(Rimini) Sfrecciando a 150km all’ora lungo la Superstrada di San Marino, nel bel mezzo di un pomeriggio di febbraio. E’ la velocità spaventosa registrata pochi giorni fa dal telelaser in dotazione alla Polizia Locale di Rimini, posizionato sul tratto riminese della SS72 dove si impone che non si possano superare i 70km/h. Un caso isolato da parte di un automobilista sconsiderato? Purtroppo no: solo il giorno seguente, infatti, questo poco edificante “record”  è stato stracciato da un altro pilota dall’acceleratore facile, capace nello stesso punto di far segnare sul tachimetro la velocità di 156km/h (cioè ben 86km/h in più di quanto consentito). Ovvia conseguenza per entrambi gli automobilisti sorpresi al volante è stata la sospensione della patente di guida da 6 a 12 mesi, decurtazione di 10 punti ed una multa salata, pari a 847 euro.
Sono solo due episodi registrati a distanza di poche ore l’uno dall’altro che testimoniano quanto spesso si corra sulle nostre strade, incuranti dei potenziali pericoli che si creano per la comunità. Da inizio dell’anno, quindi in poco meno di due mesi, sono state 23 le patenti ritirate dalla Polizia Locale per eccesso di velocità, in cinque casi legati a infrazioni eclatanti che - come gli ultimi due episodi segnalati – hanno fatto registrare di oltre 60 km/orari superiori al limite. Le altre 18 patenti sono invece state ritirate a seguito di violazioni comprese tra i 40 e 60 km/h oltre il limite: per gli automobilisti in questione è prevista la sospensione della patente di guida da 1 a 3 mesi, la decurtazione di 6 punti ed una multa di 544 euro.
“Superare il limite di 50, 60, 70 km orari significa non avere la consapevolezza di quale pericolo si crea, per la propria sicurezza e per gli altri utenti della strada – sottolinea l’assessore alla Polizia Locale Jamil Sadegholvaad – I due casi record rilevati sulla Superstrada di San Marino si aggiungono a tante altre infrazioni rilevate sulla stessa arteria stradale, con punte di velocità anche fino a 130km/H, che ne fanno una di quelle dove si tende a correre di più, come anche dimostrano le segnalazioni dei cittadini. Telelaser, scoutspeed, autovelox fissi sono strumentazioni indispensabili a supporto delle nostre pattuglie per scoraggiare certe abitudini pericolose e sanzionare chi mette a rischio l’incolumità di tutti. Non mi stancherò mai di ricordare che la violazione dei limiti di velocità non solo è tra le maggiori cause di incidenti stradali ma è anche quella che ne determina i peggiori effetti. Sono gli stessi cittadini a chiedere controlli e strumenti per monitorare e sanzionare questi comportamenti, preoccupati per la loro sicurezza. Per questo la Polizia Locale per quanto di sua competenza continuerà nell’intensa attività di controllo attraverso tutti gli strumenti a disposizione”. 

Martedì, 25 Febbraio 2020 12:56

25 febbraio

Quattro medici in quarantena | Nessun contagiato in Romagna | “Non è l’Apocalisse”

(Rimini) Questa mattina in prefettura a Rimini si è riunito il Centro coordinamento soccorsi, cui hanno partecipato il presidente della Provincia, Riziero Santi, i sindaci e i rappresentanti della Sanità territoriale, dell’ Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, delle forze dell’ordine, dell’Ufficio scolastico provinciale, della Croce rossa e del volontariato provinciale di protezione civile, per affrontare le problematiche connesse all’esecuzione dell’ordinanza contingibile e urgente adottata nella giornata di ieri dal Ministro della Salute, d’intesa con il Presidente della Regione e contenente “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019”, quest’ultimo ormai conosciuto come “Corona virus”.

Di seguito il comunivato ufficiale diramato dalla Prefettura:

Il Prefetto ha richiamato il contenuto dell’Ordinanza, evidenziando la necessità di condividere le modalità di applicazione, possibilmente uniformi, delle disposizioni al fine di garantire la tutela della salute della popolazione, senza ingenerare allarmismi, e, in ogni caso, senza pregiudicare lo svolgimento delle attività economiche, ove possibile.

Nel corso dell’incontro, il dott. Stefano Busetti, Direttore Sanitario dell’AUSL Romagna ha informato che al momento non vi sono casi positivi di pazienti affetti da coronavirus nella provincia di Rimini, così come in Romagna.

E’ massima l'attenzione dell’Autorità Sanitaria, in costante raccordo con le autorità regionali e ministeriali, per tenere monitorata la situazione e le sue evoluzioni. Secondo il principio di massima precauzione, l’AUSL è pronta ad attivare eventuali ulteriori modalità operative e logistiche ed eventualmente a predisporre appositi spazi, in caso si rendesse necessaria la presa in carico di pazienti, in condizioni di massima sicurezza, come da protocolli già condivisi.

Il dott. Busetti, nell’informare che al momento le attività sanitarie - erogazione di visite, esami e prestazioni - non subiscono sospensioni, ha precisato che restano validi gli inviti ad adottare le normali misure d’igiene e prevenzione già previste per l'influenza, come lavarsi bene e spesso le mani per almeno venti secondi ed evitare se possibile contatti con persone che abbiano sintomi influenzali.

Il Presidente della Provincia Riziero Santi ha sottolineato l’esigenza di gestire l’attività di prevenzione in maniera condivisa e coordinata, secondo le indicazioni di cui all’ordinanza, peraltro suscettibile di aggiornamenti, facendo attenzione a informare in maniera mirata i cittadini.

Il Sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, partendo dalla constatazione che si tratta di una situazione in divenire ha evidenziato l’esigenza che le misure di prevenzione e contrasto ora definite possano essere ricalibrate in relazione all’evoluzione del fenomeno. In questo senso la Regione Emilia Romagna e il Ministero della Salute, nella titolarità della funzione, hanno dato massima disponibilità ai Sindaci e ai presidenti di Provincia nel recepire le esigenze che emergono dai territori. Il sindaco ha dato conferma dell’intenzione della Regione Emilia Romagna di emanare una circolare interpretativa dell’ordinanza che possa agevolare la sua applicazione.

Il Sindaco Gnassi ed il Prefetto Camporota hanno sottolineato nuovamente l’importanza di un’azione coordinata, sulla base delle indicazioni, di volta in volta diramate dalla Regione Emilia-Romagna: proseguirà l’attività di coordinamento dei Sindaci, presso la sede della Prefettura, con una condivisione costante dell’attività di monitoraggio e informazione su tutto il territorio provinciale.

 La riunione ha visto poi gli interventi di numerosi Sindaci, i quali hanno espresso alcuni dubbi interpretativi in merito al contenuto dell’Ordinanza in questione, riferiti, in particolare, alle disposizioni inerenti la “sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportivo, ecc., svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico” e l’adozione dei relativi provvedimenti sindacali; sul punto hanno chiesto al Prefetto di porre la questione in sede di videoconferenza con la Regione Emilia-Romagna, convocata per le prime ore del pomeriggio.

L’incontro è stato aggiornato a domani 25 febbraio alla stessa ora.

(Rimini) La direzione aziendale della Asl Romagna ha inviato un messaggio di cordoglio per la scomparsa dell’oncologo Dino Amadori (nella foto, durante la sua partecipazione al Meeting lo scorso anno). “Con la scomparsa del Professor Dino Amadori la Romagna, ma non solo, perde un pioniere della lotta contro il cancro e un uomo di grande valore. Il suo impegno è andato ben al di là della professione, interpretata nel segno dell'ascolto e di una rara capacità di alimentare sempre la speranza, sconfinando nel contesto sociale, attraverso un impegno costante e prezioso che ha trovato la massima espressione nella straordinaria "invenzione" dell'Istituto Oncologico Romagnolo (Ior), per non citare le iniziative umanitarie nei Paesi Africani. Dino Amadori ha assicurato, nel corso di tutti questi anni, un contributo fondamentale allo sviluppo della sanità di questo territorio, che ha avuto coronamento nella realizzazione dell'IRST di Meldola, e sempre attraverso un confronto leale e cotruttivo. Con un sentimento di sgomento e dolore ci uniamo alle preghiere dei familiari”.

(Rimini) In una lettera indirizzata alla direzione territoriale di Trenitalia, le organizzazioni sindacali Fit Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti rilevano il “disinteresse della società in merito al rilancio e all’estensione delle attività manutentive dell’Omc Locomotive di Rimini”, fatto che “si è reso ancor più evidente dopo l’ultimo incontro tra le parti del 10 febbraio 2020”. Eppure, spiegano i sindacati, “un percorso di riconversione professionale e di investimenti infrastrutturali mirati, era stato condiviso sia con un verbale di incontro il 07/03/2019 e sia con l’accordo del 09/07/2019. Ma, ad oggi, questo percorso di rilancio e di estensione delle potenzialità dell'Impianto è di fatto fermo”.

Per converso, “si fa largo la volontà della Società di non assumere addetti in uscita per pensionamento, né di programmare un piano formativo mirato a mantenere le professionalità necessarie alla tenuta produttiva dello Stabilimento. Scelte che se venissero confermate aprirebbero scenari preoccupanti per la tenuta del fattore lavoro. Da aggiungere che, l’accordo nazionale del 23 aprile 2018, prevedeva un aumento delle internalizzazioni e la riduzione di attività affidate all’esterno confermando il ruolo strategico della manutenzione di Trenitalia, ruolo strategico da valorizzare anche a livello territoriale (si veda il verbale del 09/07/2019)”.

Pertanto, “a tutela dell’occupazione all’interno dello stabilimento Omc Locomotive di Rimini e della tenuta produttiva dello stabilimento industriale, che tra l’altro occupa anche lavoratrici e lavoratori degli appalti ferroviari, le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale con conseguente attivazione delle procedure di raffreddamento”.

 

Lunedì, 24 Febbraio 2020 15:42

Riccione, il coronavirus blocca i cantieri

(Rimini) In seguito alle misure di prevenzione messe a punto dagli enti regionali per contrastare il diffondersi del corona-virus, da questa mattina sono momentaneamente fermi i lavori al cantiere di riqualificazione della passeggiata Goethe e Shakespeare. Un'ordinanza sul Coronavirus emessa dal Presidente della Regione
Basilicata, Vito Bardi ha stabilito che "tutti i cittadini che rientrano in Basilicata provenienti dal Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria o che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni dovranno rimanere in quarantena presso il proprio domicilio per 14 giorni, comunicando la propria presenza ai competenti servizi di sanità pubblica". La ditta che sta eseguendo i lavori per la passeggiata Goethe e Shakespeare, con sede a Sansepolcro (Arezzo) per il cantiere di Riccione ha assunto, ovviamente con regolare contratto di lavoro, alcuni operai originari della regione Basilicata che questa mattina però non si sono presentati sul cantiere per non dover incorrere nella quarantena obbligatoria al rientro a casa dall'Emilia Romagna. 
"Gli uffici tecnici del comune, i dirigenti, la società incaricata dei lavori e io stessa siamo a lavoro per poter trovare una soluzione nel giro di pochi giorni", ha dichiarato l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti.  

Lunedì, 24 Febbraio 2020 15:39

24 febbraio

Coronavirus ferma tutti | Pasqua a rischio | Paura sulla Marecchiese

(Rimini) Un’orchestra intera in nove metri quadri, due di profondità e 4,5 di lunghezza. E’ la potenza dell’organo della chiesa di Santa Maria dei Servi a Rimini, che ora però, a cento anni dalla realizzazione, necessita di un restyling in tre fasi.

“Fu mio bisnonno Giovanni a costruire l’organo”, racconta Saverio Anselmi Tamburini, che ha raccolto in eredità l’attività di famiglia. “Era nato a Bagnavacallo, era un romagnolo. Quando arrivò a Rimini nel 1920 per realizzare quest’opera, ne aveva costruiti già 70: era il suo settantunesimo (ad oggi la Tamburini di organi ne ha realizzati circa 1.100, ndr). Aveva iniziato nel 1893, quando fondò la ditta che continua oggi con me”.

L’organo dei Servi non è uno strumento comune, è infatti caratterizzato da quella che gli esperti chiamano trasmissione criomatica. “E’ un organo a canne a trasmissione tubolare pneumatica, con sistema a doppio scomparto, che permette di suonare gli stessi registri in modo indipendente sulle due tastiere. Da qui il vantaggio: in poco spazio si possono ottenere davvero tanti diversi timbri sonori. Un organo è come una piccola orchestra in pochissimo spazio”.

I lavori allo strumento monumentale, di proprietà della diocesi, inizieranno a fine giugno e, per quanto riguarda la prima fase, dureranno due settimane. In tempo per festeggiare il compleanno centenario, in ottobre. “Restaureremo il meccanismo criomatico e l’accordatura generale”, spiega Tamburini. Successivamente, ma la data è ancora da stabilire, bisognerà trattare l’organo contro i tarli, “che se lo stanno mangiando”, e ancora più in là, quando ci saranno i soldi, si penserà a sostituire la pelle dei mantici.

La spesa si aggira attorno ai 10mila euro, soldo più soldo meno. Ognuno che lo desideri, può contribuire al restauro dell’organo della chiesa dei Servi partecipando alla raccolta fondi promossa dai club Agorà Rimini 11 e Inner Wheel Rimini e Riviera, distretto 209. E’ stato aperto un conto corrente proprio per raccogliere le donazioni presso RivieraBanca Credito Cooperativo, IBAN IT96P0899524213026000082437. Il progetto di restauro sarà presentato oggi alle 16 nella chiesa di Santa Maria dei Servi da Saverio Anselmi Tamburini, dallo studioso Auro Panzetta e soprattutto dal maestro Paolo Accardi che regalerà all’uditorio le magiche note del monumentale strumento.

(Rimini) Che cosa accadde nelle selve riminesi agli inizi del XIV secolo? Quale creatura terrorizzava la popolazione locale? Le risposte sono nel film "Draconis: la storia del Drago di Rimini”, che riporta alla luce una storia rimasta sopita per oltre 600 anni sulla natura del profondo rapporto tra il drago e la famiglia Malatesta. Il progetto per la realizzazione del film documentario è stato supportato da Comune di Rimini, Unione della Valconca e Unione Comuni Valmarecchia. Da oggi è online il primo trailer.

(Rimini) La nuova sfida della Fondazione Karis parla riccionese. E’ stato infatti presentato oggi al palazzo del turismo di Riccione il progetto di recupero e ricostruzione della ex colonia estiva della "Serenella" e della sua trasformazione in nuovo polo scolastico, formativo e culturale: il Kampus. Sarà una nuova scuola multifunzionale e inclusiva, inserita in un più ampio progetto di rilancio urbano, di superamento delle attuali condizioni di degrado e abbandono, dell'area del Marano. La nuova struttura s'inquadra nella nuova logica di una funzione urbana diversificata, inserita in un contesto ad alto contenuto turistico ricettivo. Lo rivitalizza, aprendolo a un nuovi modi di fruizione e di vita urbana, anche al di fuori della stagione turistica. Obbiettivi centrali nei piani di riqualificazione e rilancio della zona Marano, indicati dall'amministrazione comunale della Perla Verde.
"E' con grande soddisfazione che oggi sono qui, perché fin dall'inizio del mio mandato, ho creduto fortemente che creare un polo scolastico, in un'area così ampia, vicina al mare e porta d'ingresso di Riccione Nord, era non solo un'ottima idea, ma soprattutto un progetto necessario per qualificare una zona bellissima della nostra Riccione nonostante abbia vissuto fasi alterne. La nostra idea era proprio quella di un cosiddetto campus, dove nonostante il termine sia latino, oggi il nome richiama alla mente le Università americane, le città-studio moderne, un polo scolastico ampio, dove gli studenti possano trovare tutto quello che serve loro, sia per la crescita culturale, fisica, sportiva, sociale e perché no! anche politica. Politica è proprio questo saper guardare oltre, saper capire gli spazi e come usarli e riqualificarli. Questo progetto "Kampus" è un primo importantissimo passo verso quel polo degli studi che può diventare un polo di attrazione per la città intera. Un punto di partenza che definisce in autorevolezza il territorio di Riccione, che così facendo amplia la propria offerta a 360 gradi inserendola in un contesto di riqualificazione urbana”, ha sottolineato il sindaco Renata Tosi.

La "Serenella", l'area interessata dal progetto, comprende un edificio in disuso di tre piani di 1.600 metri quadri di superficie complessiva, collegata a nord-ovest con uno spazio verde e in stato di abbandono di 14mila metri quadri. A sua volta connesso con un'altra zona verde abbandonata di 9mila metri quadri, collocata alle spalle dell'ex colonia estiva "Le Conchiglie". La progettazione architettonica del Kampus è curata da Lombardini22, gruppo leader nello scenario italiano dell'architettura e dell'ingegneria, mentre la progettazione strutturale ed impiantistica è seguita dalla società di ingegneria Polistudio A.E.S., con una particolare attenzione a renderla una scuola innovativa, sostenibile e funzionale. Il progetto prevede il recupero, la ricostruzione e la destinazione dell'edificio a nuovo contenitore scolastico. Al suo interno, aule, palestra, mensa, laboratori didattici, biblioteca multimediale. L'esterno si caratterizzerà, invece, per un utilizzo degli spazi verdi come parte integrante della vita quotidiana della scuola, con zone pensate per diventare aule all'aperto, un grande orto didattico e aree dedicate agli sport outdoor. Il polo educativo, costruito con materiali ecocompatibili, seguendo principi di sostenibilità energetica e strutturale, si raccorderà agevolmente con piste ciclabili e cammini pedonali del nuovo lungomare di Riccione. Funzione essenziale per facilitare l'accesso al "Kampus" non solo ai suoi studenti. Infatti, le sue strutture sportive saranno aperte all'intera cittadinanza di Riccione. Senza dimenticare un'altra parte essenziale del progetto: la ricerca di una dimensione di necessaria bellezza architettonica, intesa quale primario valore educativo da offrire a bambini, adolescenti e ragazzi, destinati ad "abitare" il "Kampus". Costruzione del nuovo edificio e della nuova area verde hanno l'obiettivo di raggiungere il momento del taglio del nastro, entro i prossimi due anni.

"Il nuovo Kampus è esempio concreto di uno dei principi base che guidano la nostra fondazione: la sussidiarietà. Persone normali, privati cittadini, che si organizzano per rispondere a un bisogno, offrire agli altri un'opera utile. Individui che svolgono un'attività a favore della collettività. Operiamo in dialogo e in collaborazione con le Istituzioni, facciamo ciò che loro non possono o non riescono a fare. E di collaborazione, disponibilità al confronto dobbiamo ringraziare l'amministrazione cittadina, soprattutto per avere compreso il valore umano e sociale della nostra iniziativa. Il progetto è un modo per rispondere alla provocazione di una realtà e di un mondo in costate cambiamento. La scuola, la sfida educativa insita nel suo essere tale e che affrontiamo ogni giorno insieme alle famiglie di ognuno dei nostri ragazzi, ci chiede di cambiare, crescere, miglioraci. Con il Kampus di Riccione iniziamo un cammino, un'avventura, lunga e difficile. Lo facciamo chiedendo l'aiuto di tutti. Lanceremo una grande raccolta fondi. Il nostro obiettivo è costruire il futuro dei giovani. Un obiettivo fondamentale per tutti. Un buona scuola aiuta a fare crescere persone libere, coscienti di sé e della realtà, in grado di mettere a servizio della società il proprio retaggio culturale. E in un oggi di vera emergenza educativa, fatto di dispersione scolastica, famiglie sole o disarmate di fronte all'educazione dei figli, di un rapporto scuola e inserimento nel mondo del lavoro difficile, il nostro progetto assume ancora più importanza”, ha spiegato Lucia Zanotti, presidente Fondazione Karis.
 
Il progetto, una volta approvato e concordato in forma definitiva con gli uffici dell'amministrazione comunale, prevede un investimento complessivo di circa 7milioni di euro.  La "Fondazione Karis" grazie alla sua attività istituzionale, di relazione e collaborazione con imprese, donazioni, associazioni di categoria, enti pubblici e privati, coprirà una cifra attorno ai 4milioni. I restanti 3 milioni arriveranno da una grande campagna di raccolta fondi, avviata da "Karis" in collaborazione con "Fondazione Italia Per il Dono". Iniziativa a cui tutti possono contribuire: singoli, famiglie, forze sociali e culturali. Una campagna articolata, con diverse modalità di adesione: dalle piccole donazioni individuali a quelle per le grandi aziende. Il lancio della raccolta fondi in programma a livello è in programma a Riccione per i prossimi 28 e 29 marzo, in una due giorni spettacoli organizzata al "Playhall".
 

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