(Rimini) Venerdì sera un imprenditore 49enne riminese, uscito dal suo locale in via Ortigara ,ha lasciato  il proprio zaino su una sedia dimenticandosi di riprenderlo. All’interno dello zaino vi erano 7mila euro in contanti, un blocchetto di assegni in bianco ed alcuni effetti personali. Alle 2,10 di sabato si è presentato in questura un 31enne tunisino dicendo di aver rinvenuto lo zainetto di cui sopra in zona San Giuliano, fuori da un locale, poggiato su di una sedia.

"Questo giovane samaritano, che ha da poco perso il lavoro in quanto lavoratore stagionale, si è contraddistinto non solo per il suo estremo gesto di onestà ma anche per la sua umiltà", sottolineano dalla questura. Il proprietario dello zainetto, subito rintracciato dai poliziotti, ha detto che avrebbe avuto piacere ad incontrare il ragazzo che aveva trovato quando da lui perduto di così prezioso. I poliziotti hanno quindi dato appuntamento al giovane tunisino questa mattina presso i locali della Questura di Rimini. Ad attenderlo, per ringraziarlo, c’era anche il 49enne riminese, che ha voluto regalargli 700 euro colpito dal suo gesto, che palesa un grande senso civico.

(Rimini) "Sono in corso fitti colloqui e incontri, proprio in queste ore, tra Anci, Governo e Regioni sulle modalità con cui attuare il nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri, formalizzato nella notte. La Regione Emilia Romagna ha convocato per questa sera un incontro con i Comuni capoluogo e le Province per definire l'operatività delle nuove indicazioni governative. Ci sarà da fare chiarezza perché su alcuni articoli l'impressione è che ci si eserciti su uno scaricabarile, peraltro di completa inapplicabilità fattuale”. Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi interviene per chiarire la messa in opera delle nuove disposizioni anticovid, attive da oggi e fino al 13 novembre. I sindaci sono chiamati a decidere, vista le singole situazioni locali, se attuare il coprifuoco dalle 21.

“In questo senso ricade il tema della chiusura di vie e piazze a rischio assembramento. Una questione complessa che va affrontata organicamente se non vuole si vuole far diventare solo un vuoto slogan o peggio una palla da lanciare senza rete nel campo dei sindaci italiani. Chi controlla le piazze? Chi dispone le obbligatorie verifiche dal punto di vista sanitario? Rientriamo in una fase in cui senza una assunzione di responsabilità collettiva, anziché provvedimenti condivisi e possibilmente omogenei a livello nazionale o quantomeno sovra comunale, si rischiano caos e inapplicabilità. Se la ratio di questo provvedimento è intervenire sulle aree affollate, gli interventi geolocalizzati devono scaturire da confronti operativi articolati per affrontare tutti gli aspetti della questione (lavoro, scuola, tempo libero). I Cosp sono strumento già esistente e idoneo. Noi sindaci siamo abituati a prenderci le responsabilità su mille fronti e ogni giorno; non ci sottrarremo anche a quest'ultima ma è evidente come l'analisi debba essere ampia per essere efficace, altrimenti significa solo spostare un po' più in là il problema e soprattutto lasciare clamorosamente scoperta l'intera area del presidio, dei controlli e delle evidenze scientifiche a sostegno. E non è finita qui: abbiamo capito in questi mesi che per essere applicati con efficacia i provvedimenti e le misure (figuriamoci poi quelli di cosiddetto 'coprifuoco') devono essere presi almeno a livello sovracomunale, perché l'efficacia degli stessi è direttamente proporzionale all'omogeneità territoriale. Oppure ci attendiamo cali di contagi se una piazza viene chiusa a Rimini alle 21 e poi si verificano episodi di nomadismo della 'movida' nei Comuni limitrofi o a San Marino o attraverso viaggi e mobilità ancora aperta?”

E' chiaro “dunque che le decisioni debbano essere assunte in sede collegiale, sulla base di analisi di tutte le componenti che conducano a scelte di responsabilità cui nessun sindaco, io per primo, si è sottratto e si sottrarrà. Il Comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza è una sede collegiale e territoriale già operativa. Ma i chiarimenti chiesti da Anci in queste ore sono volti quindi ad avere chiarimenti per definire provvedimenti efficaci e applicabili, in grado cioè di contrastare la diffusione del Covid agendo sui potenziali rischi di assembramento”. L'altra questione che, sulla scorta di questo discorso, “desidero rapidamente affrontare in sede di Cosp (analogamente ad altri territori) è la proposta di sospensione della manifestazione di sabato 24 a Rimini, organizzata da gruppi vari. Nel momento stesso in cui il DPCM proibisce fiere, congressi, convegni, sagre, nella logica di evitare manifestazioni pubbliche a rischio assembramento, mi pare una questione del tutto logica e auspicabile non far svolgere l'iniziativa del prossimo sabato. Chiederò questo a Prefetto e Questore".

Lunedì, 19 Ottobre 2020 12:45

SanPa, il WeFree day quest'anno è online

(Rimini) Domani  20 ottobre torna il WeFree Day, evento di prevenzione ideato dalla comunità, ma causa covid sarà in versione interamente digitale. Gli studenti non saliranno a San Patrignano come negli anni passati, ma si collegheranno dalle loro scuole  per seguire e interagire durante l'evento. Online, ma con le stesse emozioni e la stessa capacità di coinvolgere il pubblico. A distanza, ma vicini come sempre ai giovani, al loro vissuto e al loro bisogno di farsi ascoltare. Torna anche quest'anno WeFree Day, l'evento che rappresenta l'apertura dell'ampia attività di prevenzione peer-to-peer WeFree condotta da oltre un decennio da San Patrignano fra migliaia di studenti in tutta Italia.

Lo slogan di WeFree è sempre stato "Il mondo che vorrei dipende da noi". Ancora di più in questo periodo, dopo il lockdown e con l'emergenza Coronavirus ancora alta nel mondo, la comunità crede nell'importanza dell'impegno collettivo e nella diffusione di messaggi positivi. Per questo ha deciso di dare continuità a WeFree Day e, grazie al supporto di Despar Italia ed Eni, ha colto la sfida di realizzare la 13a edizione per la prima volta in modalità virtuale, il prossimo 20 ottobre, e di aprirla al pubblico online accanto alla tradizionale partecipazione di studenti e insegnanti.

Tante le novità anche nei contenuti, a cominciare dal documentario di prevenzione "#Chiaroscuro, un reportage sulla fatica di crescere", ideato da San Patrignano in collaborazione con OTB Foundation, e realizzato da 3D Produzioni  la cui proiezione in anteprima aprirà la  giornata. Un vero e proprio prodotto cinematografico in cui tre ragazzi che hanno svolto il percorso di recupero in comunità e oggi si sono reinseriti (Carolina, Melita e Federico) racconteranno la loro storia, i loro errori, la fatica di rialzarsi e la gioia per una vita ritrovata.  Uno strumento di prevenzione delle dipendenze che ha l'aspirazione di essere trasversale, con l'obiettivo di raggiungere non solo gli adolescenti, ma anche docenti, genitori ed educatori.

Come sempre, il dibattito e l'interazione rappresenteranno una parte importante di WeFree Day, lasciando spazio alle domande, ai dubbi e alle curiosità degli studenti in collegamento. La mattinata proseguirà poi con un altro momento molto atteso: le interviste online a personalità dello sport, della cultura, della musica, dello spettacolo, dell'arte che rappresentano modelli positivi e stili di vita sani che possano ispirare i giovani e il pubblico aiutandoli a valorizzare i propri talenti. Tra gli ospiti dell'edizione 2020 il campione del mondo di calcio Marco Materazzi, l'attrice e modella Martina Colombari, la giornalista d'inchiesta Micaela Palmieri, il comico e scrittore Guido Marangoni, il campione di pugilato Matteo Signani, lo psichiatra Leonardo Mendolicchio, atleti e campioni paralimpici come Andrea Devicenzi e Daniele Cassioli, il campione mondiale di giochi elettronici e coach Massimiliano Sechi, insieme a rappresentanti di associazioni artistiche e culturali.

La giornata di WeFree Day online si svolgerà su una piattaforma digitale e verrà condotta live dall'auditorium di San Patrignano dalla giornalista Angela Iantosca, che accompagnerà studenti, insegnanti e tutti coloro che seguiranno l'evento a partecipare alle diverse iniziative. Dalle 21 si potrà inoltre rivedere ogni contenuto sul sito del progetto di prevenzione WeFree, www.wefree.it su cui si trovano già programma e form di iscrizione. La partecipazione sarà fruibile per tutti in maniera semplice tramite PC, tablet, smartphone, con una donazione minima di 10 € a iscritto che permetterà a San Patrignano di portare avanti le attività di prevenzione nell'arco dell'anno.

(Rimini) Il cinema Tiberio di Rimini ospita martedì 20 ottobre alle ore 20 (biglietti da 12 a 10 euro) il primo appuntamento con la nuova stagione lirica, in differita dai più prestigiosi teatri del mondo: l'appuntamento inaugurale della rassegna è con Nabucco di Verdi, nell'edizione andata in scena nella suggestiva Arena di Verona nel 2017 con la direzione di Daniel Oren, la regia di Arnaud Bernard e George Gagnidze, Susanna Branchini e Rubens Pelizzari nei ruoli principali.

Quest'opera in quattro atti, su libretto di Temistocle Solera, raffigura l'antica Babilonia al suo apice e racconta la storia degli schiavi ebrei che, sostenuti dal sacerdote Zaccaria, combattono per la loro libertà e fede religiosa. Creato alla Scala di Milano nel 1842, "Nabucco" fu il primo grande successo di Giuseppe Verdi. In un'Italia, allora nelle grinfie dei movimenti nazionalisti, il pubblico si identifica immediatamente con i prigionieri ebrei a Babilonia, nell'opera eseguita cinquantasette volte in tre mesi, invece delle otto rappresentazioni inizialmente previste. Il coro schiavo "Va, pensiero" diventa così una delle melodie più famose della storia dell'opera.

La capienza attuale della sala, secondo le norme vigenti di sicurezza, è di 58 posti con le sedute a distanza di un metro, ai sensi del protocollo Covid. Biglietteria on line disponibile su www.liveticket.it

(Rimini) I carabinieri della compagnia di Novafeltria hanno arrestato un 31enne di Rimini per i reati di “maltrattamenti contro familiari e conviventi, percosse, minacce ed estorsione”. Vittima una donna esasperata residente in Valmarecchia che vessata da continue aggressioni e minacce si è rivolta ai militari della Stazione Carabinieri di Villa Verucchio, attivando il “Codice Rosso” e liberandosi così da una situazione di forte disagio. I carabinieri della stazione di Villa Verucchio infatti hanno arrestato il 31enne in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere in relazione alla commissione dei reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, percosse, minacce ed estorsione attuati nei confronti della donna.

Quello di oggi è l’epilogo di una storia sentimentale travagliata, terminata nel decorso mese di febbraio e simile a molte altre: i due compagni, specialmente per le intemperanze dell’uomo, si lasciano e da questo momento lui non si rassegna all’interruzione della storia d’amore. Da qui l’inizio delle minacce, dei pedinamenti, delle vessazioni e delle telefonate ripetute, ad ogni ora del giorno e della notte sino ai primi giorni del decorso mese di settembre quando la donna, esasperata dall’ennesima presenza davanti casa dell’ex convivente, decide di chiamare i carabinieri.

Ai militari intervenuti che hanno raccolto varie testimonianze, la vittima ha infatti raccontato delle continue aggressioni e delle minacce di morte subite, nonché come, in alcune occasioni, fosse stata costretta sotto minaccia a consegnargli delle somme di denaro. Atteggiamenti questi che l’avevano ridotta ad uno stato di assoluta debolezza e profonda costernazione. L’iniziale denuncia della donna presso la Stazione Carabinieri ha dato il via ad una serie di accurate indagini dei militari, che hanno cercato di trovare riscontri alle parole della vittima nelle varie testimonianze rese.

Le attività hanno indotto l’Arma locale, in un primo momento, a deferire in stato di libertà l’uomo per i succitati reati ma quando l’ex convivente ha ricominciato a tenere i “soliti” comportamenti si è proceduto a segnalare il perdurare della situazione di potenziale pericolo per la vittima all’Autorità Giudiziaria riminese. La preoccupazione degli inquirenti è stata condivisa sia dal pubblico ministero titolare delle indagini che dal giudice per le indagini preliminari, che ha emesso un’ordinanza restrittiva eseguita nei confronti del 31enne che al termine degli atti di rito è stato condotto alla Casa Circondariale di Rimini. Con l’arresto in riferimento, ancora una volta, è stata data un’importante risposta in termini di sicurezza e tutela a favore delle “vittime vulnerabili” da parte dell’Arma dei Carabinieri del Comando Compagnia di Novafeltria.

(Rimini) Mercoledì 21 ottobre alle 21 un atteso fuori programma con il filosofo Massimo Cacciari che in dialogo con Gustavo Cecchini presenterà la sua ultima pubblicazione "Il lavoro dello spirito: saggio su Max Weber". Tra il 1917 e il 1919 Max Weber tenne due conferenze dal titolo Die geistige Arbeit als Beruf, traducibile come «Il lavoro dello spirito come professione». Formulazione pregnante, perché rappresentava l'idea regolativa che aveva animato il mondo della cultura borghese e avrebbe costituito il filo conduttore del successivo pensiero rivoluzionario. Il «lavoro dello spirito» è il lavoro creativo, autonomo, il lavoro umano considerato in tutta la sua attuosa potenza, la cui affermazione libera dalla condizione di lavoro comandato, dipendente, e cioè alienato. Ma il suo dissolversi nella forma capitalistica di produzione finisce col delegittimare la stessa autorità politica che nella «promessa di liberazione» trova il proprio fondamento. La «gabbia di acciaio» è destinata a imprigionare anche quel «lavoro dello spirito» che è la prassi politica? Lo spirito del capitalismo finirà col destrutturare completamente lo spazio del Politico, riducendolo alla forma del contratto? O tra Scienza e Politica sono ancora possibili relazioni che ci affranchino dal procedere senza mete né fini del sistema tecnico-economico? Cacciari si confronta con queste domande attualissime che, un secolo fa, Max Weber poneva con drammatica chiarezza. Tutto esaurito per le prenotazioni se il tempo lo permette saranno allestite delle casse acustiche in esterno - diretta you tube.

(Rimini) “Il governo c'è ma ciascuno deve fare la sua parte". Lo ha detto ieri il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte presentando in serata le nuove disposizioni per il contenimento del contagio da coronavirus contenute nel decreto attivo da oggi al 13 novembre. “La situazione non è paragonabile a quella della scorsa primavera”, ha sottolineato Conte, ammettendo però “diverse criticità: facciamo 160 mila tamponi al giorno ma certo non possiamo tollerare le file di ore". Per la scuola, che continuerà in presenza, da mercoledì 21 ottobre saranno consentiti doppi turni con ingresso in classe dopo le 9. I locali dovranno chiudere dalle 24 alle 5, asporto vietato dalle 21. Saranno i sindaci a decidere se applicare o no il coprifuoco dalle 21.

Tutte le novità su ansa.it

Lunedì, 19 Ottobre 2020 10:15

Aggiornamento coronavirus, domenica +37

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 40.859 casi di positività, 526 in più rispetto a ieri, su 9.189 tamponi eseguiti. Dei nuovi positivi, sono 220 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente 148 persone (tra i nuovi positivi) erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 232 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,5 anni. Sui 220 asintomatici, 108 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 58 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 3 per screening sierologici, 2 con i test pre-ricovero. Per 49 casi è in corso la verifica sul motivo del tampone. Questa la situazione nelle province: Bologna (115), Reggio Emilia (71), Ferrara (63), Modena (59), Piacenza (43), Rimini (37), Parma (22), Ravenna (16). A Imola 40, Forlì 32 e a Cesena 28. A Rimini sono 37 i nuovi casi, di cui 22 asintomatici. 12 pazienti, considerati sporadici, sono stati individuati per presenza di sintomi; 21 per contatto con casi certi, per la maggior parte famigliari; 2 per test professionali, 1 per test pre ricovero e 1 è di rientro dall’estero (Ucraina).

I tamponi effettuati sono stati 9.189, per un totale di 1.375.298. A questi si aggiungono anche 2.042 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 9.163 (514 in più di quelli registrati ieri). Purtroppo, si registrano 6 nuovi decessi: 1 a Modena (una donna di 98 anni); 4 a Parma e provincia (3 uomini di 89, 80 e 74 anni e una donna di 91) e 1 a Piacenza (uomo di 82 anni). Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 8.657 (+ 500 rispetto a ieri), circa il 95% dei casi attivi. Sono 67 i pazienti in terapia intensiva (+2 rispetto a ieri) e 439 (+12 sempre da ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

Sul territorio, le 67 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 8 a Piacenza (uno in meno di ieri), 5 a Parma (stabili rispetto a ieri), 2 a Reggio Emilia (stabili rispetto a ieri), 8 a Modena (+1 rispetto a ieri ), 30 a Bologna (2 in più di ieri);  1 a Imola (stabili rispetto a ieri), 2 a Ferrara (stabili rispetto a ieri); 2 a Ravenna (uno in meno di ieri), 2 a Forlì (stabili rispetto a ieri), 2 a Cesena (numero invariato rispetto a ieri) e 5 a Rimini (1 in più di ieri). Le persone complessivamente guarite salgono a 27.181 (+6 rispetto a ieri): 7 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 27.174 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.642 a Piacenza (+43, di cui  25 sintomatici), 4.782 a Parma (+22, di cui 13 sintomatici), 6.457 a Reggio Emilia (+71, di  cui  61 sintomatici), 5.672 a Modena (+59, di cui 23 sintomatici), 7.409 a Bologna (+115, di cui  90 sintomatici);  698 casi a Imola (+40, di cui  29 sintomatici), 1.869 a Ferrara (+63, di cui 2 sintomatici); 2.028 a Ravenna (+16, di cui 8 sintomatici), 1.780 a Forlì (+32, di cui 17 sintomatici), 1.363 a Cesena (+28, di cui 23 sintomatici) e 3.159 a Rimini (+37, di cui 15 sintomatici).

Lunedì, 19 Ottobre 2020 10:08

19 ottobre

Le nuove regole | Spaccabottiglie in centro | Morta in solitudine

Sabato, 17 Ottobre 2020 11:36

17 ottobre

Concessioni "ingarbugliate" e rinnovate | Virus, una vittima | La Madonna Diotallevi

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