Teatro Galli, pubblico solidale: rinunciano a rimborso 260 spettatori
(Rimini) Il pubblico di Rimini è vicino al mondo del teatro, ai suoi artisti e alle sue maestranze. La dimostrazione arriva dall'elenco, lunghissimo, di spettatori che hanno deciso di rinunciare al rimborso della parte di abbonamento alla stagione teatrale non usufruita o del biglietto dello spettacolo annullato a causa dell'emergenza sanitaria, che ha particolarmente colpito il settore della cultura e dell'intrattenimento, con teatro, sale da concerto, musei che per primi hanno chiuso i battenti e che per ultimi hanno potuto riaprire le porte al pubblico. Sono oltre 260 spettatori che hanno inviato una mail alla biglietteria del Teatro per annunciare la loro volontà, e in alcuni casi anche quella dei loro familiari, di rinunciare al rimborso: a questi se ne aggiungono circa un centinaio che non hanno inviato comunicazioni, ma che semplicemente non hanno richiesto la somma spesa o l'eventuale voucher compensativo. "Una dimostrazione di vicinanza e sensibilità – commenta l'assessore alla cultura Giampero Piscaglia – La lunga e difficile fase che abbiamo attraversato, il digiuno 'forzato' da spettacoli, concerti, mostre, ha però avuto un effetto positivo: esserne privati ha fatto emergere ancora una volta quanto l'arte e la cultura siano indispensabili per la nostra quotidianità e che, per quanto internet e la tecnologia ci sia venuta in soccorso spingendoci a sperimentare nuove forme di veicolazione dei contenuti, niente può sostituire l'emozione di una performance dal vivo, di condividere lo spazio fisico con chi quell'arte la produce davanti ai nostri occhi".
Per ringraziare pubblicamente gli spettatori che hanno comunicato la rinuncia al rimborso, da oggi sul sito web del Teatro Galli compare una sezione dove sono elencati tutti i nominativi (coloro che hanno dato il consenso alla pubblicazione). "Un piccolo gesto – conclude l'assessore – per ribadire quanto prezioso sia il contributo di ognuno in questa fase di ripartenza. Nella stagione che verrà - a cui stiamo preparando in considerazione delle nuove modalità di fruizione e sulla base dell'evolversi del contesto nazionale - troveremo il modo per tradurre questa dimostrazione di vicinanza in un'occasione di incontro, di cui sentiamo tutti la necessità".
Comune , approvato assestamento di bilancio
(Rimini) Via libera ieri sera in Consiglio Comunale – 17 voti favorevoli e 6 contrari – all’assestamento di bilancio e alla verifica di salvaguardia degli equilibri finanziari. Il Comune di Rimini infatti ha deciso di non approfittare della proroga al 30 settembre concessa agli enti locali, approvando l’assestamento nei termini fissati del 31 luglio, allo scopo di ottimizzare l’utilizzo delle risorse, accelerare sulle opere pubbliche in fase di progettazione e soprattutto di consentire l’assegnazione nel più breve tempo possibile dei contributi a cittadini, famiglie e imprese. Cuore della manovra di bilancio è il piano di sostegno al tessuto economico messo in campo dal Comune, che si traduce in importanti sgravi sulla Tari per le imprese maggiormente colpite dall’emergenza Covid – con sconti fino al 40% - e nel dimezzamento del canone di occupazione del suolo pubblico (Cosap) in aggiunta alle esenzioni già introdotte dal Decreto Rilancio. Misure che, tra Tari e Cosap, prevedono un investimento sul bilancio per oltre 5,6 milioni di euro.
Non avvalendosi dello slittamento della scadenza, il Comune consentirà ai cittadini di beneficiare nel più breve tempo possibile dei contributi assegnati attraverso i diversi fondi finanziati con risorse locali, regionali e nazionali in questo periodo, come ad esempio il fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione (950 mila euro), contributi per l’assistenza domiciliare (300 mila euro), voucher per la pratica sportiva (200 mila euro), contributi di frequenza per i centri estivi (305 mila euro), Piano nazione Povertà (1 milione di euro).
Con la manovra di assestamento di bilancio si prosegue anche sugli investimenti sulle opere pubbliche. Ai 118 milioni di euro di opere già finanziate, si aggiungono ulteriori 2 milioni e mezzo a finanziamento delle perizie suppletive sui Lungomari Tintori e Spadazzi, della riqualificazione dei Viali delle Regine, della manutenzione degli edifici comunali e degli impianti sportivi, degli interventi alla scogliera di San Giuliano mare per 250 mila euro, della perizia suppletiva del Lungomare Spadazzi per 200 mila euro e del completamento della scuola Montessori per 130 mila euro. Approvata anche la delibera che aggiorna il Documento unico di programmazione a seguito dell’emergenza Covid (18 voti a favore e 8 contrari) e i debiti fuori bilancio (18 voti favorevoli e 9 contrari).
In apertura il Consiglio comunale ha approvato ieri sera – 20 favorevoli, 8 astenuti e nessun voto contrario - la proposta di delibera presentata dal consigliere Gianfreda (Rimini Attiva) per la definizione di un ”Regolamento sulla collaborazione tra cittadine, cittadini e amministrazione comunale, per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani.” L’atto di indirizzo sarà recepito dagli uffici e una volta predisposto il regolamento il testo sarà riproposto al Consiglio Comunale.
24 luglio
Degrado, traffico e proteste | Fiere, la Regione va avanti | Riccione poco rosa
Recovery fund, Gnassi: soldi alle infrastrutture per un nuovo Grand tour d’Italie
(Rimini) Parla di “evidente e meritato successo del Governo Conte”il sindaco Andrea Gnassi in riferimento Recovery Fund: “208 miliardi di euro che impatteranno sull'economia italiana percentualmente più del famoso Piano Marshall post bellico, apre una stagione in cui gli Enti locali, in primis i Comuni, dovranno collaborare e supportare con idee e progetti strutturali la gigantesca occasione della rinascita e della modernizzazione del Paese. Se il rischio che intravedono in alcuni è quello di un affastellarsi delle richieste più disparate, di uno scomposto 'assalto alla diligenza', deve essere chiaro da subito che quel denaro dovrà servire a 'rifare' l'Italia nelle sue infrastrutture, piuttosto che disperdersi in infiniti rivoli episodici”.
Da sindaco di una città che è meta conosciuta e frequentata ogni anno da milioni di persone, “io metto come priorità quale industria strategica e sostenibile del Paese per i prossimi decenni, proprio il turismo. E quindi il sistema nazionale della logistica al primo posto tra gli interventi propedeutici alla sua promozione. Industrialmente il turismo è prima di tutto logistica. E' la logistica a determinare flussi e arrivi. Nel momento in cui l'Italia- attraverso una nuova infrastrutturazione- dovesse connettere velocemente le sue città, con i suoi tesori con hub aeroportuali, treni integrati e strade (E45, Passante di Bologna, Corridoio Adriatico, ferro e gomma Trieste-Ferrara- Ravenna- Rimini- Bari) nei prossimi anni l'Italia incrementerà il numero dei turisti, e quindi il benessere diffuso e l'occupazione. Negli scenari di sviluppo e di ammodernamento dei sistemi di mobilità, peraltro già ipotizzati dal Ministro Dario Franceschini, si intravede chiaramente come Rimini possa diventare uno dei punti focali di un nuovo modo di spostarsi comodamente e rapidamente lungo il Paese. Una parte necessaria e decisiva di un nuovo Grand Tour d'Italie, grazie a due 'colonne vertebrali' su ferro che viaggiano percorrendo il Paese: la ferrovia lungo la linea costiera tirrenica e che finalmente collega il Sud e la linea che da Milano e Bologna, con l'alta velocità che arriva già a Rimini e, da qui, giù sulla direttrice Adriatica, insieme al corridoio del ferro e gomma Trieste- Ferrara- Rimini-Bari. Corridoio tirrenico da un lato, corridoio Adriatico dall'altro. Ma sarebbe troppo semplicistico pensare a due semplici linee ferroviarie. Le dorsali su ferro sono le spine dorsali di una riorganizzazione complessiva della mobilità lungo l'intera penisola, dal Nord al Sud Italia. Colonne ad alta velocità capaci di sostenere hub aeroportuali, collegamenti stradali fitti e moderni. Scendi alla stazione, e sali immediatamente sul mezzo che ti porta in albergo o in un'altra località turistica. Una politica industriale vuol dire ripensare e rigenerare tutto. Significa alta velocità da Venezia e Milano a Taranto, passando per la Riviera di Rimini, connessa ad aeroporto, con arterie viarie sicure e non rammendate. Se devo pensare di scendere all'aeroporto di Rimini per poi andare ad Assisi affrontando in auto l'attuale E45...beh, non è proprio questa l'infrastrutturazione che mi immagino. Non solo. Se da Milano a Rimini una fitta rete di alta velocità giornaliera mi collega in un'ora e 40 minuti, miscelato allo smart working, può volere dire che molte professioni, molte persone, molte aziende vorranno e potranno scegliere di trasferirsi permanentemente a Rimini. Il Covid ha accelerato processi urbani nella direzione di rigenerazioni sostenibili, fortemente connotate da natura, benessere, spazi sicuri, alta qualità della vita. Sono i processi attivati a Rimini in questi anni e ormai in fase di conclusione. Con la dorsale adriatica, con una nuova capacità di muoversi in tempi brevi lungo l'Italia, Rimini e la riviera romagnola, saranno connessi in tempo reale al mondo".
Scuola e sanità "sono le altre due priorità infrastrutturali sulle quali dovrebbero essere investite le risorse del Recovery Fund. In particolare per il primo elemento: sarebbe infatti fattibile e a questo punto obbligatorio riqualificare radicalmente il patrimonio dell'edilizia scolastica in ogni città, costruendo nuove scuole anche in funzione di rigenerare socialmente le parti del territorio più marginali. L'esempio è la scuola di Villaggio Primo Maggio, diventata anche centro di quartiere e luogo di relazione diffusa anche oltre l'orario scolastico vero e proprio".
Coronavirus, 11 nuovi casi a Rimini
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 29.350 casi di positività, 55 in più rispetto a ieri, di cui 32 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Dei nuovi casi, 27 si registrano nella provincia di Bologna e 11 in quella di Rimini. Dei 27 nel bolognese, 15 sono relativi al nuovo focolaio individuato all’interno di una casa residenza per anziani del capoluogo, 3 operatori sanitari e 12 ospiti in maggioranza asintomatici e tutti già in isolamento.
Nel riminese, degli 11 nuovi positivi 9 sono cittadini stranieri, tutti asintomatici, che vivono nel residence del capoluogo nel quale la Ausl nei giorni scorsi ha individuato e isolato un focolaio subito gestito, avviando i controlli necessari. La gran parte degli altri nuovi contagi sono comunque riconducibili a focolai o a casi già noti e a persone rientrate dall’estero. Va ricordato che per chi arriva da Paesi extra Schengen, la Regione ha deciso controlli più stringenti, a partire dal doppio tampone nel periodo dell’isolamento obbligatorio. Azione di prevenzione che sta portando a individuare positivi asintomatici, intervenendo subito su situazioni potenzialmente a rischio.
I tamponi effettuati da ieri sono 5.585, per un totale di 597.289. A questi si aggiungono anche 1.461 test sierologici. I guariti salgono a 23.719 (+30): l’81% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.350 (25 in più di ieri). Non si registra in tutta l’Emilia-Romagna alcun decesso. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.265 (+28). Sono 6 i pazienti in terapia intensiva (-1 da ieri), e scendono a 79 (-2 rispetto a ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid. Le persone complessivamente guarite salgono a 23.719 (+30 rispetto a ieri): 194 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.525 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.578 a Piacenza (invariato), 3.752 a Parma (+1), 5.064 a Reggio Emilia (+3, tutti sintomatici), 4.070 a Modena (+6, di cui tre sintomatici), 5.195 a Bologna (+27, di cui 12 sintomatici); 416 a Imola (invariato), 1.078 a Ferrara (+2, tutti sintomatici); 1.137 a Ravenna (+3, di cui due sintomatici), 977 a Forlì (+1 ), 824 a Cesena (+1) e 2.259 a Rimini (+11, di cui uno sintomatico). In merito ai casi del residence di Viserba, “tutti i tamponi sono stati ora processati per cui questa situazione può dunque definirsi, a conferma di quanto detto anche ieri, sotto controllo e circoscritta”, ribadiscono dalla Asl Romagna. “Gli altri due casi non sono collegati a questa situazione, riguardano due contatti con casi noti, uno di sesso maschile ed uno di sesso femminile, entrambi in isolamento domiciliare, uno con lievi sintomi l'altro asintomatico. Oggi si registrano, infine, 3 nuove guarigioni, per cui i casi attivi risultano 54”.
Metromare indossa la riviera di Rimini
(Rimini) Quattro bus coi colori della Riviera di Rimini avvieranno sabato mattina l’attesa ripartenza del Metromare. Ormai concluso l’allestimento grafico che vuol trasmettere ai turisti i messaggi dell’accoglienza sul territorio, all’insegna della mobilità sostenibile e sicura. Le quattro livree richiameranno la campagna di comunicazione ‘In Romagna col Sorriso’; ‘Cinema Romagna’ con le immagini del territorio, dal mare all’entroterra; ‘La Riviera dei Parchi’ per comunicare l’offerta dei parchi tematici; sul quarto bus sono state riproposti i colori e le grafiche più legate all’immagine del Metromare, con le onde marine già presenti nella prima fase sulle fiancate dei bus e il claim ‘Change is here. Get on board!’. A bordo e alle stazioni del Metromare sono diffuse tutte le informazioni per il corretto utilizzo del servizio, nel rispetto delle norme anti Covid-19.
Con le frequenze programmate in questa prima fase, sono 120 al giorno le corse previste, sessanta da Rimini e altrettante da Riccione, con la potenziale possibilità di trasportare quasi 11.000 persone al giorno con la capienza ridotta a 90 persone per il rispetto delle distanze fisiche a bordo, dove si ricorda che è obbligatorio l’uso delle mascherine. Già ora, in caso di necessità, sarà possibile programmare corse più frequenti, così come accadde prima del lockdown in particolare nei weekend.
L’impianto sonoro lungo il percorso, oltre alle informazioni sul trasporto, sistematicamente inviterà la clientela alla scrupolosa attenzione sull’osservazione delle precauzioni anti Covid. La responsabilità dei comportamenti a bordo è del cliente, l’autista è in collegamento costante con la centrale operativa che monitora le 98 telecamere in dialogo costante con le forze dell’ordine. In caso di criticità nel comportamento a bordo, l’autista ha il potere di interrompere il servizio. Resta attiva la linea 11 con le fermate limitrofe alle stazioni del Metromare che comunicano tramite QR code il modo più semplice per connettersi con la linea su percorso protetto che consente di risparmiare il 60% del tempo di percorrenza.
Contrasto alla prostituzione, sette sanzioni in una notte
(Rimini) Continuano i controlli per far rispettare l'ordinanza contingibile e urgente, efficace dal 25 maggio scorso, per prevenire e contrastare i pericoli cagionati da comportamenti connessi all'esercizio della prostituzione sulla pubblica via. Disposizioni sulla sicurezza che ricalcano l'impianto dei provvedimenti già adottati con ottimi risultati negli anni passati e che resterà in vigore fino al 31 ottobre prossimo sulle aree dove il fenomeno si registra con una maggiore intensità.
Sono state 7 le sanzioni amministrative, relative alla prostituzione, che hanno fatto gli agenti della Polizia Locale di Rimini, nel servizio notturno fra martedì 21 e mercoledì 22. I sei agenti in abiti civili, a bordo di macchine prive di contrassegni istituzionali, hanno operato nella zona di Rimini Sud, soprattutto all'altezza del Parco Murri. Un'azione di repressione, svolta in continuità all'attività di prevenzione e contrasto di un crimine quale lo sfruttamento della prostituzione e la tratta di persone, che dall'inizio dell'anno ha fatto rilevare oltre 110 violazioni ed altrettante sanzioni, finalizzata ad arginare i fenomeni di degrado urbano ad esso collegati.
Ricordiamo che la violazione, a norma dell'ordinanza sindacale in vigore, si concretizza con un insieme di comportamenti come lo stazionamento, o l'appostamento della persona, o l'adescamento di clienti e l'intrattenersi con essi, o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l'abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che si stia esercitando la prostituzione. Oltre alla richiesta di informazioni a soggetti che pongano in essere i comportamenti equivoci o concordare con gli stessi l'acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento, l'ordinanza prevede che possano essere sanzionati anche a norma del Codice stradale quei conducenti che saranno sorpresi alla guida di veicoli a eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale. In questi casi la sanzione amministrativa di 41 euro prevista sarà elevata a 54,67 se accertata in orario notturno (dalle ore 22 alle 7 di mattina). Fino a 500 euro, invece, la sanzione amministrativa pecuniaria per la violazione dei dispositivi dell'ordinanza (400 euro se pagati entro 60 giorni).
L'ordinanza prevede inoltre che qualunque fatto o atto ritenuto rilevante ai fini fiscali riscontrato dagli agenti nell'ambito dell'attività di controllo sarà portato a conoscenza dell'Agenzia delle Entrate e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini per eventuali valutazioni.
Settimana rosa, mamma perplessa scrive al sindaco di Riccione
(Rimini) “Non oso immaginare cosa accadrà durante la Settimana Rosa, quando ragazzi da tutta Italia si saranno dati appuntamento a Riccione, non esattamente con l'intento di stare a debita distanza gli uni dagli altri". Lo scrive una mamma e medico ospedaliero di Perugia, al sindaco di Riccione, Renata Tosi, circa l'appuntamento programmato per la prima settimana di agosto lungo tutta la Riviera. "Mi chiamo Elena Sabatini, anestesista dell'ospedale di Perugia - si legge nella lettera - Le scrivo in merito alla Settimana Rosa. Le scrivo, Sindaco, in quanto Lei è responsabile della salute pubblica dei suoi cittadini, ma in questo caso, a mio modestissimo avviso, anche dei cittadini di tutta Italia, perché quei ragazzi che parteciperanno agli assembramenti della Settimana Rosa poi torneranno nelle loro città, nei loro paesi di origine, e loro, i ragazzi, quasi sempre asintomatici per loro fortuna, dopo un mese torneranno a scuola, dove il virus potrà diffondersi senza difficoltà. I ragazzi, per loro natura, si sentono immortali, sfidano la sorte, le regole. Noi adulti dovremmo intervenire con regole di buon senso e di prudenza. Permettere una manifestazione di questo genere è una grande, pesantissima responsabilità per chi deve tutelare ed è responsabile anche penalmente della salute pubblica. Spero che quello che sta accadendo in Spagna e in altre parti del mondo possa essere di monito, qualora non bastasse quello che abbiamo vissuto direttamente a marzo e aprile, e induca ad un ripensamento riguardo l'opportunità di svolgere in questa fase delicata una festa che farà convergere a Riccione ragazzi da tutta Italia".
"Sono stata a Riccione la scorsa settimana - ha raccontato al telefono la dottoressa Sabatini, immediatamente contattata dall'Amministrazione comunale - e devo dire che nei negozi, negli hotel, nei ristoranti e in spiaggia le regole vengono rispettate, ma immagino che spesso con la clientela più giovane questo lavoro diventa molto difficile. Ho scritto pensando di non ricevere risposta, oppure, di leggere solo parole formali, ma sono contenta di essere stata contattata. Sono una madre di un figlio adolescente e immagino quanta responsabilità abbiate voi come amministratori. Ho anche scritto su forum dedicati alla Settimana Rosa, ma le risposte che ho ricevuto sono state estremamente generiche. Mi chiedo ma visto il periodo che abbiamo vissuto non si poteva aspettare e rimandare la manifestazione all'estate del prossimo anno'?"
Boom dei monopattini, il noleggio triplica rispetto allo scorso anno
(Rimini) C’è chi lo usa perché ne ha scoperto la comodità, chi perché è un modo divertente di spostarsi: in questa stagione estiva i monopattini elettrici in sharing stanno facendo registrare grandi numeri, che posizionano Rimini come una delle realtà dove la sperimentazione di questa forma di mobilità sta ottenendo il maggior successo. A confermarlo sono gli stessi numeri forniti dai due gestori del servizio sul territorio riminese, Lime e Bird, che hanno fatto registrare aumenti rispetto allo scorso anno che ha raggiunto anche picchi di +300%.
Per dare un'idea: solo il gestore Lime, che divide con Bird i mille mezzi elettrici che compongono la flotta complessiva disponibile per il territorio di Rimini, ha calcolato oltre dal 1° gennaio ad oggi 115.000 corse, per complessivi 220.000 km. Un viaggio medio si sviluppa sulla distanza di 1,6km e ha una durata media di 8 minuti, in linea con l'utilizzo da 'ultimo miglio' per cui è pensato questo tipo di servizio. Dato altrettanto importante riguarda l'impatto sull'ambiente: si stima infatti un risparmio di 60.000 kg di CO2, con un beneficio per tutta la collettività. Numeri che si sommano a quelli del gestore Bird, con dati che in questo caso coprono il periodo dal 10 agosto del 2019 ad oggi: in meno di un anno sono stati oltre 185mila i chilometri percorsi, per una distanza media della corsa di 2.33 km e una durata media di 16 minuti. Ben 51mila i chilogrammi di Co2 risparmiati.
"Gli operatori ci stanno dando feedback entusiasti – spiega l'assessore alla mobilità Roberta Frisoni – raccontandoci di come sul nostro territorio stiano ottenendo risultati oltre le aspettative, migliori rispetto ad altre realtà dove forniscono lo stesso servizio. Una performance dunque che conferma la bontà della scelta di scommettere su questa sperimentazione, che si adatta ad un territorio che ha avviato una profonda trasformazione urbana che mette al centro la mobilità sostenibile e green. Un territorio sempre più connesso e collegato da infrastrutture ciclopedonali, che consente di muoversi dal mare verso il centro storico, dalla zona nord a sud, e che vede nei monopattini elettrici in free floating un ulteriore strumento che andremo sempre più a mettere a sistema con le altre forme di mobilità di ultimo miglio".
Le regole Sulla base del "decreto milleproroghe" - che ha equiparato i monopattini elettrici ai velocipedi – la Giunta ha stabilito in via cautelativa una velocità di circolazione per i monopattini in sharing pari a 20km orari sulle piste ciclabili e sulle strade urbane, inferiore ai 25 km/h previsti per questi veicoli dalle norme nazionali e a 6km orari nelle aree pedonali. Non servono titolo abilitativi per condurre un monopattino, ma è necessario aver più di 14 anni. I monopattini devono rispettare le stesse disposizioni che già disciplinano la circolazione dei velocipedi: possono circolare sulle strade urbane dove il limite di velocità non supera i 50km. Sulle strade extraurbane, i monopattini possono circolare solo all'interno della pista ciclabile. Ai conducenti dei monopattini non è consentito il trasporto del passeggero e, solo per i minori è obbligatorio l'uso del casco.
Dove si può usare L'area per la libera circolazione dei monopattini in free floating è stata ampliata rispetto allo scorso anno. Per Rimini sud, è prevista la circolazione in tutta l'area a mare dell'asse della statale SS16, che rimane esclusa; per Rimini nord a partire da Rivabella in tutta l'area a mare dell'asse della ferrovia; nell'area di Viserba-Rivabella compresa tra Via Marconi, Via Sacramora, Via Beltramini, Via John Lennon, Via Fabio Tombari, Via Walter Ceccaroni, Via Luigi Zangheri, Via Maestri del Lavoro, Via XXV Marzo 1831; nelle vie Iolanda Capelli, Via Galla Placida, Via Costantino il Grande per il collegamento con l'ingresso EST della fiera; nel quartiere celle, delimitato dall'asse ferroviario direzione Bologna, SS16 e da Via Tonale-Via Antonio Labriola; e in fine nella Via Emilia, per permettere il collegamento con l'ingresso sud della fiera.
Artigiani: saldo positivo in Romagna, flessione nel riminese
(Rimini) Secondo le elaborazioni dell'Ufficio Informazione economica della Camera di commercio su dati Infocamere, la dinamica anagrafica delle imprese artigiane nel secondo trimestre del 2020 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) riporta 240 iscrizioni al Registro imprese e 174 cessazioni (al netto delle cancellazioni d'ufficio), pertanto con un saldo positivo di +66 unità (il margine nel secondo trimestre del 2019 fu pari a +83 imprese). In termini relativi, il tasso di crescita trimestrale delle imprese artigiane registrate è pari al +0,31%, migliore del dato regionale (+0,27%) e inferiore al corrispettivo nazionale (+0,50%).
Al 30 giugno 2020 le imprese artigiane attive sono 21.312, in diminuzione dell'1,2% rispetto al medesimo periodo del 2019; il dato è complessivamente allineato con la flessione regionale (-1,1%) ma peggiore della dinamica nazionale (-0,6%). Le imprese artigiane attive sono circa un terzo (il 30,2%) del totale delle imprese attive totali, a fronte del 31,3% dell'Emilia-Romagna e al 25,0% dell'Italia.
Con riferimento ai settori di attività, le imprese artigiane del settore Costruzioni rappresentano il 39,3% del totale delle imprese artigiane attive, sostanzialmente stabili (-0,1%); il 20,5% operano in quello Manifatturiero (-2,9%), il 13,0% nelle "Altre attività di servizi" (-0,9%), che comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l'elevata intensità artigiana (l'84,4% delle imprese del settore è artigiana).
In flessione (-4,4%), inoltre, il comparto del Trasporto e magazzinaggio (pari al 7,9% delle imprese artigiane) e le imprese nelle attività di Alloggio e ristorazione (-1,5% la dinamica, 5,1% l'incidenza sul totale artigianato). Sostanzialmente stabili, infine, le imprese artigiane del Commercio (-0,2% la dinamica, 5,4% l'incidenza).
Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza delle forme giuridiche artigiane (il 72,5%), sono in flessione dell'1,0%. Le società di capitale sono in aumento del 4,5% e costituiscono il 7,2% delle imprese artigiane del territorio.
"Esaminati i numeri dell'anagrafe delle imprese artigiane, numeri che testimoniano una sostanziale capacità di tenuta, mi complimento, ancora una volta, con i nostri imprenditori artigiani e le loro Associazioni, perché dimostrano quotidianamente di saper affrontare, tanto le enormi difficoltà generate dal Covid-19, quanto gli effetti di una congiuntura declinante – commenta Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Ovviamente anche questi dati andranno monitorati con grande attenzione nel corso dei prossimi mesi, che permetteranno una valutazione precisa degli effetti del lockdown e della ripartenza. Il compito delle Istituzioni, ora più che mai, è quello di agevolare la ripartenza e lo sviluppo. In particolare, di questo settore che, per diffusione e rilevanza, è di grande peso anche sul nostro territorio. La Camera di commercio è fortemente impegnata in una serie di iniziative che, da un lato, sono mirate a sviluppare conoscenze e competenze, dall'altro, sono direttamente collegate alle provvidenze che, a livello centrale e a livello territoriale, vengono messe in campo per sostenere l'accesso al credito e gli investimenti, in termini di trasformazione digitale, sviluppo dell'internazionalizzazione e innovazione di prodotto e di processo".
Sistema imprenditoriale: focus provincia di Rimini. Al 30/06/2020 in provincia di Rimini sono presenti 9.502 imprese artigiane attive, in flessione dello 0,9% rispetto al 30 giugno 2019 (-1,1% in Emilia-Romagna, -0,6% a livello nazionale). L'artigianato rappresenta in provincia il 27,9% delle imprese attive totali, a fronte del 31,3% dell'Emilia-Romagna e al 25,0% nazionale.
Con riferimento ai settori di attività economica, le imprese artigiane delle Costruzioni rappresentano il 40,4% del totale, sostanzialmente stabili (-0,2%) rispetto ai 12 mesi precedenti; il 19,5% operano in quello Manifatturiero (-2,4% la dinamica), il 12,9% nelle "Altre attività di servizi" (-0,6%) che comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l'elevata intensità artigiana (l'82,3% delle imprese del settore è artigiana).
In flessione (-4,3%), inoltre, le imprese artigiane nel settore "Trasporto e magazzinaggio" (pari al 7,3% del totale) e le attività artigiane collegate al turismo (Alloggio e ristorazione: incidenza 5,9%, -0,7% la dinamica tendenziale).
A livello sub provinciale e di aggregazioni territoriali, i dati seguenti relativi alla dinamica delle imprese artigiane riportano: stabilità (-0,1%) nel Comune di Rimini, che comprende il 38,3% delle imprese artigiane della provincia; flessione nel territorio della Valmarecchia (-1,2%) e della Valconca (-0,5%) che insieme comprendono il 22,8% dell'artigianato provinciale.
Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza delle forme giuridiche artigiane (il 73,0%), sono in flessione dello 0,8%. Le società di capitale artigiane sono in aumento del 4,5%, con una dinamica sovrapponibile a quella degli agli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia) e costituiscono il 7,3% delle imprese artigiane provinciali.