Giovedì, 16 Gennaio 2020 12:43

16 gennaio

Diocesi contro i preti pedofili | Lolli e suoi complici | Riccione ‘enjoy'

(Rimini) Il 16 maggio 2006 è stata collocata la prima pietra. Il 2 maggio 2011 ne è stata inaugurata la prima parte. Oggi si pone un altro, fondamentale tassello di quello che di fatto si configura come il "nuovo ospedale di Rimini". Sono stati infatti inaugurati stamane i locali che ospiteranno i servizi di "Ostetricia e Sale parto", "Terapia Intensiva Neonatale – Neonatologia" e Pediatria.
All'evento hanno partecipato il Direttore generale dell'Ausl Romagna Marcello Tonini, il Direttore sanitario Stefano Busetti, il Direttore dell'Ufficio tecnico aziendale Enrico Sabatini, il Direttore tecnico infermieristico di Rimini Andrea Galeotti, i primari dei tre reparti, rispettivamente Federico Spelzini, Gina Ancora e Gianluca Vergine, nonché rappresentanti delle associazioni e dei donatori che hanno contribuito alla realizzazione dell'opera e alla umanizzazione dei locali.

Come illustrato dall'architetto Sabatini, l'edificio Dea è letteralmente cresciuto di anno in anno. Dopo l'inaugurazione del Pronto Soccorso Generale (dotato di Ortopedia d'urgenza, Radiologia d'urgenza e Ambulatorio urgenze pediatriche) e della Medicina d'Urgenza (piani seminterrato, terra e parte del piano smistamento), nel 2012 è stato completato il reparto di Rianimazione che ha occupato la parte residua del piano di smistamento generale. Al secondo e terzo piano, con relativi collegamenti con la parte già esistente dell'ospedale, è stato attivato, nel 2015, il nuovo reparto di Cardiologia (degenza, Laboratorio di Emodinamica, Terapia intensiva cardiologica). L'anno successivo è stata la volta del Blocco operatorio (con 8 sale) e della Recovery room, con 5 posti letto, al primo piano.

Si è proceduto in parallelo per il quinto e sesto piano, che ospitano i servizi che si inaugurano oggi.Nel dettaglio, al quinto piano è stata collocata l'Area Ostetrica che ospita un punto nascita di terzo livello con 6 sale travaglio/parto, 2 sale operatorie ostetriche, il reparto di degenza pre e post-parto, il Nido ed un'area ambulatoriale di accettazione, urgenze/emergenze ostetrico-ginecologiche e monitoraggio. Per quanto riguarda i relativi lavori, è stato effettuato il completamento interno di tipo edilizio ed impiantistico, nonché la parte tecnico-impiantistica a servizio anche degli altri piani. Al sesto piano è invece collocata l'Area Pediatrica. Si tratta di una struttura di pediatria di terzo livello con reparto di degenze pediatriche, Day Hospital Oncoematologico (realizzato grazie alla generosa donazione della Signora Serafina Giuliani in Mazzocchi) e reparti di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale.

I lavori hanno riguardato superfici di circa 2.800 metri quadrati per ogni piano più ulteriori 1.770 metri di "volumi tecnici". Costo, quasi 11 milioni di euro finanziati con il progetto regionale "AP 69".
Infine, è in corso la progettazione ed il completamento interno del quarto ed ultimo piano rimasto al grezzo nell'edificio Dea dove sono previsti i servizi di Chirurgia generale, Chirurgia pediatrica e Ginecologia. E' ovviamente di alto livello anche la dotazione di apparecchiature elettromedicali, acquisite grazie, principalmente, al Progetto Regionale "APB 24" che ha previsto un finanziamento di 3.500.000 euro su un valore complessivo di circa 3.700.000 euro. Nel nuovo reparto di Ostetricia, nell'ambito delle due sale operatorie, oltre a pensili e lampade scialitiche, sono presenti tavoli operatori, apparecchio per anestesia, monitoraggio dei parametri e sistema di integrazione delle immagini. Le sei sale parto, di cui due complete di vasca per parto in acqua, sono dotate di letti per il travaglio-parto, isole neonatali, ecografo, lampade scialitiche, monitoraggio centralizzato cardiotocografico e monitoraggio dei parametri vitali della madre.

Nell'area dedicata alla Terapia Intensiva Neonatale, sono stati allestiti 9 posti di terapia intensiva, di cui 1 con postazione chirurgica, 9 posti di assistenza intermedia e 8 posti di assistenza minima. L'allestimento tecnologico ha previsto l'installazione di pensili e lampade scialitiche nella terapia intensiva neonatale per ogni posto letto. Ogni postazione di terapia intensiva neonatale è stata dotata di incubatrice ibrida (che permette di trasformarsi da incubatrice a lettino da terapia intensiva mantenendo il controllo della temperatura del neonato), di ventilatore neonatale ad alta frequenza per la terapia intensiva e di ventilatori pressometrici per l'assistenza intermedia e di sistema di monitoraggio centralizzato dei parametri vitali per tutte le 18 postazioni.
E' presente infine il monitoraggio dei parametri vitali e della saturimetria nelle stanze della degenza pediatrica e della oncoematologia, per i 16 posti di pediatria e gli 8 di oncoematologia pediatrica. Completano l'allestimento di entrambi i piani ulteriori dotazioni, quali aspiratori, monitoraggio di anidride carbonica e delle funzioni celebrali, defibrillatori, elettrocardiografi, incubatrici da trasporto, frigoriferi, lampade da fototerapia. La valorizzazione di questi Servizi risponde all'esigenza di ulteriore sviluppo del dipartimento, in cui l'ambito territoriale di Rimini riveste per numeri e competenze un ruolo di Hub aziendale, come da Linee d'Indirizzo per il Riordino ospedaliero in Ausl Romagna.

 

Giovedì, 16 Gennaio 2020 09:59

Diocesi, nasce il Servizio difesa minori

(Rimini) Il tema dell'abuso sessuale, e in particolare dell'abuso sessuale sui minori e le persone vulnerabili perpetrato da sacerdoti o personale educativo, è un tema delicato. Coinvolge le vittime, le loro famiglie, i colpevoli e la comunità intera. "È un peccato gravissimo – ha scritto la Conferenza Episcopale Italiana – ancor più se coinvolge coloro ai quali è affidato in modo particolare la cura dei più piccoli". "Un crimine che genera profonde ferite di dolore e di impotenza – ha scritto Papa Francesco nella Lettera al Popolo di Dio – anzitutto nelle vittime, ma anche nei loro familiari e nell'intera comunità, siano credenti o non credenti". Un tema delicatissimo, dunque, sul quale però non si può né si deve chiudere gli occhi. Anzi, proprio per affrontarlo con coscienza la Chiesa Italiana intende contrastare e prevenire il fenomeno con assoluta determinazione. E la Chiesa di Rimini, in linea con le Diocesi italiane, ha così deciso di affrontare il triste fenomeno, a partire da un rinnovamento comunitario, passo necessario per mettere al centro la cura dei più piccoli e dei più vulnerabili come valori supremi da tutelare. Venerdì 17 gennaio, alle ore 20.30, presso il Cinema Teatro Tiberio di San Giuliano Borgo (Rimini), viene presentato il Servizio Diocesano Tutela Minori e Persone Vulnerabili (SDTM). La serata si aprirà con tre brevi interventi di: don Maurizio Fabbri, Vicario generale Diocesi di Rimini Paolo Guiducci, Ufficio Stampa Diocesi di Rimini Cinzia Bertuccioli, psicoterapeuta, referente diocesano del SDTM A seguire, visione del film Grazie a Dio di Francois Ozon.

Il Servizio Diocesano Tutela Minori è un servizio diocesano che ha il compito di collaborare strettamente con il Vescovo nell'adempimento delle sue responsabilità pastorali nel campo di tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Il Servizio ha la facoltà di interfacciarsi con altri uffici pastorali e con le singole realtà ecclesiali. È una struttura stabile, con lo scopo primario di rendere effettiva ed operativa la prevenzione, attraverso la formazione e l'informazione, svolgere attività di consulenza a singoli casi sottoposti alla sua attenzione dal Vescovo o suoi collaboratori, e di occuparsi della recezione e trattazione di eventuali segnalazioni. Il Servizio si occupa principalmente di tre ambiti: prevenzione (informazione e formazione) ricezione di eventuali segnalazioni e trattazione dei casi stesura di protocolli e indicazione di buone prassi. Se richiesto dal Vescovo, accogliere e trattare le segnalazioni di abusi in ambito ecclesiale.

Il servizio può ricevere telefonate, attraverso un numero telefonico privato (0541.1835113), al quale risponde un operatore che filtrerà le varie richieste e metterà in contatto parrocchie, associazioni, movimenti, privati cittadini con il Referente del Servizio e i collaboratori di tale Servizio, tutti professionisti e con riconosciuta esperienza nei loro ambiti di riferimento e di provata disponibilità al servizio ecclesiale. Il Servizio, inoltre, offre la possibilità di contatti via mail all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sarà aperto anche uno Sportello di Ascolto, per incontri personali, nel quale garantire la massima discrezione. L'impegno del SDTM - ribadiscono gli operatori coinvolti - non è quello del discernimento attento di operatori pastorali. "A noi non compete la scelta degli operatori pastorali, ma spetta il compito della responsabilizzazione della comunità (clero, uffici pastorali e singoli operatori)".

Mercoledì, 15 Gennaio 2020 17:46

Fellini e la suora nana, la verità sul Ponte

(Rimini) L'asilo delle suore "cappellone" non era una fantasia del genio artistico di Federico Fellini. E anche la suora "nana" non era appena un personaggio inventato per Amarcord. A darne la curiosa notizia è il settimanale riminese ilPonte: nel numero 3, in edicola da giovedì 16 gennaio 2020, il periodico propone la lunga, accurata ricerca operata da uno studioso riminese, il prof. Davide Bagnaresi. In edicola, quindi, tutta la verità sulle famose suore "cappellone" e le prime scuole frequentate da Federico Fellini. L'asilo in questione era l'Istituto San Giuseppe, sito in via Bonsi. Lo gestivano le suore di San Vincenzo de' Paoli, le suore della carità che indossavano i famosi copricapi con le due enormi falde, ammirati nella grande sfilata ecclesiastica del film Roma.
Classe 1977, assegnista di ricerca e docente a contratto in Storia dei consumi e delle imprese turistiche all'Università di Bologna, autore di alcuni saggi e libri di storia del territorio, Bagnaresi si occupa da tempo del Fellini bambino e ragazzo, del quale pubblicherà a breve un saggio, e lo farà in maniera approfondita in occasione del convegno "Ho bisogno di credere. Fellini e il sacro", organizzato insieme all'Università Pontificia Salesiana, tra Rimini e Roma nel marzo 2020 (il 7 marzo a Rimini, il 21 marzo a Roma). Sulla frequentazione delle scuole del grande regista esistono diverse versioni, tutte più o meno romanzate, basate su notizie sommarie o su frasi riportate.
Conoscendo il legame che Fellini avrà per tutta la vita con le sue radici, l'infanzia e Rimini, Bagnaresi ha iniziato la sua indagine sul giovane Federico. A partire dalla sua abitazione. Da qui lo scoop che ha prodotto nel novembre scorso, quando ha individuato – documenti alla mano – la casa natia di FF, non quella che tutti finora avevano indicato, bensì sempre a Rimini, sempre in viale Dardanelli ma uno stabile diverso, corrispondente al civico n. 60.

Ora lo studio di Bagnaresi, pubblicato dal settimanale ilPonte ha preso in esame il Fellini a scuola. Da qui la scoperta che esisteva veramente un asilo delle suore "cappellone", la cui proprietà era del Pio Istituto San Giuseppe, sito in via Bonsi, a due passi dalla casa della famiglia Fellini in Palazzo Ripa ("la prima casa che ricordo veramente" dirà Federico).
Le suore "cappellone" gestivano quell'asilo, al n. 11 di via Bonsi. E secondo la madre nello stesso istituto Federico frequentò anche i primi due anni di scuola elementare, prima di trasferirsi alle "Tonini", e non alle "Teatini", dove invece ha studiato il fratello Riccardo (come attestano alcune fotografie, tra l'altro).

Le suore "cappellone", oltre alla sfilata ecclesiastica romana, compaiono in cameo anche ne Lo sceicco bianco, Le notti di Cabiria, La Dolce Vita, I clown, per non parlare della suora nana di Amarcord. È la figura che - unica - riesce a convincere lo zio matto di Titta a scendere dall'albero dopo aver urlato a pieni polmoni la famosissima: "Voglio una donna".
Proprio la suora nana, anch'essa relegata nella sfera delle "verosimiglianze" fellliniane, anch'essa era una religiosa in carne ed ossa. Don Fausto Lanfranchi, biografo di Alberto Marvelli, postulatore della causa dell'ingegnere di Dio (di cui FF pare avesse un santino nel portafogli), è noto per la sua memoria di ferro. "Suor Pia (mi pare si chiamasse proprio così) era una religiosa molto bassa ed esile. Non aveva le fattezze da nana, ma era decisamente di bassa statura. Operava come infermiera e in sala operatoria all'Infermi, in via Tonini. Indossava il tipico cappellone delle suore della San Vincenzo". Ed era conosciuta in tutta la città.

Perché questa ricerca nell'infanzia del regista? "Indagare l'infanzia e la giovinezza di Federico Fellini nella sua Rimini non è un'opera morbosa, o di curiosità malata. - avverte Bagnaresi - Piuttosto, squadernare la vita di FF sin dai primi anni, e i rapporti in essa contenuti e sviluppati, consente di arricchire la conoscenza non solo del regista ma soprattutto dei suoi film in tante sfumature. Si possono così comprendere dettagli altrimenti incomprensibili. Rimini, l'infanzia, la famiglia, l'esperienza religiosa è presente a pieni frame nella maggioranza delle pellicole del regista".
Bagnaresi riproporrà con dovizia di particolari, fotografie e documenti, l'intera vicenda - e altri curiosi inediti sempre relativi all'infanzia di Fellini – in occasione del convegno "Ho bisogno di credere. Federico Fellini e il sacro", nel marzo 2020 (centenario della nascita del regista) che si svolgerà tra Rimini e Roma.

(Rimini) Inizia a prendere forma la nuova scuola elementare Montessori. Con il montaggio delle pareti esterne ed interne della struttura, che con una scelta radicale sta sostituendo l'attuale plesso scolastico, inizia ad intravvedersi la struttura che, nel nuovo spazio di 6.400 mq di via Cuneo, potrà ospitare già nel prossimo anno scolastico gli studenti consegnandogli una nuova scuola sicura, efficiente nei servizi, pensata come edificio strategico in caso di sisma.
Il progetto prevede infatti, accanto al blocco principale costituito da due piani fuori terra in cui troveranno collocazione l'atrio di ingresso, le dieci aule (cinque per piano) orientate a sud est e affacciate sull'ampio giardino interno ed i relativi laboratori e attività collettive, come mensa, biblioteca, sala insegnanti e servizi igienici, quello secondario, costituito da un piano fuori terra in cui troveranno collocazione la palestra di circa 200 mq. oltre ai locali spogliatoio, deposito, infermeria e altri servizi.

Nelle prossime settimane, dopo il completamento del solaio del primo piano si procederà con il montaggio delle pareti del piano superiore e alla realizzazione della copertura per poi passare alla messa in opera di tutta l'impiantistica elettrica e termoidraulica.
La nuova "Montessori", che ha un costo di 2.700.000 euro, cofinanziato al 50% dal MIUR, per la scelta di materiali e arredi naturali riciclabili e innovativi è una scuola ecologica a tutto tondo, capace di ospitare i ragazzi in un ambiente sano e sostenibile e contribuire al tempo stesso alla formazione di cittadini rispettosi della natura e attenti alla tutela dell'ambiente. Una scuola ad energia 'quasi zero' (nearly zero Energy building), capace cioè non solo di consumare pochissima energia dando un contributo significativo per il risparmio energetico e la protezione del clima, ma anche un buon investimento per l'amministrazione pubblica e l'intera collettività sui costi.

Mercoledì, 15 Gennaio 2020 16:08

Statale 16, in febbraio i lavori per le rotatorie

(Rimini) Tecnicamente si chiama "risoluzione delle interferenze". E' la fase che riguarda la realizzazione di un progetto, nella quale avviene il confronto sul campo e la risoluzione di tutti i sotto servizi esistenti in un cantiere. E' proprio con questa fase che, a partire da febbraio 2020, partiranno ufficialmente i lavori previsti per la realizzazione delle rotatorie e dei sottopassi sulla statale 16.
Concluso il rilievo di dettaglio, previsto per queste settimane di gennaio, saranno aperti subito i cantieri per la risoluzione delle interferenze, cioè le opere che fanno capo alle linee telefoniche, alla corrente elettrica, alle condotte dell'acqua e del gas, che necessariamente devono essere spostate prima di iniziare i diversi interventi sulle due rotatorie della statale 16: quella con le intersezioni di vita Coriano e via Motescudo e quella con la statale n.72 che va a San Marino.
E' un progetto ampio che riguarda 9 interventi diversi, tutti sulla SS16 tra il Comune di Rimini e quello di Riccione, per il quale il corno programma dei lavori, previsto da "Autostarde per l'Italia", ipotizza l'affidamento del bando entro il giugno prossimo, con un avvio dei lavori, diversificato a seconda delle opere.

Per quanto riguarda le opere nel territorio comunale, entro la prima settimana di settembre partiranno i lavori per la nuova rotatoria SS16-SS7; a ottobre inizieranno le opere riguardanti il sottopasso ciclopedonale della SS16 con Via della Fiera. Entro la prima settimana di gennaio 2021 partirà il sottopasso di via Covignano e il percorso ciclopedonale nella zona Covignano; successivamente, entro marzo 2021, partiranno il sottopasso della SS16 previsto all'altezza delle via Coriano e la rotatoria con la Via Montescudo. Come è noto, il comune di Rimini si è sempre battuto per accelerare la realizzazione di queste opere che il territorio della provincia aspetta da ormai troppo tempo, si ricorda infatti che risale all'anno 2000 il primo accordo sui cosiddetti buchi neri della SS 16.

"Il 2020 deve essere l'anno deciso per l'esecuzione di interventi necessari alla competività di questo territoio. Vigileremo, come abbiamo fatto negli ultimi anni sollecitando le componenti nazionali dopo tanti, troppi ritardi, affinché sia almeno realizzato quest'ultimo cronoprogramma senza perdere più un giorno" - è il commento del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.

(Rimini) Alle ore 7.00 di domenica 19 gennaio 2020, dopo soli 29 giorni dalla sua chiusura, il ponte di Verucchio riapre al transito delle auto dopo che sono stati eseguiti gli interventi di messa in sicurezza in somma urgenza. L’annuncio arriva dalla Provincia di Rimini che racconta di 29 giorni, di cui 22 lavorativi e 7 festivi (in periodo di Natale e Capodanno), “in cui si è operato in continuità anche nei weekend”.
“La collaborazione messa in campo – dichiara il presidente della Provincia Riziero Santi - fra la Provincia di Rimini, proprietaria del ponte, e la Regione Emilia-Romagna, competente per interventi di protezione civile e sull’alveo fluviale, ha consentito di raggiungere un primo importante risultato che è quello di alleggerire i disagi dei cittadini riaprendo il ponte al transito a senso unico alternato ai veicoli fino alle 3,5 tonnellate. Il team di tecnici incaricati e le ditte specializzate hanno infatti lavorato incessantemente nonostante il periodo festivo, sia per la realizzazione della ‘soglia’ utile a rallentare il corso del fiume e scongiurare così il suo ulteriore approfondimento, favorendo per contro il ripascimento, ovvero l’apporto di materiale, sia per eliminare lo scalzamento verificatosi sulla pila n° 2 lato Poggio-Torriana, mediante la deposizione dei massi e l’inglobamento dei pali di fondazione in un getto di calcestruzzo. In ogni caso anche con la riapertura al transito, continueranno le attività necessarie sia a definire lo stato di sollecitazione che deriva al ponte dal movimento reciproco dei due versanti e quindi utili per progettare gli interventi conseguenti, sia i lavori funzionali a contenere il fenomeno erosivo del letto del fiume. Stante la centralità dell’infrastruttura nel contesto della viabilità dell’intera vallata, queste azioni necessarie a ripristinare la normale transitabilità sul ponte per tutti i veicoli in entrambi i sensi di marcia proseguiranno senza soluzione di continuità nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. A tal proposito è già in corso da parte di una ditta specializzata la predisposizione in officina delle varie parti metalliche che verranno poi applicate, sempre in presenza di traffico, sulle travi che appoggiano sulla pila n° 2 e che serviranno per il sollevamento dell’intero impalcato del ponte: ovviamente durante quest’ultima operazione, alquanto delicata, sarà interdetto il traffico sul ponte, per un tempo stimato di 2 giorni. Con il sollevamento dell’impalcato, unitamente alle altre indagini che si stanno svolgendo, e alle letture della rete di sensori da tempo installati, si avranno disponibili tutti gli elementi di riferimento necessari per la progettazione dell’intervento utile a ‘neutralizzare’ l’azione sul ponte del movimento reciproco dei due versanti. Con la progettazione sarà possibile accedere ai canali di finanziamento, per i quali si è già attivato un rapporto con il Ministero delle infrastrutture. L’altro intervento che è già stato pianificato e per il quale sono in corso le procedure amministrative di approvazione, propedeutiche all’affidamento dei lavori, è la realizzazione della briglia posizionata subito a valle del ponte, che vede incaricato per la realizzazione il Consorzio di Bonifica, con l’inizio dei lavori programmato comunque nella stagione primaverile, dovendosi realizzare opere che richiedono un livello di magra continuativo del fiume. Il ponte rimane monitorato e gestito in ragione degli sviluppi delle condizioni oggettive strutturali e idrogeologiche verificate in tempo reale.”

(Rimini) "Il nuovo anno conferma l'elevata difficoltà delle imprese a trovare le figure desiderate: sono, infatti, di difficile reperimento, in media, una figura professionale su tre, media che, per quanto riguarda la metalmeccanica, in alcuni casi supera il 70%. La situazione non è di certo migliore a livello nazionale, dove le previsioni indicano un innalzamento della percentuale di difficoltà dal 31% al 33%. Questo disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, deve stimolare ulteriormente tutti i soggetti coinvolti a collaborare per migliorare migliorare la qualità dei servizi di orientamento e formazione al lavoro – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna –. Occorre inoltre ricordare che lo sviluppo delle nuove tecnologie aumenta fortemente la richiesta di competenze digitali e, di conseguenza, innalza la ricerca di adeguati profili qualificati. Consapevoli di queste difficoltà, la Camera di commercio della Romagna e il Sistema camerale tutto, attraverso le banche dati di Excelsior e del Registro delle imprese e con le tante attività svolte nelle aree dell'aternanza scuola-lavoro, dell'orientamento e del placement, sono da anni impegnati a garantire un'informazione corretta, aggiornata, puntuale e tempestiva, sia sul mercato del lavoro, sia sul tessuto produttivo. Tutto ciò nella convinzione che facilitare l'entrata nel mondo del lavoro delle giovani generazioni non solo realizza le legittime aspettative dei giovani e delle loro famiglie, ma favorisce anche un servizio strategico per lo sviluppo economico e sociale dell'intero Paese."

La previsione di entrate professionali nel territorio di Forlì-Cesena e Rimini vale un totale di 17.010 unità nel primo trimestre del 2020, con rispettivamente il 16% e 13% di imprese che intendono attivare contratti, percentuale in crescita rispetto al periodo precedente.
Gli ingressi previsti nel mese di gennaio ammontano a 3.130 unità a Forlì-Cesena e 2.740 a Rimini per un totale di 5.870 unità, quasi il 14% sulle previsioni regionali (42.400 in crescita). A loro volta, gli ingressi previsti a livello emiliano-romagnolo rappresentano il 9,2% del dato italiano (462.000 unità, anche queste in crescita rispetto a dicembre) e sono distribuiti in prevalenza tra i settori dei Servizi (70% a Rimini e 60% a Forlì-Cesena).

Nello specifico i Servizi turistici prevalgono a Rimini seguiti dal Commercio e viceversa si verifica ancora per il territorio di Forlì-Cesena; per entrambe le province al terzo posto appaiono per ingressi previsti i Servizi alle Persone; seguiti a Rimini da Costruzioni e Servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, mentre a Forlì-Cesena al quarto e al quinto posto sono, rispettivamente, le Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo e le Costruzioni.
Il Manifatturiero in senso stretto, perciò, figura ancora solo nel territorio forlivese-cesenate tra i primi 5 settori delle assunzioni del periodo.
Difficoltà di reperimento delle figure desiderate permangono per le imprese in media in un caso su tre. Molto elevate anche oltre il 70% dei casi per l'ambito metalmeccanico.
L'indagine, quindi, conferma la concreta e consolidata difficoltà delle imprese a trovare i profili necessari.
Elevata la percentuale di richiesta di profili high skills (al disopra del 20%) e di laureati (al di sopra del 10%) nelle due province.

(Rimini) E' Riccione l'unica città "enjoy" d'Italia. Il dato emerge dall'analisi intitolata "Enjoy: rapporto sulla percezione dell'Italia turistica" condotta da Sociometrica in collaborazione con TripAdvisor ed Expert System, che presentata ieri a Roma presso la sede dell'ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo. A quali località italiane sono legate le migliori esperienze di viaggio secondo i turisti stranieri?
A questa domanda ha cercato di dare una risposta l'analisi che ha avuto come obiettivo quello di analizzare, grazie all'intelligenza artificiale di Expert System, decine di migliaia di recensioni in lingua inglese postate su TripAdvisor dai turisti stranieri che hanno visitato l'Italia nel 2019. La ricerca ha così messo in luce emozioni, sentimenti e opinioni sulle prime 35 destinazioni turistiche italiane, guardando alle esperienze di chi ha scelto di godersi una vacanza in Italia. "Se guardiamo al ranking delle prime destinazioni turistiche italiane - si legge nella ricerca - vediamo una netta prevalenza dell'area della Romagna, che "piazza" al primo posto Riccione con 91 punti sul massimo di 100". Poi la ricerca dedica uno specifico paragrafo a Riccione "le destinazioni turistiche top" dove si legge: "Il primato di Riccione è la quintessenza della forza di un modello d'offerta(.)... Troviamo in questa destinazione, secondo i sentimenti che i suoi ospiti esprimono, la percezione di un luogo votato alla relazione, dove la prevalenza del "fattore umano" e del turismo come "performing art" - se così possiamo dire -, rappresentano il design implicito della destinazione". Ossia "incarnare, a interpretare, forse a "recitare" la sua parte, a mettere in scena quei momenti di "vita ideale" che nell'accezione già descritta, sono l'essenza della psiche turistica". "D'altra parte, basta guardare ai termini più utilizzati: enjoy, amazing, fantastic, wonderful, beautiful sono parole spese per l'esperienza turistica nella sua interezza. (...) Il concetto di fun nel caso di Riccione si declina in vario modo, ma riesce ad essere sempre un divertimento ben organizzato e preparato". Infine la ricerca dedica un capoverso alla "specificità di Riccione è anche legata al turismo per gli appassionati delle due ruote. E' davvero una sorta di brand il filo rosso che lega la destinazione romagnola al ciclismo". "Il frequente ricorso al termine recommend, ugualmente, ci dice che l'esperienza turistica è talmente apprezzata da volerla condividere e suggerirla a quante più persone possibile. Fino al punto che (si tratta di un trend comune alla riviera romagnola) sono in molti a scrivere di voler tornare (o esservi stati) nello stesso hotel e nello stesso ristorante da quattro, sei, otto anni".

 

(Rimini) La stazione ferroviaria di Cattolica come un attrattivo polo di servizi a vantaggio della collettività. Il protocollo d'intesa per programmare gli interventi di riqualificazione dello scalo ferroviario romagnolo è stato firmato oggi alla presenza del sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Roberto Traversi e dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile. Firmatari il Sindaco di Cattolica Mariano Gennari e il Direttore Stazioni di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) Sara Venturoni.
Obiettivo comune è trasformare la stazione in un più moderno ed efficiente nodo trasportistico di mobilità integrata, potenziando il livello di connettività dell'offerta multimodale e di accessibilità alla stazione, migliorandone l'attrattività, con l'inserimento di nuovi servizi e funzioni di interesse collettivo, e rafforzandone la centralità rispetto a una rete di mobilità resa complessivamente più efficace, che incentivi gli spostamenti con mezzi pubblici e mobilità dolce, anche in chiave di sostenibilità ambientale.

"La firma siglata oggi permette di avviare una proficua collaborazione con il Comune per individuare le aree di intervento che valorizzino il potenziale strategico della stazione di Cattolica - ha dichiarato l'Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile. I numerosi interventi che intendiamo attuare in stazione rientrano nel più ampio progetto avviato da RFI in tutt'Italia per trasformare, in sinergia con i territori, gli scali ferroviari in efficaci nodi trasportistici di mobilità integrata e poli di servizi, connessi al viaggio e di utilità per le città".
L'accordo prevede, in una prima fase, l'istituzione di un gruppo di lavoro, composto da rappresentanti di ciascuna delle parti che insieme, individuando strategie ed azioni congiunte, predisporranno un programma dettagliato delle azioni finalizzate alla valorizzazione della stazione di Cattolica e delle aree esterne.

"Questa firma sancisce l'inizio ufficiale di un percorso avviatosi già da tempo – ha dichiarato il Sindaco di Cattolica Mariano Gennari. Un obiettivo per il quale intendo esprimere gratitudine ad i miei collaboratori, ai rappresentanti del Ministero dei Trasporti che si sono fatti parte attiva in questa partita e soprattutto ai Dirigenti di RFI che, dopo attenta analisi, hanno percepito l'importanza di accelerare il processo di riqualificazione dell'asset ferroviario. I lavori doneranno alla nostra comunità ed ai turisti una stazione pienamente funzionale e moderna."
Numerosi gli interventi programmati in fase realizzativa da RFI, all'interno e all'esterno del fabbricato viaggiatori: innalzamento dei marciapiedi (55 cm dal piano dei binari, standard europeo) per facilitare l'entrata e l'uscita dai treni; riqualificazione del sottopassaggio pedonale; rinnovo delle pensiline; installazione di nuovi impianti di illuminazione e upgrade dei sistemi di informazione al pubblico. Ulteriori interventi interesseranno il sistema di accessibilità esterno, lato mare attraverso la riqualificazione dei servizi di attestamento del TPL e di sosta, con la previsione di stalli dedicati alle persone a ridotta mobilità, un'area attrezzata per il Kiss&Ride e una ciclostazione, lato monte attraverso l'individuazione di un secondo accesso a servizio dei flussi di clientela provenienti dalle direttrici esterne, per ridurre l'impatto di traffico sul centro-città.

Gli interventi previsti miglioreranno l'accessibilità, la vivibilità delle aree di stazione e, più in generale, del contesto di inserimento, a beneficio delle persone che ogni giorno si spostano per lavoro o studio e dei turisti, che rappresentano un'importante occasione di sviluppo socio-economico del territorio.
"A breve andrò a visitare Cattolica personalmente – ha dichiarato il sottosegretario Roberto Traversi. Oggi sono rimasto particolarmente colpito per l'attenzione prestata dagli interessati alla firma del protocollo, rispetto a temi quali: la fruibilità dell'area per utenti diversamente abili e lo sviluppo intermodale con una visione smart e green".

 

 

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