20 febbraio
Parcheggi chiusi | Verande smontate | I bagnini vedono positivo
Toponomastica: Sferisterio, Arpesella e Ustica sono ora nomi di parchi e giardini a Rimini
(Rimini) “Piazzetta Sferisterio", "Giardino Pietro e Marco Arpesella" e "Parco della Memoria di Ustica - 27 Giugno 1980 - Giuliana Superchi, Marco Volanti, Pierpaolo Ugolini". Sono queste le indicazioni emerse dalla riunione di questa mattina della 1^ Commissione consiliare permanente del Comune di Rimini per l'intitolazione di tre aree urbane di Rimini.
Piazzetta Sferisterio, questo il nome indicato dalla Commissione consiliare per il largo a percorrenza ciclo-pedonale, in prossimità della scalinata di collegamento tra Via Massimo D'Azeglio e la Circonvallazione Occidentale. Percorrendo nel centro storico via D'Azeglio, superato l'Istituto Maccolini e svoltando a sinistra per scendere le scalette che portano verso la circonvallazione non si può non notare il vecchio portale dello Sferisterio di Rimini, antica struttura sportiva della città, dove intere generazioni di giovani e meno giovani a partire dai primi decenni dell'800 andavano ad assistere alle partite e divertirsi, e che ancora resiste nel ricordo di molti riminesi. Fonti autorevoli narrano che la realizzazione dello Sferisterio di Rimini, iniziata il 16 ottobre del 1815, terminò nel giugno 1816 (inaugurazione il giorno 24), riscuotendo ovunque un grande interesse da parte della cittadinanza. Fino ad allora a Rimini, questo ed altri tipi di intrattenimenti, si erano svolti nella piazza della Fontana del centro storico con conseguente impegno dell'amministrazione comunale che doveva, di volta in volta, anche far fronte alle spese di pulizia dei luoghi e a qualche danno. Divenne quindi necessario individuare un'area adeguata dove poter effettuare tale attività: la scelta ricadde su di un luogo limitrofo alla Rocca malatestiana dietro l'ex Cattedrale di Santa Colomba e quindi facilmente accessibile a tutti.
Parco della Memoria di Ustica - 27 Giugno 1980 - Giuliana Superchi, Marco Volanti, Pierpaolo Ugolini. Alle vittime di Ustica, con particolare indicazione a quelle "riminesi", è stato proposto di intitolare l'area verde situata tra Via Balilla, Via Masaniello e Via Sartoni, nelle vicinanze della scuola XX settembre. Le vittime "riminesi" della strage di Ustica furono la piccola Giuliana Superchi e i giovani Marco Volanti e Pierpaolo Ugolini.
"Giardino Pietro e Marco Arpesella – imprenditori del turismo", questa la proposta di intitolazione all' area verde situata sul lungomare Claudio Tintori di fronte bagni 14 -15-16
Lotta alle infiltrazioni mafiose, i sindacati: siamo all’inizio di un percorso
(Rimini) “Questo è solo l’inizio di un percorso, come ha affermato la prefetta Alessandra Camporota nei suoi saluti conclusivi”. Cgil, Cisl e uil intervengono sugli esiti del congegno di venerdì scorso promosso dalla prefettura di Rimini. A tema le infiltrazioni della criminalità in riviera. “Il convegno, promosso ed organizzato dalla Prefettura di Rimini, cui va il nostro ringraziamento, ha anche avuto il merito di focalizzare lo stato di fatto nel nostro territorio rispetto a prevenzione e repressione della criminalità organizzata. Si tratta dunque di un buon punto di partenza per riprendere e sviluppare percorsi che in provincia di Rimini hanno una loro storia ma, al netto della straordinaria attività repressiva delle Forze dell’ordine e della Procura della Repubblica, non sono riusciti ad incidere adeguatamente sul piano culturale e della prevenzione”.
I sindacati si appellano ai corpi intermedi, alle pubbliche amministrazioni ed alla politica. “Chi non vuol rimettere la polvere sotto al tappeto, perciò, non può restare con le mani in mano. Nel riaffermare per l’ennesima volta che il nostro territorio è interessato massicciamente da plurimi fenomeni spia di un possibile interesse malavitoso, spetta ora alle Pubbliche Amministrazioni, alla politica ed al tessuto associativo e sindacale fare argine e sradicare insieme la criminalità organizzata. Come evidenziato lo scorso 14 febbraio da Stafania Pellegrini, è necessario un tessuto economico, sociale e culturale che renda complesso il mimetizzarsi delle mafie nel mare magnum dell’economia illegale. Le “responsabilità omissive”, che fanno sponda alla zona grigia fondamentale al radicamento criminale, vanno stroncate culturalmente ovunque si manifestino”.
Per essere conseguenti, perciò, “è urgente arrivare alla definizione di tutti quei protocolli e quelle azioni che assieme possano porsi ad argine del lavoro nero, di quello gravemente sfruttato, dell’evasione contributiva ed in generale di tutte quelle irregolarità nel mondo del lavoro che creano un humus ideale per le mafie. Stiamo parlando, per essere chiari, di alcuni settori economici particolarmente appetibili nel nostro territorio per gli interessi mafiosi: appalti pubblici, logistica, turismo e terziario in generale”.
E’ “urgente, tra le azioni da mettere in campo, la definizione di una strategia per la promozione della cittadinanza attiva e la condivisione delle buone prassi in materia di antimafia. In questo senso riteniamo urgente che la Provincia ed i Comuni aderiscano ad “Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le Mafie”. In tutte le scuole del territorio vanno agevolate quelle esperienze e quei momenti formativi che strutturino nei giovani gli anticorpi contro i comportamenti mafiosi”.
Scioperi: vertenza Start ancora “calda”
(Rimini) “La vertenza sindacale in Start procede senza sosta a fronte di una direzione aziendale che fin dal suo insediamento ha azzerato ogni relazione sindacale e di un’amministrazione comunale, quella di Rimini, che, pur essendo proprietaria, al momento non ha mostrato alcun interesse rispetto alle richieste avanzate dai lavoratori”. Così i sindacati Filt, Fit, uilt, Faisa, Ugl, Usb. “E sì che il tema del trasporto pubblico, della sua sicurezza ed efficienza è un tema che dovrebbe essere tra le priorità di un buon governo. Lo è innanzitutto per rendere più sicura ed economica la mobilità delle persone, meno inquinata l’aria e più in generale per una questione di sostenibilità ambientale”.
Questa è, “per sommi capi, la cornice in cui si inserisce la vertenza Start Rimini che non riguarda solo gli autisti ma la complessiva carenza di organico comprendendo anche il personale dell’Officina, il fatto che ai lavoratori vengano attribuite responsabilità superiori rispetto al loro inquadramento, i turni stressanti anche a causa delle condizioni del traffico e delle strade, i temi delle indennità, del venduto a bordo, delle ferie non godute. Sono queste, e altre più specifiche richieste, che le Organizzazioni sindacali vorrebbero discutere al tavolo al momento ancora non concesso”.
Intanto, “dopo un ulteriore presidio mercoledì 19 febbraio davanti alla sede di Sgr dove Start presenta il Piano industriale 2020-2023, giovedì 20 febbraio, con l’Azienda, si terrà l’incontro che rientra nel percorso delle procedure di raffreddamento vista la proclamazione di uno sciopero da tenersi prossimamente”.
Cattolica, il sindaco chiama al lavoro chi riceve i reddito di cittadinanza
(Rimini) Il Comune di Cattolica primo in provincia di Rimini e tra i primi in tutta Italia ad aver individuato i PUC (i Progetti utili alla Collettività) per rendere “attivo” chi percepisce il Reddito di Cittadinanza. Per raccontalo, stamani a Palazzo Mancini sono arrivate anche le telecamere del TgR Emilia-Romagna. Durante la recente seduta, la Giunta Comunale di Cattolica ha approvato un atto di indirizzo per individuare i primi 12 progetti nei quali sarà possibile prestare la propria opera per la comunità. Si tratta della nuova fase attraverso la quale chi riceve il sussidio è chiamato a prestare la propria opera per la comunità in accordo con Palazzo Mancini. “Un contributo fattivo, in ausilio degli uffici comunali, mettendo in atto azioni positive per Cattolica che incideranno sulla qualità del vivere quotidiano. La realizzazione di questi progetti – ha commentato il Sindaco Mariano Gennari - può produrre, già da subito, benefici e vantaggi per la collettività. D'altra parte mi pare la migliore maniera per dare la possibilità di sentirsi integrati ed utili, protagonisti, all'interno dei processi della nostra comunità. Infatti, con l’impiego di quanti percepiscono questo sussidio si andrebbero ad attuare cambiamenti visibili alla qualità del decoro urbano e un maggiore controllo nell’utilizzo dei beni comuni”. “L'Assistente sociale del Comune – aggiunge l'Assessore Patrizia Pesci – profilerà le varie figure indirizzando e concordando le attività che meglio si sposano con le singole professionalità”.
Nel dettaglio i progetti prevedono azioni a sostegno delle attività del Centro Culturale Polivalente, del Museo della Regina e del Settore Urbanistica; la vigilanza e la sensibilizzazione sulla raccolta differenziata dei rifiuti e del servizio di igiene urbana; il monitoraggio sull'utilizzo di varie aree cittadine come il Parco della Pace, il Parco Robinson e Giardini Primavera. Prevista inoltre la manutenzione o la ristrutturazione di giochi ed arredi; la pulizia ambientale ed il mantenimento del decoro al Fiume Ventena nel tratto compreso tra la via Del Turismo e la foce; servizi a sostegno del centro di aggregazione Monte Vici, della domiciliarità in favore di cittadini anziani, della gestione amministrativa dei Servizi sociali e del Laboratorio di educazione all'immagine. Prevista, inoltre, la riattivazione del servizio "Piedibus" per il prossimo anno scolastico. Tali azioni avranno una diversa durata temporale, prenderanno avvio durante il corso del 2020 e potranno essere implementati in futuro. A breve i progetti saranno inseriti nel catalogo della piattaforma GEPI, l'applicazione per la gestione dei Patti per l’Inclusione sociale.
Sandra Sabattini, beatificazione in fiera: per accogliere tutti i “fratellini” e le “sorelline”
(Rimini) Sandra Sabattini beata: dopo la data, ora sono ufficiali anche il luogo e l’ora. Domenica 14 giugno 2020, con inizio alle ore 17, avrà luogo la celebrazione eucaristica nella solennità del Corpo e Sangue di Cristo, nel corso della quale si procederà alla beatificazione della Venerabile Sandra Sabattini, dell’Associazione Papa Giovanni XXIII.
La celebrazione eucaristica si svolgerà presso la Fiera di Rimini. La scelta di tale luogo è dettata da due motivi: accogliere le migliaia di fedeli che sono attesi, e dare la più ampia possibilità ai “fratellini” e alle “sorelline” (come le chiamava don Oreste) della APG23 in carrozzina o con handicap e disabilità fisiche di poter partecipare nella maniera migliore possibile a questa festa.
Sandra sarà la prima fidanzata santa ammessa all’onore degli altari. Vi arriva dopo una causa durata 13 anni.
La fase diocesana del processo, avviata nel 2006, si è chiusa il 6 dicembre 2008.
Il 2 ottobre 2019 Papa Francesco ha promulgato il decreto riguardante la beatificazione di “Alessandra (Sandra) Sabattini, Laica”.
In occasione della ufficialità del luogo e ora della beatificazione della Venerabile Sandra, il Vescovo di Rimini ha inviato una Lettera alla Comunità Diocesana. In essa traccia in maniera sintetica alcuni tratti del carisma della prossima Beata, e invita la Comunità a orientare questi quattro mesi che separano dalla beatificazione come un cammino di avvicinamento utile e prezioso. “Ritengo che la figura di Sandra possa essere segnalata come icona credibile e attraente della santità della porta accanto, compresa da Papa Francesco come «la santità di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio»”.
Per una santità del genere, ricorda il Vescovo Francesco Lambiasi in un altro passo della Lettera, “non occorrono esperienze eccezionali di impegno ascetico o di contemplazione mistica. Alla nostra cara Sandra è bastata la trama di una vita ordinaria, tessuta di fede viva, sostenuta da una preghiera intensa e diffusa. Una vita spesa nel lieto e fedele compimento del proprio dovere, punteggiata da piccoli gesti di un amore teso all’estremo, in una appassionata amicizia con Cristo «povero e servo», in un servizio generoso e infaticabile a favore dei poveri. Una volta incontrato Gesù personalmente, lei non ha più potuto fare a meno di amarlo, di puntare su di lui, di vivere per lui, nella Chiesa”.
Il Vescovo di Rimini nell’esprimere gioia piena per l’evento della beatificazione che segnerà in modo marcato e indelebile il cammino della Chiesa riminese, ringrazia la Parte Attrice della causa di beatificazione – l’APG23 – che si è pienamente coinvolta nella preparazione dell’evento, ed esprime cordiale riconoscenza al Clero, alle Comunità parrocchiali, alle Comunità di vita consacrata, alle varie Associazioni e Movimenti, al Gruppo promotore, alle Istituzioni pubbliche e ai tanti Volontari che si stanno dedicando a far conoscere la figura e il messaggio di Sandra, attraverso mostre, testimonianze e pubblicazioni. Lo stesso mons. Lambiasi ha scritto un volume dedicato alla figura di Sandra, Scelgo te e basta. Vivere a braccia spalancate (edizioni ilPonte), un’opera che è più di una biografia e meglio di un romanzo, utile a comprendere l’avventura di questa “povera cristiana”.
Verande abusive, quattro rimozioni a Torre Pedrera
(Rimini) I balconi trasformati in vere e proprie verande completamente chiuse con pannelli coibentati, infissi in vetro e alluminio e utilizzati poi come ripostigli, come terrazze ‘invernali’, come ingressi e in alcuni casi anche come sala da pranzo. Opere non conformi alle norme realizzate da diversi condomini di uno stabile della zona di Rimini nord e che l’Amministrazione, dopo ripetuti solleciti, interverrà per rimuovere. Nella seduta di ieri la Giunta comunale ha infatti approvato i provvedimenti di demolizione di opere abusive per quattro appartamenti di una palazzina a Torre Pedrera, a pochi passi dal mare: si tratta soprattutto di balconi e spazi aperti che sono stati “adattati” a nuove funzioni aggiungendo pannelli scorrevoli in plexiglas o in vetro, in modo tale da creare un ambiente del tutto coperto.
Gli abusi sono stati rilevati per la prima volta dall’ufficio controllo edilizi del Comune già nell’estate del 2014: a seguito delle verifiche diversi privati si sono regolarizzati, ripristinando lo stato di fatto. In sei invece hanno ignorato l’ordinanza di demolizione emessa a suo tempo dal Comune: due hanno presentato ricorso e la loro situazione resta ancora in sospeso, mentre per gli altri quattro scatterà l’intervento dell’Amministrazione. La mancata esecuzione volontaria dell’ordinanza di demolizione comporta infatti che sia il Comune a intervenire coattivamente con la rimozione delle opere abusive, anche nell’ottica di equità nei confronti di coloro che sono già intervenuti in autonomia. Il Comune poi recupererà le spese necessarie per l’intervento coattivo dai privati che si sono resi responsabili dell’abuso.
19 febbraio
Operai sabotatori | Happiness fallita | Sammarinese in quarantena
Forza Italia contro il negazionismo, Rufo Spina: Comune investa di più
(Rimini) “Forza Italia non può che guardare con apprezzamento alle celebrazioni del Giorno del Ricordo che quest'anno, come anche negli ultimi, soprattutto da quando c'è la Biblioteca di Pietra, hanno visto la sinergia di idee e azioni tra ente Comune e associazioni degli esuli, le quali ancora dieci anni fa incontravano inspiegabili resistenze rispetto al fatto che la loro città organizzasse cerimonie civili e religiose coerenti non solo con i loro intendimenti, ma anche con la ratio prima della legge istitutiva della solennità civile”. Lo sottolinea Carlo Rufo Spina, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale di Forza Italia. “Gli incontri educativi e i discorsi alla cerimonia pubblica al porto hanno messo in luce finalmente la chiara condanna dei massacri delle foibe e delle deportazioni, subite dagli Italiani di Istria, Fiume e Dalmazia - e non solo loro - ad opera dell'esercito jugoslavo, pur offrendo una diversità di approcci, dalla storiografia alla memoria. Proprio in questo contesto, di generalizzata partecipazione consapevole ed emotiva, come si è visto anche al Teatro Galli, con lo spettacolo Esodo di Simone Cristicchi, risulta incomprensibile l'evento abietto che si sarebbe consumato nella notte del 13 febbraio, quando dei vandali - non voglio associarli ad una qualsiasi militanza politica, perché li eleverebbe -, auguriamoci per insipienza e volgare ignoranza dei fatti accaduti 70 anni fa, ha deciso di rimuovere il palo del Giardino "Vittime delle Foibe", gettare a terra le corone d'alloro e i fiocchi tricolori agli alberi. Sappiamo benissimo che non erano conseguenza della cerimonia ufficiale organizzata da Comune e associazioni degli esuli, ma erano pur segno di vicinanza e umana pietà per dei defunti morti in modo così atroce, sulla pelle dei quali è indegno fare una protesta o uno scontro politico, per cui ci deve essere una unanime condanna dell'oltraggio. Purtroppo atti vandalici si erano avuti anche alla Biblioteca di Pietra negli anni passati. Non possiamo che auspicare che prosegua ordinatamente la collaborazione istituzionale tra i soggetti preposti, dalle scuole al Comune alle associazioni, e che la cittadinanza affluisca sempre più alle cerimonie che sono ufficiali e di tutti! Questo è, come diciamo da quando approva mo la l. 92/2004 sotto il Governo Berlusconi, l'approccio auspicato dai promotori.
"Non si può pertanto che rimanere sconcertati di fronte a preoccupanti fenomeni di ignorante negazionismo o, peggio, di incomprensibile rivendicazione o giustificazione dello sterminio. Sarebbe infatti come compiere attività di negazionismo, giustificazionismo o rivendicazione dei fatti tragici collegati alla Shoa”. La circostanza “non è accettabile e noto con dispiacere che non risulta condannata altrettanto fermamente dalle amministrazioni pubbliche della nostra città.
"La preservazione della memoria del genocidio delle foibe è infatti un dovere di tutti e costituisce un'attività educativa che gli enti pubblici devono intensificare nelle scuole di ogni ordine e grado, perché il negazionismo infoiba la memoria e uccide una seconda volta".
Un monopattino sulla pigna di piazza Cavour
(Rimini) Una bravata, uno scherzo forse fatto a tarda ora, che si tradurrà in una denuncia. Chi oggi, nelle prime ore della mattina, ha attraversato piazza Cavour non avrà potuto fare a meno di notare il monopattino che faceva bella mostra di sé in cima alla fontana della pigna, uno dei simboli del centro storico cittadino. Ieri notte infatti, approfittando della tranquillità del lunedì, ignoti hanno deciso di lasciare il segno trasportando uno dei monopattini utilizzati per il servizio di sharing attivo sul territorio comunale di Rimini, all'interno della fontana, posizionandolo sul ripiano in alto, proprio accanto alla 'pigna'. Una bravata che però ha comportato una fonte di rischio per uno dei patrimoni artistici e culturali della città e che sulla base del Codice dei beni culturali e del paesaggio, ha comportato un avvio di indagini da parte della Polizia Locale. Il personale della Polizia Locale, in collaborazione con il gestore del servizio di sharing, sta infatti cercando di risalire all'autore, sia visionando i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza attive in piazza, sia risalendo attraverso il qr code ai dati dell'ultimo utente che ha noleggiato quel mezzo. Ad un primo controllo da parte dei vigili non risulterebbero danneggiamenti alla fontana, ma ogni condotta che in qualche modo rischia di pregiudicare la conservazione di un monumento storico costituisce un illecito penale. La Polizia Locale sta quindi proseguendo con le indagini e presenterà denuncia contro ignoti.
Vale la pena di ricordare che la fontana della pigna ha una lunga storia alle spalle. Eretta originariamente in epoca romana, fu ricostruita nel 1543 da Giovanni da Carrara nel rispetto dell'impianto originario. La bellezza e la forma dei giochi d'acqua incantò anche Leonardo da Vinci come lui stesso scrive: "Fassi un'armonia con le diverse cadute d'acqua, come vedesti alla fonte di Rimini, come vedesti addì 8 d'agosto 1502". Sulla sommità della fontana si trovava una piccola statua di San Paolo, sostituita nell'Ottocento dalla Pigna che dà il nome al monumento e che è divenuto un simbolo della piazza.