(Rimini) “L'esperienza delle spiagge libere di Rimini a "distanziamento naturale" si avvia verso la conclusione, con un bilancio che fa di Rimini un esempio nazionale di come sia possibile coniugare le buone pratiche per la prevenzione sanitaria con la possibilità di vivere il mare in libertà”. Così il comune di Rimini a quasi stagione balneare ultimata. “Il mese di agosto ha confermato la tendenza già emersa nella prima parte dell'estate, che ha visto crescere il numero di bagnanti che hanno scelto questa tipologia di offerta. Solo alla spiaggia libera di piazzale Boscovich, la più ampia del litorale riminese la cui gestione è stata affidata dal Comune alla Cooperativa Ondanomala, si è registrata una presenza oraria media di un migliaio di persone, con un aumento nel fine settimana del 30%. Nonostante questa notevole affluenza, sulle spiagge libere – da quella del porto canale alle porzioni di arenile vicino all'ex Colonia Bolognese e al Talassoterapico – non si sono registrare condizioni tali da creare assembramenti e quindi non rispettare il principio fondamentale del distanziamento personale che rappresenta una delle principali strategie di prevenzione dal Covid-19”.

Un risultato “reso possibile dall'eccezionale impegno profuso dal personale del Comune di Rimini e della Cooperativa Ondanomala, che per tutta l'estate ha garantito una fruizione in sicurezza della spiaggia. Le spiagge libere di Rimini infatti sono state tra le poche in Italia a "distanziamento naturale", a non aver cioè previsto restrizioni nell'accesso o limitazioni, ma regolate e gestite sulla base dei criteri contenuti nel Protocollo regionale grazie alla presenza e al supporto di steward e grazie ad un'accurata campagna informativa. Personale che ha garantito il rispetto della distanza minima tra i sistemi di ombreggio e i lettini e che ha fornito un servizio di accoglienza e informazione ai bagnanti. Per l'Amministrazione comunale si è tradotto in un investimento di oltre 130 mila euro, a copertura della pulizia quotidiana, del servizio di salvamento in mare e della campagna informativa che si è sviluppata attraverso una cartellonistica presente in tutte le spiagge. Inoltre è stata posizionata la nuova passerella al porto di Rimini, che ha consentito un più agevole accesso alla battigia anche per le persone con difficoltà motorie. Frequenti anche i controlli della polizia locale e delle forze dell'ordine, in particolare per prevenire e contrastare la permanenza sulla spiaggia nelle ore notturne, vietata dall'ordinanza”.

"Un'esperienza che ha funzionato, grazie allo sforzo del personale impegnato sulle spiagge e alla campagna informativa messa in campo – commenta l'assessore al Demanio Roberta Frisoni – così come va sottolineato il grande spirito collaborativo della quasi totalità dei bagnanti, che complessivamente hanno colto la necessità di fare ognuno la propria parte nella gestione di un bene collettivo come la spiaggia. E' un messaggio incoraggiante, anche in considerazione dell'assimilazione di certe pratiche che fanno sempre più parte della vita quotidiana. A stagione conclusa tracceremo un bilancio definitivo di questa estate così particolare, confrontandoci anche con gli operatori che hanno svolto il servizio, in modo da poter affrontare al meglio la prossima stagione, apportando eventuali aggiustamenti e migliorie sulla base anche dei riscontri avuti da chi ha fruito delle nostre spiagge libere''.

(Rimini) "Non ho fatto niente e non era necessario che mi seguivate", sono state queste le parole del 78 enne, residente in un Comune dell'Emilia Romagna, alla guida di un Mercedes cabriolet quando gli agenti della Polizia Locale di Rimini lo hanno raggiunto, dopo un inseguimento di alcuni chilometri, per le vie del certo urbano.

Tutto nasce da una un divieto di sosta in piazzale Boscovich, dove gli agenti in divisa venerdì pomeriggio, stavano operando. L'uomo li aveva interrotti, mentre stavano scrivendo la sanzione per divieto di sosta alla sua auto, dichiarando che l'avrebbe spostato subito. Quando gli agenti gli hanno chiesto i documenti, lui è salito in auto, ha messo in moto, e nonostante l'alt intimato, è scappato via. Da li l'inseguimento della pattuglia, breve, ma sufficiente a verificare anche altre violazioni al codice della strada, tra cui un passaggio col semaforo rosso, 2 mancate precedenze, velocità non commisurata alle condizioni della strada ecc.. Violazioni accertate durante l'inseguimento nel quale l'uomo procedeva incurante dei lampeggianti dell'auto della Polizia Locale.  Dal controllo documentale, avvenuto una volta fermato il veicolo, gli agenti hanno accertato anche la mancata copertura assicurativa dell'autovettura. Oltre al ritiro della patente di guida, anche la decurtazione di 49 punti sulla patente e il sequestro dell'autovettura.

(Rimini) Ricorre oggi il 95esimo anniversario della nascita di don Oreste Benzi, il sacerdote riminese fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII. Il suo viaggio terreno si è interrotto nel 2007, nella notte tra la festa di Ognissanti e la Commemorazione dei defunti. Tuttavia la sua presenza spirituale è ancora viva in tante persone che leggono i suoi libri, pregano con il messalino con le sue meditazioni, il Pane Quotidiano, si affidano alla sua intercessione per la richiesta di Grazie. La causa di Beatificazione è in corso: chiusa la fase diocesana, ora il processo è passato a Roma.

Giovanni Paolo Ramonda, successore di don Benzi alla guida della Giovanni XXIII, ricorda così il sacerdote riminese: «Don Oreste era un prete che ascoltava i bambini, faceva sognare gli adolescenti, dava responsabilità ai giovani, faceva aprire il cuore e la casa alle famiglie, sconvolgeva i portafogli dei ricchi. Veramente un incontro simpatico con Cristo e con la vita. Oggi don Benzi, con i suoi scritti, continua a richiamarci che ai poveri bisogna dare da mangiare, ai giovani risposte al bisogno di Assoluto, alla Chiesa di essere povera e di andare nelle periferie di tutto il mondo, ai sacerdoti di essere innamorati di Gesù e immersi nella vita del popolo. Da lassù ci insegna a vivere meglio quaggiù».

Nato il 7 settembre 1925 a San Clemente, un paesino sulle colline dell’entroterra di Rimini, sesto di nove figli, già in seconda elementare il piccolo Oreste decide di farsi prete. È stato direttore spirituale in seminario, assistente diocesano della gioventù di Azione Cattolica e insegnante di religione alle scuole superiori. Nel 1968 ha dato vita alla Comunità Papa Giovanni XXIII, presente attualmente in 42 Paesi del mondo. Per far conoscere la vita di don Benzi è stato di recente pubblicato il libro “Il viaggio di don Oreste”, la prima biografia illustrata per bambini e ragazzi, e anche per i grandi.

(Rimini) Un incontro ricco di emozioni quello di ieri, domenica 6 settembre, a San Leo, nell’ambito della giornata di studi e ricerca sulle opere di arte sacra. Sarebbe, infatti, attribuibile a Sandro Botticelli la pala di San Leo. “La sensazionale scoperta relativa all’opera conservata al museo di arte sacra della città è sostenuta ed è stata rivelata ieri dalla studiosa d’arte Annalisa Di Maria, nella conferenza focalizzata sull’attribuzione dell’opera. La studiosa e ricercatrice da anni si occupa di studi sul movimento artistico e culturale legato al neoplatonismo fiorentino e ai suoi massimi esponenti in ambito artistico”, spiegano dal comune.

“Moltissimi i commenti positivi” alla ricerca da lei condotta, in collaborazione con Andrea da Montefeltro e il comune di San Leo. Alla conferenza sono intervenuti le autorità, studiosi da tutta Italia e rappresentanti del centro per l’Unesco di Firenze, di cui la Di Maria è membro nel comitato di esperti di arte e letteratura. Durante il convegno sono stati illustrati i passi che l’hanno condotta a confermare l’attribuzione della tavola al grande maestro toscano Sandro Botticelli a cui seguirà una pubblicazione nella quale saranno messi in chiaro tutti gli studi di ricerca condotti.

“Un mistero, dunque, svelato” che attendeva da tempo di essere rivelato. E dalle parole della studiosa: “E’ giusto che quest’opera riacquisti il suo naturale splendore e che si prenda l’importanza che merita”. L’evento di ieri rientra all’interno nel progetto artistico e culturale nazionale Arcana e “gode del patrocinio di molte istituzioni territoriali e nazionali”.

Lunedì, 07 Settembre 2020 10:45

7 settembre

Già in aula | Disco a San Marino | I negazionisti romagnoli

(Rimini) Venerdì 4 settembre 2020, presso la sede della Capitaneria di porto di Rimini, alla presenza del Direttore Marittimo dell’Emilia-Romagna, Capitano di Vascello Giuseppe Sciarrone, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento al Comando del Compartimento Marittimo di Rimini. Dopo due anni di Comando il Capitano di Fregata Pietro Micheli, in trasferimento a Civitavecchia presso la Direzione Marittima del Lazio, ha ceduto l’incarico al Capitano di Fregata Marcello Monaco, proveniente dalla Direzione Marittima delle Marche. 

La cerimonia si è svolta in forma ridotta e senza invitati e Autorità Civili/Militari, a causa delle restrizioni in materia di sicurezza sanitaria in essere. Nel porgere i saluti e il proprio sentito ringraziamento al personale dipendente del Compartimento marittimo di Rimini, il Comandante Pietro Micheli ha ricordato il suo periodo di permanenza a Rimini, sottolineando la sinergia d’intenti e gli ottimi rapporti con le Istituzioni ed Autorità locali, nonché il costante impegno del personale, rivolto al servizio dell’utenza e della sicurezza del mare e che non si è fermato durante i difficili momenti della prima fase dell’emergenza epidemiologica. Il Comandante Micheli ha anche ricordato le vittime che la popolazione locale ha pianto. 

Il Comandante entrante, ha sottolineato di essere onorato ed entusiasta dell’incarico conferitogli che svolgerà in continuità con il suo predecessore. Il Compartimento marittimo di Rimini, sede di una giurisdizione antica e con tradizioni strettamente legate al mare e alla pesca, comprende un vasto territorio che abbraccia due province e rappresenta una realtà che vive per molte attività produttive strettamente connesse alle competenze del Corpo delle Capitanerie di Porto. Continueremo ad operare a tutela dell’ambiente marino e della sicurezza in mare, a favore della collettività tutta e di chi, dal mare e dalle spiagge, trae il proprio sostentamento. Il Direttore Marittimo dell’Emilia Romagna ha ringraziato il Capo del Compartimento uscente per l’eccellente lavoro svolto, rivolgendo un sentito augurio al Capitano di Fregata Marcello Monaco per il prestigioso Comando appena assunto.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 32.371 casi di positività, 126 in più rispetto a ieri, di cui 54 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Il numero di tamponi effettuati supera i 10mila. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei 126 nuovi casi, 72 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 53 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti.

Sono 29 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Il numero di casi di rientro da altre regioni è 21. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42 anni. Su 54 nuovi asintomatici, 21 sono stati individuati attraverso gli screening e i test introdotti dalla Regione, 26 grazie all’attività di contact tracing, 4 casi sono emersi dai test pre-ricovero e di 3 casi non è ancora nota l’indagine epidemiologica.

Per quanto riguarda la situazione sul territorio, il maggior numero di casi si registrano nelle province di Bologna (21), Reggio Emilia (18), Modena (16), Ravenna (14), Piacenza (10) e a Forlì (19). I tamponi effettuati ieri sono 10.010, per un totale di 943.445. A questi si aggiungono anche 2.054 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 3.189 (4 in più di quelli registrati ieri). Non si registra nessun decesso in tutta l’Emilia-Romagna.

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.062 (-4 rispetto a ieri), il 95% dei casi attivi. I pazienti in terapia intensiva sono 13 (+2 rispetto a ieri) mentre i ricoverati negli altri reparti Covid sono 114 (6 in più rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite sono 24.719 (+122 rispetto a ieri): 14 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 24.705 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.845 a Piacenza (+10, di cui 3 sintomatici), 3.996 a Parma (+7, di cui 3 sintomatici), 5.421 a Reggio Emilia (+18, di cui 15 sintomatici), 4.487 a Modena (+16, di cui 9 sintomatici), 5.756 a Bologna (+21, di cui 14 sintomatici), 514 casi a Imola (+6, di cui 5 sintomatici), 1.250 a Ferrara (+4, di cui 1 sintomatico), 1.487 a Ravenna (+14, di cui 7 sintomatici), 1.179 a Forlì (+19, di cui 10 sintomatici), 991 a Cesena (+5, di cui 2 sintomatici) e 2.445 a Rimini (+6, di cui 3 sintomatici). Si tratta di 3 pazienti di sesso maschile e 3 di sesso femminile; si trovano tutti in isolamento domiciliare. Due sono stati individuati a seguito di sintomi, 2 per contatto stretto con caso già accertato e 2 per rientro dall’estero (Tunisia e Albania).

(Rimini) Questa mattina si è svolto in provincia un incontro convocato dal presidente Riziero Santi con i comuni di Riccione Misano e Cattolica e Patrimonio mobilità Rimini per il proseguimento del Metromare da Riccione a Cattolica. Per Riccione presente il capo di gabinetto Roberto Cesarini, mentre il sindaco Renata Tosi “ha fatto pervenire una Pec seduta stante che ha trasmesso direttamente anche alla stampa”, spiega il presidente Santi.

“La riunione ha deciso l'avvio del procedimento coordinato dalla Provincia che si farà carico di redigere una proposta di addendum all'accordo di programma con l'assegnazione della progettazione della tratta Riccione-Cattolica a Pmr e la formalizzazione del tavolo politico/tecnico che seguirà la progettazione e la realizzazione dell'opera. Lunedi 7 settembre sarà consegnata la bozza dell'integrazione all'accordo di programma che sarà concordato nel corso della prossima riunione già fissata per il 10 settembre. Entro il 20 settembre, quindi, ogni amministrazione porterà in approvazione il documento nei rispettivi organismi deliberanti per poi essere firmato dai contraenti. Nel frattempo PMR si attrezzerà per la progettazione che dovrà essere completata e chiusa entro il 31 dicembre 2020, per essere presentata al Ministero per il finanziamento entro il 31 gennaio 2021”.

Nel merito della progettazione “vi è un aspetto condiviso da tutti che riguarda lo sviluppo del tracciato verso sud passando a mare della ferrovia per approdare alle Navi di Cattolica, mentre sul nodo riccionese e sul come allacciarsi alla tratta verso Rimini e l'aeroporto resta la posizione diversa dell'amministrazione comunale della Perla Verde che sarà affrontata nel confronto sugli aspetti tecnici e progettuali”. Fermo restando due aspetti, “il collegamento verso sud è strategico e prioritario per collegare l'area sud del territorio al resto della provincia e anche per migliorare le relazioni con la Valconca”, mentre “il tema posto da Riccione del collegamento della litoranea riccionese con il sistema Metromare andrà affrontato e risolto”.

Venerdì, 04 Settembre 2020 19:22

Metromare, l’altra strada di Riccione

(Rimini) In una lettera al presidente della Provincia, Riziero Santi, il sindaco di Riccione, Renata Tosi, ha espresso la posizione dell'amministrazione circa il prolungamento del Metromare in zona sud, nei territori di Misano e Cattolica. “Ribadendo le gravi criticità che permangono sulla città di Riccione a causa del "deturpamento" urbanistico perpetrato dal Metromare, come i due macro poli turistici della Perla Verde, zona sud (area Sud-Campeggi-Terme) al confine con Misano e la zona Nord-Marano-Aeroporto al confine con Rimini, abbiamo la necessità di connetterci "con un servizio pubblico capace di rispondere ai bisogni di mobilità di tutta la fascia di Riccione Marina". "L'area campeggi - si legge nella lettera -. già oggi dotata di strutture di grande ricettività è oggetto di un importante programma di riqualificazione così come il polo termale mentre l'area Marano è caratterizzata maggiormente per la presenza di locali ed attività sportive che andranno a svilupparsi anche verso l'insediamento di poli urbani di carattere educativo-scolastico (Karis), ricettivo (Conchiglie), sportivo ricettivo (Reggiana)". Quindi si ribadisce che è "interesse imprescindibile per il Comune di Riccione sviluppare questa direttrice sul lungomare. Così riteniamo che come progettato per la città di Rimini una linea nel centro turistico-ricettivo (Linea MC – Marina Centro) dovrebbe adottarsi una soluzione analoga per la città di Riccione. Così come sviluppato nel Comune di Rimini un collegamento a raso con la Fiera così deve realizzarsi a Riccione in continuità tecnica e funzionale con quanto appare pensato per la tratto Misano-Cattolica. Per cui, molto semplicemente, le esigenze del Comune di Riccione sono quelle di prolungare la linea filoviaria (o altra tecnologia, nel rispetto dei tempi trasportistici) litoranea che  venendo dai confini di Misano e Cattolica prosegua su Via Torino, Milano e d'Annunzio verso il confine Nord sino a costituire un collegamento diretto con l'aeroporto. Con leale spirito collaborativo e costruttivo, anche questa volta abbiamo dato il nostro contributo come città di Riccione, affinché questo trasporto pubblico sia un beneficio e non un problema come invece si è dimostrato essere". "Il nostro spirito - ribadisce il sindaco - è sempre stato costruttivo. Noi abbiamo un solo obiettivo e cioè quello di dotare la città, che ha il suo cuore pulsante, la sua economia trainante sulla fascia litoranea, di collegamenti efficienti e in grado di connettere il lungomare con l'aeroporto". 

Giovedì, 03 Settembre 2020 16:58

Aggiornamento coronavirus: +3 a Rimini

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 32.246 casi di positività118 in più rispetto a ieri, di cui 68 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Il numero di tamponi effettuati supera i 10.200. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei 118 nuovi casi, 51 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 44 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti. Sono 28 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Il numero di casi di rientro da altre regioni è 20. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 39 anni. Su 68 nuovi asintomatici, 32 sono stati individuati attraverso gli screening e i test introdotti dalla Regione, 31 grazie all’attività di contact tracing, 4 casi sono emersi dai test pre-ricovero e di un caso non è ancora nota l’indagine epidemiologica. Per quanto riguarda la situazione sul territorio, il maggior numero di casi si registrano nelle province di Modena (24), Bologna (18) e Ferrara (13), a Forlì (13) e in quelle di Ravenna (11), Piacenza (11) e Parma (10).

tamponi effettuati ieri sono 10.243, per un totale di 932.435. A questi si aggiungono anche 1.338 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 3.185 (82 in più di quelli registrati ieri). Non si registra nessun decesso in tutta l’Emilia-Romagna. Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.066 (+77 rispetto a ieri), il 95% dei casi attivi. I pazienti in terapia intensiva sono 11 (+1 rispetto a ieri) mentre i ricoverati negli altri reparti Covid sono 108 (4 in più rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite sono 24.598 (+36 rispetto a ieri): 25 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 24.573 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.835 a Piacenza (+11, di cui 2 sintomatici), 3.989 a Parma (+10, di cui 2 sintomatici), 5.403 a Reggio Emilia (+9, di cui 6 sintomatici), 4.471 a Modena (+24, di cui 15 sintomatici), 5.736 a Bologna (+18, di cui 7 sintomatici), 508 casi a Imola (+2, entrambi sintomatici), 1.246 a Ferrara (+13, di cui 3 sintomatici), 1.473 a Ravenna (+11, di cui 2 sintomatici), 1.160 a Forlì (+13, di cui 7 sintomatici), 986 a Cesena (+4, di cui 2 sintomatici) e 2.439 a Rimini (+3, di cui 2 sintomatici)

Pagina 536 di 1907