Mercoledì, 09 Settembre 2020 17:51

Aggiornamento coronavirus: +6 nel riminese

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 32.963 casi di positività, 110 in più rispetto a ieri, di cui 64 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Il numero di tamponi effettuati è superiore alle 10.000 unità. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei 110 nuovi casi, 53 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 40 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti.

Sono 11 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Il numero di casi di rientro da altre regioni è 21. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42 anni. Su 64 nuovi asintomatici, 20 sono stati individuati attraverso gli screening e i test introdotti dalla Regione, 5 tramite i test pre-ricovero, 39 grazie all’attività di contact tracing. Per quanto riguarda la situazione sul territorio, il maggior numero di casi si registrano nelle province di Ravenna (30), Bologna (21) e a Forlì (11). I tamponi effettuati ieri sono 10.081, per un totale di 990.713. A questi si aggiungono anche 2.891 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 3.554 (22 in più di quelli registrati ieri). Si registrano purtroppo due decessi in Emilia-Romagna: una donna di 95 anni della provincia di Piacenza e un uomo di 87 anni della provincia di Modena.

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.398 (12 in più rispetto a ieri), il 95% dei casi attivi. I pazienti in terapia intensiva restano 16, mentre i ricoverati negli altri reparti Covid sono 140 (10 in più rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite sono 24.942 (+85 rispetto a ieri): 13 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 24.929 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.869 a Piacenza (+7, di cui 1 sintomatico), 4.046 a Parma (+7, di cui 2 sintomatici), 5.500 a Reggio Emilia (+5, di cui 2 sintomatici), 4.577 a Modena (+9, di cui 5 sintomatici), 5.858 a Bologna (+21, di cui 11 sintomatici), 526 casi a Imola (+1, nessun sintomatico), 1.291 a Ferrara (+4, di cui 2 sintomatici), 1.570 a Ravenna (+30, di cui 12 sintomatici), 1.230 a Forlì (+11, di cui 4 sintomatici), 1.026 a Cesena (+9, di cui 4 sintomatici) e 2.470 a Rimini (+6, di cui 3 sintomatici).

Mercoledì, 09 Settembre 2020 17:48

Palacongressi, ripartenza con Goi e cardiologi

(Rimini) Continua il cammino della ripartenza al Palacongressi di Rimini. Dall’11 al 13 settembre torna a riunirsi il popolo del GOI (Grand Oriente d’Italia) per l’ormai tradizionale appuntamento inizialmente previsto ad aprile ma poi rinviato causa lockdown. Confermate dunque le nuove date, concordate in pieno periodo di chiusura dovuta al Covid19 insieme allo staff della divisione Events & Congress di Italian Exhibition Group. “Uniti nelle diversità” è il titolo scelto per questa storica edizione che avrà tra gli eventi due mostre, una dedicata al Razzismo coloniale durante il fascismo e l’altra a Federico Fellini a 100 anni dalla nascita e che si concluderà domenica 13 settembre con il convegno dal titolo Il sogno come viaggio dell’anima. Tra mito e psicanalisi.

Domenica 13 settembre prenderà anche il via, per concludersi il 16 settembre, il congresso internazionale The Computing in Cardiology 2020: un importante appuntamento annuale internazionale in campo medico-scientifico, quest’anno previsto a Rimini, e che gli organizzatori hanno tenuto a mantenere, seppure con una platea limitata, in presenza. Si riuniranno al Palacongressi di Rimini professionisti nel campo della medicina, della fisica, dell’ingegneria e dell’informatica, per un appuntamento dedicato alle ultime frontiere della bioingegneria applicata alla cardiologia clinica e alla fisiologia cardiovascolare. Tra i partecipanti, anche delegazioni da Germania, Olanda, Inghilterra, Francia e Polonia: saranno oltre 250 complessivamente coloro che potranno seguire il congresso, tra partecipanti in presenza fisica e in collegamento da tutta Europa. Il calendario di settembre del Palacongressi di Rimini proseguirà quindi con due eventi aziendali in programma rispettivamente dal 19 al 20 e il 25 settembre.

Mercoledì, 09 Settembre 2020 12:27

Nuove idee, nuove imprese: Focchi resta alla guida

(Rimini) L'imprenditore Maurizio Focchi è stato confermato per il prossimo triennio alla guida dell'associazione Nuove Idee Nuove Imprese. Dal 2002 la business plan competition aiuta e forma giovani (tra cui neo imprenditori) con idee innovative a realizzare o rivitalizzare la propria impresa. I numeri aggiornati di Nuove Idee Nuove Imprese sono eloquenti: 4.063 partecipanti formati alla cultura imprenditoriale, 1.213 Idee di business, 90 aziende nate dalla competizione (di cui 60 attive), 595.000 € totali di premi assegnati fino al 2019.

"Il nostro programma triennale – spiega Maurizio Focchi - prevede una particolare attenzione ai progetti vincitori e quelli meritevoli anche dopo la conclusione del concorso, mettendo a frutto le attività svolte e le esperienze maturate negli anni precedenti. Si aggiunge la volontà di sostenere attività culturali che abbiano come finalità la diffusione della cultura d'impresa". Che ci sia grande necessità di porre attenzione alle imprese giovanili è testimoniato dai dati elaborati dall'Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna e riferiti al 1° semestre 2020.

Nelle province di Forlì-Cesena e Rimini la diminuzione annua delle imprese giovanili attive (-5,0%), maggiore rispetto a quella regionale (-3,4%) e nazionale (-3,6%), riguarda tutti i principali settori economici (ad eccezione dell'incremento registrato nel settore agricolo). In assoluto le imprese giovanili rappresentano il 6,4% delle imprese attive (6,8% in Emilia-Romagna, 8,8% in Italia). Quanto alle start up, l'elaborazione rileva a giugno 2020 un incremento nella provincia di Forlì-Cesena (67 start up, +4,7%) e una diminuzione in provincia di Rimini (105 start up, -7,9%).

"Dobbiamo tutti fare di più per generare cultura d'impresa - conclude Focchi – e sostenere al meglio chi prova ad intraprendere dando seguito alle passioni. Colgo con favore le espressioni usate da Mario Draghi al Meeting di Rimini, a proposito del 'buon debito' a favore di giovani e conoscenze. I tempi sono difficili, le mappe del lavoro mutano, bisogna allenarsi a cogliere spiragli nuovi e a ritrovare l'adrenalina positiva e il gusto del rischio imprenditoriale. C'è un ruolo preciso per noi 'over', quello di semplificare, connettere, agevolare, lavorando con l'esperienza e con lo spirito di chi vuol consegnare ai giovani la possibilità di costruire il futuro che preferiscono. Questo è l'obiettivo di Nuove Idee Nuove Imprese, da 19 anni aperto a valorizzare idee e nuovi progetti d'impresa".

Insieme al vertice è stato definito il CdA che è formato da: Leonardo Tagliente (Vice Presidente), Sergio Brasini (Presidente del Consiglio di Campus di Rimini – Università di Bologna), Marina Garoia (Responsabile Promozione economica e internazionalizzazione Camera di Commercio della Romagna), Luigi Gambarini (Presidente dal 2002 al 2016),  Marino Rossi (Consigliere Società Unione Mutuo Soccorso della Repubblica di San Marino), Maurizio Temeroli, (già Segretario Generale della Camera di commercio di Rimini). Collegio dei Revisori: Maurizio Mussoni (commercialista e docente universitario).

(Rimini) Si parla di previsioni occupazionali in Romagna: nel periodo settembre-novembre 2020 le imprese hanno programmato complessivamente 10.360 nuovi ingressi nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, di cui 3.810 nel solo mese di settembre: -30% rispetto a settembre 2019.La flessione rispetto al medesimo periodo 2019 è invece del 32%.

Gli ingressi previsti nel solo mese di settembre su base nazionale sono 311.000, con una riduzione delle entrate programmate di circa il 29% rispetto allo stesso periodo del 2019. Leggermente peggio in Emilia-Romagna dove sono previste 26.100 entrate e registrano un -32% sulle analoghe previsioni di settembre 2019. Le previsioni di assunzione previste sono 3.810, con un tendenziale calo di -30% rispetto alle previsioni di settembre 2019, dato leggermente migliore di quello regionale.

I risultati dell'indagine per la provincia di Rimini. Le entrate previste in provincia di Rimini, per il trimestre settembre-novembre 2020 sono 4.870, contro le 7.200 previste nello stesso periodo del 2019. Per il solo mese di settembre, le assunzioni previste sono 1.730, con una diminuzione di 690 unità sulle analoghe previsioni 2019. In 35 casi su 100, le imprese continuano a incontrare difficoltà di reperimento delle figure richieste, nonostante il minore fabbisogno in termini numerici

I giovani under 30 sono d'interesse per le imprese per una quota del 27%; i laureati nel 19% dei casi. I settori con il maggior numero di entrate in termini assoluti sono: Servizi alle persone (460 unità), Alloggio, ristorazione, turismo (340) e Commercio (210). Le tre figure professionali più richieste (Cameriere di sala, Addetto ai servizi di pulizia e Aiuto cuoco) concentreranno il 35% delle entrate complessive previste.

Le imprese in attività dopo il lockdown sono il 96%, prevalgono le aziende con attività a regime ridotto (55,5%), seguite da quelle con attività a regimi simili a quelli pre-emergenza (40,5% peggio dell'Emilia-Romagna 43,7% e leggermente meglio del 39,8% in Italia). Le imprese restanti (4%) hanno l'attività sospesa e/o valutano la chiusura.

Suddividendo le imprese in 6 macro settori, i settori con tempi di recupero entro l'anno (con attività a regimi simili a quelli pre-emergenza) sono: Costruzioni 49,7%, Servizi alle imprese 41,2%, Servizi alle persone 37,5%, Commercio 35,3%, Turismo 33,3% e Industrie/public utilities 30,6%. Da notare la maggior resilienza delle piccole imprese che registrano il 39% dei recuperi, mentre le grandi e le medie evidenziano 38,2 e 27,8 punti; le micro imprese si attestano ad un buon 35,9%.

(Rimini) Tre David di Donatello, un Nastro d'Argento, miglior attore al Festival di Cannes fino al recente Orso d'Argento al Festival di Berlino per l'interpretazione del pittore Antonio Ligabue nel film Volevo nascondermi. Elio Germano torna a Riccione, a Villa Mussolini, sabato 12 settembre per presentare uno dei lavori cinematografici più originali degli ultimi anni, Segnale d’allarme. La mia battaglia VR: un film in realtà virtuale di cui Germano è, oltre che interprete, anche coregista insieme a Omar Rashid. Originale commistione di teatro, video e nuove tecnologie, il film ha avuto come incubatore lo Spazio Tondelli di Riccione. Il progetto è infatti nato come monologo teatrale scritto a quattro mani da Germano e Chiara Lagani (Fanny & Alexander): grazie a una doppia residenza creativa, lo Spazio Tondelli ha ospitato sia la prima assoluta (16 febbraio 2018) sia le riprese di quel monologo, intitolato La mia battaglia (28 febbraio 2019). Dalle riprese è poi nato il film, approdato nel 2019 anche alla Mostra del cinema di Venezia.

Coprodotto da Riccione Teatro, Gold e Infinito, Segnale d’allarme è un grido sagace contro il pensiero totalitario. Germano veste i panni di un attore dalla presenza ipnotica, capace di ammaliare gli spettatori: in un crescendo di tensione, tra istanze ecologiste, nazionaliste e socialiste, la sua posizione travestita di semplice buonsenso si farà sempre più estrema. In programma quattro proiezioni – tutte introdotte dall’attore - con appositi visori VR (18.30, 20.30, 22, 23.30; prenotazione obbligatoria). I biglietti sono acquistabili sul sito www.liveticket.it e nelle biglietterie del circuito Liveticket (15 euro + prevendita).

(Rimini) Nelle scuole pubbliche paritarie Karis tutto pronto in vista della prima campanella di lunedì 14, con cui si aprirà un anno scolastico diverso da tutti gli altri. E ieri pomeriggio (8 settembre) anteprima di scuola post lockdown per tutti i 70 "remigini" delle prime liceo classico, scientifico e linguistico dell'istituto della Comasca in Viale Regina Margherita. Come da tradizione educativa e pedagogica Karis i nuovi arrivati del ciclo medie superiori, svolgono sempre un primo incontro con nuovi compagni di classe e con nuovi docenti. Un modo per rendere più semplice l'approccio con la realtà educativa in cui trascorreranno i prossimi cinque anni di studio.

E ieri, dopo l'appello d'esordio del direttore scolastico della Fondazione Karis Paolo Valentini, ragazze e ragazzi hanno anche scoperto come funzioneranno ingressi e uscite dall'istituto, come muoversi all'interno di ambienti e classi, quali comportamenti e procedure di prevenzione e tutela sanitaria dovranno seguire. "Fare funzionare bene la scuola non è solo un problema tecnico e organizzativo. Procedure, strumenti, distanziamento di banchi, nuovi arredi e quanto è oggi necessario fare per tutelare la salute, sono solo la base da cui la scuola deve muoversi. La vera sfida è affrontare tutti insieme studenti, famiglie, personale docente e non docente, le richieste di una realtà che nessuno si sarebbe mai aspettato – spiega Stefano Casalboni, Direttore Generale di Fondazione Karis e consigliere Educo – la sfida educativa è sempre un fatto collettivo. Si fanno crescere i ragazzi lavorando quotidianamente con loro e loro familiari, bisogna rendere gli studenti protagonisti del loro cammino formativo. Oggi questo atteggiamento, questa capacità della scuola è ancora più importante. Tutti devono offrire la loro condivisone e partecipazione ai comportamenti che la ripresa della didattica in presenza richiedono".

Mercoledì, 09 Settembre 2020 12:09

9 settembre

I figli soli in casa | Piantagione stupefacente | Week end in sella

(Rimini) E' stato ribattezzato "Il forese al centro" il progetto della Polizia Locale di Rimini pensato per potenziare la qualità urbana di due zone di Rimini – Corpolò e Santa Giustina – che negli ultimi anni sono stati interessati da una rapida e numericamente importante crescita residenziale. Un miglioramento complessivo della vivibilità che si tradurrà in un incremento del numero di occhi elettronici che innalzeranno il livello sicurezza percepita e in interventi puntuali di sistemazione delle piazze e della aree verdi, allo scopo di valorizzare questi luoghi come punti di aggregazione per la comunità e prevenirne il degrado.

Nel dettaglio, a Corpolò è prevista l'installazione di un impianto di videosorveglianza dotato di almeno quattro telecamere in grado di coprire Piazza dei Bizzocchi e del parcheggio antistante, della Piazza del Tituccio e del parco pubblico di Via Gradizza. L'installazione dei dispositivi sarà accompagnata da un'adeguata cartellonistica, per sfruttare anche l'effetto deterrente del sistema di controllo. Oltre alla videosorveglianza, il progetto comprende un potenziamento dell'illuminazione pubblica, sia attraverso l'aggiunta di corpi illuminanti sia migliorando quella esistente, naturale e artificiale. Inoltre all'interno del parco pubblico di Via Gradizza saranno ridefinite le aree verdi e saranno creati spazi per attività ricreative e sportive e aree attrezzate con giochi per i bambini.

Stesso format di intervento integrato anche per Santa Giustina: l'impianto di videosorveglianza – almeno tre telecamere - sarà installato a copertura della Piazza "Che" Guevara ed all'interno del Parco Gianni Rodari. Anche in questo caso è previsto un miglioramento dell'illuminazione pubblica della zona e la sistemazione del Parco Gianni Rodari. Si interverrà sulla vegetazione, con sfalci e una riorganizzazione che consenta di eliminare quelle aree nascoste e potenzialmente fonte di occultamento e di pericolo e saranno aggiunte attrezzature per l'attività sportiva e per i bambini.

Interventi che sia per Corpolò sia per Santa Giustina non saranno fini a se stessi, ma saranno il motore di azioni volte a creare occasioni di incontro tra nuovi e vecchi residenti, tra chi vive da sempre i quartieri e chi invece è arrivato da poco, stimolando le famiglie a fruire degli spazi pubblici del proprio quartiere e consolidando il senso di comunità. Il progetto prevede un investimento complessivo di circa 190mila euro ed è stato presentato alla regione Emilia Romagna che co-finanzierà gli interventi grazie ai contributi previsti dalla normativa regionale per la promozione dei sistemi integrati di sicurezza.

"Questo progetto è in scia con quanto già avviato in altre zone del territorio, penso ad esempio agli interventi di Comune e Regione a Sant'Aquilina e San Vito, proponendo una serie di azioni integrate che combinano il controllo per la sicurezza del territorio alla promozione della socializzazione tra i cittadini – commenta l'assessore Jamil Sadegholvaad - Sul fronte specifico della videosorveglianza, attraverso questa operazione andiamo ad implementare il network di oltre cento telecamere di ultima generazione che già oggi monitorano il territorio e che rappresentano uno strumento tra i più efficaci per contrastare e prevenire i fenomeni di degrado urbano e illegalità. Ricordo che già un paio d'anni sono la rete di videosorveglianza è stata integrata con ulteriori 28 telecamere lungo la fascia collinare e sul lungomare, a copertura dei punti più sensibili del territorio. L'ampliamento del sistema di videosorveglianza è la base sui cui innescare processi di valorizzazione dei contesti urbani, che possano portare i cittadini a riappropriarsi delle loro piazze e dei loro parchi e sviluppare nuove reti di relazione e quindi di comunità".

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 32.854 casi di positività, 94 in più rispetto a ieri, di cui 50 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Il numero di tamponi effettuati è quasi di 12.500, record per l’Emilia-Romagna. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei 94 nuovi casi, 35 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 42 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti.

Sono 16 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Il numero di casi di rientro da altre regioni è 17. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38 anni. Su 50 nuovi asintomatici, 18 sono stati individuati attraverso gli screening, i test introdotti dalla Regione e i test pre-ricovero, 28 grazie all’attività di contact tracing, mentre di 4 è in via di accertamento la modalità di individuazione. Per quanto riguarda la situazione sul territorio, il maggior numero di casi si registrano nelle province di Bologna (26), Modena (22) e Reggio Emilia (14).

I tamponi effettuati ieri sono 12.486, per un totale di 980.632. A questi si aggiungono anche 2.776 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 3.532 (39 in più di quelli registrati ieri). Si registra purtroppo un decesso in Emilia-Romagna: un uomo di 102 anni della provincia di Rimini. Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.386 (30 in più rispetto a ieri), il 95% dei casi attivi. I pazienti in terapia intensiva scendono a 16 (2 in meno rispetto a ieri), mentre i ricoverati negli altri reparti Covid sono 130 (11 in più rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 24.857 (+54 rispetto a ieri): 13 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 24.844 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi. Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.862 a Piacenza (invariato), 4.039 a Parma (+8, di cui 1 sintomatico), 5.495 a Reggio Emilia (+14, di cui 9 sintomatici), 4.568 a Modena (+22, di cui 11 sintomatici), 5.837 a Bologna (+26, di cui 14 sintomatici), 525 casi a Imola (invariato), 1.288 a Ferrara (+3, nessun sintomatico), 1.540 a Ravenna (+6, di cui 4 sintomatici), 1.219 a Forlì (+5, di cui 2 sintomatici), 1.017 a Cesena (+6, di cui 2 sintomatici) e 2.464 a Rimini (+4, di cui 1 sintomatico).

(Rimini) Esce domani, 9 settembre, in libreria e in ebook “I sentimenti Gesù - Un viaggio appassionato nel Vangelo di Marco”, Sempre Editore. L'autrice, Viviana Viali, è stata collaboratrice di don Oreste Benzi nella cura del messalino Pane Quotidiano. Viviana Viali compie un’appassionata rilettura del Vangelo di Marco, con gli occhi non dello studioso che analizza il significato della singola parola, ma del contemplativo che si chiede: «Gesù, cosa hai provato quando ti sei trovato in questa situazione»? Pagina dopo pagina il lettore viene coinvolto in questo percorso, come se fosse lui stesso a chiedere a Gesù, vivo oggi, di aprirgli il suo cuore e di svelargli i suoi sentimenti. Viviana cura dal 2001 il messalino Pane Quotidiano, con le letture del giorno commentate da don Oreste Benzi. Compito che ha continuato a svolgere anche dopo la morte del prete dalla tonaca lisa, selezionando i commenti dall’archivio delle sue meditazioni.

Fu lo stesso don Benzi, racconta Viali nell’introduzione del libro, a suggerirle di avvicinarsi al Vangelo in modo originale. «Quando leggi una lettera — le disse don Oreste — e c’è una parola che non riesci a capire, non ti interessa in sé e per sé il significato di quella parola, ma capire cosa colui che ti ha scritto voleva comunicarti. Io ti consiglio di leggere tutti i vangeli e di vedere il volto di Gesù che ti si manifesta attraverso la Parola». Un consiglio che l’autrice ha seguito per anni, appuntando le sue riflessioni su delle agende, che ora sono diventate la base per questo libro. Precisa Viviana Viali: «L’intento non è dire qualcosa di nuovo su Gesù, ma spingere al desiderio di conoscerlo meglio».

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