Fellini bambino, dalle suore cappellone ai Salesiani
(Rimini) Il primo "articolo" Fellini lo firma all'età di 8 anni, ma non lo illustra, come poi inizierà a fare più tardi. A darne notizia è il settimanale riminese ilPonte: nel numero 5, in edicola da giovedì 30 gennaio 2020, il periodico propone una nuova, accurata ricerca operata dallo studioso riminese, Davide Bagnaresi.
Dopo aver appurato che l'asilo, quello "vero", era il Pio Istituto San Giuseppe, gestito dalle famosissime suore "cappellone", Bagnaresi ha scoperto che dopo i primi due anni di elementari trascorsi sugli stessi banchi, FF approda in terza elementare alle più prestigiose scuole Tonini. "Lo attesta tutta una serie di «documentazioni», - fa notare lo storico Davide Bagnaresi - composta da ricordi e firme sui libri", come quella sul romanzo Rosalia, in cui compare la dedica "Federico Fellini III A".
All'infanzia e alla giovinezza del riminese Fellini, Bagnaresi continua a dedicare studi e analisi nel tentativo di mostrare come la riminesità del regista abbia avuto una parte enorme non solo nei ricordi e nella frequentazione mai interrotta della città, ma soprattutto per comprendere appieno i tanti riferimenti disseminati in tutta la super premiata filmografia del regista.
Fellini fa il suo esordio come "giornalista" negli anni Venti, sul periodico Lucignolo, "il giornalino dello scolaro". Tra i tanti articolisti figura anche l'amico Luigi "Titta" Benzi: scrisse un pensierino sulla madre.
Quello di Federico è un tema di una decinae di righe dedicato al riso, la pianta e il frutto, "ancora poco utilizzato in Italia". Anticipa la campagna che andrà in scena nel decennio successivo sull'alimentazione.
Solitamente ogni tema era accompagnato da un'illustrazione ma l'autore del componimento non è mai il disegnatore stesso: un vero peccato che FF non abbia potuto illustrare se stesso. L'onore, ancora inconsapevole, di illustrare il futuro Premio Oscar, spetterà al coetaneo Ciro Angelini.
Ma già in questo tema si rintraccia la particolarissima attenzione del giovane Federico verso i colori e le sfumature. Della passione per i colori e il disegno, sappiamo - sempre grazie a Bagnaresi - che mamma Ida assecondava con piacere tale inclinazione, acquistando settimanalmente colori e fogli, permettendo al figlio piccolo di disseminarli per casa.
Lucignolo darà anche notizia dei giovani riminesi scelti per il picchetto d'onore. Tra i selezionati c'è FF, il quale nel picchetto "interpreta" un ruolo simbolico: il futuro regista irriderà sempre il fascismo. "Federico matura ben presto una spiccata indole nel dissacrare l'autorità, qualunque essa sia. - prosegue Bagnaresi - A ognuna ha affibbiato un nomignolo e in questa bonaria dissacrazione rientrano tutti: il Re (con la «voglia di coniglio»), l'ambizioso comandante dell'ONB (Mangiaforma), il boxer olimpionico locale (Sing-Sing), il preside della scuola (Zeus), gli insegnanti, gli amici (Masticabrodo, Ciapalos).
Molto importante, in questa fase, è la frequentazione di FF dell'oratorio dei Salesiani. "Avevo dieci anni, ho passato una estate intera dai salesiani della Chiesa Nuova: ero a mezzo convitto. la sera mi venivano a prendere". Lo racconta lo stesso FF ne La mia Rimini. La chiesa di Santa Maria Ausiliatrice è una tappa obbligata delle passeggiate domenicali in carrozza della famiglia Fellini. È la stessa chiesa e lo stesso oratorio frequentato da Alberto Marvelli, il beato riminese che condividerà con FF la frequentazione al Liceo classico "G. Cesare" e del quale si dice che il regista conservasse un santino nel proprio cassetto.
Fellini non proseguirà a frequentare l'oratorio salesiano stabilmente, ma qualcuno - Quarto Pasini, ad esempio, in una intervista rilasciata allo stesso Bagnaresi - lo ricorda adolescente, negli uffici della parrocchia, dove si allestiscono teatrini e momenti creativi.
Anche questa fase della vita lascerà simboli evidenti in larga parte della sua produzione cinematografica, platealmente in 8 e 1/2 e, in maniera più criptica, in Amarcord.
Piazzetta San Martino, ritrovamenti archeologici rallentano lavori per museo Fellini
(Rimini) Nell'ambito delle programmate attività di scavo con sorveglianza archeologica condotte da Hera in Piazza San Martino per la realizzazione dei sottoservizi propedeutici al progetto di riqualificazione urbana denominato Museo Fellini IV Stralcio Lotto 1A Connessioni Urbane, sono emerse evidenze archeologiche riconducibili ai resti della chiesa di San Martino nonché della connessa area cimiteriale.
Le attività richieste dalla Soprintendenza già in fase progettuale ed autorizzativa condotte fin'ora, confermano quanto rappresentato nelle Relazioni di archeologia preventiva allegate al progetto approvato, seppur i ritrovamenti si attestano, in alcuni punti, a quote più superficiali rispetto a quelle attese e richiederanno una revisione progettuale della lama d'acqua e dell'installazione prevista dai progettisti del Museo Fellini a centro piazza.
Gli attuali ritrovamenti, consistenti in tracce di muri e due strutture cilidriche forse riconducibili a ossari, si localizzano nella porzione nord est rivolta verso Via Beccari mentre la parte centrale verso il retro del Fulgor risulta rimaneggiata in epoche recenti.
A seguito di quanto emerso, per permettere un corretto inquadramento delle strutture, si provvederà ad eseguire uno scavo archeologico di tipo stratigrafico funzionale alla delimitazione della struttura della Chiesa e alla definizione delle sue caratteristiche, come richiesto dalla Soprintendenza di Ravenna.
Dato il rischio archeologico già evidenziato in fase progettuale, il cronoprogramma di cantiere aveva già previsto organizzazioni alternative dei lavori in appalto, in modo da consentire sia il prosieguo delle attività di posa dei sottoservizi nelle altre porzioni dell'area di intervento, sia la prosecuzione degli approfondimenti archeologici richiesti nel rispetto delle tempistiche di fine lavori.
Le modifiche progettuali relative al posizionamento della lama d'acqua prevista in Piazza San Martino, verranno apportate di concerto con la Soprintendenza e i progettisti del Museo Fellini incaricati a seguito di Bando Pubblico, valutando le soluzioni più opportune e compatibili con i ritrovamenti emersi, nel rispetto del cronoprogramma.
Scuola, sede unica per primo anno licei Karis e San Pellegrino
(Rimini) Licei Karis e liceo San Pellegrino hanno deciso, per l’anno 2020-2021, di unificare la sede del primo anno di corso. L'edificio della Comasca di Viale Regina Margherita Elena, infatti, accoglierà non solo gli abituali corsi dei licei classico e scientifico Karis, ma anche gli iscritti del primo anno del linguistico San Pellegrino, fino ad oggi con sede a Misano Adriatico. Si comincia a settembre con i neo iscritti del primo anno e entro il prossimo quadriennio tutti i corsi dei licei di Karis e San Pellegrino, fondatrici insieme a Cooperativa Service Web del consorzio "Educo – Education Company", si svolgeranno all'interno di un unico polo scolastico e formativo.
"I nuovi iscritti del linguistico inizieranno il loro quinquennio di studio a Rimini e non più a Misano. Nei prossimi anni saranno seguiti dai successivi iscritti al liceo. È il primo passo verso la creazione di un unico grande centro educativo e formativo – spiega Paolo Valentini, coordinatore didattico dei licei Karis – nasce di fatto un nuovo polo educativo interamente dedicato a tre ordini di studio delle superiori. Si crea una forte sinergia in grado di mettere a sistema il patrimonio educativo e culturale di ogni scuola. Fusp porta in dote, per esempio, tutto il suo patrimonio di relazioni e collaborazioni internazionali con scuole di lingue di altri paesi e lo mette a disposizione di chi segue indirizzo classico o scientifico. Nel contempo, gli studenti del San Pellegrino si trovano a disposizione tutta l'offerta formativa scolastica e extra scolastica Karis".
"Inoltre, il nuovo calendario con lezioni chiuse il venerdì mattina e sabato dedicato a famiglie e riposo, si sposa con una Comasca sempre aperta e a disposizione degli studenti ogni pomeriggio. Offriamo un nuovo modo di vivere la scuola, propedeutico a un successivo inserimento nel contesto universitario. Un luogo dove studiare con gli altri, trovare sempre il sostegno dei docenti, la possibilità di utilizzare a tempo pieno laboratori, aule, biblioteca, corsi extrascolastici. L'obiettivo è mettere l'ambiente scuola la centro del percorso educativo di ogni ragazzo. Soprattutto, mantenerlo sempre aperto al luogo primario dell'educazione: la famiglia. Realtà essenziale e di cui i nostri licei vogliono essere naturale continuazione, per offrile strumenti educativi sempre più adeguati alle sfide di una società in costante cambiamento", sottolinea ancora Paolo Valentini.
Non è quindi casuale che il percorso d'innovazione delle scuole Karis, coinvolga anche il luogo stesso delle didattica: le aule. Da settembre alla Comasca arrivano banchi esagonali, sedie ergonomiche, connessioni on line ultraveloci, lavagne touch di ultima generazione. Isole per lavori a gruppi, individuali o per creare un grande cerchio collettivo. La classe si trasforma così in nuovo contenitore educativo e didattico. In quelle del liceo scientifico entrano reverse engineering e stampante 3D. Al linguistico le conversazioni si faranno seduti su divani, come in un campus universitario. Al classico banchi e cattedra sono circondati dai gradoni come in un teatro greco. Ambienti multifunzionali, che creano attorno agli studenti un ecosistema pensato per un nuovo modello di studio, in grado di confrontarsi con le attitudini di ragazzi e stimolarli costantemente nell'attenzione e partecipazione al lavoro che si svolge con i docenti.
"Questi nuovo modello non modifica però la nostra missione educativa. Ci offrono solo nuovi strumenti per fare ancora meglio e a passo coi tempi, quanto la Karis e San Pellegrino fanno ogni giorno da più di 30 anni. Un'innovazione che nasce grazie alla nascita del nuovo consorzio di opere educative EDUCO, che abbiamo creato insieme a Fondazione Unicampus San Pellegrino e Cooperativa Service Web. Insieme a loro abbiamo avviato un percorso d'innovazione degli strumenti didattici e di integrazione delle nostre proposte formative ed educative", conclude Paolo Valentini.
Misano, Confcommercio contro il nuovo centro commerciale
(Rimini) Si avvicina una nuova importante data nell’iter che potrebbe portare alla costruzione del nuovo centro commerciale nell’Area Bandieri sul territorio di Misano Adriatico. L’8 febbraio prossimo, infatti, dopo una prima proroga di un anno scadranno i termini anche della seconda proroga di 6 mesi concessa da Comune e Provincia per la conclusione della Conferenza dei servizi finalizzata alla sottoscrizione dell’Accordo di programma in variante.
“Da parte nostra – spiega il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini – ribadiamo il secco no a questo progetto e dunque ad un’ulteriore proroga dei termini di un accordo firmato ben 4 anni fa, che poggia su un piano urbanistico che sta per essere superato, ma che soprattutto rischia di minare definitivamente il comparto del commercio di vicinato e il tessuto economico-sociale non solo di Misano, ma anche dei comuni limitrofi, che in questo momento non sono in grado di sopportare questa nuova realtà concorrenziale. Non abbiamo bisogno di altre grandi strutture commerciali, ma anzi, di un rilancio del commercio di prossimità che passi anche attraverso una rigenerazione urbana che rimetta al centro il cittadino e il piccolo imprenditore, quello che alza la serranda e accende le vetrine ogni giorno presidiando il territorio contro il degrado e l’omologazione dell’offerta commerciale e turistica.
Nelle settimane che ci hanno portato alle elezioni regionali abbiamo incontrato tutte le forze politiche e tutti i rappresentanti ci hanno confermato la loro vicinanza in questa battaglia per la sopravvivenza del piccolo commercio, che a livello locale deve giocoforza passare per l’azzeramento dei nuovi poli commerciali e per una regolamentazione di outlet e temporary store. Ora che la giornata alle urne è passata ci aspettiamo i fatti, a cominciare proprio da Misano. Voglio sottolineare come, sia da parte del sindaco Fabrizio Piccioni, sia da parte del presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi, ci sia stato anche in queste ore un dialogo aperto e franco: abbiamo riscontrato attenzione e sensibilità alle problematiche poste. Auspichiamo dunque che i tempi delle proroghe siano terminati e che questo possa bastare per mettere un freno ad una nuova cementificazione. Le opere pubbliche e viarie servono, ma non possono essere ritenute più importanti del tessuto economico e sociale del territorio: bisogna continuare a lavorare per trovare i fondi necessari attraverso altre strade come i finanziamenti regionali ed europei”.
Furbetti del rosso, 116 infrazioni
(Rimini) Sono 116 le infrazioni al Codice della Strada per la violazione all'articolo 146, la norma che prevede una sanzione amministrativa ai conducenti dei veicoli che proseguono la marcia nonostante che la segnalazione semaforica emetta luce rossa. Un numero significativo se si pensa che le infrazioni sono state rilevate, dai nuovi impianti installati ai semafori degli incroci di Via Chiabrera/Giangi, Via Chiabrera/Satta, Via Regina Margetita/Via Catania, solo nella prima settimana di attivazione del sistema automatizzato.
"Nonostante sia noto a tutti – ha commentato l'assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – che il mancato rispetto delle segnalazioni semaforiche rappresenti uno dei pericoli più gravi ed una tra le maggiori cause di incidenti stradali, rimango sempre molto colpito dai numero di queste violazioni. Questi nuovi impianti aumenteranno la sicurezza di questi incroci. Saremo però maggiormente soddisfatti quando i numeri delle infrazioni s'avvicineranno allo zero e non dovremo più vedere queste immagini, dai video della Sala Operativa della Polizia locale di Rimini .
Le violazioni, già accertate dagli agenti, che saranno notificate nelle prossime settimane, sono state rilevate prevalentemente nell'intersezione Via Regina Margetita/Via Catania, dove, in entrambi i sensi di marcia (mare - monte), è risultato che 77 vetture sono passate mentre il semaforo emetteva luce rossa. Sono 35 invece i cittadini che si vedranno arrivare la multa per la stessa infrazione commessa al semaforo di Via Chiabrera/Via Giangi in direzione monte; 4 invece le contravvenzioni rilevate dall'impianto installato al semaforo di Via Chiabrera / Via Satta, in direzione mare.
Stiamo parlando di 4 impianti nuovi, in funzione dal 9 gennaio scorso, che si aggiungono ai 9 già esistenti, posizionati sugli incroci: SS 72 / Via Gazzella (entrambe direzioni mote mare); Via Caduti di Marzabotto / Via di Mezzo (entrambe le direzioni nord e sud); Via Siracusa / Via Tommaso (entrambe direzioni mote mare); Via Principe Amede/ Via Perseo (entrambe direzioni mote mare); Via Beltramini / Via Sacramora (solo direzione mare).
Ricordiamo che il passaggio con semaforo rosso è una violazione grave che, oltre a mettere a rischio l'incolumità di altri conducenti, prevede una sanzione di € 167, (ridotta del 30% se pagata entro 5 giorni) e la decurtazione di 6 punti sulla patente. L'importo della sanzione prevede anche un aumenta del 30% se la violazione viene commessa in orario notturno (dalle 22 alle 6 del mattino) e anche la sospensione della patente, nel caso di recidiva entro i 2 anni successivi.
Di recente sono stati pubblicati i dati sulla sicurezza stradale, riferiti al quadro delle attività sulla strada, su cui sono stati impegnati gli Agenti nel corso del 2019, che hanno sottoposto a controllo, un totale di 135855 veicoli. Tra i diversi servizi effettuati anche quelli di viabilità (1951), presidio delle scuole (2.578), soccorso a utenti in difficoltà (4012), controlli alcolimetrici effettati 4012, controllo veicoli abbandonati 241. Sono state in tutto 51150 le infrazioni rilevate con l'ausilio della strumentazione elettronica come autovelox, vigile elettronico, vista red, speed scout, ecc.
Riccione, venduta la colonia ferrovieri
(Rimini) E' stata venduta all'asta l'ex colonia Ferrovieri, Opafs, di Riccione. L'asta è stata aggiudicata ieri, 28 gennaio, al prezzo dell'offerta minima di 931.500 euro. "Sul futuro della colonia "Ferrovieri" da tempo si discute e l'aggiudicazione all'asta per il Comune di Riccione è sicuramente un fatto positivo perché, l'ingresso Nord della nostra città si sta avviando sulla strada della riqualificazione. Voglio ricordare le Conchiglie il cui progetto è stato già presentato con un investimento che si aggira intorno ai 20 milioni di euro. I privati - voglio precisare -, troveranno sempre nell'amministrazione un valido alleato quando lavorano insieme a noi per il bene della città", è il commento del sindaco di Riccione Renata Tosi.
Situata in zona Marano, area Nord di Riccione, viale Gabriele D'Annunzio ai civici 182-184, il bene immobile è classificato come edificio a destinazione particolare: Colonia Marina. Si parla di una struttura di 2.200 metri quadrati circa dell'edificio principale al quale si vanno ad aggiungere due edifici secondari di 206 metri quadrati e 350 metri quadrati. Il valore complessivo dell'intera proprietà era stato individuato da una perizia in 2.207.000 euro, abbattuto fino ai 1.242.000 euro di ieri con un'offerta minima di 931.500 euro e un rialzo minimo di 25mila euro. Al momento l'asta è stata aggiudicata, con il versamento del 10% della somma, per cui il saldo è previsto tra 120 giorno. Dopodiché la vendita sarà perfezionata.
Costruita nel 1923, è stata ampliata negli anni '50 per ospitare fino a 144 bimbi, al momento della gara d'asta risulta di proprietà privata, acquisita da una compravendita nel 1997. Sulla struttura insiste un pignoramento che si sanerà con la vendita all'asta.
Operazione Galateo: maxi frode internazionale da 13 milioni
(Rimini) La guardia di finanza di Rimini su indicazione della procura ha eseguito questa mattina un sequestro pari a 7 milioni di euro nei confronti di un indagato nell’ambito dell’operazione ‘Galateo’. Di fatto è stato esteso il decreto che nel dicembre deò 2018 aveva portato al sequestro di beni per 6 milioni nei confronti dello stesso indagato. “Le nuove indagini sono scaturite, nel dicembre 2018, allorché il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Rimini, dopo aver fatto luce su una sofisticata frode fiscale internazionale nel settore del commercio all’ingrosso di apparati elettronici ed elettrodomestici, accertando l’emissione di fatture false per oltre 108 milioni di euro, aveva dato esecuzione, nelle province di Rimini, Forlì, Ravenna e Brindisi ed all’estero, tramite rogatoria internazionale – ad un provvedimento emesso dal Gip presso il Tribunale di Rimini che aveva disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziarie fino all’ammontare dell’Iva evasa, stimata in 13,5 milioni di euro”, spiegano le fiamme gialle. “In quell’occasione, le operazioni di sequestro avevano consentito di reperire e sottoporre a sequestro beni e disponibilità finanziarie per “soli” 6 milioni di euro e pertanto i finanzieri hanno avviato nuove investigazioni finalizzate ad individuare ulteriori beni da sottoporre a sequestro al fine di soddisfare integralmente il decreto del Gip di Rimini e quindi l’intera pretesa erariale”.
Le indagini “si sono subito focalizzate sul principale indagato, il quale, pur risultando nulla-tenente per il Fisco, aveva continuato a ostentare, anche dopo il sequestro, un elevatissimo tenore di vita di gran lunga superiore alle proprie possibilità, potendosi permettere autovetture di grossa cilindrata e svariati viaggi di lusso in prestigiose località turistiche internazionali. Gli accertamenti, inoltre, hanno consentito di dimostrare che l’indagato aveva la diretta disponibilità – per il tramite di una società immobiliare a sua volta “schermata” da compagini estere (con sedi a Dubai e Hong Kong) – di un importante patrimonio immobiliare, costituito da due ville di lusso (di oltre 26 vani e 900 mq) e ulteriori 5 immobili per complessivi 500 mq (accatastati quali depositi e garage), per un valore stimato di oltre 7 milioni di euro”.
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Poggio Torriana, camion incastrato in un tornante
(Rimini) Si è rivelato più problematico del previsto l’intervento dagli agenti di Polizia locale dell’Unione di Comuni Valmarecchia eseguito nella tarda mattinata di ieri (lunedì 27 gennaio) a Poggio Torriana dove un autoarticolato era rimasto bloccato in un tornante.
Nel percorrere la Strada provinciale 119 via delle Cave in località Torriana, nonostante il divieto di transito ai mezzi superiori alle 7 tonnellate, l’automezzo non è infatti riuscito a completare la svolta rimanendo bloccato in un tornante fino all’arrivo dei mezzi di soccorso. Mentre gli agenti di Polizia Locale presidiavano la viabilità e avviavano gli accertamenti per verificare la regolarità del trasporto, un forte scoppio proveniente dalla motrice, probabilmente causato da un guasto al sistema idraulico, ha provocato un boato con conseguente spostamento d’aria che ha tramortito l’agente che si trovava a poca distanza, facendolo cadere a terra. Trasportato al pronto soccorso di Santarcangelo, l’agente della Pm è stato dimesso con 10 giorni di prognosi.
Dal sindaco Ronny Raggini e dall’Amministrazione comunale di Poggio Torriana e dal Comandante della Polizia locale Valmarecchia Fabio Cenni un ringraziamento a tutti gli operatori di Polizia locale impegnati nel presidio del territorio per il prezioso lavoro che svolgono e i migliori auguri di completa guarigione all’agente infortunato. Lo stesso che, tra l’altro, insieme ad altri due colleghi è stato destinatario pochi mesi fa di un elogio scritto per aver bloccato e denunciato alla giustizia per resistenza, guida in stato di ebbrezza e porto di oggetti atti ad offendere, il conducente di un'autovettura che durante un controllo notturno si dava alla fuga, prima in auto poi a piedi lungo le vie del centro di Santarcangelo, per tentare di sottrarsi a un normale controllo.
Dehors, l’amministrazione: soprintendenza ha già concesso rinnovi
(Rimini) L’Amministrazione Comunale e la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio condividono pienamente sulla necessità del rispetto dell'integrità, della bellezza e del carattere identitario del centro storico. È questo il motivo che rende indispensabile il rispetto delle regole e delle misure di protezione e esaltazione di questi valori, condivise da Comune e da Soprintendenza, con lo scopo ultimo di avere a disposizione strumenti che agevolino l'integrazione armonica tra forme di espressione delle attività economiche, come gli esercizi pubblici, e lo spazio urbano, valorizzando la bellezza della nostra città e, in particolare, degli spazi e degli elementi con il maggior carico di storia e il maggior pregio. È questa la direzione che sta seguendo il tavolo operativo, che vede Comune e Soprintendenza collaborare per la verifica dell'efficacia del regolamento sui dehors del centro storico. Particolare attenzione è rivolta ad un punto nevralgico del centro, la Vecchia pescheria, un luogo tra i più identitari e cari ai riminesi, un luogo nel quale insistono numerose attività, che lo hanno reso fatto un punto particolarmente frequentato.
L'obiettivo è arrivare ad un coordinamento organico degli elementi di arredo, come tavoli, sedie e tende, con particolare attenzione a tutelare la tipologia delle facciate storiche.
Allo stesso tempo, si sta procedendo nella direzione di agevolare gli operatori economici che intendono rispettare le previsioni regolamentari, snellendo i passaggi burocratici, attraverso un rinnovo pluriennale dei permessi, con un conseguente evidente risparmio di tempo, procedure e, non da ultimo, di costi per gli operatori stessi. Una modalità di approccio e di intervento che caratterizzerà sempre più l'armonia tra un centro storico riqualificato e arricchito da nuovi contenitori e servizi culturali e la sua corretta e piena fruizione. La Soprintendenza si sta già muovendo su questo fronte ed ha già concesso rinnovi con durata pluriennale a chi si è adeguato alle linee indicate da Comune e Soprintendenza.