Turismo, Gnassi a Franceschini: servono semplificazione, velocità, sostegni concreti, certezza per gli operatori
(Rimini) "C'è una condivisione unanime, da parte delle Istituzioni e degli attori privati, circa la difficoltà senza precedenti del settore turismo nella stagione post pandemia”, così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, intervenuto al Tavolo di crisi per il turismo a seguito dell'emergenza da Covid-19', presieduto dal Ministro Dario Franceschini. “Orientando il suo principale 'ramo d'azienda' verso le relazioni e la capacità di spostamento, il turismo è il settore al mondo che più sta soffrendo gli effetti del lockdown. La preoccupazione è evidente, da Nord a Sud senza esclusioni di sorta e senza alcuna eccezione”.
Su proposta del Ministro Franceschini, è stato dunque istituito il Tavolo in cui vengono valutate le misure compensative per fronteggiare i danni diretti e indiretti derivati dall'emergenza sanitaria, nonché le esigenze di sostegno gli intergenti strutturali per rilanciare la filiera dell'ospitalità nazionale. “Tutti i componenti del tavolo sostengono il Ministro Franceschini affinché possa 'irrompere' in Parlamento, nelle more di approvazione del decreto 'Rilancio', le proposte per sostenere il settore. E successivamente affinché il turismo sia il campo d'investimento prioritario delle risorse derivanti dal Recovery Fund. Un settore che deve diventare strategico anche in Italia, e dunque al centro delle politiche industriali nazionali, così come avviene strutturalmente nei Paesi vicini e concorrenti. A titolo esemplificativo, pensiamo solo all'immissione di risorse per sostenere il turismo in Francia (18 miliardi di euro), in Spagna (12 miliardi di euro), in Gran Bretagna (25 miliardi di euro)”, spiega Gnassi che nel suo intervento ha indicato i cinque che, secondo lui, “rappresentano un po' la sostanza del lavoro del tavolo”.
Il primo riguarda il Bonus Vacanze, “misura apprezzabilissima perché ha l'obiettivo di 'spingere' la domanda da oggi e fino alla fine dell'anno per la vacanza in Italia. Il meccanismo di adesione però è da semplificare perché farraginoso, in particolare per le strutture ricettive già alle prese con oggettivi problemi di liquidità dopo il lockdown. Questo meccanismo va 'sburocratizzato' perché altrimenti una misura così importante rischia di produrre meno della metà del suo positivo potenziale. Bisogna necessariamente coinvolgere il sistema creditizio per una 'trasformazione' del Bonus in liquidità per gli imprenditori”.
L'altra questione che ho avanzato “è quella di avere al più presto risposte sull'emendamento avanzato da Anci sul decreto 'Rilancio' per le zone ad alta vocazione turistica colpite dalla crisi. Il cosiddetto emendamento per le zone rosse/blu economiche. E' la richiesta di istituire un fondo per 150 milioni di euro, ripartiti progressivamente tra le località con il più alto rapporto tra residenti e pernottamenti turistici e sulle quali si abbattono più di altri territori gli effetti socioeconomici della pandemia”.
Il terzo aspetto posto al Tavolo è quello del “sostegno concreto e urgente all'intero settori fieristico e congressuale, e più in generale dell'entertainment. E' sotto gli occhi di tutti la crisi profonda di questi comparti, pezzi fondamentali dei distretti turistici, capaci di creare ricchezza diffusa e livelli occupazionali altissimi”.
Il quarto e il quinto elemento riguardano le concessioni balneari e le certezze da garantire agli operatori e quindi a favore degli investimenti per i territori che stanno riqualificando e rigenerando le loro aree turistiche; e la scandalosa situazione, più volte denunciata e sulla quale Anci ha presentato da tempo un emendamento in parlamento, dei cosiddetti pertinenziali”.
Turismo, Riccione colloca i lavoratori del turismo
(Rimini) Il Comune di Riccione ha attivato una nuova iniziativa per mettere in contatto chi offre e chi cerca lavoro nel settore del turismo. Dopo l'iniziativa lanciata durante il lockdown, pensata per dare una possibilità di impiego a chi rischiava di non trovarlo nel turismo favorendone il ricollocamento nelle attività agricole, l'ufficio Sportello Unico della attività produttive (Suap) del Comune di Riccione scende nuovamente in campo al fianco di imprese e cittadini. Il Suap ricontatterà infatti chi in aprile aveva presentato la domanda per l'agricoltura, e a titolo informativo, comunicherà le nuove possibilità di impiego nel turismo. Il Suap quindi metterà in contatto i lavoratori stagionali con hotel e pubblici esercizi che hanno bisogno di assumere. Al momento sono 286 i lavoratori che riceveranno un'informazione dal Comune circa le possibili offerte di lavoro da parte di hotel e dai pubblici esercizi.
"Sono molti gli operatori che in questi giorni hanno riferito di avere difficoltà nel trovare lavoratori disposti a fare la stagione - ha detto il sindaco di Riccione Renata Tosi -. E' per questo che abbiamo pensato di utilizzare la banca dati in nostro possesso raccolta nei mesi della chiusura per il Covid e utilizzarla oggi per mettere in contatto domanda e offerta nel turismo. Nei mesi del lockdown sembravano lontane le riaperture di hotel e ristoranti, oggi sono realtà avviate che hanno difficoltà a reperire personale. I motivi sono diversi, dalla stagione partita in ritardo, agli aiuti e sussidi che invece di traghettare il lavoratore da un impiego all'altro diventano un ostacolo".
Boeri fa verde Riccione
(Rimini) Stefano Boeri Architetti firma il progetto per il "cuore" di Riccione. Lo studio milanese propone una nuova visione per il Distretto Ceccarini basata su tre grandi obiettivi legati all'ecologia urbana, alla mobilità lenta e alla qualità civica. L'attivazione di queste strategie consentirà al Distretto Ceccarini di candidarsi a diventare un "Arcipelago Urbano Verde" e sostenibile, dove innestare le energie del turismo sostenibile con le qualità ambientali del sito. L'intenzione del progetto è di promuovere azioni progressive di demineralizzazione degli spazi pubblici, coniugando la vita urbana ordinaria con quella temporanea dei visitatori e favorendo la riappropriazione di un rapporto diretto tra la città, il mare ed il porto.
"Rendere il Distretto Ceccarini un polo turistico sostenibile a 360 gradi - ha dichiarato l'architetto Stefano Boeri oggi in Comune a Riccione - significa non solo prefigurare la demineralizzazione dei suoli e l'aumento delle coperture verdi ma anche introdurre cicli innovativi per la riduzione della quantità di rifiuti e per la loro raccolta, ottimizzare i consumi idrici ed energetici e potenziare la produzione di energia da fonti rinnovabili traguardando la costruzione di una vera e propria rete integrata di smart grid". Oltre a Stefano Boeri Architetti, il gruppo di lavoro si compone di Mate Soc. Coop.va – società di ingegneria con competenze specialistiche su temi di gestione del territorio, urbanistica, tutela dell'ambiente, progettazione strutturale e infrastrutturale – e Studiosilva srl, realtà multidisciplinare esperta nel campo della progettazione e della pianificazione ambientale e del paesaggio.
"Oggi, con grande piacere abbiamo concluso il primo step di un percorso fortemente voluto da questa amministrazione - ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi -. Boeri oggi ha firmato l'accordo per l'incarico professionale dopodiché si darà inizio alla progettazione. Ovviamente il progetto è un documento di indirizzo strategico sul quale si svilupperà un'ipotesi complessiva e integrata. Procederemo individuando anche i soggetti interessati che saranno coinvolti nel processo di cambiamento del cuore della nostra città. Quello che abbiamo in mano oggi sarà insomma uno strumento essenziale perché non si intende solo superficialmente riposizionare gli arredi, ma migliorare in profondità la struttura cittadina con un cambiamento radicale, individuando soluzioni strategiche e culturali che includano anche l'ascolto di tutte le parti interessate: cittadini, operatori turistici e categorie". "Il progetto inciderà sul quadrilatero riccionese che va da viale Cesare Battisti al Porto - ha ricordato l'assessore ai Lavori Pubblici Lea Ermeti - dalla linea ferroviaria fino al mare, passando dall'arteria principale di quella che si presenta come una vera un'operazione al cuore di Riccione, viale Ceccarini.
Meeting, Scholz a Mattarella: Grati per l'autorevolezza con cui ha guidato il Paese
(Rimini) Questa mattina, il presidente della Fondazione Meeting per l'Amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz, è stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme ad Andrea Simoncini e Emmanuele Forlani, rispettivamente vicepresidente e direttore del Meeting.
«Abbiamo espresso al Presidente la nostra gratitudine per aver accompagnato con autorevolezza il Paese ad attraversare questi mesi così difficili per tutti», ha dichiarato Scholz a margine dell'incontro. «Il Presidente ci ha espresso la sua soddisfazione per l'edizione speciale del Meeting 2020 e ci ha incoraggiato a contribuire ad una riflessione condivisa sul futuro dell'Italia e dell'Europa».
Il Meeting di Rimini 2020, che è stato confermato nelle date previste, dal 18 al 23 agosto, sarà una tra le prime grandi occasioni a livello nazionale per riflettere in maniera organica su quanto sta succedendo in questo momento nel nostro Paese e in Europa, nel periodo successivo all'emergenza da Covid-19 e al lockdown.
La manifestazione, dal titolo "Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime", si terrà in una "special edition" che sarà realizzata in forma prevalentemente ma non esclusivamente digitale nel Palacongressi di Rimini e comunicata tramite una piattaforma online sull'app e sui canali web e social della manifestazione; ogni giorno sono previsti anche eventi con presenza di pubblico.
Corpolò, la riqualificazione scorazza tra Tintuccio e ‘Scureza’
(Rimini) “Tituccio” e "Scureza", ma anche nuova illuminazione, ampliamento del verde e messa in sicurezza del tratto più urbano della provinciale “Marecchiese". Questi i principali temi che ieri (mercoledì 1 luglio) l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad, ha presentato ai circa cinquanta residenti riunitisi a Corpolò. Interventi per cui l'Amministrazione comunale ha previsto un investimento complessivo di circa 350 mila euro. Eccoli, nei dettagli, i singoli interventi previsti.
Nuova piazza del “Tituccio”. Si tratta di un intervento attesto da tempo da molti dei residenti, in quanto rappresenta una parte importante della loro storia e della socialità di tutta il quartiere. Il progetto cambierà la stessa fruibilità di questo luogo identitario. La piazza viene attualmente utilizzata come "parcheggio", fatta eccezione per una piccola parte pedonale, delimitata da paletti dissuasori, in cui è ubicata la Fontanina del Tituccio e alcune panchine. Sono presenti anche aiuole con alberi, ma di scarso valore paesaggistico. Anche la stessa Fontana del Tituccio, unico segno identificativo del luogo, è semplicemente costituita da una colonnina di mattoni, di nessun pregio architettonico.In ragione dell'utilizzo a parcheggio, nella piazza vi è una predominanza di asfalto e segnaletica stradale. L'obiettivo è costruire un luogo di incontro e socializzazione, di sosta e non solo di passaggio, pedonale e ciclistico, separandolo dal traffico e della sosta delle automobili.
Il progetto è basato su 4 punti principali: l'eliminazione dell'attuale asfalto e la riqualificazione delle pavimentazioni; l'incremento quantitativo e qualitativo delle aree a verde; la riqualificazione della fontana, degli arredi e della illuminazione; la pedonalizzazione della piazza, garantendo comunque gli attuali accessi carrabili. Senza entrare nei singoli dettagli, la piazza verrà leggermente ampliata verso la strada laterale, per permettere il transito dei pedoni verso il parcheggio e le abitazioni poste sul retro, dove sarà anche realizzato un corsello pedonale protetto con fittoni.
La nuova fontana del “Tituccio”. Aspetto centrale del progetto è la riqualificazione della fontanina del Tituccio, dalla quale scaturisce un getto continuo di acqua solfurea, presente da almeno cinquant’anni, prima ancora vi era un pozzo pubblico. I corpolesi chiamarono questa fontana "Tituccio", termine dialettale che rappresenta il bambino quando mette il dito in bocca e succhia. La nuova fontana manterrà l'attuale impianto di captazione, mentre sarà completamenteriprogettata la parte fuori terra che sarà realizzata con un monolite in pietra bianca di Travertino.
Il monumento a “Scureza”. La novità è il monumento a "Scureza", il misterioso personaggio felliniano di"Amacord", che appare nel film a bordo di una motocicletta, dal tipico rombo da cui derivò poi il soprannome. Il monumento sarà realizzato in acciaio corten e plexiglass e troverà spazio nella rinnovata piazza.
Opere a verde. Sul lato della Via Marecchiese verrà eseguita un'ampia barriera a verde, costituita da 5 aiuole che avranno il compito di "proteggere" la piazza dal traffico della strada provinciale Marecchiese. Il nuovo verde, oltre ad assolvere ad una funzione estetica, dovrà anche migliorare la vivibilità dell'area. Di fronte agli edifici che si affacciano sulla piazza è inoltre prevista la realizzazione di 4 aiuole alberate, più una verso la strada laterale. Complessivamente saranno quindi realizzate 10 nuove aiuole, in parte alberate e in parte con cespugli. Verranno messi a dimora:3 tigli (Tilia Cordata Gree Spire); 4 peri da fiore (Pyrus Calleryana); 2 aceri (Acer Crimson Sentry); 3 lagestroemie (Lagestroemia "Red Imperial");1 ciliegio da fiore (Pruns Kanzan). Per quanto riguarda le siepi, verranno collocate diverse specie, fiorite e non, con foglia verde o Colorata. La riqualificazione della piazza la sostituzione di nove delle alberature esistenti, con l'ampliamento alle tredici nuove piantumazioni.
Arredi. Il progetto prevede l'installazione di nuove panchine: una ampia seduta con schienale sagomato, con struttura in acciaio zincato verniciato e doghe in legno a ridosso della fontana e due sedute senza schienale fra gli alberi verso gli edifici. Verranno anche collocati dei portabicilette, dei dissuasori per la delimitazione dell'accesso carrabile alla piazza e dei cestini gettarifiuti.
Opere di fognatura. La riqualificazione della piazza renderà necessaria anche una parziale riorganizzazione dell'esistente rete di fognatura per la regimentazione delle acque di pioggia. Pubblica illuminazione. Il progetto prevede anche il completo rifacimento dell'impianto di pubblica illuminazione, con l'installazione di 16 nuovi punti luce. Nella piazza verrà collocata anche una tubazione interrata per il passaggio dei cavi elettrici per potenziare l'utilizzo in caso di eventi e manifestazioni.
Riorganizzazione della circolazione e segnaletica stradale. Sarà istituito un senso unico nella strada laterale alla piazza, con direzione verso il retrostante parcheggio e il collegamento alla Via Caduti del Soccorso Aereo. In questo modo, attorno alla Piazza del Tituccio, verrà organizzata una circolazione circolare con ingresso sulla strada laterale e uscita dalla Via Baracchi. La nuova piazza verrà pedonalizzata, garantendo comunque l'accesso carrabile ai residenti e alle attività commerciali per il carico/scarico dei prodotti.
"Non solo dei lavori pubblici - spiega Jamil Sadegholvaad, assessore ai lavori pubblici del Comune di Rimini – ma una vera riqualificazione con al centro la qualità della vita, la valorizzazione dei simboli identitari, la sicurezza stradale. Sono interventi, come mi hanno detto i tanti residenti presenti, attesi da tempo. Alla richiesta di interventi di sicurezza e riqualificazione, l'Amministrazione comunale ha voluto rispondere con qualcosa in più, il riappropriarsi dei luoghi identitari, di incontro e di socializzazione. Con un occhio alla bellezza degli interventi, della qualità del verde urbano e di una circolazione attenta ai pedoni e ciclisti, da sempre i naturali fruitori di questa area. Gli interventi previsti sono anche il frutto dei suggerimenti, delle sollecitazioni e dei consigli dei residenti che, essendone i principali destinatari, era giusto incontrare e rendere parte attivo di questo nuovo progetto di riqualificazione urbana".
Emergenza coronavirus, raccolti 68 milioni con la campagna ‘Insieme si può’
(Rimini) Oltre 68 milioni di euro. A tanto ammonta il valore delle quasi 50mila (49.829) donazioni - fatte in denaro (57 milioni),ma anche beni e servizi (11 milioni) - che gli emiliano-romagnoli hanno devoluto a favore della campagna “Insieme si può”, promossa dalla Regione, e direttamente alle Aziende sanitarie. Cittadini, famiglie, imprese, enti, associazioni, fondazioni e istituti bancari: tutti insieme per sostenere il sistema sanitario regionale e battere il Coronavirus.
Ora, la grande generosità dei donatori viene raccolta e ‘raccontata’ in un sito, “Donazioni” (https://salute.regione.emilia-romagna.it/donazioni-covid-19/), voluto e realizzato dalla Regione per dare a tutti i cittadini la possibilità di sapere, nella massima trasparenza, come sono stati donati, raccolti e utilizzati i soldi e i beni. Sul sito, infatti, è indicata la natura della donazione (denaro, beni, servizi), il tipo di donatore (cittadini, associazioni, fondazioni, imprese, enti pubblici), come sono state utilizzate le risorse, cosa è stato acquistato e donato. Una cospicua parte del denaro è servita per allestire posti aggiuntivi di terapia intensiva, ma sono state acquistate anche centinaia di migliaia di attrezzature sanitarie (ventilatori, ecografi, saturimetri) e milioni di dispositivi di protezione individuali. E non è ancora finita, perché è possibile, per chi vuole, continuare a donare, sia alle Aziende sia sul conto della Protezione civile regionale messo a disposizione dalla campagna “Insieme si può. L’Emilia-Romagna contro il Coronavirus”.
“Non possiamo che essere orgogliosi di questa terra e della sua gente, che ancora una volta, con caparbietà e tenacia, ha saputo lottare e ripartire. E noi che siamo chiamati a rappresentarla dobbiamo fare tutto ciò che serve per esserne all’altezza, in ogni occasione- ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Lo sapevamo, perché purtroppo in tante occasioni gli emiliano-romagnoli sono stati costretti a reagire a eventi drammatici: siamo gente tosta di una terra forte, e tutti insieme abbiamo non solo dato prova di un grande senso civico, ma di un grande cuore. Questo è il ‘grazie’ che i cittadini hanno voluto far arrivare alle donne e agli uomini della sanità e della protezione civile che ogni giorno in prima linea, mettendo anche a rischio la propria vita, hanno lavorato con competenza, spirito di sacrificio e grandissima umanità, e lo hanno fatto per tutti noi. E voglio ringraziare anche tutti coloro – artisti, sportivi, giornalisti, ricercatori – che hanno i sostenuto la campagna regionale ‘Insieme si può’, peraltro ancora aperta. Da parte nostra- ha aggiunto Bonaccini- come abbiamo fatto anche per il terremoto, l’impegno è stato subito quello di dare conto di questa generosità nella massima trasparenza, per dare a tutti la possibilità di vedere come sono stati donati, raccolti e spesi i soldi, fino all’ultimo euro”.
“Abbiamo solo una parola da dire: grazie- ha ribadito l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Agli uomini e alle donne, anche volontari, che ciascuno nel proprio ambito hanno lavorato giorno e notte per superare l’emergenza. E grazie a ogni singolo cittadino, impresa, ente, associazione che ha effettuato donazioni, piccole o grandi che siano state, per una corsa alla solidarietà che in Emilia-Romagna, come già successo in passato, si è rivelata straordinaria. Queste donazioni sono state determinanti anche per completare il Piano regionale che, triplicando i posti letto di terapia intensiva negli ospedali pubblici, ci ha permesso di dare una risposta pronta ed efficace ad un’emergenza sanitaria senza precedenti. Sappiamo che la lotta va avanti, che non possiamo abbassare la guardia, che l’impegno di tutti prosegue. Ma quello che fino ad oggi è stato fatto, grazie all’aiuto di questa grande comunità, è davvero straordinario”.
Tutti i numeri. Al 15 giugno, il valore complessivo delle 49.829 donazioni è di 68.232.012 euro. Tramite la campagna regionale “Insieme si può” sono state effettuate 11.856 donazioni, per un valore totale di 12.851.636 euro raccolti (di cui 12.007.192 euro in denaro e 844.444 euro in beni e servizi). Alle Aziende sanitarie sono andate 37.973 donazioni, dal valore complessivo di 55.380.376 euro (45.018.136 euro in denaro e 10.362.240 euro in beni e servizi). Sul totale, le donazioni in denaro ammontano a 57.025.329 euro; quelle di beni e i servizi valgono 11.206.683 euro. Il numero più alto di donazioni è stato effettuato da cittadini (44.873); il valore più alto è stato raggiunto dalle imprese (35.032.664,85 euro).
Finora sono state utilizzate risorse per 34.999.146euro; la parte più cospicua è stata impiegata per le attrezzature sanitarie (18.689.650 euro) e l’allestimento di posti letto di terapia intensiva (9.533.066 euro); 2.968.525 euro sono stati impiegati per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Grazie alle donazioni ricevute, sono state reperite 264.247 attrezzature sanitarie, come ad esempio saturimetri (2.170), ventilatori polmonari (312) ed ecografi (168).Sono stati inoltre reperiti 2.260.872 dispositivi di protezione individuale e 192.731 prodotti alimentari.
La campagna della Regione “Insieme si può, l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus”. La campagna “Insieme si può, l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus” è stata realizzata dalla Regione per dare risposta ai tanti cittadini, aziende, enti e associazioni che sin dalle prime fasi dell’epidemia volevano offrire il proprio contributo alla sanità dell’Emilia-Romagna, e che lo hanno fatto già da fine gennaio, versando e donando direttamente alle Aziende sanitarie oppure - dallo scorso 11 marzo - facendo versamenti sul conto corrente della Protezione civile regionale (Iban:IT69G0200802435000104428964, dall’estero codice Bic Swift: UNCRITM1BA2, Causale: Insieme si può Emilia Romagna contro il Coronavirus).
Dei quasi 13 milioni di euro raccolti, ne sono già stati utilizzati 8.100.264, di cui: 5.950.000 euro per posti letto di terapia intensiva, 1 milione donato da una casa editrice per l’acquisto di strumenti informatici per la scuola, ventilatori polmonari donati da un istituto bancario per un valore di 714.000 euro, 245.820 euro per il funzionamento delle colonne mobili regionali, telefonini e tablet per 119.990 euro (donati da un’importante catena di articoli elettronici ed elettrodomestici), 70.454 euro per dispositivi di protezione individuale.
I testimonial. All’iniziativa voluta dalla Regione hanno prestato il proprio nome e volto anche uomini e donne dello sport, del giornalismo, dello spettacolo, della musica, della ricerca - e non solo - che sono comparsi nel video con cui la Regione ha promosso la campagna di donazione, pubblicato sui profili social istituzionali dell’Ente, da numerose tv regionali e diffuso sui profili personali dei protagonisti (in ordine di comparsa: Milena Gabanelli, Fabio De Luigi, Martina Colombari, Gregorio Paltrinieri, Alberto Tomba, Luca Carboni, Arrigo Sacchi, Ivan Zaytsev, Gessica Notaro, Paolo Cevoli, Chiara Boschetti, Julio Velasco, Stefano Accorsi, Gaetano Curreri, Luciano Ligabue e Fiorella Belpoggi).
Energia eolica, la Provincia ripercorre le tappe verso la riconversione
(Rimini) “A nostro avviso è già un grande risultato che si torni animatamente a discutere di fonti rinnovabili”. Così l’amministrazione della Provincia di Rimini sul dibatto nato dalla proposta di Energia Wind di realizzare un parco eolico al largo della costa riminese. “L’assunto da cui partire è che non possiamo continuare a consumare energia e non fare nulla rispetto al tema dell’energia pulita e rinnovabile”.
Come Provincia “abbiamo provato e proviamo a dare il nostro contributo. Ciò che non ci piace sono gli attacchi strumentali e faziosi. Nel comunicato di ieri di Basta plastica in mare si dice che si è lavorato “nella stanze chiuse del potere”. Strano: la Provincia tra il 2011 e il 2012 ha approvato il Piano delle azioni per l’energia sostenibile (PAES), redatto in collaborazione con Arpae Emilia-Romagna, e il Piano Clima 2007/2020, con l’assistenza tecnica di Ambiente Italia”.
Il primo Piano “è stato approvato all’unanimità. Il secondo senza voti contrari. Ciò che però più conta è il metodo, Abbiamo svolto in poco meno di due anni almeno 16 incontri pubblici, con le associazioni di categoria, con i portatori di interessi, con i Comuni, con gli ordini professionali e così via. Tutto documentato e riportato nel testo delle delibere approvate, che magari bisognerebbe fare la fatica di leggere. Un lavoro importante, a cui abbiamo chiamato ad intervenire vari esperti, proprio alla ricerca del confronto e della partecipazione”.
In quel periodo, peraltro, “abbiamo gestito un progetto europeo denominato 4Power sul tema dell’eolico in mare, i cui partner erano altri Comuni e Province dell’Europa, dalla Scozia all’Olanda, alla Germania e al Portogallo. Nell’ambito di quel progetto abbiamo organizzato ad Ecomondo diversi seminari sul tema dell’eolico e dei suoi impatti, economici, sociali e ambientali. Fino ad arrivare all’ultimo convegno del dicembre 2019, svoltosi con il patrocinio non oneroso della Provincia”.
Fin dai primi studi, “addirittura del 2006, ci sono sempre stati incontri, convegni, pubblicazioni. Un percorso amministrativo, a nostro avviso, esemplare, anche dal punto di vista del metodo. Si studia, si approfondisce, si mettono a disposizione della comunità gli studi; i soggetti pubblici e privati valutano, per conto proprio, se e come usarli”.
Infine, “nel recente studio, a cura del Cnr e della Regione Emilia-Romagna (anche questo pubblicato e scaricabile dal sito della Regione) si citano gli studi della Provincia di Rimini e la fattibilità degli impianti eolici lungo la costa romagnola. Non un impianto, anzi non una wind farm, come viene chiamata, ma tre. Il tutto nel rispetto delle direttive europee sull’uso dello spazio marittimo: dalla pesca, al turismo, dall’energia alla protezione ambientale. Insomma, abbiamo lavorato con metodo e competenza, per porre il tema della transizione energetica, tema che oggi, dopo il Covid 19, è ancora più urgente e non rinviabile, se si vuole cambiare per davvero”.
2 luglio
Quasi tutti aperti | Riminiwellness e Frecce saltano | Andrea Guerra nell'Academy
Fiera: Riminiwellness rinviata al 20121
(Rimini) Di concerto con tutti gli stakeholder, Italian exhibition group ha assunto oggi la decisione di riprogrammare al 2021 la grande kermesse Riminiwellness, la manifestazione che, in quindici anni, è diventata leader indiscussa nel settore del fitness, benessere, sana alimentazione, sport e movimento.
Il quadro della situazione internazionale causato dalla pandemia non garantisce a operatori e pubblico quella che è sempre stata la vera forza della kermesse: essere la più grande e importante vetrina al mondo per le novità del settore, grazie anche alle performance dei maggiori presenter globali e alla presenza delle migliori opportunità di business, con la possibilità di testare in prima persona ogni genere di attività. Ed è proprio l'incertezza della regolarità dei collegamenti aerei da diversi paesi che sta generando difficoltà per le star mondiali dell'allenamento, i trainer e tutti i visitatori internazionali, che allo stato attuale non riescono a programmare la propria presenza a Rimini.
Per Italian Exhibition Group si è trattato di un atto di responsabilità nei confronti del proprio pubblico e di tutti i partner coinvolti nell'evento: territorio, espositori, associazioni di categoria dei professionisti e dell'industria. Ma nel rinviare definitivamente la quindicesima edizione di Riminiwellness all'anno venturo IEG - che in questi mesi ha mantenuto costante contatto e confronto con tutti i protagonisti della filiera - è già al lavoro per definire un evento nell'autunno 2020 pensato esclusivamente per i professionisti del comparto. L'obiettivo è quello di creare un momento di dialogo prospettico per il business, per le proiezioni dell'immediato presente e il prossimo futuro e la condivisione di nuove soluzioni di impresa e di innovativi modelli al servizio della comunità professionale degli operatori nel suo complesso e di tutta la filiera produttiva.
Aggiornamento coronavirus: un decesso e un nuovo positivo
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.508 casi di positività, 16 in più rispetto a ieri, di cui 9 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. I nuovi tamponi effettuati sono 3.882, che raggiungono così complessivamente quota 499.426, a cui si aggiungono altri 1.397 test sierologici, fatti sempre da ieri. Le nuove guarigioni sono 20 per un totale di 23.242, l'81,5% dei contagiati da inizio crisi. Scendono i casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.002 (8 in meno rispetto a ieri).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 888, 2 in meno rispetto a ieri, l’88,6% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono scesi a 10 (-2), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 104 (-4). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.242 (+20): 241 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.001 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 4 nuovi decessi: un uomo e tre donne. In particolare si tratta di 3 decessi nella provincia di Bologna e 1 in quella di Rimini. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.264.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.953 a Modena (+3, di cui 2 asintomatici), 4.913 a Bologna (+8, quasi tutti riconducibili a focolai sotto controllo. Di questi 2 sono asintomatici); 1.029 a Ferrara (+4, tutti asintomatici); 2.196 a Rimini (+1, asintomatico). Invariati i casi di positività a Piacenza: 4.546; Parma: 3.656; Reggio Emilia: 5.003; Imola: 404; Ravenna: 1.050; Forlì: 959; Cesena: 799.
Rispetto alla nuova positività nel riminese, si tratta di una paziente di sesso femminile in isolamento domiciliare e deriva da screening. La persona deceduta è di sesso femminile e aveva 83 anni. Ad oggi si aggiungono due guarigioni complete per cui il numero di pazienti attivi risulta 28