Marina centro, pensionato uccide moglie a martellate
(Rimini) Omicidio a Rimini, Marina Centro. Un pensionato di 69 anni ha ucciso la moglie a martellate, poi ha chiamato la Polizia. Degli accertamenti si sta occupando la squadra mobile, coordinata dal pm Luigi Sgambati. L'anziano, che avrebbe quindi confessato, è stato sottoposto a fermo per omicidio aggravato dai futili motivi e perché commesso in danno a persona convivente. L'uomo, idraulico in pensione, avrebbe agito alla fine di un'ennesima lite. La coppia, regolarmente sposata, avrebbe litigato spesso negli ultimi tempi a causa delle pretese di denaro da parte della donna che nel Paese di origine, l'Ucraina, ha tre figli (Ansa).
Nuovo decreto: musei aperti e rimborso spettacoli
(Rimini) Stop a concerti e spettacoli fino al 24 novembre. Per effetto del Dpcm firmato ieri mattina dal presidente del Consiglio, da oggi e fino al termine della validità del decreto fissato per il 24 novembre saranno sospesi tutti i concerti e gli spettacoli in programmazione al Teatro Galli e al Teatro degli atti, così come gli incontri e le conferenze per il pubblico. Sospesi dunque sei concerti della Sagra Musicale malatestiana, tra cui l’atteso appuntamento con il ritorno di Riccardo Muti e l’orchestra giovanile Cherubini, così com’è rimandato l’avvio della stagione di prosa al Teatro Galli e degli Atti, pronta a ripartire con i primi spettacoli la prossima settimana. Si ferma anche la cineteca comunale: sospesa la rassegna cinema e psicoanalisi, che sarebbe dovuta iniziare domani, cosi come gli incontri con il pubblico e le presentazioni dei libri.
Cosa si può fare. Restano invece aperti i Musei comunali, nel rispetto delle ormai consolidate misure igenico sanitarie e di sicurezza. Sarà dunque ancora possibile visitare il museo della città, la domus del Chirurgo, il Part – Palazzi d’arte Rimini. Resta aperta al pubblico la mostra “Raffaello a Rimini. Il ritorno della Madonna Diotallevi”, allestita nelle sale del Museo di via Tonini fino al 10 gennaio e visitabile per gruppi di massimo 10 persone (e non più 14) con ingresso ogni 45 minuti.
Confermate anche le proposte di visite guidate proposte dai Musei Comunali, comprese quelle in calendario per novembre al Teatro Galli, che così come per la mostra di Raffello saranno ulteriormente contingentate (massimo di dieci persone) mentre le visite guidate al Part saranno per gruppi di massimo 15 (e non più 25). Prosegue inoltre, solo in versione on line con diretta Youtube, la dodicesima edizione della rassegna Biblioterapia, organizzata dalla Biblioteca Gambalunga.
Rimborso biglietti. In queste ore si stanno mettendo a punto le procedure per consentire il rimborso dei biglietti già acquistati per concerti e spettacoli in programmazione fino al 24 novembre. Le modalità saranno comunicate il prima possibile sulla base delle indicazioni che saranno contenute nel prossimo decreto del governo dedicato alle misure di carattere economico. La biglietteria del Teatro Galli resterà chiusa al pubblico, ma sarà contattabile telefonicamente negli orari di apertura (dal martedì al sabato dalle 10 alle 14; martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17.30¸ Telefono: 0541 793811, mail: //Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo./" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo./&;source=gmail&ust=1603799551659000&usg=AFQjCNFfM4vmgwENnc_bG-s8AtjLHRVkAg">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Novafeltria, week end intenso per i carabinieri
(Rimini) Ancora un weekend di controlli da parte dei carabinieri della Compagnia di Novafeltria che hanno rafforzato i servizi preventivi nell’intero territorio, anche per accertare il regolare svolgimento dell'aggregazione e della convivialità nei luoghi maggiormente frequentati dai giovani, affinché avvengano all'insegna del rispetto delle regole per tutelare la salute e l'incolumità dell'intera comunità. Il bilancio complessivo delle attività è di 1 persona denunciata, 2 patenti ritirate e 6 contravvenzioni al codice della strada comminate con il fermo amministrativo di 1 automezzo, 18 esercizi pubblici sottoposti a verifiche, 65 veicoli controllati e 97 persone identificate. Nel corso dei servizi sulla sicurezza stradale i conducenti degli autoveicoli, specialmente in orario notturno, sono stati sottoposti al controllo del tasso alcolico. A seguito di tali verifiche è stata deferita all’autorità giudiziaria di Rimini una persona per “guida in stato di ebrezza alcolica”.
In particolare, i carabinieri della stazione di San Leo hanno denunciato un 55enne leontino perché fermato in quella località Pietracuta, sulla Marecchiese, alla guida di un Fiat Scudo, mostrava un atteggiamento da subito non sobrio. A seguito dell’accertamento tecnico, mediante etilometro, è risultato che stava guidando con un tasso di alcol nel sangue pari a 0,78 grammi per litro, al di sopra del minimo consentito. Oltre alla denuncia è scattato anche il ritiro della patente di guida ed il fermo amministrativo del mezzo. Durante i controlli eseguiti alla circolazione stradale i Carabinieri hanno elevato, inoltre, 6 verbali per infrazioni al codice della strada per violazioni alle relative norme in materia, a carico di conducenti trasgressori sorpresi alla guida di autovetture o motocicli, in orario notturno, ad una velocità non commisurata alla strada.
Sole 24 ore: nella Rimini “virtuosa” - 8,3 % di denunce
(Rimini) Esce oggi con il Sole 24 ore l’analisi dell’indice di criminalità nelle province italiane, un dato che vedeva sempre Rimini al secondo posto, dopo Milano al primo, come provincia nella quale veniva denunciato il numero più alto di delitti ogni mille abitanti. Quest’anno ci sono alcune novità. Da un lato, il numero delle denunce nel riminese risulta sceso dell’8,3 per cento. Dall’altro, dopo ripetute richieste, lo studio ha deciso di inserire il calcolo del peso dei flussi turistici sulla graduatoria. Significa che Rimini scende dal podio per raggiungere il gruppo delle province virtuose in termini di sicurezza.
“L’ormai tradizionale indice della criminalità delle province italiane, pubblicato dal quotidiano ‘Il Sole 24 Ore’ sulla base delle denunce presentate, offre quest’anno un quadro ricco di spunti e ancora più completo riguardo al tema della sicurezza nelle città italiane”, commenta il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. “Diciamo subito che per i 25 Comuni della provincia di Rimini sono due gli elementi principali che emergono in relazione ai reati dell’anno 2019:un sensibile calo delle denunce presentate rispetto all’anno precedente, - 8,3 per cento, il secondo più consistente in Emilia Romagna e la conferma di una discesa costante da 6 anni a questa parte; l’inedita introduzione del ‘peso’ dei flussi turistici su questa graduatoria, richiesta più e più volte proprio per non dare corda a un dibattito distorto sui dati, specie a libello locale. Quest’anno ‘Il Sole 24 Ore’ per la prima volta offre questa simulazione dalla quale scaturisce come il territorio riminese sia tra i cinque più ‘virtuosi’ in termini di sicurezza in Italia, pesato analiticamente il turismo”.
Il confronto tra 2018 e 2019 “per il nostro territorio vede numeri in calo sostanzialmente in molte categorie: non solo generale (-8.3%) ma furti (-14.5%), scippi (-36.8%), furti in abitazione (dal quartultimo posto del 2018 al 20esimo del 2019), furti in negozi (-13.7%) e con destrezza (-20.3%). Più analiticamente quello che balza agli occhi è che dopo 17 anni, era dal 2002 che non accadeva, la Provincia di Rimini sta sotto la soglia delle 20 mila denunce presentate. Dopo i picchi del 1996 e 1997 (rispettivamente 28.688 e 29.657) e del 2013 e 2014 (oltre i 26 mila), numeri in calo costante sino alle 19.994 denunce dello scorso anno”. Dal 2013 al 2019 il trend del numero assoluto dei reati è comunque passato da 26.741 denunce a 19.994 per un calo assoluto di 6.747 denunce e percentuale del 33,7 per cento. “In sostanza un calo di un reato su 3. Incrociando le denunce con i residenti, quello del 2019 è il migliore riscontro degli ultimi 24 anni, quasi dimezzato rispetto al 1996”.
L’introduzione del calcolo della componente turistica “è poi una novità che sgombra il campo da tante e troppe strumentalizzazioni. Rimini si trova nella parte virtuosa di questa classifica ponderata (insieme a Venezia, Aosta, Trento e Bolzano), tra le province più sicure del Paese, e ribaltando la solita graduatoria assoluta, ma il ragionamento da fare non è semplicemente statistico. I territori e le città ad alta concentrazione turistica e di ospitalità, soprattutto dopo la lunga crisi internazionale e nazionale cominciata alla fine del decennio scorso, sono ancora di più diventati ‘attrattori’ per la capacità di creare ricchezza anche in periodi di congiuntura economica negativa. A questo va aggiunto, per Rimini, il segnale della tenuta del tessuto civico in relazione all’efficacia delle forze dell’ordine e delle istituzioni. La propensione a denunciare, sia da parte dei residenti che degli stessi turisti, rimane un atto di fiducia nelle istituzioni e tra cittadino e istituzioni, non la si considera una perdita di tempo”.
Due questioni infine. “I numeri mettono in rilievo il gran lavoro fatto a livello locale dai Comuni e dalle forze dell’ordine nell’ambito dei Comitati provinciali per l’ordine pubblico e la sicurezza. Va detto: un lavoro frutto pressoché esclusivamente di volontà e abnegazione di chi è qui in sede locale visto che da 30 anni lo Stato e i vari Governi succedutisi hanno mai preso realmente in considerazione il problema del passaggio di categoria della Questura con il relativo potenziamento permanente degli organici di Polizia. La seconda questione è aggiornata al 2020 e ai mesi del Covid. Bisogna mantenere un’attenzione straordinaria, da adesso in poi, a tutto il tema della conseguenza dei devastanti impatti su alcuni settori economici del lockdown in relazione alla potenziale infiltrazione della criminalità anche organizzata. Anche nel report di quest’anno del Sole ci sono dati, penso al riciclaggio e l’impiego di denaro, che mettono in evidenza una difficoltà della provincia di Rimini, terra ricca, anche in questa difficilissima stagione piena di turisti, e per questo ancora più ‘attrattiva’ per i malintenzionati. Attenzione”.
26 ottobre
Contagi | Liceo classico chiuso | Attacco ai sanitari
Aggiornamento coronavirus, domenica +159. Sale a 8 il numero dei ricoveri in terapia intensiva
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 46.734 casi di positività, 1.192 in più rispetto a ieri, su un totale di 9.644 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Dei nuovi positivi, sono 636 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente, tra i nuovi positivi 170 persone erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 338 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,1 anni.
Sui 636 asintomatici, 159 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 33 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 1 per screening sierologico, 9 con i test pre-ricovero. Per 434 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La provincia con più contagi è quella di Bologna (259), a seguire Reggio Emilia (235), Rimini (159) Modena (140), Piacenza (120), Ravenna (61), il territorio di Forlì (56), Ferrara (51), l’area di Cesena (44), Parma (42) e quella di Imola (25). I tamponi effettuati sono stati 9.644, per un totale di 1.476.451. A questi si aggiungono anche 3.030 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 14.828 (1.186 in più di quelli registrati ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 13.983 (+1.153 rispetto a ieri), il 94,3% dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 4 nuovi decessi: 2 nella provincia di Modena (una donna di 97 e un uomo di 80), 1 in provincia di Piacenza (un uomo di 88 anni) e 1 a Imola (un uomo di 87 anni).
Calano di una unità i pazienti in terapia intensiva, che diventano 88 in tutto il territorio regionale, mentre sono 757 (+34 da ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid. Sul territorio, le 88 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 6 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 12 a Parma (+4 rispetto a ieri), 4 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri), 7 a Modena (-2 rispetto a ieri ), 36 a Bologna (-3 rispetto a ieri), 2 a Imola (invariato rispetto a ieri), 5 a Ferrara (invariato rispetto a ieri), 4 a Ravenna (invariato rispetto a ieri), 2 a Forlì (- 2 rispetto a ieri), 2 a Cesena ( invariato rispetto a ieri) e 8 a Rimini (+1 rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite salgono a 27.345 (+2 rispetto a ieri).
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 6.253 a Piacenza (+120, di cui 39 sintomatici), 5.135 a Parma (+42, di cui 33 sintomatici), 7.294 a Reggio Emilia (+235, di cui 128 sintomatici), 6.371 a Modena (+140, di cui 28 sintomatici), 8.848 a Bologna (+259, di cui 90 sintomatici), 855 casi a Imola (+25, di cui 19 sintomatici), 2.187 a Ferrara (+51, di cui 24 sintomatici); 2.374 a Ravenna (+61, di cui 35 sintomatici), 2.049 a Forlì (+56, di cui 42 sintomatici), 1.549 a Cesena (+44, di cui 33 sintomatici) e 3.819 a Rimini (+159, di cui 85 sintomatici)
Aggiornamento coronavirus: + 100 positivi, un nuovo ingresso in terapia intensiva
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 45.542 casi di positività, 1.180 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.612 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Dei nuovi positivi, sono 619 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente 238 persone (tra i nuovi positivi) erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 250 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,8 anni.
Sui 619 asintomatici, 214 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 24 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 5 per screening sierologico, 9 con i test pre-ricovero. Per 367 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La provincia con più contagi è quella di Bologna (348), a seguire Piacenza (173), Reggio Emilia (160), Modena (123), Rimini (100), Ferrara (60), Ravenna (54), Parma (52), il territorio di Forlì (45), quello di Imola (34) e l’area di Cesena (31).
I tamponi effettuati sono stati 17.612, per un totale di 1.466.807. A questi si aggiungono anche 2.256 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 13.642 (1.131 in più di quelli registrati ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 12.830 (+1.062 rispetto a ieri), il 94,04% dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 10 nuovi decessi: 4 nella provincia di Modena (tre donne di 95, 92 e 87 anni e un uomo di 82), 2 in quella di Ferrara (una donna di 87 anni e un uomo di 86), 2 in quella di Reggio Emilia (una donna di 90 anni e un uomo di 78), 1 in quella di Parma (un uomo di 80 anni) e 1 in quella di Bologna (un uomo di 84 anni). Sono 3 i nuovi pazienti in terapia intensiva, che diventano 89 in tutto il territorio regionale, mentre sono 723(+66 da ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.
Sul territorio, le 89 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 6 a Piacenza (-1 rispetto ieri), 8 a Parma (invariatorispetto a ieri), 3 a Reggio Emilia (invariato rispetto a ieri), 9 a Modena (+1 rispetto a ieri ), 39 a Bologna (-1 in più di ieri), 2 a Imola (invariato rispetto a ieri), 5 a Ferrara (1 in più rispetto a ieri), 4 a Ravenna (+2 rispetto a ieri), 4 a Forlì (invariato rispetto a ieri), 2 a Cesena ( invariato rispetto a ieri) e 7 a Rimini (+1 rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite salgono a 27.343 (+39 rispetto a ieri).
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 6.133 a Piacenza (+173, di cui 61 sintomatici), 5.093 a Parma (+52, di cui 35 sintomatici), 7.059 a Reggio Emilia (+160, di cui 55 sintomatici), 6.231 a Modena (+123, di cui 73 sintomatici), 8.589 a Bologna (+348, di cui 144 sintomatici), 830 casi a Imola (+34, di cui 23 sintomatici), 2.136 a Ferrara (+60, di cui 27 sintomatici); 2.313 a Ravenna (+54, di cui 33 sintomatici), 1.993 a Forlì (+45, di cui 34 sintomatici), 1.505 a Cesena (+31, di cui 21 sintomatici) e 3.660 a Rimini (+100, di cui 55 sintomatici)
24 ottobre
Covid, il punto con Carradori | Piazza blindata | Un teatro per Riccione
Gorini: Possiamo controllare il virus ed evitare misure drastiche
(Rimini) Questa mattina il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha dialogato in videoconferenza con il dottor Giacomo Gorini, il ricercatore dello Jenner Institute dell'università di Oxford che fa parte del team attualmente al lavoro per lo sviluppo del vaccino contro il Covid 19. Nel video un estratto della conversazione.
“E’ stato un anno difficile. Sono riuscito a tornare a Rimini per una settimana, ho visto la famiglia. Ci voleva perché qui la situazione è stata gestita in modo diverso, l’hanno presa più blandamente e quindi durante l’estate si sono trascinate le misure di prevenzione che in Italia siamo riusciti ad ammorbidire”, racconta Giacomo. “Dobbiamo renderci conto che non è il virus che controlla noi, siamo noi con i nostri comportamenti che controlliamo il virus. Quest’estate la situazione è migliorata perché abbiamo avuto dei comportamenti adeguati. In estate è più facile perché si sta molto all’aperto. Con il virus in circolo si può vivere non normalmente ma quasi”.
I casi “sono aumentati ma possiamo controllarli con i nostri comportamenti. Facciamolo perché questo vuol dire che potremo avere scuole, luoghi di culto, palestre e negozi aperti: se stiamo attenti non ci sarà bisogno di introdurre norme più severe”, invita Gorini.
“Queste parole devono penetrare dentro un’abitudine. Diciamolo forte: né i medici né i sindaci vogliono chiudere, nessuno vuole delle misure drastiche. Per evitarle dobbiamo provare a controllare noi il virus. Se riusciamo a farlo per questi mesi, poi ci aiuterà la scienza…cosa puoi dirci a questo proposito?”, chiede il sindaco Gnassi.
“Stiamo lavorando adesso dipende tutto da come ci comportiamo. Ancora non sapremo quando avremo il vaccino. Con l’aumento della diffusione del virus, come sta accadendo in Inghilterra, la sperimentazione sul vaccino va più veloce e allora forse avremo delle risposte utili anche entro due mesi. Altrimenti ci potrebbe volere di più”, spiega Gorini.
Aggiornamento coronavirus, + 116 a Rimini. Nessun nuovo ingresso in terapia intensiva
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 44.365 casi di positività, 888 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.978 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore (dato fissato alle 12 di oggi). Dei nuovi positivi, sono 472 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente 182 persone (tra i nuovi positivi) erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 278 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,8 anni.
Sui 472 asintomatici, 134 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 46 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 1per screening sierologico, 4 con i test pre-ricovero. Per 287 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La provincia con più contagi è quella di Bologna (164), a seguire Reggio Emilia (130), Piacenza (118), Rimini (116), Modena (89), Ravenna (62), Parma (54), Ferrara (55), il territorio di Forlì (43), quello di Imola (35) e l’area di Cesena (22).
I tamponi effettuati sono stati 15.978, per un totale di 1.449.195. A questi si aggiungono anche 2.855 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 12.514 (851 in più di quelli registrati ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 11.771 (+830 rispetto a ieri), il 94,1% dei casi attivi). Purtroppo, si registrano 10 nuovi decessi: 6 a Modena (tre uomini rispettivamente di 98, 87 e 76 anni e tre donne, di cui due di 81 anni e una di 85 anni), 2 a Ferrara (entrambe donne di 96 e 87 anni), 1 a Piacenza (una donna di 100 anni) e 1 a Bologna (un uomo di 90 anni).
Per il secondo giorno consecutivo, non crescono i pazienti in terapia intensiva, che rimangono 86 in tutto il territorio regionale, mentre sono 657 (+21 da ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid. Sul territorio, le 86 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 7 a Piacenza (invariato rispetto ieri), 8 a Parma (invariato rispetto a ieri), 3 a Reggio Emilia (invariato rispetto a ieri), 8 a Modena (invariato rispetto a ieri ), 40 a Bologna (1 in più di ieri), 2 a Imola (invariato rispetto a ieri), 5 a Ferrara (1 in meno rispetto a ieri), 2 a Ravenna (invariato rispetto a ieri), 4 a Forlì (invariato rispetto a ieri), 2 a Cesena (numero invariato rispetto a ieri) e 6 a Rimini (invariato rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite salgono a 27.304 (+27 rispetto a ieri).
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.960 a Piacenza (+118, di cui 22 sintomatici), 5041 a Parma (+54, di cui 41 sintomatici), 6.899 a Reggio Emilia (+130, di cui 40 sintomatici), 6108 a Modena (+89, di cui 38 sintomatici), 8.244 a Bologna (+164, di cui 77 sintomatici), 796 casi a Imola (+35, di cui 25 sintomatici), 2.076 a Ferrara (+55, di cui 17 sintomatici); 2.259 a Ravenna (+62, di cui 31 sintomatici), 1.948 a Forlì (+43, di cui 34 sintomatici), 1.474 a Cesena (+22, di cui 20 sintomatici) e 3.560 a Rimini (+116, di cui 71 sintomatici).