Giovedì, 06 Febbraio 2020 09:51

6 febbraio

Mercatone: tutti assolti | Spiaggia: Gnassi chiede coraggio | Shakira, Rimini e il Super Bowl

(Rimini) “La scelta, deliberata dalla Giunta comunale nell'aprile scorso, di bandire un concorso pubblico per la copertura di 11 posti di 'educatore nido d'infanzia', persegue principalmente una doppia finalità”. Il comune di Rimini difende la sua scelta di bandire il concorso contestato da otto maestre precarie degli asili comunali, al quale si sono iscritti in oltre 1.300.
“In primo luogo va ricordato che si tratta del primo concorso che l'Amministrazione Comunale ha potuto bandire per posti di ruolo in asilo nido dall'anno 2007. Il Legislatore infatti ha prorogato per quasi 10 anni (dal 2008 alla fine del 2018) le graduatorie che, per Legge, dovrebbero avere una validità triennale. Dopo 12 anni quindi, grazie a questo nuovo concorso, si darà la possibilità a coloro che hanno terminato il percorso di studi dopo il 2008 di concorrere per un posto a tempo indeterminato al Comune di Rimini. E si tratta di centinaia di insegnanti di ogni età, che finora non avevano avuto questa possibilità. Questa finalità non contrasta per nulla con la seconda prerogativa del concorso, che consentirà di valorizzare l'esperienza professionale maturata dalle cosiddette educatrici precarie nei nidi comunali, a cui è riservato il 40% dei posti. Va inoltre considerato che per essere assunte è sufficiente che queste educatrici conseguano l'idoneità, a prescindere dalla collocazione in graduatoria”.
La scelta dell'Amministrazione comunale di procedere con il concorso pubblico “è supportata dalla legislazione: il cosiddetto Decreto Madia prevede infatti che la stabilizzazione del personale precario sia una facoltà per le amministrazioni, uno strumento alternativo a quello del concorso, che costituisce la regola generale per antonomasia per l'accesso all'impiego pubblico indicata dall'art. 97 della Costituzione. Come noto, sono state ben 1.365 le candidature pervenute al Comune di Rimini per la partecipazione al concorso che si svolgerà in primavera, nei tempi utili per consentire l'approvazione della graduatoria per l'apertura dell'anno scolastico 2020/2021.  Inizialmente la Giunta comunale, prendendo atto della necessità di sostituire il personale educativo cessato dal servizio o destinato ad altri incarichi per ragioni di salute, ha deliberato di bandire un concorso pubblico per la copertura di 7 posti di educatore nido. I posti da coprire sono poi stati aumentati da 7 a 11; in questo modo l'Amministrazione andrà a  coprire con contratto a tempo indeterminato tutti i posti già vacanti e quelli che si renderanno vacanti fino all'inizio dell'anno scolastico 2020-2021”.

(Rimini) Bene il no della Provincia all'accordo di programma per l'area commerciale "Bandieri" di Misano Adriatico, ora avanti con una moratoria regionale di almeno tre anni per ripensare tutte le previsioni di nuovi insediamenti. Fabrizio Vagnini, presidente provinciale di Confesercenti Rimini, non nasconde la propria soddisfazione per il responso dell'ente su una pianificazione sin dall'inizio duramente criticata dall'associazione, viste le dimensioni e i potenziali effetti sul tessuto commerciale locale.
"Al presidente della Provincia Riziero Santi va il nostro plauso – esordisce Vagnini -. Speriamo che questa decisione rappresenti un modello per un ripensamento complessivo delle previsioni in essere, anche a livello regionale. A questo proposito chiediamo una moratoria di almeno 3 anni per rivalutare tutte le pianificazioni commerciali e i loro effetti su un comparto che è già in grande sofferenza. Quella della Provincia è stata una scelta coraggiosa che auspichiamo possa aprire la strada ad azioni forti".
Vagnini pensa al Codice unico del commercio e agli Stati generali del commercio annunciati dalla Regione Emilia-Romagna. "Ci aspettiamo che la messa a sistema delle norme regionali in materia porti, come promesso, alla regolamentazione puntuale di fenomeni come gli outlet per rendere gli esercizi commerciali tradizionali più competitivi".
Il presidente di Confesercenti avanza anche una proposta sulle risorse per il commercio. "Mi auguro che vada avanti il percorso di autonomia regionale proposta dal presidente Bonaccini, basata sul bilancio storico dell'Emilia-Romagna. Ne deriverebbero importanti risorse che potrebbero essere investite a favore delle attività commerciali. Il comparto è ancora in sofferenza e occorre una sterzata forte per evitare che in pochi anni i centri storici, i borghi, ma anche i lungomare delle nostre città restino con le serrande abbassate".
Ora la bocciatura dell'area "Bandieri" non deve pregiudicare gli interventi necessari sulla viabilità di Misano, conclude Vagnini. "Non ci dimentichiamo che il sottopasso è un'infrastruttura necessaria per l'intero territorio, fondamentale per il turismo e per il World circuit. Come associazione continueremo a sostenere, in ogni tavolo di confronto a livello locale e regionale, il miglioramento della viabilità".

Mercoledì, 05 Febbraio 2020 12:50

Fogne, da Amir 6 milioni per la dorsale nord

(Rimini) Amir SpA continua ad investire nel Piano di Salvaguardia della Balneazione assumendosi un nuovo importante impegno finanziario. Oltre 6 milioni di euro la somma che l’azienda pubblica per la rete idrica in provincia di Rimini investirà a sostegno di un intervento strategico, il completamento della separazione delle reti fognarie nei bacini a mare delle Fosse Brancona e Viserbella. L’area interessata, tra Torre Pedrera e Viserbella, è piuttosto estesa, fortemente urbanizzata e con un sistema di smaltimento misto. La rifunzionalizzazione passerà attraverso lo sdoppiamento della rete a valle della ferrovia, più un impianto di sollevamento e una condotta per l’invio dei reflui fino alla dorsale nord, quindi al depuratore di Santa Giustina. L’operazione nel complesso permetterà di proseguire il risanamento dell’area a mare di Rimini nord.
L’investimento è regolato dall’accordo quadro - sottoscritto tra ente regolatore (Atersir, Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti), proprietà delle infrastrutture (Amir SpA) e gestore (Hera SpA) nel 2015 - per la realizzazione e il finanziamento di opere relative al servizio idrico integrato nell’ambito di Rimini. Un’intesa che sta sviluppando progetti specifici in risposta ai bisogni del territorio. Così com’è stato in principio proprio per la realizzazione della dorsale nord (in esercizio dal 2015), intervento che Amir Spa ha finanziato con 7 milioni e 200mila euro attraverso un accordo di programma per il potenziamento del depuratore di Santa Giustina.
Quello appena definito tra le parti è il quarto accordo attuativo e comprende anche il completamento della separazione delle reti fognarie nel comune di Coriano, per una previsione di spesa totale di 6 milioni e 176mila euro. Si tratta del progetto più importante nel piano investimenti Amir 2019-2022, che ammonta in tutto a quasi 9 milioni di euro con le ulteriori opere di miglioramento del sistema idrico integrato in programma non solo a Rimini e Coriano, ma anche a Bellaria e Cattolica. Nello schema di lavoro coordinato da Atersir in sede di Piano d’Ambito, ad Amir SpA spetta il compito di finanziare gli interventi concordati, che sarà poi il gestore a dover realizzare.

Le risorse di cui dispone Amir SpA, da oltre 50 anni impegnata nel settore, sono il ricavato del prezioso patrimonio di infrastrutture (reti, impianti e immobili) affidatole da Rimini Holding SpA e dai Comuni soci. Reinvestendole a favore dei cittadini e dell’ambiente l’azienda realizza un vantaggio per l’utenza in termini tariffari, con un valore sociale aggiuntivo: le opere finanziate dalla società proprietaria degli assets fanno capo ad un soggetto interamente pubblico fin dalla loro realizzazione.
“Lo sviluppo sul territorio di un servizio idrico integrato efficiente, così come lo conosciamo oggi, lo si deve alla combinazione tra governo pubblico e gestione industriale - sottolinea Alessandro Rapone, amministratore unico di Amir SpA - Al modello Emilia-Romagna sta guardando con attenzione tutto il settore, soprattutto ora che la procedura indetta da Atersir per l’affidamento della gestione del servizio nel bacino della provincia di Rimini è in corso. La gara assegna al servizio un valore di 2 miliardi di euro nell’arco dei prossimi 20 anni, ma ha anche un significato che va oltre i numeri. Si tratta infatti del primo procedimento di questo livello dall’avvento di Arera, ovvero dall’avvio della regolazione indipendente nel settore idrico. Un caso apripista a livello nazionale, considerando che nei prossimi cinque anni in tutta Italia arriveranno a scadenza circa 40 concessioni”. “Per quanto riguarda Amir SpA - chiarisce Rapone - la convenzione che andrà a regolare i rapporti tra proprietà delle infrastrutture e futuro gestore del servizio, già definita, le conferma il ruolo di soggetto finanziatore di opere comprese nella pianificazione d’ambito, con un impegno di almeno 2 milioni l’anno fino al termine della nuova concessione. Quindi il lavoro intrapreso dall’azienda sul territorio in questi anni proseguirà. Con la soddisfazione che ci dà oggi la firma di questo importante accordo per il risanamento dei bacini Brancona e Viserbella, un progetto necessario per riqualificare la gestione dei reflui nell’area nord di Rimini e quindi per l’avanzamento del Piano di salvaguardia della balneazione”.

Mercoledì, 05 Febbraio 2020 12:47

Fiera a tutta birra

(Rimini) Tutto il meglio dell'offerta nazionale e internazionale di birre artigianali e speciali e del beverage si ritrova a Beer&Food Attraction dal 15 al 18 febbraio alla Fiera di Rimini di Italian Exhibition Group. Insieme ai grandi marchi e ai piccoli e medi birrifici, saranno decine gli eventi che renderanno irrinunciabile l'appuntamento riminese. A partire dalla 15° edizione della Birra dell'Anno, il concorso organizzato da Unionbirrai, dedicato alle migliori birre artigianali italiane. La cerimonia di premiazione è in programma sabato 15 febbraio 2020 alle 14.00, quando sarà annunciato anche il Birrificio dell'Anno. Nel corso di Beer&Food Attraction, Unionbirrai presenterà anche un nuovo portale dedicato al marchio Indipendente Artigianale www.indipendenteartigianale.it, domenica 16 febbraio alle 16.00.
L'edizione 2020 del Concorso vede 302 birrifici artigianali per un totale di 2.145 birre iscritte, un 8% in più rispetto allo scorso anno. La loro valutazione è affidata a 108 giudici nazionali e internazionali: tra gli italiani molti sono i Beer Tasters, degustatori qualificati provenienti dai corsi Unionbirrai, mentre gli stranieri provengono da Paesi di tutta Europa, ma anche da oltreoceano, in particolare da Stati Uniti, Brasile, Messico e Paraguay.
Il pubblico potrà invece approfondire la propria cultura birraria attraverso degustazioni, brevi corsi su come servire la birra e sugli errori da evitare quando si produce, incontri con i birrai e talk dedicati alle novità del panorama italiano (Beer Arena, padiglione C3). Ne segnaliamo alcuni: "Le follie del birraio", momento di incontro a caccia dei segreti dei mastri birrai (domenica e martedì); "Nuove tendenze, nuovi stili, nuovi luppoli", la filiera della birra italiana raccontata attraverso il luppolo (domenica e lunedì); "I segreti delle IGA", guida galattica per degustatori di IGA (domenica, lunedì e martedì), uno stile al 100% italiano. Tra le curiosità anche "5 modi per rovinare la birra" (domenica), una guida alla scoperta degli errori più comuni, dei comportamenti più sbagliati e qualche piccolo trucco per evitarli.
Molto attese anche le premiazioni dell'Accademia della Birra 2020, organizzate dalla rivista Il mondo della birra, che si svolgeranno all'interno del Beer Attraction Lab (padiglione C5, lunedì alle 10,30). Il riconoscimento dedicato ai migliori locali specializzati che hanno dimostrato spirito imprenditoriale, passione autentica, grande attenzione nella scelta delle birre e nella tecnica di spillatura. Novità di questa edizione il premio "Feste della birra" che vedrà assegnare un riconoscimento alle 15 migliori feste birrarie.
Torna anche il "Premio Le donne della Birra" (domenica alle 11), dedicato alla professionalità di publican e operatrici del settore distributivo per la loro preziosa attività in un contesto generalmente maschile. Sempre dedicato alle emozioni birrarie al femminile, la degustazione "I sensi delle donne per la birra: dalla tradizione all'innovazione" (sabato).

Mercoledì, 05 Febbraio 2020 09:20

5 febbraio

“Nell’interesse di Aeradria” | I licei fanno il pieno | Marines del turismo

(Rimini) Sono ogni giorno 215 mila i cittadini che prendono il treno per spostarsi in Emilia-Romagna. Un dato che, rispetto al 2011, dunque in un arco temporale di 8 anni, fa segnare un netto +88%. E' questo il dato di fondo più importante che emerge da Pendolaria 2019, il rapporto annuale di Legambiente presentato in questi giorni a Palermo. Una sorta di analisi dello stato di salute del trasporto ferroviario in Italia, che vede la nostra regione al top in Italia, seconda solo alla Valle d'Aosta. “Un dato che mette nero su bianco gli effetti positivi degli investimenti messi in campo dalle diverse Istituzioni per implementare il trasporto pubblico su rotaia. Le grandi sfide raccolte del Metromare e del Bike park sono oggi al centro di un grande progetto di implementazione del trasporto pubblico che, tramite i collegamenti con l'Alta Velocità e lo sviluppo dell'intermodalità diffusa rappresentano le principali opportunità e sviluppi del futuro”, commenta l’assessore alla mobilità del comune di Rimini, Roberta Frisoni.

“E' essenziale che, alla luce di quanto è avvenuto con l'avvio dell'Alta Velocità, Rimini possa essere stabilmente collegata con l'asse Milano – Bologna – Roma, con servizi ferroviari veloci che consentano ai passeggeri in arrivo a Bologna di proseguire senza necessariamente dover effettuare un cambio treno. Un ragionamento simile va fatto per la direttrice Ravenna Rimini”.

A tal fine, “sono già  in corso in varie località di servizio i lavori per ammettere la tratta Bivio S. Vitale – km 109 (Savignano sul Rubicone) della linea Bologna-Rimini a 200 km/h. Sono già stati completati i lavori alle opere civili. Nel 2020 verranno eseguite le modifiche agli apparati e la configurazione dei binari in alcune stazioni. E' bene però avere la consapevolezza che la revisione dell'offerta Bologna-Ravenna-Rimini, dal 2018, gode già di un maggior impegno delle Regione Emilia-Romagna e dell'impresa ferroviaria di circa 300.000 Km treno su base annua. Si tratta dell'intervento in incremento di offerta più corposo degli ultimi 10 anni. A questo intervento si è aggiunto un potenziamento dei servizi estivi Bologna-Ravenna- Rimini. Alla nuova giunta regionale chiederemo di aprire un tavolo di confronto con i soggetti coinvolti ed avviare un ulteriore approfondimento finalizzato ad individuare soluzioni infrastrutturali e di servizio alternative all'auto che possano offrire sia una risposta concreta ed efficace alle esigenze di mobilità dei fruitori della costa romagnola che  un migliore inserimento dell'infrastruttura nel tessuto urbano che li riceve”.

L'altra “grande sfida è quella della creazione di una intermodalita diffusa, pensando ad esempio di fare si che il Metromare sia un vero e proprio ultimo miglio locale del servizio ferroviario nazionale, facendo in modo che chi viaggia su Metromare possa, ad esempio, usufruire geli orari dei treni in tempo reale sia sui mezzi che alle fermate. In questo senso èmolto positiva la notizia, giunta nelle scorse settimane, del finanziamento della seconda tratta verso i padiglioni fieristici di IEG. E' chiaro che il futuro del trasporto rapido costiero abbia come obiettivo finale il collegamento continuo tra Cattolica, Ravenna e Ferrara. Credo che il lavoro che dovrà essere fatto a tutti i livelli nei prossimi 5 anni sia quello di completare le tratte già finanziate e progettare via via quelle che permettano di centrare il target prefissato: un sistema intermodale di trasporto pubblico capace di muovere flussi consistenti di passeggeri sulla linea costiera in ogni periodo dell'anno, collegati con sistemi innovativi ai vari hub presenti nelle località attraversate (scuole, aeroporti, centri ad alta densità turistica e culturale)”.

E' a questo scenario di cambiamento “che dobbiamo guardare per accelerare nel rilancio del trasporto ferroviario di cui hanno bisogno le nostre città e i territori oggi fuori dall'alta velocità ferroviaria. L'opportunità è infatti straordinaria in termini di risorse e deve diventare la leva per affrontare anche temi più vasti, come quello ambientale e del contrasto all' inquinamento.  Proprio la rete del ferro potrà e dovrà essere la spina dorsale di un sistema della mobilità incentrato su un trasporto pubblico con linee prioritarie e un servizio efficiente, integrato a una rete continua di percorsi protetti ciclabili e pedonali, ad una sharing mobility articolata (auto, scooter, bici,monopattini elettrici) e diffusa in ogni quartiere. Questo modello si sta rivelando vincente, anche grazie alle innovazioni tecnologiche e digitali, e capace di ridurre progressivamente ad un ruolo sempre più marginale gli spostamenti in auto e l'inquinamento prodotto dai trasporti. Un quadro articolato di interventi che dipende  dalle scelte che saremo in grado di prendere a più livelli, e dove i progetti e le risorse nazionali dovranno necessariamente tenere conto della bontà delle proposte e dei risultati che provengono da zone come la nostra, una sorta di laboratorio nazionale e di buona pratica che abbiamo tutta l'intenzione di proseguire e sviluppare ulteriormente".

(Rimini) “Apprendiamo con grandissima soddisfazione la decisione della Provincia di Rimini di non dare seguito alla costruzione del centro commerciale in area Bandieri a Misano Adriatico”, è il commento del presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino. “Ci siamo battuti tanto, fin dal principio, per scongiurare la nascita di questo nuovo polo commerciale sul nostro territorio che non avrebbe fatto altro che aumentare le problematiche che già attanagliano il settore del commercio al dettaglio di vicinato. Non solo a Misano, ma anche in tutti i Comuni limitrofi, con gravi ripercussioni sulla tenuta dell’offerta commerciale di prossimità. Per questo ringraziamo il presidente della Provincia, Riziero Santi che, come il sindaco di Misano Fabrizio Piccioni, non si è sottratto al dialogo, a volte anche duro, ascoltando le nostre ragioni. Ribadiamo che i percorsi di concertazione tra amministratori e i rappresentanti del tessuto imprenditoriale saranno fondamentali anche per il futuro. Siamo certi che anche le amministrazioni locali ne trarranno benefici nel medio-lungo periodo, pur dovendo lasciare da parte adesso oneri di urbanizzazione e opere accessorie che dovranno realizzare attraverso percorsi diversi. È una vittoria del piccolo commercio, ma anche delle persone e della socialità: la crescita abnorme della grande distribuzione e delle catene monomarca che impoveriscono l’offerta commerciale e turistica del territorio è anacronistica e non ha più ragione di esistere. Ipermercati, innaturali capannoni adibiti a centri commerciali, mostri di cemento, minano alle basi le nostre città e i nostri borghi. Ora si lavori ad un rilancio del commercio di prossimità che passi anche attraverso una rigenerazione urbana rimettendo al centro il cittadino e il piccolo imprenditore, quello che alza la serranda e accende le vetrine ogni giorno presidiando il territorio”.

(Rimini) Per la Provincia di Rimini non sussistono le condizioni per sottoscrivere l'accordo di programma relativo all'area commerciale "Bandieri" di Misano Adriatico per assenza di conformità e coerenza con le disposizioni della legge regionale, del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e dell'Accordo territoriale. “Non sono state ritenute sufficienti per un via libera la documentazione presentata sia da un punto di vista delle modalità procedurali che per quanto concerne i contenuti di progetto”, spiegano dall’ente.
 
Per quanto riguarda gli aspetti procedurali, il resoconto degli incontri pubblici svolti dal Comune di Misano Adriatico si riferisce a incontri e attività che non avevano ad oggetto specifico il contenuto e la proposta progettuale dell'accordo e che si sono svolti in gran parte in periodi antecedenti alla apertura della conferenza dei servizi. Gli elaborati generali (Piano urbanistico generale e Piano urganistico della mobilità sostenibile), nell'ambito della cui formazione si sono svolti parte degli incontri richiamati, non rappresentano i contenuti dell'Accordo di programma.

“Su assetto e parametri urbanistici, l'analisi condotta in merito alle possibili alternative dell'assetto viabilistico si limita a valutare la diversa localizzazione del nuovo sottopassaggio senza verificare la possibilità di potenziare quello in via del Giglio. Inoltre, nella valutazione delle proposte non sono stati presi in considerazione gli aspetti ambientali quali il consumo di suolo o l'interessamento di ambiti tutelati. In merito alla definizione di uno masterplan dell'intera area soggetta ad Accordo territoriale, quanto presentato non approfondisce gli aspetti di miglioramento dell'immagine urbana complessiva e delle dotazioni ecologiche ambientali del polo funzionale. In merito all'occupazione di suolo, la documentazione fornita non ottempera compiutamente a quanto richiesto, non operando la riduzione dell'occupazione di suolo dell'insediamento privato richiesta”.

Gran parte dell'intervento “insiste poi su un'area soggetta ad elevato rischio di liquefazione in caso di evento sismico: questi aspetti connessi al rischio sismico devono essere approfonditi in sede di Accordo di programma e di variante urbanistica, considerate le relative implicazioni sull'assetto complessivo dell'area, e non in fase esecutiva”.
Per concludere, “poiché l'ottemperanza a quanto richiesto costituisce condizione sine qua non per la sottoscrizione dell'Accordo di programma, dato atto che nonostante l'approssimarsi della scadenza dei termini stabiliti dall'Accordo territoriale, persistono le criticità sopra descritte, non ricorrono le condizioni necessarie per la sottoscrizione dell'Accordo di programma”.
 

Martedì, 04 Febbraio 2020 14:18

Sgombrato accampamento di fronte al palas

(Rimini) Sono stati Pablo, Thor e Jago, insieme ad una squadra di  6 agenti della Polizia Locale, ad intervenire ieri in un'area cantiere nei pressi del parco V° Peep. Un azione incisiva, avvenuta su diversi fronti di sicurezza, iniziata alle 8 di ieri mattina e terminata nel primo pomeriggio, che è stata necessaria a sgombrare l'illecita occupazione di alcuni container che errano diventati dormitori abusivi.  
Alcuni si erano già allontanati mentre altri stavano ancora dormendo, quando è intervenuta  la Polizia Locale che, con cani e uomini in borghese ha sorpreso 10 persone provenienti dall'est Europa e dalla Tunisia, tra cui anche una donna.  Una piccola comunità di ospiti abusivi, che entrava e usciva da un accesso, lato parco cava, aperto nella rete della recinzione posta sul retro del cantiere.Tra i 5 container, che  erano stati persino arredati  con mobili di fortuna, ce n'era anche uno con i servizi igienici. Tutti  sono stati sgombrati e svuotati del loro contenuto e ripuliti. Ci sono voluti diversi mezzi di Hera che è intervenuta sul posto per bonificare l'intera area dai rifiuti prodotti: materassi, sedie, mobili, bottiglie e persino bombole del gas. La Polizia poi ha fatto intervenire una gru per spostare definitivamente i container che sono stati caricati su un camion e portati via da una ditta, al fine di eliminare definitivamente questa situazione di degrado che i tanti residenti avevano segnalato alle forze dell'orine.
Durante il controllo, in cui i cani non hanno trovato nessun quantitativo di droga, è stato rinvenuto, nascosto in un container,  uno scooter rubato che montava una targa tedesca. L'intera area è stata completamente bonificata e le persone sono state allontanante definitivamente dopo essere state identificate.

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