(Rimini) Daniele Cerri è il nuovo assessore alle Politiche sociali del Comune di Cattolica. La nomina del sindaco Mariano Gennari è arrivata quest’oggi. PerCerri, classe 1963, si tratta della prima esperienza amministrativa e la sua nomina nasce nell’ambito della società civile non essendo attivo all’interno di alcuna forza politica. Laureato in psicologia con specializzazione in psicoterapia, Cerri porta all’interno del percorso amministrativo la propria esperienza professionale: è stato educatore professionale in comunità terapeutica residenziale e ne diviene responsabile per un arco temporale di cinque anni; ha prestato servizio durante l’emergenza del sisma nelle Marche occupandosi di sostegno psicologico; con l’acuirsi dell’emergenza Covid-19 ha collaborato con l’Asur Marche (Area Vasta 1 – Fano-Pesaro-Urbino). Nel dettaglio le deleghe assegnate al nuovo assessore comprendono: servizi sociali; servizi socio-sanitari; pari opportunità; politiche della famiglia; politiche per l'integrazione; volontariato e associazionismo; politiche per la casa; politiche per la terza età; politiche per la disabilità; servizi demografici. In capo al Primo cittadino rimangono, invece, le deleghe riguardanti la sicurezza e la polizia locale e la lotta all'usura.

“Sono felice dell’ingresso in squadra di Cerri – spiega il Sindaco Gennari – un cattolichino che da sempre si spende nel sociale. A Cattolica lo conoscono quasi tutti come “Cerino” perché ultimo nato di quattro figli (3 fratelli ed una sorella). Attivo in numerosi progetti inclusivi per i diversamente abili, soprattutto con gli sport nautici, vivendo il mare come terapia. Mi permetto di dire che con Daniele il sociale “issa le vele”. Senza dimenticare l’impegno nel volontariato con i campi lavoro della Caritas e con Cattolica per la Tanzania per la quale è stato diverse volte in Africa partecipando attivamente alla realizzazione di scuole ed ospedali. Ho voluto mantenere per me le deleghe alla lotta all’usura ed alla polizia municipale proprio per dare la possibilità al neo Assessore di dedicarsi totalmente al sociale che nel momento storico che stiamo attraversando vive ancor di più dinamiche e situazioni complesse. Al dottor Cerri faccio i miei migliori auguri di un buon lavoro”.

“Ringrazio il Sindaco – ha esordito l’Assessore Cerri – e la tutta la Giunta che sta dandomi fiducia e soprattutto che mi sta concedendo la possibilità di impegnarmi, in una veste differente ed istituzionale, della nostra città. Sono consapevole che saranno otto mesi impegnativi ma sarà il consueto spirito di servizio ad animare il mio lavoro. Non vedo l’ora di “entrare in campo” ed essere me stesso, mettere le mie competenze a disposizione della comunità, pronto ad ascoltare le esigenze dei miei concittadini e lavorare in squadra e per la squadra”.

Martedì, 13 Ottobre 2020 15:37

Verucchio: processo al 'pataca'

(Rimini) Dopo Sigismondo (foto) e Gianciotto Malatesta, la Festa della Storia mette alla sbarra ‘Il Pataca’ in una domenica 18 ottobre tutta dedicata al maestro Federico Fellini nel centenario della nascita. In mattinata l’incontro al Teatro Pazzini con Gianfranco Miro Gori sulle donne nel cinema del grande regista e la presentazione del restauro del torrioncino in cui visse la Rosina di Verucchio, fra i personaggi de ‘La Città delle Donne’. Alle 17.30 il Processo nel Salone delle Feste della Rocca Malatestiana, con avvocati d’accusa e difesa e verdetto affidato alla giuria popolare costituita dalò pubblico 

Nella sua sesta edizione, Più vivo la storia, più amo Verucchio, torna a riannodare i fili della tradizione riproponendo i ‘Processi’ nel maestoso Salone delle Feste della Rocca Malatestiana. Fortezza che nel 2017 e 2018 vide alla sbarra rispettivamente Sigismondo Pandolfo e Gianciotto Malatesta, assolti entrambi clamorosamente dalla giuria popolare costituita dal nutrito pubblico in sala dopo un acceso dibattimento degli avvocati. In questa edizione 2020 corredata di tutta una serie di omaggi a ricorrenze particolari legate a personaggi ed eventi, alla sbarra ci finirà invece ‘Il Pataca’ in una domenica 18 ottobre tutta dedicata a Federico Fellini nel centenario della nascita.

“Abbiamo voluto omaggiare il grande maestro con una giornata tutta verucchiese, che prende spunto dall’intervento di recupero e riqualificazione del torrioncino di via Sant’Agostino in cui visse la Rosina di Verucchio fra i personaggi della ‘Città delle Donne’ girato dal regista nel 1979 e uscito nelle sale nel marzo 1980, quarant’anni fa. Restauro che l’architetto Giovanna Giuccioli illustrerà alle 12.30 durante una visita in loco all’uscita dall’incontro al Teatro Eugenio Pazzini che aprirà il programma. Evento in calendario alle 10 che vedrà Gianfranco Miro Gori protagonista di un excursus sul tema ‘Le donne del cinema di Fellini. Da Gelsomina alla Rosina di Verucchio’” spiega la sindaca Stefania Sabba.

Prima cittadina che entra quindi nel merito dell’appuntamento delle 17.30. “Quello dei Processi pubblici con verdetto popolare è un format particolarmente apprezzato e che ha sempre suscitato curiosità e grande partecipazione. Quest’anno abbiamo optato per la storia recente e le atmosfere felliniane tanto da mettere alla sbarra idealmente ‘Il Pataca’. Saranno la giornalista Federica Bianchi e l’esperto in comunicazione Lodovico Vico Zanetti a impersonare l’accusa e la difesa, mentre il ruolo di presidente della giuria non potrà che toccare nuovamente a Gianfranco Miro Gori, saggista, fondatore e a lungo direttore della Cineteca di Rimini nonché autore di numerosi libri su Fellini di cui è uno dei massimi esperti e ideatore di Processi del 10 agosto a San Mauro Pacoli” conclude Sabba. Gori che invita pubblicamente all’evento con la battuta: “Il processo al Pataca non sarà una patacata”. 

(Rimini) Ha avuto lo scopo di individuare gli arredi mancanti come panchine e rastrelliere per le bici, il sopralluogo che questa mattina ha visto impegnati assessori e tecnici dell'amministrazione comunale, nel borgo San Giovanni, per delineare  e programmare le imminenti modifiche per il miglioramento del decoro urbano della via XX Settembre. Opere che, nei prossimi giorni, Anthea provvederà a realizzare.  Si tratta del completamento della prima fase del progetto di riqualificazione del borgo San Giovanni, che fa seguito ai lavori già terminati, come la nuova pista ciclabile realizzata in sede propria sul lato mare della strada e la riorganizzazione della sosta. 

Un progetto, in realtà, che fa parte di un'azione più ampia, che prevede un intervento organico che interesserà anche i marciapiedi lato monte e lato mare. Oltre alle oprare già fatte e a quelle previste nelle prossime settimane, il progetto definitivo prevede infatti - a patire dall'inizio del  prossimo anno - una seconda fase di interventi con il rifacimento dei marciapiedi e il riposizionamento di tutti gli elementi di arredo e decoro urbano. Un progetto finanziato con le risorse messe a disposizione dalla Regione. 

"Gli interventi di riqualificazione del Borgo San Giovanni, che verranno attuati in questi giorni - precisa Roberta Frisoni - sono al centro di un complessivo progetto che mira al miglioramento del collegamento di una zona strategica della città, che sorge tra il centro storico e la zona del Centro Studi.  Gli elementi di arredo urbano che verranno installati in questi giorni, sono volti a garantire la piena funzionalità dell'area e chiudere una prima fase dei lavori. A breve si darà poi completamento al progetto con interventi volti a migliorare la qualità dei percorsi pedonali, dei marciapiedi e del verde."

(Rimini) Attesa domani a Rimini la carovana rosa del Giro d’Italia. L’arrivo per la tappa che partirà da Porto Sant’Elpidio sarà a piazza Tripoli. La carovana dei ciclisti entrerà nel territorio del Comune di Rimini da Cerasolo di Coriano percorrendo via della Zingarina, via Sant'Aquilina, via San Martino in Venti per proseguire nel territorio di Santarcangelo di Romagna. Per questo motivo bisognerà tenere a mente le modifiche alla viabilità comunale stabilite per lo svolgimento della gara domani. Questo primo tratto (via della Zingarina, via Sant'Aquilina, via San Martino in Venti) sarà chiuso al traffico a partire dalle 13 per consentire il passaggio della gara riservata alle e-bike, che anticiperà la carovana rosa.

Attraversata Santarcangelo, la carovana rosa rientrerà nel territorio di Rimini a Santa Giustina, dalla ss 9 via Emilia e percorrerà poi via Italia, via Emilia, via XXIII Settembre, via Carlo Zavagli, via Monferrato, via Coletti, via viale Principe Amedeo, via Duca d'Aosta, via Gioia, via Duilio, via Colombo, piazzale Boscovich, lungomare Tintori, piazzale Fellini, via Beccadelli, viale Vespucci, viale Regina Elena, piazzale Benedetto Croce, con arrivo di tappa sul lungomare Murri nei pressi di Piazza Marvelli.

Per consentire il passaggio dei ciclisti, questo secondo tratto di percorso resterà chiuso al traffico dalle 14 alle 17 (ad eccezione del Lungomare Murri, che resterà chiuso fino a sera per permettere lo smontaggio delle strutture allestite sul traguardo). In base allo sviluppo della corsa, il personale presente sulla strada potrà consentire gli attraversamenti del percorso o la percorrenza di brevi tratti esclusivamente nella direzione della corsa (mai cioè in senso contrario a quello dei corridori). Questo sarà possibile solo quando la distanza tra i ciclisti in gara sarà tale da garantire la piena sicurezza per gli atleti e gli utenti della strada. Nel secondo tratto del percorso, da Santa Giustina all'arrivo, è inoltre previsto il divieto di sosta dalle 22 di martedì 13 ottobre. E' quindi vietato parcheggiare lungo le strade attraversate dal Giro. L'invito a tutti coloro che si sposteranno a Rimini è di evitare di raggiungere in auto le zone di San Giuliano, Celle, Fiera e Marina Centro in particolare nella fascia oraria tra le 15 e le 17.

Dal comune arriva anche qualche indicazione sui percorsi alternativi e sulle principali arterie stradali.

SS16. La Statale Adriatica non è interessata dalla corsa dunque sarà percorribile in entrambe le direzioni.

Via Emilia. Il traffico sulla via Emilia proveniente da nord in direzione Rimini sarà deviato prima di Santarcangelo sulla Santarcangelo-Bellaria, da dove si potrà imboccare la Statale Adriatica.

Via Marecchiese. La via Marecchiese sarà interessata dalla corsa per il solo attraversamento dei ciclisti all'altezza di Sant'Ermete. Per questo motivo la viabilità sarà consentita in entrambe le direzioni di marcia, con però possibilità di rallentamenti in concomitanza con l'attraversamento dei corridori.

Zona mare nord - San Giuliano mare. I mezzi provenienti da nord lato mare (via Dati a Viserba, via Coletti San Giuliano) saranno deviati a monte nella zona di Rivabella, prima del ponte sul deviatore Marecchia. Tutta la zona di San Giuliano sarà interdetta al traffico: per i residenti sarà consentito l'attraversamento, fino ad un quarto d'ora prima dell'arrivo della corsa, solo da via Sinistra del Porto verso via Madonna della Scala.

Zona mare sud. I mezzi provenienti da sud lato mare (lungomari e viale Regina Margherita) saranno invece deviato verso monte in Piazzale Toscanini.

Rimini Fiera. La Fiera, che mercoledì 14 ottobre ospita la giornata inaugurale del TTG sarà regolarmente raggiungibile da tutti gli accessi fino alle 11. Dopo le 11 sarà chiuso solo l'ingresso Sud (via Emilia), ma sarà comunque possibile utilizzare gli accessi Est e Ovest lungo la SS16 Adriatica. Essendo l'arrivo di tappa previsto attorno alle 16.30 sul Lungomare Murri, non si prevedono particolari interferenze con l'orario di uscita e chiusura della Fiera (18.30).

In attesa dell’arrivo della carovana Rimini si sta facendo “rosa”. Proseguono gli allestimenti della città in vista dell'arrivo del Giro d'Italia. Da questa mattina fra i bagni 56 e 59 è stata completata una grande scritta 'Rimini' fatta con gli ombrelloni, a cura di Piacere Spiaggia Rimini. Sul ponte galleggiante parallelo al ponte di Tiberio è stata montata la scritta 'RIMINI❤BIKE', mentre sono tanti gli amanti delle due ruote che scelgono l'installazione della grande bici simbolo del Giro d'Italia, in piazzale Fellini, per farsi un selfie. Anche i monumenti si accenderanno di rosa: a partire da questa sera Castel Sismondo, la fontana dei Quattro Cavalli e le nuove rotonde saranno illuminate di rosa per tenere alta l'attesa sull'arrivo del Giro.

(Rimini) Venerdì 16 ottobre il teologo Vito Mancuso parlerà di Virtù al teatro Astra di Misano. Il termine virtù è un po' superato, sa di antico, per non dire di dolciastro, quasi nessuno oggi per fare un complimento a qualcuno dice "ma come sei virtuoso!", mentre il termine virtuoso viene usato quasi esclusivamente per descrivere doti tecniche, come quando si dice "un virtuoso del violino". Si tratta quindi di una parola decisamente inattuale. Eppure essa ha una tradizione invidiabile nel campo del pensiero, sia filosofico sia pedagogico sia teologico, si pensi all'importanza del concetto di "virtus" in latino e di "areté" in greco.Il contributo di Vito Mancuso si concentrerà anzitutto sull'illustrazione della grande tradizione occidentale spiegando il concetto di virtù mediante le tre virtù teologali (fede, speranza, amore) e le quattro virtù cardinali (saggezza, giustizia, coraggio, temperanza), e poi offrirà un'interpretazione dell'attualità del concetto di virtù per i nostri giorni sottolineando soprattutto le virtù cardinali, che nella loro elencazione risalgono a Platone, e in particolare della virtù oggi forse più necessaria che è la saggezza. L'appuntamento al Cinema Teatro Astra è alle 21 alle ore 21, ed è sold -aut sulle prenotazioni. Se il tempo lo permette saranno allestite delle casse acustiche all'esterno del teatro, prevista la diretta you tube.

(Rimini) Torna a Rimini la "Madonna Diotallevi", la straordinaria opera di Raffaello Sanzio" appartenuta fino all'Ottocento alla collezione del riminese Audiface Diotallevi da cui prende il nome. E torna in occasione del Festival del Mondo Antico, contribuendo a ispirarne anche nel titolo, "Magnifiche Ossessioni", la XXII edizione che prenderà avvio negli spazi del Museo della Città domani, mercoledì 14 ottobre, dalle ore 15,30 con l'avvicendarsi degli interventi di Alessandro Vanoli, Maurizio Bettini, Piero Meldini. Ma sarà nel pomeriggio di venerdì 16 ottobre che il capolavoro di Raffaello sarà presentato al pubblico e potrà tornare ad essere ammirato con l'apertura della mostra "Raffaello a Rimini. Il ritorno della Madonna Diotallevi" nelle sale del Museo della Città, dove rimarrà in esposizione fino al 10 gennaio prossimo. Dopo il momento inaugurale la mostra potrà essere visitata prenotando sul sito museicomunalirimini.it a iniziare da giovedì 15 ottobre.

Un momento straordinario che sarà introdotto dall'intervento del curatore Giulio Zavatta e dalla conferenza di Costantino D'Orazio sulla figura dell'artista urbinate. La mostra è incentrata su uno dei capolavori della produzione giovanile di Raffaello Sanzio che nell'Ottocento appartenne alla collezione del riminese Audiface Diotallevi e che oggi è esposta a Berlino. La splendida tavola, oltre a consentire di ammirare un frutto ancora acerbo ma già carico di promesse dell'arte di Raffaello, si rivela un mezzo straordinario tramite il quale raccontare la Rimini dell'Ottocento, i suoi più eminenti personaggi, le collezioni che svelano una ricchezza artistica finora insospettata che apre idealmente all'Europa e poi al mondo. Nell'originale allestimento al Museo della città, ideato da Cumo Mori Roversi Architetti, la tavola del pittore urbinate sarà affiancata da due capolavori della Scuola del Trecento riminese – il Crocifisso di Giovanni da Rimini e l'Incoronazione della Vergine di Giuliano da Rimini – conservati al Museo della Città, già della famiglia Diotallevi.

Così come per le iniziative del Festival programmate, anche questi momenti si dovranno svolgere nel rispetto delle procedure e delle misure di controllo anti Covid-19 per una fruizione ottimale in sicurezza, comportando un naturale contenimento dei presenti e la necessità di prenotare la partecipazione a tutti gli eventi. Come noto l'esposizione di Madonna Diotallevi di Raffaello Sanzio torna a Rimini grazie ad un prestito temporaneo della Gemäldegalerie di Berlino, frutto di un lungo percorso di rapporti e relazioni internazionali. Di grande interesse anche la storia collezionistica di questo capolavoro, rimasta pressoché sconosciuta dopo che la sua vendita avvenuta tra il 1841 e il 1842 ha fatto calare un manto di oblio sulla provenienza riminese. Al centro dell'attenzione anche l'intera collezione di Audiface Diotallevi che annoverava, tra gli altri, dipinti del Trecento riminese quali il Crocifisso di Giovanni da Rimini e il polittico con l'Incoronazione della Vergine di Giuliano da Rimini, oggi al Museo della Città. La mostra offrirà inoltre l'opportunità di approfondire il profilo dell'ultimo proprietario, che fu anche Gonfaloniere della città, committente dell'architetto Luigi Poletti per il teatro (e per la propria dimora di campagna, l'attuale Villa Mattioli) e di Francesco Coghetti, col quale tenne personali rapporti per la realizzazione del sipario.

Il ritorno a Rimini dopo 178 anni della Madonna che fu dei Diotallevi è dunque un'operazione espositiva identitaria di recupero della memoria di un dipinto a lungo ammirato in città fino alla sua vendita, e un'occasione di studio assai proficua per meglio conoscerne la storia prima del suo ingresso nel museo di Berlino. La mostra sarà ospitata al Museo della Città "Luigi Tonini" e sarà aperta al pubblico dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, ponendosi tra i momenti celebrativi internazionali dei cinquecento anni dalla morte del grande artista urbinate.

Martedì, 13 Ottobre 2020 10:56

13 ottobre

Positivi in caserma | Le dune come il Mose | Parco eolico, consegnate le carte

Lunedì, 12 Ottobre 2020 20:54

Coronavirus, positività in 4 nuove scuole

(Rimini) A seguito di attività di controllo da parte dell'Igiene pubblica di Rimini, "sono emerse positività a Covid 19 in quattro nuove scuole della provincia di Rimini: tre scuole medie ed un istituto di scuola superiore". Lo rende noto la Asl. "Le positività sono emerse in tre allievi ed un insegnante. Il servizio ha effettuato gli appositi controlli verificando un sostanziale rispetto dei protocolli finalizzati a contrastare il diffondersi dell'infezione nei vari istituti. Conseguentemente non sono sate attivate misure di isolamento domiciliare, ma è stata offerta l'esecuzione del tampone, a scopo prevalentemente conoscitivo, ai membri delle classi frequentate da coloro che hanno presentato le positività, e al relativo personale".

Lunedì, 12 Ottobre 2020 20:51

Aggiornamento coronavirus, +34 a Rimini

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 38.018 casi di positività, 337 in più rispetto a ieri, di cui 132 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Dei 337 nuovi casi, 143 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 150 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti. Sono 11 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia, Malta e regioni della Francia. 5 invece i casi positivi di rientro da altre regioni.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,5 anni. Sui 132 asintomatici, 70 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 22 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 9 con i test pre ricovero. Per 31 casi è in corso la verifica sul motivo del tampone. Per quanto riguarda la situazione nelle province, i numeri più elevati si registrano in quelle di Bologna (68), Modena (56), Piacenza (44), Rimini (34), a Forlì (33), Reggio Emilia (25), Parma (25), a Cesena (22), Ferrara (15) e Ravenna (11).

A Rimini e provincia si registrano 34 nuovi casi, di cui 9 asintomatici. Nel dettaglio: 25 sono stati individuati perché contatti con casi noti, di cui 20 in ambito familiare (2 dei quali con una persona rientrata dall’Albania) e 5 in contesto lavorativo o amicale; 5 casi sono pazienti sintomatici, sporadici; 4 rintracciati con lo screening pre ricovero. 

I tamponi effettuati ieri sono 6.660, per un totale di 1.297.651. A questi si aggiungono anche 2.092 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 6.673 (324 in più di quelli registrati ieri). Purtroppo, si registra un nuovo decesso in provincia di Bologna. Il numero totale sale dunque a 4.496. Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 6.364 (+292 rispetto a ieri), oltre il 95% dei casi attivi. Sono 25 i pazienti in terapia intensiva (+2 rispetto a ieri)e 284 (+30) quelli ricoverati negli altri reparti Covid. Le persone complessivamente guarite salgono a 26.849 (+12 rispetto a ieri): 7 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 26.842 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.409 a Piacenza (+44, di cui 22 sintomatici), 4.537 a Parma (+25, di cui 15 sintomatici), 6.087 a Reggio Emilia (+25, di cui 18 sintomatici), 5.301 a Modena (+56, di cui 35 sintomatici), 6.824 a Bologna (+68, di cui 35 sintomatici); 618 casi a Imola (+4, di cui 3 sintomatici), 1.596 a Ferrara (+15, di cui 8 sintomatici); 1.920 a Ravenna (+11, di cui 4 sintomatici), 1.604 a Forlì (+33,  di cui 24 sintomatici), 1.253 a Cesena (+22 di cui 16 sintomatici) e 2.869 a Rimini (+34, di cui 25 sintomatici).

Lunedì, 12 Ottobre 2020 16:05

Presto un film dedicato a Fellini

(Rimini) Federico Fellini ritorna sul set. Da protagonista di un film, questa volta, una pellicola originale e ambiziosa che vuol essere un omaggio intenso ed appassionato alla genialità del cinque volte Premio Oscar. Il regista Mauro Camattari e lo sceneggiatore Marco Tibaldi lo hanno annunciato sul palco del Teatro Galli di Rimini, in occasione della serata evento "Fellini e il sacro: dialoghi, testimonianze e musica", alla presenza, tra gli altri, del regista e scrittore Pupi Avati. Si tratta di un film altamente spettacolare e contaminato da diverse arti dello spettacolo, soprattutto di derivazione circense contemporaneo, un genere 'nuovo' dove il cinema incontra il teatro, i grandi show live e altre forme d'arte, "dove anche la musica non sarà colonna sonora – assicura Mauro Camattari, il regista – ma sarà parola e anche i costumi non saranno solo tali ma soprattutto abiti di gran moda, nel migliore stile italiano".

Emiliano, animatore della Riccione fabbrica del divertimento di qualche decennio fa (ben prima del modello Ibiza e Miami), Mauro Camattari è un creatore di favole, cioè di eventi multimediali. "Mai smettere di sognare", è la sua parola d'ordine. Ad una consulenza prestigiosa per la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Pechino ha affiancato regie illustri per eventi di Gigi d'Alessio, Patti Pravo, I Nomadi, Andrea Bocelli. Di recente ha prodotto e diretto Credo e I Dieci Comandamenti in chiave moderna, cortometraggi commissionati dalla Conferenza Episcopale Italiana. Dall'incontro con Marco Tibaldi, teologo laico che gli parla di religione con un linguaggio accessibile ("da bar", testuale), che gli consente di considerare testi sacri da reinterpretare in chiave moderna, è nata un'amicizia e un percorso che ora trova un traguardo nel nuovo film, le cui riprese dovrebbero iniziare  a breve. Il lungometraggio ha la sceneggiatura di Marco Tibaldi, con la collaborazione dello stesso Camattari e di Fabio Zavattaro, e la consulenza di Vincenzo Mollica, grande amico di FF, che ha suggerito alcune 'chicche' sul regista. La produzione è de "La scala Cinematografica", che segna il ritorno di uno dei grandi produttori italiani, Pietro Innocenzi, ed è una co-produzione francese e tedesca. La distribuzione internazionale è curata da Stefano Bethlen, su piattaforma di Amazon Prime.

Il film è un omaggio a Federico Fellini, anche se il regista di Amarcord e La strada non si vedrà mai sullo schermo: "non è intepretabile" assicura Camattari. La pellicola lo racconterà allora su tre livelli: la fantasia (protagonista una ballerina), l'attualità (i grandi esperti della filmografia felliniana) e le arti, in un mix di generi cinematografici, tecniche di ripresa, stile di recitazione e di regia. "Il film dedicato a Fellini è un'ulteriore, felice espansione della creatività del gruppo di lavoro che ha ideato e realizzato il progetto multiforme «Ho bisogno di credere. Fellini e il sacro»" precisa lo sceneggiatore Marco Tibaldi. Oltre alla figura fondamentale di Giulietta Masina, l'idea chiave è il muoversi di Fellini "in ottica apocalittica – prosegue Tibaldi – nell'accezione biblica di rivelazione. Fellini è autore apocalittico, pensa attraverso immagini e musica, e la tromba che suona la moglie nella scena de I clown non può non rimandare a quella che nell'Apocalisse biblica introduce il tema finale della grande risurrezione". Le musiche del film (non solo colonna sonora ma anche parola) sono del Maestro e compositore Federico Mecozzi, con Cristian Bonato, Stefano Serafini e Davide Testoni. Il cast (ancora top secret) comprenderà attori ed altri artisti di livello internazionale.

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