1 ottobre
Croatti positivo | Hotel in vendita | Tutti vogliono le fiere unite
Riccione, al via il bando per le casette di Natale
(Rimini) Inizia a prendere forma Riccione Christmas Star, il progetto dell'amministrazione comunale di Riccione che per Natale e Capodanno 2020 trasformerà il claim "Riccione Ice Carpet" in una "Stella" partendo dalle più consolidate tradizioni della Perla Verde in fatto di iniziative e eventi anche nella stagione invernale. Anche se è ancora top secret, la veste scenica del Riccione Christmas Star, i contenuti del progetto stanno via via crescendo e dopo il varo di "Riccione Winter" per i pubblici esercizi e la spiaggia, aprendo la città ad una grande piazza esterna per godere dell'outdoor anche nella stagione più fredda, l'amministrazione comunale ha confermato "Villaggio di Natale 2020", di cui nei prossimi giorni verrà pubblicato il bando di adesione.
In totale convergenza con i programmi dell'amministrazione Comunale di Riccione che ha tra gli obiettivi quello di favorire sul territorio, attività e manifestazioni che valorizzino la città, le realtà culturali e le istanze presenti sul territorio, garantendo un'offerta culturale e di intrattenimento ampia e di qualità a favore della cittadinanza e degli ospiti della città il Villaggio di Natale, nel rispetto di tutte le misure previste dalla normativa vigente per contrastare il diffondersi dell'epidemia da COVID 19, riproporre con entusiasmo la manifestazione fieristica dei mercatini natalizi che nella precedente edizione ha ricevuto notevole consenso con l'obiettivo anche di coniugare le attività turistiche con l'enogastronomia e i prodotti della tradizione in modo da valorizzare in modo più pregnante il brand Riccione. Dal 28 novembre al 10 gennaio 2021 (indicativamente), infatti sarà prevista la possibilità di installare casette e chioschi anche dal design balneare, costruiti in legno, che rimandano all'antica tradizione delle cabine da spiaggia, per lo svolgimento di attività commerciali di promozione, di vendita, di somministrazione temporanea di alimenti e bevande dando priorità di partecipazione a prodotti di provenienza territoriale di alta qualità. Al fine di individuare gli operatori economici, si procederà alla pubblicazione di uno specifico avviso pubblico per la scelta degli assegnatari delle casette e chioschi nel periodo che va appunto dal 28 novembre al 10 gennaio, termine che comunque potrà essere prorogabile. Priorità di partecipazione sarà per i prodotti di provenienza territoriale, che richiamano la tradizioni, suggestioni e immaginario del Natale, differenziazione nell'offerta tra le tipologie merceologiche. Sarà quindi anche consentito l'apertura di pubblici esercizi, aventi autorizzazione stagionale, in forma straordinaria per il periodo di riferimento.
"C'è una novità importante quest'anno - ha sottolineato l'assessore alle Attività Economiche, Elena Raffaelli - il corrispettivo per le casette che metterà a disposizione il Comune di Riccione sarà scontato di un terzo e comprenderà tutti i costi. In questo momento siamo consapevoli che il settore commerciale, ma anche quello turistico, ha bisogno di nuova linfa, nuove strategie e misure eccezionali. Per questo motivo dopo Riccione Square e Roccione Winter, la nostra amministrazione ha inteso dare un segnale tangibile, un aiuto concreto alle attività, dimostrandoci sempre dalla parte della comunità e dei cittadini. L'economia di una città balneare e turistica come la nostra, ha bisogno di accorgimenti particolari e diretti proprio a quei settori che sono trainanti. Significa quindi intervenire con le leve economiche che possiamo muovere per il bene delle categorie e quindi dei cittadini e delle famiglie". I viali interessati al momento sono quelli già collaudati nelle passate stagione, viale Ceccarini, Corridoni, Virgilio, Gramsci e Dante, ma non sono da escludere delle novità per l'edizione 2020.
Misano, avanzo di bilancio da 1,4 milioni: tempi più brevi per le opere pubbliche
(Rimini) Accelera il programma di interventi sulle infrastrutture del Comune di Misano. Il consiglio comunale ha approvato una delibera riguardante le opere pubbliche e la variazione di bilancio che ne modifica il cronoprogramma di realizzazione. L'avanzo di bilancio, pari a 1,460 milioni di euro, alimenterà il fondo destinato alle opere e da appaltare entro la fine del 2020. "Siamo nelle condizioni di abbreviare i tempi del nostro programma – commenta Fabrizio Piccioni, Sindaco di Misano Adriatico – appaltando entro l'anno i lavori previsti, per poi cantierarli ad inizio 2021. E' un'accelerazione potente, che deriva da una gestione amministrativa virtuosa e dalla capacità di intercettare finanziamenti, per poi dedicare le risorse come da previsione".
Di questi, 700mila euro saranno destinati a manutenzioni (tappeti stradali, arredi urbani, ecc.) che raddoppieranno la cifra stanziata nel bilancio di previsione. Si tratta principalmente di asfalti e manutenzioni di marciapiedi in tutto il territorio comunale, assecondando anche le segnalazioni pervenute dai cittadini. Grazie a questa iniezione di fondi, saranno subito disponibili gli 800mila euro per la realizzazione della nuova palestra al centro sportivo di via Rossini, con un fondo in parquet e prevista nel piano degli investimenti. Analoga disponibilità verrà garantita per l'ampliamento del cimitero del comune, con 260mila euro che renderanno subito appaltabile l'intervento.
Si aggiungono gli interventi già previsti dal piano degli investimenti sulle due piste ciclabili, la Misano Monte-Scacciano e la Riccione-Tavoleto col terzo tratto che collegherà la ciclabile alla frazione Cella grazie anche ad un contributo regionale, un collegamento atteso dagli abitanti della zona. Con l'aggiunta dell'intervento a cura di Società Autostrade fra Scacciano e Riccione si collegherà l'intero tratto collinare da Misano Monte fino a Riccione Paese. Il Comune di Misano attende in questi giorni di sapere se potrà contare su 600mila euro del 'Bando Periferie' che consentirebbe l'intervento sullo stadio, mettendo mano alla pista di atletica e all'impianto di illuminazione.
Valmarecchia, Sacchetti (Pd) attacca sindaco San Leo
Impianti sportivi, il comune taglia le tariffe
Dopo un lungo stop legato all'emergenza sanitaria, in questi giorni stanno gradualmente riprendendo le attività degli impianti sportivi indoor della città, dalle palestre scolastiche alla piscina comunale. A dare disposizioni puntuali rispetto alle norme da osservare per consentire di fare pratica sportiva in piena sicurezza è intervenuta la Regione Emilia Romagna, con un'ordinanza ad hoc che fornisce le linee guida e le indicazioni operative che le società dovranno adottare per prevenire la diffusione del contagio da Covid 19. Tra le misure previste, la Regione evidenzia la necessità di definire in base alla ampiezza dell'impianto un numero massimo di persone che potranno essere presenti contemporaneamente nei diversi ambienti, senza compromettere la possibilità di mantenere il distanziamento interpersonale previsto. Inoltre l'attività dovrà essere pianificata in modo tale da prevedere tra un turno di utilizzo e l'altro un intervallo di minimo 15 minuti che consenta di pulire e assicurare il ricambio dell'aria nei locali. Per andare a sostegno delle associazioni sportive, il Comune di Rimini ha deciso di intervenire per la stagione in corso (2020/2021) andando ulteriormente a tagliare le tariffe per l'utilizzo degli impianti, portando lo sconto complessivamente al 60%.
"Ci è parso il modo più immediato per venire incontro alle associazioni sportive, chiamate ad applicare una serie di misure indispensabili per garantire la salute dei propri tesserati, con un maggior carico di responsabilità e di costi – sottolinea l'assessore Brasini – Inoltre, dovendo prevedere un intervallo minimo di 15 minuti tra una attività e l'altra per pulire l'impianto e allo stesso tempo garantire l'utilizzo della struttura a tutte le società che ne hanno diritto, si andrà inevitabilmente a contrarre l'effettivo orario dedicato agli allenamenti. Dunque ci è sembrato necessario andare a decurtare le tariffe a carico delle società: già ad agosto eravamo intervenuti con una delibera di Giunta applicando una riduzione del 15% a partire dal 1° settembre. Oggi applichiamo un ulteriore sgravio, portando dunque la riduzione complessiva per la stagione in corso al 60%".
"Nell'ordinanza regionale – prosegue l'assessore Brasini - si fa esplicito appello alla responsabilità individuale da parte di tutti coloro che utilizzano gli impianti. Un appello che faccio mio, in particolare rispetto al numero di persone che potranno accedere negli impianti: su questo fronte non sarà il Comune a dare un tetto massimo, ma si lascerà discrezionalità alle società, sulla base delle specificità delle diverse discipline e della diversa gestione dell'attività. Se oggi ripartiamo è anche grazie al grande spirito di collaborazione, alle capacità e all'attenzione mostrati dalle associazioni sportive in questi mesi difficili; associazioni guidate da persone, spesso volontari, mosse da una passione che li spinge a sostenere sacrifici e assumersi responsabilità non di poco peso. A loro va il mio grazie".
30 settembre
Indagine tecnopolo: 18 rinvii a giudizio | Sanità: 20mila visite da recuperare | Il Giro d'Italia a Rimini
Tecnopolo: 18 rinvii a giudizio
(Rimini) Sono stati tutti rinviati a giudizio i 18 imputati dell’inchiesta legata all’appalto per la realizzazione del Tecnopolo a Rimini. La decisione è stata presa ieri dal giudice del tribunale di Rimini, Benedetta Vitolo. La prima udienza è stata fissata al 16 marzo 2021. L’indagine, partita nell’agosto del 2015 a seguito dell’esposto presentato in procura dall’ex assessore ai lavori pubblici Roberto Biagini, vede coinvolti impiegati comunali, direttori dei lavori, professionisti vari. I reati contestati sono quelli di turbativa d’asta, falso, truffa. Figura cruciale dell’indagine è quella di uno degli indagati, il modenese Mirco Ragazzi, che avrebbe agito come “facilitatore”: da consulente di aziende private avrebbe mantenuto i rapporti con la pubblica amministrazione. Un’attività lecita, che nel caso di Ragazzi ha suscitato alcui sospetti.
Aggiornamento coronavirus: + 7 casi a Rimini
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna sono stati registrati 35.210 casi di positività, 97 in più rispetto a ieri, di cui 42 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: sul totale dei nuovi casi, 51 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 52 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti. Sono 14 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia, Malta e regioni della Francia. Il numero di casi di rientro da altre regioni è 3. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38 anni. Sui 42 asintomatici, 26 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 13 attraverso i test per categorie a rischio introdotti dalla Regione, 3 con gli screening pre-ricovero. Per quanto riguarda la situazione nel territorio, il maggior numero di casi si registra nelle province di Bologna (21), Modena (14) e Reggio Emilia (12).
I tamponi effettuati sono 10.580, per un totale di 1.166.500. A questi si aggiungono anche 2.905test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 4.710 (+25 rispetto a ieri). Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 4.492 (+23 rispetto a ieri), il 95% dei casi attivi. I pazienti in terapia intensiva sono 14 (-1 rispetto a ieri), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 204 (+3 rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite hanno raggiunto quota 26.016 (+70 rispetto a ieri): 8 “clinicamente guarite” (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 26.008 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi. Si registrano purtroppo due decessi nel territorio emiliano-romagnolo: un uomo di 65 anni della provincia di Bologna e una donna di 78 anni della provincia di Parma.
Questi i casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.039 a Piacenza (+5, di cui 3 sintomatici), 4.297 a Parma (+9, di cui 3 sintomatici), 5.795 a Reggio Emilia (+12, di cui 5 sintomatici), 4.904 a Modena (+14, di cui 9 sintomatici), 6.278 a Bologna (+21, di cui 17 sintomatici), 582 a Imola (invariato), 1.449 a Ferrara (+7, nessun sintomatico), 1.799 a Ravenna (+7, di cui 4 sintomatici), 1.361 a Forlì (+6, di cui 3 sintomatici), 1.123 a Cesena (+9, di cui 6 sintomatici), 2.583 a Rimini (+7, di cui 5 sintomatici). Nel dettaglio dei casi riminesi, si tratta di si tratta di 5 paziente di sesso maschile e 2 di sesso femminile, 5 con sintomi e 2 asintomatici, tutti in isolamento domiciliare; 4 sono stati diagnosticati per contact tracing; 2 per sintomi (uno dei due è da poco rientrato dalla Campania); 1 è stato diagnosticato a seguito di rientro dalla Repubblica Ceca. Vi è stata una guarigione.
Smog, slitta al gennaio 2021 il blocco dei diesel euro 4
(Rimini) Entrano in vigore giovedì 1° ottobre le disposizioni per la tutela della qualità dell'aria, così come definite dal Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020) e dal Nuovo Accordo di Bacino Padano. Disposizioni che per questo autunno e inverno terranno inevitabilmente conto dell'attuale contesto e che si applicheranno in due passaggi diversi. Così come previsto dall'ordinanza regionale infatti, slitta all'11 gennaio 2021 il blocco dei veicoli Euro 4 diesel: una decisione condivisa da tutte le Regioni del Bacino Padano (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) e che tiene in considerazione le attuali restrizioni rispetto alle capacità di trasporto dei mezzi di trasporto pubblico locale e di treni legate alla prevenzione dal contagio da Covid-19.
Nel dettaglio le limitazioni alla circolazione dal 1° ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, prevedono il blocco dei veicoli più inquinanti dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche, dalle ore 8.30 alle ore 18.30, per: autoveicoli e veicoli commerciali a benzina Euro 0 ed Euro 1; autoveicoli e veicoli commerciali diesel Euro 0, Euro 1,Euro 2 ed Euro 3; ciclomotori e motocicli Euro 0. Dal prossimo 11 gennaio e fino al 31 marzo 2021 le limitazioni (che saranno oggetto di una prossima ordinanza) riguarderanno anche i veicoli benzina fino a euro 2, diesel fino a euro 4 compreso e cicli e motocicli fino a euro 1, veicoli benzina-metano, benzina-gpl fino a euro 1.
Si stima che le auto commerciali e private coinvolte nelle limitazioni alla circolazione in questa prima fase saranno circa il 13% dei mezzi che compongono il parco veicoli del territorio comunale. Guardando le tipologie di mezzi a Rimini (dati Aci 2019) emerge la crescita delle auto ibride, cioè con doppia alimentazione sia a benzina sia elettrica: se ne contano 1.134, quasi il doppio del 2018 (quando erano 629).
Non cambia l'area interessata dalle limitazioni, che comprende tutta la zona urbana a mare della statale 16. Sarà comunque garantito il transito nelle arterie di collegamento ai parcheggi di scambiamento (come piazzale Caduti di Cefalonia, Centro Ausa, Valturio, Italo Flori, via Fantoni e parco Don Tonino Bello), alle strutture ospedaliere, di ricovero e cura, compreso l'intero asse mediano (la direttrice 'Fila dritto') e ai parcheggi limitrofi. Sono inoltre state individuate deroghe specifiche per alcune tipologie di veicoli e di utenti, come le famiglie con una fascia Isee inferiore a 14mila euro e i veicoli per l'accompagnamento degli alunni a scuola. Inoltre sono esclusi dai provvedimenti i mezzi che effettuano il car pooling.
Domeniche ecologiche. Le 'domeniche ecologiche' sono in calendario il 4 e il 25 ottobre, 15 e 22 novembre, con la consueta sospensione nel periodo dal 1° dicembre al 6 gennaio.
Riscaldamento. Dal 1° ottobre 2020 al 31 marzo 2021 inoltre è previsto il divieto, in tutto il territorio comunale, nelle unità immobiliari dotate di impianto di riscaldamento alternativo, di utilizzo di combustibili solidi per riscaldamento domestico (legna, pellet, cippato, ecc.) negli impianti con una classe di prestazione emissiva inferiore a 3 stelle e nei focolari aperti (camini tradizionali) o che possono funzionare aperti, è inoltre previsto l'obbligo, nei generatori di calore funzionanti a pellet, di utilizzo di pellet certificato.
Misure emergenziali. Il Piano prevede inoltre l'adozione di misure emergenziali per far fronte alle situazioni più critiche che saranno accertate da Arpae, ente incaricato dei controlli. In caso di superamento del valore limite giornaliero per il PM10 rilevato da una stazione della rete provinciale, per più di 3 giorni consecutivi, scatteranno i provvedimenti emergenziali, quali: ampliamento delle limitazioni alla circolazione a tutti i veicoli Euro 4, riduzione di 1 °C della temperatura negli ambienti riscaldati, divieto di utilizzo di generatori di calore domestico alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con classe di prestazione emissiva inferiore alla classe 4 stelle, divieto di combustione all'aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d'artificio, ecc.), divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli, divieto di spandimento di liquami zootecnici e potenziamento dei controlli sui veicoli.
Il testo integrale dell'ordinanza - che contiene nel dettaglio tutte le tipologie di veicoli ai quali si applicano le limitazioni alla circolazione, i veicoli e le categorie oggetto di deroga, nonché i tratti di strada esclusi dalle limitazioni, i provvedimenti emergenziali e la regolamentazione degli impianti a biomassa legnosa - sarà consultabile sui siti internet www.comune.rimini.it o www.liberiamolaria.it.
Agricoltura, crescono le aziende del bio
(Rimini) Le aziende agricole biologiche nel 2019 sono aumentate, sia in termini annui sia nel medio periodo, nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini. Nel dettaglio, l'incidenza del settore bio sul totale delle imprese agricole risulta superiore al dato regionale. In aumento anche le superfici destinate alle coltivazioni biologiche e le imprese dedite all'allevamento con il metodo biologico, quest'ultime però solo nel medio periodo. Dati resi disponibili dal Servizio Agricoltura sostenibile della Regione Emilia-Romagna.
"La nostra agricoltura sta vivendo da anni, a causa di diversi fattori (climatici, strutturali, sanitari e congiunturali), annate produttive molto difficili, che si riflettono in maniera assai evidente sulla dinamica della Produzione Lorda Vendibile e, in modo particolare, su alcune produzioni (frutticoltura estiva, olivocoltura, cereali) – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna –. Innovazione, ricerca e qualità delle produzioni appaiono dunque per l'agricoltura, elementi imprescindibili, in considerazione del mutato contesto competitivo, nazionale e internazionale, e in considerazione dei cambiamenti della domanda. Presa in esame l'evoluzione dell'agricoltura biologica locale, troviamo incoraggianti riscontri sul fatto che l'innovazione continua e la ricerca, coniugate alla qualità produttiva e al rispetto per l'ambiente, forniscano risultati oltremodo apprezzabili e significativi. E tutto ciò, sia in termini di sviluppo sostenibile, sia, indirettamente, in termini di crescita economica. L'agricoltura biologica costituisce, pertanto, una tappa fondamentale per il raggiungimento dell'economia sostenibile, e, di conseguenza, dello sviluppo sostenibile. Proprio lo sviluppo sostenibile, articolato lungo le direttrici dell'innovazione e della sostenibilità sociale, economica e ambientale, rappresenta una vera e propria dimensione della competitività, e quindi della crescita, pienamente in linea con le progettualità della Camera della Romagna."
L'agricoltura biologica in provincia di Rimini. Al 31/12/2019 in provincia di Rimini sono presenti 252 aziende agricole biologiche, considerando i Produttori agricoli, pari al 4,9% del totale regionale, con una crescita annua del 2,9% e quinquennale del 50,9%. Superiore alla media regionale l'incidenza percentuale delle imprese biologiche sul totale delle imprese agricole: 10,2% (Emilia-Romagna: 9,3%), in progressivo aumento nel corso degli ultimi anni (6,3% nel 2014 e 9,8% nel 2018). La superficie agricola utilizzata (SAU) ammonta a 7.963 Ha (4,8% del totale Emilia-Romagna), in aumento del 5,5%, rispetto al 2018, e del 33,9%, rispetto al 2015 (2014 non disponibile a livello provinciale). Come per le imprese, anche qui sono positivi i risultati in termini di incidenza percentuale delle superfici biologiche: 21,9% sulla SAU complessiva, superiore a quella regionale (15,3%), anch'essa costantemente in aumento (16,4% nel 2015 e 20,8% nel 2018). Con riferimento alle principali tipologie colturali, il 76,6% della SAU biologica è adibita a superficie seminabile, il 13,6% al pascolo magro, il 4,1% a prati e pascoli e il 3,0% alla coltivazione di vite da vino.
Le imprese agricole biologiche dedite anche all'allevamento di almeno una specie animale con il metodo biologico rappresentano il 15,9% dei produttori bio totali (40 unità su 252), con una variazione negativa, sia annua (-20,0% rispetto al 2018), sia di medio periodo (-13,0% sul 2014). Nel corso degli ultimi cinque anni si riduce notevolmente la quota degli operatori della zootecnia biologica, sul totale dei produttori biologici territoriali (27,5% nel 2014 e 20,4% nel 2018). Considerando che un'impresa può avere più allevamenti bio, nello specifico troviamo la seguente situazione in ordine a quelli maggiormente diffusi in provincia: 17 allevamenti di bovini da carne, 11 di ovini, 9 di api e 5 di specie promiscue miste.