Venerdì, 21 Febbraio 2020 13:45

Furbetti ai cassonetti: 121 multe nel 2019

(Rimini) Sono state 121 le sanzioni della Polizia Locale di Rimini per il mancato rispetto delle disposizioni che regolano il corretto conferimento dei rifiuti. Il numero è in calo rispetto allo scorso anno, quando furono contate 150 infrazioni, riassestandosi sul dato del 2017, anno in cui è entrata in vigore l'ordinanza sindacale che regola il conferimento dei rifiuti da parte degli utenti e il corretto funzionamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati nel Comune di Rimini. Un dato in flessione, ascrivibile anche alla maggiore consapevolezza dell'attività di vigilanza portata avanti dalla Polizia Locale con l'indispensabile supporto delle Guardie Ecologiche Volontarie, "ma comunque rilevante – sottolinea l'assessore all'Ambiente Anna Montini – e che ci spinge a potenziare le azioni di controllo, affinché aumenti l'attenzione dei cittadini verso l'adozione di quelle semplici buone pratiche che servono all'ambiente e al miglioramento della qualità urbana".
L'ordinanza del Comune prevede la possibilità di procedere all'ispezione dei rifiuti lasciati al di fuori dei cassonetti stradali, allo scopo di assumere informazioni utili a identificare il responsabile dell'abbandono, consentendo alla Polizia municipale di procedere alla sanzione dei trasgressori (104 euro). Oltre all'abbandono dei sacchi fuori dai cassonetti – fenomeno che è causa di degrado urbano – i controlli sono mirati a verificare che il conferimento avvenga correttamente utilizzando i contenitori adatti per ogni tipologia del rifiuto (plastica, carta, vetro, indifferenziato, ecc).
"Sul fronte della raccolta differenziata il 2019 si è chiuso in linea con le previsioni, con un dato che sfiora il 69% - spiega l'assessore Montini – Una percentuale ottima, legata anche all'attenzione che l'Amministrazione e il gestore stanno dedicando per potenziare e migliorare i servizi per la raccolta dei rifiuti, servizi anche declinati in base al grado di urbanizzazione delle diverse zone del territorio comunale. un dato positivo che però non ci accontenta: sono convinta che si può fare ancora tanto e meglio per superare quel 70% che rappresenta l'obiettivo da raggiungere entro il 31 dicembre del 2020".
A rallentare la corsa verso il raggiungimento del target è una minore percentuale di raccolta differenziata durante la stagione estiva, mentre negli altri periodi dell'anno i dati mensili arrivano a superare il 70%. "E' un fattore endemico, che fa parte della nostra realtà ed legato alle milioni di presenze che incidono sulla quantità di rifiuto prodotto – spiega Montini – e sul quale dobbiamo lavorare, in particolare in relazione con gli operatori del settore turistico. Tanto si sta facendo sul fronte della sensibilizzazione rispetto alle tematiche ambientali, grazie anche alla scossa che abbiamo avuto dai ragazzi di Fridays for future e dai movimenti e associazioni attive sul territorio. Credo quindi che sia nostro compito valorizzare e diffondere queste energie cercando di allargare il coinvogimento della cittadinanza e degli operatori".

(Rimini) Si conclude oggi il ciclo di incontri con l’istituto professionale statale per i servizi commerciali “Luigi Einaudi” di Rimini, nell’ambito dei quali gli operatori della sezione polizia ferroviaria di Rimini hanno incontrato dodici classi in quattro giornate. Il progetto portato avanti dalla polizia ormai dal 2014 con la collaborazione e validazione del Ministero dell’Università e della ricerca scientifica, si prefigge l’obiettivo di diffondere tra i giovani la cultura della sicurezza, mettendoli in guardia dai rischi che l’ambiente ferroviario presenta.
Il titolo dell’iniziativa, “Train to be Cool: tanti like ai i poliziotti influencer”, fa riferimento alla doppia accezione di “train” ovvero di treno ma anche di formazione , e “cool“, “alla moda”, secondo il linguaggio giovanile. E gli operatori Polfer con questo progetto diventano degli “influencer” per i ragazzi, approcciandosi con empatia sono riusciti ad essere sommersi di “like”, diffondendo il messaggio educativo durante le lezioni a scuola, negli eventi di piazza e sui social.

Anche in questa occasione i poliziotti hanno incentrato le lezioni sulla sicurezza con la proiezione di slide e filmati, relativi a fatti di cronaca accaduti in alcune città italiane che hanno avuto come protagonisti i giovani, rimasti vittime di incidenti ferroviari derivati dall’inosservanza di semplici, ma spesso disattese, norme comportamentali.
Tra le condotte che mettono più a rischio l’incolumità personale vi è il pericolosissimo fenomeno del ‘selfie con il treno in arrivo’ , le pseudosfide di coraggio, spesso esibite da video reperibili in rete che mostrano performance che sono palesemente false, ma che possono ingenerare pericolosi fenomeni di emulazione.

Insieme agli alunni sono stati analizzati anche i comportamenti contrari alle norme che tutelano la salvaguardia dei patrimoni pubblici, come l’imbrattamento di sale d’attesa, carrozze ferroviarie, gli atti vandalici e il danneggiamento di materiale ferroviario, illustrando le conseguenze cui vanno incontro gli autori di questi gesti, quali denuncia penale e risarcimento danni e le conseguenze per la collettività, che patisce ritardi dovuti alla messa in sicurezza o cancellazione del treno danneggiato. Gli studenti che hanno partecipato, in totale 250, hanno da subito mostrato interesse, ringraziando il personale intervenuto per averli ‘redarguiti’ su comportamenti sbagliati in ambito ferroviario che minacciano l’incolumità delle persone.
Alla fine dell’incontro sono stati somministrati dei questionari di gradimento dei temi trattati, anonimi, ed i ragazzi hanno scritto delle piccole frasi molto significative. “… i poliziotti non vogliono che ci facciano del male”, “so che posso rivolgermi a loro in qualsiasi momento di bisogno”.

Grazie alla sensibilità della dirigenza e dei docenti dell’ Istituto Scolastico ed all'attenzione degli alunni, si è potuto sviluppare il concetto di sicurezza e fiducia nelle istituzioni, lavorando insieme su un format condiviso dal Servizio di Polizia Ferroviaria. Gli incontri proseguiranno anche nei prossimi mesi.

(Rimini) Si è conclusa ieri una vasta operazione per il controllo del territorio condotta dalla Polizia Locale di Rimini. Un intervento importante ed esteso, che ha coinvolto le 4 unità cinofile dei vigili e 21 uomini e donne in divisa, tra cui anche alcuni in abiti civili. L'operazione programmata, è stata organizzata per dare una risposta concreta ad alcuni esposti e  segnalazioni giunte in comando, per controllare le aree sensibili della città, con particolare riferimento al centro urbano. Un intervento trasversale, che fa parte dei servizi periodici di controllo condotti dalla Polizia Locale, con attività specifiche, a cui ha partecipato anche la squadra annonaria per il controllo delle attività commerciali.
Iniziata nel primo pomeriggio di ieri, verso le ore 15,30, l'operazione dei vigili è andata avanti fino a sera e si è conclusa oltre le ore 20. Nel mirino degli agenti soprattutto le zone segnalate con maggiore degrado e presenze anomale, segnalate dai cittadini residenti e oggetto di precedenti azioni di controllo da parte delle pattuglie di Polizia Locale. Le operazioni si sono concentrate soprattutto nell'area della Stazione ferroviaria e del Metromare, in alcune vie del Borgo Marina, nei capanni sul fiume Marecchia, nelle aree attigue alla banchine del porto canale e anche a San Giuliano, nella zona compresa tra via Sinistra del Porto e la sponda destra del Fiume Marecchia, dove è stato ispezionato, con l'indispensabile intervento dei cani poliziotto, l'Hotel delle Nazioni in via Ortigara 37.

Durante l'operazione sono state controllate ed identificate 61 persone di diverse nazionalità, tra cui anche diversi italiani. Nella zona del porto canale è intervento anche il personale del 118, chiamato dagli agenti, per soccorrere una persona le cui condizioni fisiche apparivano critiche. Dai controlli amministrativi è emerso un acconciatore abusivo di nazionalità marocchina, sul quale attualmente sono corso accertamenti.  
"Ci stiamo concentrando con azioni mirate su tutte quelle situazioni di degrado che conosciamo e che sono oggetto di segnalazioni da parte dei residenti. Come accade spesso in tutte le grandi città, ci sono zone più vulnerabili, per questo vengono organizzate queste operazioni che, intervenendo su larga scala, puntano alla prevenzione e al monitoraggio capillare, per garantire la massima sicurezza ai cittadini. Il contrasto alle situazioni di degrado, da tempo è al centro dell'attenzione dell'Amministrazione comunale, che sta investendo, ad esempio nell'area della stazione, risorse e progettualità in sinergia con la Regione e gli enti competenti, per dare la giusta valorizzazione ad una delle porte di accesso della città e per rendere più moderno e funzionale uno snodo strategico della nostra mobilità. Voglio ringraziare tutte le donne e gli uomini della Polizia Locale perché con azioni imponenti come quella di ieri, in cui sono intervenute tutte le unità cinofile e oltre 20 agenti, si riesce a dare una risposa concreta alle richieste dei cittadini e si contribuisce a creare un clima di sicurezza tra i residenti."

(Rimini) Il sindaco di Cattolica Mariano Gennari ha nominato il consigliere comunale Lucio Filippini alla carica di assessore assegnandogli le deleghe relative a cooperazione internazionale, diritti degli animali, verde pubblico, mobilità, viabilità e trasporti, sviluppo e recupero delle aree periferiche, ambiente, tutela del suolo, tutela del mare, tutela delle acque, pesca, parchi e riserve naturali, caccia.
La nomina del nuovo assessore lascia anche spazio tra i banchi della maggioranza ad nuova consigliera comunale, Claudia Venturini, che subentrerà a Filippini durante lo svolgimento del prossimo civico consesso previsto per lunedì 24 febbraio. Dal sindaco e dalla giunta tutta è arrivato l'augurio di un buon lavoro ad entrambi.
 
“Sono molto felice ed orgoglioso – spiega Filippini - di poter svolgere questo compito. Ringrazio il Sindaco Mariano per avermi dato questa opportunità e tutti gli assessori che mi hanno consigliato, aiutato e sostenuto nel prendere questa decisione, ed affiancato nel passaggio di consegne su alcune deleghe. Ringrazio i miei colleghi consiglieri con i quali abbiamo avuto un ottimo rapporto di collaborazione e scambio in questi anni di amministrazione e che mi hanno sostenuto in questa scelta”. Il neo Assessore raccoglie quanto di buono ha fatto l'amministrazione in ambito ambientale. “Voglio citare solo alcuni esempi – continua Filippini - in ambito Paesc come l'efficientamento energetico della piscina comunale, dello stadio Calbi, la sostituzione di corpi illuminanti stradali in varie vie cittadine con luci a led, l'acquisto di energia elettrica prodotta per il 100% da fonti rinnovabili per la pubblica illuminazione ed edifici comunali. Nella lotta alle plastiche con l'installazione di erogatori d'acqua all'interno dei plessi scolastici e la consegna di borracce riutilizzabili a tutti gli studenti ed il personale scolastico, l'ordinanza di divieto utilizzo di plastiche monouso per manifestazioni e per il consumo all'esterno di attività economiche. Ed ancora la piantumazione di nuove alberature, la micromobilità elettrica, lo sdoppiamento in alcune vie delle fognature. Penso inoltre alla realizzazione del prolungamento del molo di levante, per incrementare la sicurezza del porto e ridurre insabbiamento all'imboccatura. L'estensione della raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio comunale e l'applicazione della tariffa puntuale dei rifiuti, con il superamento degli obbiettivi regionali (73 %) di raccolta differenziata”.
 
A Filippini piace sottolineare che vorrà essere anche “l’assessore dei piccoli interventi”. “Il mio ruolo – prosegue - sarà più quello di portare a compimento ciò che è stato iniziato, apportando le modifiche e le migliorie necessarie. Particolare attenzione verrà data alla manutenzione del verde pubblico e dei parchi con l’introduzione dell’accordo quadro anche in questo settore. Lavorerò in stretta collaborazione con tutti gli altri Assessori. Ad esempio abbiamo appena concluso un progetto di orto scolastico con la Antonioli, mentre con la Olivieri c’è in cantiere un’iniziativa in ambito di divulgazione ambientale ed ecologica, che potrebbe avviarsi già da quest’anno, durante la festa dei fiori. L'Amministrazione si sta muovendo per verificare l’ipotesi di creare una comunità solare locale. Lavorerò con impegno sulla viabilità cercando di arrivare ad una visione di lungo, medio e corto termine. E già stata approvato il finanziamento per la ciclabile che collega San Giovanni a Via Allende e questa è una bellissima notizia sperando che incentivi tanti pendolari a raggiungere il posto di lavoro in bici. In ultimo mi piacerebbe moltissimo poter organizzare un festival di ecologia a Cattolica creando eventi, workshop, conferenze, spettacoli che abbiano come base tematica l’ambiente, l’ecologia e la salute in senso ampio. In questo anno vorrei porre le basi per adottare una politica vicina ai cittadini, che salvaguardi l’ambiente e che possa essere recepita anche dalle prossime Amministrazioni”.
 

Venerdì, 21 Febbraio 2020 11:01

21 febbraio

Lo Scuolabus non passa | Delfinario, arriva il bando | Aeradria, s’indaga sulle firme false

(Rimini) Anche quest’anno Confcommercio punta l’obiettivo sulla demografia d’impresa nelle città, con la 5^ edizione dello studio “Imprese e Città” elaborato dall’Ufficio Studi Confcommercio. L’analisi sull’evoluzione commerciale delle città riguarda 120 città medio-grandi e 10 Comuni di media dimensione, tra cui Rimini e prende in esame il trend in tre diversi step temporali: 2008, 2016 e 2019.

“Per quanto riguarda il dato generale – spiega il direttore di Confcommercio della provincia di Rimini, Andrea Castiglioni - si evince che a Rimini nel 2019 sono attive 2.024 imprese del commercio al dettaglio, di cui 777 ubicate nel centro e 1.247 al di fuori. Rispetto al 2008, si è registrato un calo totale di 142 imprese, di cui 17 nel centro storico e 125 fuori. Il dato già allarmante, diventa critico nel confronto con il 2016: se nel periodo 2008/2016 il centro storico aveva tenuto incrementando le imprese di 3 unità, nell’intervallo 2016/2019 registra -20 imprese. La tendenza fuori dal centro storico è invece in costante diminuzione: -52 imprese nel periodo 2008/2016 e un ulteriore -73 negli ultimi tre anni.

Guardando i dati relativi alle diverse categorie, è interessante notare nel centro storico la crescita, rispetto alle precedenti rilevazioni, degli esercizi non specializzati che includono la vendita al dettaglio di diverse tipologie di prodotti (+5 unità dal 2008: 43-48, +13 dal 2016: 35-48) ma che sono in costante diminuzione al di fuori del centro (rispettivamente -23 e -11 unità). Crescono anche le imprese che si occupano di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni in esercizi specializzati (in centro + 6 rispetto al 2008 e +2 rispetto al 2016) con un aumento di 9 unità anche fuori dal centro sul 2008, ma -3 sul 2016.

Le uniche categorie merceologiche analizzate che crescono costantemente sia in centro, sia fuori, sono le farmacie (anche per effetto della parziale liberalizzazione delle licenze: +5 e +1 in centro +1 e +1 fuori, nei due diversi intervalli temporali) e soprattutto le attività di vendita al dettaglio tramite corrispondenza, via Internet, porta a porta e distributori automatici: se nel 2008 erano in totale 31 aziende, nel 2016 sono diventate 63 per diventare 78 nel 2019 (in centro +15 dal 2008 e + 4 dal 2016, fuori +32 e +11).

Da sottolineare il dato sul dettaglio alimentare, che tra il 2008 e il 2016 aveva mostrato una tenuta anche nel centro storico guadagnando un esercizio e che invece mostra una perdita significativa comparato al dato 2019 (-12 unità) con una “migrazione” del comparto verso l’esterno della città: 154 negozi rispetto ai 133 del 2008 (+21) e ai 145 del 2016 (+9).

La nota dolente riguarda gli esercizi che si occupano di articoli culturali e ricreativi (libri, giornali, video e registrazioni musicali, articoli sportivi, giocattoli): dal 2008 in centro ne sono state chiusi ben 12 di cui 4 hanno cessato in questi ultimi tre anni e oggi ne rimangono 50. Fuori dal centro, dopo un bel rialzo tra il 2008 e il 2016 (da 96 a 101 esercizi) nel 2019 se ne registravano solamente 78 (-23 negozi rispetto alla precedente rilevazione). Una categoria in costante diminuzione a prescindere dalla dislocazione dell’attività, esattamente come i distributori di carburante (dal 2008 -5 nel centro e -12 fuori, dal 2016 -1 in centro e -1 fuori), i negozi di articoli per la casa e ferramenta (in centro -13 e fuori -28 sul 2008, -11 e -14 sul 2016) e i negozi specializzati in prodotti non alimentari quali abbigliamento, calzature, cosmetici, piante e fiori, ottica, fotografia, articoli per animali, gioiellerie, che hanno chiuso in centro 36 aziende dal 2008, di cui solo una dal 2016 e che fuori dal centro conoscono una crisi ancora più pressante (-58 dal 2008 e -5 dal 2016). Hanno infine andamento altalenante sia temporalmente, sia in base alla dislocazione, i tabacchi e il commercio ambulante.

Discorso a parte meritano invece i settori alberghiero e dei pubblici esercizi. Se gli alberghi mostrano un recupero negli ultimi tre anni (+7 in centro e +11 fuori), il saldo guardando al 2008 resta negativo: -22 nelle zone centrali e -38 fuori dal centro. I pubblici esercizi, al contrario, continuano la loro crescita costante negli anni, che li hanno portati, in centro, dai 330 del 2008 ai 353 odierni (+23) e dai 652 fuori dal centro ai 703 (+51) dell’ultimo rilevamento e addirittura +16 in centro e +15 fuori dal centro negli ultimi tre anni”.

“Purtroppo siamo ancora qui a dovere dar conto del calo delle piccole imprese del commercio al dettaglio – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino -. Il disinnesco degli aumenti Iva non è bastato a mantenere i consumi interni. A farne maggiormente le spese gli esercizi di vicinato, già oberati da costi di gestione elevatissimi fatti di imposte opprimenti, affitti elevati che risentiranno quest’anno anche della mancata proroga della cedolare secca sui canoni commerciali e burocrazia pressante che porta via tempo e denaro. Non è un caso che all’apertura della finestra per la presentazione delle domande di contributo per il Bando regionale dedicato a commercio e pubblici esercizi, il sito sia andato in tilt per l’eccesso di domande convergenti nel sistema, a testimonianza della grande richiesta di strumenti di sostegno. I dati parlano chiaro: le uniche imprese che crescono in centro sono farmacie e attività specializzate in informatica e telecomunicazioni, mentre le uniche imprese che crescono costantemente su tutto il territorio sono quelle del commercio on-line. Servono misure economiche tangibili come l’abbassamento delle tasse nazionali e locali per gli esercizi in sede fissa e una equa web tax. Ma il rilancio dei nostri centri e dei nostri borghi può e deve passare da una rigenerazione degli spazi urbani, in grado di mutare nuovamente le abitudini di fruizione e di acquisto. Serve dire basta alla costruzione di nuovi capannoni commerciali come è appena accaduto a Misano e come dovranno fare altri nostri territori, pena la desertificazione dei centri urbani. Servono città come luoghi di persone, fruibili a tutti, destinati ad aumentare il benessere dei cittadini e dei turisti e di conseguenza delle attività economiche e della collettività”.

Giovedì, 20 Febbraio 2020 16:31

Cultura, il Giudizio universale trasloca

(Rimini) Il timpano del Giudizio universale di Giovanni da Rimini (di proprietà della Diocesi di Rimini) sarà trasferito per 18 mesi nella sala dell'Arengo del Comune di Rimini, in uno degli spazi più prestigiosi di quello che dal 14 marzo diverrà Part, il nuovo museo di arte moderna e contemporanea. Ora c'è anche  il sì della Giunta comunale che, questa mattina, ha approvato lo schema di accordo con la Diocesi di Rimini per il prestito temporaneo e la movimentazione del "Giudizio universale" dalla sala del Giudizio del Museo di Rimini (dove è attualmente custodito) alla sala dell'Arengo. Il trasferimento, si legge, «dovrà avere una collocazione solo temporanea» per «un periodo di circa un anno e mezzo», trascorso il quale «il lavoro di Giovanni da Rimini potrà essere ricollocato nel Museo della Città, che, nel frattempo, in assenza dell'opera, potrà preparare il nuovo allestimento per ricollocarla in una posizione che ne esalti finalmente l'importanza, dentro una sezione interamente dedicata al Trecento Riminese»,
Il timpano del Giudizio Universale di Giovanni da Rimini verrà esposto in modo tale che nella corrispondente parete frontale della Sala dell'Arengo, nella cui parte bassa è stata opportunamente prevista una lunga seduta per i visitatori, non vi siano esposte opere d'arte contemporanee, con lo scopo di realizzare così uno "spazio compartimentato" in grado di garantire quell'isolamento necessario per una più mirata fruizione dell'opera in oggetto.  
L'opera, che è già stata smontata dalla sua collocazione precendente, è attualmente in corso di ripristino nelle sale del museo di Rimini, dove resterà fino alla sua movimentazione in piazza Cavour, nella sala dell'Arengo.

Ai visitatori saranno offerti gli strumenti comunicativi più idonei per la comprensione cultuale/culturale (teologica, simbolica, liturgica e sapienziale) del timpano del Giudizio Universale di Giovanni da Rimini, sia, possibilmente, nella Sala dell’Arengo, sia presso l’atrio d’ingresso al piano terra. In particolare, sarà la Diocesi di Rimini a curare questo aspetto informativo.
Una nuova sezione sul Trecento Riminese al museo L'obiettivo è quello di una rinnovata progettualità espositiva dell'attuale Museo della Città di Rimini con l'intento di «dare un nuovo risalto a quel periodo luminoso per la storia dell'arte che è il Trecento Riminese» anche attraverso una mappa ragionata con possibilità di focus mirati, con  un approccio interattivo e multimediale sulle eccellenze esistenti a Rimini e nel territorio riminese. «una valorizzazione – si legge nell'accordo - e una diversa collocazione delle opere presenti del Museo della Città», con la creazione di una sezione sul Trecento Riminese «scientificamente accurata e pregiata negli allestimenti».

"La Diocesi di Rimini - si legge nell'accordo - parteciperà attivamente, e in termini condivisi, alla fase progettuale di riorganizzazione/rigenerazione del Museo della Città (secondo quanto anticipato dall’Assessore alla Cultura del Comune di Rimini), con particolare riferimento alla nuova articolazione della sezione dedicata al Trecento Riminese e, più in generale, a tutte quelle opere, in deposito attualmente presso il Museo della Città (circa sessanta) e di proprietà della Diocesi di Rimini, soggette ad eventuale dislocazione rispetto all’attuale sistemazione".

(Rimini) Ancora in azione le unità cinofile della Polizia Locale che nella mattinata di ieri sono intervenute per controllare alcuni edifici abbandonati nella zona artigianale a nord di Rimini. Un servizio di controllo che nasce dall'attività di pattugliamento degli agenti che, monitorando le zone attigue ad alcuni edifici abbandonati a Viserba, Viserbella e Torre Pedrera, dove erano stati registrati spostamenti anomali, anche su segnalazione dei residenti, hanno deciso di estendere il controllo all'interno della strutture, facendo intervenite anche le unità cinofile. 

La squadra, composta da 6 agenti in divisa e 2 unità cinofile, è intervenuta dalle 6, 30 fino alle 13 su un perimetro esteso di territorio, comprendente diverse strutture dove sono stati trovati materassi, immondizia e oggetti usati per il bivacco. Al momento del controllo è stato trovato solo un cittadino  di origini bulgare che è stato identificato.

L'attività di prevenzione poi, con la proficua collaborazione dei poliziotti a quattro zampe,  Thor e Bruce,  si è estesa anche nella vicina zona artigianale a nord di Rimini, dove in un capannone adibito a magazzino e uffici, sono state trovate 24 persone di origini pakistane che dormivano e si organizzavano nel loro lavoro di volantinaggio e distribuzione dei giornali pubblicitari. Il magazzino, già conosciuto alle forze dell'ordine, infatti viene usato come base di stoccaggio e partenza dei furgoni che trasportano le bici e il materiale pubblicitario da distribuire.

Durante l'ispezione è intervenuto anche un funzionario dell'ufficio tecnico del Comune che ha verificato la destinazione d'uso dell'immobile. Dal controllo sono scaturite le comunicazioni d'obbligo previste sia per informare l'ufficio stranieri della Questura che gli uffici tecnici competenti. Sono stati attivati anche tutti gli accertamenti del caso finalizzati al rispetto delle norme sul lavoro, informato l'Ispettorato per le sue specifiche competenze.

Tutte le persone trovate sono state identificate e risultavano in regola con i documenti di soggiorno, contattato anche il proprietario dell'immobile per gli accertamenti sulla destinazione dei locali e sulla regolarità del contratto d'affitto.

(Rimini) Un esercito di un migliaio di atleti, armati sì di arco e frecce ma del tutto pacifico, sta per invadere Rimini. Sono i partecipanti alla 47esima edizione dei Campionati Italiani indoor e al 6° "Italian Challenge" internazionale per le divisioni arco olimpico, nudo e compound, l'ormai tradizionale gara a coppie che fa da preludio alla grande rassegna tricolore. L'appuntamento è fissato da venerdì 21 a domenica 23 febbraio, nei padiglioni B5-D5 di RiminiFiera, location ideale per manifestazioni sportive che per dimensioni e numeri di adesioni non possono essere ospitate in un palazzetto dello sport. Tutto è pronto dunque – a cominciare da una linea di tiro da Guinness, con 130 paglioni per i bersagli - per il grande spettacolo, ad ingresso gratuito per chi volesse godersi dal vivo le emozionanti sfide, che in ogni caso tutti potranno vivere anche da lontano grazie alle dirette di YouArco, canale ufficiale Youtube della Federazione Italiana Tiro con l'Arco. Sono infatti previste lunghe dirette per seguire lo svolgimento delle gare venerdì, sabato e domenica. Inoltre, nel fine settimana, saranno presenti anche le telecamere della Rai perché la televisione pubblica trasmetterà nei giorni seguenti un'ampia sintesi dedicata alle finali dei Tricolori Indoor. 
 

(Rimini) Sarà pubblicato nel giro di qualche giorno l'avviso pubblico per la concessione e la riqualificazione dell'ex delfinario, la struttura nel cuore di Marina Centro e che potrà diventare un importante luogo centrale dedicato ad attività legate all'ambiente. L’annuncio arriva dal comune di Rimini. Tra gli interessati, già da diversi mesi, si sono fatti avanti anche dalla Fondazione Cetacea, che deve lasciare la sua storica sede di Riccione, che il comune della Perla verde indende destinare ad altro.

La struttura, di proprietà del Demanio marittimo dello Stato, è tornato nella disponibilità dell'Amministrazione Comunale lo scorso anno, dopo la decadenza a seguito del fallimento dichiarato dal Tribunale di Rimini nel gennaio 2018. Con l'avviso pubblico in fase di definizione, spiegano dal comune, ci si rivolgerà a diverse tipologie di soggetti tra cui associazioni di volontariato e di promozione sociale, associazioni sportive dilettantistiche e altri privati impegnati in attività non a scopo di lucro, a cui sarà chiesto di presentare un progetto per dare nuova vita alla struttura, attraverso attività e funzioni ambientali, culturali, sportive, educative e del tempo libero (senza fini di lucro). L'utilizzo dell'immobile potrà avvenire solo dopo la rimozione delle opere abusive che sono state accertate nell'edificio e quindi a seguito dell'ottenimento degli appositi titoli e permessi edilizi. 

"Gli uffici stanno definendo gli ultimi dettagli dell'avviso pubblico che contiamo di pubblicare entro qualche giorno - spiega l'assessore all'Ambiente Anna Montini – Con questa operazione vogliamo raccogliere le proposte per trasformare un luogo ora in disuso in un nuovo polo educativo e ricreativo, riqualificandolo coerentemente alle vocazioni, allo spirito e alle nuove funzioni che sono alla base dell'intera rigenerazione urbana e ambientale che la città sta promuovendo anche attraverso il Parco del Mare".

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