Silb: riaprire le discoteche e aumentare i controlli sui clienti
(Rimini) Visita in Romagna per Filippo Regis, presidente del SILS, Sindacato Italiano dei Lavoratori dello Spettacolo, che insieme ai rappresentanti regionali, i deejay Max Monti e Robertino, ha incontrato il presidente del SILB dell’Emilia Romagna, Gianni Indino. “Fare fronte comune tra gestori e lavoratori dello spettacolo - spiega il presidente del SILB Emilia Romagna, Gianni Indino – in questo momento è più che mai importante. Tutti ci ritroviamo senza la possibilità di lavorare ormai da 7 mesi, né abbiamo la possibilità di programmare il futuro non avendo nemmeno una data per la riapertura delle attività di ballo. Una condizione di estremo disagio che coinvolge tutti gli attori dell’intrattenimento. Per questo sono molto contento di questa visita di cortesia da parte del presidente del SILS, Filippo Regis che ha approfittato della sua vacanza in Romagna per questo incontro, facendo seguito ai contatti avuti tra le due associazioni a livello nazionale. Stiamo discutendo del rilancio del settore dell’intrattenimento che, ricordiamo, è un settore fondamentale per l’economia, per il turismo, ma anche per la vita sociale delle persone. Nonostante questo, negli ultimi mesi è diventato bersaglio di una campagna mediatica al limite del denigratorio. Professionalità, legalità e sicurezza saranno le parole chiave per la ripartenza del nostro settore e vogliamo mettere in campo iniziative comuni che coinvolgano tutti i protagonisti della nightlife per offrire ai frequentatori dei locali le più alte professionalità, dando l’opportunità di trascorrere serate spensierate e sicure. Insieme possiamo fare tanto, soprattutto contro una piaga come quella dell’abusivismo che tocca pesantemente tutte le figure del settore musicale, dagli imprenditori ai professionisti come dj, musicisti, ballerini, vocalist. Sperando prima di tutto che il comparto possa tornare a lavorare il prima possibile, anche perché è rimasto escluso dai ristori economici statali, unica strada per non vederlo scomparire definitivamente. La riapertura dei locali può passare dal cambio di rotta sulla responsabilità in capo a chi non porta la mascherina se obbligatorio, portandola dal gestore alla singola persona. Ci saranno difficoltà per i controlli? Si faccia come per i parcheggi selvaggi con gli ausiliari del traffico: per sanzionare chi non la indossa si potrebbero creare gli ausiliari della mascherina”.
Santarcangelo, riaperte sale operatorie e degenza del Franchini
Sono tornate al volume di lavoro "pre-covid" le sale operatorie dell'Ospedale "Franchini" di Santarcangelo. Che possono ora avvalersi anche di un reparto di degenza completamente ristrutturato. Le sale operatorie. Terminata la convenzione col privato Villa Maria, dove i chirurghi dell'equipe del dottor Domenico Samorani si erano recati ad operare nel periodo dell'emergenza covid, il comparto operatorio del "Franchini" aveva riaperto i battenti già da inizio agosto. Per circa tre settimane però, l'attività non era stata al "cento per cento": si svolgevano infatti 8 sedute operatorie sulle potenziali 10. Ma a partire da alcuni giorni, grazie alla copertura dei turni dei medici e del personale sanitario, l'attività chirurgica a Santarcangelo può di nuovo contare su tutte e 10 le sedute potenzialmente possibili, 6 giorni su 7: dal lunedì al venerdì per gli interventi maggiori e attività minore il sabato.
Il reparto di degenza. Riaperte completamente anche le stanze della degenza, che temporaneamente sono collocate nei locali di quello che diventerà l'Ospedale di Comunità (Osco) ed in cui sono stati recentemente completati i lavori di ristrutturazione. Anche la degenza è a sua volta aperta 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno. Oltre alla ripresa della piena operatività, sono partiti di recente anche i lavori di ristrutturazione ai locali del reparto di chirurgia vero e proprio: quello cioè dove le degenze saranno trasferite in via definitiva, non appena i lavori stessi saranno terminati, cosicché anche l'Osco potrà essere aperto ed utilizzato.
Viserba, lunedì i lavori per la corsia dei bus
(Rimini) Prenderanno avvio agli inizi della prossima settimana i lavori necessari a trasformare via Sacramora da doppio senso di circolazione a senso unico con corsia preferenziale, su cui in direzione centro città - Viserba potranno circolare solo i mezzi del trasporto pubblico locale e scolastico, oltre al servizio dei taxi. Una scelta dell'Amministrazione comunale motivata da un insieme di elementi diversi ma concomitanti che hanno portato a individuare la nuova scelta sperimentale come la migliore.
In primo luogo la ripresa dei lavori sul lungomare nord che ha spostato a monte la linea 4 in servizio fra Rimini e San Mauro Mare. Una linea strategica che ora, da lunedì 31 agosto, nel tratto fra Rivabella e Viserbella subirà delle modifiche adottando in entrambi i sensi di marcia il nuovo tragitto sulle vie Coletti - XXV Marzo – Sacramora – Pinzi – Curiel – Marconi - Popilia - SS16 - Grazia Verenin - Borghesi.
Lunedì 14 settembre sarà poi la volta del trasporto scolastico chiamato all'arduo compito di trasportare migliaia di studenti a scuola facendo convivere le necessità del servizio con i protocolli anticovid, comportando un aumento dei mezzi pubblici in movimento in un orario determinato e ristretto.
Accanto alla problematica della realizzazione del nuovo Parco del Mare e della ripresa dell'attività scolastica scuola, poi, è previsto a fine mese l'avvio dei lavori per la realizzazione dei due sottopassi che comporterà l'interruzione del traffico ferroviario nel tratto compreso tra la vicina stazione di Viserba e la stazione di Rimini, che sarà sopperito dalla disponibilità della linea 4
E' in questo quadro che nasce l'esigenza di procedere in tempi brevi ad una riorganizzazione dell'assetto della mobilità pubblica e che hanno spinto a procedere in via sperimentale verso una nuova organizzazione della viabilità su via Sacramora, dove sarà creata una corsia preferenziale per i mezzi pubblici in direzione dal centro città al centro studi, tra le vie XXV marzo e Morri. Una nuova viabilità che in direzione nord – sud rimarrà promiscua e invariata, mentre su quella opposta gli altri mezzi dovranno percorrere l'asse a monte di via Sacramora - meglio conosciuto come "prolungamento di via Sozzi'' - lungo via Maestri del Lavoro, Zangheri, Ceccaroni, Tombari, John Lennon, per giungere su Beltramini,.
Nella giornata di lunedì le squadre di Anthea provvederanno nella realizzazione della segnaletica orizzontale a cui farà seguito, presumibilmente da mercoledì, l'ordinanza che disciplinerà la nuova viabilità per avere così qualche giorno di rodaggio del senso unico prima dell'inizio della scuola.
Abusivismo commerciale: sequestri anche nell'estate del covid
(Rimini) Abusivismo commerciale, prostituzione su strada, pallinari sono i fronti su cui si è concentrata, in questa stagione estiva segnata dal covid, l'attività speciale della Polizia locale riminese. Un'attività di fatto entrata nel vivo nella prima metà del giugno scorso, quando via via le fase del Lockdown si sono affievolite e la normalità delle relazioni sociali si è avviata, almeno in parte, verso la consuetudine dei comportamenti.
Hanno infatti inciso – e sono anche i dati dei report della polizia locale a confermarlo – le misure prudenziali ormai entrate nel comune sentire di residenti e turisti che si ripercuotono, come è giusto sia, anche sui comportamenti personali che favoriscono e rendono possibile attività illegali come sui fenomeni d'abusivismo commerciale, prostituzione su strada, pallinari, in cui l'interagire è parte integrante del fenomeno stesso.
Non è mancata però, in questa stagione balneare partita in ritardo ma con significativi picchi di presenze in agosto, l'attività di contrasto specie all'abusivismo commerciale, che da fenomeno di massa si è via via affievolito anche grazie ai nuovi servizi e alle nuove strategie messe in campo dalla Polizia locale riminese entrata in servizio costante su questo fronte dalla prima metà del maggio scorso.
Al 31 agosto 122 sono stati i rinvenimenti della merce - generalmente bigiotteria, giocattoli, abbigliamento e materiale elettronico - abbandonato dai venditori alla vista degli operatori della polizia locale, 11 i sequestri amministrativi, quattro quelli penali per vendita di merce contraffatta, due le notizie di reato a persone identificate, tra cui il venditore senegalese che, nella seconda metà del mese di giugno, non solo è stato accompagnato in Questura per essere stato denunciato per la vendita di merce contraffatta, ma anche trattenuto per il proseguimento degli atti perché dai controlli era emerso che sull'uomo pendeva già un ordine di carcerazione.
L'attività specifica predisposta dal Comando della Pm si concluderà con la stagione balneare il 15 settembre prossimo ed ha visto all'opera in questi mesi un nucleo speciale, formato da operatori della Pm che hanno operato su più turni. Un'attività di contrasto all'abusivismo commerciale sull'arenile che quest'anno, specie all'inizio e al termine della stagione balneare, si è caratterizzata dall'uso dei quad, i mezzi speciali a quattro ruote motrici che per le loro caratteristiche stanno consentendo agli agenti di muoversi in ambienti difficili come appunto l'arenile, muovendosi con maggiore velocità e agilità a seconda delle necessità del servizio riuscendo ad ampliare così le aree di controllo.
Contrasto alla prostituzione e all'attività dei cosiddetti pallinari sono stati gli altri versanti su cui nel corso dell'estate si sono concentrati con servizi mirati gli sforzi della polizia locale di Rimini.
In particolare sono state 271 i verbali elevati a prostitute operanti su strada per la violazione dell'ordinanza contingibile e urgente messa a punto dal Comune di Rimini per il contrasto del fenomeno entrata in vigore dal mese di maggio scorso. Un dato in netta crescita – erano stati 191 nel 2019 i verbali elevati sia per la violazione delle ordinanze che per il regolamento comunale – a cui si aggiungono i 7 verbali elevati a clienti con una sanzione di 400 euro. E' sui viali della marina che si concentra soprattutto il fenomeno. 130 sono stati infatti i verbali elevati su viale Regina Margherita, 45 sulla statale 16, 29 su viale Principe di Piemonte, 15 su viale Regina Elena, 12 su via Cavalieri di Vittorio Veneto, 11 su via XXIII Settembre.
Sul fronte dei "pallinari", che privilegiano anch'essi i luoghi della passeggiata serale lungo i viali di Marina Centro, 68 sono stati i verbali elevati – mille euro la sanzione prevista - alle quattro squadre organizzate di giocatori delle tre carte provenienti dalla Romania e Campania, sorprese all'opera dagli agenti grazie a delle specifiche modalità del servizio che vedono in primo luogo operare gli agenti in più pattuglie e in borghese, per poi, dopo aver isolato il "palo", sorprendere i pallinari mentre sono intenti ad operare sui "tavolini da gioco" dove purtroppo non sono rari i turisti, anche stranieri, che si accalcano prima di essere truffati. Nel 2019 i verbali erano stati 9 in quanto nel 2018, oltre ai 115 verbali elevati gli operatori della Polizia locale riminese erano riusciti a porre in arresto 12 pallinari.
Da ricordare infine l'attività di controllo dell'arenile anche in ora serale, dove sono stati nove i verbali elevati per violazione del regolamento comunale, con una sanzione di 200 euro ognuno, per bivacchi sull'arenile su aree pubbliche come nella spiaggia libera di piazzale Boscovich dove, a cavallo di Ferragosto, sono intervenuti gli agenti della Polizia locale di Rimini con il rinforzo delle Unità cinofile e agenti in borghese provvedendo a identificare oltre 40 persone, poi allontanate, e a far smontare le tende posizionate in particolare a ridosso degli scogli lato palata.
"Risultati – è il commento dell'Amministrazione comunale – importanti per il convivere civile della nostra comunità e dei nostri ospiti, che confermano l'impegno e la professionalità dei nostri operatori impegnati in compiti né facili, né semplici A loro un grazie, sentito e non certo, come ben sanno, di circostanza."
Riccione, Saverio Selva resta presidente Geat
(Rimini) Nominato il nuovo Consiglio di amministrazione della società Geat. Membri del Cda sono Saverio Selva, Monica Corticelli, Paolo Ghinelli, Laura Albicocco e Matteo Giovanardi. Riconfermato presidente di Geat, Saverio Selva. Il direttore è Giovanni Moretti. Il Cda resterà in carica per il prossimo triennio.
"La Geat oggi è una realtà forte, in crescita e con nuove opportunità tese a rafforzare la presenza in città - ha detto il presidente Selva -. Le nuove nomine mi danno l'occasione per inquadrare quelli che sono i target fondamentali della nostra società, che prima di tutto è un bene della comunità, e secondo è uno strumento necessario, efficiente e indispensabile per tutti quei servizi che qualificano l'ambiente stesso in cui si svolge la vita dei cittadini". Per il presidente Selva, punto fondamentale della nuova pagina della storia di Geat che si sta andando a scrivere, è il contatto con i cittadini. "Abbiamo in programma di far conoscere di più e meglio i servizi che offriamo - ha precisato Selva - perché la comunità deve avere ben chiaro quali sono i compiti di Geat, quali rientrano nelle competenze dei nostri operatori e quali invece non sono tra le nostre mansioni. Spesso si fa confusione, visto che sul nostro territorio opera anche Hera. Per gli operatori i compiti sono chiari ed è giusto che lo siano anche per i cittadini quindi abbiamo pensato a degli open-day, a delle giornate a tema, durante le quali la Geat incontra i cittadini e spiega loro funzioni e attribuzioni per far conoscere i nostri servizi. Abbiamo intenzione di consolidare il lavoro fatto e di guardare al futuro. Stiamo già lavorando ad esempio sul progetto di ampliamento del cimitero, così come abbiamo avuto degli ottimi risultati sulla gestione della manutenzione delle case popolari. La nuova governance della società insisterà sugli asset principali, sulle gestioni dirette e sui contratti di servizio. La Geat è una struttura agile che risponde quindi con l'immediatezza ai bisogni dei cittadini e l'augurio a tutti è quello di incrementare sempre di più questo rapporto".
Un augurio e un saluto di benvenuto al nuovo Cda Geat, anche da parte del sindaco di Riccione, Renata Tosi. "Il nostro obiettivo è comune - ha detto il sindaco - ed è indirizzato soprattutto alle nuove generazioni avendo anche interesse nel proporre agli istituti scolastici approfondimenti sull'ambiente che portino sempre ad una maggiore sensibilizzazione alla tutela del verde e dei luoghi della comunità".
Coriano, opposizione contraria a localizzazione nuova antenna
(Rimini) Ieri sera, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, il gruppo di Insieme per Coriano ha interrogato il sindaco in merito all'installazione della nuova antenna in via Malatesta. La nuova localizzazione, compresa tra il Castello Malatestiano e il Cimitero, avrà – secondo gli esponenti di insieme per Coriano – un grave impatto ambientale proprio nell'unico vero luogo di importanza storica. Rischiando altresì di pregiudicare irrimediabilmente lo sviluppo turistico ed economico dell'intero territorio. Ecco perché, nonostante non vi sia alcuna preclusione in merito all'installazione di antenne sul territorio corianese, si chiede al sindaco di conoscere nei dettagli le valutazioni tecniche e di opportunità che hanno portato ad escludere gli altri siti potenzialmente idonei. “Come sempre il sindaco Spinelli, invece di dialogare, preferisce imporre forzatamente le proprie scelte”, attaccano Leonardi, Talacci, Innocentini e Paolucci. “Il rischio è quello di un impatto devastante sulla nostra città. Chiediamo quindi all'amministrazione di trovare, insieme a Wind Tre Spa, una soluzione che consenta di spostare all'antenna dall'attuale posizione proprio a ridosso del Castello malatestiano”.
Borgo San Giovanni, nella notte chiusa per asfaltatura via XX settembre
(Rimini) Prenderanno avvio questa notte, dalle ore 20,30 circa, per concludersi entro le prime ore della mattinata di giovedì i lavori di riasfaltatura della via XX Settembre. Il traffico in ingresso alla via XX Settembre verrà deviato in corrispondenza della rotatoria con via Tripoli, garantendo l'accesso ai residenti e mezzi autorizzati. Qualora i lavori richiedessero maggiore tempo, la chiusura della strada verrà replicata giovedì notte. L'intervento verrà poi completato dal rifacimento della segnaletica stradale.
I lavori fanno parte del progetto di realizzazione della nuova pista ciclabile bidirezionale della Via XX Settembre – Via Flaminia, che ha preso avvio sotto la direzione di Anthea il 27 luglio scorso. Si tratta di un intervento che delinea una vera e propria trasformazione urbana di un'area che rappresenta un punto strategico della città. In particolare, l'ambito di intervento del progetto, che prevede anche l'adeguamento funzionale della mobilità ciclabile lungo la via Flaminia e la via XX Settembre che consentirà un migliore collegamento tra il Centro Studi al Centro Storico oltre alla regolamentazione a zona 30 nell'area residenziale Flaminia Conca e nel Centro Studi. E' infatti in procinto di essere approvato il secondo stralcio che, sempre sotto la direzione di Anthea, dalla via Flaminia giungerà al centro studi con l'adeguamento della pista ciclabile esistente nel tratto compreso fra la Via Tripoli e la Via Andrea Costa, in prossimità della Chiesa della Colonnella.
Un progetto di adeguamento della pista ciclabile di Via Flaminia suddiviso i quattro tratti: dalla Via Tripoli alla Via IX Febbraio (Stadio), eliminando le interferenze che rendono pericolosa la pista ciclabile; da Via IX Febbraio a Via Pascoli, intervenendo sull'intersezione fra la Via Flaminia e la Via Balilla; da Via Pascoli a Via Fada con la trasformazione dell'attuale attraversamento pedonale della Via Fada in ciclopedonale, mediante l'allargamento dei due marciapiedi lato mare della rotatoria della Via Flaminia con la Via Fada; da Via Fada a Via Andrea Costa, eliminando intersezioni, risagomando aiuole, aumentando anche la visibilità dell'attraversamento ciclopedonale adiacente alla Via Andrea Costa, mediante colorazione (rosso) della pavimentazione stradale. Quello in corso di realizzazione è un progetto complessivo che il Comune di Rimini ha candidato ai finanziamenti previsti dal Collegato ambientale e inserito nelle azioni della pianificazione dei percorsi casa-scuola e casa-lavoro e integrato con la rete Bicipolitana. Parte di questo progetto è il percorso ciclopedonale protetto, già inaugurato nelle scorse settimane, che parte dal Villaggio S. Martino alla SS16 per una lunghezza di 2,2 km.
Effetto covid: emorragia di imprese nell’artigianato
(Rimini) Nel secondo trimestre 2020 gli effetti della pandemia determinano la più ampia recessione mai rilevata per la produzione artigiana dell'industria (-22,2 per cento), mentre il volume d'affari delle imprese artigiane delle costruzioni contiene la caduta al 9,7 per cento. L'emorragia delle imprese si allevia sia nell'industria (-2,1 per cento), sia nelle costruzioni (-0,5 per cento). Pur sotto pressione, gli artigiani, a fatica, resistono. Sotto il peso della pandemia, la produzione nell'industria crolla, ma le costruzioni limitano la perdita. Queste le indicazioni dell'indagine sulla congiuntura dell'artigianato realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
La congiuntura. Nel secondo trimestre la produzione è crollata del 22,2 per cento rispetto al corrispondente trimestre del 2019. L'ampiezza della recessione non trova confronto e supera ampiamente quella rilevata nel secondo trimestre del 2009, quando la perdita fu del 18,8 per cento. L'andamento del fatturato valutato a prezzi correnti ha anch'esso manifestato la stessa tendenza negativa (-22,0 per cento). Una nota ulteriormente negativa per il futuro deriva dall'ampia caduta degli ordini (-21,6 per cento).
Il registro delle imprese. Gli effetti della pandemia non appaiono ancora sulla demografia delle imprese. A fine giugno le imprese attive ammontavano a 27.099, in flessione del 2,1 per cento rispetto alla fine dello stesso mese dello scorso anno, con un calo pari a 581 imprese, ma in diminuzione. Ancora una volta, l'andamento è più lieve a livello nazionale (-1,9 per cento). La tendenza negativa domina tutti i macrosettori considerati dalla congiuntura ed è stata determinata soprattutto dalla riduzione della base imprenditoriale delle industrie della moda (-195 imprese, -4,1 per cento) e dell'aggregato delle altre industrie manifatturiere (-101 imprese, -2,7 per cento). Per forma giuridica l'andamento deriva dalla sensibile riduzione delle società di persone (-320 unità, -4,2 per cento) e delle ditte individuali (-372 unità, -2,3 per cento), a fronte dell'aumento, più contenuto che in passato, delle società di capitale (+2,8 per cento).
L'artigianato delle costruzioni. La congiuntura. Tra aprile e giugno il volume d'affari a prezzi correnti delle imprese artigiane del settore ha proseguito nella recente tendenza negativa dovuta agli effetti della pandemia e ha subito una nuova caduta (-9,7 per cento) rispetto all'analogo periodo del 2019, ma sensibilmente più contenuta di quella rilevata nel trimestre precedente (-12,3 per cento). L'arretramento appare leggermente più contenuto anche rispetto alla flessione del 10,2 per cento registrata dal complesso dell'industria delle costruzioni regionale.
Il registro delle imprese. Anche per le costruzioni, la pandemia non pare avere ancora influito sulla demografia delle imprese. A fine giugno 2020 la consistenza delle imprese artigiane attive nelle costruzioni è risultata pari a 50.607, vale a dire 237 in meno (-0,5 per cento) rispetto alla fine dello stesso mese del 2019. Si tratta di una riduzione lievemente inferiore a quella riferita al trimestre precedente, ma l'andamento risulta leggermente peggiore rispetto a quello riferito all'artigianato delle costruzioni dell'intero territorio nazionale (-0,1 per cento). La tendenza negativa per la base imprenditoriale è risultata più ampia e più rapida per le imprese operanti nella costruzione di edifici (-2,1 per cento, -147 unità), mentre le attive nei lavori di costruzione specializzati hanno mostrato una maggiore tenuta (-0,2 per cento, -85 unità). Secondo la forma giuridica è derivata soprattutto dalle ditte individuali (-316 unità), nonostante un rapido aumento delle società di capitale (+7,8 per cento).
Immigrazione, a Rimini 9mila cittadini extra europei
(Rimini) Sono 9.210 i cittadini extra Unione Europea regolarmente soggiornanti nella provincia di Rimini al 1 gennaio 2019, esclusi coloro che hanno un permesso di lungo periodo o una carta di soggiorno. Un dato che pone la provincia riminese al penultimo posto della graduatoria regionale guidata con 31.517 presenze da Bologna, seguita da Modena (24.184) e Reggio Emilia (17.895). Ultima la provincia di Ferrara che registra 8.803 cittadini extra Ue regolarmente soggiornanti sul suo territorio. E' quanto emerge dalla ventesima edizione del Rapporto annuale dell'Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio, pubblicata recentemente sulle pagine del sito web della Regione Emilia Romagna, elaborato su dati Istat del Ministero dell'Interno.
"Uno strumento – è il commento dell'Amministrazione comunale di Rimini – importantissimo non solo per la conoscenza statistica di un fenomeno sociale ma anche per impostare e realizzare politiche di integrazione efficaci e inclusive verso una componente stabile e organica della comunità riminese, capace di leggere fenomeni e contesti per sviluppare un sistema che consenta di puntare verso l'effettivo esercizio dei diritti di cittadinanza e l'accesso paritario dei migranti al sistema dei servizi da quelli sociali, a quelli scolastici, sanitari, della formazione e del lavoro. "
Dei 9.210 cittadini extra Ue regolarmente soggiornanti nella provincia 4.452 sono le donne, mentre 4.768 sono uomini. Tra questi ultimi è il 33,1% che si trova in Italia per lavoro, mentre il 30,4% per la famiglia, il 3,2 per motivi di studio, il 30,9 per motivi di asilo e umanitari. Tra le donne è il 22,4% che come motivo ha il lavoro, mentre il 59,9 ha la famiglia.
E' un dato quello della provincia riminese sostanzialmente stabile, così come lo è su scala regionale sebbene la regione Emilia Romagna sia, con l'11,3% e 420.312 di regolarmente soggiornanti, seconda solo alla Lombardia (25,9%) e sostanzialmente uguale alla regione Lazio (11,2). Dati stabili che si confermano anche nel raffronto che misura l'incidenza degli stranieri sulla popolazione totale della regione. 12,08% era il dato del 2015, 12 quello del 2016, 11,91 nel 2017, 12,07 nel 2018, 12,33 nel 2019 a fronte di un dato italiano che si attesta al 8,71%.
Gli stranieri residenti nella provincia di Rimini sono quindi, 38.047 (il leggero calo sia sul 2017, sia sul 2018) di cui il 44% uomini su un totale regionale di 551.222 residenti stranieri. Spicca con 122.126 Bologna, seguita da Modena, mentre fanalino di coda si conferma la provincia di Ferrara. Tra i comuni è ancora Bologna che svetta con 60.352 stranieri residenti, seguita da Parma (32.782), Modena (28.952), Reggio nell'Emilia (28.413), Rimini (20.153), Piacenza (19.985), Ravenna (19.103), Forlì (14.640), Ferrara (14.285).
Sul fronte dei minori nella provincia di Rimini sono 6.842, pari al 18% del numero complessivo degli stranieri e del 12,6% se rapportato al totale dei minori. Stabile anche l'acquisizione della cittadinanza che può essere acquisita per residenza (almeno 10 anni nel territorio), matrimonio (in presenza dei requisiti previsti dalla legge), trasmissione dei genitori, per i nati in Italia che vi abbiano soggiornato fino al raggiungimento della maggiore età. 1.177 sono le acquisizioni di cittadinanza registrate a Rimini nel 2017, 2.037 nel 2016, 1.229 nel 2017, 1.087, in leggero calo, nel 2018.
Nell'anno scolastico 2018/19 gli studenti stranieri presenti in Emilia-Romagna sono stati 101.869 con un aumento, rispetto al precedente anno scolastico, di 2.208 ragazzi pari al +2,2%. L'incidenza degli alunni stranieri rispetto al totale degli iscritti risulta più alta a: Piacenza (22,7%), Parma (18,3%), Modena (17,5%), Bologna (16,3%), Reggio Emilia (16,0%), Ravenna (15,8%), Ferrara (14,1%), Forlì-Cesena (13,9%) e Rimini (13,6%). In merito alle cittadinanze le più rilevanti sono: Marocco (16,3%), Albania (15,0%), Romania (12,1%), Cina (6,1%), Moldavia (5,4%).
Sul fronte dei Servizi educativi per l'infanzia su 1.782 bambini iscritti nella provincia di Rimini nell' anno scolastico 2018-2019 sono stati 143 pari all'8% i bambini con cittadinanza non italiana, mentre nello stesso anno scolastico su 48.549 sono stati 9.739 gli alunni con cittadinanza non italiana iscritti.
Il tema abitativo è un aspetto centrale per le politiche di integrazione dei cittadini stranieri. Dall'attività di monitoraggio condotta sul totale delle assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica gestiti dalle Acer nelle nove province emiliano-romagnole risulta che al 31.12.2018 gli alloggi occupati fossero in totale 49.077. Le prime tre province della regione per incidenza di alloggi assegnati a cittadini stranieri sono: Reggio Emilia con il 33,1% degli alloggi gestiti, Piacenza con il 26,7% e Ravenna con il 19,7%, mentre la provincia con la più bassa incidenza di alloggi assegnati a cittadini stranieri è Rimini con l'11,7% sul totale degli alloggi gestiti.
Il report dà anche conto dei dati statistici relativi agli infortuni denunciati all'Inail di lavoratori complessivi e lavoratori stranieri da cui risulta che nel 2018, nella provincia riminese, su 5.326 infortuni complessivi ben 1.149 abbiano coinvolto lavoratori stranieri pari al 21,6% segnando un dato in crescita.
2 settembre
Positivo al palas | A San Marino si balla | Vip e proteste per il calciomercato