Coronavirus, nuovo focolaio a Rimini, coinvolti lavoratori ditta logistica
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 29.413 casi di positività, 63 in più rispetto a ieri, di cui 45 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Quasi il 75% dei nuovi contagi (47 su 63) si concentra oggi nelle province di Modena (14), Bologna (13), Reggio Emilia (11) e Rimini (9), e si tratta per la maggior parte di contagi riconducibili a focolai già noti o all’attività regionale di prevenzione attraverso i controlli avviati sul territorio, nei comparti della logistica e delle carni, sui rientri dall’estero. Una rete che dimostra di funzionare, se si pensa che oltre la metà dei nuovi casi (36) si trovava già in isolamento al momento del tampone, grazie appunto all’azione regionale attraverso le strutture sanitarie.
In provincia di Modena, 4 casi sono riconducibili al focolaio già circoscritto in un prosciuttificio e altri 4 contagi sono stati rilevati grazie allo screening promosso dalla Regione sugli operatori impiegati in questo settore. Quattro casi infine sono riconducibili al focolaio, già noto, di una giovane rientrata da una vacanza a Riccione.In quella di Bologna sono legati a un focolaio già noto in una azienda della logistica 4 nuovi contagiati, che si trovavano già in isolamento, mentre 2 positivi sono stati identificati grazie all’operazione regionale di screening per i lavoratori della logistica. In provincia di Reggio Emilia, più della metà dei casi (6) sono riconducibili a focolai familiari per cui era già stato disposto dalle autorità sanitarie l’isolamento.
In quella di Rimini, infine, 8 casi sui 9 totali riguardano lavoratori stranieri di una ditta della logistica nell’ambito di un focolaio circoscritto e sotto controllo. Tutti i nuovi contagiati si trovavano infatti già in isolamento. Tra i rimanenti casi, sono 5 quelli di persone di rientro dall’estero identificati grazie al doppio tampone previsto dalla Regione durante l’isolamento fiduciario, mentre un altro asintomatico è stato diagnosticato grazie ai controlli che vengono effettuati in previsione di viaggi all’estero.
I tamponi effettuati da ieri sono 5.999, per un totale di 603.288. A questi si aggiungono anche 1.464 test sierologici.I guariti salgono a 23.758 (+39): l’81% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.372 (22 in più di ieri). Purtroppo, si registrano due decessi: si tratta di due uomini, uno della provincia di Bologna e uno di quella di Rimini.Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.289 (+24). Scendono a 4 i pazienti in terapia intensiva (-2 da ieri), restano 79 quelli ricoverati negli altri reparti Covid.Le persone complessivamente guarite salgono a 23.758 (+39 rispetto a ieri): 188 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.570 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.579 a Piacenza (+1), 3.754 a Parma (+2), 5.075 a Reggio Emilia (+11, di cui sei sintomatici), 4.084 a Modena (+14, di cui quattro sintomatici), 5.208 a Bologna (+13, di cui tre sintomatici); 418 a Imola (+2, entrambi sintomatici), 1.079 a Ferrara (+1); 1.141 a Ravenna (+4, di cui uno sintomatico), 980 a Forlì (+3, di cui uno sintomatico), 827 a Cesena (+3) e 2.268 a Rimini (+9, di cui uno sintomatico).
Notte rosa, Santi a Tosi: il comitato si è già riunito il 14 luglio
(Rimini) “La Sindaca Tosi mi ha chiesto di sollecitare la convocazione dell’unità di crisi in Prefettura per valutare lo svolgimento della settimana della Notte Rosa”. Inizia così il presidente della provincia Riziero Santi. “Proprio allo scopo di valutare insieme ai Sindaci le iniziative e le modalità del loro svolgimento in sicurezza si è già tenuta la riunione del Comitato Ordine pubblico e sicurezza in data 14 luglio. Il Comitato è composto dal Prefetto che lo convoca e lo presiede, dal Presidente della Provincia, dal Sindaco del Comune capoluogo e da tutti i Sindaci interessati agli eventi e alle criticità da esaminare, unitamente ai vertici di tutte le forze dell’ordine del territorio. All’incontro, come si è saputo dalla stampa nei giorni successivi, il Sindaco di Riccione non era presente perché, disse, impegnata a ricevere Briatore. A rappresentare il Comune di Riccione nemmeno un assessore o il comandante della Polizia Municipale, ma un funzionario del settore turismo. L’organizzazione e l’osservanza delle norme di sicurezza nelle manifestazioni turistiche fanno capo a chi le organizza e quindi Riccione, come tutti gli altri Comuni, dovrà farsene carico nel quadro di normative di sicurezza ordinarie e anti-covid in vigore: divieto di assembramenti, distanziamento, mascherina, ecc. Le forze dell’ordine, come sempre fanno in maniera encomiabile, non mancheranno di vigilare sulla sicurezza e l’ordine pubblico. Non mi compete di entrare nel merito dell’evento Notte Rosa che è organizzato dai Comuni e che comunque rappresenta una attrazione turistica importante per il nostro territorio soprattutto in un momento di difficoltà come questo”.
Notte rosa, Riccione chiede riunione unità di crisi
(Rimini) “E’ necessario convocare una riunione in Prefettura del tavolo tecnico di un'unità di crisi sull'emergenza Covid - 19 che prenda in esame la possibilità di spostare al 2021 come fatto per tutti gli altri eventi la Settimana Rosa. In subordine chiediamo di adottare uno stringente protocollo sanitario e di ordine pubblico a cui i territori possano adeguarsi in previsione dell'imminente Settimana Rosa. E chiedo al presidente della provincia Riziero Santi di farsi tramite presso il prefetto di Rimini di questa richiesta della città di Riccione". Lo scrive in una lettera aperta il sindaco, Renata Tosi indirizzata al presidente Santi e per conoscenza al presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini e al direttore dell'Ausl Romagna, Tiziano Carradori.
"Visto la coincidenza temporale che vuole l'avvicendamento al vertice della nostra prefettura e l'imminenza della Settimana Rosa - precisa il sindaco Tosi - chiedo al presidente della provincia di farsi carico di tale doverosa richiesta. Al momento non mi risulta alcun protocollo che unisca le misure sanitarie a quelle di pubblica sicurezza. Un protocollo pensato appositamente per la Settimana Rosa. E' superfluo in questa sede ribadire a quale responsabilità sono chiamati gli amministratori pubblici. Responsabilità a cui, tutti noi sindaci romagnoli non ci siamo mai sottratti nell'anno della estenuante lotta per contenere un'emergenza sanitaria, che stando alle disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del ministro della Salute, sono tuttora in vigore. Semmai al 31 luglio l'emergenza dovesse essere dichiarata finita, evenienza che tutti attendiamo con ansia, forse - e sottolineo forse - in quel caso la nostra responsabilità sarebbe ridimensionata ad un'estate normale. Questa non è un'estate come le altre e credo proprio che la Settimana Rosa dovrebbe come tutti gli altri eventi spostata al 2021. Ma se non la si vuole spostare almeno pensiamo a come limitare i danni, a proteggere le nostre comunità. E' una posizione impopolare? Non è vero, sono i cittadini a chiederlo, sono le categorie più esposte a pretendere risposte".
"Voglio fugare ogni dubbio, nessuno ha mai chiesto agli imprenditori di chiudere alcunché. Vi pare possibile chiudere quando abbiamo finalmente e con fatica raggiunto il numero di presenze turistiche di una normale estate? No quello che abbiamo condiviso sono le possibili ed eventuali misure di protezione che possiamo adottare per assicurarci appunto che la stagione continui bene. E' sulle modalità di protezione che ancora una volta ho voluto risvegliare le coscienze e chiedere il confronto. Assicurando comunque che l'amministrazione di Riccione è pronta a dare risposte ai cittadini e agli operatori".
San Leo, revoca della delega all’assessore Mascella. Sacchetti (Pd) grida al tradimento
(Rimini) “Il tradimento si è completato e la maschera è stata gettata definitivamente”. Il segretario del Pd provinciale Filippo Sacchetti non usa perifrasi nell’andare all’attacco del sindaco di San Leo Leonardo Bindi ed esprime “tutto il sostegno del Partito Democratico a Francesca Mascella, che si è vista ritirare questa mattina le deleghe da assessore dell’amministrazione eletta grazie anche e soprattutto al nostro partito, al buon governo di centro sinistra degli ultimi anni e alla nostra storia amministrativa”.
Va dritto al bersaglio il segretario Sacchetti, ribadendo il concetto di un tradimento figlio di una strategia mirata. “Dopo un mandato da vice di Mauro Guerra, Bindi si è presentato da candidato sindaco manifestando unità d’intenti e continuità d’azione con le precedenti legislature in cui il Pd è sempre stato motore e propulsore e ha sposato un programma. Salvo poi fingere di dimenticarsene una volta scelto quale primo cittadino, iniziando a disattenderne diversi aspetti, palesando sin dalle elezioni regionali una sua strategia non in linea con quanto condiviso alle amministrative e coinvolgendo poco la squadra e in particolar modo proprio Francesca Mascella. E’ chiaro come Bindi ci abbia usato, abbia sfruttato opportunisticamente la storia amministrativa di cui ha fatto parte per 5 anni e si sia poi comportato da voltagabbana. A quel punto era inevitabile che l’assessora, specie di fronte a decisioni antitetiche a quelle messe nero su bianco nel patto di fiducia con i cittadini, esprimesse in consiglio comunale tutto il proprio dissenso. Opponendosi ad alcune proposte e delibere tutt’altro che in linea con il programma, ma continuando a dimostrare come l’intero gruppo Pd coesione e responsabilità amministrativa. Una situazione che Bindi ha sfruttato per completare il suo trasformismo e arrivare alla revoca della fiducia da perfetto tradito”.
Nel merito e nel metodo. “Nonostante giovedì si fosse riunita la giunta, Mascella è stata informata della scelta del primo cittadino dalla consegna dell’atto di revoca delle deleghe da parte del messo notificatore. L’ennesima dimostrazione di come Bindi si faccia sfregio dei rapporti istituzionali e del rispetto per le persone e i ruoli, l’ennesimo ‘scimmiottamento’ di un modus operandi alla Salvini di cui traspare traccia anche nella quotidiana ostentazione del selfie social”.
Teatro Galli, pubblico solidale: rinunciano a rimborso 260 spettatori
(Rimini) Il pubblico di Rimini è vicino al mondo del teatro, ai suoi artisti e alle sue maestranze. La dimostrazione arriva dall'elenco, lunghissimo, di spettatori che hanno deciso di rinunciare al rimborso della parte di abbonamento alla stagione teatrale non usufruita o del biglietto dello spettacolo annullato a causa dell'emergenza sanitaria, che ha particolarmente colpito il settore della cultura e dell'intrattenimento, con teatro, sale da concerto, musei che per primi hanno chiuso i battenti e che per ultimi hanno potuto riaprire le porte al pubblico. Sono oltre 260 spettatori che hanno inviato una mail alla biglietteria del Teatro per annunciare la loro volontà, e in alcuni casi anche quella dei loro familiari, di rinunciare al rimborso: a questi se ne aggiungono circa un centinaio che non hanno inviato comunicazioni, ma che semplicemente non hanno richiesto la somma spesa o l'eventuale voucher compensativo. "Una dimostrazione di vicinanza e sensibilità – commenta l'assessore alla cultura Giampero Piscaglia – La lunga e difficile fase che abbiamo attraversato, il digiuno 'forzato' da spettacoli, concerti, mostre, ha però avuto un effetto positivo: esserne privati ha fatto emergere ancora una volta quanto l'arte e la cultura siano indispensabili per la nostra quotidianità e che, per quanto internet e la tecnologia ci sia venuta in soccorso spingendoci a sperimentare nuove forme di veicolazione dei contenuti, niente può sostituire l'emozione di una performance dal vivo, di condividere lo spazio fisico con chi quell'arte la produce davanti ai nostri occhi".
Per ringraziare pubblicamente gli spettatori che hanno comunicato la rinuncia al rimborso, da oggi sul sito web del Teatro Galli compare una sezione dove sono elencati tutti i nominativi (coloro che hanno dato il consenso alla pubblicazione). "Un piccolo gesto – conclude l'assessore – per ribadire quanto prezioso sia il contributo di ognuno in questa fase di ripartenza. Nella stagione che verrà - a cui stiamo preparando in considerazione delle nuove modalità di fruizione e sulla base dell'evolversi del contesto nazionale - troveremo il modo per tradurre questa dimostrazione di vicinanza in un'occasione di incontro, di cui sentiamo tutti la necessità".
Comune , approvato assestamento di bilancio
(Rimini) Via libera ieri sera in Consiglio Comunale – 17 voti favorevoli e 6 contrari – all’assestamento di bilancio e alla verifica di salvaguardia degli equilibri finanziari. Il Comune di Rimini infatti ha deciso di non approfittare della proroga al 30 settembre concessa agli enti locali, approvando l’assestamento nei termini fissati del 31 luglio, allo scopo di ottimizzare l’utilizzo delle risorse, accelerare sulle opere pubbliche in fase di progettazione e soprattutto di consentire l’assegnazione nel più breve tempo possibile dei contributi a cittadini, famiglie e imprese. Cuore della manovra di bilancio è il piano di sostegno al tessuto economico messo in campo dal Comune, che si traduce in importanti sgravi sulla Tari per le imprese maggiormente colpite dall’emergenza Covid – con sconti fino al 40% - e nel dimezzamento del canone di occupazione del suolo pubblico (Cosap) in aggiunta alle esenzioni già introdotte dal Decreto Rilancio. Misure che, tra Tari e Cosap, prevedono un investimento sul bilancio per oltre 5,6 milioni di euro.
Non avvalendosi dello slittamento della scadenza, il Comune consentirà ai cittadini di beneficiare nel più breve tempo possibile dei contributi assegnati attraverso i diversi fondi finanziati con risorse locali, regionali e nazionali in questo periodo, come ad esempio il fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione (950 mila euro), contributi per l’assistenza domiciliare (300 mila euro), voucher per la pratica sportiva (200 mila euro), contributi di frequenza per i centri estivi (305 mila euro), Piano nazione Povertà (1 milione di euro).
Con la manovra di assestamento di bilancio si prosegue anche sugli investimenti sulle opere pubbliche. Ai 118 milioni di euro di opere già finanziate, si aggiungono ulteriori 2 milioni e mezzo a finanziamento delle perizie suppletive sui Lungomari Tintori e Spadazzi, della riqualificazione dei Viali delle Regine, della manutenzione degli edifici comunali e degli impianti sportivi, degli interventi alla scogliera di San Giuliano mare per 250 mila euro, della perizia suppletiva del Lungomare Spadazzi per 200 mila euro e del completamento della scuola Montessori per 130 mila euro. Approvata anche la delibera che aggiorna il Documento unico di programmazione a seguito dell’emergenza Covid (18 voti a favore e 8 contrari) e i debiti fuori bilancio (18 voti favorevoli e 9 contrari).
In apertura il Consiglio comunale ha approvato ieri sera – 20 favorevoli, 8 astenuti e nessun voto contrario - la proposta di delibera presentata dal consigliere Gianfreda (Rimini Attiva) per la definizione di un ”Regolamento sulla collaborazione tra cittadine, cittadini e amministrazione comunale, per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani.” L’atto di indirizzo sarà recepito dagli uffici e una volta predisposto il regolamento il testo sarà riproposto al Consiglio Comunale.
24 luglio
Degrado, traffico e proteste | Fiere, la Regione va avanti | Riccione poco rosa
Recovery fund, Gnassi: soldi alle infrastrutture per un nuovo Grand tour d’Italie
(Rimini) Parla di “evidente e meritato successo del Governo Conte”il sindaco Andrea Gnassi in riferimento Recovery Fund: “208 miliardi di euro che impatteranno sull'economia italiana percentualmente più del famoso Piano Marshall post bellico, apre una stagione in cui gli Enti locali, in primis i Comuni, dovranno collaborare e supportare con idee e progetti strutturali la gigantesca occasione della rinascita e della modernizzazione del Paese. Se il rischio che intravedono in alcuni è quello di un affastellarsi delle richieste più disparate, di uno scomposto 'assalto alla diligenza', deve essere chiaro da subito che quel denaro dovrà servire a 'rifare' l'Italia nelle sue infrastrutture, piuttosto che disperdersi in infiniti rivoli episodici”.
Da sindaco di una città che è meta conosciuta e frequentata ogni anno da milioni di persone, “io metto come priorità quale industria strategica e sostenibile del Paese per i prossimi decenni, proprio il turismo. E quindi il sistema nazionale della logistica al primo posto tra gli interventi propedeutici alla sua promozione. Industrialmente il turismo è prima di tutto logistica. E' la logistica a determinare flussi e arrivi. Nel momento in cui l'Italia- attraverso una nuova infrastrutturazione- dovesse connettere velocemente le sue città, con i suoi tesori con hub aeroportuali, treni integrati e strade (E45, Passante di Bologna, Corridoio Adriatico, ferro e gomma Trieste-Ferrara- Ravenna- Rimini- Bari) nei prossimi anni l'Italia incrementerà il numero dei turisti, e quindi il benessere diffuso e l'occupazione. Negli scenari di sviluppo e di ammodernamento dei sistemi di mobilità, peraltro già ipotizzati dal Ministro Dario Franceschini, si intravede chiaramente come Rimini possa diventare uno dei punti focali di un nuovo modo di spostarsi comodamente e rapidamente lungo il Paese. Una parte necessaria e decisiva di un nuovo Grand Tour d'Italie, grazie a due 'colonne vertebrali' su ferro che viaggiano percorrendo il Paese: la ferrovia lungo la linea costiera tirrenica e che finalmente collega il Sud e la linea che da Milano e Bologna, con l'alta velocità che arriva già a Rimini e, da qui, giù sulla direttrice Adriatica, insieme al corridoio del ferro e gomma Trieste- Ferrara- Rimini-Bari. Corridoio tirrenico da un lato, corridoio Adriatico dall'altro. Ma sarebbe troppo semplicistico pensare a due semplici linee ferroviarie. Le dorsali su ferro sono le spine dorsali di una riorganizzazione complessiva della mobilità lungo l'intera penisola, dal Nord al Sud Italia. Colonne ad alta velocità capaci di sostenere hub aeroportuali, collegamenti stradali fitti e moderni. Scendi alla stazione, e sali immediatamente sul mezzo che ti porta in albergo o in un'altra località turistica. Una politica industriale vuol dire ripensare e rigenerare tutto. Significa alta velocità da Venezia e Milano a Taranto, passando per la Riviera di Rimini, connessa ad aeroporto, con arterie viarie sicure e non rammendate. Se devo pensare di scendere all'aeroporto di Rimini per poi andare ad Assisi affrontando in auto l'attuale E45...beh, non è proprio questa l'infrastrutturazione che mi immagino. Non solo. Se da Milano a Rimini una fitta rete di alta velocità giornaliera mi collega in un'ora e 40 minuti, miscelato allo smart working, può volere dire che molte professioni, molte persone, molte aziende vorranno e potranno scegliere di trasferirsi permanentemente a Rimini. Il Covid ha accelerato processi urbani nella direzione di rigenerazioni sostenibili, fortemente connotate da natura, benessere, spazi sicuri, alta qualità della vita. Sono i processi attivati a Rimini in questi anni e ormai in fase di conclusione. Con la dorsale adriatica, con una nuova capacità di muoversi in tempi brevi lungo l'Italia, Rimini e la riviera romagnola, saranno connessi in tempo reale al mondo".
Scuola e sanità "sono le altre due priorità infrastrutturali sulle quali dovrebbero essere investite le risorse del Recovery Fund. In particolare per il primo elemento: sarebbe infatti fattibile e a questo punto obbligatorio riqualificare radicalmente il patrimonio dell'edilizia scolastica in ogni città, costruendo nuove scuole anche in funzione di rigenerare socialmente le parti del territorio più marginali. L'esempio è la scuola di Villaggio Primo Maggio, diventata anche centro di quartiere e luogo di relazione diffusa anche oltre l'orario scolastico vero e proprio".
Coronavirus, 11 nuovi casi a Rimini
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 29.350 casi di positività, 55 in più rispetto a ieri, di cui 32 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Dei nuovi casi, 27 si registrano nella provincia di Bologna e 11 in quella di Rimini. Dei 27 nel bolognese, 15 sono relativi al nuovo focolaio individuato all’interno di una casa residenza per anziani del capoluogo, 3 operatori sanitari e 12 ospiti in maggioranza asintomatici e tutti già in isolamento.
Nel riminese, degli 11 nuovi positivi 9 sono cittadini stranieri, tutti asintomatici, che vivono nel residence del capoluogo nel quale la Ausl nei giorni scorsi ha individuato e isolato un focolaio subito gestito, avviando i controlli necessari. La gran parte degli altri nuovi contagi sono comunque riconducibili a focolai o a casi già noti e a persone rientrate dall’estero. Va ricordato che per chi arriva da Paesi extra Schengen, la Regione ha deciso controlli più stringenti, a partire dal doppio tampone nel periodo dell’isolamento obbligatorio. Azione di prevenzione che sta portando a individuare positivi asintomatici, intervenendo subito su situazioni potenzialmente a rischio.
I tamponi effettuati da ieri sono 5.585, per un totale di 597.289. A questi si aggiungono anche 1.461 test sierologici. I guariti salgono a 23.719 (+30): l’81% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.350 (25 in più di ieri). Non si registra in tutta l’Emilia-Romagna alcun decesso. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.265 (+28). Sono 6 i pazienti in terapia intensiva (-1 da ieri), e scendono a 79 (-2 rispetto a ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid. Le persone complessivamente guarite salgono a 23.719 (+30 rispetto a ieri): 194 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.525 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.578 a Piacenza (invariato), 3.752 a Parma (+1), 5.064 a Reggio Emilia (+3, tutti sintomatici), 4.070 a Modena (+6, di cui tre sintomatici), 5.195 a Bologna (+27, di cui 12 sintomatici); 416 a Imola (invariato), 1.078 a Ferrara (+2, tutti sintomatici); 1.137 a Ravenna (+3, di cui due sintomatici), 977 a Forlì (+1 ), 824 a Cesena (+1) e 2.259 a Rimini (+11, di cui uno sintomatico). In merito ai casi del residence di Viserba, “tutti i tamponi sono stati ora processati per cui questa situazione può dunque definirsi, a conferma di quanto detto anche ieri, sotto controllo e circoscritta”, ribadiscono dalla Asl Romagna. “Gli altri due casi non sono collegati a questa situazione, riguardano due contatti con casi noti, uno di sesso maschile ed uno di sesso femminile, entrambi in isolamento domiciliare, uno con lievi sintomi l'altro asintomatico. Oggi si registrano, infine, 3 nuove guarigioni, per cui i casi attivi risultano 54”.
Metromare indossa la riviera di Rimini
(Rimini) Quattro bus coi colori della Riviera di Rimini avvieranno sabato mattina l’attesa ripartenza del Metromare. Ormai concluso l’allestimento grafico che vuol trasmettere ai turisti i messaggi dell’accoglienza sul territorio, all’insegna della mobilità sostenibile e sicura. Le quattro livree richiameranno la campagna di comunicazione ‘In Romagna col Sorriso’; ‘Cinema Romagna’ con le immagini del territorio, dal mare all’entroterra; ‘La Riviera dei Parchi’ per comunicare l’offerta dei parchi tematici; sul quarto bus sono state riproposti i colori e le grafiche più legate all’immagine del Metromare, con le onde marine già presenti nella prima fase sulle fiancate dei bus e il claim ‘Change is here. Get on board!’. A bordo e alle stazioni del Metromare sono diffuse tutte le informazioni per il corretto utilizzo del servizio, nel rispetto delle norme anti Covid-19.
Con le frequenze programmate in questa prima fase, sono 120 al giorno le corse previste, sessanta da Rimini e altrettante da Riccione, con la potenziale possibilità di trasportare quasi 11.000 persone al giorno con la capienza ridotta a 90 persone per il rispetto delle distanze fisiche a bordo, dove si ricorda che è obbligatorio l’uso delle mascherine. Già ora, in caso di necessità, sarà possibile programmare corse più frequenti, così come accadde prima del lockdown in particolare nei weekend.
L’impianto sonoro lungo il percorso, oltre alle informazioni sul trasporto, sistematicamente inviterà la clientela alla scrupolosa attenzione sull’osservazione delle precauzioni anti Covid. La responsabilità dei comportamenti a bordo è del cliente, l’autista è in collegamento costante con la centrale operativa che monitora le 98 telecamere in dialogo costante con le forze dell’ordine. In caso di criticità nel comportamento a bordo, l’autista ha il potere di interrompere il servizio. Resta attiva la linea 11 con le fermate limitrofe alle stazioni del Metromare che comunicano tramite QR code il modo più semplice per connettersi con la linea su percorso protetto che consente di risparmiare il 60% del tempo di percorrenza.