(Rimini) “Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. La Riviera Adriatica italiana. Niente di più vicino!". È l’invito rivolto per tutto il mese di luglio dalle tre Regioni ai turisti tedeschi con una campagna tv congiunta su Wetter.com, il più famoso sito di previsioni meteo tedesco (640 milioni di visitatori l’anno), e sul network di canali tv privati tedeschi Pro 7 / Sat 1. Grado e Lignano Sabbiadoro, la Costa veneziana e la Riviera romagnola puntano sul turismo di prossimità di uno dei mercati europei più strategici, forti di caratteristiche comuni e specificità individuali.

E oggi i tre presidenti, Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna), Luca Zaia (Veneto) e Massimiliano Fedriga (Friuli-Venezia Giulia), in videocollegamento da tre spiagge simbolo hanno dato il via alla campagna di promozione. 

“Nonostante questa drammatica pandemia- afferma Bonaccini- non abbiamo mai voluto pensare che questa stagione turistica fosse persa. Al contrario, siamo determinati più che mai nel promuovere quanto di unico offre la Riviera Adriatica, sia sul mercato nazionale sia sui mercati internazionali nostri storici punti di riferimento: servizi a misura di famiglia, per tutti i gusti e tutte le tasche, e per ogni fascia d'età e di popolazione. Ed è importante farlo con Veneto e Friuli-Venezia Giulia, guardando all'Alto Adriatico”. 

“Ho sempre detto che dall'emergenza sanitaria ne saremmo usciti insieme- prosegue Bonaccini-, la stessa unità che serve adesso per la piena ripartenza, andando al di là dei confini geografici e delle differenze politiche. Tutto nella massima sicurezza, perché resta una priorità osservare rigidamente le misure di distanziamento sociale. Dall'Emilia Romagna, dalla nostra Costa, terra di grande accoglienza e capacità ricettiva, con un entroterra altrettanto splendido, culla di cultura e tradizioni, mi fa particolarmente piacere lanciare questo messaggio insieme ad altri due presidenti di regione, gli amici Zaia e Fedriga, con i quali stiamo collaborando per permettere alle nostre comunità di rialzarci. E sono certo che ce la faremo”. 

“L’intraprendenza, il coraggio e una storica vocazione all’ospitalità dei nostri operatori sono da sempre le chiavi del successo dell’offerta turistica dell’Alto Adriatico– sottolinea Zaia– e lo saranno ancora di più in questa delicatissima e impegnativa fase di ripresa da una crisi senza precedenti. Questa industria funziona perché le aziende del turismo funzionano. Ma ora hanno bisogno di supporti concreti da parte di tutti. Le Regioni stanno facendo la loro parte, anche giocando ‘di squadra’, come questa iniziativa dimostra: ci aspettiamo che Governo nazionale e Unione Europea, dal canto loro, non lesinino attenzione e risorse”. 

“La principale vittima del Covid a livello economico è il turismo– aggiunge Zaia – e il comparto balneare, che in Veneto fa affidamento su una clientela prevalentemente straniera, sta soffrendo notevolmente. Ma l’Adriatico continuerà a essere la spiaggia dei turisti di lingua tedesca ed è in questi Paesi che andiamo a investire in promozione, ribadendo che nei nostri territori abbiamo lavorato seriamente per la sicurezza dei residenti e degli ospiti e che le località balneari si sono adeguatamente attrezzate per assicurare un tranquillo e distensivo soggiorno, nel rispetto di regole precise di comportamento. D’altro canto Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, già segnalatesi come regioni tra le più efficienti a livello europeo in ambito sanitario, sono anche tra le mete turistiche più affidabili oggi nel mondo e noi siamo pronti a dare il bentornato a tedeschi, austriaci, svizzeri e a tutti gli europei che non vedono l’ora di rivivere le vacanze in riva al nostro e al loro mare”. 

“Si tratta di un progetto ambizioso- evidenzia Fedriga- che mira ad affermare la Riviera Adriatica nel suo insieme quale meta di riferimento sul mercato tedesco per il turismo estivo”. 

“La decisione di pianificare gli investimenti su base triennale- chiude Fedriga- rappresenta inoltre la volontà delle tre regioni di unire le forze in una prospettiva di più ampio respiro, ponendo a comune denominatore il valore inestimabile dei nostri litorali quale leva per il rilancio economico e occupazionale”.

Uno spot tv da 20 secondi racconta, attraverso una carrellata di vivaci immagini piene di sole, mare e colori, i 300 km di spiagge e le suggestive località delle tre Regioni. Previsti oltre 2.000 passaggi sulla Web TV di “Wetter.com” e 830 passaggi televisivi su canali tv nazionali privati generalisti (PRO 7, SAT 1, KABEL EINS) e su canali specializzati (SIXX, Sat 1 GOLD, PRO 7 MAXX, Kabel 1 Doku), con un programmazione concentrata sulle fasce orarie più strategiche, dalle 17 alle 20 e dalle 20 alle 23, che garantirà 115 milioni di contatti complessivi.

Pianificata anche una campagna online sul sito di Wetter.com con “traffic driver”, ovvero banner che rimandano ad un’apposita landing page “Für Ihren Urlaub an der Adria” (“Per la sua vacanza sulla Riviera Adriatica”) dedicata all’offerta di vacanza delle tre Regioni e con rimandi ai rispettivi portali turistici. L’operazione si basa su un accordo triennale tra Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna con un investimento annuale di 300.000 euro (100.000 euro a Regione). La pianificazione per l’estate 2020 svilupperà azioni di comunicazione del valore di oltre 1,8 milioni di euro.

In programma entro l’anno anche un Workshop, realizzato in modalità online con le più moderne tecnologie digitali di comunicazione, per la commercializzazione delle proposte di vacanza delle tre Regioni. Data l’ampiezza dell’offerta, si prevede di ospitare oltre 100 buyer in rappresentanza di tutta la domanda turistica nazionale ed internazionale. 

Sui medesimi canali, sempre nel mese di luglio a partire da lunedì 6, è prevista anche una campagna Tv con spot da 20 secondi a tema turismo all’aria aperta in Romagna, con immagini di campeggi e strutture delle zone di Ferrara, Ravenna e Riviera di Comacchio, con claim “Adria Romagna, italienisches Dolce Vita” (“Riviera Adriatica, la Dolce Vita italiana”) e, in chiusura, la cartina della Romagna e il logo della Campagna Sorriso che contraddistingue l’estate 2020.

Mercoledì, 01 Luglio 2020 14:59

Diocesi, don Vaccarini al Villaggio Argentina

(Rimini) Il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, ha provveduto ad alcuni avvicendamenti. A seguito della morte del precedente parroco, don Claudio Signorini, la due comunità parrocchiali di Scacciano e Villaggio Argentina sono state affidate alla cura pastorale dei parroci don Giuseppe Vaccarini (quale moderatore e legale rappresentante), don Angelo Rubaconti e don Roberto Zangheri.

Il vescovo ha nominato, inoltre, (o in alcuni casi riconfermato) quali assistenti ecclesiastici per l’Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), per il prossimo triennio: don Giuseppe Bilancioni per la Zona Agesci di Rimini; don Luca Fantini per la Formazione Capi; don Raffaele Masi, riconfermato assistente della Branca E/G; don Cristian Squadrani, nominato assistente della Branca R/S.

A seguito delle dimissioni per motivi di salute di don Silvano Rughi, è stato nominato don Giuseppe Tognacci, quale Penitenziere della Cattedrale e Esorcista diocesano. Don Tognacci (nato a Rimini il 23 maggio 1962) svolgeva già il servizio di Canonico della Cattedrale, Rettore della Basilica Cattedrale e Cerimoniere Vescovile. Causa lavori di ristrutturazione in corso, gli uffici della Segreteria Diocesana e del Vicario generale non saranno accessibili fino a sabato 11 luglio. È possible raggiungerli via telefono o email.

(Rimini) Il Comune di Rimini ha agito correttamente introducendo lo stop alla vendita di alcolici in vetro da parte dei minimarket dopo le 22. E’ la conclusione a cui arriva il Tar di Bologna, che ha rigettato il ricorso di alcuni titolari di esercizi di vendita al dettaglio del settore alimentare che chiedevano la sospensione della delibera approvata nell’agosto 2013. Attraverso quell’atto, il Consiglio Comunale ha modificato il regolamento di Polizia Urbana di Rimini, andando a definire limiti più stringenti per la vendita di bevande alcoliche da asporto, allo scopo di contrastarne l’abuso: nel dettaglio l’art. 34 ter del regolamento comunale prevede, sia per i pubblici esercizi sia per gli esercizi commerciali di vendita al dettaglio e distributori automatici, il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione contenute in bottiglie di vetro a partire dalle 22. Una decisione motivata dalla necessità di prevenire il consumo smodato di alcolici in orario notturno in particolare – ma non solo - da parte dei più giovani, che spesso si rivolgono ai market per avere accesso a birra, vino e superalcolici a prezzi contenuti, con i conseguenti rischi per la salute, per la sicurezza pubblica e il decoro urbano. Un tema particolarmente rilevante nel periodo estivo, quando i minimarket restano aperti anche oltre la mezzanotte, orario oltre il quale, per regolamento, non si possono vendere bevande alcoliche da asporto a prescindere dal tipo di contenitore.

Il Tar della sezione di Bologna - con sentenza 435/2020 pubblicata il 29 giugno – ha di fatto ritenuto privi di fondamento tutti i rilievi posti dai legali difensori dei ricorrenti, ritenendo legittimo l’operato dell’Amministrazione, sia sul piano delle competenze sia per i fini perseguiti.

In particolare il Giudice ha osservato come la delibera il Consiglio Comunale non abbia affatto interferito con la liberalizzazione degli orari di apertura delle attività commerciali (materia di competenza dello Stato), ma sia intervenuta solo per limitare la vendita di una specifica tipologia di prodotto in una precisa fascia oraria. I ricorrenti lamentavano anche una disparità di trattamento rispetto agli esercizi di somministrazione e dunque una violazione dei principi di concorrenza: anche questo motivo di ricorso è stato completamente rigettato dal Tar, in quanto “la vendita da asporto di bevande alcoliche in bottiglie di vetro non è paragonabile alla somministrazione delle stesse in loco da parte dei bar o chioschi, considerato che in questo secondo caso il consumo passa attraverso il filtro del gestore presente durante il consumo e la fruizione direttamente sul posto della bevanda, esclude a priori il fenomeno dell’abbandono in strada delle bottiglie di vetro, sempre possibile invece nell’ipotesi di vendita delle stesse per asporto”. Allo stesso modo il Tar ha ritenuto priva di fondamento la presunta incongruità delle misure adottate dall’Amministrazione rispetto all’obiettivo del contenimento del degrado urbano: “la Delibera impugnata – si legge nella sentenza - risulta legittima nella parte in cui, vietando la vendita di alcolici da asporto in bottiglie di vetro la sera tardi, certamente riduce concretamente comportamenti idonei a determinare un pregiudizio per il decoro urbano, con ciò migliorando le condizioni di vivibilità nel centro urbano e garantendo maggiore sicurezza per la collettività”. Il Tribunale ha quindi rigettato il ricorso condannando la parte ricorrente alla rifusione delle spese del giudizio, pari a 2mila euro.

“La sentenza del Tar sgombra in maniera inequivocabile qualsiasi dubbio rispetto all’operato dell’Ente – sottolinea l’amministrazione comunale di Rimini –. Lo scopo infatti è esclusivamente quello di prevenire l’abuso di alcolici con tutte le conseguenze annesse. Non a caso la modifica del regolamento è solo una delle azioni introdotte dall’Amministrazione che ha sempre ritenuto prioritario contrastare, con tutti gli strumenti a disposizione, un fenomeno purtroppo ampiamente diffuso e che come è risaputo ha impatti sociali oltre che sulla vivibilità urbana. Abbiamo accompagnato ordinanze e regolamenti ad un continuo lavoro di controllo e sanzionamento, che proseguirà anche quest’estate, oggi incoraggiati anche da questa pronuncia del Tar che ci spinge a mantenere alta l’attenzione sul tema”.

Mercoledì, 01 Luglio 2020 09:59

1 luglio

Movida da asporto | Niente rinforzi | Supercaldo

(Rimini) Quella appena iniziata è la prima vera settimana di caldo intenso estivo, che nelle ore più torride ha toccato picchi di 35 gradi nella zona di Vergiano e di 34 gradi nella zona di Rimini centro e marina. Temperature analoghe sono previste anche per i prossimi giorni. Non un'emergenza, vista la stagione, ma un campanello di allarme per i tanti di anziani, soprattutto quelli più soli, che vedono acuirsi i problemi di salute e di isolamento sociale.

Da giugno a settembre ci pensa il Nucleo fragilità del Distretto di Rimini nord con una serie di attenzioni per prevenire l'isolamento degli anziani e il conseguente disagio che col grande caldo può potenzialmente trasformarsi in criticità più gravi. Telefonate di monitoraggio (un centinaio quelle già fatte in queste prime settimane, diverse migliaia - più di duemila - quelli che saranno contattati lungo tutto il periodo  estivo), visite domiciliari e coordinamento con i servizi socio sanitari e di pronta assistenza. Le principali azioni previste dal Piano Emergenza Caldo contemplano in primo luogo lo stretto raccordo tra gli enti locali e l'Ausl, con i medici di medicina generale, con le associazioni di volontariato e le organizzazioni no profit per rendere gli interventi sinergici e quindi più efficaci. E' inoltre prevista la condivisione con i centri sociali, le strutture di accoglienza di anziani e soggetti fragili, pubbliche e private, di piani di monitoraggio per il benessere degli ospiti ed eventuali misure per accrescerlo. Questi stessi soggetti, così come altri enti del pubblico o del privato sociale, nelle varie realtà, attiveranno iniziative, appositamente promosse, per facilitare ed eventualmente accogliere gli anziani in momenti di disagio climatico particolarmente forte. Il numero di telefono del Nucleo Fragilità è 0541/1490572.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.492 casi di positività, 20 in più rispetto a ieri, di cui 16 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. I nuovi tamponi effettuati sono 6.093, che raggiungono così complessivamente quota 495.544, a cui si aggiungono altri 1.406 test sierologici, fatti sempre da ieri. Le nuove guarigioni sono 37 per un totale di 23.222, l'81,5% dei contagiati da inizio crisi. Scendono i casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.010 (22 in meno rispetto a ieri).

L’88% dei malati in isolamento a casa. Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 890, 19  in meno rispetto a ieri, l’88% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 108 (-3). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.222 (+37): 243 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.979 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 5 nuovi decessi: due uomini e tre donne. In particolare si tratta di 1 decesso nella provincia di Piacenza,  2 in quella di Bologna, 1  in quella di Ravenna e 1 in quella di Rimini.  Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.260.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.656 a Parma (+3, tutti asintomatici),  5.003 a Reggio Emilia (+1, asintomatico), 3.950 a Modena (+2, di cui 1 asintomatico),  4.905 a Bologna (+6, di cui 4 asintomatici), 1.025 a Ferrara (+3 tutti asintomatici).  I casi di positività in Romagna sono 5.003 (+5). Di questi 1050 a Ravenna (+1),799 a Cesena (+3, asintomatici) e 2.195 a Rimini (+1, asintomatico). Invariati i casi di positività a Piacenza: 4.546; a Imola: 404; a Forlì: 959

La situazione in provincia di Bologna. Per quanto riguarda il focolaio individuato presso l’azienda di logistica Bartolini, i casi di positività ad oggi individuati dalle autorità sanitarie  - tra lavoratori del gruppo e loro familiari o conoscenti  - sono 113, di cui 87 asintomatici. Sono invece 10 gli ospiti del centro di via Mattei, sempre nel Bolognese, risultati positivi a  SARS-Cov2.  Si  tratta di persone tutte asintomatiche in isolamento presso strutture residenziali dedicate, mentre 27 – individuate come contatti stretti –  sono  in isolamento presso la stessa struttura. Infine, dopo che un’educatrice del centro estivo dell'Istituto Collegio San Luigi di via D’Azeglio, è risultata positiva al virus, il Dipartimento di sanità pubblica, a seguito dell'indagine epidemiologica, ha disposto l'isolamento dei contatti stretti. L'Istituto ha deciso, in via precauzionale, di sospendere temporaneamente l’attività e lo stesso gestore del centro ha avviato l’esecuzione del tampone offrendolo volontariamente a tutti gli operatori.

Martedì, 30 Giugno 2020 16:01

Riccione, super nidiata di fratini va in tv

(Rimini) Il "Fratino riccionese" ospite ieri di un servizio di approfondimento giornalistico di Rai3 che sulla spiaggia della Perla Verde ha intervistato il comandante dei Carabinieri del Gruppo Nucleo Forestale di Rimini, Aldo Terzi, Roberta Corsi di Asoer e l'assessore all'Ambiente del Comune di Riccione, Lea Ermeti. "Il fratino è un graditissimo ospite delle spiagge riccionesi perché la sua presenza è sinonimo di benessere dell'ambiente marino e della spiaggia - ha detto l'assessore Ermeti -. Quest'anno abbiamo avuto una presenza numericamente eccezionale del Fratino e quindi possiamo dire che c'è la giusta relazione tra la presenza dell'uomo e il delicato equilibrio della biodiversità". Ieri mattina in spiaggia per "accudire" i pulcini di Fratino appena nati anche i volontari delle associazioni ASOER, Associazione Ornitologi dell'Emilia-Romagna, ed ENPA, Ente nazionale protezione animali. "Quest'anno abbiamo avuto 11 nidificazioni tra Riccione e Rimini - ha spiegato il comandante Terzi -,33 uova di cui 22 si sono schiuse". Sulla spiaggia di Riccione vi sono attualmente 3 pulcini che hanno all'incirca 5 giorni, mentre altri due sono nati 20 giorni fa. Altri 3 hanno invece già preso il volo. "Il fratino è presente su queste spiagge - continua il comandate - da almeno 10 anni. Quest'anno però si sono avuti dei numeri più alti, importanti direi se si pensa che in tutta l'Emilia Romagna si contano solo 40 Fratini. I motivi possono essere diversi, dal fatto che le spiagge si sono popolate più tardi dato il lockdown oppure per la qualità della sabbia che è davvero molto alta in questa zona. Se il fratino nidifica significa che il livello degli agenti inquinanti è basso". Il Fratino è considerata dall'Unione Europea una specie a rischio e grazie ad un accordo tra Forestale, Comune e associazioni la sua nidificazione viene monitorata per garantire la maggiore sopravvivenza possibile ai pulcini. La Forestale ha il compito di vigilare e trasmettere i dati sulle nidificazione a livello nazionale.

Martedì, 30 Giugno 2020 15:51

Sicurezza, Sadegholvaad: servono rinforzi

(Rimini) Ringraziando Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza “per lo straordinario lavoro che da mesi, con abnegazione e senza tregua, stanno portando avanti su tutto il territorio”, “donne e uomini che stanno rinunciando a ferie, riposi, sottoposti a turni straordinari e che avrebbero bisogno se non di rifiatare, perlomeno di un supporto”, l’assessore alla sicurezza del comune di Rimini Jamil Sadegholvaad rileva che “le prospettive sono tutt’altro che incoraggianti: se infatti da un lato abbiamo accolto con soddisfazione l’aumento dell’organico in pianta stabile della questura di Rimini, dall’altro pare essere stata posata una pietra tombale sull’idea di ricevere rinforzi per il periodo estivo. Lo scorso fine settimana ha sancito ‘l’esplosione’ della stagione e tra luglio e agosto ci aspettiamo un numero di arrivi importante. In questo contesto non è accettabile che Rimini e la sua riviera siano private di quei rinforzi indispensabili per garantire, quest’anno più che mai, la tutela della sicurezza di chi sceglierà il nostro territorio per trascorrere le vacanze. Sappiamo delle difficoltà oggettive che sussistono a livello nazionale per trasferire risorse in questa particolare stagione, con il Covid che di fatto ha congelato gli spostamenti, ma non si può non tenere in considerazione delle esigenze delle realtà turistiche italiane più frequentate. Una necessità ribadita in maniera corale dai comuni costieri in sede di Comitato provinciale: le nostre forze dell’ordine devono poter contare sui supporti di cui hanno bisogno”.

Martedì, 30 Giugno 2020 15:48

Centro storico, la movida riparte in piedi

(Rimini) Non sarà prorogata l’ordinanza del comune di Rimini che vieta ai locali, bar e pub, del centro storico di servire bevande da asporto dopo le 21 di sera. L’ordinanza si era resa necessaria a fine maggio per contenere l’affollamento dei locali nel rispetto delle norme anti covid. La decisione è stata comunicata dall’assessore Jamil Sadegholvaad in prefettura oggi, durante la riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza. A maggio questa fu “una linea di intervento condivisa con gli operatori che ha funzionato e che ora si ritiene non più necessario alla luce dell’avvio della stagione estiva, finalmente entrata nel vivo, che ha portato a distribuire il flusso di persone tra centro storico e la zona mare. I controlli, il rispetto delle prescrizioni, l’attenzione continueranno a restare alte affinché, in centro storico come nella zona mare e in generale in tutta la città, siano mantenute quelle condizioni che possano garantire ai gestori e agli avventori di poter trascorrere le serate in piena tranquillità e soprattutto sicurezza. A tal proposito stiamo valutando la possibilità di introdurre una nuova ordinanza mirata a regolamentare l’attività dei minimarket, che come noto rappresentano una fonte di ‘rifornimento’ di bevande alcoliche a costo contenuto, frequentati soprattutto dai più giovani e su cui già da diversi anni siamo impegnati a vigilare grazie all’apporto della Polizia Locale e delle Forze dell’ordine”, spiega Sadegholvaad.

(Rimini) Sono quattro le aziende che hanno partecipato al bando di selezione del Comune di Riccione mediante procedura aperta per un accordo quadro triennale per la realizzazione di interventi manutentivi, di riqualificazione e messa in sicurezza di strade e spazi pubblici per un tetto massimo di 5 milioni di euro. Al bando scaduto il 11 giugno scorso hanno partecipato quindi una ditta di Rimini, una di Cesena, una di Ravenna e una di Roma. Lunedì si è tenuta alle ore 9.30 la prima seduta della commissione per l'apertura delle buste di offerta, procedura pubblica, dopodiché in procedura privata si sta procedendo alla valutazione tecnica delle singole posizioni. Alla prima valutazione tutte le offerte sono state ammesse. Come è noto il Comune di Riccione una volta completato l'iter di assegnazione potrà avvalersi di una sola ditta per tutti gli interventi di manutenzione, riqualificazione e messa in sicurezza di strade e spazi pubblici, riuscendo così al contempo ad abbreviare i tempi delle procedure per le assegnazioni di ogni singolo lavoro e risparmiare risorse economiche. "La procedura che abbiamo scelto - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti - ci permetterà di risparmiare sui tempi di assegnazione e sui costi di attribuzione lavori avendo comunque sempre a disposizione, nel limite massimo previsto, la ditta di riferimento per intervenire celermente sulle programmate". 

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