Giovedì, 30 Gennaio 2020 13:46

Cane denutrito e maltrattato, una denuncia

(Rimini) Teneva il proprio cane alla catena senza nutrirlo, quasi una forma di tortura. Ieri un bracco tedesco è stato portato in salvo dai maltrattamenti del padrone da parte dei carabinieri della stazione di Saludecio, nel Riminese. L'animale era in un casolare in stato di abbandono, di proprietà di un 63enne originario di Montegridolfo, in una cuccia artigianale, malridotta e piena di terra. Il giovane bracco, legato e in un grave stato di malnutrizione, aveva anche la coda mozzata. I militari hanno provveduto prima a sfamare e dissetare il cane, liberato e affidato alle cure del canile di Riccione. Le indagini hanno quindi accertato che il 63enne aveva vaccinato da solo l'animale, esercitando di fatto abusivamente la professione medica, reato per cui è stato denunciato oltre che per maltrattamento di animali e detenzione di animali in condizioni contrarie alla loro natura (Ansa).

(Rimini) L'auto di gruppo, per condividere le automobili private tra persone che devono fare lo stesso tragitto ogni giorno, coinvolge anche gli studenti e i dipendenti del Comune di Rimini e della Provincia. Si concretezza la proposta, del Settore "Infrastrutture, Mobilita' e Qualita' Ambientale", per facilitare il car-pooling e condividere l'auto privata, tra dipendenti pubblici e studenti. Non si tratta solo di ridurre i costi del tragitto quotidiano casa lavoro, ma di aderire consapevolmente ad una proposta di mobilità sostenibile importante, che si sta diffondendo in tante città europee e italiane.
L'applicazione "Up2Go" è stata recentemente acquistata dal Comune di Rimini con i fondi del progetto "Smart Commuting" di cui il Comune di Rimini è Lead Partner, un progetto "Interreg Central Europe", che ha una durata triennale (2017-2020). Si tratta di un'iniziativa internazionale che ha già prodotto una serie di azioni per migliorare la pianificazione urbana e sollecitare gli organismi regionali e locali a implementare sistemi intermodali di mobilità sostenibile. Un'idea orientata a ridurre le emissioni di CO2 e l'inquinamento atmosferico, per rendere più vivibili e maggiormente attrattivi i territori. Il progetto fa capo all' Assessorato alla "mobilità, programmazione e gestione del territorio", ma l'acquisto di Up2go è stato condiviso con l'Assessorato "scuola e politiche educative", per diffondere l'utilizzo della app anche nelle scuole del territorio riminese.
A tale scopo è stato proposto a tutti dipendenti del Comune di Rimini e della Provincia un incontro, fissato per il prossimo 5 febbraio nella la sala degli Arazzi del Museo della Città, in cui si svolgerà una giornata informativa. Un incontro, suddiviso in differenti orari, secondo le zone di residenza (nord, sud, forese), che farà conoscere quest'interessante iniziative e dove sarà divulgato l'utilizzo della app Up2Go, l'applicazione per il car-pooling, per gli smartphone, dedicata alle comunità di dipendenti di una stessa azienda che aiuta ad organizzare gli spostamenti frequenti da e verso le proprie sedi.

Parallelamente partirà anche la sperimentazione, come azione pilota del progetto europeo, nell'area nord Rimini, a Viserba, dove è situato il centro studi nord e dove convergono studenti di ogni età anche in altri istituti scolastici. Un'area vasta che coinvolge studenti, insegnanti e lavoratori, che comprende un numero di circa 5000 pendolari giornalieri che si spostano prevalentemente in auto dal centro di Rimini o dai Comuni limitrofi.
"Puntiamo a portare avanti una serie di iniziative volte a ridurre il flusso di auto in prossimità dei centri scolastici e delle sedi di lavoro - sottolinea Roberta Frisoni, Assessore alla Mobilità - partendo in primis da iniziative volte a favorire e migliorare la mobilità ciclabile e l'utilizzo del trasporto pubblico locale, ma esplorando anche nuove modalità di viaggio interessanti come il car pooling. Una proposta, quella del car-pooling che, oltre a ridurre l'emissione di CO2, è orientata, attraverso l'occupazione di posti liberi in auto che sarebbero comunque in movimento, a ridurre il disagio causato dalla congestione delle strade nelle ore di punta. Un risparmio di risorse e inquinamento atmosferico, capace anche di generare relazioni e nuove opportunità di collaborazione tra i pendolari e gli studenti, in una nuova fase di condivisione dell'economia e scambio tra le parti."
La campagna promozionale è frutto della collaborazione dell'Ufficio Politiche Europee del Comune di Rimini e del Liceo scientifico e artistico Serpieri di Rimini. Gli studenti liceali hanno disegnato il manifesto e la facciata interna del pieghevole informativo, mentre la facciata esterna è stata curata dai grafici di Up2go.

(Rimini) Numeri in crescita per la Biblioteca Gambalunga nel 2019, l'anno in cui si sono festeggiati i 400 anni (1619) dalla sua apertura al pubblico e dalla sua donazione alla città. Citata fra le più belle biblioteche del mondo (casa editrice Taschen), e fra le maggiori biblioteche italiane (Rai cultura), nel 2019 la Gambalunga è apparsa anche nella prestigiosa guida Lonely Planet, grazie alla bellezza delle sue sale antiche e al patrimonio di grande ricchezza, per varietà, rarità e valore bibliografico e culturale.
Oltre il 26% dei riminesi risulta iscritto alla Biblioteca e ben 191.624 sono stati i frequentatori, segnando un incremento del 6% rispetto l'anno precedente. Numeri positivi, confermati dal lieve incremento dei prestiti (1%), passati da 87.094 a 87.984. Gli oltre 100 eventi, gruppi di lettura e laboratori organizzati nel 2019, sono stati frequentati da 18.593 persone (14.987 adulti e 3606 bambini), registrando un aumento di oltre l'84%.
Insieme al suo ingente patrimonio che ammonta a 334.000 libri (di cui 60.000 antichi), 384 incunaboli, 5000 cinquecentine, 1350 codici; 2.400 periodici; 7.000 incisioni e disegni; più di un milione e mezzo di fotografie, gli utenti possono accedere al prestito e alla consultazione di ebook, audiolibri, giornali e musica della Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino e delle due biblioteche digitali italiane MLOL e Rete Indaco (oltre 3 milioni di fonti).

La centralità acquisita dall'informazione e dalla conoscenza nell'economia contemporanea indica la necessità di investimenti crescenti su questo che è uno fra i più significativi luoghi per la promozione culturale e la crescita delle competenze delle persone, come testimoniano i dati che mostrano l'accresciuto ruolo della Biblioteca come centro di cultura e di incontro della città.
Ne danno testimonianza le frasi di orgoglio e amore per la città e per la biblioteca che gli oltre 5.000 visitatori hanno lasciato a ricordo della mostra "Per documento e meraviglia. Una storia lunga 400 anni", conclusasi il 26 gennaio. "Riminese e orgogliosa di esserlo. Splendida. Cultura, tradizione, espansione". "Rimini ti amo", "Alessandro Gambalunga ti voglio bene!" sono solo alcune fra le tante parole d'affetto di cittadini che qui si sentono comunità.

"Un anno estremamente importante – è il commento dell'assessore alla Cultura Giampiero Piscaglia – confermato dai dati estremamente lusinghieri che, qualora ce ne fosse bisogno, confermano l'amore dei riminesi verso la loro Biblioteca proprio in occasione del suo 400mo compleanno, che ne fanno, oltre ad un luogo di conservazione della memoria di una collettività, un vero centro propulsore della sua crescita e sviluppo.
Risultati che non sarebbero possibili se dietro a quei numeri non ci fosse l'impegno e la dedizione di quanti quotidianamente le stanno dedicando tempo, professionalità, dedizione e amore. Buon compleanno Gambalunga, 100 di questi anni."

Giovedì, 30 Gennaio 2020 13:36

Anne Frank, la sua storia a passi di danza

(Rimini) Ancora i giovani, le nuove generazioni, al centro del programma di iniziative dedicate al Giorno della Memoria. La Compagnia giovani danzatori Aulos di Rimini presenta al Teatro Galli, venerdì 31 gennaio alle ore 21 lo spettacolo Anne, progetto ispirato alla storia di Anne Frank. La lucida documentazione e le testimonianze contenute nel diario di Anne prendono vita tramite il linguaggio universale della danza. Una trasposizione che attraverso musiche, coreografie, costumi e scenografie mira a stimolare una profonda riflessione nelle nuove generazioni sulla storia dei milioni di vittime della Shoah.
Lo spettacolo ideato Marilena Salvatore - per la regia di Marco Ferrini, con le coreografie Paola Bami, Marco Ferrini, Grazia Cundari - è nato da due anni di studio coreografico con gli insegnanti della scuola, per portare in scena la drammatica storia dell'adolescente ebrea morta a Bergen Belsen. Anne Frank è una ragazzina tedesca, vivace, curiosa, innamorata della vita, che sogna di diventare scrittrice. Una ragazzina come tante altre della sua età, a cui però il destino riserva un percorso diverso e doloroso. Conosce subito l'orrore della guerra e, a causa delle sue origini ebraiche, è costretta a nascondersi per più di due anni con la sua famiglia in un rifugio segreto ad Amsterdam, per sfuggire alle persecuzioni naziste. A seguito di una delazione, la famiglia Frank viene catturata nell'agosto 1944 e deportata ad Auschwitz. Anne muore a 15 anni nel campo di concentramento di Bergen Belsen.

(Rimini) A vent'anni dal debutto, Ascanio Celestini riporta in scena Radio clandestina, il monologo che ha lanciato la sua carriera di "cantastorie". Divenuto uno dei principali esponenti del teatro di narrazione italiano, l'artista romano sarà in scena domenica 2 febbraio al Teatro Galli (ore 21, turno D) per proporre una riflessione sulla storia e sulla memoria a partire da uno degli episodi più tragici dell'occupazione nazista in Italia. Si torna al 23 marzo del 1944 quando i Gruppi d'Azione Patriottica attaccarono una colonna tedesca in via Rasella; il 24 marzo, per rappresaglia, i nazisti uccisero 335 persone in una cava sulla via Ardeatina, dieci italiani per ogni tedesco morto.

"A Roma non esiste un'immagine chiara di ciò che fu il movimento partigiano – ha spiegato Celestini - I partigiani ce li immaginiamo mentre camminano in montagna e cantano Bella Ciao, ma a Roma erano i tedeschi e i fascisti gli unici che avevano il permesso di muoversi in gruppo e cantare. Il racconto della lotta partigiana e dell'occupazione nazista a Roma viene spesso raccontata in maniera confusa, ma soprattutto l'eccidio delle Ardeatine e l'azione di via Rasella che lo precedette sono ormai parte di un mito negativo, di una storia che viene raccontata al contrario. Io ho provato, partendo dai materiali pubblicati nel libro di Alessandro Portelli L'ordine è già stato eseguito a dare voce a quella parte orale della storia che ancora racconta quei giorni in maniera viva, diretta e non rovesciata".

Il risultato non è la storia di quei tre giorni, ma qualcosa di vivo e ancora riconoscibile nella memoria di una intera città: è la storia delle donne che vanno a cercare i loro uomini, delle mogli che lavorano negli anni '50 e dei figli e dei nipoti che quella storia ancora la raccontano.
Il primo studio per un più ampio progetto sulla memoria orale dell'eccidio alle fosse Ardeatine è stato presentato dal 31 ottobre al 3 novembre 2000 nella cella n.11 dell'ex carcere nazista di Roma (oggi Museo della Liberazione). "Sono passati vent'anni e i miei racconti stanno ancora in quella stanza. Nei pochi metri quadrati che occupano le scenografie di tutti gli spettacoli che ho portato in scena dopo".

Giovedì, 30 Gennaio 2020 13:30

30 gennaio

Fuga dal coronavirus | Rimini archeologica | Strage vistared

(Rimini) Il primo "articolo" Fellini lo firma all'età di 8 anni, ma non lo illustra, come poi inizierà a fare più tardi. A darne notizia è il settimanale riminese ilPonte: nel numero 5, in edicola da giovedì 30 gennaio 2020, il periodico propone una nuova, accurata ricerca operata dallo studioso riminese, Davide Bagnaresi.

Dopo aver appurato che l'asilo, quello "vero", era il Pio Istituto San Giuseppe, gestito dalle famosissime suore "cappellone", Bagnaresi ha scoperto che dopo i primi due anni di elementari trascorsi sugli stessi banchi, FF approda in terza elementare alle più prestigiose scuole Tonini. "Lo attesta tutta una serie di «documentazioni», - fa notare lo storico Davide Bagnaresi - composta da ricordi e firme sui libri", come quella sul romanzo Rosalia, in cui compare la dedica "Federico Fellini III A".
All'infanzia e alla giovinezza del riminese Fellini, Bagnaresi continua a dedicare studi e analisi nel tentativo di mostrare come la riminesità del regista abbia avuto una parte enorme non solo nei ricordi e nella frequentazione mai interrotta della città, ma soprattutto per comprendere appieno i tanti riferimenti disseminati in tutta la super premiata filmografia del regista.

Fellini fa il suo esordio come "giornalista" negli anni Venti, sul periodico Lucignolo, "il giornalino dello scolaro". Tra i tanti articolisti figura anche l'amico Luigi "Titta" Benzi: scrisse un pensierino sulla madre.
Quello di Federico è un tema di una decinae di righe dedicato al riso, la pianta e il frutto, "ancora poco utilizzato in Italia". Anticipa la campagna che andrà in scena nel decennio successivo sull'alimentazione.

Solitamente ogni tema era accompagnato da un'illustrazione ma l'autore del componimento non è mai il disegnatore stesso: un vero peccato che FF non abbia potuto illustrare se stesso. L'onore, ancora inconsapevole, di illustrare il futuro Premio Oscar, spetterà al coetaneo Ciro Angelini.
Ma già in questo tema si rintraccia la particolarissima attenzione del giovane Federico verso i colori e le sfumature. Della passione per i colori e il disegno, sappiamo - sempre grazie a Bagnaresi - che mamma Ida assecondava con piacere tale inclinazione, acquistando settimanalmente colori e fogli, permettendo al figlio piccolo di disseminarli per casa.

Lucignolo darà anche notizia dei giovani riminesi scelti per il picchetto d'onore. Tra i selezionati c'è FF, il quale nel picchetto "interpreta" un ruolo simbolico: il futuro regista irriderà sempre il fascismo. "Federico matura ben presto una spiccata indole nel dissacrare l'autorità, qualunque essa sia. - prosegue Bagnaresi - A ognuna ha affibbiato un nomignolo e in questa bonaria dissacrazione rientrano tutti: il Re (con la «voglia di coniglio»), l'ambizioso comandante dell'ONB (Mangiaforma), il boxer olimpionico locale (Sing-Sing), il preside della scuola (Zeus), gli insegnanti, gli amici (Masticabrodo, Ciapalos).
Molto importante, in questa fase, è la frequentazione di FF dell'oratorio dei Salesiani. "Avevo dieci anni, ho passato una estate intera dai salesiani della Chiesa Nuova: ero a mezzo convitto. la sera mi venivano a prendere". Lo racconta lo stesso FF ne La mia Rimini. La chiesa di Santa Maria Ausiliatrice è una tappa obbligata delle passeggiate domenicali in carrozza della famiglia Fellini. È la stessa chiesa e lo stesso oratorio frequentato da Alberto Marvelli, il beato riminese che condividerà con FF la frequentazione al Liceo classico "G. Cesare" e del quale si dice che il regista conservasse un santino nel proprio cassetto.

Fellini non proseguirà a frequentare l'oratorio salesiano stabilmente, ma qualcuno - Quarto Pasini, ad esempio, in una intervista rilasciata allo stesso Bagnaresi - lo ricorda adolescente, negli uffici della parrocchia, dove si allestiscono teatrini e momenti creativi.
Anche questa fase della vita lascerà simboli evidenti in larga parte della sua produzione cinematografica, platealmente in 8 e 1/2 e, in maniera più criptica, in Amarcord.

(Rimini) Nell'ambito delle programmate attività di scavo con sorveglianza archeologica condotte da Hera in Piazza San Martino per la realizzazione dei sottoservizi propedeutici al progetto di riqualificazione urbana denominato Museo Fellini IV Stralcio Lotto 1A Connessioni Urbane, sono emerse evidenze archeologiche riconducibili ai resti della chiesa di San Martino nonché della connessa area cimiteriale.
Le attività richieste dalla Soprintendenza già in fase progettuale ed autorizzativa condotte fin'ora, confermano quanto rappresentato nelle Relazioni di archeologia preventiva allegate al progetto approvato, seppur i ritrovamenti si attestano, in alcuni punti, a quote più superficiali rispetto a quelle attese e richiederanno una revisione progettuale della lama d'acqua e dell'installazione prevista dai progettisti del Museo Fellini a centro piazza.

Gli attuali ritrovamenti, consistenti in tracce di muri e due strutture cilidriche forse riconducibili a ossari, si localizzano nella porzione nord est rivolta verso Via Beccari mentre la parte centrale verso il retro del Fulgor risulta rimaneggiata in epoche recenti.
A seguito di quanto emerso, per permettere un corretto inquadramento delle strutture, si provvederà ad eseguire uno scavo archeologico di tipo stratigrafico funzionale alla delimitazione della struttura della Chiesa e alla definizione delle sue caratteristiche, come richiesto dalla Soprintendenza di Ravenna.

Dato il rischio archeologico già evidenziato in fase progettuale, il cronoprogramma di cantiere aveva già previsto organizzazioni alternative dei lavori in appalto, in modo da consentire sia il prosieguo delle attività di posa dei sottoservizi nelle altre porzioni dell'area di intervento, sia la prosecuzione degli approfondimenti archeologici richiesti nel rispetto delle tempistiche di fine lavori.
Le modifiche progettuali relative al posizionamento della lama d'acqua prevista in Piazza San Martino, verranno apportate di concerto con la Soprintendenza e i progettisti del Museo Fellini incaricati a seguito di Bando Pubblico, valutando le soluzioni più opportune e compatibili con i ritrovamenti emersi, nel rispetto del cronoprogramma.

(Rimini) Licei Karis e liceo San Pellegrino hanno deciso, per l’anno 2020-2021, di unificare la sede del primo anno di corso. L'edificio della Comasca di Viale Regina Margherita Elena, infatti, accoglierà non solo gli abituali corsi dei licei classico e scientifico Karis, ma anche gli iscritti del primo anno del linguistico San Pellegrino, fino ad oggi con sede a Misano Adriatico. Si comincia a settembre con i neo iscritti del primo anno e entro il prossimo quadriennio tutti i corsi dei licei di Karis e San Pellegrino, fondatrici insieme a Cooperativa Service Web del consorzio "Educo – Education Company", si svolgeranno all'interno di un unico polo scolastico e formativo.
"I nuovi iscritti del linguistico inizieranno il loro quinquennio di studio a Rimini e non più a Misano. Nei prossimi anni saranno seguiti dai successivi iscritti al liceo. È il primo passo verso la creazione di un unico grande centro educativo e formativo – spiega Paolo Valentini, coordinatore didattico dei licei Karis – nasce di fatto un nuovo polo educativo interamente dedicato a tre ordini di studio delle superiori. Si crea una forte sinergia in grado di mettere a sistema il patrimonio educativo e culturale di ogni scuola. Fusp porta in dote, per esempio, tutto il suo patrimonio di relazioni e collaborazioni internazionali con scuole di lingue di altri paesi e lo mette a disposizione di chi segue indirizzo classico o scientifico. Nel contempo, gli studenti del San Pellegrino si trovano a disposizione tutta l'offerta formativa scolastica e extra scolastica Karis".

"Inoltre, il nuovo calendario con lezioni chiuse il venerdì mattina e sabato dedicato a famiglie e riposo, si sposa con una Comasca sempre aperta e a disposizione degli studenti ogni pomeriggio. Offriamo un nuovo modo di vivere la scuola, propedeutico a un successivo inserimento nel contesto universitario. Un luogo dove studiare con gli altri, trovare sempre il sostegno dei docenti, la possibilità di utilizzare a tempo pieno laboratori, aule, biblioteca, corsi extrascolastici. L'obiettivo è mettere l'ambiente scuola la centro del percorso educativo di ogni ragazzo. Soprattutto, mantenerlo sempre aperto al luogo primario dell'educazione: la famiglia. Realtà essenziale e di cui i nostri licei vogliono essere naturale continuazione, per offrile strumenti educativi sempre più adeguati alle sfide di una società in costante cambiamento", sottolinea ancora Paolo Valentini.
Non è quindi casuale che il percorso d'innovazione delle scuole Karis, coinvolga anche il luogo stesso delle didattica: le aule. Da settembre alla Comasca arrivano banchi esagonali, sedie ergonomiche, connessioni on line ultraveloci, lavagne touch di ultima generazione. Isole per lavori a gruppi, individuali o per creare un grande cerchio collettivo. La classe si trasforma così in nuovo contenitore educativo e didattico. In quelle del liceo scientifico entrano reverse engineering e stampante 3D. Al linguistico le conversazioni si faranno seduti su divani, come in un campus universitario. Al classico banchi e cattedra sono circondati dai gradoni come in un teatro greco. Ambienti multifunzionali, che creano attorno agli studenti un ecosistema pensato per un nuovo modello di studio, in grado di confrontarsi con le attitudini di ragazzi e stimolarli costantemente nell'attenzione e partecipazione al lavoro che si svolge con i docenti.
"Questi nuovo modello non modifica però la nostra missione educativa. Ci offrono solo nuovi strumenti per fare ancora meglio e a passo coi tempi, quanto la Karis e San Pellegrino fanno ogni giorno da più di 30 anni. Un'innovazione che nasce grazie alla nascita del nuovo consorzio di opere educative EDUCO, che abbiamo creato insieme a Fondazione Unicampus San Pellegrino e Cooperativa Service Web. Insieme a loro abbiamo avviato un percorso d'innovazione degli strumenti didattici e di integrazione delle nostre proposte formative ed educative", conclude Paolo Valentini.

(Rimini) Si avvicina una nuova importante data nell’iter che potrebbe portare alla costruzione del nuovo centro commerciale nell’Area Bandieri sul territorio di Misano Adriatico. L’8 febbraio prossimo, infatti, dopo una prima proroga di un anno scadranno i termini anche della seconda proroga di 6 mesi concessa da Comune e Provincia per la conclusione della Conferenza dei servizi finalizzata alla sottoscrizione dell’Accordo di programma in variante.
“Da parte nostra – spiega il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini – ribadiamo il secco no a questo progetto e dunque ad un’ulteriore proroga dei termini di un accordo firmato ben 4 anni fa, che poggia su un piano urbanistico che sta per essere superato, ma che soprattutto rischia di minare definitivamente il comparto del commercio di vicinato e il tessuto economico-sociale non solo di Misano, ma anche dei comuni limitrofi, che in questo momento non sono in grado di sopportare questa nuova realtà concorrenziale. Non abbiamo bisogno di altre grandi strutture commerciali, ma anzi, di un rilancio del commercio di prossimità che passi anche attraverso una rigenerazione urbana che rimetta al centro il cittadino e il piccolo imprenditore, quello che alza la serranda e accende le vetrine ogni giorno presidiando il territorio contro il degrado e l’omologazione dell’offerta commerciale e turistica.
Nelle settimane che ci hanno portato alle elezioni regionali abbiamo incontrato tutte le forze politiche e tutti i rappresentanti ci hanno confermato la loro vicinanza in questa battaglia per la sopravvivenza del piccolo commercio, che a livello locale deve giocoforza passare per l’azzeramento dei nuovi poli commerciali e per una regolamentazione di outlet e temporary store. Ora che la giornata alle urne è passata ci aspettiamo i fatti, a cominciare proprio da Misano. Voglio sottolineare come, sia da parte del sindaco Fabrizio Piccioni, sia da parte del presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi, ci sia stato anche in queste ore un dialogo aperto e franco: abbiamo riscontrato attenzione e sensibilità alle problematiche poste. Auspichiamo dunque che i tempi delle proroghe siano terminati e che questo possa bastare per mettere un freno ad una nuova cementificazione. Le opere pubbliche e viarie servono, ma non possono essere ritenute più importanti del tessuto economico e sociale del territorio: bisogna continuare a lavorare per trovare i fondi necessari attraverso altre strade come i finanziamenti regionali ed europei”.

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