Effetto covid: emorragia di imprese nell’artigianato
(Rimini) Nel secondo trimestre 2020 gli effetti della pandemia determinano la più ampia recessione mai rilevata per la produzione artigiana dell'industria (-22,2 per cento), mentre il volume d'affari delle imprese artigiane delle costruzioni contiene la caduta al 9,7 per cento. L'emorragia delle imprese si allevia sia nell'industria (-2,1 per cento), sia nelle costruzioni (-0,5 per cento). Pur sotto pressione, gli artigiani, a fatica, resistono. Sotto il peso della pandemia, la produzione nell'industria crolla, ma le costruzioni limitano la perdita. Queste le indicazioni dell'indagine sulla congiuntura dell'artigianato realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
La congiuntura. Nel secondo trimestre la produzione è crollata del 22,2 per cento rispetto al corrispondente trimestre del 2019. L'ampiezza della recessione non trova confronto e supera ampiamente quella rilevata nel secondo trimestre del 2009, quando la perdita fu del 18,8 per cento. L'andamento del fatturato valutato a prezzi correnti ha anch'esso manifestato la stessa tendenza negativa (-22,0 per cento). Una nota ulteriormente negativa per il futuro deriva dall'ampia caduta degli ordini (-21,6 per cento).
Il registro delle imprese. Gli effetti della pandemia non appaiono ancora sulla demografia delle imprese. A fine giugno le imprese attive ammontavano a 27.099, in flessione del 2,1 per cento rispetto alla fine dello stesso mese dello scorso anno, con un calo pari a 581 imprese, ma in diminuzione. Ancora una volta, l'andamento è più lieve a livello nazionale (-1,9 per cento). La tendenza negativa domina tutti i macrosettori considerati dalla congiuntura ed è stata determinata soprattutto dalla riduzione della base imprenditoriale delle industrie della moda (-195 imprese, -4,1 per cento) e dell'aggregato delle altre industrie manifatturiere (-101 imprese, -2,7 per cento). Per forma giuridica l'andamento deriva dalla sensibile riduzione delle società di persone (-320 unità, -4,2 per cento) e delle ditte individuali (-372 unità, -2,3 per cento), a fronte dell'aumento, più contenuto che in passato, delle società di capitale (+2,8 per cento).
L'artigianato delle costruzioni. La congiuntura. Tra aprile e giugno il volume d'affari a prezzi correnti delle imprese artigiane del settore ha proseguito nella recente tendenza negativa dovuta agli effetti della pandemia e ha subito una nuova caduta (-9,7 per cento) rispetto all'analogo periodo del 2019, ma sensibilmente più contenuta di quella rilevata nel trimestre precedente (-12,3 per cento). L'arretramento appare leggermente più contenuto anche rispetto alla flessione del 10,2 per cento registrata dal complesso dell'industria delle costruzioni regionale.
Il registro delle imprese. Anche per le costruzioni, la pandemia non pare avere ancora influito sulla demografia delle imprese. A fine giugno 2020 la consistenza delle imprese artigiane attive nelle costruzioni è risultata pari a 50.607, vale a dire 237 in meno (-0,5 per cento) rispetto alla fine dello stesso mese del 2019. Si tratta di una riduzione lievemente inferiore a quella riferita al trimestre precedente, ma l'andamento risulta leggermente peggiore rispetto a quello riferito all'artigianato delle costruzioni dell'intero territorio nazionale (-0,1 per cento). La tendenza negativa per la base imprenditoriale è risultata più ampia e più rapida per le imprese operanti nella costruzione di edifici (-2,1 per cento, -147 unità), mentre le attive nei lavori di costruzione specializzati hanno mostrato una maggiore tenuta (-0,2 per cento, -85 unità). Secondo la forma giuridica è derivata soprattutto dalle ditte individuali (-316 unità), nonostante un rapido aumento delle società di capitale (+7,8 per cento).
Immigrazione, a Rimini 9mila cittadini extra europei
(Rimini) Sono 9.210 i cittadini extra Unione Europea regolarmente soggiornanti nella provincia di Rimini al 1 gennaio 2019, esclusi coloro che hanno un permesso di lungo periodo o una carta di soggiorno. Un dato che pone la provincia riminese al penultimo posto della graduatoria regionale guidata con 31.517 presenze da Bologna, seguita da Modena (24.184) e Reggio Emilia (17.895). Ultima la provincia di Ferrara che registra 8.803 cittadini extra Ue regolarmente soggiornanti sul suo territorio. E' quanto emerge dalla ventesima edizione del Rapporto annuale dell'Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio, pubblicata recentemente sulle pagine del sito web della Regione Emilia Romagna, elaborato su dati Istat del Ministero dell'Interno.
"Uno strumento – è il commento dell'Amministrazione comunale di Rimini – importantissimo non solo per la conoscenza statistica di un fenomeno sociale ma anche per impostare e realizzare politiche di integrazione efficaci e inclusive verso una componente stabile e organica della comunità riminese, capace di leggere fenomeni e contesti per sviluppare un sistema che consenta di puntare verso l'effettivo esercizio dei diritti di cittadinanza e l'accesso paritario dei migranti al sistema dei servizi da quelli sociali, a quelli scolastici, sanitari, della formazione e del lavoro. "
Dei 9.210 cittadini extra Ue regolarmente soggiornanti nella provincia 4.452 sono le donne, mentre 4.768 sono uomini. Tra questi ultimi è il 33,1% che si trova in Italia per lavoro, mentre il 30,4% per la famiglia, il 3,2 per motivi di studio, il 30,9 per motivi di asilo e umanitari. Tra le donne è il 22,4% che come motivo ha il lavoro, mentre il 59,9 ha la famiglia.
E' un dato quello della provincia riminese sostanzialmente stabile, così come lo è su scala regionale sebbene la regione Emilia Romagna sia, con l'11,3% e 420.312 di regolarmente soggiornanti, seconda solo alla Lombardia (25,9%) e sostanzialmente uguale alla regione Lazio (11,2). Dati stabili che si confermano anche nel raffronto che misura l'incidenza degli stranieri sulla popolazione totale della regione. 12,08% era il dato del 2015, 12 quello del 2016, 11,91 nel 2017, 12,07 nel 2018, 12,33 nel 2019 a fronte di un dato italiano che si attesta al 8,71%.
Gli stranieri residenti nella provincia di Rimini sono quindi, 38.047 (il leggero calo sia sul 2017, sia sul 2018) di cui il 44% uomini su un totale regionale di 551.222 residenti stranieri. Spicca con 122.126 Bologna, seguita da Modena, mentre fanalino di coda si conferma la provincia di Ferrara. Tra i comuni è ancora Bologna che svetta con 60.352 stranieri residenti, seguita da Parma (32.782), Modena (28.952), Reggio nell'Emilia (28.413), Rimini (20.153), Piacenza (19.985), Ravenna (19.103), Forlì (14.640), Ferrara (14.285).
Sul fronte dei minori nella provincia di Rimini sono 6.842, pari al 18% del numero complessivo degli stranieri e del 12,6% se rapportato al totale dei minori. Stabile anche l'acquisizione della cittadinanza che può essere acquisita per residenza (almeno 10 anni nel territorio), matrimonio (in presenza dei requisiti previsti dalla legge), trasmissione dei genitori, per i nati in Italia che vi abbiano soggiornato fino al raggiungimento della maggiore età. 1.177 sono le acquisizioni di cittadinanza registrate a Rimini nel 2017, 2.037 nel 2016, 1.229 nel 2017, 1.087, in leggero calo, nel 2018.
Nell'anno scolastico 2018/19 gli studenti stranieri presenti in Emilia-Romagna sono stati 101.869 con un aumento, rispetto al precedente anno scolastico, di 2.208 ragazzi pari al +2,2%. L'incidenza degli alunni stranieri rispetto al totale degli iscritti risulta più alta a: Piacenza (22,7%), Parma (18,3%), Modena (17,5%), Bologna (16,3%), Reggio Emilia (16,0%), Ravenna (15,8%), Ferrara (14,1%), Forlì-Cesena (13,9%) e Rimini (13,6%). In merito alle cittadinanze le più rilevanti sono: Marocco (16,3%), Albania (15,0%), Romania (12,1%), Cina (6,1%), Moldavia (5,4%).
Sul fronte dei Servizi educativi per l'infanzia su 1.782 bambini iscritti nella provincia di Rimini nell' anno scolastico 2018-2019 sono stati 143 pari all'8% i bambini con cittadinanza non italiana, mentre nello stesso anno scolastico su 48.549 sono stati 9.739 gli alunni con cittadinanza non italiana iscritti.
Il tema abitativo è un aspetto centrale per le politiche di integrazione dei cittadini stranieri. Dall'attività di monitoraggio condotta sul totale delle assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica gestiti dalle Acer nelle nove province emiliano-romagnole risulta che al 31.12.2018 gli alloggi occupati fossero in totale 49.077. Le prime tre province della regione per incidenza di alloggi assegnati a cittadini stranieri sono: Reggio Emilia con il 33,1% degli alloggi gestiti, Piacenza con il 26,7% e Ravenna con il 19,7%, mentre la provincia con la più bassa incidenza di alloggi assegnati a cittadini stranieri è Rimini con l'11,7% sul totale degli alloggi gestiti.
Il report dà anche conto dei dati statistici relativi agli infortuni denunciati all'Inail di lavoratori complessivi e lavoratori stranieri da cui risulta che nel 2018, nella provincia riminese, su 5.326 infortuni complessivi ben 1.149 abbiano coinvolto lavoratori stranieri pari al 21,6% segnando un dato in crescita.
2 settembre
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Piazza Malatesta, i platani malati di “cancro colorato”
(Rimini) Nel corso degli interventi in atto sulle alberature di piazza Malatesta, nell'ambito del complessivo del progetto che riguarda la riorganizzazione dell'area per la realizzazione del Museo internazionale Federico Fellini e la tutela complessiva del patrimonio arboreo dell'area, “è emerso come i platani abbattuti per gli evidenti e attestati pericoli alla pubblica incolumità, presentino i segni di un’ulteriore malattia che, dalle prime analisi, si presume possa essere il 'cancro colorato'. In queste ore sono in corso gli approfondimenti ad opera degli esperti incaricati per scongiurare la patologia, ma soprattutto per capire se questa malattia, che si diffonde molto velocemente, abbia intaccato anche le altre alberature presenti nella piazza”.
Queste nuove informazioni “vanno ad aggiornare e potenzialmente ad aggravare il quadro sullo stato di fatto delle alberature presenti in piazza Malatesta, oggetto in questi mesi di un'accurata analisi agronomica, condotta attraverso la raccolta dati inseriti nell'applicativo denominato "R3Trees" del Comune di Rimini, che è servita per valutare le condizioni fisiologiche e vegetazionali delle singole alberature. Oltre all'analisi sono state condotte indagini storiche ed archivistiche, per conoscere l'età anagrafica di ogni esemplare”.
In particolare, “il filare di undici alberi (Platanus x acerifolia) posizionato in corrispondenza di Santa Colomba presenta tre esemplari di circa 90 anni, mentre gli altri sono stati messi a dimora in periodi successivi. Le condizioni fisiologiche e vegetazionali delle singole alberature nel corso degli anni si sono via via aggravate, a causa soprattutto della presenza dell'area di sosta tra Teatro Galli e Castello malatestiano che, prima dei progetti di riqualificazione urbana, ha insistito per decenni su tutta la piazza. Elementi critici evidentissimi, a partire dall'inquinamento permanente da gas e fumi di scarico, che hanno interferito con lo sviluppo delle alberature del filare, causando anche danneggiamenti e scorticature”.
L'Amministrazione Comunale ha condiviso con la società Hera – che si sta occupando delle operazioni di scavo per la riorganizzazione dei sottoservizi nell'ambito del progetto di riqualificazione della Piazza – la “necessità di portare avanti azioni puntuali di salvaguardia e approfondimenti tecnico-agronomici, cosi come previsto per altro dal Regolamento del Verde del Comune. I risultati ottenuti dalle indagini visive e strumentali che sono state condotte prima dell'inizio dei lavori hanno mostrato per quattro platani un pessimo stato vegetativo e soprattutto una precaria stabilità, compromessa dall'avanzato deterioramento dei tronchi e delle branche. Questa condizione comporta gravi rischi per la pubblica incolumità, ancor più alla luce dei sempre più frequenti fenomeni meteorici caratterizzati dalla breve durata, ma sempre più intensi e violenti. L'agronomo, sulla base degli accertamenti trasmessi anche ai Carabinieri della Forestale e alla competente Soprintendenza, ha valutato l'impossibilità di effettuare azioni migliorative o di riduzione del livello di pericolosità, che sarebbero state del tutto insufficienti. Di conseguenza, allo scopo prioritario di tutelare la sicurezza della comunità, il tecnico ha disposto l'intervento sulle alberature che, come è evidente dalla documentazione fotografica allegata, presentavano uno stato di salute irreparabile”.
I platani oggetto dell'intervento “saranno sostituiti con nuove alberature a completamento del filare alberato, nell'ambito del complessivo progetto di paesaggio di Piazza Malatesta che prevede la messa a dimora di 20 nuove alberature. Saranno mantenute e tutelate, come già da progetto dell'Amministrazione, le due alberature storiche di grande valore culturale, ambientale e paesaggistico presenti a sud e a nord del Teatro Galli. Nuove alberature che, oltre ad assicurare la continuità storica, paesaggistica e ambientale in piazza Malatesta, potranno finalmente crescere e vivere in una piazza pedonale, in un contesto salubre e non inquinato da gas di scarico e soffocato da invadenti lamiere”. Sempre nell'ambito degli interventi nella piazza per la realizzazione del nuovo Museo Fellini, “sono partite le attività di scavo legate ai recenti ritrovamenti archeologici, condotte sulla base delle prescrizioni e sotto l'alta sorveglianza della competente Soprintendenza di Ravenna”.
Parco del mare, disagi a Rimini nord: nasce corsia per i bus
(Rimini) Si è tenuto nella serata di ieri il primo di una serie d'incontri che vedranno i rappresentanti dell'amministrazione comunale a confronto coi residenti delle zone a nord della città in cui, proprio ieri, sono ripartiti i primi cantieri per la realizzazione dei 6,3 chilometri del nuovo lungomare di Rivabella, Viserba, Viserbella, Torre Pedrera.
“Un confronto approfondito – che avrà nelle prossime settimane nuovi appuntamenti in corso di definizione – sulle modalità e le tempistiche dei lavori che per loro natura avranno un impatto sulla vita quotidiana di tutti. Non solo, infatti, si sta intervenendo sulla riqualificazione di un waterfront che da Rivabella in oltre 6 km giunge a Torre Pedrera interessando oltre 90.000 mq di aree pubbliche, ma anche nella realizzazione dei sottoservizi e soprattutto nella posa delle infrastrutture dell'altro grande intervento di riqualificazione ambientale rappresentato dal Psbo”, spiegano dal Comune.
“Lavori che, seppur organizzati in maniera 'mobile' così da prevedere chiusure limitate all'effettivo svolgimento degli interventi, comporteranno ricadute specie sulla viabilità, sia privata (a cui sarà consentito attraverso una nuova organizzazione temporanea l'accesso per residenti e operatori), sia soprattutto pubblica, con lo spostamento a monte della linea 4 e l'istituzione di una mobilità più agile attraverso l'uso di trenini turistici”, ammette l’amministrazione.
“Esigenze di cantiere che, unite alle azioni necessarie per accompagnare la ripresa dell'attività scolastica – hanno spiegato ai presenti nell'incontro di ieri sera gli assessori Roberta Frisoni e Mattia Morolli - vedono proprio Viserba al centro di una riorganizzazione dell'assetto della mobilità pubblica, e che hanno spinto a procedere in via sperimentale verso una nuova organizzazione della viabilità su via Sacramora: qui sarà creata una corsia preferenziale per i mezzi pubblici in direzione dal centro città al centro studi, tra le vie XXV marzo e Via E. Morri. Su questa tratta gli altri mezzi dovranno percorrere l'asse a monte che dal centro città, percorrendo via Maestri del Lavoro, Zangheri, Ceccaroni, Tombari, John Lennon, giunge su Beltramini, meglio conosciuto come prolungamento di via Sozzi”. E' di questi giorni infatti, alla riapertura delle scuole, “la definizione delle modalità con cui, nel quadro dei protocolli anticovid, il trasporto pubblico dedicato agli studenti potrà funzionare e che comporterà sicuramente un aumento dei mezzi pubblici in movimento in un orario determinato e ristretto”.
Accanto alla problematica della scuola, poi, “è previsto a fine mese l'avvio dei lavori per la realizzazione da parte di Comune di Rimini e di Rfi dei due sottopassi, uno carrabile, uno ciclo – pedonale, che consentiranno la soppressione dell'attuale passaggio a livello tra via Morri - via Polazzi a Viserba. Ciò comporterà l'interruzione del traffico ferroviario nel tratto compreso tra la vicina stazione di Viserba e la stazione di Rimini, che dovrà essere sopperito dall'istituzione di una linea temporanea di trasporto pubblico locale su gomma che potrà giovarsi della nuova organizzazione della viabilità. Una nuova viabilità che in direzione nord – sud rimarrà promiscua e invariata”.
Per “accompagnare i cittadini a questo momento di cambiamento”, accanto alle pagine web e al numero verde a cui chiedere le informazioni, l'Amministrazione comunale ha previsto la realizzazione di “un nuovo servizio informativo diretto con l'istituzione di una "Ufficio informazioni mobile". Sarà un tecnico costantemente, aggiornato sull'evoluzione del cantiere, che nella sua funzione di "facilitatore", dalla prossima settimana, sarà a disposizione dei cittadini per raccogliere dubbi, suggerimenti e domande e fornire direttamente ai cittadini tutte le informazioni possibili, spostandosi nelle diverse zone a nord della città”.
Hogan contraffatte, denunciato negoziante di Bellaria
(Rimini) Vendeva le “Interactive” contraffatte per originali, le Sneakers luxury per eccellenza e modello iconico del Brand Hogan, in un negozio di Bellaria-Igea Marina. Lo hanno scoperto le fiamme gialle del comando provinciale di Rimini nel corso di un controllo finalizzato al contrasto della vendita e diffusione di marchi contraffatti, a tutela anche degli ignari clienti probabilmente convinti di acquistare il prodotto originale. Le scarpe erano vendute a 49 euro, grazie ad una promozione che l’esercente pubblicizzava con tanto di cartelli affissi sulla vetrina del negozio, risultando così il prezzo particolarmente allettante per il pubblico, in considerazione di quello originale di vendita pari ad euro 180. Il commerciante è stato perciò denunciato per vendita di prodotti contraffatti.
Ma il controllo non si è concluso lì; nell’immediatezza, infatti, i finanzieri di Rimini, con mirati approfondimenti e risalendo la filiera, hanno scoperto il luogo di approvvigionamento delle scarpe: assistiti dai colleghi delle fiamme gialle di Fermo e dopo aver raggiunto un’abitazione alla periferia di Montegiorgio (Fm) hanno individuato, sul retro, un laboratorio attrezzato dove venivano prodotte le scarpe vendute nel negozio di Bellaria-Igea Marina.
Complessivamente, sono state sequestrate 500 paia di scarpe “Hogan” contraffatte, nonché accessori e componenti di pelle riproducenti la “H” e le “fustelle” in metallo per il taglio del pellame, occorrenti per riprodurre la “H” del marchio illecitamente riprodotto. Singolari le modalità di impressione sulle scarpe del marchio contraffatto, riprodotto dal titolare del laboratorio in maniera artigianale, servendosi di un martello che batteva abilmente sugli stampi in metallo.
Il responsabile del laboratorio, un cittadino originario di Fermo, è stato anche egli denunciato all’autorità giudiziaria per l’illecita condotta rilevata dalla pattuglia operante composta da finanzieri di Rimini e Fermo. L’operazione “comfort shoes” ha consentito così di stroncare il traffico illecito sul nascere in modo da scongiurare che l’attività di diffusione dei prodotti contraffatti potesse prendere piede in modo più ampio. Gli accertamenti comunque continueranno in maniera trasversale anche al fine di individuare eventuali consumi in frode e quindi tutelare non solo gli interessi economico-finanziari dell’erario ma anche quelli degli ignari consumatori finali, che credono di acquistare un prodotto originale, e degli imprenditori titolari del marchio.
Anthea sui platani della Stazione: a Rimini verde non è trascurato
(Rimini) A proposito della condizione dei platani in piazzale Cesare Battisti, Anthea ricorda che “esegue sistematicamente monitoraggio e interventi sui circa 45mila alberi del Comune di Rimini e sulla base delle singole condizioni agisce di conseguenza”. Per quanto riguarda piazzale Cesare Battisti, “il monitoraggio riguarda gli attuali 92 alberi, dei quali 70 platani. Tutte le piante vengono controllate con esami visivi e con valutazioni di stabilità eseguite da specialisti con o senza l’ausilio di analisi strumentali”.
“Dal 2009, quando il Comune di Rimini fra i primissimi in Italia si dotò di un censimento elettronico delle alberature, in piazzale Cesare Battisti sono state 158 le valutazioni di stabilità eseguite con gli appositi strumenti. Nel 2019 sono state 19 e sono state abbattute tre piante pericolose. Altri alberi sono stati inoltre abbattuti a seguito di semplici controlli interni che vengono eseguiti costantemente nel corso dei sopralluoghi che quotidianamente i nostri tecnici effettuano sul territorio”.
Per quanto riguarda le potature “gli ultimi interventi in piazzale Cesare Battisti sono stati eseguiti nel 2003, nel 2008 e nel 2015. Nel prossimo inverno è probabile sia programmata la prossima”. I dati e le informazioni sulle attività svolte “evidenziano chiaramente come, contrariamente a quanto affermato, a Rimini non ci sia affatto trascuratezza nella gestione della manutenzione del verde”.
Misano, 200 richieste per o scuolabus
(Rimini) "Le linee guida sul trasporto scolastico diramate nella giornata di ieri ci forniscono finalmente un quadro più chiaro su cui lavorare per definire le modalità di svolgimento del servizio in vista dell'imminente inizio del nuovo anno scolastico”. Così l’assessore e vicesindaco del comune di Misano, Maria Elena Malpassi. “Gli uffici comunali sono al lavoro per fornire risposte precise agli interrogativi posti dai genitori e per garantire il trasporto scolastico a tutti i bambini residenti nel comune di Misano Adriatico. Sono oltre 200 le domande presentate nei termini stabiliti e, alla luce delle capienze consentite, definiremo quanti bambini potranno salire a bordo dei quattro mezzi impiegati. Entro questa settimana riprogrammeremo il servizio, ma ci tengo a rassicurare i genitori: in sarà fatto il possibile per accontentare, nel rispetto del regolamento esistente e in accordo con il gestore del servizio, tutte le richieste pervenute nei tempi e, possibilmente, anche quelle presentate oltre la scadenza".
SanPa, la WeFreeRun diventa virtuale
(Rimini) Liberi di correre, liberi di vivere. Torna, ma in una veste inedita, la WeFree Run, la corsa non competitiva a sostegno del progetto di prevenzione WeFree di San Patrignano. Dopo il successo degli scorsi anni, anche in questo 2020, nonostante la pandemia, la Comunità ha voluto portare avanti la manifestazione. La settima edizione si annuncia però totalmente rinnovata e si svolgerà con una nuova modalità: sarà una virtual race a distanza per i runner, gli amanti del walking e per tutti coloro che vogliono testimoniare il proprio supporto alla comunità, che potranno correre dal 5 settembre al 19 settembre sul tracciato che preferiscono. I 1200 ragazzi di San Patrignano invece correranno la mattina di domenica 20 settembre all’interno della comunità e al termine si terranno in diretta facebook tutte le premiazioni.
“Partecipare alla WeFree Run significa condividere un’idea sana di sport, abbracciare una vita libera da ogni dipendenza, scegliere stili di vita positivi e offrire un sostegno concreto alla comunità – spiega il presidente di San Patrignano Alessandro Rodino Dal Pozzo – Per i nostri ragazzi la corsa è un modo salutare di trascorrere il loro tempo libero e ci auguriamo siano davvero tante le persone che vorranno aderire alla nostra iniziativa, correndo idealmente al fianco dei nostri giovani”.
Anche quest’anno il programma della WeFree Run, resa possibile grazie al sostegno di Aon, Despar, Cimberio e Kappa, propone sia la gara podistica non competitiva di 12 chilometri, sia la camminata di 3,5 chilometri. Le iscrizioni sono aperte sul sito run.wefree.it, con una donazione minima di 10 euro a persona a sostegno della Comunità e delle attività di prevenzione del progetto WeFree. Ogni iscritto riceverà il kit digitale dell’evento, con materiali informativi, gadget e giochi.
I partecipanti alla podistica in modalità virtual run potranno correre da questo sabato 5 settembre a sabato 19 (entro le ore 12) sul tracciato che preferiscono: nel parco vicino a casa, in spiaggia, su un sentiero in montagna, sul tapis roulant in palestra... purché nel rispetto delle limitazioni sociali dovute all'emergenza coronavirus.
Tutti gli iscritti alla corsa riceveranno il link ad un modulo online da compilare con il proprio miglior tempo per la classifica finale, allegando uno screenshot o una fotografia del cronometro e contachilometri. I vincitori riceveranno un pacco con i prodotti enogastronomici di San Patrignano e un premio dello sponsor. La premiazione si svolgerà in diretta sui social media dell’evento domenica 20 settembre, al termine della corsa live in Comunità.
Si può sostenere San Patrignano anche partecipando alla camminata, che si potrà svolgere in un qualsiasi giorno dal 5 al 20 settembre, sempre su un percorso a scelta. E’ sufficiente indossare qualcosa di arancione, andare a camminare con la famiglia o gli amici e condividere una foto sui social usando l'hashtag #wefreerun20.
Stazione-ospedale, in febbraio la pista ciclabile
(Rimini) Sono ripartiti nella giornata di ieri dall'area della stazione i lavori per la realizzazione della pista ciclabile di via Roma, che unirà la stazione ferroviaria all'ospedale "Infermi". Un intervento che andrà a completare quello che è un asse portante della Bicipolitana tra due poli strategici della città, collegandosi a sud con l'asse che conduce a Miramare e a nord, con quello in corso di realizzazione tra la stazione ferroviaria, San Giuliano e Rivabella, collegandosi all'altezza del ponte su via Roma con l'anello verde e da lì al mare e al resto della città.
E' una fase preparatoria quella dei lavori ripresi ieri, concentrata, prima della posa dei cordoli di delimitazione della pista, sugli interventi di predisposizione sia dell'impianto di illuminazione – che a fine intervento sarà completamente sostituito – sia sulle piazzole delle fermate.
L'intervento, la cui conclusione è prevista per la fine del prossimo mese di febbraio prevede un collegamento ciclabile a due corsie per ogni senso di marcia, lungo 2 km e 710 metri che correrà in sede propria sul lato mare della via Roma. Il costo complessivo dell'investimento ammonta a 700mila euro ed è coperto per il 50% (350mila euro) dalla Regione Emilia Romagna grazie al "Fondo Sviluppo e Coesione Infrastrutture 2014/2020", il bando regionale per la promozione della mobilità ciclistica nel quale il Comune di Rimini ha ottenuto il massimo del contributo possibile.