Giovedì, 22 Ottobre 2020 16:14

Fiera, torna Ecomondo (in presenza)

(Rimini) Il countdown è avviato. Ecomondo e Key Energy tornano alla fiera di Rimini dal 3 al 6 novembre prossimi. l numeri confermano la forza dell'appuntamento di Italian Exhibition Group (IEG), irrinunciabile per tutto il mondo dell'economia circolare e dell'energia rinnovabile: 750 aziende, 40 start-up, 140 incontri e workshop. Per l'occasione saranno aperti tutti e tre gli ingressi ed attivata la stazione ferroviaria.
Ecomondo, giunta alla 24esima edizione, si concentrerà su quattro aree (rifiuti e risorse, bioeconomia circolare, bonifica e rischio idrogeologico, acqua) e due progetti speciali (piattaforma bio-metano e start-up & scale-up). Key Energy, alla 14esima edizione, posizionata all'ingresso Est, avrà tre focus (solar & storage, energy efficiency, wind) e darà ampio spazio al progetto della Città Sostenibile, con particolare attenzione a mobilità, digitalizzazione e illuminazione pubblica. Infine, riflettori sull'innovazione, con una vetrina dedicata.
 
Quello di IEG sarà dunque il primo appuntamento di settore a svolgersi dal vivo quest'anno a livello internazionale, con un ricco palinsesto di contenuti tecnico-scientifici per offrire risposte sulla normativa e uno spazio di confronto e di incontro su un settore, quello dell'economia circolare, che è al centro del dibattito politico, economico e sociale del nostro paese e in Europa. Nelle quattro giornate di fiera si tracceranno le linee guida dei progetti nazionali per i fondi europei del Recovery Plan, in larga parte destinati al settore della sostenibilità, tema cruciale per lo sviluppo dei prossimi anni.  Grande attesa anche per gli Stati generali della green Economy, promossi dal Consiglio Nazionale in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e con il patrocinio della Commissione Europea.
 
Ecomondo e Key Energy si svolgeranno in tutta sicurezza grazie al protocollo #Safebusiness by IEG, all'accreditamento GBAC STAR per quanto riguarda la mitigazione del rischio e la sicurezza di espositori e visitatori e il prolungamento dell'orario di apertura del quartiere fieristico, dalle 9 sino alle 19, elementi con i quali IEG rinforzerà le community di riferimento.

Giovedì, 22 Ottobre 2020 15:24

Erbetta risponde a Rete civica

(Rimini) Tirato in ballo dal sindaco di Coriano nel corso della presentazione della compagine politica Rete civica, il consigliere comunale di Rinascita civica Mario Erbetta precisa che "i nostri programmi sono incompatibili: noi proponiamo la terza via (ne con la destra né con la sinistra) e loro sono una lista civica del centrodestra. Conosco bene il loro progetto e non lo condivido. Noi siamo una lista civica che da due anni lotta con indipendenza senza Padrini e senza Padroni. Io non ho mai avuto tessere di partito mentre chi prova a screditarmi con il sorriso si. Diffido dalle liste civiche civetta che nascono a ridosso delle elezioni regionali. Rinascita civica viene da lontano ed e' un progetto che guarda lontano oltre il Comune di Rimini e le elezioni di Santarcangelo ne sono la prova. La nostra lista ha come progetto un grande centro autonomista che aggreghi socialisti, socialdemocratici, popolari, verdi, repubblicani, liberali e tutti coloro che non si ritrovano nell'immobilismo del PD e nel populismo della destra. Un progetto civico con un'ideologia semplice pane e lavoro per tutti. Pochi fronzoli e politica su meriti e bisogni. E' ora di cambiare". 

(Rimini) Oggetto dell’interrogazione al sindaco del consigliere comunale Davide Frisoni, in consiglio comunale questa sera, sarà la Celletta di Sant’Antonio di Piazza Tre Martiri, “un monumento che ricorda il luogo in cui avvenne il “miracolo della mula”, uno dei miracoli più conosciuti della storia di Sant’Antonio da Padova, insieme a quello della predicazione ai pesci, al quale è dedicata la Festa del Ponte dei Miracoli organizzata dalla associazione omonima. La storia di questo monumento è di lunga data e non senza momenti drammatici dovuti a eventi naturali e in ultimo al passaggio del fronte dal quale ne uscì quasi indenne per la cura che i cittadini ebbero nel proteggerlo. Ma ancor più danno lo sta facendo il nostro disinteresse attuale”.

Racconta Frisoni di essere “venuto ultimamente a conoscenza che il proprietario di questo “monumento religioso” è il Comune di Rimini. Non so quali siano le circostanze per le quali questa celletta sia entrata a far parte del patrimonio comunale, ma sicuramente all’epoca non si sarebbe immaginato questa totale incuria che tristemente la contraddistingue. Da anni associazioni e privati chiedono di mettere mano al restauro, offrendosi anche come interlocutori e propositori per un intervento. Questa presenta molte problematiche dal punto di vista strutturale e decorativa. Le pietre utilizzate nell’ultimo restauro dopo un terremoto, sono di origine sammarinese che notoriamente oggi sappiamo essere molto friabile. In effetti, ed è sotto gli occhi di tutti, quel restauro rappresenta la parte più consumata del monumento, che ne sta mettendo in pericolo la struttura”.

Questo fa parte del “patrimonio edilizio” e storico della città e “non ci sono economie per poterlo mantenere e manutenerlo, come accade per tanti altri immobili di proprietà del Comune. Il centro storico non può perdere anche questo pezzo unico di storia per un totale disinteresse. La preoccupazione è enorme vista la facilità con cui il patrimonio viene dimenticato e abbandonato a se stesso. In un dialogo con la Soprintendenza fatto un mese fa, ho già concordato quale dovrà essere l’iter necessario. Indagini scientifiche, valutazione sui materiali costruttivi e tipo di intervento di restauro. Sarà utile anche la messa in sicurezza degli arredi interni così come occorrerà fare indagini sulle pareti per verificare la presenza di possibili affreschi. Il consolidamento della struttura e del bellissimo portale in bronzo e la realizzazione di un impianto elettrico interno a norma e una nuova illuminazione esterna più adeguata all’importanza del monumento e dell’evento che lo ha generato”.

Intanto Frisoni chiede se il monumento sia in vendita, quanto varrebbe e quanto costerebbe restaurarlo. “Se si evidenziasse la possibilità di acquisto e/o di restauro, propongo di valutare la possibilità di una raccolta fondi cittadina di cui mi farei promotore per la restituzione nelle mani sicuramente più attente dei Frati Minimi dei Paolotti”.

Giovedì, 22 Ottobre 2020 15:11

Verucchio, Mecozzi registra alla Rocca

(Rimini) Cinque giorni alla corte dei Malatesta per Federico Mecozzi, tornato a casa per una full immersion di lavoro preparatorio a un secondo album da compositore dai tempi (come tutto) condizionati dalla pandemia da Coronavirus. Il giovane musicista cresciuto all’ombra della Rocca Malatestiana e insignito nel 2019 con il primo ‘Trono’ quale verucchiese dell’anno ha chiesto e ottenuto dall’amministrazione comunale il Salone delle Feste del Castello (con la collaborazione della Pro loco che lo gestisce) e da lunedì è impegnato nelle registrazione dei nuovi brani scritti proprio in questi mesi di quarantena.

“Un paio di anni fa, in occasione di un evento organizzato dalla Brigata del Diavolo avevamo fatto una piccola anteprima, un concerto con qualche brano del primo album che sarebbe uscito di lì a poco e nel sound check del giorno precedente ci eravamo accorti dell’incredibile acustica di questo spazio meraviglioso. E’ un ambiente molto grande, con un riverbero naturale affascinante e il produttore e fonico Cristian Bonato ne era rimasto stupefatto. Al di là dell’aspetto affettivo che riveste per me (ricordo tante serate dei Festival diretti da Ludovico Einaudi su in Rocca in uno spazio che si presta molto a eventi di quel tipo), c’è anche questa componente tecnica che lo caratterizza e ci è venuto quindi naturale chiedere di poterlo utilizzare per qualche giorno al posto del canonico studio di registrazione. Lavorare qui è unico e ringraziamo di cuore per questa grande opportunità” rivela lo stesso Mecozzi.

Violinista che da lunedì “ha accolto” al castello diversi colleghi per le nuove tracce in lavorazione: «Oltre a quelle da solista abbiamo registrato le percussioni con Tommy Graziani, il Bouzouki con Massimo Marquez, il violoncello con Anselmo Pelliccioni e Veronica Conti e il corno con Massimo Mondaini, verucchiese e docente al Conservatorio di Ferrara che è stato a sua volta molto contento di questa occasione nel suo paese. Ci resteremo fino a venerdì 23 ottobre”.

“E’ un onore e un piacere per noi metterci a disposizione di Federico, un figlio di Verucchio che con la sua arte dona lustro a tutta la comunità. Qui è cresciuto anche professionalmente, è esploso e anche ora che calca palcoscenici internazionali prestigiosi mostra sempre grandissima disponibilità a ogni nostro appello. E’ stato naturale tributarlo con il primo ‘Trono’ assegnato da questa amministrazione e le nostre porte sono e saranno sempre aperte per ogni esigenza artistica“ commenta la sindaca Stefania Sabba.

Giovedì, 22 Ottobre 2020 15:06

Misano, Cacciari per una nuova politica

(Rimini) Lectio intensa e di spessore quella che ha tenuto Massimo Cacciari all' Astra presentando il suo ultimo libro: Il lavoro del lo spirito. Teatro per l'occasione tutto esaurito e diretta you tube seguitissina. "Il mondo – ci dice Cacciari – è uno, ma composto di energie che si contraddicono e si combattono in una sorta di dialettica hegeliana. Oggi il mondo non è più il "kosmos" classico, né il "saecolum"cristiano; da Copernico in avanti anche il pensiero filosofico dell'Occidente è diventato un pensiero scientifico, in una sorta di rivoluzione permanente, in cui ogni stato è in potenza il superamento di sé stesso".

Per gran parte della storia "economia e politica hanno mantenuto un equilibrio nella distribuzione dei poteri. Tale equilibrio ha retto per secoli, ma è entrato in crisi con l'avvento del processo di globalizzazione e con l'ascesa di un capitalismo che è tutto finanziario. Questo capitalismo vede oggi nello Stato un impedimento e nel politico un orpello. Il tempo dell'Economico e della Tecnica non si conciliano con lo spazio della rappresentanza politica, facendo emergere enormi contraddizioni. Proprio queste tensioni, proprio il ridursi sempre più della capacità e della possibilità del Politico di dare risposte e soluzioni, costituiscono il terreno fertile per le componenti demagogico-plebiscitarie. Cacciari ipotizza che il sovranismo rappresenti in qualche modo una dimensione del capitalismo medesimo, come una maschera utile a contenere le spinte avverse.  Il filosofo richiama l'attenzione sul ruolo e sul valore della politica, spronando i diversi attori ad un sussulto di dignità affinché il politico possa essere in grado di contrapporsi dialetticamente con il potere economico, di essere interlocutore dei potenti del mondo. La conclusione di Cacciari, allora, è che se la democrazia sarà la scena del conflitto tra i valori dei politici demagoghi, con una concezione dell'istituto democratico basata su una sorta di divinazione del rapporto con i cittadini, la politica si tradurrà esclusivamente nella volontà di potenza del politico, che si arrogherà il diritto di decidere senza avere la conoscenza della realtà, senza tener alcun conto delle conseguenze del suo stesso agire. La lezione weberiana deve essere, quindi, attualizzata e fatta propria dal Politico, nell'immanenza di conoscere ed essere altamente competente, per confrontarsi e scontrarsi con scienza ed economia, all'interno di una democratica tensione della società, senza essere costretti nella "gabbia d'acciaio" capitalistica".

Giovedì, 22 Ottobre 2020 15:02

Cittadella dello sport, bando deserto

(Rimini) Non si sono registrate offerte a chiusura del bando per l'individuazione dell'affidatario della  concessione di progettazione, costruzione e gestione (finanza di progetto) per il completamento del centro sportivo per il gioco del calcio nell’area Ghigi, riascuisito dal Comune di Rimini dopo il fallimento del precedente gestore privato. Il bando prevedeva per il privato l’onere della progettazione definitiva ed esecutiva, della realizzazione delle opere e della loro gestione, a fronte di una garanzia di entrate stimate in 2 milioni di euro legate ai proventi dell'impianto fotovoltaico di cui è dotato il centro. “Uno sforzo importante – sottolinea l’assessore allo Sport e al Bilancio Gian Luca Brasini – ma che evidentemente non è bastato per stimolare in una fase critica per gli investimenti, dovuta alle incertezze causate dal Covid, la partecipazione dei privati per un bando che mira alla realizzazione di un impianto dedicato al calcio che non è un semplice impianto di quartiere, ma una struttura per far crescere un settore giovanile di alto livello e con grandi potenzialità e attrattività per il turismo sportivo. E’ evidente che la crisi legata alla pandemia ha stravolto le carte in tavola e che nel giro di pochi mesi le condizioni socioeconomiche sono decisamente cambiate. E non si può non tenere conto delle vicende della principale società di calcio della città, che poteva rientrare tra i privati potenzialmente interessati a dare corpo ad un progetto pensato proprio per fornire spazi e opportunità per irrobustire il settore giovanile. Al netto di questo nuovo scenario, adesso proveremo una ulteriore strada, sulla base del contesto attuale: l’intenzione dell’Amministrazione è quella di riproporre il bando, con l’ente che si assumerà l’onere della realizzazione dei lavori e lasciandone al privato il completamento e la gestione. Tentiamo in questo modo di agevolare la partecipazione di gruppi e società interessati, sperando che quando il bando sarà pronto anche la situazione emergenziale stia rientrando e che possano esserci prospettive più rosee”.

La vicenda dell’ex Area Ghigi. La vicenda nacque nel 2010 quando il Comune stipulò un contratto con la società Football Village Rimini concedendo la progettazione e la realizzazione di un centro sportivo per il calcio nell’Area Ghigi, dotato di sette campi, spogliatoi, servizi e parcheggio. La Football Village, dopo aver eseguito solo in parte le opere oggetto di contratto, a causa di problemi di natura economica interruppe i lavori abbandonando il cantiere e fu dichiarata fallita nel maggio del 2016. Rientrata nella piena disponibilità delle aree al termine di un complesso percorso amministrativo e giuridico solo nel 2019, l’Amministrazione ha deciso di procedere ad un nuovo appalto, con affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, della realizzazione delle opere e della loro gestione, ponendo a base di gara il progetto di fattibilità tecnica ed economica approvato dalla Giunta nel gennaio scorso.

Un progetto che prevede il completamento delle opere già eseguite dalla Football Village Rimini, con l'aggiunta di ulteriori interventi che serviranno ad offrire agli sportivi un centro capace di rispondere alle esigenze degli utenti. Il centro sarà quindi composto da un campo da calcio a 11 giocatori in erba naturale, tre campi a 11 in erba artificiale omologabile LND, due campi da calcio a 8 in erba artificiale e un campo a 5 in erba artificiale. A supporto delle attività sui sette campi è presente un fabbricato destinato a spogliatoi che sarà sottoposto a ristrutturazione e sarà completato con un secondo comparto per spogliatoi dotati di servizi e docce. E’ prevista l’infermeria, la palestra, un punto per la ristorazione, negozi di articoli sportivi, uffici e reception, sala conferenze. Due i parcheggi a progetto, di cui uno dotato di un importante impianto fotovoltaico già installato, due tribune, camminamenti e aree a verde e una pista dedicata al podismo. Alcuni degli interventi dovranno essere realizzati ex novo, altri invece sono già stati parzialmente realizzati, ma necessitano di essere completati, ristrutturati o adeguati alle nuove normative dei fabbricati e campi da calcio.

Giovedì, 22 Ottobre 2020 12:54

Ritardi tamponi, la Cgil scrive alla Asl

(Rimini) “Da più parti ci arrivano richieste di aiuto di tale personale in quanto con la recrudescenza del virus e la necessità di effettuare screening a tappeto, il numero delle prestazioni e il tempo orario di utilizzo di tale personale ha raggiunto oramai incrementi esponenziali, con personale provato e senza il necessario tempo di riposo da dedicare al recupero psicofisico”. La segnalazioni arriva dalla Cgil a un giorno di distanza dalle scuse della Asl per i ritardi sui tamponi.

“E' giunta la fase in cui si debba necessariamente incrementare la risposta a tale problema, istituendo altri punti tampone, capillarizzando l’esecuzione dei tamponi con l'istituzione ad esempio dei drive pedonali, aumentando le risorse disponibili in termini di operatori e mezzi per i drive tuttora esistenti”, spiegano dalla Cgil con l’augurio “che si possa intraprendere una fase interlocutoria sui territori anche con le Istituzioni in modo che Comuni e Sindaci possano mettere in campo spazi, competenze e risorse per ovviare a questa carenza, costruendo assieme un percorso strutturato che tenga conto delle necessità di cura e sorveglianza sulla popolazione e al contempo fornisca risorse in più agli operatori ormai stremati”.

Giovedì, 22 Ottobre 2020 09:50

22 ottobre

Sabbioni: "Attenti al virus" | Tamponi: Asl in affanno | Congressi: "danni enormi"

Giovedì, 22 Ottobre 2020 07:52

Protocollo discoteche, firma anche Riccione

(Rimini) Anche il sindaco di Riccione, Renata Tosi ha sottoscritto in Prefettura il nuovo “Protocollo d’intesa territoriale in materia di sicurezza delle discoteche” tra le Organizzazioni di categoria, la Prefettura e i Comuni di Rimini, Riccione, Cattolica, Bellaria Igea Marina, Misano Adriatico, Novafeltria e Santarcangelo di Romagna. Il Protocollo è attuativo dell’accordo quadro nazionale tra il Ministero dell’Interno e i rappresentanti delle organizzazioni dei gestori di discoteche e dei servizi di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo.

"L’adesione della “Perla verde”, in considerazione della notorietà nazionale e internazionale dei propri locali da ballo per la capacità di saper anticipare tendenze, riveste particolare rilievo e segna
inequivocabilmente la volontà di assumere impegni finalizzati ad offrire maggiore sicurezza a chi intende divertirsi senza rischiare l’incolumità propria e quella di altre persone. Una attenzione che il Comune di Riccione intende perseguire costantemente, da un lato con la consapevolezza della valenza turistica e finanziaria dei locali di intrattenimento, ma dall’altro con la responsabilità di chi deve salvaguardare la sicurezza di migliaia di persone. Orientare in questa direzione potrebbe voler dire, una volta cessata la fase di emergenza sanitaria, promuovere un diverso approccio culturale ed attivare intese fondate sulla condivisione e sulla corresponsabilità", spiegano dalla prefettura.

(Rimini) La provincia con più contagi nelle ultime 24 ore è quella di Bologna (172), a seguire Rimini (100), Reggio Emilia (82), Modena (79), Piacenza (59), Parma (51), Ferrara (38), Ravenna (29), il territorio di Forlì (26), l’area di Cesena (21) e quella di Imola (14). A Rimini e provincia, su 100 nuovi positivi, 31 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 35 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 6 attraverso i test per le categorie più a rischio, mentre per 28 nuovi positivi l’indagine epidemiologica è ancora in corso. Dalla Asl precisano, in ogni caso, che tale dato non comprende solo i casi di "di giornata", bensì anche una parte recuperata da ieri. La media dei due giorni si assesta dunque sui circa 65 al giorno.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 42.588 casi di positività, 671 in più rispetto a ieri, su un totale record di 17.165 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Dei nuovi positivi, sono 305 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente 159 persone (tra i nuovi positivi) erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 191 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,9 anni. Sui 305 asintomatici, 125 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 36 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 1 per screening sierologico, 12 con i test pre-ricovero. Per 131 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 17.165, per un totale di 1.417.038. A questi si aggiungono anche 2.177 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 10.800 (632 in più di quelli registrati ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 10.118 (+559 rispetto a ieri), il 94% dei casi attivi. Purtroppo, si registrano otto nuovi decessi: 2 a Bologna (una donna di 85 e un uomo di 81 anni), 2 a Modena (una donna di 84 e un uomo di 86 anni), 2 a Piacenza (un uomo di 87 e uno di 68 anni, quest’ultimo residente in provincia di Lodi), 1 a Parma (un uomo di 84 anni) e uno a Reggio Emilia (un uomo di 90 anni).

Sono 86 i pazienti in terapia intensiva (+8 rispetto a ieri) e 596 (+65 sempre da ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid. Sul territorio, le 86 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 6 a Piacenza (-1 rispetto ieri), 8 a Parma (+2 rispetto a ieri), 3 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri), 10 a Modena (+1 rispetto a ieri ), 38 a Bologna (5 in più di ieri), 2 a Imola (invariato rispetto a ieri), 3 a Ferrara (invariato rispetto a ieri), 4 a Ravenna (+1 rispetto a ieri), 3 a Forlì (-1 rispetto a ieri), 2 a Cesena (numero invariato rispetto a ieri) e 7 a Rimini (invariato rispetto ieri). Le persone complessivamente guarite salgono a 27.257 (+31 rispetto a ieri).

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.767 a Piacenza (+59, di cui 39 sintomatici), 4.911 a Parma (+51, di cui 38 sintomatici), 6.655 a Reggio Emilia (+82, di cui 67 sintomatici), 5.935 a Modena (+79, di cui 48 sintomatici), 7.845 a Bologna (+172, di cui 71 sintomatici), 730 casi a Imola (+14, di cui 5 sintomatici), 1.964 a Ferrara (+38, di cui 15 sintomatici); 2.145 a Ravenna (+29, di cui 20 sintomatici), 1.869 a Forlì (+26, di cui 17 sintomatici), 1.409 a Cesena (+21, di cui 15 sintomatici) e 3.358 a Rimini (+100, di cui 31 sintomatici).

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