattata da una persona che fingendo interesse all’acquisto inizia una trattativa.
L’acquirente, in genere, mostra da subito molto interesse all’acquisto e, senza richiedere alcun dettaglio circa le caratteristiche dell’oggetto in vendita, per assicurarselo chiede di poterlo acquistare al più presto mediante una tipologia di bonifico che si può effettuare immediatamente, tramite l’utilizzo di uno sportello bancomat, senza attendere le lungaggini dei bonifici ordinari.
La vittima, una volta recatasi presso lo sportello bancomat, anche questo solitamente indicato dal truffatore, contatta nuovamente l’acquirente, il quale gli spiega nel dettaglio la procedura da attuare, suggerendo i vari passaggi da effettuare per ricevere il bonifico immediatamente e direttamente dallo sportello.
Nella maggior parte dei casi le vittime, inizialmente titubanti e diffidenti verso questa procedura, vengono poi abilmente raggirate dall’interlocutore che riesce a convincerle della bontà dell’operazione, rappresentandone i vantaggi in termini di rapidità, sicurezza e istantaneità dell’accredito. Elemento quest’ultimo che, a detta del truffatore, consentirà al venditore di avere il denaro sul conto ancor prima che quest’ultimo invii la merce all’acquirente. Una dimostrazione, quindi, di totale fiducia nei confronti del venditore.

La vittima di turno, terminata l’operazione, dopo aver atteso inutilmente l’accredito del denaro, realizza che anziché aver ricevuto il bonifico lo ha effettuato a proprie spese sul conto o sulla carta di credito indicata dal truffatore.
La Polizia, per scongiurare il pericolo di questo tipo di raggiro, consiglia di diffidare da acquirenti che mostrano poco interesse alle caratteristiche della merce (solitamente, un acquirente interessato, quando acquista un prodotto usato, fa domande che riguardano le caratteristiche e lo stato di conservazione dell’oggetto e richiede altre foto rispetto a quelle inserite nella piattaforma di vendita. Bisogna, quindi, diffidare delle modalità di accredito addebito su carta o conto corrente non convenzionali, che prospettino particolari vantaggi per il venditore o l’acquirente.

 

Venerdì, 13 Dicembre 2019 15:02

Housing first: 17 senzatetto inseriti

(Rimini) La Giunta ha rinnovato per il prossimo triennio 2020 – 2022 il progetto innovativo di housing sociale "Housing First". Una trentina le persone transitate, 17 quelle attualmente ospitate, l'obbiettivo è superare quota 20. Un progetto unico nel suo genere, nato nel 2013 con quattro o cinque persone, e cresciuto gradualmente fino a diventare oggetto di interesse di grandi capitali europee, come Dublino ed Amsterdam, dove Rimini è stata chiamata ad esporre la propria esperienza. "Ryan, un senzatetto dorme su una panchina di Birmingham – Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini, parte apparentemente da lontano per spiegare il cuore del progetto - A immortalare una scena, così tristemente simile a quelle in cui ci imbattiamo tutti i giorni, c'è però l'occhio di Banksy. Nascono così, improvvisamente, sui mattoni rossi dietro la "panchina di Ryan", due renne che, assieme ad essa, forma una sorta di slitta immaginaria su cui il senzatetto, ripreso di nascosto, si stende per superare la gelida notte invernale. Da quando il video dell'opera è stato postato su Instagram , ha raggiunto in poco tempo un milione di like. Ma il punto non è questo, bensì il valore politico e simbolico creato da quest'opera. Un messaggio di solidarietà, di denuncia, ma anche di amore verso quegli "ultimi" che sono sempre in mezzo a noi, senza che noi, occupati da altro, ce ne rendiamo conto. Ecco, come Ryan ci sono Eugenio, Anna, Teresa, Michele e tutti i diciassette senza fissa dimora attualmente coinvolti nel progetto Housing First di Rimini".

Cos'è l'Housing First? "Un cambio di prospettiva – continua la Lisi - apparentemente semplice, ma decisamente radicale, un pò come nell'opera di Bansky. Un nuovo modello di intervento per il contrasto alla marginalità grave che inverte i canoni formali dell'assistenza, partendo da dove solitamente si termina, dando cioè abitazione ai senza fissa dimora stanziali sul territorio ovvero, autonomia e fiducia. Nel 2011, quando ho ricevuto l'incarico di assessore alla protezione sociale della mia città, ho pensato come prima cosa ai poveri, gli ultimi. È da come si pensa a queste persone che si è in grado di percepire la reale ricchezza di una comunità. Ho trovato doveroso, anche per la mia formazione culturale e religiosa, mettere loro al primo posto di un welfare che non doveva passare da assistenza reiterata a vita, a piccoli interventi mirati ad una ritrovata autonomia, personale, sociale e lavorativa. Nel 2013 ho conosciuto il modello dell'Housing First, mi sono appassionata e ho studiato insieme ai tecnici come trasformarlo in una realtà all'interno del nostro Comune. Non c'erano precedenti, Rimini è stata la prima a sperimentarla, e oggi sono in tanti che ci chiedono come abbiamo fatto, per iniziare la stessa strada. I numeri non possono essere enormi, perché il rapporto fiduciario richiede tempo e pazienza. È la qualità del tempo e della relazione che mettiamo al centro del nostro servizio".

Dando ai senza fissa dimora una casa dove vivere, si offre la possibilità di riappropriarsi dello status di cittadini, sia dal punto di vista strettamente amministrativo (molti di loro sono infatti senza residenza, tessera sanitaria, assistenza), che da quello più generale di sentirsi membri di una comunità. La casa come punto di partenza, in estrema sintesi, di un percorso individuale verso l'autonomia. Tra i senza fissa dimora transitati nel progetto, c'è chi ha riscattato il proprio stato di salute, chi si è disintossicato, chi ha trovato la forza di riallacciare rapporti famigliari e chi ha potuto per la prima volta ottenere assistenza sociale e interventi sanitari. Il presupposto è che le persone, anche in situazione di disagio forte, abbiano le risposte per sviluppare un progetto di vita sano. Con un giusto aiuto possono ritrovare la fiducia in se stessi e responsabilizzarsi.
"È stato dimostrato – riprende la Lisi -come il passaggio dalla strada alla casa rompe il circolo vizioso creato dall' impotenza: un ambiente sicuro stimola la volontà e il cammino di riscatto. Sono stati una trentina quelli transitati dal progetto, ognuno con la propria storia; c'è chi è uscito e si è rifatto una vita, trovando nell'autonomia ritrovata la forza per un nuovo progetto di vita, anche lontano da Rimini, chi è rimasto in casa ed è stato inserito in un percorso occupazionale, chi è riuscito, alla fine di una vita di stenti, a ricevere la pensione ed è tornato ad una vita in società. Non sono storie di Natale, ma impegni che portiamo avanti tutti i giorni, per questo voglio ringraziare il Sindaco e le due Giunte con cui abbiamo creato e fatto crescere questo progetto. Spero però, come è successo per le renne di Bansky, che il periodo natalizio renda più sensibili e ricettivi i cittadini riminesi. Il partecipare e darci una mano. Sarebbe davvero un bel modo di festeggiare il Natale".

(Rimini) "Scelgo Te e basta è una decisione totalizzante ma non esclusiva bensì inclusiva. Abbracciando Dio, Sandra non si è chiusa in se stessa bensì si è aperta a tutto il mondo creato da Dio: la povertà, l'indigenza, la fragilità, la società malata". Così Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, ha spiegato il titolo del libro fresco di stampa che ha dedicato a Sandra Sabattini. “Scelgo Te e basta. Sandra Sabattini Vivere a braccia spalancate” è stato presentato ieri in sala San Gaudenzo a Rimini. Si tratta del volume che il vescovo di Rimini ha dedicato alla riminese che sarà beatificata il prossimo 14 giugno. Più di una biografia, meglio di un romanzo. "Perché questo volume, dato che esiste già la bella, accurata biografia scritta da Laila Lucci? Ho pensato che scrivere questo libro potesse fare bene a me stesso. E può forse aiutare ad incontrare Sandra e la sua santità del quotidiano. La scelta di questa ragazza è stata radicale e totalizzante, fedele nella sua semplicità. Quando queste scelte si vivono non nei momenti eroici ma nel quotidiano si vive quella che papa Francesco chiama la santità della porta accanto".
L'ultimo capitolo del libro, il nono, è una sorta di lettera aperta di Lambiasi. Un'esortazione "che si potrebbe tradurre in: Dai, ragazzi, non perdete tempo! Così forse l'avrebbe riscritta oggi Sandra. – ha fatto notare la biblista e biografa della Sabattini, Laila Lucci – Lei che era 'ossessionata' dal buon utilizzo del tempo. Lei che per tutta la vita ha combattuto per la santità, per non contrastare il piano di Dio. Lei che per questo ha lottato con la società ma anche con Dio, proprio come Giacobbe, un braccio di ferro per chiedergli: Cosa vuoi da me? e abbracciarlo in maniera totalitaria. Il libro di Lambiasi fa risuonare queste corde con ampio utilizzo di immagini, metafore e con un tratteggio delicato e inteso".
Anche Stefano Vitali, che per intercessione di Sandra è stato miracolato, ha preso parte alla presentazione. "La vita è restituzione. Ho capito che mi è stato regalato del tempo - e Sandra è famosa per questo rapporto con il tempo - e che va restituito. E così ti affidi, e io mi sono fidato della proposta del responsabile generale della APG23: seguire i progetti esteri della associazione. In questi cinque anni mi sono arricchito dal punto di vista personale e spirituale più di tutti gli altri".
Geppy Santamato è una delle amiche di Sandra. Con lei ha condiviso il servizio nella struttura per tossicodipendenti e un pezzo di cammino. Oggi, insieme ad altre sei amiche di Sandra, spesso gira l'Italia per offrire testimonianze sulla beata riminese. "Scelgo e te e basta è una delle tante frasi folgoranti di Sandra. Fondamentale. Tutti i noi scegliamo qualcosa ma lei è stata costante e con tutte sue forze e ogni giorno ha scelto e riscelto Dio". Un amore così verticale da diventare totalmente orizzontale".

 

(Rimini) Nuova carica regionale per il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino. Ieri durante le elezioni che si sono svolte a Bologna e che hanno visto la riconferma di Enrico Postacchini a presidente di Confcommercio dell’Emilia Romagna, il rappresentante riminese Gianni Indino è stato eletto alla carica di vicepresidente con la delega al turismo. Ringrazio l’assemblea regionale per la fiducia che mi ha accordato affidandomi un ruolo di grande responsabilità e prestigio – commenta Indino – e ringrazio Mauro Mambelli presidente di Confcommercio Ravenna per il lavoro svolto negli ultimi 4 anni, di cui cercherò di seguire il solco. In una regione come la nostra in cui il turismo recita una parte da protagonista nella società e nell’economia, sarà mio compito curarne tutte le sfaccettature. Gli standard sono elevatissimi su tutto il territorio, e la competitività è assoluta. Basti pensare ad eccellenze come i distretti Motor Valley e la Wellness Valley, le Terre Verdiane e il Delta del Po, le terme e la montagna, fino alla grande capacità attrattiva della nostra costa con la nightlife, i servizi di spiaggia e il suo entroterra. Siamo una terra ricca di storia e natura, di arte, buon cibo e buon bere. Siamo la terra dell’accoglienza per antonomasia. Tutto questo e molto altro contribuiscono ai grandi numeri che il turismo fa registrare ogni anno e che tanti players contribuiscono a creare, mantenere e sviluppare. Metterò tutta la mia esperienza per fare da collettore tra tutti gli attori del turismo della nostra regione, tanti e variegati: dagli alberghi ai campeggi, dalle terme ai pubblici esercizi, dallo shopping alle agenzie di viaggio. Imprese, canali turistici, destinazioni, da tutelare e valorizzare. Allo stesso tempo sarà fondamentale proseguire e intensificare la collaborazione con le amministrazioni, Apt Servizi e le nostre destinazioni turistiche nate con la Legge 4/2016 per mettere in campo iniziative a favore del turismo di tutta la regione senza trascurare nessuna opportunità. Proprio la convinzione della strategicità del turismo per la nostra regione mi ha spinto a chiedere al presidente nazionale Carlo Sangalli, durante il Galà degli auguri organizzato dalla nostra Confcommercio provinciale al Grand Hotel di Rimini insieme all’Associazione 50&Più, di valutare la possibilità di portare a Rimini il Forum del turismo di Confcommercio con relatori di spessore mondiale, ricevendo da lui la disponibilità a valutarne la fattibilità”.

 

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