Sabato, 08 Febbraio 2020 16:18

8 febbraio

America Graffiti: problemi col canone demaniale | Cocoricò, nuova asta per il marchio | A messa con i cinesi

(Rimini) Gli abitanti di via De André a Viserba protestano per la mancata conclusione delle opere di urbanizzazione. A raccogliere la voce dei cittadini, 150 famiglie e 500 persone circa, è la neo nata associazione Quartiere 5. “La situazione di via De Andrè è nota all'Amministrazione Comunale e il dialogo con i cittadini e i residenti dell'area è costante: l'ultimo incontro con gli uffici preposti è avvenuto non meno di 15 giorni fa e in quella sede è stato fatto il punto dello stato attuale della situazione”, spiegano da palazzo Garampi.

“Come si è verificato in passato in contesti simili, la questione è legata alla mancata realizzazione di opere di urbanizzazione in capo al soggetto privato attuatore dell'intervento. In queste circostanze l'Amministrazione subentra al privato escutendo la polizza fideiussoria rilasciata a suo tempo a favore del soggetto attuatore. Nel caso specifico, a causa di vincoli la cui risoluzione è demandata a obbligatori percorsi di legge, questa procedura sta richiedendo più tempo rispetto ad analoghi episodi”.
Proprio per “evitare di far passare ulteriore tempo e per venire incontro alle legittime richieste dei cittadini, l'Amministrazione sta accompagnando un percorso attivato dal privato per favorire il subentro di un nuovo soggetto attuatore che si farà carico dell'esecuzione delle opere di urbanizzazioni non avvenute. L'Amministrazione sta già attivamente e costantemente seguendo questa procedura e non appena sarà formalizzato l'avvenuto passaggio di proprietà delle aree del comparto al nuovo soggetto attuatore, sarà chiesto al soggetto di eseguire nell'immediato le opere e di sottoscrivere nuova polizza fideiussoria per le stesse".

 

(Rimini) Nel territorio delle province di Forlì-Cesena e Rimini, un'impresa su tre è artigiana. In particolare, nei settori delle costruzioni e dei servizi alla persona (lavanderie, acconciatori, centri benessere) 8 su 10 e nelle attività manifatturiere e nei trasporti 7 su 10. Nel 2019, sono risultate stabili le attività artigiane nel settore dei servizi alla persona; in crescita le imprese del comparto alloggio e ristorazione. In aumento le società di capitale.
"I dati elaborati dal nostro Ufficio Informazione economica confermano la rilevanza, la diffusione e la centralità dell'Artigianato nel sistema territoriale. Settore che rappresenta un terzo delle imprese totali, con tutto ciò che significa, in termini positivi, per la nostra economia e per il nostro patrimonio di competenze. – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna – Il valore del settore, infatti, è rappresentato anche, e soprattutto, dalle capacità professionali, dalla creatività e manualità degli imprenditori e dei loro collaboratori, che fanno dell'artigianato, con le sue specializzazioni, un'eccellenza mondiale. Il settore tiene, ma risente dell'andamento congiunturale e occorre prestare particolare attenzione alle ripercussioni che potrebbero arrivare, come conseguenza sui mercati, dalla "brexit" e dall'ulteriore rallentamento causato dall'emergenza sanitaria mondiale in atto. Compito e impegno della Camera di commercio della Romagna, sono anche quelli di stimolare e sensibilizzare le imprese a un cambio di mentalità e di prospettiva, in particolare adottando tecnologie digitali, in grado di evolvere le competenze tradizionali in competenze innovative e innescare fattori di competitività e di crescita importanti."

Secondo le elaborazioni dell'Ufficio Informazione Economica della Camera di commercio della Romagna, su dati Infocamere, la dinamica anagrafica delle imprese artigiane, nell'anno 2019 evidenzia, nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), 1.422 iscrizioni e 1.613 cessazioni (al netto delle cancellazioni d'ufficio), con un saldo pertanto negativo di 191 unità. I flussi di iscrizioni e cessazioni (e il relativo saldo) sono sovrapponibili a quelli registrati nel 2018.
Il tasso di crescita annuale delle imprese artigiane registrate è pari al -0,88% (-0,84% Emilia-Romagna, -0,58% Italia), analogamente a quello del 2018.
Al 31 dicembre 2019, le imprese artigiane attive sono 21.440, in diminuzione dello 0,9% rispetto al 2018, dato complessivamente in linea con la dinamica regionale (-1,1%) e nazionale (-1,0%).

Le imprese artigiane attive rappresentano circa un terzo (il 30,3%) del totale delle imprese attive, a fronte del 31,4% della regione e al 25,1% dell'Italia.
Con riferimento ai settori di attività, rispetto al totale delle imprese attive, quelle del settore Costruzioni rappresentano il 39,1%, in flessione dello 0,5%; il 20,7% operano nel settore Manifatturiero (-2,0%), il 13,1% in "Altre attività di servizi" (-0,2%), l'8,0% nel Trasporto e magazzinaggio (-3,7%). Il settore "Altre attività di servizi" comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l'elevata intensità artigiana (l'84,9% delle imprese del settore è artigiana).
Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza delle forme giuridiche artigiane (il 72,3%), sono in flessione dello 0,9%. Le società di capitale sono in aumento del 5,6% e costituiscono il 7,0% delle imprese artigiane.

Al 31 dicembre 2019 in provincia di Rimini sono presenti 9.539 imprese artigiane attive, in flessione dell'1,0% rispetto al medesimo periodo del 2018 (-1,1% in regione, -1,0% a livello nazionale). L'artigianato rappresenta in provincia il 28,0% delle imprese attive totali, a fronte del 31,4% dell'Emilia-Romagna e al 25,1% nazionale.
Con riferimento ai settori di attività economica, le imprese artigiane delle Costruzioni rappresentano il 40,2% del totale e sono in flessione dell'1,1%; il 19,6% operano in quello Manifatturiero (-2,1% la dinamica), il 12,9% nelle "Altre attività di servizi" (+0,6%), che comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l'elevata intensità artigiana (l'82,8% delle imprese del settore è artigiana).
In flessione (-3,0%) le imprese artigiane nel settore "Trasporto e magazzinaggio" (pari al 7,4% del totale); crescono invece le attività artigiane collegate al turismo (Alloggio e ristorazione: incidenza 5,9%, +2,0% la dinamica tendenziale).

Con riferimento alle aggregazioni territoriali della provincia di Rimini, la maggioranza delle imprese artigiane si ritrova nei Comuni marittimi (dove quello di Rimini è prevalente con il 38,0% del totale delle imprese artigiane, in flessione dell'1,1%), mentre la loro intensità (numero imprese artigiane sul totale delle imprese attive) è superiore alla media nelle vallate (Valconca, Valmarecchia e area del Basso Conca), che costituiscono il 37,0% del totale dell'artigianato provinciale. Nell'area del Basso Conca 3 imprese su 10 sono artigiane, in diminuzione dell'1,2% rispetto al 3112/2018; nellla Valconca 4 imprese su 10 sono artigiane, in aumento dello 0,9% rispetto al 31/12/2018 (da evidenziare la dinamica in controtendenza); in Valmarecchia 4 imprese su 10 sono artigiane, in flessione dell'1,5%.
In generale, nelle aree collinari (dove si concentra l 21,9% delle imprese artigiane) l'intensità dell'artigianato è superiore alla media provinciale (35,7% contro 28,0%) e la dinamica imprenditoriale appare stabile negli ultimi 12 mesi (+0,1%).
Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza delle forme giuridiche artigiane (il 72,9%), sono in flessione dell'1,2%. Le società di capitale sono invece in aumento del 5,0%, con una dinamica sovrapponibile a quella degli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia) e costituiscono il 7,1% delle imprese artigiane provinciali.

 

(Rimini) “Anche quest’anno, come negli anni passati, mi chiedo come sia possibile che l’Amministrazione comunale di Santarcangelo possa organizzare iniziative per il Giorno del Ricordo dei martiri delle foibe, assieme all’Anpi”. Ad esprimere perplessità è il neo consigliere regionale della Lega Matteo Montevecchi perché, ricorda lui, “la stessa Anpi nel 2015 chiedeva a gran voce proprio di sospendere la legge n.92 del 30 marzo 2004, che istituisce questa giornata”. Ed è sempre l’Anpi “che in certe parti d’Italia si è contraddistinta per uno sgradevole e ingiustificabile revisionismo per non dire altro”.
Montevecchi ritiene “che sarebbe stato più giusto e opportuno coinvolgere anche le associazioni degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati per questa ricorrenza. Le nuove generazioni hanno il diritto di poter conoscere la storia, anche quando risulta scomoda, senza essere influenzati da posizioni che rischiano di sfociare nella faziosità e in una narrazione della storia poco obiettiva. Il 10 Febbraio ricordiamo gli atroci crimini subiti dai 350.00 esuli costretti a fuggire dalla loro terra e le migliaia e migliaia di martiri uccisi e infoibati dai partigiani comunisti di Tito, perché “colpevoli” di essere italiani. Invito tutti a raccogliere l’appello dell’artista Simone Cristicchi: “Andare oltre le ideologie e coltivare la memoria”. Facciamo in modo che queste non siano più “pagine strappate dal grande libro della storia”.

(Rimini) E' stato pubblicato oggi, giovedì 6 febbraio, l'avviso per la vendita a trattativa diretta di beni immobili di proprietà comunale posti tra il viale Bormio e il viale Valtellina denominati "lotti di via Veneto". La vendita di tali beni è stata prevista nel Piano Triennale delle Alienazioni e Valorizzazioni 2020/2022, approvato con il Bilancio di previsione del Comune di Riccione nel Consiglio Comunale del 19 dicembre 2019. Si tratta di immobili di proprietà comunale costituiti da tre aree edificabili situati tra il viale Bormio e il viale Valtellina, (ma denominati "Lotti di Via Veneto") e la cui vendita potrà avvenire anche separatamente.

"Con questo bando stiamo procedendo nella vendita di beni non utilizzabili per funzioni istituzionali del Comune di Riccione. E' una scelta di buona amministrazione oltre che di efficienza economica, perché con tali proventi faremo investimenti per la città e finanzieremo importanti progetti di riqualificazione. In particolare con la vendita di questi lotti andremo ad investire nella zona di San Lorenzo dove oltre ad una riqualificazione con nuove asfaltature, una rigenerazione del verde, marciapiedi e l'istallazione di una nuova illuminazione a Led, sorgerà una nuova ciclabile che servirà a collegare il confine di Riccione con la pista esistente che passa sotto la Statale 16", dichiara l'assessore al Bilancio e Patrimonio del Comune di Riccione, Luigi Santi.

Il lotto numero 1, area edificabile, della superficie complessiva catastale di mq. 368 (distinta nel C.T. del Comune di Riccione al Foglio 15, Mappale 584 di mq 184; e 585 di mq 184). Il prezzo è di 191.900 euro.

Il lotto numero 2 è sempre un'area edificabile della superficie complessiva catastale di mq. 414 (distinta nel C.T. del Comune di Riccione al Foglio 15, Mappale 582 di mq 77; e 583 di mq 184 e 607 di mq.153). Il prezzo è di 216.600 euro.

Il lotto numero 3 è un'area edificabile della superficie complessiva catastale di mq. 414 (distinta nel C.T. del Comune di Riccione al Foglio 15, Mappale 608 di mq 230; e 609 di mq 184). Il prezzo è di 216.600 euro. I valori dei lotti sono stati determinati con perizia depositata presso il Servizio Patrimonio del Comune di Riccione a libera consultazione da parte degli interessati.

I lotti, sui quali è possibile realizzare un edificio bifamiliare residenziale avente tipologia e caratteristiche conformi alle prescrizioni del Piano Particolareggiato sono in zona immediatamente a monte dell'Autostrada A14, nel quartiere residenziale ricompreso tra la il Viale Veneto ed il Rio Marano. La zona è dotata di parcheggi pubblici ed aree verdi; nelle vicinanze sono presenti esercizi commerciali per beni e servizi di prima necessità; la zona è ben collegata e servita anche dalle reti di trasporto pubblico. I lotti sono serviti dalle reti infrastrutturali realizzate contestualmente alle restanti opere di urbanizzazione in attuazione del Piano Particolareggiato di iniziativa Pubblica denominato "Aree di Via Veneto', come meglio risulta dalla relazione di accertamento immobiliare allegata sub "A" al presente avviso di vendita.

I soggetti interessati a instaurare una trattativa diretta con il Comune di Riccione per l'acquisto degli immobili sopra specificati sono invitati a presentare offerta economica in pubblica seduta il 26 febbraio alle 10 presso la sede Comunale al Viale Vittorio Emanuele II, n. 2 – ex Sala Giunta primo piano.

Le modalità per presentare l'offerta: i partecipanti dovranno consegnare al Presidente della commissione, debitamente ripiegato e inserito in una busta, il modulo predisposto dall'Amministrazione (e allegato alla determinazione dirigenziale (pubblicata sull'albo pretorio del comune di Riccione) nel quale sarà stata indicata l'offerta economica in lettere e in cifre. Il Presidente darà lettura delle offerte nella pubblica seduta. Possono partecipare le persone fisiche e le persone giuridiche. Con procura notarile solo nel caso in cui la dichiarazione dell'offerta sia fatta in nome e per conto di soggetto terzo che ha autorizzato il procuratore a presentare istanza e sottoscrivere l'offerta. In caso di offerta per persona da nominare(fisica o giuridica), tale circostanza deve essere espressamente dichiarata nel modulo dell'offerta. L'aggiudicazione è disposta a favore del concorrente che presenta l'offerta economica più alta.

 

Giovedì, 06 Febbraio 2020 15:38

Miramare, sgomberato il villino Ricci

(Rimini) La Polizia Locale di Rimini con il prezioso ausilio dell'unità cinofila prosegue nella sua intensa e mirata attività di presidio del territorio, con particolare attenzione agli edifici pubblici e non che si trovano in stato di abbandono. Ultimo intervento in ordine di tempo è quello avvenuto ieri al Villino Ricci: una pattuglia della Polizia Locale con al seguito l'unità cinofila, ha proceduto allo sgombero dell'immobile, da giorni trasformato in dormitorio abusivo da tre persone. L'operazione è avvenuta a seguito di segnalazioni dei residenti della zona e dopo una serie di controlli, sia di giorno sia in orario notturno, che hanno portato ad accertare la presenza in pianta stabile di tre persone all'interno della struttura. Ieri al momento dell'intervento di sgombero e bonifica dello stabile, avvenuto in collaborazione con una squadra di Anthea, le tre persone non erano presenti, ma erano già state identificate e dunque segnalate alle autorità competenti.

Oltre al Villino Ricci, nelle ultime ore le pattuglie della Polizia Locale hanno continuato a presidiare altre zone della città intervenendo con controlli mirati al Parco Alba Adriatica a Miramare, alla Colonia Bolognese e in due hotel dismessi nella zona sud del territorio. "Anche in questo caso gli agenti hanno potuto contare sull'unità cinofila, che si sta rivelando di grande supporto per l'attività delle donne e degli uomini del Corpo, grazie all'effetto deterrente della loro presenza e soprattutto perché rappresentano un elemento di tutela per il personale impegnato nelle attività più delicate – sottolinea l'assessore alla sicurezza Jamil Sadegholvaad – Anche grazie all'unità cinofila la Polizia Locale può procedere con sempre più efficienza e rapidità a questa azione sul fronte dell'antidegrado che interessa tutto il territorio".

Sempre nella giornata di ieri un'altra pattuglia della Polizia Locale era in servizio in centro storico per l'abituale attività di presidio al mercato settimanale. Nel corso della mattinata due agenti sono state raggiunte da una donna, che aveva appena subito il furto di un portafoglio dalla propria borsa mentre si stava provando degli abiti in uno dei banchi del mercato. La donna ha segnalato al personale della Polizia Locale la presenza di due ragazze, che in quel momento si aggiravano ancora tra i banchi del mercato e che si erano avvicinate ad un'altra donna probabilmente nel tentativo di ripetere il furto. Alla vista degli agenti, le ragazze hanno tentato la fuga ma sono state prontamente raggiunte dalla Polizia Locale che ha ritrovato il portafoglio appena rubato. Le due giovani donne, di nazionalità bosniaca ma residenti a Rimini e sulle quali pendevano precedenti specifici, sono state quindi denunciate per furto con destrezza.

(Rimini) Da cinquanta a 358 operatori in meno di 5 anni: è racchiusa in questo dato la crescita esponenziale dell'offerta di affitti turistici e locazioni brevi sul territorio del comune di Rimini. Uno sviluppo che non sorprende e che segue il trend nazionale, che vede nelle locazioni brevi un fenomeno ormai consolidato: portali come Airbnb, Casa Vacanze e altri ancora vanno infatti ormai ad integrarsi con l'offerta alberghiera tradizionale, raggiungendo un'ampia capacità ricettiva. Anche a Rimini dunque questa forma di ospitalità legato alle locazioni delle seconde case assume sempre più rilievo, andando a completare l'offerta ricettiva garantita dalle oltre 1.300 strutture alberghiere attive sul territorio e che rappresentano la principale formula di ospitalità del nostro territorio.
"La crescita del numero degli operatori che offrono affitti turistici e locazioni brevi a Rimini non è solo il frutto di una generale tendenza che si riscontra in tutto il Paese, ma è anche determinato dall'attenzione che l'Amministrazione comunale ha rivolto da tempo per regolamentare questo importante fenomeno ed integrarlo al meglio nella nostra offerta turistica – spiega l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – Va ricordato infatti che il Comune di Rimini è stato tra i primi in Italia a siglare accordi con i principali portali di affitti brevi per agevolare il riversamento dell'imposta di soggiorno, andando a definire regole comuni e certe sia per le nuove forme di ospitalità sia per le strutture turistiche di tipo tradizionale, che rappresentano tuttora la principale offerta per i nostri turisti.
Grazie a questi accordi e a questa attenta regolamentazione siamo quindi riusciti a far emergere il fenomeno nelle sue reali dimensioni e ad avere una fotografia più chiara di una realtà molto dinamica, con operatori che magari rimangono sul mercato solo per qualche stagione. Una realtà che va osservata e analizzata nel suo evolversi, per rendere sempre più completa la nostra offerta turistica: per questo motivo si proseguirà nei controlli e nelle verifiche, affinché la gestione del settore delle locazioni delle seconde case sia sempre più efficiente e garantendo a tutti gli attori pari opportunità per essere competitivi con le proprie peculiarità".

(Rimini) “Siamo molto felici che il Pd ed in particolare uno dei suoi più autorevoli esponenti come Riziero Santi, ex presidente della Provincia, si sia ravveduto sull’area Bandieri di Misano. Il no sa di una mazzata sul sindaco Piccioni, eletto anche con i voti del Pd. E questo, politicamente, deve far riflettere”. Bruno Galli, segretario provinciale della Lega, accoglie positivamente il pronunciamento pubblico sul no al centro commerciale di Misano. “Mi sorprende, però, che il Pd – prosegue Galli - si stia prendendo meriti che non ha, com’è nel suo stile poi, visto che è il primo responsabile della crisi del piccolo commercio. La verità è che le nostre posizioni sull’argomento sono servite ad invertire la rotta. Da sempre insieme a tutte le associazioni di categoria, con grande coerenza, abbiamo espresso la nostra contrarietà rispetto alla realizzazione di questo parco commerciale che avrebbe oltremodo penalizzato se non definitivamente ucciso il piccolo commercio di vicinato. Spiace che il sindaco Piccioni non abbia speso una sola parola in favore del commercio, ma si sia solo ed esclusivamente preoccupato della mancata realizzazione del sottopasso. Ricordiamo al sindaco che nel suo endorsement a Bonaccini – fatto dall’ufficio del Comune – ha invitato i misanesi a votare Bonaccini per tante ragioni perché insieme alla Regione abbiamo tante cose da portare avanti. Da quello stesso ufficio sindaco Piccioni chiami il presidente della Regione e chieda un finanziamento per il necessario sottopasso che colleghi la zona mare e monte. Penare di continuare a consumare suolo e indebolire il commercio per avere in cambio un’opera pubblica è la vecchia politica. Noi vigileremo – conclude il segretario provinciale della Lega - affinché si concretizzino i fatti e non esca fuori qualche altra sorpresa. Guai a distogliere l’attenzione, sono capaci di tutto. E non sarebbe la prima volta”.

(Rimini) Grande pubblico, Sala San Gaudenzo stracolma e tanta attenzione: la tavola rotonda "Economia circolare: nuovi modelli di produzione e consumo per il territorio" ha catturato l'attenzione per due ore dei tantissimi presenti. Dopo la lettura della Laudato si' di San Francesco, che ha dato il titolo anche all'enciclica più volte richiamata di Papa Francesco, è stato il Vescovo di Rimini il primo ad intervenire. "Il tema economico, ambientale e sociale è drammatico, e va affrontato qui ed ora. A pagarne maggiormente le spese di un'economia non legata alla terra, sono i giovani" ha detto mons. Francesco Lambiasi.
"Noi siamo la prima società a produrre rifiuti in maniera esponenziale, e non sappiamo smaltirli. – ha ricordato il direttore dell'Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, don Pierpaolo Conti – Inoltre, prendiamo le risorse dalla natura come se fossero inesauribili, ma non è così. «Usa e getta» è una frase - e un comportamento - icona di una crisi che sottende un modello di economia, società e futuro. Ci va bene questo modello?".
L'economia circolare è una risposta, "una forma nuova che genera anche nuove figure professionali, come la mia. – ha detto Andrea Ragazzini, Chief Value Officer della Società Benefit Sara Cirone Group - Aiuto le aziende ad individuare indicatori non solo economici-finanziari ma anche la sostenibilità e i capitali intangibilità, non presenti in bilancio".

"Attribuire a tutte le persone la stessa dignità, è un indice importante di una economia per l'uomo. – è uno dei passaggi del contributo del Vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi - E anche l'idea di città deve considerare questi aspetti, nel rispetto e nella valorizzazione delle peculiarità di tutti i suoi abitanti". Ogni azione personale ha un impatto sull'economia, sull'ambiente e sulla società: dall'utilizzo del mezzo di trasporto agli acquisti, persino quelli online. – ha fatto notare l'economista Primo Silvestri, direttore del mensile Tutto Romagna Economia – Non si tratta di avversare le innovazioni ma di governare in maniera umana il cambiamento, per non distruggere ad esempio luoghi di relazione e socialità come i centri storici".
Accompagnato da slide e video, l'intervento di Roberto Ossani (docente di Design della Comunicazione ISIA Faenza) era incentrato sul design e sull'impatto ambientale di ogni progetto. A partire dal TrattoPen "invenzione del 1976, i cui forellini per l'aria sul tappo sono stati realizzati per evitare che i bambini ingerendoli potessero soffocare. Ogni progetto guarda al futuro ma la creatività deve anche tener conto delle sue conseguenze. E un bravo designer si preoccupa di tutto il progetto, persino del fine vita dell'oggetto creato: è un'assunzione di responsabilità".
Bruno Bargellini, presidente dell'azienda Top Automazioni di Poggio Torriana: "I pezzi utilizzati in azienda sono riciclabili, e dagli scarti di ferro abbiamo costruito una nuova macchina. – ha raccontato l'imprenditore – Siamo un'impresa etica, e oltre all'ambiente prestiamo tanta attenzione alle persone, al welfare aziendale". Palestra, visite mediche in azienda, parco giochi aziendale per bambini, mamme e nonni, musica scelta dai dipendenti, orari flessibili: sono alcune delle iniziative adottate da Top Automazioni. "L'azienda è una grande famiglia: se stiamo bene tutti, viviamo meglio e siamo anche più produttivi. E i risultati lo confermano".

Modelli di crescita fondati sul riuso, il riciclo e lo smaltimento ecologico. Il tutto al fine di sviluppare un pensiero che porti a maggior equità sociale e al rispetto dell'ambiente.
Le attese di equità e giustizia e l'invito ad avere a cuore la "cura della casa comune" contenute nell'enciclica Laudato Si' di Papa Francesco stanno diventando sempre più impellenti. Lo si comprende dagli squilibri sempre più evidenti in tutto il pianeta e nelle emergenze sanitarie e ambientali che in questi ultimi tempi si stanno manifestando in ogni parte del mondo. Proprio per questo Papa Francesco ha invitato i giovani economisti, studiosi, imprenditori, ricercatori ad Assisi dal 26 al 28 marzo 2020 per stipulare un patto che porti ad un nuovo modello di sviluppo economico, quella che dallo stesso pontefice è stata definita The economy of Francesco, sulle orme del Santo di Assisi.

È proprio sui temi di questa economia, definita dal Papa "ecologia integrale", che è stata indetta la tavola rotonda dedicata all'Economia circolare, il 5 febbraio nella Sala "San Gaudenzo".
L'incontro riminese faceva parte di una roadshow che sta attraversando queste sette città per confrontarsi con il mondo del lavoro e delle imprese, delle organizzazioni di categoria, delle istituzioni e della società civile, al fine di accrescere la consapevolezza attorno a un modello culturale d'impronta umanistica che porti a un nuovo sviluppo equo e sostenibile nelle comunità territoriali.
Organizzata da Sara Cirone Group Società Benefit con il settimanale cattolico ilPonte e l'Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di, Rimini, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comune di Rimini, Diocesi di Rimini e Associazione Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

(Rimini) I bilanci statistici di fine anno “consegnano un 2019 complesso in alcuni elementi ma sicuramente positivo per arrivi e pernottamenti turistici a Rimini”, sostiene il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Il dato che ha in mente arriva dall’Istat. “Per il quinto anno consecutivo in crescita, con  un dato sulla componente estera (oltre il 30 per cento del totale) che da una parte conferma il buon lavoro svolto su hardware (le infrastrutture) e software (esperienze/eventi) urbano e dall'altra è propellente per i progetti che andranno a completarsi entro l'anno, Parco del Mare e Museo Fellini sopra tutti”.
L'osservatorio turistico regionale “che utilizza criteri di rilevanza turistica più specifici conferma le forti performances e il riposizionamento di Rimini in questi anni. Senza avere la pretesa della sfera di cristallo, credo stimolante indicare quelle che, per Rimini, saranno le sfide più importanti per l'anno turistico 2020. Che non sono solo traguardi contingenti (penso agli interessanti 'ponti' del calendario per incrementare la permanenza del soggiorno), ma per il 2020 si configurano principalmente come sfide strutturali”.

Il Parco del Mare. “Dopo l'imponente molo di lavoro sul "sotto: le fogne",  entro l'inizio della stagione estiva si concluderanno i lavori del "sopra" per i primi due tratti del lungomare Sud, Tintori e Spadazzi. Su questo intervento e sui successivi (che cominceranno a fine estate) si è già detto molto. Aggiungerò una considerazione: a un lavoro come questo, che rinnova il waterfront dopo 80 anni, deve corrispondere il rinnovamento della parte spiaggia. Non può essere che  qualità e bellezza inizino e finiscano al muretto d'ingresso degli stabilimenti balneari. Con il Piano Spiaggia che approveremo a brevissimo i concessionari avranno opportunità inedite. Si potranno proporre progetti pilota singoli e aggregati senza veti tra bagnini. Si possono sviluppare nuove funzioni materiali in integrazione con i lungomari riqualificati. Occorre che queste opportunità vengano colte. Sia per interesse privato che per quello della comunità riminese. Su questa rigenerazione si gioca il ruolo di Rimini nella competizione internazionale del segmento balneare”.

L'aeroporto. “Struttura in crescita e con un piano industriale indubbiamente interessante. E da sostenere. Il Presidente Bonaccini si è formalmente impegnato a nome della regione in questo senso, come Visit Romagna abbiamo specifici progetti. Ma anche in questo caso, a mio avviso, per il definitivo salto di qualità bisogna che la componente privata intorno al turismo affianchi con risorse proprie il buon lavoro che sta facendo AirRiminum, insieme al pubblico. Specifico anche sul tema delle infrastrutture della mobilità che nel 2019 è stata completata l'infrastruttura AV, Milano-Rimini, Bologna-Rimini 108 e 44 minuti. Oggi ci sono le condizioni perché pubblico e privato investano sul cadenza mento dei treni.

Il mare. Tema da affrontare sotto due aspetti: la sua salute e la sua promozione. Il PSBO (Sistema idrico fognario) entra quest'anno nella sua parte decisiva. Aprirà e funzionerà uno degli interventi principali, piazzale Kennedy. Il grande sistema idraulico e di depurazione che arriva fino a 40 metri sotto e si eleva fino a 6/8 sopra con le pompe, è già una nuova piazza sul mare, un nuovo lungomare. Sotto l'aspetto promozionale è indispensabile utilizzare canali di comunicazione social, per affermare che il nostro mare è nettamente il più monitorato, sicuro d'Italia e tecnicamente più pulito d'Italia. Anche controlli e comunicazione sulle acque avverranno in modo più semplice e veloce”.

L'organizzazione dell'accoglienza. “Entra in campo il nuovo soggetto, Visit Rimini, per la gestione dei servizi turistici. Avviamo uin'altra fase che produrrà nel medio periodo un grande salto di qualità, una grande innovazione e soprattutto la flessibilità di rispondere in tempo reale alle richieste e alle attese degli ospiti.

Rimini città d'arte. Con il Museo d'arte contemporanea, che verrà inaugurato il 14 marzo, e il Museo Fellini, aperto entro l'anno, verrà completata la nuova rete museale e culturale di Rimini. E' un prodotto identitario  e culturale che sarà volano di attrazione mai visto prima che a regime attirerà flussi aggiuntivi di turisti anche internazionali per 12 mesi l’anno”.

Il ruolo della Regione. “Già detto dell'aeroporto, ribadito il fatto che occorra sostenere la riqualificazione alberghiera con finanziamenti specificatamente destinati, al prossimo assessore al Turismo personalmente non chiederò nulla se non una semplice cosa: sostenere i progetti che meritano, capaci di ampliare flussi e visibilità dell'intero nostro territorio, locomotiva del turismo in Regione. Merito, non geopolitica. E ciò sia per i progetti di parte pubblica (Comuni) e privata. Politica industriale per il turismo con al centro misure e incentivi per la riqualificazione dell'impresa turistica, la sua aggregazione e innovazione. Da Rimini all'Emilia Romagna proposte concordi  con il governo già condivise e scritte”.

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