Successo per il tour internazionale di Mecozzi
(Rimini) “Sala piena, pubblico sconvolgente, di quelli il cui calore ti avvolge sul palco sin dall’inizio. Standing ovation finale, la chiesa che si trasforma in un club dei migliori”. Sono le parole tratte dal Diario del Tour di Federico Mecozzi su Faremusica.it. Dopo Londra, con il concerto del 14 febbraio presso “St Pancras Old Church”, Federico e la sua band hanno proseguito il viaggio alla volta di Parigi (16 febbraio), Porto (23 febbraio), Berna ( 26 febbraio) e domani a Berlino venerdì 28 febbraio.
Federico Mecozzi in questi giorni è impegnato nel tour che tocca le principali città d’Europa che si concluderà il 16 e 17 maggio al Teatro Galli di Rimini. Durante il tour l’artista, da dieci anni al fianco di Ludovico Einaudi in tutti i principali teatri e auditorium del mondo, sta ora girando con il suo suo album d'esordio “Awakening” prodotto da Cristian Bonato (Numeri Recording) e uscito per Warner Music Italy. Accompagnato dalla sua band composta dai musicisti riminesi Massimo Marches (chitarre, elettronica), Tommy Graziani (batteria, percussioni), Stefano Zambardino (tastiere),Veronica Conti (violoncello) e Cristian Bonato (ingegnere del suono, produzione) Federico Mecozzi sta riscuotendo un notevole successo.
Proseguono intanto le prevendite per l’evento di domenica 17 maggio. Lo spettacolo “Awakening” si chiuderà a Rimini in una versione totalmente rinnovata. L’album del giovane polistrumentista riminese rielaborato e riarrangiato completamente da Federico stesso, verrà per la prima volta eseguito con l'orchestra Sinfonica Rimini Classica.
La prevendita del concerto, organizzato dall’associazione culturale Rimini Classica e realizzato con il sostegno della Clinica Nuova Ricerca (nell’ambito dei festeggiamenti per il suo 40esimo anniversario) e del Comune di Rimini, è aperta dal 14 febbraio presso l'ENI Station di Gori Ercole a Rimini (via Marecchiese, 284) e sul circuito Liveticket. In questo evento il viaggio di “Awakening” sarà stravolto, riscritto da Federico Mecozzi e diventerà come una sinfonia, dove il colore predominante sarà quello dell’orchestra.
Coronavirus, Federconsumatori: preoccupanti contraccolpi nel settore turistico
(Rimini) “Oltre alle immediate conseguenze sulla salute pubblica, si stanno verificando preoccupanti contraccolpi nel settore turistico, molte persone stanno esprimendo la necessità di annullare o modificare prenotazioni alberghiere e/o biglietti aerei e ferroviari proprio in seguito agli ultimi aggiornamenti sulla questione”. Al coro di chi ha già lanciato l’allarme si unisce anche Federconsumatori Rimini. “Molti Paesi inoltre stanno adottando misure straordinarie di contenimento, negando o condizionando l’accesso ai viaggiatori provenienti dai luoghi in cui siano stati accertati casi conclamati di infezione, Italia compresa”.
Per queste ragioni Federconsumatori ha chiesto misure straordinarie da parte del Ministero del Turismo per consentire la modifica di prenotazione di voli e hotel senza penali.
“Considerando l’eccezionalità della situazione e l’elevato numero di utenti coinvolti, Federconsumatori ha trasmesso una comunicazione al Ministro Dario Franceschini richiedendo l’adozione di misure straordinarie dirette a tour operator, agenzie di viaggi, compagnie aeree, strutture alberghiere e altri operatori del settore, in modo che i soggetti in questione consentano, la modifica senza penali delle prenotazioni effettuate. L’attuazione di provvedimenti in questo senso appare sempre più urgente, oltretutto a fronte dei numerosissimi cittadini che ci segnalano di aver contattato le strutture di riferimento chiedendo la modifica della prenotazione (es. con lo spostamento del periodo di soggiorno ed il riconoscimento di un voucher per gli importi pagati), ricevendo tuttavia esclusivamente riscontri negativi”, spiega Federconsumatori. “La nostra Associazione ha inoltre sottolineato la necessità di un incontro, al fine di illustrare al Ministro le principali criticità e di concordare insieme le misure da adottare”.
Parallelamente, “stiamo procedendo ad inoltrare una richiesta specifica a Trenitalia e Italo perché consentano la modifica dei biglietti per le destinazioni situate nelle cosiddette “zone gialle” o, in alternativa, l’emissione di un voucher sostitutivo dei titoli di viaggio acquistati. I cittadini non possono essere lasciati nell’indeterminatezza, in una situazione tanto eccezionale e critica le decisioni in materia di rimborsi e modifiche delle prenotazioni non possono essere rimesse alla ordinarietà dei comportamenti o alla discrezionalità degli operatori. È quindi necessario con la massima urgenza un intervento istituzionale”.
In seguito al crollo delle prenotazioni e agli effetti sulla frequentazione dei pubblici esercizi, “l’emergenza coronavirus si sta ripercuotendo negativamente in misura rilevante sulla economia commerciale e turistica del nostro territorio. Sarebbe necessaria ad una azione congiunta da parte di tutte le associazioni per allentare la preoccupazione ed il panico che si è diffuso, attraverso una corretta informazione e consapevolezza e misure a sostegno di visitatori e clienti. Per informazioni contattare l'ufficio di Segreteria di Federconsumatori Rimini dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.00 al numero 0541.779989”.
27 febbraio
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Economia, Confesercenti chiede tavolo provinciale per contrastare ripercussioni coronavirus
(Rimini) Le ripercussioni della diffusione del Coronavirus si stanno facendo sentire sugli operatori del territorio e Confesercenti della provincia di Rimini chiede di istituire urgentemente un "Tavolo dell'economia" provinciale che coordini le misure da adottare. "Sarebbe stato sufficiente per chiunque un giro al mercato settimanale a Rimini, questa mattina, per capire a colpo d'occhio di come la situazione sia critica: pochissima gente fra i banchi e anche qualche stallo vuoto – osserva Fabrizio Vagnini, presidente provinciale Confesercenti -. Siamo preoccupati per la ricaduta pesante che la situazione avrà sulle imprese e attività commerciali e del turismo. Le misure precauzionali necessarie, serve responsabilità e non allarmismo, ma non dimentichiamoci delle nostre imprese".
L'adozione di misure a macchia di leopardo da parte dei Comuni non aiuta, continua Vagnini. "Un esempio è quello dei mercati settimanali, sospesi a Morciano, Cattolica, San Clemente, ma anche Novafeltria, mentre altrove continuano. E' chiaro che occorre una cabina di regia a livello sovracomunale, magari coordinata dalla Provincia, che riunisca enti locali, categorie, sindacati e anche il mondo del credito, per coordinare i provvedimenti per garantire la tenuta delle attività economiche, già provate da consumi interni in calo".
Al Governo, Confesercenti ha già chiesto la sospensione dei mutui e dei versamenti tributari e contributivi, l'accesso agli ammortizzatori sociali per evitare ripercussioni importanti sui lavoratori, l'accesso agevolato al credito e/o ai fondi di garanzia ed una revisione degli ISA. "Lanciamo un appello anche alle banche del territorio per iniziative concrete di sostegno all'economia, come moratorie dei mutui e linee di credito specifiche. Chiediamo inoltre ai governi locali la sospensione dei pagamenti delle tasse comunali, in via prioritaria la TARI".
"Siamo preoccupati perché il nome di Rimini legato al coronavirus sta rimbalzando in tutto il mondo – aggiunge Mirco Pari, direttore Confesercenti provinciale -. Siamo un'area turistica e questa emergenza lascerà a lungo strascichi su tutto il tessuto economico, nonché sull'immagine del territorio. Già vediamo gli effetti sull'indotto, ad esempio, della posticipazione di fiere importanti a Rimini e a Bologna. E' il momento di non perdere la calma e di agire razionalmente, facendo circolare informazioni corrette e prendendo decisioni univoche a livello provinciale per il bene di tutti gli operatori".
Cassa integrazione e liquidità alle imprese: le richieste di Bonaccini al governo
(Rimini) Provvedimenti e risorse per i territori colpiti e non limitati alle sole zone rosse, perché le ripercussioni economiche sono ben più ampie; azzeramento dei cosiddetti ‘contatori’ per far ripartire la Cassa integrazione e lo sblocco immediato dei fondi che Regioni e Inps hanno ferme per la Cassa in deroga, per dare loro immediata capacità di manovra sul fronte degli ammortizzatori sociali nei loro territori; assicurare liquidità alle imprese per superare lo stallo determinatosi in questi giorni; sostegno a partire ai settori del turismo, del commercio, culturale e dei servizi. Sono le tre misure che, nell’immediato, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, chiede al Governo per fronteggiare le conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus, sulle quali intende confrontarsi con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell’incontro che avranno già nei prossimi giorni, al quale parteciperà anche una delegazione delle Regioni più colpite.
“Come ho anticipato in videoconferenza e con una lettera che ho inviato al presidente Conte a nome delle Regioni dopo aver ricevuto subito la sua disponibilità a incontrarci- spiega Bonaccini- occorre definire subito gli strumenti normativi e le risorse finanziarie necessarie a contrastare l’impatto dell’emergenza sul sistema delle imprese e sull’occupazione, per tutelare produzioni e lavoro”.
“Abbiamo addirittura aziende costrette a chiudere o sospendere la propria attività perché una parte significativa del personale è messa in quarantena. Per queste aziende fermarsi significa non rispettare impegni contrattuali, avere problemi con banche e fornitori, non poter pagare gli stipendi”.
Come noto, “poiché siamo nella fase finale del cosiddetto quinquennio mobile per la Cassa integrazione ordinaria e straordinaria e molte imprese hanno esaurito il ‘contatore’, è necessario un provvedimento strutturale per riaprire l’accesso agli ammortizzatori sociali. E abbiamo problemi con le piccole e le micro-imprese, per le quali è necessario accedere alla Cassa in deroga”.
“Altro comparto fortemente in difficoltà è quello del turismo. In attesa di dati certi, si registrano però già disdette in serie con anche eventi, meeting e congressi saltata, come ci hanno confermato operatori e amministratori locali che abbiamo incontrato oggi in Regione. Lo stesso- prosegue- vale per il commercio, di fronte anche alle necessarie misure precauzionali adottate, come per tutti gli operatori del pubblico spettacolo: cinema, teatri, discoteche, ecc. sono chiusi nella nostra Regione a seguito dell’ordinanza emessa d’intesa col Ministero della Salute e non è immaginabile che l’onere economico del provvedimento ricada solo su di loro”.
“Più in generale, è concreta la possibilità che si determinino le condizioni per una stagnazione economica le cui conseguenze potrebbero portare a una emergenza sociale ed economica da scongiurare con ogni mezzo, adottando misure a tutela della produzione, dell’occupazione e dello sviluppo. Anche per questo è indispensabile assicurare liquidità alle imprese attraverso l’accesso al credito, pena l’impossibilità di far fronte ai pagamenti e con il rischio di crisi a catena. Stiamo parlando, ricordo, di aree nelle quali si crea la quota più consistente del Pil dell’intero Paese”.
Bonaccini ribadisce l’imprescindibile necessità che le misure non siano circoscritte alle sole zone rosse, in quanto sono colpite gravemente, seppur in modo diverso, imprese, filiere produttive e comparti in altre zone, come l’Emilia-Romagna, che non possono essere escluse o trascurate. Per questo chiede al Governo tre provvedimenti immediati. I primi due sugli ammortizzatori sociali, perché si valuti l’opportunità di azzerare i contatori della Cassa integrazione guadagni e la possibilità di sbloccare le risorse non spese della Cassa in deroga, per assicurare continuità di reddito ai lavoratori. Terzo, il Governo metta in campo strumenti immediati per l’accesso al credito da parte delle aziende per impedire crisi di liquidità”. C’è infine “un fattore altrettanto strategico, che riguarda la nostra presenza nel mondo e del mondo in Italia: da un lato quindi la presenza sui mercati esteri e dell’internazionalizzazione delle nostre imprese, soprattutto in Regioni con una capacità di export fra le più elevate in Europa, dall’altro i flussi turistici nel nostro Paese”.
Ecco perché, ad esempio, “insieme ai presidenti di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, stiamo inviando una nota congiunta al presidente del Consiglio sul tema degli enti fieristici: tutti i calendari sono stati rivisti e tutte le manifestazioni internazionali spostate. Serve pertanto una presa in carico tempestiva anche di questo problema, di fronte alla possibilità di un fermo del settore, con ricadute pesanti sia dirette sia sull’indotto”.
Aggiornamenti coronavirus, dalla Regione arrivano anche buone notizie
(Rimini) Una mamma, positiva al coronavirus, che all’ospedale di Piacenza partorisce un bambino che sta bene e che non ha il virus, e i primi due pazienti dimessi. Sempre dal nosocomio piacentino, infatti, sono usciti un signore di Codogno e un operatore sanitario di Piacenza che lavora al Pronto soccorso del Comune lodigiano, dove fece il triage al paziente 1 (il primo a essere contagiato in Italia). Entrambi, adesso, osserveranno un periodo di isolamento precauzionale a casa, ma stanno bene.
Mauro Codeluppi, direttore Malattie infettive all’ospedale di Piacenza, spiega: “I due pazienti che abbiamo dimesso ieri non avevano una sintomatologia grave. Pur avendo contratto il virus, non sono mai andati incontro a insufficienza respiratoria, ma solo a febbre e sintomi respiratori minori. Il primo, il triagista che lavora all’ospedale di Codogno, è stato in reparto dalla notte tra sabato e domenica fino a ieri mattina. Il secondo, medico del nostro ospedale, ha avuto un ricovero ancora più breve, da domenica a martedì. Entrambi sono stati dimessi perché ormai senza febbre e clinicamente guariti, con l’unica raccomandazione di trascorre un ulteriore periodo di isolamento a casa, per il tempo necessario a escludere una residua contagiosità.
Intanto, in Emilia-Romagna il numero di casi positivi sale a 47, alla luce dei quasi 630 test tampone refertati: 28 a Piacenza, 8 a Parma, 8 a Modena – tutti riconducibili al focolaio lombardo - e 3 a Rimini, sui quali sono in corso approfondimenti epidemiologici. Dei 47, sono 3 i pazienti in terapia intensiva, quasi la metà sono in isolamento domiciliare a casa. Diciassette i nuovi casi registrati dopo l’aggiornamento del mattino: 8 nel piacentino, 4 nel parmense, 3 nel modenese e 2 nel riminese.
“Continuiamo a non avere elementi per parlare di focolaio in Emilia-Romagna, anche alla luce delle nuove positività- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Ribadisco che il nostro sistema sanitario è perfettamente in grado di sostenere la situazione al meglio, sia per quanto riguarda i cittadini sia nei confronti del personale sanitario. Proseguono inoltre gli accertamenti sui casi ancora in corso di analisi, che sono circa una quarantina a fronte degli oltre 600 tamponi ad oggi refertati. E da domani- aggiunge Venturi- ai due attuali laboratori di Bologna e Parma si affiancherà anche quello di Pievesestina in provincia di Cesena. Desidero inoltre tranquillizzare le famiglie che in queste ore si erano poste l’interrogativo se fosse necessario un certificato medico per il rientro a scuole dei loro figli alla riapertura delle scuole. L’Ufficio scolastico regionale mi ha infatti confermato che non sarà necessario alcun certificato medico per essere riammessi a scuola. Quanto a episodi di fake news- conclude-, non si fermano le denunce alla polizia postale da parte delle aziende sanitarie”
Si rafforza il numero dei presidi, a protezione degli operatori sanitari, che serviranno a dividere già all’ingresso i pazienti con possibili sintomi da Coronavirus dagli altri. La Protezione civile regionale ha infatti predisposto, oltre ai 3 già allestiti a Piacenza, nuovi moduli provvisori per il triage, dove poter sottoporre le persone ai primi controlli prima di accoglierle all’interno dei servizi ospedalieri: 3 a Modena (Mirandola e Vignola Pavullo); 1 a Ferrara (Cento); 1 a Ravenna. Altri sono previsti a Bologna, Parma, Reggio Emilia, Rimini e Forlì Cesena
Coronavirus, Cia segnala disdette negli agriturismi per Pasqua
(Rimini) Secondo le stime di Cia-Agricoltori italiani Romagna, già si rileva un'indubbia ricaduta dell'emergenza Coronavirus sulle aziende agricole locali. Le ripercussioni riguardano anche il settore agrituristico, con numerose disdette dei turisti stranieri per i mesi di aprile, con le feste pasquali, e di maggio.
L'impatto negativo sull'agricoltura è avvertito soprattutto dalle realtà produttive che hanno rapporti commerciali con le aree colpite. Anche sul versante export si registra una contrazione del mercato, con ordinativi al ribasso e disdette causati da un clima generale di sfiducia da parte dei principali sbocchi commerciali all'estero.
I produttori di Cia Romagna stanno continuando a lavorare con trasparenza vigilando sulla filiera e respingendo ogni tentativo di speculazione sui prezzi dal campo alla tavola. Le difficoltà sono però in costante aumento: è chiaro che si tratta di una situazione straordinaria che coinvolge a cascata tutta l'Italia e anche il territorio riminese, a partire dalle aziende, anche dell'agroalimentare e del turismo, che operano nelle aree circostanti la cosiddetta zona rossa e che con essa lavorano. Si temono le inevitabili ricadute negative dal punto di vista sia commerciale che organizzativo, come le difficoltà nel reperire manodopera. Occorre perciò pensare all'adozione di interventi di sostegno più strutturali a favore dei comparti produttivi.
Epidemia covid19, Ieg posticipa le manifestazioni in calendario per marzo
(Rimini) Il Consiglio di Amministrazione di IEG - Italian Exhibition Group SpA, nella seduta di ieri, martedì 25 febbraio, alla luce della situazione di crisi internazionale provocata dall’emergenza del COVID-19 ha deliberato di posticipare le manifestazioni del suo calendario di marzo: MIR TECH Live Entertainment Expo, ENADA PRIMAVERA Mostra Internazionale degli Apparecchi da Intrattenimento e da Gioco e la contemporanea RIMINI AMUSEMENT SHOW e l’edizione primaverile di ABILMENTE VICENZA Salone delle Idee Creative. Le prime tre erano in programma sul quartiere espositivo di Rimini, mentre ABILMENTE era in programma sul plant di Vicenza.
Le nuove date sono già state fissate in considerazione delle esigenze di mercato delle manifestazioni e in armonia con gli appuntamenti internazionali. ENADA PRIMAVERA con RIMINI AMUSEMENT SHOW vengono riprogrammate dal 21 al 23 aprile 2020. ABILMENTE VICENZA posticipa il suo svolgimento dal 21 al 24 maggio 2020. Le nuove date di MIR TECH verranno annunciate a breve, al termine di un approfondimento con i riferimenti economici e associativi del settore, anche in relazione ai calendari internazionali.
IEG ha assunto questa decisione - di straordinaria complessità organizzativa - con responsabilità, nel rispetto della complessità dello scenario mondiale e certa della piena comprensione dei suoi diversi pubblici: espositori, buyer, visitatori, media. Anche sul fronte congressuale IEG si è attivata in un pronto confronto con gli organizzatori dei congressi previsti su Rimini e Vicenza nel mese di marzo, trovando dialogo e opportunità di riprotezione degli eventi nei prossimi mesi.
Coronavirus, Prefettura: tre casi di positività a Rimini
(Rimini) L’Asl di Rimini ha comunicato alla Prefettura nella serata odierna i dati dei tamponi eseguiti nella giornata di oggi a persone venute in contatto con il primo contagiato del riminese. “A seguito degli accertamenti effettuati sui soggetti venuti a contatto con il paziente ricoverato all’ospedale “Infermi” già risultato positivo al test da coronavirus, al momento si sono riscontrati ulteriori due casi di positività. Si tratta di pazienti, entrambi di sesso maschile, di 48 e 56 anni, rispettivamente collaboratore sporadico dell’attività di proprietà del paziente, e di un suo amico ed avventore che nei giorni scorsi ha avuto contatti diretti con lui. Uno dei due è sintomatico e ricoverato agli Infettivi, l’altro al momento non ha sintomi ed è in isolamento al proprio domicilio”, spiega la prefettura in una nota inviata alla stampa. Si resta al momento in attesa degli altri tamponi “che al momento sono complessivamente tredici. Sono al momento oltre 40 le persone in isolamento volontario perché collegate al caso iniziale”.
Prosegue “naturalmente senza sosta, anche con l’ausilio delle Forze dell’Ordine, l’indagine epidemiologica nei confronti dei contatti anche indiretti del paziente, e degli avventori del suo locale. E in quest’ottica sta emergendo l’ipotesi di persone provenienti da alcune zone già interessate da focolai nel nord Italia, che si sarebbero recate con una certa regolarità nel suddetto locale. Tale ipotesi è in corso di verifica, e potrebbe contribuire a spiegare meglio la situazione”. Le autorità più in generale si invitano coloro che si sono recati nel locale nelle ultime settimane, a contattare l’Ufficio di Igiene Pubblica di Rimini al numero dedicato 339 7720 079 in orario diurno, vale a dire dalle 8,30 alle 18.
Infine, la Asl ribadisce, ancora una volta, che “chi ritiene di aver avuto contatti col virus non deve recarsi personalmente dal proprio medico di famiglia o in Pronto soccorso. Deve, invece, contattare telefonicamente il medico di famiglia o può rivolgersi al numero dedicato dell’Igiene pubblica sopra riportato o al 118 o ai numeri verdi 1500 e 800 033 033. Per quanto attiene all’esecuzione dei tamponi va precisato che per la loro effettuazione devono sussistere precisi criteri epidemiologici e che vanno effettuati nei tempi dovuti poiché altrimenti sussiste il rischio di falsi negativi”.
Cattolica, ordinanza coronavirus: stop a manifestazioni e servizi culturali al pubblico
(Rimini) Firmata l’ordinanza sindacale, concordata con altri Comuni limitrofi e con un tavolo tecnico, a seguito della riunione svoltasi ieri pomeriggio presso la Prefettura di Rimini. Si tratta di misure a titolo precauzionale, viste le verifiche che l'Ausl Romagna sta conducendo sul territorio locale (tamponi orofaringei) a seguito della riscontrata positività al Coronavirus della persona attualmente ricoverata presso l'Ospedale Infermi.
L’ordinanza prevede nel dettaglio la sospensione:
- di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva, ecc., svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico;
- dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 dei codici dei beni culturali e del paesaggio di cui al d.lgs. 42/2004, ad eccezione delle biblioteche, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti o luoghi;
Tali limitazioni si applicano sino al primo marzo 2020 o comunque sino a nuovo termine che l'Ordinanza del Presidente della Regione Emilia-Romagna e del Ministro della salute vorranno emettere. Per successivi aggiornamenti si raccomanda di fare riferimento esclusivamente a canali ufficiali di comunicazione istituzionale. È importante che ognuno faccia la propria parte per evitare la circolazione di notizie e voci infondate o non verificate.
L'Amministrazione Comunale di Cattolica ricorda che nel caso di presunti sintomi del coronavirus, la prima regola ferrea è non recarsi al pronto soccorso o dal medico di famiglia. Tutto questo per non moltiplicare le possibilità di contagio e il numero dei casi che si vanno diffondendo di ora in ora in Italia. I territori dove sono stati individuati i vari casi hanno attivato dei numeri verdi attraverso i quali si possono segnalare problemi di saluti ma anche chiedere semplici informazioni.
In caso di problemi respiratori è indicato di non andare al Pronto Soccorso ma di contattare telefonicamente il proprio medico curante oppure chiamare il numero di emergenza 112, o il cellulare dedicato dell'igiene pubblica 3397720079. L'Emilia Romagna ha attivato il numero verde informativo 800.033.033 a disposizione delle persone che vogliono avere informazioni e indicazioni sul comportamento da tenere in presenza di sintomi sospetti. Da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 18 e il sabato dalle 8,30 alle 13,30. Il Ministero della Salute ha istituito il numero gratuito 1500 per informazioni generali sul coronavirus, attivo 7 giorni su 7 e dalle 8 alle 20.