Sabato, 17 Ottobre 2020 07:48

Aggiornamento coronavirus, +56 positivi

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 39.692 casi di positività, 544 in più rispetto a ieri, su 13.563 tamponi eseguiti. Dei nuovi positivi, sono 252 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente 169 persone (tra i nuovi positivi) erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 212 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38 anni.

Sui 252 asintomatici, 131 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 70 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 3 con screening sierologici, 13 con i test pre-ricovero. Per 35 casi è in corso la verifica sul motivo del tampone. Per quanto riguarda la situazione nelle province, i numeri più elevati si registrano in quelle di Bologna (110), Reggio Emilia (77), Piacenza (61), Modena (58), Parma (58), Rimini (56), Ferrara (45), a Forlì (34), Ravenna (23), a Cesena (11).

I nuovi casi in provincia di Rimini sono 56, di cui 25 asintomatici. Nel dettaglio: 23 sono pazienti sporadici individuati per sintomatologia; 27 sono contatti con casi certi, la maggior parte dei quali famigliari e già in isolamento al momento della diagnosi; 2 individuati con il test pre-ricovero per altra patologia, a cui si aggiungono 3 casi riferiti a persone rientrate dall’estero (Albania, Romania e Ucraina). Un ulteriore caso individuato attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione.

I tamponi effettuati sono stati 13.563, per un totale di 1.352.796. A questi si aggiungono anche 2.998 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 8.033 (512 in più di quelli registrati ieri). Purtroppo, si registra 1 nuovo decesso: si tratta di una donna di 95 anni, in provincia di Piacenza. Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 7.568(+488 rispetto a ieri), oltre il 95% dei casi attivi. Sono 61 i pazienti in terapia intensiva (+12 rispetto a ieri) e404(+12 sempre da ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

Sul territorio, le 61 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 5 a Piacenza (stabili rispetto a ieri), 5 a Parma (stabili rispetto a ieri), 2 a Reggio Emilia (stabili rispetto a ieri), 6 a Modena (una in meno di ieri ), 27 a Bologna (+11 in più di ieri);  1 a Imola (stabile rispetto a ieri), 3 a Ferrara (+2); 3 a Ravenna (stabile rispetto a ieri), 3 a Forlì (stabile rispetto a ieri), 2 a Cesena (numero invariato rispetto a ieri) e 4 a Rimini (invariato rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite salgono a 27.155 (+31 rispetto a ieri): 7 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 27.148 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.546 a Piacenza (+61, di cui  22 sintomatici), 4.718 a Parma (+58, di cui 20 sintomatici), 6.312 a Reggio Emilia (+77, di  cui  64 sintomatici), 5.532 a Modena (+58, di cui 33 sintomatici), 7.141 a Bologna (+110, di cui  57 sintomatici);  646 casi a Imola (+11, di cui 7 sintomatici), 1.735 a Ferrara (+45 di cui 21 sintomatici); 1.985 a Ravenna (+23, di cui 8 sintomatici), 1.710 a Forlì (+34, di cui 22 sintomatici), 1.312 a Cesena (+11, di cui 7 sintomatici) e a 3.055 Rimini (+56, di cui  31 sintomatici).

(Rimini) Da oggi è esposta a Rimini la Madonna Diotallevi, di Raffaello Sanzio. Dopo 178 anni l'opera giovanile dell'Urbinate che porta il nome del suo ultimo proprietario privato, il marchese riminese Audiface Diotallevi, torna a Rimini, in prestito dai Musei Statali di Berlino fino al 10 gennaio 2021.

“Finalmente ci siamo”. Ha commentato questa mattina commosso l’assessore Giampiero Piscaglia, al museo Toni, dove si è tenuta un’anteprima per la stampa (l’esposizione sarà aperta ufficialmente al pubblico questo pomeriggio. “E’ stata un’impresa: l’opera doveva arrivare lo scorso anno, ma ci sono state varie vicissitudini. Ora, finalmente è qua grazie a un lavoro molto impegnativo. La presenza della Madonna Diotallevi ci riporta alla Rimini dell’Ottocento, un periodo molto importante per la città, che ha visto nascere i primi stabilimenti balneari e la costruzione del teatro Galli, quello di Rimini ostenda d’Italia”.

Spiega il curatore della mostra e del catalogo, Giulio Zavatta, che si tratta di “un prestito molto particolare”, forse anche un po’ inusuale. “Nel 2020, anno delle celebrazioni, chi ha un Raffaello se lo è tenuto, oppure lo ha dato per iniziative ufficiali e istituzionali. Questo è l’unico Raffaello che una grande istituzione internazionale ha prestato a un museo, seppur bellissimo, comunale”. Alla base della relazione tra Rimini e Berlino c’è un precedente, vale a dire il prestito della Pietà di Giovanni Bellini, uno dei pezzi forti del museo Tonini. “Ma non è bastato, i presti delle opere d’arte non sono come scambi di figurine”, ha spiegato Zavatta. “Nella trattativa ha avuto peso il fatto che l’esposizione qui a Rimini avrebbe portato ad una valorizzazione anche in termini di studi sull’opera”.

L’arrivo della Madonna Diotallevi a Rimini “è frutto di fatica e volontà”, ha sottolineato il sindaco Andrea Gnassi. L’esito di un lavoro che arriva in “un anno straordinario da tutti i punti di vista. Il volto imperfetto della Madonna non è solo un canone di bellezza ma un segno d’affetto nell’anno del covid”. Gnassi approfitta dell’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Ho iniziato come sindaco di Rimini nel 2011 con la crisi economica, un decennio che finisce con una crisi sanitaria. Rimini come arriva al 3030? Con una traiettoria (giusta o sbagliata) che ha messo al centro l’ambiente e al posto dei motori immobiliari i motori culturali. Una città che è cambiata seguendo un equilibrio tra tradizione e innovazione e con un’esigenza identitaria e un bisogno di appartenenza reso più forte dalla pandemia. Nella cultura recuperiamo le nostre radici”. A chi definisce le sue politiche “eventismo”, Gnassi risponde: “Non vanno nella profondità di quello che stiamo facendo e in ogni caso, se anche fosse, gli eventi in Italia muovono miliardi. In fondo grazie al museo Fellini, noi riceviamo fondi per riqualificare una piazza o un parcheggio. A suo tempo, anche la realizzazione dei primi stabilimenti balneari fu molto contestata: ciò che oggi è tradizione è stata innovazione. Quello che è importante è scegliere di essere eredi e non discendenti”.

Il taglio del nastro della mostra dal titolo "Raffaello a Rimini. Il ritorno della Madonna Diotallevi", è previsto nel pomeriggio di oggi venerdì 16 ottobre nell'ambito della XXII edizione del Festival del Mondo Antico, a conclusione degli interventi del curatore, Giulio Zavatta e dello storico dell'arte Costantino D'Orazio sulla figura del grande artista. (Museo della Città dalle ore 16).

La splendida tavola del giovane Raffaello, infatti, oltre a consentire di ammirare un frutto ancora acerbo ma già carico di promesse della sua arte, si rivela un mezzo straordinario tramite il quale raccontare la Rimini dell'Ottocento, i suoi più eminenti personaggi, le collezioni che svelano una ricchezza artistica finora insospettata che apre idealmente all'Europa e poi al mondo. La storia del prezioso quadro, infatti, porta a Berlino a seguito dell'acquisto di Gustav Friedrich Waagen nel 1842, che lo ha proclamato come opera raffaellesca. Da allora dinnanzi alla Madonna Diotallevi si sono avvicendati i più grandi critici, da Passavant a Bode, da Cavalcaselle a Morelli, da Fischel a Venturi, da Berenson a Longhi, restituendo una serie di suggestioni e affascinanti letture. Altri dipinti della collezione, ammirata e ricordata da illustri viaggiatori, già attribuiti a Leonardo da Vinci, a Bellini, al Correggio, a Benvenuto Tisi da Garofalo, detto il Garofalo, sono oggi in prestigiosi musei internazionali.

A questi si aggiungono il Crocifisso di Giovanni da Rimini, donato da Adauto Diotallevi al museo cittadino nel 1936, e l'Incoronazione della Vergine di Giuliano da Rimini (meglio nota come polittico del duca di Norfolk) appartenuta allo stesso Audiface, che è stata restituita alla città nel 1998 grazie all'intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Tavole che, oggi al Museo della Città, rifletteranno i loro bagliori d'oro accanto alla Madonna di Raffaello nel percorso espositivo.

L’allestimento è stato determinato dalla “contingenza covid”, ha spiegato l’architetto Alessandro Mori. “Permette la fruizione opera in sicurezza a piccoli gruppi accompagnati da una guida. Abbiamo garantito sicurezza e rispettato le regole, senza subirle”. La mostra ospitata al Museo della Città "Luigi Tonini" (Rimini, via L. Tonini, 1) sarà aperta al pubblico dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 e osserverà gli orari di apertura del Museo (da martedì a sabato 9.30-13.00 / 16.00-19.00; sabato domenica e festivi 10.00-19.00; lunedì non festivi chiuso).

La visita può avvenire esclusivamente previa prenotazione, collegandosi al sito del Festival del Mondo Antico http://antico.comune.rimini.it/ oppure al sito http://www.museicomunalirimini.it/. E' richiesto il pagamento di un biglietto (intero euro 8; ridotto euro 6; biglietto speciale famiglia euro 20; gratuito fino a 6 anni) che dà diritto all'ingresso e alla visita, della durata di ca 30 minuti, con l'accompagnamento di un operatore museale. È possibile concordare visite riservate, condotte da una guida, telefonando allo 0541.704421-26 al costo di euro 50 per l'intero gruppo + biglietto di ingresso ridotto per ogni partecipante. L'ingresso è consentito a gruppi di massimo 14 persone.

(Rimini) (Rimini) Con l'entrata in vigore della Legge 145 del 2018 sono state introdotte nuove disposizioni sulle concessioni demaniali marittime con finalità turistico- ricreativa, ma secondo il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, si tratta di “disposizioni la cui applicazione si rivela difficile e problematica”. Tra le novità introdotte dalle disposizioni richiamate, “riveste particolare importanza l'approvazione di un decreto che deve stabilire i termini e le modalità per la revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime. Decreto che, tuttavia, non è stato ancora approvato e il cui ritardo genera situazioni di incertezza nei Comuni, negli operatori economici e più in generale rallenta i processi e i progetti nonché gli investimenti sulla riqualificazione di questa parte pregiata del territorio e dell'offerta turistica. L'applicazione del disposto normativo che stabilisce "una durata, con decorrenza dalla data di entrata in vigore della presente legge, di quindici anni" (sino al 31 dicembre 2033) delle concessioni demaniali marittime sta determinando grosse problematiche derivanti dall'orientamento giurisprudenziale che ritiene illegittime, in quanto in contrasto con i principi comunitari, le norme statali di proroga od estensione della durata delle concessioni demaniali medesime.”

In questo contesto i Comuni, titolari delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo, “da un lato vengono diffidati dai concessionari a convalidare l'estensione della durata delle concessioni demaniali marittime prevista dalla legge; dall'altro, qualora i giudici amministrativi o penali stabilissero l'illegittimità di tali estensioni disapplicando la norma statale, potrebbero essere chiamati a rispondere, sia in sede penale sia in sede civile e/o amministrativa per la rifusione di risarcimenti di eventuali danni subiti per la violazione del cosiddetto principio del legittimo affidamento”. Gnassi segnala, inoltre, che “a differenza del passato allorché il Ministero dei Trasporti emanò una circolare contenente le modalità operative per procedere alle proroghe dei provvedimenti concessori, a tutt'oggi non è stata emanata alcuna direttiva dai Ministeri competenti per l'estensione della durata delle concessioni, circostanza che determinerà inevitabilmente comportamenti e procedure diverse da parte dei vari Comuni costieri”.

Da ultimo l'art 182 del Decreto legge n. 34 del 19/05/2020 (cosiddetto decreto Rilancio) convertito con Legge n. 77 del 17/07/2020, il legislatore stabilisce che le amministrazioni competenti “non possono avviare o proseguire l'attività di devoluzione delle opere non amovibili sul demanio marittimo né le procedure di evidenza pubblica per il rilascio delle concessioni. Inoltre l'art. 100 del Decreto legge 14 agosto n. 104 (Decreto Agosto) convertito con la Legge 13 ottobre n. 126 estende la proroga al 31 dicembre 2033 anche alle concessioni lacuali e fluviali, alle strutture dedicate alla nautica da diporto e a quelle gestite dalle società sportive”.

"Una situazione- è il commento dell'Amministrazione comunale di Rimini- ingarbugliata, confusa, che danneggia il Paese, i territori, le comunità, gli operatori. Gli orientamenti giurisprudenziali mettono bene in evidenza una situazione di oggettivo conflitto tra la norma comunitaria e perfino quella nazionale sulla concorrenza rispetto ai più recenti provvedimenti governativi. Proprio ieri la sottosegretaria Bonaccorsi, in un confronto con il sindaco Andrea Gnassi, ha manifestato la volontà da parte del Governo Italiano di pianificare strutturalmente attraverso un vero e proprio Progetto Mare  il presente e il futuro delle coste italiane. Uno sguardo complessivo su tutti gli aspetti riguardanti questo patrimonio strategico del Paese in ordine a riqualificazione e rigenerazione, anche utilizzando case history innovative come quella di Rimini. Se questa è la prospettiva, l'attuale quadro conflittuale tra normative nazionali e europee non garantisce nulla. Il rischio, segnalato dagli stessi operatori, è che a breve si debba ricominciare tutto da capo. Rimini ribadisce come sia urgente affrontare questo tema in maniera strutturale perché strategico per il Paese".

In questo confuso contesto normativo nazionale, allo stato attuale il Comune di Rimini non può che dare attuazione alla procedura di estensione delle concessioni, come indicato dalla legge richiamata sopra.
Pertanto per  attuare la procedura di estensione l'ufficio Demanio Marittimo del Comune di Rimini comunicherà nei prossimi giorni a ciascun concessionario i requisiti e le condizioni, nonchè la documentazione da produrre.
Le comunicazioni dell'Ufficio Demanio Marittimo giungeranno via Pec a ciascun concessionario, in tempi diversi in base alle fasi della gestione amministrativa, che è complessa interessando oltre 500 concessioni. 
Il Comune di Rimini inoltre attuerà l'estensione mediante un atto ricognitivo e non attraverso l'apposizione di un timbro posto che il Ministero Economia e Finanze, in  seguito ad approfondimenti tecnici, ha formulato un rilievo secondo il quale le proroghe e/o le estensioni debbono essere adottate mediante un atto espresso.

Venerdì, 16 Ottobre 2020 12:03

Trasporti, da lunedì autobus potenziati

(Rimini) A partire da lunedì 19 ottobre saranno potenziate le corse del Tpl a servizio del trasporto scolastico su Rimini, Riccione e Novafeltria. In particolare, per Riccione si tratta di un potenziamento della linea 43 con l'attivazione di una coppia di corse aggiuntive per servire entrambi i turni di ingresso/uscita della Scuola secondaria di primo grado Geo Cenci, mentre per Novafeltria si attua una riorganizzazione complessiva delle corse delle linee 100, 160, 162 e 165.  Inoltre, il martedì e il giovedì per servire le uscite delle ore 14 degli studenti del Marco Polo di Rimini sono state potenziate le linee 4, 134 e 172. Le ultime due linee (134 e 172) serviranno anche le uscite delle ore 14 degli studenti dell'istituto Savioli di Riccione. Si tratta del frutto di quanto concordato tra Provincia di Rimini e Agenzia mobilità romagnola, in collaborazione con Start Romagna, sentite e valutate le esigenze delle Scuole del territorio provinciale.

(Rimini) La pandemia in atto determina "dati negativi per il movimento turistico nei primi otto mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo del 2019, complice una prima parte (gennaio e febbraio esclusi) segnata dai decreti restrittivi sui movimenti delle persone e una seconda fase caratterizzata da variabili più soggettive che hanno condizionato negativamente il fenomeno (in primis, la riduzione della capacità di spesa degli italiani e la diminuzione degli spostamenti per timore del contagio). In forte calo, soprattutto, il turismo proveniente dall'estero. I tre mesi della stagione estiva vedono perdite più contenute del trimestre marzo-maggio; ciò vale soprattutto per agosto, che chiude con un calo che, tutto sommato, può considerarsi accettabile. In ultimo, tiene la permanenza media nell'intero periodo ma diminuisce decisamente nei mesi estivi".

Questo raccontano, nell'analisi della Camera di commercio, i dati provvisori relativi al movimento turistico nel periodo gennaio-agosto 2020 per il territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, che registrano una forte diminuzione annua degli arrivi del 44,8% (2.217.206 unità) e delle presenze del 45,2% (10.074.246 unità): la clientela straniera è quella che ne risente maggiormente, facendo segnare un -68,3% negli arrivi e un -69,8% nelle presenze, mentre risulta più contenuto il calo del turismo nazionale (-39,1% di arrivi, -38,5% di presenze). Sono negativi i risultati dei tre mesi estivi (giugno-luglio-agosto), periodo nel quale si concentra il maggior flusso turistico, con un -31,3% degli arrivi e un -39,7% delle presenze, migliori, comunque, di quelli registrati nel trimestre marzo-maggio (-96,2% di arrivi, -89,7% di presenze). Sono contenute le perdite nel mese di agosto, che chiude con un -5,9% di arrivi e -16,0% di presenze.

La permanenza media (rapporto presenze/arrivi) dei primi otto mesi dell'anno dei turisti che soggiornano nel territorio Romagna è pari a 4,5 giorni (4,5 gg. per i turisti italiani e 4,9 gg. per gli stranieri), sostanzialmente stabile rispetto a gennaio-agosto 2019 (4,6 gg.); diminuisce decisamente, invece, la permanenza media "estiva", che da 5,4 giorni del 2019 passa a 4,7 giorni del 2020.

"Il settore relativo a Viaggi e Turismo, è uno dei più colpiti dagli effetti della pandemia – commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna –. In forte crescita negli ultimi anni, il settore si trova ora in una crisi profonda, sia per l'affievolita capacità di spesa delle famiglie italiane, sia per le restrizioni agli spostamenti che riducono i flussi dall'estero. Va poi osservato che la pandemia ci sta imponendo un ripensamento degli stili di vita e che, di conseguenza, saranno inevitabili profondi cambiamenti anche nel modo di spostarsi e di fare vacanza. Per favorire la ripresa, perciò, è necessario puntare su leve diverse. Mantenendo sempre l'attenzione al rafforzamento della sicurezza, occorre, da un lato agire sui processi mentali che stimolano il desiderio di viaggiare e di fare vacanza, dall'altro bisogna puntare su offerte sempre più diversificate e articolate, tali da coprire il maggior numero possibile di aree di interesse (cultura, sport, enogastronomia, religione, caccia, pesca, fino ai viaggi di affari e agli incontri di lavoro). L'offerta, quindi, deve tenere conto delle nuove esigenze lavorative e abitative del cliente, con una particolare attenzione all'identità locale dei territori e al turismo di prossimità. La capacità di innovare l'offerta in un'ottica di sostenibilità sarà cruciale. A fronte dello sviluppo articolato e dell'ampliarsi delle filiere, la Camera, già da anni, considera il turismo un settore a se stante a cui dedica attenzione e risorse e partecipa a protocolli, accordi e convenzioni, a livello locale, regionale e nazionale, per interventi e progetti mirati alla qualificazione del comparto e all'erogazione di contributi per la promozione del territorio e del turismo".

Movimento turistico: focus provinciale Rimini. I dati provvisori relativi al movimento turistico nel periodo gennaio-agosto 2020, per la provincia di Rimini, registrano una forte diminuzione annua degli arrivi del 45,6% (1.684.244 unità) e delle presenze del 45,9% (7.450.750 unità): la clientela straniera è quella che ne risente maggiormente, facendo segnare un -67,4% negli arrivi e un -68,8% nelle presenze, mentre risulta più contenuto il calo del turismo nazionale (-40,0% di arrivi, -39,1% di presenze).

Le principali regioni di provenienza risultano, nell'ordine: la Lombardia, l'Emilia-Romagna, il Piemonte, il Veneto e la Toscana; la somma di queste costituisce il 79,2% degli arrivi italiani e l'82,6% delle presenze italiane. I principali Paesi di provenienza sono la Svizzera, la Germania, la Francia, la Romania e la Russia; il totale rappresenta il 56,3% degli arrivi esteri e il 59,5% delle presenze estere.

Sono negativi i risultati dei tre mesi estivi (giugno-luglio-agosto), periodo nel quale si concentra il maggior flusso turistico, con un -31,9% degli arrivi e un -40,7% delle presenze, migliori, comunque, di quelli fatti segnare dal trimestre marzo-maggio (-97,2% di arrivi, -90,2% di presenze). Il mese di agosto riesce a contenere le perdite, chiudendo con un -6,4% di arrivi e -16,6% di presenze.

Nel periodo gennaio-agosto 2020 si evidenzia la diminuzione dei flussi turistici nei due ambiti territoriali di riferimento: -45,8% di arrivi e -46,0% di presenze nei comuni marittimi, dove si concentra la quasi totalità degli arrivi e delle presenze (rispettivamente, 98,2% e 99,0%) e -42,0% di arrivi e -40,2% di presenze nei comuni dell'entroterra. Riguardo alle località balneari, a Rimini (il principale comune in termini di attrattività turistica) si assiste a un calo delle presenze del 48,8%, a Riccione del 38,8%, a Bellaria Igea-Marina del 48,0%, a Cattolica del 47,5% e a Misano Adriatico del 43,2%.

In ultimo, la permanenza media (rapporto presenze/arrivi) dei primi otto mesi dell'anno dei turisti che soggiornano in provincia è pari a 4,4 giorni (4,4 gg. per i turisti italiani e 4,8 gg. per gli stranieri), stabile rispetto a gennaio-agosto 2019; diminuisce decisamente, invece, la permanenza media "estiva", che da 5,2 giorni del 2019 passa a 4,6 giorni del 2020.

Venerdì, 16 Ottobre 2020 11:55

Coriano rinuncia alla fiera dell’oliva

(Rimini) Pro Loco Coriano e Comune di Coriano, “con dispiacere” comunicano che la prevista e pluriennale Fiera dell'Oliva e dei prodotti autunnali per quest'anno non si svolgerà. “Le attuali condizioni delle diffusione della pandemia da coronavirus e le conseguenti misure di attenzione, precauzione e  distanziamento hanno portato alla decisione della sospensione della Fiera per il 2020, spiegano in una nota.

Quest'anno sarebbe stata la 34^ edizione e, meteo permettendo, “l'affluenza numerosa avrebbe determinato condizioni difficilmente controllabili”, vista anche la dislocazione logistica della manifestazione. Pro Loco e Comune di Coriano si augurano di “poter riprendere la Fiera per il 2021”.

"Con grande senso di responsabilità rinunciamo alla Fiera ma ricordo che Coriano rimane sempre una delle zone della provincia riminese più vocate alla produzione di olio extravergine di oliva. In base ai dati Istat la superficie ad oliveto in Emilia Romagna è di circa 3900 ettari di cui il 42% sono coltivati in provincia di Rimini.  L'olivo ha da sempre un legame antico e profondo con il territorio corianese e l'olio prodotto nei nostri frantoi è assolutamente un protagonista tra i prodotti ambasciatori del territorio. Invito tutti a visitare i frantoi  e le aziende agricole olivicole  dove si potrà acquistare direttamente il profumato olio extra vergine di oliva”, spiega Anna Pazzaglia, assessore al Turismo e agli Eventi.

"É veramente un peccato perdere  questa occasione annuale per il nostro territorio, ma non possiamo sottovalutare le difficoltà organizzative e soprattutto le responsabilità che gli organizzatori si sarebbero dovuti assumere per realizzare un evento che sarebbe stato necessariamente troppo sottodimensionato rispetto al solito. Con Terre di Coriano stiamo pensando comunque a qualche azione promozionale di cui al momento non vi anticipiamo nulla”, sottolinea il sindaco Domenica Spinelli. 

"Siamo veramente rattristati, ma ci siamo trovati nella condizione di prendere una decisione sofferta come la cancellazione della 34° edizione della Fiera dell'Oliva. In una manifestazione di tale rilevanza non saremmo riusciti ad evitare assembramenti, abbiamo preferito salvaguardare la salute di tutte le persone coinvolte: volontari, espositori, ospiti. Ci vediamo nel 2021”, conclude Fabio Cavola, presidente Pro Loco Coriano. 

(Rimini) Scuola e trasporti sono il nodo da risolvere ora nella lotta al contagio. “Se le strade, come afferma Stefano Bonaccini, sono due, didattica a distanza o orari sdoppiati, ovvero a scuola mattino e pomeriggio a rotazione, è senz’altro opinabile la seconda soluzione. Non concordiamo invece con Bonaccini quando sostiene che non si può fare di più e meglio per il trasporto pubblico o che non ci sono altre possibilità per allargare l’offerta”. A sostenerlo il parlamentare della Lega Jacopo Morrone.

“Una strada percorribile da subito, a nostro avviso, è quella di coinvolgere a supporto del Tpl le aziende private di autobus turistici e a noleggio con conducente (NCC), che in questo momento sono fermi (sembra 40mila in tutto il Paese). Di certo si tratterebbe di un’operazione intelligente e lungimirante, anche da parte del Governo, visto che potrebbe essere affrontata con costi contenuti, ottenendo un triplice effetto positivo: rassicurare sul piano della tutela della salute e del distanziamento, dare sostegno a un comparto che l’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio e consentire a tutti gli utenti di poter usufruire del trasporto pubblico senza ulteriori allarmi. Credo anche che compito delle amministrazioni, a tutti i livelli, sia rassicurare la popolazione e trovare soluzioni anche innovative ai problemi prima che esplodano. Sui trasporti si discute da mesi, come sulla scuola, eppure il Governo si è gingillato sprecando enormi risorse che avrebbero potuto essere utilizzate altrimenti. La richiesta che rivolgiamo a Bonaccini è quella di attivarsi per verificare quanti autobus turistici e NCC potrebbero essere coinvolti in servizi di TPL. Di certo il problema dell’insufficienza cronica del trasporto pubblico, soprattutto quello scolastico, era sotto gli occhi di tutti anche in periodo pre-Covid, non era quindi una novità che si sarebbe ulteriormente aggravato con l’attuale emergenza”.

(Rimini) Sono stati oltre 3000 partecipanti a ‘Hospitality Day 2020’ (foto Giorgio Salvatori), l'evento organizzato da Teamwork e dedicato al mondo dell’ospitalità. Un’edizione speciale, la settima, nell’anno dell’emergenza sanitaria: “la meno scontata di tutte, è stata memorabile sia in termini di numeri sia di partecipazione, con presenza di guru internazionali e delle più importanti aziende del settore”, spiegano gli organizzatori.

La convention (nelle foto di Giorgio Salvatori) si è svolta il 13 ottobre al palacongressi di Rimini, come anteprima del Ttg, in fiera a Rimini dal 14 ottobre 8oggi chiuderà i battenti). Quello dei 3mila partecipanti è “urecord assoluto che ha riconfermato l’unicità di Hospitality Day come la più importante giornata dedicata all’ospitalità. L’evento che ogni albergatore dovrebbe vivere, soprattutto in questo momento, per trovare nuove idee, aggiornarsi e incontrare le migliori aziende del settore. Il 13 ottobre al Palacongressi di Rimini l’esperienza e la condivisione hanno trasportato i tantissimi partecipanti in un programma senza precedenti: più di 160 seminari di relatori nazionali e internazionali in 15 sale formative e 5 arene tematiche”, sottolineano gli organizzatori. 

La grande novità del 2020 sono state le aree tematiche. Cinque luoghi legati ai servizi dell’ospitalità: Breakfast, Housekeeping, Revenue Management, Risorse umane e Design. “Cinque arene in cui si sono susseguiti interventi, talk, interviste e dibattiti con esperti, testimonial e consulenti da ogni parte d’Italia”.

I seminari. “Grande affluenza, sempre in sicurezza, nelle sale per ascoltare i consigli dei più importanti guru del settore hospitality: dai grandi nomi internazionali come Alain Najar Senior Lecturer Ecole hôtelière de Lausanne e Filip Boyen CEO di Forbes Travel Guide, alle eccellenze italiane come Veronica Gentili Facebook Marketing Expert, Leonardo Milani Mental Trainer della Pattuglia Acrobatica Italiana Frecce Tricolori, Luca Boccato CEO di N.N.H. Hotels and Resorts, Roberta Possenti Managing Director di Preferred Hotels & Resorts e Sara Abdel General Manager di Hotel Cavalieri Milano e Hotel The Square Duomo Milano”. E ancora: “Roberto Rinaldini Fondatore di Rinaldini Pastry s.p.a., Paolo Teverini Chef Patron di Ristorante Paolo Teverini - Hotel Tosco Romagnolo, Bagno di Romagna (FC), Damiano De Crescenzo Managing Director di Planeteria Hotels e Michil Costa albergatore ed ambientalista ladino, direttore dell'Hotel La Perla e del Berghotel Ladinia a Corvara e dell’Albergo Posta Marcucci a Bagno Vignoni, André Wiringa Founder Start Reverse, Gianna Illari Condé Nast Johansens Hotel Inspector & Local Expert e Peter e Corinna Joehnkdi Joi Design. Il futuro, l’innovazione e l’esperienza sono stati tra i temi più scottanti e d’interesse”.

Gli eventi. “Hospitality Day è stata molto più che una semplice giornata formazione: oltre al programma dei seminari hanno contribuito al successo della settima edizione, l’Area Family dedicata al mercato dei family hotel con interventi e aziende del settore e la partecipazione di Welevel Academy, la prima piattaforma di video corsi completamente dedicata al mondo del turismo, dell'ospitalità e della ristorazione, ideata e progettata da Teamwork. Boom di post, repost, selfie e stories su tutti i canali social, soprattutto su Instagram, dove i partecipanti hanno vissuto e condiviso questa giornata all’insegna della formazione, immergendosi totalmente nello spirito di Hospitality Day.

La festa. “L’evento si è concluso con la consueta festa dedicata ai premi di Hospitality Day: gli attesissimi Hospitality Social Awards, i premi per eccellenze del social media marketing nell’ospitalità. Tanta commozione ed euforia per i vincitori e quest’anno più che mai, le premiazioni hanno rappresentato un momento di allegria e condivisione senza precedenti, in conclusione della più importante giornata di formazione per il mondo hospitality”.

Venerdì, 16 Ottobre 2020 09:35

16 ottobre

Virus, le case di riposo | Test rapidi per gli studenti | Fiere alla pari

(Rimini) Italian Exhibition Group e Bologna fiere hanno fissato in un term sheet le basi per un futuro accordo finale relativo alla fusione tra le due società fieristiche, “sulla base di un rapporto di concambio pari ad 1:1 e secondo modalità ancora da definirsi tra le parti”, aggiungono da Ieg. “L’operazione è volta a dare vita al principale operatore italiano del settore, in grado di competere, anche grazie alla propria capacità organizzativa in Italia e all'estero, con i più importanti player internazionali, facendosi portavoce del Made in Italy e, al contempo, mantenendo un forte legame con i territori. L’operazione consentirebbe, inoltre, di accrescere la visibilità della combined entity sui mercati di riferimento nonché di incrementare il flottante al fine di agevolare un successivo accesso al segmento Star di Borsa Italiana”. La realizzazione dell’operazione “è soggetta, tra l’altro, all’esito positivo delle attività di due diligence che saranno condotte nonché alla realizzazione delle eventuali operazioni societarie che si dovessero rendere necessarie ai fini del raggiungimento del suddetto rapporto di concambio”.

Il term sheet, un documento in genere a punti elenco che delinea i termini e le condizioni materiali di un accordo commerciale preventivo per un accordo finale, “delinea, inoltre, un’ipotesi di struttura della nuova governance della combined entity volta a riflettere il suddetto rapporto di concambio paritario, assicurare la prosecuzione del programma di investimenti nei quartieri fieristici di proprietà compatibilmente con la situazione finanziaria della combined entity e in coerenza con gli impegni contrattuali già definiti ferme restando le eventuali diverse intese che saranno raggiunte tra i soci di riferimento di Ieg e Bf”. L’accordo “prevede il perfezionamento dell’integrazione indicativamente entro il mese di maggio 2021”.

“Il progetto di integrazione ci proietta in una dimensione saldamente internazionale. Il nostro Paese potrà contare su di un player in grado di affrontare con ancora maggiore incisività tutte le nuove sfide che avremo di fronte una volta che il mondo avrà superato l’emergenza pandemia”, spiega Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere. “Stiamo facendo passi concreti e decisivi verso la conclusione dell’operazione di integrazione tra le due società. Le difficoltà derivanti dalla pandemia non riducono la nostra convinzione nella valenza industriale del progetto, ma ci spingono a procedere con maggiore determinazione” è il commento di Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg.

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