(Rimini) "Pensando al rendiconto di gestione, votato ieri dal consiglio comunale, come alla fotografia dell'anno appena trascorso ci troviamo di fronte all'ennesima immagine sbiadita, scattata di fretta e senza una reale pianificazione”. Così i consiglieri Insieme per Coriano, Roberta Talacci e Cristian Paolucci, commentano il consuntivo 2019, e parlano di “promesse non mantenute e di una propaganda salatissima, che ogni anno costa circa 30mila euro. Per cominciare, volendo seguire un ordine temporale, consideriamo la sciagurata decisione di internalizzare la gestione degli impianti sportivi: più di 50mila euro per una gestione finora fallimentare, se contiamo anche il dispiegamento di risorse umane e la riorganizzazione degli uffici. Una decisione che ha comportato uno sperpero notevole di risorse pubbliche, oltre alla compromissione di quello che era un ottimo servizio alle famiglie. Del famoso project financing, tanto sbandierato sulla stampa, naturalmente nemmeno l'ombra”.

“Se il prode, ruralissimo, Enrico Santini solo qualche giorno fa si chiedeva, via social, quale fosse il ruolo dell'opposizione a Coriano, rispondiamo che il nostro ruolo è proprio questo. Esserci, sorvegliare, monitorare, fare proposte, pungolare, stimolare. Ma anche, per onore di mandato, accendere i riflettori sul nulla cosmico dell'amministrazione, la stessa che qualche anno fa ritagliò per lui la carica di prosindaco. Perché è fondamentale che in una società ognuno eserciti il proprio ruolo. Se quello degli imprenditori è fare impresa, migliorando la qualità dell'offerta, quello della politica è di creare le infrastrutture necessarie allo sviluppo e alla crescita di un territorio, riducendo la burocrazia senza mai usarla per esercitare un potere vessatorio”, spiegano.

Coriano “negli ultimi anni ha rafforzato la sua vocazione legata al mondo agricolo e all'enogastronomia, purtroppo senza creare le giuste condizioni affinché il turismo enogastronomico rappresenti un vero volano per l'economia del territorio. Per esempio, come può mancare totalmente la pianificazione e la programmazione degli obiettivi per supportare e valorizzare le opportunità territoriali? Come può mancare l'attuazione di un PUG, il piano urbanistico generale, per realizzare una strategia di nuovo sviluppo urbano per le famiglie e le imprese?  Il nostro territorio, infatti, vanta campagne, che sembrano disegnate a pastello, e una meravigliosa vicinanza dalla costa, con tutte le carte in regola per fare concorrenza a territori più blasonati come quello veneto o toscano. Si richiede una pianificazione seria, con strade in sicurezza che conducano i visitatori alle cantine, percorsi ciclopedonali da inserire nelle mappe della Romagna, creazione di percorsi vita per le passeggiate in vigna, coniugando sport e natura. Rafforziamo la cultura ambientalista del cicloturismo, sensibilità distintiva del territorio corianese”.

Per l’opposizione “siamo alle solite: tanti spot elettorali, promozione di un brand vuoto "terre di Coriano" utile solo a nascondere le mancanze di un esecutivo che, se non fosse per l'intraprendenza e il coraggio dei singoli cittadini, avrebbe già ucciso le poche attività commerciali rimaste, lasciate al buio nell'ultimo freddo Natale. Non che le luminarie siano la cartina di tornasole del lavoro di un'Amministrazione, ma il parallelo serve a far capire come spesso in questi anni si siano spese cifre folli per iniziative di pura propaganda e, allo stesso tempo, si siano perse le buone occasioni d'investimento cercando di risparmiare su interventi fondamentali per la comunità corianese".

(Rimini) "In una Riviera della Romagna che, tra le poche in Italia, sta reagendo e ha rimesso in moto a pieni giri la sua grande macchina da 'capitale delle vacanze', da Comacchio a Rimini, da Cesenatico a Riccione e a Cattolica, le notizie che giungono riguardo al 2020 del turismo italiano continuano a dipingere un quadro 2020 davvero da anno più duro dal dopoguerra a oggi”. Parola del sindaco di Rimini Andrea Gnassi che chiede interventi concreti a sostegno del settore.

"La persistenza dell'esclusione di alcuni mercati turistici esteri primari per le grandi città d'arte e per le località balneari, primi tra tutti Stati Uniti e Russia, danneggia notevolmente il comparto dell'ospitalità del Paese. Si pensi solo all'impatto del mercato ex sovietico in termini di arrivi e presenze turistiche sulla Romagna”, sottolinea Gnassi.

"E' una valutazione oggettiva, non una lamentela né una rivendicazione strumentale. La salute dei cittadini e la tutela della stessa stanno al primo e indiscutibile posto, quindi le precauzioni proposte dal Ministero della Salute e assunte ieri dal governo sono per me indiscutibili. Ma le conseguenze negative del blocco sui territori ad altissima valenza turistica verso alcuni Paesi ad altissima frequenza turistica sono altrettanto innegabili. Pensiamo ad esempio all'impatto del mercato russo sulla Riviera di Rimini: nel 2019 con i suoi 544mila pernottamenti è stato secondo solo a quello tedesco (786mila presenze). E quello ex sovietico, come del resto quello tedesco, è anche un turismo con buona/alta capacità di spesa. Il problema  post lockdown per l'Italia, e per il territorio riminese che è tra i primi tre nel Paese per PIL turistico prodotto,  è appunto quello dei fatturati. Se nella stagione più difficile, come Riviera della Romagna stiamo reagendo con forza, aprendo le strutture ricettive per un luglio e agosto che dalle prenotazioni siamo fiduciosi possa essere incoraggiante; riallestendo eventi di sistema, a partire dalla Notte Rosa; investendo su una campagna di comunicazione orientata al turismo interno, che presenta la nostra Riviera come sorridente e sicura, e che spero dia risultati concreti; la criticità dei mercati esteri, e dei fatturati collegati, e con essi la relativa ricaduta occupazionale, resta tutta. Questo è un dato di fatto, questo dovrebbe convincere le Istituzioni, il Governo a mettere mano e a dare la precedenza a misure strutturali di sostegno e rilancio del settore che già ora soffre più degli altri, e, proprio perché si nutre di percezione, rischia di soffrire con la stessa intensità anche dopo la fine dell'emergenza Covid”.

Rimini "tra qualche giorno presenterà i nuovi tratti del parco del Mare, il waterfront pedonalizzato e rinaturalizzato. Nei prossimi mesi aprirà due nuovi Musei, quello dedicato a Federico Fellini e il PART. Entro l'anno si completerà nella sostanza il grande piano di risanamento ambientale chiamato PSBO. Natura, benessere, spazi, cultura, benessere: Rimini è già strutturalmente sulla traiettoria delle nuove esigenze e dei nuovi desideri per chi vuole fare vacanza dopo l'allarme pandemia. Ma non possiamo tralasciare l'oggi, come non possiamo pensare che la crisi del turismo italiano derivata dal Covid si risolva da sé. Il cambiamento è epocale e tocca tutti. Si pensi solo a quanto sta accadendo anche in questo ore in tutto il mondo e in Italia e in Romagna nel settore degli eventi e degli spettacoli, con manifestazioni congressuali e fieristiche, concerti,  iniziative, campionati cancellati da un giorno all'altro, per evidenti problemi legati alle precauzioni sanitarie, logistiche, di mobilità tra Paese e Paese”. Adesso "bisogna guardare e agire. Le risorse del Recovery Fund devono essere investite prioritariamente sul turismo".

Mercoledì, 01 Luglio 2020 15:45

Frecce tricolori, cancellato show a Rimini

(Rimini) L’Aero Club “E. Fogola” di Ancona ha annunciato oggi al Comune di Rimini la cancellazione della manifestazione aerea delle Frecce Tricolore a Rimini.

“In considerazione del perdurare delle norme di sicurezza legate al Covid 19 – scrive il presidente dell’Aero Club di Ancora, Massimo Bugianesi, in una nota indirizzata al Sindaco di Rimini -  e tenendo conto della Direttiva dell’Aeroclub d’Italia del 07/04/2020 che concede agli organizzatori dell’evento 60 giorni prima dello svolgimento dell’evento per confermare, qualora ci fossero le condizioni, o di annullare qualora, come in questo caso, le condizioni per la realizzazione della manifestazione medesima non ci fossero, l’Aero Club di Ancona si è visto obbligato, con molto rammarico, a prendere la sgradevole decisione di procedere all’annullamento della manifestazione programmata sul litorale di Rimini per la data del 23 agosto 2020”.

“Si tratta di un arrivederci condiviso – commenta il Sindaco Andrea Gnassi - ad un evento di portata mondiale che Rimini tornerà ad ospitare appena le condizioni lo renderanno possibile. Voglio ringraziare le forze armate e tutti coloro i quali si sono adoperati fino alla fine per cercare di organizzare questo straordinario evento”.

(Rimini) "Sarà ora compito di tutti noi – ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi nel corso di un sopralluogo effettuato questa mattina nel cantiere del Psbo di piazzale Kennedy a cui hanno partecipato una quarantina di imprenditori riminesi, sia del Consiglio generale di Confindustria Romagna, sia in rappresentanza delle tante associazioni cittadine, dagli albergatori, ai bagnini, all'artigianato e al commercio – fare sì che questo immane sforzo che la Città ha compiuto in questi anni sul fronte del rinnovamento ambientale e della propria offerta turistica divenga patrimonio dell'intero Paese.

E' un segno di attaccamento al territorio e alle prospettive del proprio futuro quello che anche da voi ci aspettiamo – ha proseguito il Sindaco Gnassi – ed è per questo che – non potrebbe essere altrimenti – ho invitato a questo momento il Rettore dell'Alma Mater Francesco Ubertini, che ringrazio della sua presenza, ad essere tra noi perché in questo percorso non potremmo far a meno del rapporto compartecipativo dei luoghi di formazione alta proprio come l'Università di Bologna."

Dal Belvedere minore della struttura del Psbo di piazzale Kennedy, in attesa che tra poche settimane si completi l'intero intervento, il Sindaco di Rimini ha ricordato come proprio da qui sia nato il progetto complessivo che ha rivoluzionato l'intero sistema cittadino della raccolta e gestione delle acque, da quei primi giorni di giugno del 2011 quando una paratia del sistema di scarico a mare si bloccò allagando Marina centro non solo di acqua.

"E oggi siamo qui – ha proseguito il Sindaco - alla vigilia del completamento di un sistema complesso e articolato come il Piano di salvaguardia della balneazione, al centro della riconversione di un modello sostenibile di una città che da sul mare è oggi divenuta "città di mare". Un intervento grazie al quale, a qualche settimana dalle fasi più cruente del lockdown, ci possiamo presentare al mondo con un'opera complessiva che ha messo al centro e risolto i temi dell'ambiente, del benessere, della salute come l'ondata mondiale della pandemia sta richiedendo. Un'innovazione del nostro prodotto e della nostra offerta turistica che ci permetterà di giocarci credibilità e appeal sugli scenari del turismo mondiale perché questa è la nostra sfida che deve diventare la sfida dell'intera nostra collettività. Una Rimini sostenibile, una Rimini vicino alla natura, più bella e amante dell'arte. Sta a tutti noi far sì che ciò avvenga e che sia conosciuto."

Guidati dal direttore lavori Massimo Vienna di Hera, ha poi preso avvio la visita al cantiere del Psbo in pieno fermento in questo rush finale, scendendo nel cuore dell'immensa vasca di laminazione di ben 25.000 metri cubi di volume prima che, con la conclusione dei lavori, l'entrata in funzione dell'impianto la renda per sempre impossibile.

L'intervento del Psbo di piazzale Kennedy rappresenta il cuore del Piano di Salvaguardia della Balneazione realizzato da Hera e Comune di Rimini insieme a Romagna Acque e Amir, che come tutte le opere pubbliche in Italia ha risentito delle limitazioni e difficoltà dovute alla pandemia in corso a causa del Covid-19. Uno dei cantieri più importanti del PSBO, sia per impatto, sia per complessità, che prese avvio nel 2016, e oggi, dopo la parziale riapertura della piazza e l'avvio della funzionalità della vasca di prima pioggia dell'estate scorsa, si avvia verso la conclusione, sia nella parte sotto e sopra la piazza che in quella a mare, dove, grazie alle particolari condizioni del cantiere, non si sono mai interrotti i lavori di posa delle condotte sottomarine.

La programmazione prevede l'ultimazione dei lavori già nelle prossime settimane con l'entrata in esercizio della vasca di laminazione e il completamento della riqualificazione della piazza, la più visibile e spettacolare, con l'apertura del belvedere al di sopra del nuovo presidio idraulico, il cosiddetto 'torrino'.

"Quello di Piazzale Kennedy – ha ricordato il Sindaco Gnassi accompagnando gli ospiti a una "prima" del Parco del Mare che sta per essere ultimato sul tratto del lungomare Di Vittorio - è un progetto di grande rilevanza, non solo dal punto di vista impiantistico, ma anche per essere il punto di convergenza tra opera idraulica e gli indirizzi di pianificazione urbanistica e di riqualificazione della città, proprio come il Parco del Mare che qui, prima di allungarsi per tutto il litorale della città, da nord a suda, da Torre Pedrera a Miramare, sta completando le sue prime fase per restituire a turisti e riminesi una città profondamente rinnovata e bellissima che dell'ambiente, sostenibilità, bellezza fa il suo biglietto da visita."

(Rimini) “Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. La Riviera Adriatica italiana. Niente di più vicino!". È l’invito rivolto per tutto il mese di luglio dalle tre Regioni ai turisti tedeschi con una campagna tv congiunta su Wetter.com, il più famoso sito di previsioni meteo tedesco (640 milioni di visitatori l’anno), e sul network di canali tv privati tedeschi Pro 7 / Sat 1. Grado e Lignano Sabbiadoro, la Costa veneziana e la Riviera romagnola puntano sul turismo di prossimità di uno dei mercati europei più strategici, forti di caratteristiche comuni e specificità individuali.

E oggi i tre presidenti, Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna), Luca Zaia (Veneto) e Massimiliano Fedriga (Friuli-Venezia Giulia), in videocollegamento da tre spiagge simbolo hanno dato il via alla campagna di promozione. 

“Nonostante questa drammatica pandemia- afferma Bonaccini- non abbiamo mai voluto pensare che questa stagione turistica fosse persa. Al contrario, siamo determinati più che mai nel promuovere quanto di unico offre la Riviera Adriatica, sia sul mercato nazionale sia sui mercati internazionali nostri storici punti di riferimento: servizi a misura di famiglia, per tutti i gusti e tutte le tasche, e per ogni fascia d'età e di popolazione. Ed è importante farlo con Veneto e Friuli-Venezia Giulia, guardando all'Alto Adriatico”. 

“Ho sempre detto che dall'emergenza sanitaria ne saremmo usciti insieme- prosegue Bonaccini-, la stessa unità che serve adesso per la piena ripartenza, andando al di là dei confini geografici e delle differenze politiche. Tutto nella massima sicurezza, perché resta una priorità osservare rigidamente le misure di distanziamento sociale. Dall'Emilia Romagna, dalla nostra Costa, terra di grande accoglienza e capacità ricettiva, con un entroterra altrettanto splendido, culla di cultura e tradizioni, mi fa particolarmente piacere lanciare questo messaggio insieme ad altri due presidenti di regione, gli amici Zaia e Fedriga, con i quali stiamo collaborando per permettere alle nostre comunità di rialzarci. E sono certo che ce la faremo”. 

“L’intraprendenza, il coraggio e una storica vocazione all’ospitalità dei nostri operatori sono da sempre le chiavi del successo dell’offerta turistica dell’Alto Adriatico– sottolinea Zaia– e lo saranno ancora di più in questa delicatissima e impegnativa fase di ripresa da una crisi senza precedenti. Questa industria funziona perché le aziende del turismo funzionano. Ma ora hanno bisogno di supporti concreti da parte di tutti. Le Regioni stanno facendo la loro parte, anche giocando ‘di squadra’, come questa iniziativa dimostra: ci aspettiamo che Governo nazionale e Unione Europea, dal canto loro, non lesinino attenzione e risorse”. 

“La principale vittima del Covid a livello economico è il turismo– aggiunge Zaia – e il comparto balneare, che in Veneto fa affidamento su una clientela prevalentemente straniera, sta soffrendo notevolmente. Ma l’Adriatico continuerà a essere la spiaggia dei turisti di lingua tedesca ed è in questi Paesi che andiamo a investire in promozione, ribadendo che nei nostri territori abbiamo lavorato seriamente per la sicurezza dei residenti e degli ospiti e che le località balneari si sono adeguatamente attrezzate per assicurare un tranquillo e distensivo soggiorno, nel rispetto di regole precise di comportamento. D’altro canto Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, già segnalatesi come regioni tra le più efficienti a livello europeo in ambito sanitario, sono anche tra le mete turistiche più affidabili oggi nel mondo e noi siamo pronti a dare il bentornato a tedeschi, austriaci, svizzeri e a tutti gli europei che non vedono l’ora di rivivere le vacanze in riva al nostro e al loro mare”. 

“Si tratta di un progetto ambizioso- evidenzia Fedriga- che mira ad affermare la Riviera Adriatica nel suo insieme quale meta di riferimento sul mercato tedesco per il turismo estivo”. 

“La decisione di pianificare gli investimenti su base triennale- chiude Fedriga- rappresenta inoltre la volontà delle tre regioni di unire le forze in una prospettiva di più ampio respiro, ponendo a comune denominatore il valore inestimabile dei nostri litorali quale leva per il rilancio economico e occupazionale”.

Uno spot tv da 20 secondi racconta, attraverso una carrellata di vivaci immagini piene di sole, mare e colori, i 300 km di spiagge e le suggestive località delle tre Regioni. Previsti oltre 2.000 passaggi sulla Web TV di “Wetter.com” e 830 passaggi televisivi su canali tv nazionali privati generalisti (PRO 7, SAT 1, KABEL EINS) e su canali specializzati (SIXX, Sat 1 GOLD, PRO 7 MAXX, Kabel 1 Doku), con un programmazione concentrata sulle fasce orarie più strategiche, dalle 17 alle 20 e dalle 20 alle 23, che garantirà 115 milioni di contatti complessivi.

Pianificata anche una campagna online sul sito di Wetter.com con “traffic driver”, ovvero banner che rimandano ad un’apposita landing page “Für Ihren Urlaub an der Adria” (“Per la sua vacanza sulla Riviera Adriatica”) dedicata all’offerta di vacanza delle tre Regioni e con rimandi ai rispettivi portali turistici. L’operazione si basa su un accordo triennale tra Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna con un investimento annuale di 300.000 euro (100.000 euro a Regione). La pianificazione per l’estate 2020 svilupperà azioni di comunicazione del valore di oltre 1,8 milioni di euro.

In programma entro l’anno anche un Workshop, realizzato in modalità online con le più moderne tecnologie digitali di comunicazione, per la commercializzazione delle proposte di vacanza delle tre Regioni. Data l’ampiezza dell’offerta, si prevede di ospitare oltre 100 buyer in rappresentanza di tutta la domanda turistica nazionale ed internazionale. 

Sui medesimi canali, sempre nel mese di luglio a partire da lunedì 6, è prevista anche una campagna Tv con spot da 20 secondi a tema turismo all’aria aperta in Romagna, con immagini di campeggi e strutture delle zone di Ferrara, Ravenna e Riviera di Comacchio, con claim “Adria Romagna, italienisches Dolce Vita” (“Riviera Adriatica, la Dolce Vita italiana”) e, in chiusura, la cartina della Romagna e il logo della Campagna Sorriso che contraddistingue l’estate 2020.

Mercoledì, 01 Luglio 2020 14:59

Diocesi, don Vaccarini al Villaggio Argentina

(Rimini) Il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, ha provveduto ad alcuni avvicendamenti. A seguito della morte del precedente parroco, don Claudio Signorini, la due comunità parrocchiali di Scacciano e Villaggio Argentina sono state affidate alla cura pastorale dei parroci don Giuseppe Vaccarini (quale moderatore e legale rappresentante), don Angelo Rubaconti e don Roberto Zangheri.

Il vescovo ha nominato, inoltre, (o in alcuni casi riconfermato) quali assistenti ecclesiastici per l’Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), per il prossimo triennio: don Giuseppe Bilancioni per la Zona Agesci di Rimini; don Luca Fantini per la Formazione Capi; don Raffaele Masi, riconfermato assistente della Branca E/G; don Cristian Squadrani, nominato assistente della Branca R/S.

A seguito delle dimissioni per motivi di salute di don Silvano Rughi, è stato nominato don Giuseppe Tognacci, quale Penitenziere della Cattedrale e Esorcista diocesano. Don Tognacci (nato a Rimini il 23 maggio 1962) svolgeva già il servizio di Canonico della Cattedrale, Rettore della Basilica Cattedrale e Cerimoniere Vescovile. Causa lavori di ristrutturazione in corso, gli uffici della Segreteria Diocesana e del Vicario generale non saranno accessibili fino a sabato 11 luglio. È possible raggiungerli via telefono o email.

(Rimini) Il Comune di Rimini ha agito correttamente introducendo lo stop alla vendita di alcolici in vetro da parte dei minimarket dopo le 22. E’ la conclusione a cui arriva il Tar di Bologna, che ha rigettato il ricorso di alcuni titolari di esercizi di vendita al dettaglio del settore alimentare che chiedevano la sospensione della delibera approvata nell’agosto 2013. Attraverso quell’atto, il Consiglio Comunale ha modificato il regolamento di Polizia Urbana di Rimini, andando a definire limiti più stringenti per la vendita di bevande alcoliche da asporto, allo scopo di contrastarne l’abuso: nel dettaglio l’art. 34 ter del regolamento comunale prevede, sia per i pubblici esercizi sia per gli esercizi commerciali di vendita al dettaglio e distributori automatici, il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione contenute in bottiglie di vetro a partire dalle 22. Una decisione motivata dalla necessità di prevenire il consumo smodato di alcolici in orario notturno in particolare – ma non solo - da parte dei più giovani, che spesso si rivolgono ai market per avere accesso a birra, vino e superalcolici a prezzi contenuti, con i conseguenti rischi per la salute, per la sicurezza pubblica e il decoro urbano. Un tema particolarmente rilevante nel periodo estivo, quando i minimarket restano aperti anche oltre la mezzanotte, orario oltre il quale, per regolamento, non si possono vendere bevande alcoliche da asporto a prescindere dal tipo di contenitore.

Il Tar della sezione di Bologna - con sentenza 435/2020 pubblicata il 29 giugno – ha di fatto ritenuto privi di fondamento tutti i rilievi posti dai legali difensori dei ricorrenti, ritenendo legittimo l’operato dell’Amministrazione, sia sul piano delle competenze sia per i fini perseguiti.

In particolare il Giudice ha osservato come la delibera il Consiglio Comunale non abbia affatto interferito con la liberalizzazione degli orari di apertura delle attività commerciali (materia di competenza dello Stato), ma sia intervenuta solo per limitare la vendita di una specifica tipologia di prodotto in una precisa fascia oraria. I ricorrenti lamentavano anche una disparità di trattamento rispetto agli esercizi di somministrazione e dunque una violazione dei principi di concorrenza: anche questo motivo di ricorso è stato completamente rigettato dal Tar, in quanto “la vendita da asporto di bevande alcoliche in bottiglie di vetro non è paragonabile alla somministrazione delle stesse in loco da parte dei bar o chioschi, considerato che in questo secondo caso il consumo passa attraverso il filtro del gestore presente durante il consumo e la fruizione direttamente sul posto della bevanda, esclude a priori il fenomeno dell’abbandono in strada delle bottiglie di vetro, sempre possibile invece nell’ipotesi di vendita delle stesse per asporto”. Allo stesso modo il Tar ha ritenuto priva di fondamento la presunta incongruità delle misure adottate dall’Amministrazione rispetto all’obiettivo del contenimento del degrado urbano: “la Delibera impugnata – si legge nella sentenza - risulta legittima nella parte in cui, vietando la vendita di alcolici da asporto in bottiglie di vetro la sera tardi, certamente riduce concretamente comportamenti idonei a determinare un pregiudizio per il decoro urbano, con ciò migliorando le condizioni di vivibilità nel centro urbano e garantendo maggiore sicurezza per la collettività”. Il Tribunale ha quindi rigettato il ricorso condannando la parte ricorrente alla rifusione delle spese del giudizio, pari a 2mila euro.

“La sentenza del Tar sgombra in maniera inequivocabile qualsiasi dubbio rispetto all’operato dell’Ente – sottolinea l’amministrazione comunale di Rimini –. Lo scopo infatti è esclusivamente quello di prevenire l’abuso di alcolici con tutte le conseguenze annesse. Non a caso la modifica del regolamento è solo una delle azioni introdotte dall’Amministrazione che ha sempre ritenuto prioritario contrastare, con tutti gli strumenti a disposizione, un fenomeno purtroppo ampiamente diffuso e che come è risaputo ha impatti sociali oltre che sulla vivibilità urbana. Abbiamo accompagnato ordinanze e regolamenti ad un continuo lavoro di controllo e sanzionamento, che proseguirà anche quest’estate, oggi incoraggiati anche da questa pronuncia del Tar che ci spinge a mantenere alta l’attenzione sul tema”.

Mercoledì, 01 Luglio 2020 09:59

1 luglio

Movida da asporto | Niente rinforzi | Supercaldo

(Rimini) Quella appena iniziata è la prima vera settimana di caldo intenso estivo, che nelle ore più torride ha toccato picchi di 35 gradi nella zona di Vergiano e di 34 gradi nella zona di Rimini centro e marina. Temperature analoghe sono previste anche per i prossimi giorni. Non un'emergenza, vista la stagione, ma un campanello di allarme per i tanti di anziani, soprattutto quelli più soli, che vedono acuirsi i problemi di salute e di isolamento sociale.

Da giugno a settembre ci pensa il Nucleo fragilità del Distretto di Rimini nord con una serie di attenzioni per prevenire l'isolamento degli anziani e il conseguente disagio che col grande caldo può potenzialmente trasformarsi in criticità più gravi. Telefonate di monitoraggio (un centinaio quelle già fatte in queste prime settimane, diverse migliaia - più di duemila - quelli che saranno contattati lungo tutto il periodo  estivo), visite domiciliari e coordinamento con i servizi socio sanitari e di pronta assistenza. Le principali azioni previste dal Piano Emergenza Caldo contemplano in primo luogo lo stretto raccordo tra gli enti locali e l'Ausl, con i medici di medicina generale, con le associazioni di volontariato e le organizzazioni no profit per rendere gli interventi sinergici e quindi più efficaci. E' inoltre prevista la condivisione con i centri sociali, le strutture di accoglienza di anziani e soggetti fragili, pubbliche e private, di piani di monitoraggio per il benessere degli ospiti ed eventuali misure per accrescerlo. Questi stessi soggetti, così come altri enti del pubblico o del privato sociale, nelle varie realtà, attiveranno iniziative, appositamente promosse, per facilitare ed eventualmente accogliere gli anziani in momenti di disagio climatico particolarmente forte. Il numero di telefono del Nucleo Fragilità è 0541/1490572.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.492 casi di positività, 20 in più rispetto a ieri, di cui 16 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. I nuovi tamponi effettuati sono 6.093, che raggiungono così complessivamente quota 495.544, a cui si aggiungono altri 1.406 test sierologici, fatti sempre da ieri. Le nuove guarigioni sono 37 per un totale di 23.222, l'81,5% dei contagiati da inizio crisi. Scendono i casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.010 (22 in meno rispetto a ieri).

L’88% dei malati in isolamento a casa. Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 890, 19  in meno rispetto a ieri, l’88% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 108 (-3). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.222 (+37): 243 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.979 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 5 nuovi decessi: due uomini e tre donne. In particolare si tratta di 1 decesso nella provincia di Piacenza,  2 in quella di Bologna, 1  in quella di Ravenna e 1 in quella di Rimini.  Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.260.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.656 a Parma (+3, tutti asintomatici),  5.003 a Reggio Emilia (+1, asintomatico), 3.950 a Modena (+2, di cui 1 asintomatico),  4.905 a Bologna (+6, di cui 4 asintomatici), 1.025 a Ferrara (+3 tutti asintomatici).  I casi di positività in Romagna sono 5.003 (+5). Di questi 1050 a Ravenna (+1),799 a Cesena (+3, asintomatici) e 2.195 a Rimini (+1, asintomatico). Invariati i casi di positività a Piacenza: 4.546; a Imola: 404; a Forlì: 959

La situazione in provincia di Bologna. Per quanto riguarda il focolaio individuato presso l’azienda di logistica Bartolini, i casi di positività ad oggi individuati dalle autorità sanitarie  - tra lavoratori del gruppo e loro familiari o conoscenti  - sono 113, di cui 87 asintomatici. Sono invece 10 gli ospiti del centro di via Mattei, sempre nel Bolognese, risultati positivi a  SARS-Cov2.  Si  tratta di persone tutte asintomatiche in isolamento presso strutture residenziali dedicate, mentre 27 – individuate come contatti stretti –  sono  in isolamento presso la stessa struttura. Infine, dopo che un’educatrice del centro estivo dell'Istituto Collegio San Luigi di via D’Azeglio, è risultata positiva al virus, il Dipartimento di sanità pubblica, a seguito dell'indagine epidemiologica, ha disposto l'isolamento dei contatti stretti. L'Istituto ha deciso, in via precauzionale, di sospendere temporaneamente l’attività e lo stesso gestore del centro ha avviato l’esecuzione del tampone offrendolo volontariamente a tutti gli operatori.

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