23 luglio
Dalla Colombia a Viserba per sintetizzare la coca rosa | Contagio tra colleghi | Prenotazioni in aumento
Foce Marano, il comune: Arpae ha riscontrato valori “eccellenti”
(Rimini) L’ufficio Ambiente del Comune di Riccione ha inviato una richiesta di rettifica immediata a Legambiente, circa i campionamenti effettuati da Goletta Verde alla foce del Marano "perché - si legge nella nota inviata a Legambiente - è palesemente contraddetta dalle analisi ufficiali effettuate per conto del Dipartimento di Sanità Pubblica dall'Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente-Arpae con l'ultimo campione effettuato il 20 luglio 2020”.
"Atteso che i bollettini ufficiali pubblicati dagli organi deputati allo scopo, hanno evidenziato, per tutti e tre i campioni di 8 e 22 giugno e 20 luglio, prelevati nelle acque di balneazione della foce del Torrente Marano, valori eccellenti addirittura al di sotto del limiti consentiti dalla legge. Considerato che tale comunicato, non rappresentando la reale qualità delle nostre acque, costituisce un grave danno per il turismo e l'economia in generale del nostro territorio".
Narcotraffico tra Sud America e Albania, con base a Viserba
(Rimini) Avevano fatto arrivare direttamente dalla Colombia un chimico specializzato per la creazione di una nuova droga sintetica una “cocaina rosada”, sostanza psicoattiva ancora poco diffusa in Europa. Prima che potessero immetterla sul mercato, il gruppo di narcotrafficanti albanesi è stato arrestato dal ROS dei Carabinieri, con il supporto dell’Arma territoriale in Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Abruzzo e Marche, a conclusione di un’indagine sul traffico di droga coordinata dalla Procura Distrettuale di Bologna.
Venti le persone in manette, il boss del gruppo un cittadino albanese che a dire degli inquirenti conduceva una vita normale da padre di famiglia, risulta residente a Rimini da dove gestiva un’attività di facciata come la vendita on line di automobili. Azienda e 6 vetture sono state sequestrate nell’ambito dell’inchiesta. Lui il boss in questi due anni era cresciuto molto e in un appartamento di Rimini, in tra Viserba e Torre
Pedrera, aveva impianta la raffineria dove “cucinavano” le droghe classiche e quelle nuove tutte sintetiche. L’obiettivo dell’organizzazione era di conquistare a partire da Rimini il mercato europeo non importando più cocaina dalla Colombia, ma creandone una nuova “la cocaina rosada”. Il chimico antagonista dei Narcos, che ora si trova in carcere a Bogotà, nel 2018 era stato ospitato diverse volte a Rimini per una consulenza sulla formula della nuova sostanza la 2C-B che stando agli specialisti del Ros oltre a dare allucinazioni dona anche una grande forza fisica. Il minore coinvolto era il nipote del boss albanese che si occupava di tenere la cassa anche lui da oggi è in carcere (ANSA).
Aggiornamento coronavirus: 10 nuovi casi a Rimini
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 29.295 casi di positività, 57 in più rispetto a ieri, di cui 41 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. La gran parte dei nuovi contagi sono riconducibili a focolai o a casi già noti e molti da persone rientrate dall’estero. Numerosi da Paesi extra Schengen, sui quali la Regione ha deciso controlli più stringenti, a partire dal doppio tampone nel periodo dell’isolamento obbligatorio. Un’azione di prevenzione che sta portando a individuare positivi asintomatici, intervenendo subito su situazioni potenzialmente a rischio.
In particolare, rispetto ai dati di oggi, a Imola, dei 10 nuovi casi 9 sono relativi a cittadini stranieri, la gran parte dei quali rientrati dall’estero, anche da Paesi extra Shengen, e sottoposti appunto a verifiche e isolamento. Nel modenese, sui 12 nuovi casi, 6 sono contatti anche in questo caso di un cittadino rientrato da un Paese extra Schengen e 4 sono riconducibili al focolaio individuato nei giorni scorsi in un prosciuttificio della provincia. Nella provincia di Rimini, dei 10 nuovi positivi 9 sono cittadini stranieri che vivono in un residence del capoluogo nel quale la Ausl ha individuato e isolato un focolaio subito gestito, avviando i controlli necessari.
I tamponi effettuati da ieri sono 7.736, per un totale di 591.704. A questi si aggiungono anche 1.448 test sierologici. I guariti salgono a 23.689(+27): l’81% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.325 (28 in più di ieri). Purtroppo, si registrano due nuovi decessi: 1 in provincia di Bologna, 1 in quella di Rimini. Riguardano 1 uomo e 1 donna. Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.237(+31). Sono complessivamente 7 i pazienti in terapia intensiva (+1 da ieri), scendono a 81 (- 4 rispetto a ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid. Le persone complessivamente guarite salgono a 23.689 (+ 27 rispetto a ieri): 193 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.496 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.578 a Piacenza (+1), 3.751 a Parma (+4 ), 5.061 a Reggio Emilia (+3, di cui 3 sintomatici), 4.064 a Modena (+12 di cui 3 sintomatici), 5.168 a Bologna (+ 9, di cui 4 sintomatici); 416 a Imola (+10, di cui 4 sintomatici),1.076 a Ferrara (+6, di cui 1 sintomatico); 1.134 a Ravenna (+ 1, di cui 1 sintomatico), 976 a Forlì (+1 ), 823 a Cesena (invariato) e 2.248 a Rimini (+10).
Focolaio covid, la Asl: situazione puntualmente monitorata
(Rimini) In merito alla notizia dell'individuazione di alcuni casi di positività a Covid 19 in un residence di Rimini, in via Sacramora a Viserba, per la precisione, la Asl “nell'evidenziare che la situazione è all'attenzione del Dipartimento di Sanità pubblica, puntualmente monitorata e sotto controllo”, precisa che “nei giorni scorsi l'igiene pubblica di Rimini ha individuato la positività di un paziente che abita nel residence, cui aveva effettuato il tampone perché contatto (collega di lavoro) di un altro paziente positivo (quest'ultimo individuato a seguito di screening)”. Nel residence abitano persone di origini senegalesi.
“Il servizio ha collocato il paziente, asintomatico, in isolamento domiciliare ed ha tempestivamente messo in campo un'attività di contact tracing che, come consuetudine in questo periodo, coinvolge non solo i contatti stretti dei pazienti, ma si allarga anche a coloro che hanno contatti più occasionali. Un protocollo finalizzato a circoscrivere e contenere il più possibile la diffusione del virus”, spiegano dalla Asl. “A questo fine personale del servizio si è recato anche presso il residence in cui vive il soggetto ed in cui abitano persone di origine straniera, regolarmente residenti sul territorio. Nell'ambito dell'intervento sono stati effettuati tamponi a tappeto, per un numero complessivo di 51. Al momento 9 di tali tamponi hanno avuto esito positivo mentre si attendono i risultati degli altri. I soggetti, che sono anch'essi tutti asintomatici, sono stati collocati in isolamento domiciliare in covid hotel”.
Sempre nell'ottica di monitorare e circoscrivere la situazione, “l'indagine epidemiologica continua, come da protocolli, allargandosi ai soggetti che hanno avuto contatti con coloro che sono risultati positivi, e che saranno a loro volta sottoposti a tampone e collocati in isolamento domiciliare.
Si ribadisce la massima attenzione da parte dell'Igiene pubblica nell'intervenire con tempestività in ogni situazione applicando in maniera estremamente puntuale i protocolli improntati alla massima precauzione, a tutela della salute della cittadinanza”.
Scuola, a Rimini si progetta ripartenza con 670mila euro
(Rimini) Quello del 15 settembre è un appuntamento molto atteso da tutto il mondo scolastico e da un'intera comunità. Dopo l'esperienza della pandemia, che necessariamente ha trasformato tante abitudini e modi di operare, anche il mondo della scuola riminese aspetta di sapere come si dovranno svolgere le lezioni in aula. E' stato questo il tema, che nelle ultime settimane, ha tenuto molto impegnato il Settore Educativo del Comune di Rimini che, sin dalla metà del mese di giugno, ha iniziato a lavorare per individuare le criticità e le possibili soluzioni da mettere in campo, al fine di una ripartenza delle scuole nella massima sicurezza.
Un' analisi mirata alla progettazione della ripartenza e ad una riflessione condivisa dal punto di vista organizzativo e didattico, che ha anticipato di gran lunga i tempi e le direttive, giunte poi dal Ministero dell'Istruzione con l'approvazione del "Piano scuola 2020-2021", il "documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione". Il percorso di confronto, promosso dal settore Educativo e dal Dipartimento Territorio Ambiente - Settore Facility e Management del Comune di Rimini, iniziato poco dopo il lockdown, ha messo in poco tempo, intorno ad un tavolo, tutte le istituzioni scolastiche per affrontare le criticità del covid e la riapertura di settembre. Assessori, tecnici, dirigenti del comune, referenti di plesso e dirigenti scolastici degli istituti delle scuole elementari e medie del territorio comunale, che si sono attivati per confrontarsi, valutare rischi, pianificare soluzioni e lavori da fare.
Sono state diverse le Conferenze di Servizio necessarie ad individuare un layout delle aule di tutte le scuole per verificare - in riferimento ai parametri indicati dal Ministero e dal Comitato Tecnico Scientifico - quali accorgimenti strutturali e organizzativi mettere in atto per accogliere in sicurezza gli studenti per ciascun Istituto. Un lavoro importante, che si concluderà martedì prossimo 28 luglio con l'ultimo incontro, che ha anticipato i tempi e le disposizioni giunte poi dal MIUR e dal provveditore Regionale, i quali hanno disposto definitivamente - come parametri ufficiali di sicurezza - la distanza di 1 metro dalla bocca e di 2 metri dal docente al bambino. Dalla prossima settimana partiranno i lavori di adeguamento che sono stati stabiliti, in tutte le scuole. A tale scopo sono state prodotte le planimetrie delle aule di tutte le scuole elementari e medie presenti sul territorio e consegnate ai dirigenti scolastici, come nell'esempio del rendering che mostra il lavoro fatto per ogni aula in cui è previsto 1 metro da bambino a bambino e la distanza di 1,20 mt tra una fila e l'altra che è stata stabilita in maniera precauzionale .
Contestualmente a questo percorso organizzativo il Comune di Rimini è stato uno dei primi enti in Italia a partecipare al bando europeo, promosso dal Ministero per la distribuzione di fondi da destinare ai lavori e agli arredi dopo l'emergenza sanitaria. Una partecipazione che ha consentito l'assegnazione di 670 mila euro che verrano destinati a questi lavori.
"Sul fonte della sicurezza per la riapertura delle scuole - sottolinea l'Assessore ai Servizi Educativi Mattia Morolli - il Comune di Rimini non ha indugiato un secondo. Sono state messe tante energie in campo per arrivare subito al risultato in maniera tempestiva, anticipando anche le direttive del Ministero. Nonostante che tempi per stabilire la linea d'azione, fossero molto limitati - perché iniziare i lavori adesso a fine luglio chiaramente non ci agevola - il Comune di Rimini è stato sempre sul pezzo ed è riuscito a chiudere in tempi record la necessaria e obbligatoria fase delle conferenze di servizio, prima di iniziare lavori che sono in partenza la prossima settimana. Dobbiamo garantire un ritorno alla normalità in totale sicurezza. Questa efficace fase di riflessione organizzativa, messa in atto con l'aiuto di tanti attori fra cui tutte le scuole che sono state coinvolte, ha messo in luce il valore degli ambiti dell'autonomia scolastica che si confermano spazi di coordinamento utili a coinvolgere tutti e a rinnovare quello che è patto di corresponsabilità educativa."
Tari e Cosap, commissione favorevole ad agevolazioni imprese
(Rimini) Parere favorevole (nessun voto contrario) questa mattina dalla I e V Commissione convocate in seduta congiunta allo straordinario pacchetto di misure messe in campo dall'Amministrazione a supporto del tessuto imprenditoriale della città, attraverso sgravi ed esenzioni su Tari e Cosap. Un pacchetto di misure inserite nella manovra di assestamento di bilancio del Comune di Rimini destinata ad alleggerire le incombenze tributarie delle piccole e medie imprese, allo scopo di promuovere la ripartenza e sostenere l'occupazione.
Sul fronte della Tari, le agevolazioni in sintesi prevedono sconti in bolletta che vanno dal 25% al 30% per le attività che hanno dovuto sospendere per mesi la propria attività o alle imprese stagionali che hanno dovuto rinviare l'apertura. Le utenze coinvolte sono 11.263, per uno sconto totale concesso alle aziende costrette alla chiusura dalla pandemia che ammonta a 3,4 milioni. Per le imprese stagionali che già usufruiscono attraverso il Regolamento comunale TARI di uno sconto del 15% e del 25% a seconda dei giorni di chiusura, l'ipotesi si prevede di ampliare lo sconto al 30% per tutte le attività, per complessivi 700.000 euro circa. A tal proposito è stata annunciata la presentazione di un emendamento per andare a supporto delle attività stagionali e balneari, maggiormente colpite per la contrazione di presenze turistiche, con un aumento della percentuale di sconto dal 30 al 40%: un provvedimento del valore di ulteriori 800mila euro, che porta a 4,2 milioni l'investimento complessivo.
La manovra straordinaria prevista nell'assestamento di Bilancio prevede poi un ulteriore slittamento delle scadenze, rinviando al 30 settembre la prima rata della Tari e al 31 agosto la Cosap.La commissione ha espresso parere favorevole anche alla riduzione per l'anno 2020 del Canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, introduce una riduzione del 50% sull'ammontare complessivo del canone per tutte quelle imprese escluse dalle agevolazioni previste dal Decreto Rilancio, che esenta i pubblici esercizi dal pagamento della Cosap per le occupazioni effettuate con dehors e tavolini dal 1 maggio al 31 ottobre. Un intervento che, sommato a quello già introdotto, comporta un investimento a carico del Comune di circa 1,4 milioni di euro.
Aumenta il fondo Tari per le categorie più deboli A questa prima fase di intervento focalizzata sul sostegno alle imprese farà seguito in autunno una serie di misure rivolte alle famiglie e alle fasce più deboli. Un primo provvedimento sarà però introdotto già in fase di assestamento di bilancio e prevede un ulteriore incremento del fondo relativo alle riduzioni TARI per le categorie più deboli, dopo quello già stanziato lo scorso anno. Per il 2021 il fondo sarà infatti potenziato di 60mila euro, arrivando a 245mila euro contro i 135mila stanziati per il 2019 (+110mila euro in due anni). Il riparto del fondo sarà deciso in accordo con le rappresentanze sindacali.
Goletta Verde: “fuori legge” la foce del Marano
Rimini) Degli undici punti monitorati da Goletta Verde sulla costa dell’Emilia Romagna, solo uno risulta oltre i limiti di legge: la foce del Marano a Riccione. “Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l'inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare”, hanno spiegato in conferenza stampa stamane a Cesenatico (FC), Andrea Minutolo, responsabile scientifico nazionale di Legambiente, Lorenzo Mancini, direttore di Legambiente Emilia Romagna, Valentina Montalti, assessore all'Ambiente di Cesenatico, Francesco Occhipinti, presidente di Legambiente Forlì-Cesena e Giuseppe Bortone, direttore generale di ArpaE.
La conferenza stampa è stata anche l'occasione per tracciare il bilancio della tappa emiliano romagnola di Goletta Verde, alla luce delle problematiche che vive la costa regionale: energia, rifiuti, illegalità, consumo di suolo ed erosione. “Rispetto i temi trattati l'ira di Legambiente si sofferma ancora una volta sulle esternazioni relative all'impianto eolico offshore a largo delle coste riminesi. All'incontro di Riccione del 18 luglio scorso l'assessore regionale alla green economy Vincenzo Colla ha parlato infatti di scontro tra bellezza e ambiente, evidentemente dimenticando la linea di urbanizzato senza soluzione di continuità che funesta il paesaggio romagnolo”.
Nella seconda parte della mattinata, invece, “sono state premiate alcune realtà turistiche virtuose della costa, individuate da Legambiente Emilia Romagna nell'ottica di sostenere e promuovere quel turismo virtuoso che ha subito più di altri settori il peso della pandemia. Si tratta di B&B ecosostenibile "Sasso Erminia" di Andrea Zanzini a Secchiano di Novalfeltria (Rn), il Camping Marecchia di Osvaldo Mancini a Ponte Messa (Rn), l'Hotel Fabrizio di Vally Balducci a Rimini , e il Bagno Sport 70 di Fulvio Sanulli a Cesenatico (Fc)”.
“È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all'inquinamento dei nostri mari, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al "maggior rischio" presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d'acqua, arrivano in mare. Le località costiere, inoltre, spesso pagano problematiche che si estendono fino ai comuni dell'entroterra. La denuncia sulle carenze depurative da parte di Legambiente vuole provare a superare questo deficit cronico, anche per tutelare il turismo e le eccellenze dei territori. Il monitoraggio delle acque in Emilia Romagna è stato eseguito dal 6 all'8 luglio scorsi da volontari e volontarie dell’associazione".
I parametri indagati “sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come "inquinati" i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e "fortemente inquinati" quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo”.
In Emilia Romagna sono stati cinque i punti monitorati dalla Goletta Verde in provincia di Rimini. “Il punto sulla foce del torrente Marano, nel comune di Riccione, è stato giudicato "fortemente inquinato". Entro i limiti gli altri quattro punti indagati in provincia: si tratta del punto sulla spiaggia a sud della foce dell'Uso, tra i territori comunali di Bellaria e Igea Marina, della foce del Marecchia a Rimini, del punto in spiaggia a nord del Rio Melo, in località Miramare a Riccione e del punto sulla spiaggia sud, sulla foce del torrente Ventena a Cattolica”.
"Quest'anno è stata centrale la partecipazione attiva da parte dei volontari dei circoli territoriali, che oltre ad aver animato e reso molto partecipata questa particolare tappa sono stati formati e seguiti dal nostro ufficio scientifico nelle attività di monitoraggio – ha dichiarato nel corso dell'incontro con la stampa Lorenzo Mancini, direttore di Legambiente Emilia Romagna – il risultato delle analisi, in linea con le annate precedenti e che non rileva particolari criticità, è frutto anche dell'efficacia degli interventi messi in campo in precedenza. Non bisogna però abbassare la guardia: non sono mancati durante le stagione divieti temporanei di balneazione, in particolare a seguito delle piogge. Ancora poi torna il Torrente Marano a Riccione, fortemente inquinato e oggetto di un nostro precedente esposto. Criticità su cui da diversi anni chiediamo un intervento".
"La fotografia positiva scattata da Goletta Verde n Emilia Romagna quest'anno – ha evidenziato il responsabile scientifico nazionale di Legambiente Andrea Minutolo – è figlia anche di una stagione balneare partita in ritardo e che inevitabilmente ci sta facendo vedere come potrebbero essere le località turistiche senza uno smisurato carico antropico che, invece, potrebbe mandare in sofferenza gli impianti di depurazione come avvenuto nelle stagioni precedenti. Il dato della foce del torrente Marano è un campanello di allarme da non sottovalutare per affrontare al meglio il proseguimento della stagione che vedrà probabilmente crescere notevolmente le presenze turistiche sulla costa".
22 luglio
Camorra a Cattolica | Focolaio a Viserba | Stop al matrimonio delle fiere
Chiesa dei Servi, raccolti 8.500 euro per il restauro dell’organo
(Rimini) E’ pari a 8.500 euro la cifra raccolta dalla campagna lanciata da Agora Rimini 11 ed Inner Wheel Rimini e Riviera il 22 febbraio scorso per raccogliere fondi per il restauro dell’organo della chiesa dei Servi. “Pochi giorni dopo il lockdown ha ‘chiuso’ il mondo ma non ha impedito la raccolta fondi, grazie alla generosità di molti sponsor, in primis Riviera Banca, main sponsor del progetto ed alla tenacia delle Presidenti e le socie delle due associazioni”, spiegano i promotori della campagna.
“Sotto l’attenta supervisione del maestro organista Paolo Accardi, concertista già da anni impegnato sul territorio nella tutela del ricco patrimonio organario, le sapienti mani artigiane dell’organaro Saverio Anselmi Tamburini, titolare della casa organaria omonima di Crema e nipote del costruttore cav. Giovanni Tamburini, hanno riportato in piena efficienza le oltre 1800 canne sonore che danno voce a uno degli strumenti più importanti della città e vanto dell’intero patrimonio nazionale”, spiegano.
I lavori iniziati il 29 giugno con l’egida della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini si sono conclusi il 9 luglio con la verifica della commissione di collaudo presieduta dal maestro Andrea Macinanti (che terrà anche il concerto inaugurale il primo ottobre prossimo, giorno del compimento del centenario) composta dai maestri Paolo Accardi e Alessandro Casali insieme al Parroco di Sant’Agostino e centro storico don Vittorio Metalli come legale rappresentante della Diocesi di Rimini.