5 febbraio
“Nell’interesse di Aeradria” | I licei fanno il pieno | Marines del turismo
Treni, l’assessore Frisoni vuole l’altavelocità
(Rimini) Sono ogni giorno 215 mila i cittadini che prendono il treno per spostarsi in Emilia-Romagna. Un dato che, rispetto al 2011, dunque in un arco temporale di 8 anni, fa segnare un netto +88%. E' questo il dato di fondo più importante che emerge da Pendolaria 2019, il rapporto annuale di Legambiente presentato in questi giorni a Palermo. Una sorta di analisi dello stato di salute del trasporto ferroviario in Italia, che vede la nostra regione al top in Italia, seconda solo alla Valle d'Aosta. “Un dato che mette nero su bianco gli effetti positivi degli investimenti messi in campo dalle diverse Istituzioni per implementare il trasporto pubblico su rotaia. Le grandi sfide raccolte del Metromare e del Bike park sono oggi al centro di un grande progetto di implementazione del trasporto pubblico che, tramite i collegamenti con l'Alta Velocità e lo sviluppo dell'intermodalità diffusa rappresentano le principali opportunità e sviluppi del futuro”, commenta l’assessore alla mobilità del comune di Rimini, Roberta Frisoni.
“E' essenziale che, alla luce di quanto è avvenuto con l'avvio dell'Alta Velocità, Rimini possa essere stabilmente collegata con l'asse Milano – Bologna – Roma, con servizi ferroviari veloci che consentano ai passeggeri in arrivo a Bologna di proseguire senza necessariamente dover effettuare un cambio treno. Un ragionamento simile va fatto per la direttrice Ravenna Rimini”.
A tal fine, “sono già in corso in varie località di servizio i lavori per ammettere la tratta Bivio S. Vitale – km 109 (Savignano sul Rubicone) della linea Bologna-Rimini a 200 km/h. Sono già stati completati i lavori alle opere civili. Nel 2020 verranno eseguite le modifiche agli apparati e la configurazione dei binari in alcune stazioni. E' bene però avere la consapevolezza che la revisione dell'offerta Bologna-Ravenna-Rimini, dal 2018, gode già di un maggior impegno delle Regione Emilia-Romagna e dell'impresa ferroviaria di circa 300.000 Km treno su base annua. Si tratta dell'intervento in incremento di offerta più corposo degli ultimi 10 anni. A questo intervento si è aggiunto un potenziamento dei servizi estivi Bologna-Ravenna- Rimini. Alla nuova giunta regionale chiederemo di aprire un tavolo di confronto con i soggetti coinvolti ed avviare un ulteriore approfondimento finalizzato ad individuare soluzioni infrastrutturali e di servizio alternative all'auto che possano offrire sia una risposta concreta ed efficace alle esigenze di mobilità dei fruitori della costa romagnola che un migliore inserimento dell'infrastruttura nel tessuto urbano che li riceve”.
L'altra “grande sfida è quella della creazione di una intermodalita diffusa, pensando ad esempio di fare si che il Metromare sia un vero e proprio ultimo miglio locale del servizio ferroviario nazionale, facendo in modo che chi viaggia su Metromare possa, ad esempio, usufruire geli orari dei treni in tempo reale sia sui mezzi che alle fermate. In questo senso èmolto positiva la notizia, giunta nelle scorse settimane, del finanziamento della seconda tratta verso i padiglioni fieristici di IEG. E' chiaro che il futuro del trasporto rapido costiero abbia come obiettivo finale il collegamento continuo tra Cattolica, Ravenna e Ferrara. Credo che il lavoro che dovrà essere fatto a tutti i livelli nei prossimi 5 anni sia quello di completare le tratte già finanziate e progettare via via quelle che permettano di centrare il target prefissato: un sistema intermodale di trasporto pubblico capace di muovere flussi consistenti di passeggeri sulla linea costiera in ogni periodo dell'anno, collegati con sistemi innovativi ai vari hub presenti nelle località attraversate (scuole, aeroporti, centri ad alta densità turistica e culturale)”.
E' a questo scenario di cambiamento “che dobbiamo guardare per accelerare nel rilancio del trasporto ferroviario di cui hanno bisogno le nostre città e i territori oggi fuori dall'alta velocità ferroviaria. L'opportunità è infatti straordinaria in termini di risorse e deve diventare la leva per affrontare anche temi più vasti, come quello ambientale e del contrasto all' inquinamento. Proprio la rete del ferro potrà e dovrà essere la spina dorsale di un sistema della mobilità incentrato su un trasporto pubblico con linee prioritarie e un servizio efficiente, integrato a una rete continua di percorsi protetti ciclabili e pedonali, ad una sharing mobility articolata (auto, scooter, bici,monopattini elettrici) e diffusa in ogni quartiere. Questo modello si sta rivelando vincente, anche grazie alle innovazioni tecnologiche e digitali, e capace di ridurre progressivamente ad un ruolo sempre più marginale gli spostamenti in auto e l'inquinamento prodotto dai trasporti. Un quadro articolato di interventi che dipende dalle scelte che saremo in grado di prendere a più livelli, e dove i progetti e le risorse nazionali dovranno necessariamente tenere conto della bontà delle proposte e dei risultati che provengono da zone come la nostra, una sorta di laboratorio nazionale e di buona pratica che abbiamo tutta l'intenzione di proseguire e sviluppare ulteriormente".
Misano, Provincia blocca nuovo centro commerciale. Soddisfazione di Confcommercio
(Rimini) “Apprendiamo con grandissima soddisfazione la decisione della Provincia di Rimini di non dare seguito alla costruzione del centro commerciale in area Bandieri a Misano Adriatico”, è il commento del presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino. “Ci siamo battuti tanto, fin dal principio, per scongiurare la nascita di questo nuovo polo commerciale sul nostro territorio che non avrebbe fatto altro che aumentare le problematiche che già attanagliano il settore del commercio al dettaglio di vicinato. Non solo a Misano, ma anche in tutti i Comuni limitrofi, con gravi ripercussioni sulla tenuta dell’offerta commerciale di prossimità. Per questo ringraziamo il presidente della Provincia, Riziero Santi che, come il sindaco di Misano Fabrizio Piccioni, non si è sottratto al dialogo, a volte anche duro, ascoltando le nostre ragioni. Ribadiamo che i percorsi di concertazione tra amministratori e i rappresentanti del tessuto imprenditoriale saranno fondamentali anche per il futuro. Siamo certi che anche le amministrazioni locali ne trarranno benefici nel medio-lungo periodo, pur dovendo lasciare da parte adesso oneri di urbanizzazione e opere accessorie che dovranno realizzare attraverso percorsi diversi. È una vittoria del piccolo commercio, ma anche delle persone e della socialità: la crescita abnorme della grande distribuzione e delle catene monomarca che impoveriscono l’offerta commerciale e turistica del territorio è anacronistica e non ha più ragione di esistere. Ipermercati, innaturali capannoni adibiti a centri commerciali, mostri di cemento, minano alle basi le nostre città e i nostri borghi. Ora si lavori ad un rilancio del commercio di prossimità che passi anche attraverso una rigenerazione urbana rimettendo al centro il cittadino e il piccolo imprenditore, quello che alza la serranda e accende le vetrine ogni giorno presidiando il territorio”.
Misano, la Provincia dice no all’accordo per l’area commerciale
(Rimini) Per la Provincia di Rimini non sussistono le condizioni per sottoscrivere l'accordo di programma relativo all'area commerciale "Bandieri" di Misano Adriatico per assenza di conformità e coerenza con le disposizioni della legge regionale, del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e dell'Accordo territoriale. “Non sono state ritenute sufficienti per un via libera la documentazione presentata sia da un punto di vista delle modalità procedurali che per quanto concerne i contenuti di progetto”, spiegano dall’ente.
Per quanto riguarda gli aspetti procedurali, il resoconto degli incontri pubblici svolti dal Comune di Misano Adriatico si riferisce a incontri e attività che non avevano ad oggetto specifico il contenuto e la proposta progettuale dell'accordo e che si sono svolti in gran parte in periodi antecedenti alla apertura della conferenza dei servizi. Gli elaborati generali (Piano urbanistico generale e Piano urganistico della mobilità sostenibile), nell'ambito della cui formazione si sono svolti parte degli incontri richiamati, non rappresentano i contenuti dell'Accordo di programma.
“Su assetto e parametri urbanistici, l'analisi condotta in merito alle possibili alternative dell'assetto viabilistico si limita a valutare la diversa localizzazione del nuovo sottopassaggio senza verificare la possibilità di potenziare quello in via del Giglio. Inoltre, nella valutazione delle proposte non sono stati presi in considerazione gli aspetti ambientali quali il consumo di suolo o l'interessamento di ambiti tutelati. In merito alla definizione di uno masterplan dell'intera area soggetta ad Accordo territoriale, quanto presentato non approfondisce gli aspetti di miglioramento dell'immagine urbana complessiva e delle dotazioni ecologiche ambientali del polo funzionale. In merito all'occupazione di suolo, la documentazione fornita non ottempera compiutamente a quanto richiesto, non operando la riduzione dell'occupazione di suolo dell'insediamento privato richiesta”.
Gran parte dell'intervento “insiste poi su un'area soggetta ad elevato rischio di liquefazione in caso di evento sismico: questi aspetti connessi al rischio sismico devono essere approfonditi in sede di Accordo di programma e di variante urbanistica, considerate le relative implicazioni sull'assetto complessivo dell'area, e non in fase esecutiva”.
Per concludere, “poiché l'ottemperanza a quanto richiesto costituisce condizione sine qua non per la sottoscrizione dell'Accordo di programma, dato atto che nonostante l'approssimarsi della scadenza dei termini stabiliti dall'Accordo territoriale, persistono le criticità sopra descritte, non ricorrono le condizioni necessarie per la sottoscrizione dell'Accordo di programma”.
Sgombrato accampamento di fronte al palas
(Rimini) Sono stati Pablo, Thor e Jago, insieme ad una squadra di 6 agenti della Polizia Locale, ad intervenire ieri in un'area cantiere nei pressi del parco V° Peep. Un azione incisiva, avvenuta su diversi fronti di sicurezza, iniziata alle 8 di ieri mattina e terminata nel primo pomeriggio, che è stata necessaria a sgombrare l'illecita occupazione di alcuni container che errano diventati dormitori abusivi.
Alcuni si erano già allontanati mentre altri stavano ancora dormendo, quando è intervenuta la Polizia Locale che, con cani e uomini in borghese ha sorpreso 10 persone provenienti dall'est Europa e dalla Tunisia, tra cui anche una donna. Una piccola comunità di ospiti abusivi, che entrava e usciva da un accesso, lato parco cava, aperto nella rete della recinzione posta sul retro del cantiere.Tra i 5 container, che erano stati persino arredati con mobili di fortuna, ce n'era anche uno con i servizi igienici. Tutti sono stati sgombrati e svuotati del loro contenuto e ripuliti. Ci sono voluti diversi mezzi di Hera che è intervenuta sul posto per bonificare l'intera area dai rifiuti prodotti: materassi, sedie, mobili, bottiglie e persino bombole del gas. La Polizia poi ha fatto intervenire una gru per spostare definitivamente i container che sono stati caricati su un camion e portati via da una ditta, al fine di eliminare definitivamente questa situazione di degrado che i tanti residenti avevano segnalato alle forze dell'orine.
Durante il controllo, in cui i cani non hanno trovato nessun quantitativo di droga, è stato rinvenuto, nascosto in un container, uno scooter rubato che montava una targa tedesca. L'intera area è stata completamente bonificata e le persone sono state allontanante definitivamente dopo essere state identificate.
Parco del mare e altro, lo stato dei cantieri: il 14 marzo apre la galleria d’arte contemporanea
(Rimini) Strade, sistema fognario, riqualificazione urbanistica, motori culturali, scuole: da nord a sud del territorio, dall'entroterra al mare, si moltiplicano gli interventi per proseguire nel processo di rinnovamento e nel percorso di sviluppo della città. Tra grandi opere e lavori forse meno evidenti ma altrettanto importanti, nel corso del 2020 si raccoglierà il frutto di una mole di investimenti su tutta la città. Tra questi si ricordano dodici cantieri appena avviati, in pieno attuazione e alcuni in dirittura d'arrivo a partire dal centro storico e dai musei che stanno sbocciando, alla trasformazione di tutto l'asse del lungomare, a nord e sud, con il Parco del Mare e il Bando periferie, passando per l'area stazione e le infrastrutture viarie.
E' fissata per il 14 marzo l'inaugurazione del PART, Palazzi dell'Arte di Rimini, il nuovo museo di arte contemporanea che, grazie all'incontro con la Fondazione San Patrignano, andrà ad ampliare l'offerta culturale della città di Rimini. Un nuovo attrattore culturale che incrocia la valorizzazione di due palazzi storici come il Palazzo dell'Arengo e del Podestà, oggetto di lavori che ne hanno consentito l'esaltazione del valore storico architettonico e le potenzialità di fruizione. L'intervento di valorizzazione degli edifici storici è stato realizzato in sinergia e in contemporanea con la riqualificazione impiantistica, con soluzioni impiantistiche innovative in grado di ottimizzare il comfort interno ed i consumi energetici. La scorsa settimana la giunta ha inoltre approvato il progetto definitivo/esecutivo del "giardino del Museo", che si sviluppa nello spazio tra piazzetta San Martino e il retro dei Palazzi dell'Arengo e Podestà.
Proseguono a pieno ritmo anche i lavori per la valorizzazione dell'area dell'antico fossato di Castel Sismondo, terzo intervento del nuovo Museo Internazionale Federico Fellini. Un intervento, che sarà completato per l'inizio di marzo, con cui si riqualificherà l'area dell'antico fossato e le mura della fortezza esterne alla Corte del Soccorso. E' inoltre in corso la realizzazione dei sottoservizi propedeutici al lotto Connessioni Urbane, con la riqualificazione delle vie del centro storico, della piazzetta San Martino e della piazzetta Sferisterio.
E' prevista a giorni la conclusione della sistemazione della piazza antistante il fabbricato dei viaggiatori della stazione di Rimini, prima fase del protocollo di intesa per la riqualificazione e la trasformazione urbana dell'intera area sottoscritto tra Comune, Rfi e Regione Emilia Romagna. Il progetto, che porterà alla realizzazione di una grande piazza pedonale quale nuova porta di accesso alla città, ha un costo complessivo di oltre un milione e mezzo di euro a carico alla Società RFI. Sono partiti inoltre di recente anche i lavori al Metropark, per l'ampliamento del parcheggio esistente.
Sul fronte della mobilità attiva, saranno completati in aprile i lavori per la pista ciclabile su via Coriano, finanziati attraverso il collegato ambientale. Il percorso ciclopedonale in sede propria in corso di realizzazione procede a fianco della strada esistente nel tratto che va dalla statale 16 fino a Villaggio San Martino, un nucleo dove vivono 200 famiglie.
Sempre in aprile si completeranno i lavori per la realizzazione e rifunzionalizzazione del percorso ciclabile protetto su Via Coletti a San Giuliano. Il progetto vede la realizzazione di un percorso ciclabile protetto e rialzato e di oltre 900 metri sul lato monte di Via Coletti, tra il ponte sul Deviatore Marecchia e il ponte della Resistenza; l'adeguamento delle fermate del trasporto pubblico locale e la realizzazione di una serie organica di interventi per potenziare la sicurezza stradale. L'intervento, incluso nell'itinerario della Ciclovia Adriatica della Rete delle Ciclovie Regionali, prevede un investimento di circa 450 mila euro, finanziato per 200.000 euro dalla Regione Emilia Romagna.
Inizieranno tra fine maggio e inizio giugno gli interventi per la nuova infrastruttura ciclabile che collegherà lungo l'asse via Roma – Ugo Bassi – Settembrini la stazione ferroviaria all'ospedale. Oltre 2.5 km (2.710 metri) realizzati in sede propria che oltre connettere i due poli si integreranno con percorsi ciclabili esistenti e in fase di progettazione per favorire il collegamento da monte verso il centro città e la marina e per connettere la zona sud e la zona nord di Rimini della città. Il tratto, per il quale è previsto un investimento di 700.000 euro finanziato attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione Infrastrutture 2014-2020, che sarà consegnato per febbraio 2021.
E' nella fase conclusiva la realizzazione della nuova rotatoria sulla Statale 16 nella zona Padulli all'altezza degli stabilimenti Valentini, che sarà completata entro febbraio. La nuova infrastruttura sarà poi completata in primavera con i lavori di finitura e asfaltatura. Sarà poi su questa nuova infrastruttura che si andrà ad innestare la nuova viabilità, con la realizzazione del prolungamento di via Tosca e della viabilità d'accesso in zona Padulli, andrà a completare intero intervento di realizzazione sulla statale 16 all'altezza degli stabilimenti Valentini.
Spostandosi nel quadrante nord della città, è in fase avanzata il potenziamento dell'asse viario Mazzini, Caprara, Serpieri e Domeniconi, per un investimento complessivo di circa 6 milioni e mezzo finanziato con fondi Fsc e che si concluderà tra maggio e giugno, entro l'inizio dell'estate. L'allargamento consentirà la creazione di un doppio senso di marcia in grado di assorbire i flussi di traffico sgravando l'asse di prima linea prospiciente la fascia di spiaggia.
Una fascia a mare che sarà sempre più valorizzata e fruibile grazie all'opera di rigenerazione dei lungomari di Rimini Nord: gli operai e i tecnici si sono messi al lavoro lo scorso 23 gennaio per la riqualificazione di tutto il lungomare da Torre Pedrera a Rivabella, nell'ambito del progetto del Parco del Mare. L'intervento, parte dell'insieme di progetti sinergici previsti dal Bando delle periferie, ha un valore stimato in 12,5 milioni di euro ed è suddiviso in quattro lotti che stanno procedendo contemporaneamente, fino a creare un'ampia passeggiata continua di 6,3 km, con l'inserimento di percorsi pedonali e ciclabili, la creazione di spazi di aggregazione, nuovi arredi e illuminazione.
Restando al mare, ma guardando verso sud, proseguono secondo cronoprogramma i lavori per il primo stralcio dei tratto 1 (Tintori) e 8 (Spadazzi). per la realizzazione dell'infrastruttura verde urbana del Parco del Mare, sulla base delle linee di indirizzo progettuali elaborate per il Comune dallo studio Miralles Tagliabue. La prima fase dell'intervento si concluderà, su entrambi i tratti, entro l'estate 2020 a cui farà seguito una seconda fase che darà completamento al progetto anche nella fascia verso monte, grazie ai finanziamenti intercettati sui bandi della Regione Emilia Romagna per la rigenerazione urbana e la riqualificazione dei prodotti turistici.
Si lavora sopra e si lavora sotto, con il Piano di salvaguardia della Balneazione. Cuore dell'opera forse più rappresentativa dell'intero piano è piazzale Kennedy, dove attualmente sono in corso la realizzazione della vasca di laminazione e le condotte sottomarine, lavori giunti ormai alla fase di conclusione.
Inizia a prendere forma la nuova scuola elementare Montessori, uno spazio di 6.400 mq in via Cuneo che potrà ospitare già nel prossimo anno scolastico gli studenti consegnandogli una nuova scuola con dieci aule (cinque per piano), un ampio giardino interno, laboratori e spazi per attività collettive, come mensa, biblioteca, sala insegnanti. Accanto al blocco principale, sorge un blocco secondario, costituito da un piano fuori terra in cui troveranno collocazione la palestra di circa 200 mq. oltre ai locali spogliatoio, deposito, infermeria e altri servizi. La nuova "Montessori", che ha un costo di 2.700.000 euro, cofinanziato al 50% dal MIUR e si completerà entro l'inizio del prossimo anno scolastico.
Riccione città enjoy, la soddisfazione della Lega
(Rimini) Due settimana fa Tripadvisor ha reso noti i dati dell’indagine sui commenti degli utenti in relazione alle mete turistiche cercate sul portale. “Riccione al primo posto tra le località turistiche emiliano-romagnole e tra le prime 35 in Italia nella speciale classifica Enit: è un risultato straordinario che conferma il buon lavoro svolto dall'attuale amministrazione comunale e un ulteriore stimolo a proseguire sulla strada intrapresa”. Lo dichiarano i consiglieri comunali della Lega di Riccione Andrea Bedina e Marco Ragni. “L'attuale amministrazione – continuano i due consiglieri della Lega – ha investito, fin dall'inizio del proprio mandato, in eventi che animano la città, e in importanti opere di riqualificazione, che stanno rendendo in nostro Comune sempre più accogliente per i turisti e i visitatori, aprendo cantieri pubblici e privati con investimenti importanti. L'attuale amministrazione supporta e sostiene quegli imprenditori coraggiosi che credono nella nostra città e hanno voglia di investire e mettere a disposizione la propria professionalità. Grazie ai nostri operatori turistici e al lavoro in sinergia con il Comune è stato possibile rggiungere questo importante risultato che ci rende tutti orgogliosi come riccionesi”.
Giorno del ricordo, Bellaria rinnova la memoria delle vittime delle foibe
(Rimini) Il prossimo 10 febbraio sarà celebrato in Italia il Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale con la quale il Paese conserva e rinnova la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle proprie terre degli istriani, dei fiumani e dei dalmati nel secondo dopoguerra: una storia che per decenni è stata negata o tenuta sotto silenzio.
La Città di Bellaria Igea Marina si unirà alle celebrazioni attraverso una serie di appuntamenti rivolti alla cittadinanza e agli alunni delle scuole.
Giovedì 6 febbraio, alle ore 21.00 presso la Biblioteca Comunale Alfredo Panzini, si terrà un incontro dal titolo “Storia di una linea bianca di confine italo-jugoslavo tra racconti, immagini e rappresentazioni”. Un’analisi in cui immagini e parole procederanno di pari passo, svelandosi e completandosi vicendevolmente nel tentativo di restituire la complessità della vicenda del confine orientale, attraverso un percorso che toccherà alcune dei principali snodi della storia del Novecento: dall’ascesa del fascismo allo scoppio della guerra, dall’8 settembre alla “doppia liberazione” della Venezia Giulia. Relatore sarà Alessandro Cattunar, dottore di ricerca in Storia Contemporanea all’Istituto Italiano di Scienze Umane e attualmente borsista all’Università di Padova.
Venerdì 7 febbraio, alle ore 10.00 al Teatro Astra, è invece in programma un incontro dedicato agli studenti delle classi terze medie, intitolato “Testimonianze e immagini di una tragedia di confine”.
Come si è giunti a quella linea? Chi ne decise il tracciato? Come reagì la popolazione? Quali furono le conseguenze sul territorio? Si tratta di alcune delle domande a cui lo stesso Alessandro Cattunar cercherà di dare risposte, focalizzando l’attenzione sui percorsi di vita individuali, sui modi in cui le persone e le diverse comunità vissero e percepirono gli eventi: le emozioni, le motivazioni, gli stati d’animo, le valenze simboliche che spinsero all’agire o, in alcuni casi, al non agire.
Il terzo appuntamento è in calendario mercoledì 12 febbraio, alle ore 21.00 al Centro Polivalente Vittorio Belli, recentemente inaugurato in piazza Santa Margherita a Igea Marina. Il tema sarà “Il dramma del confine orientale: la tragedia delle foibe e dell’esodo istriano”.
Alla fine della seconda guerra mondiale migliaia di italiani vengono infatti eliminati sul confine nordorientale dai soldati jugoslavi: è il fenomeno noto come “foibe”, cui segue, negli anni successivi, l’esodo di centinaia di migliaia di italiani costretti a lasciare l’Istria e la Dalmazia. Una tragedia che, incredibilmente, ha trovato spazio nella coscienza nazionale solo in tempi recenti, nel 2004, con l’istituzione della Giornata del Ricordo.
Cosa è realmente accaduto? Perché c’è stata una strage etnico-politica di quelle dimensioni? E perché per tanto tempo non se ne è neppure parlato? Proverà a trovare le giuste risposte lo storico e giornalista Gianni Oliva.
Le celebrazioni del Giorno del Ricordo rientrano a Bellaria Igea Marina nel più ampio progetto “Per non dimenticare”: un contenitore che raccoglie e promuove le ricorrenze commemorative in difesa della dignità umana, per salvaguardare e proteggere la verità e la memoria.
Ferrovie, coop pulizie non pagano i dipendenti
(Rimini) Manital, Con.For Service, Mr. Job, Mast, in meno di un anno, quattro cooperative si sono avvicendate aggiudicandosi il servizio di pulizia di alcune Stazioni Ferroviarie dell’Emilia Romagna, tra cui Rimini. “Cooperative diverse con un unico elemento comune: quando si conclude il contratto di appalto non pagano tutto il dovuto ai dipendenti. Così il credito per i lavoratori si accumula, come la loro disperazione, anche perché non stiamo parlando di stipendi “pesanti” e saltare una mensilità o due significa togliere il sostentamento alle famiglie che hanno questa come unica fonte di reddito”, rendono noto da Cgil. “Ad oggi, parlando soltanto dei 6 dipendenti di Rimini, manca una mensilità e il TFR che Con. For Service non ha pagato, manca lo stipendio di dicembre e la tredicesima 2019 che la cooperativa Mister Job non ha pagato, manca la metà del mese di gennaio che l’ultima subentrante, la Mast, non pagherà perché il suo contratto decorre dal 17 gennaio 2020”.
Al di sopra “del labirinto degli appalti e subappalti dove l’illegalità spesso prolifera, esistono però delle regole, una delle quali è che l’azienda appaltante è responsabile in solido nei confronti dei dipendenti, il che significa che se la ditta che ha ottenuto l’appalto non paga gli stipendi, il committente deve risponderne direttamente. La questione, il 6 novembre scorso, quando la cooperativa di turno era la Mr. Job, era stata portata in discussione al Ministero del Lavoro, ma i committenti RFI e Grandi Stazioni, che erano stati convocati formalmente dal Ministero in quanto tenuti al pagamento degli stipendi insoluti, non si sono presentati. Un comportamento che continuano a mantenere anche oggi manifestando l’assoluta indisponibilità a far fronte ai crediti dei lavoratori. Intanto la FILT CGIL di Rimini e dell’Emilia Romagna hanno dato mandato ai legali per recuperare le retribuzioni mancanti e per il giorno 14 febbraio l’Ispettorato del Lavoro di Rimini ha anche convocato le parti.
Autisti malati, salta la corsa del bus
(Rimini) Start Romagna conferma la soppressione di una corsa della linea 94 fra Cesenatico e Torre Pedrera, offrendo una motivazione. “Nel ribadire le scuse per la corsa soppressa, Start Romagna conferma l’esattezza dei dati comunicati. Nella giornata in questione erano assenti 52 autisti in malattia: 9 a Forlì, 5 a Cesena, 28 a Rimini e 10 a Ravenna”.