Diocesi, giovedì la messa per la scuola
(Rimini) Il prossimo giovedì 22 ottobre il Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi (nella foto, in una iniziativa promossa dalla Karis a Riccione), presiederà in Basilica Cattedrale, a Rimini, alle ore 17,30 una S. Messa per la scuola, cui sono invitati: insegnanti, dirigenti, personale non docente, collaboratori, amministratori e la cittadinanza tutta. Agli adulti che svolgono a vario titolo un compito educativo nella scuola, il Vescovo intende conferire all'inizio dell'anno scolastico un preciso "mandato missionario", per radicare la propria responsabilità educativa nella rinnovata fedeltà alla vocazione cristiana.
"L'invito a partecipare a questo gesto è rivolto a tutti, al di là dell'appartenenza ecclesiale e dei vari orientamenti culturali, - è l'esortazione rivolta dal Vescovo Lambiasi - nella convinzione che sia importante condividere la consapevolezza della centralità del compito di educare, per il bene delle nuove generazioni e lo sviluppo dell'intera società, cosa sempre vera ma particolarmente importante in questi tempi, così difficili e confusi eppure, grazie a Dio, fecondi".Per partecipare alla celebrazione è necessario attenersi alle norme indicate nel protocollo C.E.I. - Governo. La S. Messa per la scuola è proposta dalla Consulta Diocesana per la Pastorale Scolastica, segretario il prof. Daniele Celli.
Statale 16, Croatti: rotonda Montescudo pronta a ottobre 2022
(Rimini) “Nei giorni scorsi ho chiesto e ottenuto da Aspi (Autostrade per l’Italia) un aggiornamento sul cronoprogramma dei lavori per gli interventi sulla SS16. Tema tanto importante per il nostro territorio quanto annoso, visti i ritardi accumulati negli anni. Il programma aggiornato prevede che l’intervento più lungo e complesso, ossia la rotatoria tra la SS16 e la SS71 (Consolare di San Marino), comincerà a marzo 2021 e si concluderà ad ottobre 2022, dopo circa 19 mesi di lavori”. La conferma arriva dal senatore 5Stelle Marco Croatti.
“La rotatoria tra la SS16 e via Montescudo sarà completata prima, nel febbraio 2022, con i lavori che partiranno a settembre 2021, dopo circa 6 mesi di cantiere. Gli interventi previsti sulla Statale 16 saranno 9, oltre alle due rotatorie compongono questo pacchetto di interventi la realizzazione di nuovi tratti di viabilità ordinaria, sottopassi ciclopedonali e tratti di piste ciclabili che al termine dei lavori saranno dati in proprietà e gestione, in base alle proprie competenze, ad Anas; Provincia di Rimini e Comuni di Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Coriano. L’impegno complessivo di spesa supera i 32 milioni di euro ed è completamente a carico di Aspi Autostrade per l’Italia”.
Per Croatti “è indispensabile continuare a tenere alta l’attenzione su questi interventi affinché Aspi rispetti questo cronoprogramma senza ulteriori ritardi. La nostra provincia ha urgente necessità di dotarsi di queste fondamentali opere viarie e chiudere i due buchi neri sulla Statale 16 che creano enormi problemi di viabilità con pesanti ricadute sulla qualità della vita, l'inquinamento, l’economia del territorio e i flussi turistici. L’apertura di questi cantieri a marzo rappresenterebbe anche una importante iniezione di fiducia per un territorio che sta attraversando una fase difficilissima e che ha bisogno di segnali positivi per rilanciarsi e guardare al futuro con maggiore ottimismo”.
Rete civica al tavolo del centrodestra "nell’ottica di proporre dei sindaci civici"
(Rimini) “L’obiettivo è creare rete, non fondare l’ennesimo partito. Rete civica vuol essere una agorà reale, il luogo dove si favorisce lo scambio di informazioni per la risoluzione dei problemi, nell’interesse dei cittadini”. Così definisce ‘Rete Civica’ l’accademico Carlo Monaco, ex assessore nella giunta bolognese Guazzaloca. Rete Civica a Rimini è la componente in cui è confluito il consigliere comunale Davide Frisoni dopo l’abbandono di Patto civico e della maggioranza, a livello provinciale è la compagine di Mimma Spinelli, sindaca di Coriano, paladina del civismo. Nasce nell’estate del 2019 in vista delle elezioni regionali, come lista civica a sostegno della candidatura di Lucia Borgonzoni che ha portato all’elezione in assemblea legislativa di Marco Mastacchi, ex sindaco di Monzuno. Nell’estate del 2019 il nome era diverso: Progetto Romagna.
A togliere ogni dubbio su dove la rete dei civici si collochi è il primo cittadino di Coriano. “La nostra proposta è alternativa al centro sinistra”, precisa Spinelli. “Il nostro lavoro in vista delle elezioni amministrative e specialmente di quelle a Rimini nel 2021 sarà quello di sederci al tavolo del centro destra e dare vita a una discussione su tutti i sindaci che verranno candidati. Abbiamo già contattato il mondo delle imprese e delle associazioni sportive e culturali per promuovere un dialogo a sostegno del centro destra. Per noi il dialogo con il centro destra è fondamentale, anche nell’ottica di proporre dei sindaci civici”, precisa meglio Alex Bianchi, presidente di Rete civica. E consigliere comunale a Bologna.
“Sono andato via dalla maggioranza per una questione di metodo”, ha spiegato Davide Frisoni. “Con il sindaco (Andrea Gnassi,ndr) non è possibile un dialogo per un lavoro comune. L’ultimo scontro è stato a causa del progetto di piazza Malatesta, non discusso con nessuno, semplicemente imposto alla maggioranza”, aggiunge Frisoni, che con Rete civica conferma il suo impegno in politica. “Noi civici siamo politici, ma non ideologici, è questa la differenza”, spiega Frisoni. Nel suo programma mette al primo posto tra i punti di lavoro “persona, educazione, lavoro, quest’ultimo grande assente nel bilancio del comune di Rimini. Credo, in ogni caso, che il vero potere sia rappresentato dalla possibilità di stare accanto alle persone”.
Sul metodo, ribadisce Spinelli, “la politica non ha bisogno di leader, ma di competenza e capacità di ascolto (cosa che è mancata nella maggioranza a Rimini e che manca nel centro sinistra, come dimostra l’esperienza di Davide). Prima di decidere i nomi dei candidati, meglio lavorare su progetti e contenuti”.
In prima fila in platea alla presentazione di Rete civica nella sala del Buonarrivo della provincia, Marzio Pecci, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rimini e candidato del centro destra alle ultime amministrative. Rete civica, in cerca di suo candidato, spiega che non sarà Mario Erbetta, anch’egli fuggito dalla maggioranza fuoriuscendo dalle liste di Patto civico. “Iniziare imponendo un nome è l’approccio sbagliato - torna a ribadire Mimma Spinelli - perché il tema non è solo con chi, ma anche per che cosa”.
Lotta al covid, lo stop ai congressi fa perdere 500mila euro agli albergatori
(Riccione) L’ultimo decreto del governo vieta, tra l’altro, congressi e convegni e sottolineano gli albergatori di Riccione, “fa saltare decine di eventi previsti per il mese di ottobre e novembre”. Da una breve indagine telefonica, l’associazione albergatori di Riccione, ha “contabilizzato la perdita di circa 500mila di fatturato degli alberghi di Riccione. Gli alberghi che già avevano contrattualizzato piccoli e medi convegni/congressi, affrontando impegni con fornitori e personale dipendente sono rimasti con il cerino in mano. La sospensione dei congressi mette una pesantissima pietra fino al 13 novembre 2020”. La notizia ricevuta ieri mattina “ci lascia esterrefatti e perplessi, senza alcun tipo di preavviso o comunicazione. Ci auguriamo la riapertura del turismo congressuale permettendo a tutti i nostri alberghi associati, che in questi mesi si sono sempre e scrupolosamente attenuti ai protocolli sanitari, di poter riprendere la normale attività di programmazione e realizzazione di questo importante settore turistico”.
Moria vongole, la regione chiede attivazione fondo di solidarietà
(Rimini) La moria delle vongole ‘Chamelea Gallina’ nel tratto di mare tra Cesenatico e Ravenna mette in seria difficoltà i pescatori romagnoli. Per far fronte all’emergenza, l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Alessio Mammi ha scritto alla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova per chiedere l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale per la pesca e l’acquacoltura. Il fenomeno, che ha interessato le zone dell’Adriatico dal 22 al 29 settembre scorsi, ha ripercussioni di portata eccezionale e colpisce tra il 70% e il 90% dell’intero stock di vongole - con il rischio di ulteriori danni se dovesse persistere o ripresentarsi in tempi brevi -, facendo di fatto venire meno l’unica fonte di reddito e di sostentamento per le 18 imbarcazioni del Co.Ge.Mo. di Ravenna e, presumibilmente, anche di alcune delle imbarcazioni dello stesso Consorzio nel riminese.
Inoltre, per effetto della risalita dell’acqua marina e del cuneo salino nei canali di Porto Garibaldi (Comacchio), il fenomeno di moria si è esteso anche alle concessioni demaniali marittime per l’allevamento di ‘Tapes SPP’ - vongola filippina - gestita dal Consorzio “Tre Ponti”, con una perdita pari all’intera produzione di prodotto adulto e al 90% del novellame. “Siamo al fianco dei nostri pescatori, il nostro impegno per uscire da questa emergenza è massimo, ma non basta, abbiamo bisogno di attingere ai fondi nazionali- spiega l’assessore Mammi-. Siamo di fronte a un fenomeno di portata eccezionale e disastrosa, che ha riflessi e impatti negativi sociali ed economici sull’intero comparto, già messo alla prova dai precedenti eventi di morie ‘a macchia di leopardo’ degli ultimi tre anni e anche dalla generale difficoltà economica causate dalla persistenza della pandemia da Covid-19”.
Le cause del fenomeno. Secondo gli studi condotti dalla struttura oceanografica Daphne, la moria delle vongole è causata da anossia – carenza di ossigeno – nell’Adriatico che ha creato condizioni non idonee alla vita degli organismi, causando l’allontanamento dalle zone critiche alla ricerca di condizioni migliori e in alcuni casi anche la morte e lo spiaggiamento di pesci. Una situazione che tuttavia non deriva da apporti di sostanze inquinanti nelle acque del mare, ma è conseguenza di eventi eutrofici che si verificano periodicamente lungo la costa emiliano-romagnola, anche se questa condizione mostra un trend in miglioramento negli ultimi anni.
Piazzale Battisti, si lavora per una nuova viabilità
(Rimini) Sono iniziati da qualche giorno i lavori, lungo il piazzale Cesare Battisti, dove è prevista la riorganizzazione della piattaforma stradale, con l'adeguamento funzionale di un "Hub intermodale". Diverse sono infatti le funzioni previste per quest'area strategica di accesso alla stazione ferroviaria di Rimini: dalle corsie riservate a TPL e taxi, agli spazi riservati alla mobilità privata, fino alle aree di sosta gratuite da 15 minuti (kiss and ride) per consentire la sosta veloce a tutti coloro che devono accompagnare in stazione una persona che deve partire in treno o accoglierla all'arrivo. Una tipologia di parcheggio, il kiss and ride, già attivo anche nei parcheggi Metropark. All'interno di questo parcheggio, delimitato dalle barre automatiche, a cui si accede dalla rotonda Clementi infatti è possibile uscire - senza nessun costo - quando la sosta ha una durata non superiore a 15 minuti.
La nuova piattaforma stradale di piazzale Cesare Battisti consentirà un miglioramento della funzionalità di uno degli hub intermodali più grandi della città, che rappresenta anche il capolinea della quasi totalità delle linee urbane e interurbane del trasporto pubblico, del Metromare e dei percorsi ciclabili della Bicipolitana.
Ricordiamo che Il progetto di sistemazione infrastrutturale dell'area Stazione riguarda la riorganizzazione della circolazione e della sosta, attraverso la separazione dei percorsi dedicati al TPL e ai taxi dalla viabilità privata, riducendo quindi i tempi di percorrenza lungo questa arteria fondamentale per la città. Si andrà quindi a realizzare una piattaforma stradale che comprenderà una corsia dedicata alla sosta del tpl, una corsia preferenziale di transito del TPL e Taxi, due percorsi dedicati alla mobilità privata, parcheggi per motorini e sosta per auto per 15 minuti. L'aiuola al centro della piattaforma sarà anche il punto di partenza del camminamento centrale riservato ai pedoni, che consentirà di raggiungere la Piazza della Stazione dall'area di sosta su percorsi protetti e privi di barriere architettoniche.
La riorganizzazione della viabilità di piazzale Cesare Battisti va ad integrarsi con l'ampliamento del parcheggio Metropark, che ha raddoppiato la disponibilità di posti auto a disposizione degli utenti e va ad integrarsi con i prossimi interventi, a partire dallo sfondamento del sottopasso centrale della stazione ferroviaria.
Lotta al covid, stop a minimarket e automatici dalle 21 alle 5
(Rimini) E' entrata in vigore ieri sera con la pubblicazione in albo pretorio e sarà valida fino al 13 novembre la nuova ordinanza contingibile ed urgente firmata dal sindaco Andrea Gnassi che limita la vendita di bevande alcoliche durante le ore notturne. Nello specifico il provvedimento prevede il divieto da parte di tutti gli esercizi commerciali di vendita al dettaglio, compresi quindi i distributori automatici, minimarket ed esercizi artigianali, di bevande alcoliche e superalcoliche dalle 21 alle 5 del mattino. L'ordinanza è conseguente all'ultimo decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 18 ottobre scorso, che ha stabilito nuove prescrizioni alle attività come ristoranti, bar e pub, prevedendo il solo consumo al tavolo dalle 18 e con chiusura alle 24, con l'obiettivo di mantenere il necessario distanziamento interpersonale tra i clienti e soprattutto per evitare la possibilità che si formino assembramenti fuori dai locali, riconosciuto come uno dei fattori di rischio contagio in questa delicata fase di emergenza sanitaria.
"La chiusura dei locali può portare però soprattutto i più giovani a ricercare bevande alcoliche in quelle attività che non sono ricomprese nel Dpcm, come i minimarket e i distributori automatici – spiega l'assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad - con il rischio quindi che gli assembramenti che vogliamo evitare fuori dai locali si spostino nei dintorni di questi esercizi, per altro senza quella forma di controllo che invece i gestori di pub e ristoranti sono chiamati a garantire. Sarebbe assurdo che ciò che è vietato ai pubblici esercizi possa essere invece consentito a minimarket o addirittura ai distributori automatici: è una questione di correttezza nei confronti dei tanti sacrifici che stanno facendo gli esercenti ed è soprattutto una norma di buon senso, coerente con l'obiettivo primario di prevenire situazioni potenzialmente a rischio, soprattutto a tutela delle fasce più giovani. Per questo non mancheranno i controlli da parte della Polizia Locale e in sinergia con le forze dell'ordine del territorio". L'ordinanza, adottata in accordo con la Prefettura di Rimini, è valida sull'intero territorio comunale e potrà essere rinnovata anche dopo il termine del 13 novembre sulla base dell'evolversi della diffusione epidemiologica del virus COVID-19 e delle verifiche periodiche sull'osservanza del divieto.
Economia, valore aggiunto cala di oltre il 10% nel 2020
(Rimini) Gli ultimi scenari stimano complessivamente per il 2020 un calo del valore aggiunto (in termini reali) per il territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) pari al 10,3%; il 2021 è previsto in recupero con un +6,5%. Lo dice lo studio Prometeia della Camera di commercio romagnola che segnala anche come “ferme restando le condizioni attuali, lo scenario di ottobre ridimensiona leggermente la gravità delle perdite rispetto allo scenario di luglio per questo difficile 2020, contrassegnato dall'emergenza Covid e dalle sue conseguenze sull'economia. La seconda ondata della pandemia rischia però di compromettere il recupero dei mesi estivi”.
Il dato conferma che “siamo tuttora in una situazione complessa e difficile da valutare – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna –. La "fotografia" ad ottobre permette previsioni sulla nostra economia che, però, possono essere fortemente influenzate dagli sviluppi della pandemia Covid-19 e dalla sua "seconda ondata". Continuano, pertanto, a essere necessarie riletture e revisioni costanti e in tempi più rapidi del consueto, a fronte di uno scenario grave e in continuo mutamento. Ancora una volta la crisi colpisce tutti i settori e tutte le tipologie di imprese, ma si presenta più profonda per le piccole imprese, per i territori a vocazione turistica e per quelli con una più forte presenza di imprese artigiane ed "export-oriented". I nostri Territori stanno però dimostrando una buona di resilienza e ci avvantaggia essere situati in Emilia-Romagna, una delle regioni che trainano abitualmente lo sviluppo dell'intero Paese. La Camera di commercio della Romagna, consapevole di questa realtà e del suo ruolo, continua a erogare, senza averli mai interrotti, i suoi servizi e le sue funzioni, anzi, ha intensificato il supporto alle imprese, anche con modalità organizzative diverse, grazie all'alta digitalizzazione delle proprie attività. Inoltre, operando in network con il Sistema camerale regionale e nazionale, la Camera della Romagna porta avanti strategie di crescita e sviluppo di medio e lungo periodo, in sinergia con le Istituzioni locali, le Associazioni di Categoria e le Fondazioni presenti nei territori".
In base alle previsioni di ottobre, il calo del Valore aggiunto (a valori reali) della provincia di Rimini nel 2020 dovrebbe attestarsi attorno all'11,1% (Emilia-Romagna -10,0%, Italia -9,8%). La flessione del valore aggiunto per l'anno in esame è comune a tutti i principali macrosettori: -14,0% manifatturiero, -11,1% costruzioni, -11,2% servizi. Le esportazioni diminuiranno del 24,4% (-11,5% Emilia-Romagna, -12,6% Italia). In termini di produttività e capacità di spesa, il reddito disponibile delle famiglie è previsto in flessione del 4,1% (-3,8% Emilia Romagna; -3,1% Italia); 23.800 euro il valore aggiunto per abitante (28.700 Emilia-Romagna; 23.200 Italia); 55.900 euro il valore aggiunto per occupato (64.400 Emilia-Romagna; 61.200 Italia).
Le forze di lavoro (somma tra occupati e disoccupati) sono previste in flessione del 2,1% e gli occupati del 3,1%. Il tasso di attività (riferito al totale della popolazione) è stimato al 47,1% (in flessione rispetto al 48,3% del 2019), superiore al dato regionale (47,9%) e nazionale (42,4%); il tasso di occupazione (riferito al totale degli occupati) si attesta al 42,9%, superiore al livello regionale (44,9%) e nazionale (38,2%); il tasso di disoccupazione è previsto all'8,9% (6,2% a livello regionale, 9,8% a livello nazionale) e in aumento nel 2021 (9,9%). Nel 2021, infine, si prevede un rimbalzo del valore aggiunto (+6,4%) a fronte di un +7,1% a livello regionale e +6,3% a livello nazionale.
Lotta al covid, mercati con presidio
(Rimini) Numerosi sono stai i controlli che La Polizia Locale ha fatto questa mattina allo scopo di garantire lo svolgimento regolare dei mercati rionali in totale sicurezza. Un presidio che ha visto impegnati 8 agenti, che hanno monitorato tutta l'area in cui erano presenti oltre 350 banchi, compresa anche l'area interna del mercato coperto. Tante le persone che hanno deciso, anche approfittando della giornata di sole, di concedersi un giro al mercato; ciò nonostante non si sono registrati assembramenti, né affluenze tali da suscitare preoccupazione. Al contrario, nel corso della mattinata non sono state ravvisate particolari difficoltà, sia per l'accesso all'area mercatale, adeguatamente recintata e presidiata per agevolare cittadini e operatori, sia nella gestione del servizio da parte degli ambulanti.
Il servizio di prevenzione, che continuerà anche per gli altri mercati rionali, è necessario per garantire la continuità del pieno rispetto delle disposizioni igienico sanitarie previste dalle norme. Disposizioni accertate, oltre che dalla Polizia Locale, anche dagli stessi operatori commerciali che devono continuare a garantire la loro collaborazione, secondo il sistema di autocontrollo al rispetto di misure di distanziamento sociale.
Il controllo viene fatto anche a cura del personale del C.O.C.A.P. (Consorzio Operatori Commercio Su Aree Pubbliche S.R.L.), incaricato dal Comune di Rimini per la gestione dei mercati, a svolgere le ordinarie operazioni necessarie all'avvio dei mercati e collaborare per garantire il controllo dei distanziamenti ed evitare gli assembramenti di persone.
Fronte covid, la Asl: rete territoriale in difficoltà, si potenziano le risorse umane
(Rimini) “Il territorio provinciale di Rimini, già tra i più colpiti in regione nei mesi scorsi dall'infezione da Covid 19, sta avendo anche in queste settimane una progressione di nuove positività con un trend importante: vi sono state circa 430 diagnosi di positività da lunedì 12 a ieri”. La sottolineatura arriva dalla Asl Romagna. “Come più volte ribadito la situazione epidemiologica non è paragonabile a quella dei mesi della "prima ondata" poiché la maggior parte dei casi viene diagnosticata a seguito di una ricerca molto attenta dei casi da contatto (cosiddetto contact tracing), vi sono numerosi asintomatici e la maggior parte di essi è comunque gestibile a domicilio, con numeri al momento contenuti di ricoverati e soprattutto di pazienti in terapia intensiva, tanto che non si presentano allo stato attuale problemi sul fronte della rete ospedaliera”.
Tale situazione “sta però creando comprensibili difficoltà alla rete delle cure territoriali e in particolare al Servizio di Igiene pubblica di Rimini, che si occupa appunto della individuazione dei casi, svolgimento delle indagini epidemiologiche, coordinamento nell'effettuazione dei tamponi, successivo follow up dei pazienti e dichiarazione di guarigione degli stessi. Prevedendo questo possibile scenario, già nei mesi scorsi l'Azienda si era attivata per potenziare il Servizio: a 48 infermieri che erano stati inseriti fino a giugno per l'effettuazione dei tamponi in particolare drive trhrough e per le indagini epidemiologiche, se ne sono aggiunti ulteriori 34 dal mese di agosto ad ora. Questi inserimenti graduali, e tenendo conto anche dei tempi necessari per la formazione e l'affiancamento dei neo inseriti, hanno consentito di affrontare la situazione ma non in maniera sufficiente per evitare alcuni disagi e ritardi nell'effettuazione di alcune prestazioni; disagi per i quali ci si scusa con l'utenza. Ovviamente, con le risorse a disposizione, si cerca di far fronte prima agli adempimenti più urgenti, come le diagnosi e il contact tracing, in modo da limitare il diffondersi del contagio”.
L'Azienda “sta comunque proseguendo con le politiche di potenziamento del servizio: si è concluso proprio oggi, e saranno redatte le graduatorie, un concorso per assistenti sanitari (figura professionale mirata principalmente a questo tipo di lavoro presso i Servizi di Igiene pubblica), da cui si potranno trarre ulteriori risorse, ma nel frattempo si stanno "dirottando" tutte le risorse possibili da altri servizi verso l'Igiene pubblica per cercare di dare le risposte più puntuali possibili limitando i disagi. Anche alla luce di tale situazione si raccomanda alle persone in isolamento domiciliare di rispettare tale misura e di fornire la massima collaborazione agli operatori della Sanità pubblica che effettuano le indagini epidemiologiche al fine di individuare tutti i contatti a rischio e di limitare così il più possibile la diffusione dell'infezione”. Contestualmente è stato potenziato “con una unità in più il personale delle Usca, in modo da continuare a garantire gli interventi a domicilio per i pazienti seguiti in tale regime, entro la giornata di attivazione del servizio stesso o al massimo il mattino successivo”.