Tari, Riccione posticipa le date
(Rimini) Nuove scadenze posticipate per la Tari, la prima rata è stata fissata al 30 settembre (50% dell'importo), la seconda rata al 30 novembre (restate 50%). Nel caso di un unico pagamento questo scade al 30 settembre. Lo ha deliberato oggi la Giunta del Comune di Riccione preso atto che l'emergenza sanitaria che in corso ha avuto ricadute negative non solo sulle attività produttive e turistiche, ma anche sulle famiglie e sull'intero tessuto socio-economico.
"Dopo un primo posticipo di tutti i tributi comunali, abbiamo deciso che la Tari deve essere ancora rimandata - ha detto l'assessore al Bilancio, Luigi Santi -. Stiamo procedendo in maniera sistematica ad alleviare quanto possibile la pressione su imprese e famiglie che con l'emergenza Covid si sono fatte più pressanti. Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti abbiamo applicato il massimo posticipo possibile.
Aggiornamento coronavirus: 28.675 casi da inizio epidemia
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.675 casi di positività, 38 in più rispetto a ieri, di cui 33 persone asintomatiche individuate nell’ambito del contact tracing e dell’attività di screening regionale. Per quanto riguarda i 5 sintomatici (2 a Bologna e 3 a Modena), si tratta per la maggior parte di situazioni riconducibili a focolai esistenti o a casi già noti. Non si registra nessun decesso in tutta l’Emilia-Romagna. Il numero totale resta quindi 4.268.
I nuovi tamponi effettuati sono 2.371, che raggiungono così complessivamente quota 519.586, a cui si aggiungono altri 1.193 test sierologici.Le nuove guarigioni sono 3 per un totale di 23.343, l’81,4% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.064 (35 in più rispetto a ieri).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 965, 33 in più rispetto a ieri, 90,7% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva restano 9, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 90 (2 in più rispetto a ieri).
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.343 (+3): 237 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.106 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.555 a Piacenza (+3), 3.679 a Parma (+8), 5.010 a Reggio Emilia (+4), 3.971 a Modena (+5), 4.978 a Bologna (11); 404 a Imola (invariato), 1.030 a Ferrara (invariato); 1.078 a Ravenna (+5), 962 a Forlì (invariato), 808 a Cesena (+1) e 2.200 a Rimini (+1).
Ospedale Infermi: paziente positivo al coronavirus: sette contagiati
(Rimini) A Rimini, grazie alle procedure attivate per limitare il rischio di contagio da Covid19, sono stati individuati, all'ospedale, 8 casi di positività all'infezione, tutti asintomatici. Va a tal proposito evidenziato che, a seguito del protocollo regionale, vengono eseguiti tamponi sia a tutti i pazienti che vengono ricoverati sia a tutti quelli che vengono dimessi dalle strutture ospedaliere.
A seguito di tale procedura, nel reparto di Post acuti dell'Ospedale di Rimini è stato individuato un paziente, in dimissione, positivo al Covid 19. Immediatamente sono partiti tamponi a tappeto non solo tra i degenti e gli operatori di quel reparto ma, per massima precauzione, pure tra quelli di reparti che hanno anche minimi contatti col Post Acuti, da cui sono emerse le ulteriori 7 positività (non ricomprese nel bollettino regionale di oggi poiché emerse successivamente alla comunicazione ufficiale) . Tutti e 8 i pazienti, 5 di sesso maschile e 3 di sesso femminile, non presentano sintomi.
Immediatamente è stata attivata anche l'indagine epidemiologica e la Sanità pubblica di Rimini, dell'Ausl Romagna, ha già individuato e collocato in isolamento domiciliare, tutti i contatti stretti degli 8 pazienti. I controlli e le indagini cliniche stanno continuando, ma al momento la situazione risulta circoscritta.
Sole 24 Ore, cresce consenso Bonaccini, Gnassi sindaco top
(Rimini) Cresce il consenso di Stefano Bonaccini che, a cinque mesi dalle elezioni, guadagna altri due punti e mezzo, mentre il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, con il 57,3% del consenso, è il primo cittadino più popolare dell'Emilia-Romagna. Sono le principali indicazioni per l'Emilia-Romagna che emergono da Governance Poll 2020, un'indagine sul livello di gradimento dei presidenti delle 18 Regioni a elezione diretta e dei sindaci di 105 città capoluogo di provincia realizzata per Il Sole 24 Ore del Lunedì da Noto Sondaggi.
Bonaccini è quinto nella classifica dei presidenti: secondo il sondaggio, se si votasse oggi, anche sulla spinta della gestione dell'emergenza Covid, si attesterebbe al 54%, con un +2,6% rispetto al recente risultato delle regionali.
Fra i sindaci, Gnassi svetta fra i colleghi dell'Emilia-Romagna con il 57,3% (qualche decimale in più rispetto alla cifra della sua elezione), collocandosi al 24/o posto a livello nazionale. Lo segue a brevissima distanza (56,7%, al 30/posto, -6,4% rispetto al dato dell'elezione) Luca Vecchi di Reggio Emilia, terza Patrizia Barbieri di Piacenza, in calo di due punti, ma con un 56,5% che la posiziona al 33/0 posto.
Gli unici due sindaci che si collocano al di sotto della soglia del 50% sono Federico Pizzarotti di Parma (85/o con il 49,4%) e Virginio Merola di Bologna, 92/o con il 48,5%.
Sono, invece, tutti al di sopra della maggioranza degli intervistati gli altri sindaci esaminati: Gian Carlo Muzzarelli di Modena (41/0 con il 55%, +1,6%), Gian Luca Zattini di Forlì (50/o con il 53,8%, +0,7%), Alan Fabbri di Ferrara (64/0 con il 52,8%, -3,9%) e Michele De Pascale di Ravenna (74/o con il 51%, -2,3%) (ANSA).
4 luglio
Tragedia in mare | Lungomare a Viserba | Il bagnino Lorenzo
Parco eolico, le osservazioni del comune di Rimini: paesaggio e pesca tra le obiezioni
(Rimini) Il Comune di Rimini, entro la scadenza fissata per il 4 luglio, praticamente domani, depositerà alla Capitaneria di Porto le sue osservazioni in merito al progetto per la realizzazione di una centrale eolica offshore al largo della costa riminese. Lo annuncia il sindaco Andrea Gnassi.
"Diciamo subito che questa Amministrazione comunale, che del cambiamento radicale del modello di sviluppo in senso sostenibile ha fatto la sua matrice, vuole lavorare per ridurre il consumo di fonti fossili e promuovere la produzione di energia pulita e rinnovabile. E il quadro in cui si colloca la proposta progettuale del campo eolico off-shore riflette un contesto regionale in cui la produzione di energia elettrica è ancora preponderantemente legata a fonti fossili (74%), seppur a fronte di una notevole crescita del fotovoltaico (9,4% nel 2017 mentre era lo 0,1% nel 2007). Il nostro ruolo, adesso, è quello di esprimere osservazioni tecniche. Non quello di aderire a un dibattito ideologico o superficiale. Vogliamo energia pulita, ma non al costo di ripetere gli errori del passato quando si diceva che per avere sviluppo bisognava comunque e sempre costruire, consumare suolo fin dentro al mare, senza poi fare le fogne come si doveva”, spiega Gnassi.
"In queste settimane non abbiamo voluto volontariamente alimentare un dibattito incomprensibile, finito come troppo spesso accade in una guerra di religione e di posizione ideologica. Abbiamo preferito analizzare il progetto, guardare i parametri, considerare l'uno e gli altri nella relazione della fascia marina e territoriale in cui dovrebbe collocarsi l’opera. Le nostre osservazioni tecniche risponderanno a tutte queste valutazioni”, sottolinea.
Per il sindaco "il progetto di parco eolico off shore, così come presentato, non va bene. Tante, troppe le criticità sui temi principali del rapporto tra opera e contesto. In primis c'è la questione dell'impatto visivo sul paesaggio naturale che si chiama mare e non polo energetico marino: per il Comune di Rimini un intervento di questo tipo non può che essere contemplato se non con impatto visivo nullo, e dunque a distanze superiori e certificate, date le caratteristiche del territorio ad altissima vocazione turistica e avviato lo stesso territorio inesorabilmente ad una riconversione del modello di sviluppo. Se la riconversione sta portando alla chiusura degli scarichi a mare con il nuovo sistema fognario, come può tale riconversione convivere con un enorme e visibilissimo 'buco nero' di 59 pale eoliche che raggiungono un'altezza fino a 200 metri, a poche miglia dalla costa?”.
Vi è poi, "e non in secondo piano, la tematica relativa all'attività delle pesca e della marineria. Si evidenziano criticità rilevanti per i problemi di sicurezza alla navigazione delle imbarcazioni delle imprese di pesca, così come espresse con argomenti concreti e motivazioni reali dagli stessi operatori e dalle rappresentanze sindacali. Si evidenzia inoltre come sia sbagliata anche l'eventuale disposizione del campo eolico nella porzione dell'area marina indicata; non è pensabile limitare spazi marittimi in cui è possibile esercitare l'attività della pesca e non solo questa".
C'è anche "il tema del punto di approdo a terra e stazione di conversione. Non ci siamo. Le soluzioni che emergono dalla proposta non sono sostenibili. Il tema di eventuali emissioni elettromagnetiche a cui far fronte eventualmente non può essere risolto con la mitigazione, semmai con l'effetto zero. Così come deve essere netto e chiaro il messaggio che non ci debba essere alcun impatto sul territorio collinare, sul quale peraltro si sta investendo per progetti turistici legati alla bellezza del paesaggio e alla cultura del cibo e del vino".
Sul fine vita dell'impianto eolico "non sono evidenti nel progetto le necessarie garanzie circa lo smantellamento della centrale una volta esaurita. Emerge la necessità di evidenziare anche tecnicamente le soluzioni per una completa rimozione dell'impianto e delle strutture necessarie al suo funzionamento al termine dello sfruttamento del campo eolico. Rispetto invece agli effetti e impatti sull'avifauna e la biodiversità, prima di esprimersi si attendono i risultati della valutazione di impatto ambientale (VIA)".
Le osservazioni "avanzate in maniera dettagliate e puntuale riepilogano le sostanziali criticità sollevate dall'Amministrazione. Certo, è un progetto complesso anche da valutare, perché intreccia la necessità di incentivare e investire sulla produzione di energia da fonti alternative, con una proposta tecnica e progettuale che così come avanzata non è compatibile con la speranza di un futuro green e pulito sull'energia per la città, per il suo paesaggio, per la sua conformazione urbanistica e per le sue dinamiche produttive. L'impatto sulla 'linea blu' del paesaggio (quella 'riga blu' come la chiamava Tonino Guerra, che unisce il mare alla bellezza delle nostre colline) sarebbe evidente e sfregiante; così come le opere a terra di connessione risulterebbero invasive. Come Comune di Rimini non possiamo esprimere un no a prescindere al progetto, ma prima di fare qualunque passo nelle conferenze di servizi successive per avere tutte le garanzie e i chiarimenti richiesti a tutela del futuro della città".
Infine il sindaco si chiede:" ma possibile che anche un progetto sulla produzione di energia pulita, di tale portata e conseguenze sul territorio e sull'economia, invece che armonizzarsi con il paesaggio e l'ambiente, venga preceduto da un sentore di business in scorno del paesaggio? Se invece di 5 miglia fossero 40 che differenza farebbe? I costi maggiori di un'operazione così non possono essere messi a carico di comunità, persone, terra e mare".
Scuole, a Riccione vertice per la ripartenza
(Rimini) Incontro questo pomeriggio, tra il sindaco Renata Tosi, l'assessore ai Servizi Educativi, Alessandra Battarra e i dirigenti scolastici degli istituti compresivi comunali di Riccione. All'ordine del giorno ovviamente l'organizzazione della ripartenza della scuola a settembre. In totale, sono 6357 gli studenti che vanno a scuola a Riccione; di questi 3151 sono bambini e ragazzi che frequentano strutture comunali, a partire dal nido fino alla scuola secondaria di primo grado. Il Comune di Riccione è dunque proprietario di 21 immobili scolastici e l'incontro di oggi è stato improntato all'organizzazione delle future lezioni, partendo dalle regole emanate dal ministero della Pubblica Istruzione. "Regole che lasciano troppo alla responsabilità dei dirigenti scolastici e degli Enti - dichiara l'assessore Battarra -. Quindi da parte nostra oggi abbiamo voluto capire come affiancare i dirigenti e renderci utili per la riorganizzazione di un servizio essenziale alla comunità".
La riorganizzazione della scuola come noto, prevede il distanziamento tra gli studenti: tra le misure si ipotizzano lezioni al sabato, ingressi scaglionati, lezioni, laddove le classi non siano sufficientemente grandi, in palestra o nelle sale dedicate ai laboratori, mascherine nelle aree comuni dai sei anni in su. Banchi singoli distanziati di un metro. "E' evidente che se si arrivasse all'utilizzo delle palestre bisognerà riorganizzare l'ora di attività motoria - continua la Battarra - oppure i laboratori. Comunque la si metterà, bisognerà fare delle scelte. Le linee tracciate dal ministero improntate ai principi di autonomia, flessibilità e semplificazione, significano solo lasciare ai dirigenti l'onere di stabilire come e quando. Una sorta di fate voi che francamente è disarmante".
"Riccione negli anni ha investito molto sull'edilizia scolastica - spiega il sindaco Renata Tosi -, una scelta dell'amministrazione molto precisa. Tutto sommato, la nostra comunità può contare su organizzazione e logistica buone grazie agli investimenti fatti e programmati negli anni precedenti. Il Comune è a disposizione al fianco dei dirigenti scolastici se dovesse servire anche per reperire spazi aggiuntivi. Va sottolineato però che sulle politiche scolastiche il Governo fino a questo momento è stato carente in fatto di risposte certe. Prendiamo il calendario delle lezioni, ancora non è chiaro quando ricominceranno, se il 14 settembre o addirittura prima. Siamo ad inizio luglio e navighiamo a vista tutta una serie di scadenze importanti per i cittadini, dallo stato di emergenza sanitaria, previsto al 31 luglio, fino ad arrivare all'inizio della scuola".
Coronavirus, una nuova fase: giornali e carte da gioco nei bar
(Rimini) Dopo una assenza forzata di oltre tre mesi, quotidiani e periodici tornano nei bar dell’Emilia-Romagna. A partire da domani, sabato 4 luglio, sarà possibile tornare a sfogliare giornali e stampa periodica; non solo, anche le carte da gioco, e altri giochi di società, saranno di nuovo a disposizione dei clienti, facendo però attenzione ad usare mascherine e a rispettare la distanza di sicurezza.
Inoltre, sempre da domani sarà di nuovo possibile viaggiare in auto per persone non conviventi, ma in due per ciascuna fila di sedili e indossando la mascherina. Consentita anche la riapertura delle saune. Via libera, con regole precise, alle vacanze “comunitarie” per i ragazzi e adolescenti, dai 3 ai 17 anni, in case e campeggi. E poi le linee guida per la riapertura dei quartieri fieristici e quindi delle fiere e rassegne organizzate al loro interno.
Sono questi alcuni dei contenuti della nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in tema di ripartenza post lockdown, e che saranno in vigore a partire da domani, 4 luglio.
Definite appunto anche linee guida per l’organizzazione di fiere, con qualifica regionale, nazionale e internazionale che si realizzano all’interno dei quartieri fieristici, compresi i congressi e di grandi eventi che si realizzano in spazi interni.
L’ordinanza è pubblicata integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Telematico ed è stata trasmessa al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della Salute ed è stata anche notificata ai sindaci e ai Prefetti dell’Emilia-Romagna.
I provvedimenti
Spostamenti in auto
È consentito l'utilizzo di automobili e altri mezzi di locomozione tra persone non conviventi, però nei limiti della presenza di due persone per la fila di sedili anteriore e per ciascuna delle file posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina.
Vacanze di gruppo
Sono consentite le attività di soggiorno di vacanza, servizi residenziali in strutture che ospitano una o più comunità di ragazzi tra i 3 e i 17 anni, nonché i soggiorni in campeggio e quelli che utilizzano strutture fisse ricettive idonee ad offrire ospitalità, pernottamento e soggiorno temporaneo a gruppi (cosiddetto soggiorno in accantonamento). Queste attività possono svolgersi, previa comunicazione da parte del gestore al Comune e all’Ausl dei progetti organizzativi, nel rispetto degli standard, dei rapporti numerici tra personale accompagnatore e bambini/adolescenti. Al personale e ai volontari coinvolti è richiesta una formazione (fornita in collaborazione con il servizio regionale competente) in merito alle norme igienico sanitarie, sui temi della prevenzione di Covid-19, nonché per gli aspetti di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Carte da gioco
Negli esercizi commerciali, e nei circoli ricreativi, sono consentite le attività ludiche che usano materiali di cui non sia possibile garantire una puntuale e accurata sanificazione, come ad esempio le carte da gioco. Visto il potenziale rischio di trasmissione del virus, attraverso lo scambio degli oggetti, queste attività sono consentite purché siano rispettate alcune indicazioni: obbligo di utilizzo di mascherina; igienizzazione frequente delle mani e della superficie di gioco; rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro sia tra giocatori dello stesso tavolo sia tra tavoli adiacenti.
Saune
Riaprono le saune in qualsiasi struttura, con caldo e secco e temperatura regolata in modo da essere sempre compresa tra gli 80° ed i 90°. Oltre al rispetto delle misure previste nel protocollo per strutture termali e centri benessere, dovrà essere previsto un accesso alla sauna ad un numero di persone proporzionato alla superficie, assicurando il distanziamento interpersonale di almeno un metro; la sauna dovrà essere sottoposta a ricambio d’aria naturale prima di ogni turno evitando il ricircolo dell’aria; la sauna deve essere soggetta a pulizia e disinfezione prima di ogni turno.
Fiere, congressi ed eventi in quartieri fieristici
Sono state adottate, in vista della riapertura dei quartieri fieristici il 15 luglio prossimo, le linee guida e le indicazioni operative, omogenee sul territorio regionale. Misure che seguono la logica della precauzione e attuano le prescrizioni del legislatore e le indicazioni delle autorità sanitarie tenendo conto della specificità rappresentata dall’organizzazione dei quartieri fieristici quali la fruizione e la permanenza nei locali della clientela e i momenti di contatto tra gli addetti al servizio e la clientela stessa, oltreché gli aspetti connessi alla somministrazione di alimenti e bevande, alla gestione dei servizi igienici, dei parcheggi, delle Vip lounge.
Le regole dovranno essere adottate da ogni singolo organizzatore fieristico e da ogni singola impresa fornitrice di beni e servizi o espositrice o visitatrice, individuando procedure e misure più efficaci in relazione alle caratteristiche specifiche di ogni struttura, comprese le attività di comunicazione e informazione per responsabilizzare clienti e lavoratori sull’adozione di comportamenti corretti che limitino la probabilità di contagio.
Aggiornamento coronavirus: un nuovo caso, asintomatico
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.562 casi di positività, 27 in più rispetto a ieri, di cui 18 persone asintomatiche – individuate attraverso l’attività di screening regionale – e 9 sintomatiche. I nuovi tamponi effettuati sono 4.403, che raggiungono così complessivamente quota 508.691, a cui si aggiungono altri 1.559 test sierologici, fatti sempre da ieri, per un totale di 158.966. Le nuove guarigioni sono 17 per un totale di 23.284, l’81,52% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.011 (8 in più rispetto a ieri).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 915, 17 in più rispetto a ieri, 90,5% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva rimangono 9, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 87 (-9). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.284 (+17): 235 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.049 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo si sono registrati due decessi: si tratta di una donna e un uomo, in provincia di Reggio Emilia e in provincia di Parma. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.267.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4548 a Piacenza (nessun nuovo caso), 3661 a Parma (+4), 5003 a Reggio Emilia (nessun caso nuovo rispetto a ieri), 3.957 a Modena (+3), 4.944 a Bologna (+18, quasi tutti riconducibili a focolai sotto controllo; di questi 8 sono sintomatici); 404 a Imola (), 1.029 a Ferrara (); 1054 a Ravenna (nessun caso nuovo rispetto a ieri), 961 a Forlì (nessun caso nuovo rispetto a ieri), 803 a Cesena (+1, sintomatico) e 2.198 a Rimini (+1, asintomatico).