Elezioni, Galli (Lega): “Per Pruccoli i carabinieri sono dei ceffi”
(Rimini) “Incredulo e fortemente arrabbiato. Ho letto un post su facebook del consigliere regionale Giorgio Pruccoli del Pd che pubblicando una fotografia di lui all’incontro indetto da Salvini e dalla Lega a Villa Verucchio lo si vede vicino ad un uomo. Pruccoli dice testualmente: Mi ha sorvegliato per tutto il tempo che sono rimasto lì, confabulando spesso con altri ceffi simili a lui. Il problema, caro Pruccoli, è che i “ceffi che confabulavano” altri non erano che carabinieri in borghese (parecchi dei quali con segni di riconoscimento in evidenza) venuti lì per lavoro e a controllare che tutto fosse nelle regole della sicurezza. Erano carabinieri non “ceffi”. Devi vergognarti tu e il partito che rappresenti di usare parole di questo tipo, renderle pubbliche senza prima informarti. Bastava chiedere, no?”. Bruno Galli, candidato capolista della Lega alle prossime elezioni regionali in quota Borgonzoni, critica il post del candidato del Pd Giorgio Pruccoli, intervenuto tra la folla al comizio di Matteo Salvini, al quale aveva chiesto un confronto pubblico. Non è dato sapere, al momento, se Pruccoli fosse a conoscenza del fatto che l’uomo da cui si è sentito sorvegliato, fosse in realtà un carabiniere.
“Sulla sicurezza non si discute – prosegue in ogni caso Galli – e stigmatizzo la volgarità di queste parole. E’ la certificazione di come sono fatti il Pd e i suoi uomini, sempre pronti a difendere chi arriva nel nostro Paese in condizioni di irregolarità, ad ospitarli in strutture pagate dai cittadini e pronti invece ad offendere chi fa il proprio lavoro in piazze dove per fare un comizio occorre farsi proteggere dalle forze dell’ordine perché ci sono movimenti di pesciolini vari, formati proprio dal Pd e dai suoi dirigenti, pronti alla provocazione. Pruccoli chieda subito scusa. La Lega è sempre con le forze dell’ordine”.
13 gennaio
Proroga per i bagnini | Il candidato Sgarbi | La verità di Lolli
Elezioni, Bonaccini sul dissesto idrogeologico
(Rimini) La regione Emilia Romagna ha investito 800milioni di euro in settemila cantieri, con il 70 per cento dei fondi nazionali spesi. A Rimini, rende noto il presidente uscente Stefano Bonaccini, ricandidato dal centro sinistra, “sono stati finanziati 340 cantieri con 51 milioni”.
Per Bonaccini, Lucia Borgonzoni avvia l'ennesima campagna basata su notizie false, intervenendo nuovamente sul tema dei fondi stanziati per il dissesto idrogeologico, che secondo lei in Emilia-Romagna non verrebbero utilizzati. Chiara l'esigenza di coprire la totale assenza di proposte per la regione che pur si candida a governare, ma servirebbe più rispetto per gli emiliano-romagnoli. La voglio tranquillizzare sul fatto che non ho bisogno di smentirla. Lo ha già fatto anche il sottosegretario all'Ambiente, Roberto Morassut, nemmeno due settimane fa, quando ha ricordato che stando agli accordi di programma stipulati dalla Regione Emilia-Romagna con il Ministero dell'Ambiente la percentuale di fondi impegnati rispetto al finanziato è del 71% e la percentuale di spesa rispetto ai fondi impegnati del 73%. Obiettivo centrato da pochi nel Paese”.
Nei cinque anni “di questa legislatura abbiamo investito circa 800 milioni di euro per interventi a difesa del suolo e prevenzione del rischio idrogeologico: 7.042 cantieri (di cui quasi 800 solo nel 2019, per 172 milioni). E la maggior parte delle opere (700) sono già appaltate, come previsto dalla legge.
In provincia di Rimini, in particolare, sono stati finanziati in totale 340 cantieri per 51 milioni di euro. Nel 2019 sono stati destinati 1 milione e 600 mila euro per la sicurezza idraulica del centro storico di San Giovanni in Marignano. A questi si aggiungono 650 mila euro per l'adeguamento del tratto urbano del Torrente Uso fra la ex Statale 16 e la foce”.
Quali “sarebbero dunque i fondi non spesi? Borgonzoni spieghi piuttosto agli emiliano-romagnoli perché il governo gialloverde, di cui ha fatto parte fino a pochi mesi fa, ha stoppato gli investimenti sulla prevenzione del dissesto idrogeologico. Dopodiché ha chiesto alle Regioni piani solo su opere cantierabili subito, entro il 2019: in pochi giorni l'Emilia-Romagna ha inviato un elenco di 89 opere urgenti, immediatamente cantierabili, per 102 milioni di euro; il Governo della Borgonzoni ne ha stanziati solo 21, di milioni, per 18 interventi”.
Ultima cosa: “la mia avversaria ha diffuso in ogni provincia il numero di frane cercando di allarmare i cittadini. Lo ha potuto fare perché l'Emilia-Romagna è una delle poche Regioni ad aver realizzato una cartografia completa del rischio idraulico e idrogeologico, alla base di un piano di gestione e interventi serio e strutturale che il suo Governo si è guardato bene dal finanziare. Stiamo lavorando con l'attuale perché vada diversamente. Noi intanto vogliamo fare un passo avanti, senza aspettare, e raddoppieremo i fondi regionali destinati alla messa in sicurezza del territorio. E Borgonzoni che fa? Ognuno è libero di ripetere le notizie false che crede, certo è che gli emiliano-romagnoli non meritano di essere presi in giro”.
Consulenze, il comune taglia le spese
(Rimini) Continua a scendere anche nell'anno appena passato la spesa per gli incarichi professionali di collaborazione e consulenza conferiti a soggetti esterni all'ente.
Da una prima ricognizione degli uffici della Ragioneria generale emerge infatti come dall'elenco che recepisce le modifiche normative contenute nelle più recenti disposizione di legge (tra cui il Codice dei contratti pubblici) ammonti a 415.602,43 euro la spesa per gli incarichi conferiti, suddivisa, come prescrive la norma, in 14 categorie, mentre era di 776.771,76 euro la spesa nel 2018.
In particolare sono stati 3.050 gli euro spesi per le docenze biblioteche e archivistiche, 256 per l'attività di ingegneri, 69.879 euro le spese per le consulenze tecniche, 48.848 quelle per il collegio revisori dei conti, 9.694 per le docenze nei musei, 28.036 per i convegni, 80.558 le commissioni attività amministrative, 2.100 euro per la redazione pubblicazioni e saggi, 2.162 per l'attività di comunicazione, 5.640 le spese di traduzione e interpretariato, 11.489 per la consulenza economico finanziaria, 2.950per la formazione, 55.140 le spese per la tutela in giudizio, 14.186 quelle per i servizi veterinari
Un ammontare che rapportato al 2018 scende del 46,5% circa e ancor più se rapportato alla spesa degli anni precedenti pur considerando l'influenza che le modifiche alla normativa hanno apportato alle modalità di conteggio in particolare sugli incarichi di parte investimenti assegnati sulla base del codice dei contratti.
Arenile, il nuovo piano premia chi fa squadra
(Rimini) Un piano dell'arenile che garantisce maggiore flessibilità di intervento e che offre una gamma di premialità più ampia, offrendo maggiori possibilità a chi fa squadra accorpandosi con altri stabilimenti e anche ai singoli operatori. L'assessore al Demanio Roberta Frisoni ha incontrato questa mattina negli spazi dell'Innovation Square i rappresentanti delle categorie che operano sulla spiaggia, dai bagnini ai chioschisti, per spiegare i contenuti della proposta di variante al Piano dell'arenile, lo strumento urbanistico attraverso il quale il Comune di Rimini intende proseguire nel percorso di rigenerazione e riqualificazione del prodotto turistico balneare.
"Oggi abbiamo avviato il percorso di confronto su una variante - spiega l'assessore Frisoni – che ha come obiettivo principale quello di rendere più flessibile l'attuale piano dell'arenile, approvato nel 2006, cercando di offrire maggiori opportunità a tutti gli operatori che sia singolarmente sia in forma aggregata decidono di investire sulla riqualificazione della spiaggia e degli stabilimenti. Da tempo abbiamo lanciato una sfida, quella di trasformare radicalmente il waterfront e rinnovare la nostra offerta turistica, che vede il balneare come motore attrattivo e che grazie agli investimenti sul sistema idrico, sui contenitori culturali, sullo sviluppo fieristico congressuale, Rimini come polo di turisti e visitatori 365 giorni all'anno. La spiaggia necessita di essere innovata, in linea con quanto sta avvenendo nel resto della città, per mantenere alta la competitività a livello internazionale".
La filosofia che è alla base del piano è di favorire il 'gioco di squadra' andando ad applicare gradualmente maggiori incentivi in termini di premialità a chi decide di aggregarsi con altri operatori, "anche aprendo alla possibilità nei casi degli accorpamenti più consistenti di inserire giochi d'acqua – spiega l'assessore - in linea con quanto emerso dal confronto con la Soprintendenza".
Con il nuovo piano dell'arenile si vuole raggiungere una serie di risultati, tra cui una fruizione coordinata del Parco del Mare a nord e sud, l'aumento della permeabilità visiva tra la città e il mare, stimolare una riqualificazione che in linea con le direttrici della Regione e del PTCP, promuova una riduzione delle superfici coperte esistenti e un accorpamento dei manufatti. La variante apre anche a più possibilità operative per chi riqualifica, offrendo differenti modalità di intervento. "Ad esempio – spiega l'assessore – anche a fronte di un progetto che riguarda un'aggregazione di stabilimenti, coordinati dallo stesso progetto unitario, si potrà procedere attraverso singoli permessi".
Gli operatori nella definizione dei propri interventi avranno il supporto delle linee guida elaborate dallo studio Miralles – Tagliabue per l'arenile di Rimini sud e dai progettisti del Bando Periferie per il litorale nord, che forniscono un disegno unitario e coerente per tutto il Parco del Mare.
Fabbricati ed aree edificabili, il comune vende sette beni
(Rimini) Sono sette i beni immobili di proprietà che il Comune di Rimini sta mettendo all'asta. Sette, fra fabbricati ed aree di cui una edificabile, siti in diverse parti della città, il cui valore complessivo posto a base d'asta è di 932.482 euro.
In particolare si tratta dell'ex scuola elementare a Santa Cristina (112.122 il valore a base d'asta) trasferita in proprietà al Comune dallo Stato in attuazione della normativa sul federalismo demaniale e di sei terreni, alcuni dei quali pervenuti in proprietà al Comune in esecuzione della normativa repressiva dell'abusivismo edilizio e ora, dopo la demolizione degli abusi, messi in vendita per essere restituiti all'originaria legittima destinazione. Si tratta di terreni in zona San Lorenzo in Correggiano (88.560 euro), in via Copenaghen a Miramare (592.200 euro), in via Montechiaro (48.700 euro), in via Gaza (7.200 euro) e in via Calastra (9.000 euro).
Per l'aggiudicazione e la definitiva alienazione degli immobili di proprietà comunale, infatti, si procederà in seduta pubblica il giorno 27 febbraio 2020 alle ore 9 presso il Settore Internal Audit e Patrimonio di via Rosaspina 7, mediante un'asta pubblica con il metodo delle offerte in busta chiusa, secondo le modalità di legge.
La puntuale descrizione dei beni, comprensiva della documentazione fotografica e catastale, è pubblicata nella sezione "altri avvisi per procedure non disciplinate dal D.Lgs. 50/2016" presente sul sito istituzionale del Comune di Rimini https://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/gare-appalti-e-bandi/avviso-201955
L'ex scuola elementare ubicata in Via S. Cristina n.149 in località Santa Cristina; è un immobile, attualmente in stato di abbandono, realizzato negli anni '30 e completamente ricostruito dopo gli eventi bellici, alla fine degli anni '50. Insiste su un lotto di mq. 1.140 ed è costituito da un fabbricato principale composto da due piani fuori terra ed un piccolo manufatto secondario ad uso ripostiglio. Il fabbricato è costituito da due unità immobiliari ad uso abitativo poste al piano primo, mentre il piano terra ha destinazione scolastica che può essere convertita in residenziale collegata alle unità immobiliari del piano primo.
Tra i terreni quello di maggior valore (592.200 euro la base d'asta) è quello edificabile che si trova a Miramare tra le Vie Dublino, Londra e Copenaghen la cui estensione raggiunge la superficie catastale di mq. 820.
Ponte Verucchio, Galli (Lega): rimedi aggravano situazione
(Rimini) “Passano i giorni, ma non cambia nulla”. Il candidato della Lega al consiglio regionale, Bruno Galli, interviene in merito alla chiusura di Ponte Verucchio che “era e resta un danno enorme. Auto in fila dalle 7,30, chi arriva da Poggio Torriana è costretto a levatacce mattutine un’ora prima del solito, il servizio di trasporto scolastico come minimo accumula ritardi di 45 minuti. Tutto il traffico che passava dal ponte ora è stato dirottato altrove con i tempi che si allungano. Pensate a chi deve aprire un’attività, a chi deve andare a lavorare”.
Galli torna sulla situazione che si è verificata dopo il divieto di transito dell’unica struttura che collegava i due comuni di Verucchio e Poggio Torriana ai lati del fiume. “Ma i rimedi individuati – dice Galli – aggravano il tutto. In via Tomba, per esempio, i residenti sono arrabbiati per l’aumento a dismisura del traffico. Con la chiusura del ponte anziché arrivare al semaforo che incrocia San Martino dei Mulini con la Marecchiese, tutti tagliano in via Tomba che, ricordo, è una strada residenziale e non di smaltimento traffico. Lì le auto corrono, non ci sono sufficienti rallentatori e i problemi che già ci sono raddoppiano. Non capisco come la soluzione del ponte Bailey sia stata scartata a priori. Si facevano in tempi di guerra strutture di collegamento come queste, ci passavano sopra carri armati e mezzi da combattimento, non si può fare anche ora? Peraltro non vedo, al momento, né tempi certi né soluzioni certe. I genitori che pagano il servizio del trasporto scolastico e vedono i loro figli arrivare a scuola con quasi un’ora di ritardo come possono essere sereni?”
Elezioni, le proposte di Petitti (Pd) sul turismo
(Rimini) “Spingere per una legge quadro nazionale sul riordino delle spiagge, incentivare la riqualificazione delle strutture alberghiere, recuperare le aree strategiche delle colonie”. Sono i tre “pilastri della politica industriale per il turismo che come Regione intendiamo portare avanti”, sostiene l’assessore regionale Emma Petitti (Pd), candidata a sostegno di Stefano Bonaccini.
“Già in questi anni l'Emilia-Romagna ha incentivato innovazioni nel comparto alberghiero ed extra alberghiero, recependo anche norme come quelle dei condhotel. Abbiamo messo in campo risorse finanziarie importanti, nel rispetto delle norme europee sulla concorrenza fra imprese. Oggi è necessario proseguire questa stagione di innovazione, a sostegno dell'attrattività e della competitività del territorio riminese”.
In particolare “occorre concludere rapidamente il riordino delle norme sulle spiagge, dando attuazione alle norme europee e mettendo gli operatori nelle condizioni di investire ed innovare. L'impegno della Regione dovrà essere spingere per una legge quadro nazionale che superi le attuali difficoltà, proceda al riequilibrio dei canoni demaniali, ad iniziare dai pertinenziali, e dia certezze per il futuro dei nostri operatori turistici”.
Va poi “predisposto con il Governo un progetto di riqualificazione e messa in sicurezza delle strutture ricettive. Il modello potrebbe essere Casa Italia per la messa in sicurezza delle abitazioni, concordando con la Commissione europea una quota a fondo perduto ed un mutuo di durata congrua, almeno 25/30 anni. Sarà un'iniziativa di respiro nazionale che per tutte le località balneari con un turismo maturo. Per gli accorpamenti tra strutture ricettive saranno messi in campo incentivi ed altri strumenti utili alla riqualificazione”.
Tra le proposte di Emma Petitti, infine, il rilancio “con strumenti nuovi, il recupero di importanti aree strategiche della costa, come i confini fra Rimini e Riccione, e fra Rimini e Bellaria Igea Marina. I processi di riqualificazione delle ex colonie sono in gran parte naufragati sotto i colpi della crisi economica e vanno stretti nuovi accordi di programma tra enti diversi promuovendo nuove opportunità di investimento".
10 gennaio
Nonna assasinata | Disagi per i Padulli | Il Capodanno cresce a Riccione
Elezioni, Salvini all’attacco su spaccio e residenze fittizie ai pusher
(Rimini) Elezioni, il leader della Lega entra sulle questioni riminesi. “Spaccio di droga, residenze fittizie ai clandestini-pusher, strutture pagate dai cittadini ma affidate ai centri sociali, coccole a chi non rispetta le regole: anche a Rimini si vedono i risultati del malgoverno del Pd di Bonaccini. Ringraziamo Forze dell’Ordine e magistratura e non vediamo l’ora di portare il buonsenso e il buon governo della Lega a Rimini, in Emilia-Romagna e in tutto il Paese”, dice Salvini, commentando l’operazione “Clean park” che ha smantellato lo spaccio nei parchi cittadini e le successivr polemiche per Casa don Gallo e Casa Madiba, i cui gestori hanno ammesso di aiutare i migranti senza dimora ad ottenere la residenza, tra essi si è scoperto ci fossero anche alcuni pusher coinvolti nell’operazione.