Giovedì, 13 Febbraio 2020 12:03

Infiltrazioni mafiose, Morra domani a Rimini

(Rimini) Come è ormai di pubblica evidenza, “nella Regione Emilia-Romagna, caratterizzata da un tessuto economico particolarmente vivace e articolato, la criminalità organizzata costituisce un fenomeno radicato che impegna costantemente tutte le istituzioni nell’attività di prevenzione e contrasto. Anche in questa provincia molteplici sono state nel corso dell’ultimo anno le operazioni volte a contrastare il fenomeno: accanto alle azioni coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Bologna, che hanno nello scorso autunno consentito numerosi arresti di elementi di spicco della criminalità organizzata, svariati sono stati i provvedimenti interdittivi adottati dal Prefetto”.

Per questo, “Insieme alle cennate attività, questa Prefettura ha ritenuto utile, nella convinzione che la diffusione della cultura della legalità sul territorio costituisca un altrettanto valido elemento di prevenzione, organizzare una giornata di studio su “La criminalità organizzata come agente di trasformazione sociale. Attività di prevenzione e contrasto nella provincia di Rimini”, in collaborazione con l’Università di Bologna – Alma Mater Studiorum”. Al Convegno, che si svolgerà il prossimo 14 febbraio presso l’Aula Magna Campus di Rimini, accolto con particolare interesse dal territorio, hanno aderito il Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra e il Procuratore DDA di Bologna Giuseppe Amato, entrambi confermando la presenza in qualità di relatori. Gli inviti sono stati estesi, oltre che a tutti i Sindaci del territorio, ai Prefetti della Regione, ai rappresentanti delle Forze dell’ordine a livello regionale e locale, ai rappresentanti dello Stato e degli enti pubblici, agli ordini professionali, al mondo dell’associazionismo, ai rappresentanti sindacali e di tutte le categorie imprenditoriali. “Si ritiene che si tratti di una iniziativa di particolare rilievo, peraltro nuova per questa provincia, e che gli interventi particolarmente qualificati sopra descritti, ai quali si aggiunge la relazione di un Professore ordinario dell’Alma Mater Studiorum di Bologna esperto sull’argomento, gli interventi del Prefetto, del Procuratore e del Comandante della Guardia di Finanza di Rimini consentiranno di trattare il tema con un respiro assai ampio”.

Giovedì, 13 Febbraio 2020 11:58

Rimini capitale della cultura russa con il Fusp

(Rimini) I libri costruiscono ponti. Avvicinano e fanno incontrare storie, tradizioni, culture: persone. La "Fondazione Unicampus San Pellegrino (Fusp), costituita a Misano Adriatico nel 2010, incontra domani a Rimini (Palazzo Buonadrata- venerdì 14 febbraio – inizio lavori h. 14.00), 14 grandi case editrici italiane e 9 tra i migliori traduttori letterari del nostro Paese, per presentare il suo nuovo progetto di scambio e relazione culturale Internazionale. Iniziativa nata in collaborazione e con la sigla di un comune momerandum of understanding, con le due maggiori istituzioni per la promozione a livello mondiale della letteratura russa: l'Institut Prevoda di Mosca e il Boris Yeltsin Center di Ekaterinburg.
Obiettivo del progetto tradurre e pubblicare in italiano, nei prossimi 5 anni, volumi selezionati tra 100 libri di autori russi moderni e contemporanei, con particolare attenzione a generi quali romanzo, poesia, fiction, letteratura per ragazzi. L'Italia si allinea così alle altre due nazioni dove l'iniziativa è stata appena avviata: Stati Uniti con la Columbia Universitydi New York e la Francia dove è stata realizzata, appositamente per realizzare questo progetto, un'associazione tra i suoi più grandi editori.

Al convegno riminese parteciperanno gli editor di letteratura russa e internazionale, responsabili delle pubblicazioni sui tipi di 14 case editoriali tricolori: Sellerio, Mondadori, Nave di Teseo, Feltrinelli, Garzanti, Marcos y Marcos, Giunti Bompiani, Einaudi, Salani, Raffaelli, Gallucci, Voland, Brioschi, Passigli. Ad affrontare il tema anche 9 dei migliori traduttori dal russo: Maria Zalambani, Claudia Zonghetti, Mario Caramitti, Valentina Parisi, Maria Candida Ghidini, Claudia Scandura, Alessandro Niero, Adriano Dell'Asta, Paolo Nori. Loro le edizioni italiane di grandi classici di Tolstoj, Turgenev, Gogol, Puškin, Gončarov, Erofeev.
A presentare la partnership e i suoi scopi saranno Stefano Arduini, presidente "Fondazione Unicampus San Pellegrino" e Nina Litvinets (Program Director of the Institute for Literary Translation) e Tatiana Voskovskaya (Head of International Department at Boris Yeltsin Presidential Center).

"L'appuntamento di domani è di alto valore e significato. Nasce a Rimini un progetto di respiro internazionale e di cui entriamo a far parte così come già accaduto in Francia e Stati Uniti. Noi ci occupiamo da sempre di educazione e formazione per la traduzione. Lo facciamo con la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici, con il master di Tradurre la letteratura, con i tanti workshop e seminari dedicati a questo tema. – spiega Stefano Arduini presidente Fusp – in questi anni abbiamo avviato collaborazioni in moltissimi Paesi e la proposta delle due istituzioni russe, nasce da una lunga collaborazione. Attraverso di essa verrà finanziata la traduzione di 100 titoli di autori moderni e contemporanei che verranno selezionati da un apposito Comitato Scientifico della Fondazione insieme alle case editrici. L'obiettivo è portare in libreria libri importanti, di successo e, quindi, con tanti lettori. Leggerli significa aprire una porta su una cultura diversa, su opere letterarie che fino a oggi non avevamo a disposizione nella nostra lingua. La grande adesione di case editrici e traduttori al convegno di domani, dimostra il grande interesse verso questa iniziativa".

(Rimini) Sfiora i 10milioni di euro il totale dei versamenti effettuati dagli operatori del settore ricettivo nel 2019 relativi all'imposta di soggiorno. Una cifra in crescita rispetto allo scorso anno in virtù di circa 400mila: nel dettaglio infatti il 2018 si è chiuso con un bilancio di 7.353.000 euro, cifra che se ricalcolata sulla base delle nuove tariffe entrate in vigore da inizio anno, porterebbe il valore complessivo a 9.560.000 euro contro i 9.986.000 euro del 2019 (dato aggiornato a gennaio 2020).
Ad incidere su questo aumento un mix di fattori, "a partire dalla crescita delle presenze turistiche – spiega l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – che nel 2019 hanno fatto segnare un +1.1% nel capoluogo rispetto all'anno precedente. Una crescita incoraggiante a cui si affianca anche l'intensa attività degli uffici, sia a sostegno degli operatori per agevolarli nelle pratiche per il riversamento dell'imposta (penso ad esempio al portale telematico), sia sul fronte decisivo dei controlli a contrasto dell'evasione. Su questo punto, l'effetto deterrente ottenuto grazie alle iniziative messe in campo dall'Amministrazione negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti: un pacchetto di azioni che, con l'applicazione del nuovo regolamento approvato dal Consiglio Comunale ad ottobre, ci ha consentito di compiere un ulteriore salto di qualità. Va anche ricordato che, sin dall'introduzione dell'imposta nel 2012, abbiamo potuto contare sulla collaborazione delle categorie e degli operatori. L'aver regolamentato l'imposta attraverso meccanismi semplici e chiari ha consentito di mantenere alta la percentuale di gettito riscosso, con un duplice importante obiettivo: da un lato non incrementare la pressione fiscale sui cittadini riminesi e garantire servizi e opere strategiche indispensabili per una grande città in evoluzione come la nostra; dall'altro abbiamo favorito la partecipazione degli operatori economici gestori delle strutture ricettive allo sviluppo del territorio".

Le risorse ricavate dall'imposta di soggiorno sono infatti destinate, come previsto dal Regolamento, a tutto ciò che serve a mantenere competitiva la città sotto il profilo turistico, a mantenere alto lo standard di servizi, dai trasporti alla riqualificazione urbana, passando per il sostegno alle iniziative e agli eventi a carattere turistico. Interventi come Piano di salvaguardia della Balneazione, Museo Fellini, Museo di Arte Moderna e Contemporanea, nuove piazze, parco del Mare, interventi sul verde pubblico diffusi sul territorio hanno una 'spina dorsale' economica nei proventi derivati dall'imposta di soggiorno.
In un quadro di generale "fedeltà fiscale", le situazioni 'critiche' sono nell'ordine di qualche decina. Ogni sei mesi infatti l'Amministrazione, sulla scorta del protocollo sottoscritto con gli organismi competenti, presenta formale segnalazione alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica e per conoscenza alla Guardia di Finanza, rispetto agli albergatori che incassano ma non riversano l'imposta e che dunque si appropriano di denaro pubblico. Un reato, individuato dalla Procura nel peculato, per il quale a gennaio 2020 l'Amministrazione ha segnalato 21 albergatori, per mancati versamenti riferiti al II e III trimestre del 2019. A queste si aggiungono le 14 segnalazioni inviate ad agosto e relative all'anno 2018.

(Rimini) Gloria Lisi, vicesindaco del comune di Rimini, è stata nominata da Anci coordinatrice nazionale del tavolo per la cooperazione internazionale. "Sono onorata di questa nomina e ringrazio l'Anci. Per me lavorare nella cooperazione significa portare un approccio non assistenziale nei paesi partner ma significa lavorare sulle capacità e competenze", ha commentato Lisi. "I paesi terzi possono essere motore di sviluppo, una grande opportunità anche per le nostre aziende. Dobbiamo evitare che le persone siano costrette a lasciare il proprio paese d'origine mettendo in pericolo la propria vita, per questo è importante lavorare sui paesi di partenza".
Secondo la neo coordinatrice del Tavolo nazionale sulla cooperazione “è importante porre l'accento anche sulla questione ambientale, una delle principali cause delle migrazioni forzate. Dobbiamo portare in questi paesi un approccio sostenibile e rispettoso dell'ambiente, come abbiamo fatto con il nostro progetto in Senegal fondato sulla permacultura, ovvero su tecniche di coltivazione eco-sostenibili".
Altro punto importante, più tecnico, su cui ha richiamato l'attenzione la vice sindaca Lisi, è stato quello legato alla criticità dei Comuni piccoli e medi nel rispondere ai bandi di finanziamento sui progetti internazionali, valutando la possibilità di "prevedere una sorta di 'cabina di regia' o di gruppo di lavoro in Anci che si dedicherà esclusivamente a loro, pianificando le azioni e l'organizzazione secondo le loro peculiarità territoriali".

Mercoledì, 12 Febbraio 2020 16:12

Bracci vicepresidente nazionale Cdo

(Rimini) Alessandro Bracci, presidente e amministratore delegato Gruppo Teddy e presidente di Cdo Rimini, è entrato nel nuovo consiglio direttivo nazionale della Compagnia delle opere, in qualità di vicepresidente insieme ad Alfredo Lovati, presidente Beta 80 Group e vicepresidente vicario Cdo, e Marco Silanos, consulente d’impresa, presidente di Cdo Insubria. Da oggi, inoltre, l’avvocato milanese Guido Bardelli, succede a Bernhard Scholz nel ruolo di presidente nazionale della Cdo.

(Rimini) Se la raccomandazione tipica dei prof di tutto il mondo, “se stai attento in classe sei a metà dell’opera”, diventa un rap vuol dire che in cattedra c’è Lorenzo Baglioni. Il cantautore toscano questa mattina ha letteralmente incantato 600 studenti delle prime e seconde classi, 14 e 15 anni, degli istituti superiori Savioli e Volta-Fellini di Riccione, in un incontro di “musica didattica”, dedicato al tema della dislessia. Attenzione massima da parte dei ragazzi che hanno riso e cantato insieme con Lorenzo quando, dal palco dell’Auditorium Rita Levi Montalcini, li ha incitati “a fare bisboccia col Teorema di Ruffini”. “La senti la campanella. La ricreazione è finita. Arriva il prof. Se stai attento in classe. Sei già a metà dell'opera, yeah”, sono le prime strofe del rap del Teorema di Ruffini, particolarmente caro a Baglioni, laureato in matematica che proprio quando insegnava ha capito che “la musica ha una valenza didattica eccezionale”. Alle spalle uno schermo con la scritta “facciamo arrivare questo messaggio il più lontano possibile”, Baglioni ha interagito con i ragazzi dalle 9 di questa mattina fino alle 13, portando un messaggio importante, la dislessia non deve essere un ostacolo alla propria realizzazione, allo studio, alla musica e alle relazioni. Era questo infatti il principale obiettivo dell’amministrazione comunale di Riccione e in particolare dell’assessorato alla Scuola e servizi Educativi, guidato da Alessandra Battara che da “prof” qual è, ha colto appunto le esigenze dei ragazzi, degli studenti e degli insegnanti: parlare apertamente di dislessia e non solo con un linguaggio che i giovani potessero apprezzare e seguire. “Se oggi avessimo avuto a disposizione uno stadio l’avremmo riempito tante erano le richieste di partecipazione”, ha commentato l’assessore Battarra presente alla performace di Baglioni. “Abbiamo coinvolto i dirigenti scolastici Paride Principi e Giuseppe Ciampoli, e grazie alle referenti Ileana Belluzzi per il Liceo Volta-Fellini e Silvia Pratelli per l’Istituto alberghiero Savioli, abbiamo organizzato al meglio questo incontro. Perché soprattutto fosse utile ai ragazzi e a chi ha la responsabilità della loro formazione”.
“Il ruolo istituzionale, quello dell’amministrazione e dell’assessorato sono in questo senso importanti, perché bisogna sempre essere vicini al mondo della scuola, raccogliendo da esso le sollecitazioni che ci pervengono e interpretandole in un modo moderno, mettendole a frutto con un linguaggio più vicino ai giovani, trattando temi seri anche con un pizzico di ironia”.
Presenti oltre all’assessore questa mattina anche Stefania Pierigè dirigente settore Servizi alla persona e Antonella Selvi dell’Ufficio Scolastico Territoriale.

Mercoledì, 12 Febbraio 2020 14:05

Riccione, sgomberata l’ex colonia reggiana

(Rimini) La polizia locale di Riccione ha provveduto questa mattina allo sgombero e alla messa in sicurezza dello stabile dell'ex colonia Reggiana, solo nella seconda metà del 2019 tornata di proprietà del Comune. Gli agenti della polizia locale di Riccione questa mattina hanno allontanato dallo stabile in zona Nord in disuso e dichiarato inagibile, 4 persone: tre uomini, un 60enne che risulta residente a Rimini, un 69enne originario del Napoletano, residente a Bologna, colpito da foglio di via, un cittadino italiano di origine marocchina di 38 anni coniugato con una donna residente nel Pesarese e infine una donna cittadina italiana di origini polacche di 37 anni. I quattro, già diverse volte, sono stati invitati a lasciare la colonia Reggiana, dalla polizia locale riccionese che questa mattina ha anche appurato come nello stabile fosse stata portata l'energia elettrica con un cavo di fortuna collegato ad un impianto esterno. Dopo lo sgombero, la Geat ha provveduto a murare le possibili vie d'accesso all'ex colonia.

(Rimini) «C’è un punto che ha fatto scattare il laico che è in me, è stato l’indignazione. L’indignazione scattava perché tra l’esperienza che io vivevo e potevo dimostrare attraverso le testimonianze, i testimoni, le mostre, i volontari, tutto questo mondo, e la riduzione semplicistica che trovavo sui quotidiani la mattina del giorno dopo, c’era un abisso. Roba da far venire l’ulcera perché, in realtà, parlavano solo del politico che era passato e di ciò che aveva detto».
Da questa indignazione, raccontata il 24 agosto 2019 dall’auditorium della Fiera di Rimini, è nata la più ampia e documentata analisi sociologica sul Meeting. Parliamo di «Il Meeting di Rimini. Dalle inquietudini alle certezze» di Salvatore Abbruzzese (Morcelliana 2019), 512 pagine di fatti, personaggi, ricostruzioni storiche, approfondimenti, frutto del lavoro di anni. Il volume di Abbruzzese, che è docente di Sociologia della Religione all’Università degli Studi di Trento, verrà presentato a cura del Centro Culturale di Roma e dell’Associazione Italiana Centri Culturali venerdì 14 febbraio 2020 alle 16.30 nell’Aula A della Pontificia Università Antonianum (via Merulana 124, Roma).
Di grande livello i relatori: a introdurre e presiedere sarà fra Luca Bianchi, preside dell’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum. Dopo il saluto della presidente del Meeting Emilia Guarnieri interverranno il presidente della Fondazione “Cercare Ancora” Fausto Bertinotti, Rocco Buttiglione, filosofo e membro della Pontificia Accademia delle Scienze, il vicepresidente emerito della Commissione Pontificia per l’America Latina Guzmán Carriquiry e naturalmente l’autore.

«Il Meeting di Rimini», spiega Salvatore Abbruzzese, «nato come tentativo di cogliere la domanda esistenziale di verità e di giustizia che alimentava i movimenti sociali e politici che si presentavano sulla scena mondiale alla fine degli anni Settanta, ha preteso e cercato di essere fin dall’inizio anche un luogo di incontro di persone alla ricerca del Vero. Per tale strada e per decenni, testimonianza politica, ricerca culturale e domanda esistenziale si sono incontrate nelle sale della Fiera di Rimini, coinvolgendo leader politici, autorità culturali, artisti e singoli testimoni, assieme ad una coralità crescente di volontari e di visitatori». Tutto questo secondo il sociologo ha costituito «un ambiente morale che regge ancora oggi».
«In un mondo così straordinariamente, ma anche drammaticamente diverso dagli ultimi vent’anni del secolo scorso, una tale persistenza testimonia la vitalità di una domanda e di una permanente aspirazione ad un’autenticità di vita che sono entrambe rivelatrici di ciò che muova realmente il cuore dell’uomo. Il libro costituisce un doveroso tentativo di restituire l’ampiezza delle forze che si sono attivate nel Meeting di Rimini e della passione per l’umano in ricerca che vi ha trovato spazio e che continua a caratterizzarlo».
«Questo incontro è l’occasione per raccontare un evento che da quarant’anni si pone come proposta e come luogo di incontro e di dialogo per tutto il mondo», è il commento della presidente del Meeting, Emilia Guarnieri. «Per una volta accade non nei padiglioni della Fiera di Rimini ma attraverso la testimonianza di alcuni autorevoli amici che hanno condiviso la nostra storia. Sono grata all’amico professor Abbruzzese che attraverso il suo documentatissimo volume sul Meeting ci offre la possibilità di approfondire la consapevolezza di un evento che a distanza di quarant’anni rimane unico nel suo genere».

(Rimini) “Investimenti, efficienza, innovazione e sostenibilità. Col cliente al centro di ogni progetto di crescita”. Questi i buoni propositi contenuti nel documento che l’assemblea dei soci di Start Romagna ha approvato oggi. Si tratta del Piano Industriale 2020-2023, redatto dall’organo di governo della società, rinnovato a metà 2019 unitamente all’assunzione del nuovo Direttore Generale. “E’ quindi il primo atto strategico di indirizzo del nuovo vertice di Start Romagna”, sottolineano dall’azienda che “ha un fatturato annuo di circa 83 milioni2 che “con l’approvazione del Piano Industriale apre la strada, fra il 2020 e il 2023, ad investimenti previsti per 44,3 milioni di euro (oltre il 50% in autofinanziamento). 15 milioni saranno investiti nel 2020”.
Sul fronte dei bus, il Piano “prevede l’acquisto complessivo di 160 mezzi (63 nel 2020) con un investimento di 38,8 milioni, di cui 20,2 in autofinanziamento, sostituendo così i mezzi più vecchi. Il Piano prevede l’acquisto di 90 bus a metano, portando a 230 il totale dei mezzi così alimentati, circa il 40% del totale. Ciò comporterà anche la costruzione di due distributori di gas metano liquido compresso, a Forlì nel 2020 e a Cesena nel 2021. E’ prevista inoltre la graduale introduzione di mezzi elettrici”.

Il Piano riserva “grande attenzione al tema della tutale ambientale, tema al centro del Bilancio di Sostenibilità che Start Romagna presenterà nei prossimi mesi. 3,2 milioni di euro saranno investiti da Start Romagna nell’Information Technology, in larga parte nel 2020, con priorità a progetti relativi a nuovi sistemi di vendita, infomobilità, e videosorveglianza. Start Romagna intende sviluppare azioni che supportino il completamento del processo di introduzione di sistemi di Business Intelligence all’interno del contesto aziendale ed azioni che supportino la prosecuzione del processo di digitalizzazione”.
Sul fronte dei ricavi, “particolare attenzione sarà posta ad un apposito piano di contrasto dell’evasione che sarà avviato con vigore quest’anno. Il potenziamento dell’attività di controllo è principalmente finalizzato a creare un clima di maggiore legalità e sicurezza sui mezzi di Trasporto Pubblico, valori da far percepire alla clientela con maggiore presenza e controllo da parte del personale di Start Romagna”.

Il focus sul cliente “verrà alimentato dal crescente coinvolgimento del personale nella vita aziendale, così da generare condivisione e spirito di appartenenza. Un percorso di formazione del personale finalizzato a generare maggiori opportunità di crescita professionale misurata per obiettivi rappresenta una parte importante del Piano Industriale per affrontare le nuove sfide competitive. Investimenti significativi riguarderanno tecnologie e progetti per l’ascolto della clientela e conseguente formulazione di proposte commerciali customizzate. L’attenzione del cliente riguarderà non solo gli abituali fruitori del servizio, ma anche i turisti, con una particolare sensibilità verso quelli che giungono in Romagna via treno o aereo con comunicazioni più chiare e maggiore facilità nel reperimento dei titoli di viaggio”.
Anche i nuovi assunti in Start Romagna “rappresenteranno un importante investimento. La loro ricerca verrà favorita con un innovativo progetto di ‘Academy per la formazione permanente’, una vera e propria scuola per operatori professionali del Trasporto Pubblico Locale da condurre in sinergia con tutti gli attori del TPL e degli istituti professionali. Senso di appartenenza, radicamento col territorio, apertura all’innovazione saranno requisiti determinanti e dovranno caratterizzare tutti i livelli di occupazione, dagli addetti al front line agli autisti, fino a coloro che operano negli uffici e nelle officine. Tutto il personale sarà chiamato al confronto con un sistema di balanced scorecard per la misurazione delle performance”.
Altro obiettivo complessivo “sarà quello di uniformare le competenze, condividere modelli, strumenti e tecnologie a supporto dei processi di gestione del personale. Sarà necessario accelerare decisamente nel percorso che dovrà definire Start Romagna un’azienda complessiva e uniforme, attenuando le attuali specificità territoriali”.

(Rimini) La diminuzione annua delle imprese giovanili attive è superiore alla variazione altrettanto negativa regionale e nazionale. Il calo riguarda tutti i principali settori economici (commercio, costruzioni, alloggio e ristorazione, manifatturiero, servizi alle imprese e alle persone) ad eccezione dell'incremento registrato nel settore agricolo. Molto negativi, nel complesso, anche i risultati nel medio periodo. Nota positiva, comunque, è la crescita delle società di capitale gestite da giovani.Al 31 dicembre 2019 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 4.916 imprese giovanili attive, che costituiscono il 7,0% del totale delle imprese attive (7,4% in Emilia-Romagna e 9,5% in Italia).
"Purtroppo i dati segnalano un ulteriore calo dell'imprenditoria giovanile nei nostri territori, che ha superato i dati regionali e nazionali – commenta Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini –. Gli attuali scenari, internazionale e nazionale, inoltre, non favoriscono la crescita e, se a questo si aggiungono le difficoltà che gli imprenditori under 35 devono affrontare, in particolare nei primi anni di attività, è comprensibile che sia ritenuto sempre meno attrattivo intraprendere. Occorre puntare, quindi, sulle attività di supporto, come quelle che svolgono sui territori gli incubatori/acceleratori d'impresa, e su percorsi di educazione e cultura imprenditoriale. In questo la scuola ha un ruolo fondamentale e anche la Camera di commercio della Romagna e tutto il Sistema camerale contribuiscono concretamente con le tante iniziative di orientamento e formazione, per stimolare vocazioni imprenditoriali e nuove competenze, in particolare quelle digitali e la cultura del rischio, imprescindibili per affrontare i mercati. Ritengo anche che sia doveroso tenere in debito conto la spiccata propensione all'innovazione di prodotto e di processo dei giovani, che rappresenta la spinta fondamentale per la crescita economica e sociale. Ciò significa che il mondo del lavoro e il sistema imprenditoriale, hanno bisogno dei giovani – e non il contrario – per innescare processi virtuosi di sviluppo e incremento della competitività delle imprese e dell'attrattività del territorio".

Nel confronto con il 31 dicembre 2018 si riscontra un calo delle imprese giovanili del 3,0%, superiore alla variazione altrettanto negativa regionale (-2,3%) e nazionale (-2,7%). Consistente, purtroppo, la flessione nel medio periodo: -16,2% rispetto al 31 dicembre 2014. I principali settori economici risultano, nell'ordine: Commercio (28,3% delle imprese giovanili), Costruzioni (16,8%), Alloggio e ristorazione (14,5%), Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (7,0%), Agricoltura (6,7%), Industria Manifatturiera (5,7%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,9%).In termini di variazione annua si registra un calo delle imprese giovanili in tutti i principali settori, con l'unica eccezione rappresentata dalla crescita nell'Agricoltura (+4,4%); nel dettaglio, -4,4% nel Commercio, -4,8% nelle Costruzioni, -0,3% nell'Alloggio e ristorazione, -2,3% nelle Altre attività di servizi, -2,4% nel Manifatturiero e -9,0% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese. Le imprese giovanili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai seguenti settori: Attività finanziarie e assicurative (11,0%), Altre attività di servizi (10,3%), Alloggio e ristorazione (9,5%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (9,4%), Informazione e comunicazione (8,5%), Commercio (8,4%) e Costruzioni (8,0%). Riguardo alla natura giuridica la maggior parte delle imprese giovanili sono imprese individuali (74,7% del totale), alle quali seguono le società di capitale (15,5%) e le società di persone (9,0%); nel confronto con l'anno precedente è da evidenziare la buona crescita delle società di capitale (+4,5%) a cui si contrappone la diminuzione sia delle imprese individuali (-4,0%) sia delle società di persone (-5,1%).

Al 31 dicembre 2019 in provincia di Rimini si contano 2.536 imprese giovanili attive che costituiscono il 7,4% del totale delle imprese attive (7,4% anche in Emilia-Romagna e 9,5% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2018 si riscontra un calo delle imprese giovanili del 2,3%, simile alla variazione altrettanto negativa regionale (-2,3%) e inferiore a quella nazionale (-2,7%). Alta, purtroppo, la flessione nel medio periodo: -12,7% rispetto al 31 dicembre 2014. I principali settori economici risultano: Commercio (28,4% delle imprese giovanili), Costruzioni (17,2%), Alloggio e ristorazione (17,1%), Altre attività di servizi (preva-lentemente servizi alle persone) (6,3%), Industria Manifatturiera (5,1%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,5%) e Agricoltura (4,2%). Rispetto al 31 dicembre 2018 calano le imprese giovanili nel Commercio (-5,0%), nelle Costruzioni (-2,9%), nelle Altre attività di servizi (-1,9%), nel Manifatturiero (-6,5%) e nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (-3,4%), mentre aumentano quelle operanti nell'Alloggio e ristorazione (+3,6%) e, soprattutto, nell'Agricoltura (+11,5%). I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive sono, nell'ordine: Attività finanziarie e assicurative (12,6%), Altre attività di servizi (10,7%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (10,1%), Alloggio e ristorazione (9,2%) e Informazione e comunicazione (9,2%). Riguardo alla natura giuridica prevalgono le imprese giovanili individuali (72,8% del totale), seguite dalle società di capitale (17,0%) e società di persone (9,4%); nel confronto con l'anno precedente si registra un buon incremento delle società di capitale (+5,1%), al quale si contrappone la diminuzione sia delle imprese individuali (-3,7%) sia delle società di persone (-0,8%). In un contesto di analisi territoriale, infine, si evidenzia come la maggioranza delle imprese giovanili provinciali si trova nel comune di Rimini (46,3%), classificato come "Grande centro urbano"; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (10,4%), Bellaria Igea Marina (6,9%), Santarcangelo di Romagna (5,5%) e Coriano (2,5%), ossia nei cosiddetti "Comuni di cintura" (totale 25,3%), e di Cattolica (6,2%), Misano Adriatico (4,4%) e San Giovanni in Marignano (2,2%) ("area del Basso Conca", totale 12,8%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano (2,4%) e Montescudo-Monte Colombo (1,5%) (Valconca), Verucchio (2,6%) e Novafeltria (1,7%) (Valmarecchia).

Pagina 680 di 1906