22 ottobre
Sabbioni: "Attenti al virus" | Tamponi: Asl in affanno | Congressi: "danni enormi"
Protocollo discoteche, firma anche Riccione
(Rimini) Anche il sindaco di Riccione, Renata Tosi ha sottoscritto in Prefettura il nuovo “Protocollo d’intesa territoriale in materia di sicurezza delle discoteche” tra le Organizzazioni di categoria, la Prefettura e i Comuni di Rimini, Riccione, Cattolica, Bellaria Igea Marina, Misano Adriatico, Novafeltria e Santarcangelo di Romagna. Il Protocollo è attuativo dell’accordo quadro nazionale tra il Ministero dell’Interno e i rappresentanti delle organizzazioni dei gestori di discoteche e dei servizi di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo.
"L’adesione della “Perla verde”, in considerazione della notorietà nazionale e internazionale dei propri locali da ballo per la capacità di saper anticipare tendenze, riveste particolare rilievo e segna
inequivocabilmente la volontà di assumere impegni finalizzati ad offrire maggiore sicurezza a chi intende divertirsi senza rischiare l’incolumità propria e quella di altre persone. Una attenzione che il Comune di Riccione intende perseguire costantemente, da un lato con la consapevolezza della valenza turistica e finanziaria dei locali di intrattenimento, ma dall’altro con la responsabilità di chi deve salvaguardare la sicurezza di migliaia di persone. Orientare in questa direzione potrebbe voler dire, una volta cessata la fase di emergenza sanitaria, promuovere un diverso approccio culturale ed attivare intese fondate sulla condivisione e sulla corresponsabilità", spiegano dalla prefettura.
Aggiornamento coronavirus: +100 nel riminese, nessun nuovo ingresso in terapia intensiva
(Rimini) La provincia con più contagi nelle ultime 24 ore è quella di Bologna (172), a seguire Rimini (100), Reggio Emilia (82), Modena (79), Piacenza (59), Parma (51), Ferrara (38), Ravenna (29), il territorio di Forlì (26), l’area di Cesena (21) e quella di Imola (14). A Rimini e provincia, su 100 nuovi positivi, 31 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 35 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 6 attraverso i test per le categorie più a rischio, mentre per 28 nuovi positivi l’indagine epidemiologica è ancora in corso. Dalla Asl precisano, in ogni caso, che tale dato non comprende solo i casi di "di giornata", bensì anche una parte recuperata da ieri. La media dei due giorni si assesta dunque sui circa 65 al giorno.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 42.588 casi di positività, 671 in più rispetto a ieri, su un totale record di 17.165 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Dei nuovi positivi, sono 305 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente 159 persone (tra i nuovi positivi) erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 191 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,9 anni. Sui 305 asintomatici, 125 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 36 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 1 per screening sierologico, 12 con i test pre-ricovero. Per 131 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 17.165, per un totale di 1.417.038. A questi si aggiungono anche 2.177 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 10.800 (632 in più di quelli registrati ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 10.118 (+559 rispetto a ieri), il 94% dei casi attivi. Purtroppo, si registrano otto nuovi decessi: 2 a Bologna (una donna di 85 e un uomo di 81 anni), 2 a Modena (una donna di 84 e un uomo di 86 anni), 2 a Piacenza (un uomo di 87 e uno di 68 anni, quest’ultimo residente in provincia di Lodi), 1 a Parma (un uomo di 84 anni) e uno a Reggio Emilia (un uomo di 90 anni).
Sono 86 i pazienti in terapia intensiva (+8 rispetto a ieri) e 596 (+65 sempre da ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid. Sul territorio, le 86 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 6 a Piacenza (-1 rispetto ieri), 8 a Parma (+2 rispetto a ieri), 3 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri), 10 a Modena (+1 rispetto a ieri ), 38 a Bologna (5 in più di ieri), 2 a Imola (invariato rispetto a ieri), 3 a Ferrara (invariato rispetto a ieri), 4 a Ravenna (+1 rispetto a ieri), 3 a Forlì (-1 rispetto a ieri), 2 a Cesena (numero invariato rispetto a ieri) e 7 a Rimini (invariato rispetto ieri). Le persone complessivamente guarite salgono a 27.257 (+31 rispetto a ieri).
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.767 a Piacenza (+59, di cui 39 sintomatici), 4.911 a Parma (+51, di cui 38 sintomatici), 6.655 a Reggio Emilia (+82, di cui 67 sintomatici), 5.935 a Modena (+79, di cui 48 sintomatici), 7.845 a Bologna (+172, di cui 71 sintomatici), 730 casi a Imola (+14, di cui 5 sintomatici), 1.964 a Ferrara (+38, di cui 15 sintomatici); 2.145 a Ravenna (+29, di cui 20 sintomatici), 1.869 a Forlì (+26, di cui 17 sintomatici), 1.409 a Cesena (+21, di cui 15 sintomatici) e 3.358 a Rimini (+100, di cui 31 sintomatici).
Diocesi, giovedì la messa per la scuola
(Rimini) Il prossimo giovedì 22 ottobre il Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi (nella foto, in una iniziativa promossa dalla Karis a Riccione), presiederà in Basilica Cattedrale, a Rimini, alle ore 17,30 una S. Messa per la scuola, cui sono invitati: insegnanti, dirigenti, personale non docente, collaboratori, amministratori e la cittadinanza tutta. Agli adulti che svolgono a vario titolo un compito educativo nella scuola, il Vescovo intende conferire all'inizio dell'anno scolastico un preciso "mandato missionario", per radicare la propria responsabilità educativa nella rinnovata fedeltà alla vocazione cristiana.
"L'invito a partecipare a questo gesto è rivolto a tutti, al di là dell'appartenenza ecclesiale e dei vari orientamenti culturali, - è l'esortazione rivolta dal Vescovo Lambiasi - nella convinzione che sia importante condividere la consapevolezza della centralità del compito di educare, per il bene delle nuove generazioni e lo sviluppo dell'intera società, cosa sempre vera ma particolarmente importante in questi tempi, così difficili e confusi eppure, grazie a Dio, fecondi".Per partecipare alla celebrazione è necessario attenersi alle norme indicate nel protocollo C.E.I. - Governo. La S. Messa per la scuola è proposta dalla Consulta Diocesana per la Pastorale Scolastica, segretario il prof. Daniele Celli.
Statale 16, Croatti: rotonda Montescudo pronta a ottobre 2022
(Rimini) “Nei giorni scorsi ho chiesto e ottenuto da Aspi (Autostrade per l’Italia) un aggiornamento sul cronoprogramma dei lavori per gli interventi sulla SS16. Tema tanto importante per il nostro territorio quanto annoso, visti i ritardi accumulati negli anni. Il programma aggiornato prevede che l’intervento più lungo e complesso, ossia la rotatoria tra la SS16 e la SS71 (Consolare di San Marino), comincerà a marzo 2021 e si concluderà ad ottobre 2022, dopo circa 19 mesi di lavori”. La conferma arriva dal senatore 5Stelle Marco Croatti.
“La rotatoria tra la SS16 e via Montescudo sarà completata prima, nel febbraio 2022, con i lavori che partiranno a settembre 2021, dopo circa 6 mesi di cantiere. Gli interventi previsti sulla Statale 16 saranno 9, oltre alle due rotatorie compongono questo pacchetto di interventi la realizzazione di nuovi tratti di viabilità ordinaria, sottopassi ciclopedonali e tratti di piste ciclabili che al termine dei lavori saranno dati in proprietà e gestione, in base alle proprie competenze, ad Anas; Provincia di Rimini e Comuni di Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Coriano. L’impegno complessivo di spesa supera i 32 milioni di euro ed è completamente a carico di Aspi Autostrade per l’Italia”.
Per Croatti “è indispensabile continuare a tenere alta l’attenzione su questi interventi affinché Aspi rispetti questo cronoprogramma senza ulteriori ritardi. La nostra provincia ha urgente necessità di dotarsi di queste fondamentali opere viarie e chiudere i due buchi neri sulla Statale 16 che creano enormi problemi di viabilità con pesanti ricadute sulla qualità della vita, l'inquinamento, l’economia del territorio e i flussi turistici. L’apertura di questi cantieri a marzo rappresenterebbe anche una importante iniezione di fiducia per un territorio che sta attraversando una fase difficilissima e che ha bisogno di segnali positivi per rilanciarsi e guardare al futuro con maggiore ottimismo”.
Rete civica al tavolo del centrodestra "nell’ottica di proporre dei sindaci civici"
(Rimini) “L’obiettivo è creare rete, non fondare l’ennesimo partito. Rete civica vuol essere una agorà reale, il luogo dove si favorisce lo scambio di informazioni per la risoluzione dei problemi, nell’interesse dei cittadini”. Così definisce ‘Rete Civica’ l’accademico Carlo Monaco, ex assessore nella giunta bolognese Guazzaloca. Rete Civica a Rimini è la componente in cui è confluito il consigliere comunale Davide Frisoni dopo l’abbandono di Patto civico e della maggioranza, a livello provinciale è la compagine di Mimma Spinelli, sindaca di Coriano, paladina del civismo. Nasce nell’estate del 2019 in vista delle elezioni regionali, come lista civica a sostegno della candidatura di Lucia Borgonzoni che ha portato all’elezione in assemblea legislativa di Marco Mastacchi, ex sindaco di Monzuno. Nell’estate del 2019 il nome era diverso: Progetto Romagna.
A togliere ogni dubbio su dove la rete dei civici si collochi è il primo cittadino di Coriano. “La nostra proposta è alternativa al centro sinistra”, precisa Spinelli. “Il nostro lavoro in vista delle elezioni amministrative e specialmente di quelle a Rimini nel 2021 sarà quello di sederci al tavolo del centro destra e dare vita a una discussione su tutti i sindaci che verranno candidati. Abbiamo già contattato il mondo delle imprese e delle associazioni sportive e culturali per promuovere un dialogo a sostegno del centro destra. Per noi il dialogo con il centro destra è fondamentale, anche nell’ottica di proporre dei sindaci civici”, precisa meglio Alex Bianchi, presidente di Rete civica. E consigliere comunale a Bologna.
“Sono andato via dalla maggioranza per una questione di metodo”, ha spiegato Davide Frisoni. “Con il sindaco (Andrea Gnassi,ndr) non è possibile un dialogo per un lavoro comune. L’ultimo scontro è stato a causa del progetto di piazza Malatesta, non discusso con nessuno, semplicemente imposto alla maggioranza”, aggiunge Frisoni, che con Rete civica conferma il suo impegno in politica. “Noi civici siamo politici, ma non ideologici, è questa la differenza”, spiega Frisoni. Nel suo programma mette al primo posto tra i punti di lavoro “persona, educazione, lavoro, quest’ultimo grande assente nel bilancio del comune di Rimini. Credo, in ogni caso, che il vero potere sia rappresentato dalla possibilità di stare accanto alle persone”.
Sul metodo, ribadisce Spinelli, “la politica non ha bisogno di leader, ma di competenza e capacità di ascolto (cosa che è mancata nella maggioranza a Rimini e che manca nel centro sinistra, come dimostra l’esperienza di Davide). Prima di decidere i nomi dei candidati, meglio lavorare su progetti e contenuti”.
In prima fila in platea alla presentazione di Rete civica nella sala del Buonarrivo della provincia, Marzio Pecci, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rimini e candidato del centro destra alle ultime amministrative. Rete civica, in cerca di suo candidato, spiega che non sarà Mario Erbetta, anch’egli fuggito dalla maggioranza fuoriuscendo dalle liste di Patto civico. “Iniziare imponendo un nome è l’approccio sbagliato - torna a ribadire Mimma Spinelli - perché il tema non è solo con chi, ma anche per che cosa”.
Lotta al covid, lo stop ai congressi fa perdere 500mila euro agli albergatori
(Riccione) L’ultimo decreto del governo vieta, tra l’altro, congressi e convegni e sottolineano gli albergatori di Riccione, “fa saltare decine di eventi previsti per il mese di ottobre e novembre”. Da una breve indagine telefonica, l’associazione albergatori di Riccione, ha “contabilizzato la perdita di circa 500mila di fatturato degli alberghi di Riccione. Gli alberghi che già avevano contrattualizzato piccoli e medi convegni/congressi, affrontando impegni con fornitori e personale dipendente sono rimasti con il cerino in mano. La sospensione dei congressi mette una pesantissima pietra fino al 13 novembre 2020”. La notizia ricevuta ieri mattina “ci lascia esterrefatti e perplessi, senza alcun tipo di preavviso o comunicazione. Ci auguriamo la riapertura del turismo congressuale permettendo a tutti i nostri alberghi associati, che in questi mesi si sono sempre e scrupolosamente attenuti ai protocolli sanitari, di poter riprendere la normale attività di programmazione e realizzazione di questo importante settore turistico”.
Moria vongole, la regione chiede attivazione fondo di solidarietà
(Rimini) La moria delle vongole ‘Chamelea Gallina’ nel tratto di mare tra Cesenatico e Ravenna mette in seria difficoltà i pescatori romagnoli. Per far fronte all’emergenza, l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Alessio Mammi ha scritto alla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova per chiedere l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale per la pesca e l’acquacoltura. Il fenomeno, che ha interessato le zone dell’Adriatico dal 22 al 29 settembre scorsi, ha ripercussioni di portata eccezionale e colpisce tra il 70% e il 90% dell’intero stock di vongole - con il rischio di ulteriori danni se dovesse persistere o ripresentarsi in tempi brevi -, facendo di fatto venire meno l’unica fonte di reddito e di sostentamento per le 18 imbarcazioni del Co.Ge.Mo. di Ravenna e, presumibilmente, anche di alcune delle imbarcazioni dello stesso Consorzio nel riminese.
Inoltre, per effetto della risalita dell’acqua marina e del cuneo salino nei canali di Porto Garibaldi (Comacchio), il fenomeno di moria si è esteso anche alle concessioni demaniali marittime per l’allevamento di ‘Tapes SPP’ - vongola filippina - gestita dal Consorzio “Tre Ponti”, con una perdita pari all’intera produzione di prodotto adulto e al 90% del novellame. “Siamo al fianco dei nostri pescatori, il nostro impegno per uscire da questa emergenza è massimo, ma non basta, abbiamo bisogno di attingere ai fondi nazionali- spiega l’assessore Mammi-. Siamo di fronte a un fenomeno di portata eccezionale e disastrosa, che ha riflessi e impatti negativi sociali ed economici sull’intero comparto, già messo alla prova dai precedenti eventi di morie ‘a macchia di leopardo’ degli ultimi tre anni e anche dalla generale difficoltà economica causate dalla persistenza della pandemia da Covid-19”.
Le cause del fenomeno. Secondo gli studi condotti dalla struttura oceanografica Daphne, la moria delle vongole è causata da anossia – carenza di ossigeno – nell’Adriatico che ha creato condizioni non idonee alla vita degli organismi, causando l’allontanamento dalle zone critiche alla ricerca di condizioni migliori e in alcuni casi anche la morte e lo spiaggiamento di pesci. Una situazione che tuttavia non deriva da apporti di sostanze inquinanti nelle acque del mare, ma è conseguenza di eventi eutrofici che si verificano periodicamente lungo la costa emiliano-romagnola, anche se questa condizione mostra un trend in miglioramento negli ultimi anni.
Piazzale Battisti, si lavora per una nuova viabilità
(Rimini) Sono iniziati da qualche giorno i lavori, lungo il piazzale Cesare Battisti, dove è prevista la riorganizzazione della piattaforma stradale, con l'adeguamento funzionale di un "Hub intermodale". Diverse sono infatti le funzioni previste per quest'area strategica di accesso alla stazione ferroviaria di Rimini: dalle corsie riservate a TPL e taxi, agli spazi riservati alla mobilità privata, fino alle aree di sosta gratuite da 15 minuti (kiss and ride) per consentire la sosta veloce a tutti coloro che devono accompagnare in stazione una persona che deve partire in treno o accoglierla all'arrivo. Una tipologia di parcheggio, il kiss and ride, già attivo anche nei parcheggi Metropark. All'interno di questo parcheggio, delimitato dalle barre automatiche, a cui si accede dalla rotonda Clementi infatti è possibile uscire - senza nessun costo - quando la sosta ha una durata non superiore a 15 minuti.
La nuova piattaforma stradale di piazzale Cesare Battisti consentirà un miglioramento della funzionalità di uno degli hub intermodali più grandi della città, che rappresenta anche il capolinea della quasi totalità delle linee urbane e interurbane del trasporto pubblico, del Metromare e dei percorsi ciclabili della Bicipolitana.
Ricordiamo che Il progetto di sistemazione infrastrutturale dell'area Stazione riguarda la riorganizzazione della circolazione e della sosta, attraverso la separazione dei percorsi dedicati al TPL e ai taxi dalla viabilità privata, riducendo quindi i tempi di percorrenza lungo questa arteria fondamentale per la città. Si andrà quindi a realizzare una piattaforma stradale che comprenderà una corsia dedicata alla sosta del tpl, una corsia preferenziale di transito del TPL e Taxi, due percorsi dedicati alla mobilità privata, parcheggi per motorini e sosta per auto per 15 minuti. L'aiuola al centro della piattaforma sarà anche il punto di partenza del camminamento centrale riservato ai pedoni, che consentirà di raggiungere la Piazza della Stazione dall'area di sosta su percorsi protetti e privi di barriere architettoniche.
La riorganizzazione della viabilità di piazzale Cesare Battisti va ad integrarsi con l'ampliamento del parcheggio Metropark, che ha raddoppiato la disponibilità di posti auto a disposizione degli utenti e va ad integrarsi con i prossimi interventi, a partire dallo sfondamento del sottopasso centrale della stazione ferroviaria.
Lotta al covid, stop a minimarket e automatici dalle 21 alle 5
(Rimini) E' entrata in vigore ieri sera con la pubblicazione in albo pretorio e sarà valida fino al 13 novembre la nuova ordinanza contingibile ed urgente firmata dal sindaco Andrea Gnassi che limita la vendita di bevande alcoliche durante le ore notturne. Nello specifico il provvedimento prevede il divieto da parte di tutti gli esercizi commerciali di vendita al dettaglio, compresi quindi i distributori automatici, minimarket ed esercizi artigianali, di bevande alcoliche e superalcoliche dalle 21 alle 5 del mattino. L'ordinanza è conseguente all'ultimo decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 18 ottobre scorso, che ha stabilito nuove prescrizioni alle attività come ristoranti, bar e pub, prevedendo il solo consumo al tavolo dalle 18 e con chiusura alle 24, con l'obiettivo di mantenere il necessario distanziamento interpersonale tra i clienti e soprattutto per evitare la possibilità che si formino assembramenti fuori dai locali, riconosciuto come uno dei fattori di rischio contagio in questa delicata fase di emergenza sanitaria.
"La chiusura dei locali può portare però soprattutto i più giovani a ricercare bevande alcoliche in quelle attività che non sono ricomprese nel Dpcm, come i minimarket e i distributori automatici – spiega l'assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad - con il rischio quindi che gli assembramenti che vogliamo evitare fuori dai locali si spostino nei dintorni di questi esercizi, per altro senza quella forma di controllo che invece i gestori di pub e ristoranti sono chiamati a garantire. Sarebbe assurdo che ciò che è vietato ai pubblici esercizi possa essere invece consentito a minimarket o addirittura ai distributori automatici: è una questione di correttezza nei confronti dei tanti sacrifici che stanno facendo gli esercenti ed è soprattutto una norma di buon senso, coerente con l'obiettivo primario di prevenire situazioni potenzialmente a rischio, soprattutto a tutela delle fasce più giovani. Per questo non mancheranno i controlli da parte della Polizia Locale e in sinergia con le forze dell'ordine del territorio". L'ordinanza, adottata in accordo con la Prefettura di Rimini, è valida sull'intero territorio comunale e potrà essere rinnovata anche dopo il termine del 13 novembre sulla base dell'evolversi della diffusione epidemiologica del virus COVID-19 e delle verifiche periodiche sull'osservanza del divieto.