(Rimini) Cresce ancora il numero di persone che potranno accedere ai test sierologici rapidi e gratuiti nelle farmacie voluti dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della grande campagna di screening epidemiologico rivolto agli studenti e ai loro familiari. Anche i nonni non conviventi, vale a dire i nonni che, nell’ambito dell’organizzazione famigliare, mettono il proprio tempo a disposizione in maniera continuativa per collaborare all’accudimento dei nipoti pur non convivendo con loro, hanno diritto ad effettuare i controlli che permettono di determinare la presenza di anticorpi per il Covid-19. L’assessorato alle Politiche per la salute ha chiesto alle associazioni di categoria delle farmacie convenzionate di rivedere l’accordo sullo svolgimento dei test, siglato a inizio mese e che ha permesso la partenza della campagna il 19 ottobre, per includere anche le nonne e i nonni tra i beneficiari: da una parte perché è conclamato che in numerose famiglie i nonni trascorrano molto tempo con i loro nipoti che ancora frequentano la scuola, permettendo in maniera decisiva ai genitori di conciliare al meglio i ritmi vita-lavoro, dall’altra perché gli anziani sono indubbiamente la fascia di popolazione più a rischio e più fragile nei confronti del Coronavirus.

Questa modifica va inoltre a recepire una risoluzione già approvata il 20 ottobre dalla commissione Politiche per la salute dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, che impegnava appunto la Giunta a estendere il test sierologico anche ai nonni non conviventi, tra le varie figure. Non solo, perché in occasione della revisione dell’accordo con le farmacie per includere i nonni non conviventi, dall’assessorato regionale alla Sanità arriva anche un altro importante chiarimento sull’interpretazione del target della campagna di screening: l’effettuazione dei test diagnostici rapidi per la ricerca degli anticorpi anti SARS-CoV-2 deve essere fruibile anche per i genitori non conviventi degli alunni/studenti da 0 a 18 anni e maggiorenni che frequentano la scuola secondaria superiore - quindi i genitori non conviventi con i figli in caso di divorzio, separazione o altre situazioni che determinino l’assenza di un genitore dal contesto della convivenza - perché la genitorialità prescinde dalla convivenza con i figli.

“Questa campagna, la più grande mai avviata in Italia per mappare e circoscrivere il Coronavirus, vuole avere la massima efficacia possibile, perché è solo individuando quanti più asintomatici possibile che possiamo contenere il virus nell’attesa del vaccino- dichiara Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la salute-. Ringrazio quindi ancora una volta tutte le farmacie convenzionate per aver acconsentito immediatamente a estendere ulteriormente i destinatari di questo screening epidemiologico: le nonne e i nonni sono figure chiave nella gestione dei bambini e ragazzi anche quando non convivono con loro, e allo stesso tempo sono tra le figure più fragili dal punto di vista sanitario. Non possiamo permetterci che il loro fondamentale supporto alle famiglie finisca per metterli a rischio. Così come – conclude Donini- era altrettanto indispensabile fugare ogni dubbio sul fatto che anche i genitori non conviventi possano effettuare il test: si è trattato di un’interpretazione troppo restrittiva, che non era nella volontà di nessuno applicare. Naturalmente, infatti, fa parte del buon senso quanto del diritto non far dipendere la genitorialità dalla convivenza”.

Il test, modalità e target. Possono partecipare alla campagna di screening ed effettuare quindi il test sierologico rapido, gratuito e volontario tutti i bambini e ragazzi da 0 ai 18 anni e i maggiorenni che frequentano la scuola secondaria superiore, con i loro genitori, fratelli e sorelle, i nonni anche se non conviventi e gli altri familiari conviventi. La Regione ha poi voluto includere anche un’altra fascia importante della popolazione in un territorio storicamente attrattivo dal punto di vista accademico per la presenza di molti e affermati Atenei: l’indagine epidemiologica si rivolge infatti anche gli universitari che hanno il medico di medicina generale in Emilia-Romagna. Per effettuare il test è sufficiente prendere appuntamento con il farmacista, consultando l’elenco degli aderenti sul sito https://salute.regione.emilia-romagna.it/sierologico-farmacie, che viene costantemente aggiornato: sono già oltre 800 le farmacie aderenti da Piacenza a Rimini, e il numero è destinato a salire anche perché è possibile effettuare il test fino a giugno 2021.

In caso di minori, un genitore o tutore deve dare il proprio consenso ed essere presente al momento del controllo, che avverrà sempre nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, dall’uso obbligatorio e corretto della mascherina all’igienizzazione delle mani all’ingresso, dal controllo della temperatura corporea al distanziamento. Per gli adulti, è sufficiente compilare una autocertificazione che attesti il proprio stato di avente diritto al test. Il farmacista registrerà sul Portale regionale delle Farmacie i dati della persona che si sottopone al test; in caso di positività, il cittadino sarà contattato dai Servizi di santità pubblica dell’Azienda sanitaria di assistenza per eseguire il tampone nasofaringeo.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 43.477 casi di positività, 889 in più rispetto a ieri, su un totale ancora molto alto di 16.179 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Dei nuovi positivi, sono 486 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente 224 persone (tra i nuovi positivi) erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 304 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,2 anni.

Sui 486 asintomatici, 176 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 23 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 5 per screening sierologico, 14 con i test pre-ricovero. Per 268 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La provincia con più contagi è quella di Bologna (235), a seguire Reggio Emilia (114), Rimini (86), Modena (84), Parma (76), Piacenza (75), Ferrara (57), Ravenna (52), l’area di Cesena (43), il territorio di Forlì (36) e quello di Imola (31).

I tamponi effettuati sono stati 16.179, per un totale di 1.433.217. A questi si aggiungono anche 2.053 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 11.663 (863 in più di quelli registrati ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 10.941 (+823 rispetto a ieri), il 93,8% dei casi attivi. Purtroppo, si registrano 6 nuovi decessi: 3 a Bologna (3 uomini di 93, 81 e 66 anni), 2 a Parma (entrambi uomini di 95 e 85 anni) e 1 Piacenza (1 donna di 93 anni).

Non crescono i pazienti in terapia intensiva, che rimangono 86,mentre sono 636 (+40 da ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid. Sul territorio, le 86 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 7 a Piacenza (+1 rispetto ieri), 8 a Parma (invariatorispetto a ieri), 3 a Reggio Emilia (invariato rispetto a ieri), 8 a Modena (-2 rispetto a ieri ), 39 a Bologna (1 in più di ieri), 2 a Imola (invariato rispetto a ieri), 5 a Ferrara (+2 rispetto a ieri), 2 a Ravenna (-2 rispetto a ieri), 4 a Forlì (+1 rispetto a ieri), 2 a Cesena (numero invariato rispetto a ieri) e 6 a Rimini (-1 rispetto ieri). Le persone complessivamente guarite salgono a 27.277 (+20 rispetto a ieri).

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.842 a Piacenza (+75, di cui 30 sintomatici), 4.987 a Parma (+76, di cui 55 sintomatici), 6.769  a Reggio Emilia (+114, di cui 36 sintomatici), 6019 a Modena (+84, di cui 34 sintomatici), 8.080 a Bologna (+235, di cui 74 sintomatici), 761 casi a Imola (+31, di cui 17 sintomatici), 2.021 a Ferrara (+57, di cui 33 sintomatici); 2.197 a Ravenna (+52, di cui 22 sintomatici), 1.905 a Forlì (+36,di cui 28 sintomatici), 1.452 a Cesena (+43, di cui 36 sintomatici) e 3.444 a Rimini (+86, di cui 38 sintomatici).

Giovedì, 22 Ottobre 2020 16:16

Moria vongole, 400mila euro per i pescatori

(Rimini) L’assenza di ossigeno nei fondali marini, nei tratti dell’Adriatico tra Cesenatico e Ravenna, Rimini e Porto Garibaldi, è la principale causa della moria delle vongole, un fenomeno straordinario che tra il 20 settembre e il 2 ottobre scorsi, ha bloccato la pesca e l’allevamento del comparto, con gravi ricadute economiche e sociali per centinaia di lavoratori. Dopo la lettera dell’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Alessio Mammi alla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova per chiedere l’attivazione del fondo di solidarietà nazionale, la Regione si attiva direttamente a favore dei pescatori proponendo una nuova norma, nella prossima legge di bilancio. Si tratta di un intervento straordinario che stanzia 400mila euro di aiuti a favore delle imprese emiliano-romagnole dedite alla pesca delle vongole (Chamelea gallina) nel comparto di Ravenna e Riminie alle imprese acquicole per l'allevamento delle vongole veraci (Tapes spp) operanti nelle aree dei canali di Comacchio.

“Sono molto soddisfatto, perché questa norma che intendiamo proporre rappresenta un passo importante e concreto per sostenere i nostri pescatori- commenta Mammi-. Non possiamo permetterci di aspettare: diverse decine di lavoratori a causa di questo fenomeno non stanno più lavorando, oltre al fatto che l’allevamento e la pesca delle vongole sono settori strategici per l’economia regionale. Ora aspettiamo risposte dal ministero, se arriveranno anche le risorse nazionali potremo uscire insieme da questa grave situazione. C’è bisogno inoltre di continuare a investire nella ricerca scientifica per studiare le cause del fenomeno e trovare insieme a tecnici ed esperti soluzioni che ci aiutino a gestire le criticità generate dall’anossia”. L'entità, i criteri e le modalità di erogazione degli indennizzi, saranno definiti in seguito all’approvazione della legge, che conterrà la norma.

Giovedì, 22 Ottobre 2020 16:14

Fiera, torna Ecomondo (in presenza)

(Rimini) Il countdown è avviato. Ecomondo e Key Energy tornano alla fiera di Rimini dal 3 al 6 novembre prossimi. l numeri confermano la forza dell'appuntamento di Italian Exhibition Group (IEG), irrinunciabile per tutto il mondo dell'economia circolare e dell'energia rinnovabile: 750 aziende, 40 start-up, 140 incontri e workshop. Per l'occasione saranno aperti tutti e tre gli ingressi ed attivata la stazione ferroviaria.
Ecomondo, giunta alla 24esima edizione, si concentrerà su quattro aree (rifiuti e risorse, bioeconomia circolare, bonifica e rischio idrogeologico, acqua) e due progetti speciali (piattaforma bio-metano e start-up & scale-up). Key Energy, alla 14esima edizione, posizionata all'ingresso Est, avrà tre focus (solar & storage, energy efficiency, wind) e darà ampio spazio al progetto della Città Sostenibile, con particolare attenzione a mobilità, digitalizzazione e illuminazione pubblica. Infine, riflettori sull'innovazione, con una vetrina dedicata.
 
Quello di IEG sarà dunque il primo appuntamento di settore a svolgersi dal vivo quest'anno a livello internazionale, con un ricco palinsesto di contenuti tecnico-scientifici per offrire risposte sulla normativa e uno spazio di confronto e di incontro su un settore, quello dell'economia circolare, che è al centro del dibattito politico, economico e sociale del nostro paese e in Europa. Nelle quattro giornate di fiera si tracceranno le linee guida dei progetti nazionali per i fondi europei del Recovery Plan, in larga parte destinati al settore della sostenibilità, tema cruciale per lo sviluppo dei prossimi anni.  Grande attesa anche per gli Stati generali della green Economy, promossi dal Consiglio Nazionale in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e con il patrocinio della Commissione Europea.
 
Ecomondo e Key Energy si svolgeranno in tutta sicurezza grazie al protocollo #Safebusiness by IEG, all'accreditamento GBAC STAR per quanto riguarda la mitigazione del rischio e la sicurezza di espositori e visitatori e il prolungamento dell'orario di apertura del quartiere fieristico, dalle 9 sino alle 19, elementi con i quali IEG rinforzerà le community di riferimento.

Giovedì, 22 Ottobre 2020 15:24

Erbetta risponde a Rete civica

(Rimini) Tirato in ballo dal sindaco di Coriano nel corso della presentazione della compagine politica Rete civica, il consigliere comunale di Rinascita civica Mario Erbetta precisa che "i nostri programmi sono incompatibili: noi proponiamo la terza via (ne con la destra né con la sinistra) e loro sono una lista civica del centrodestra. Conosco bene il loro progetto e non lo condivido. Noi siamo una lista civica che da due anni lotta con indipendenza senza Padrini e senza Padroni. Io non ho mai avuto tessere di partito mentre chi prova a screditarmi con il sorriso si. Diffido dalle liste civiche civetta che nascono a ridosso delle elezioni regionali. Rinascita civica viene da lontano ed e' un progetto che guarda lontano oltre il Comune di Rimini e le elezioni di Santarcangelo ne sono la prova. La nostra lista ha come progetto un grande centro autonomista che aggreghi socialisti, socialdemocratici, popolari, verdi, repubblicani, liberali e tutti coloro che non si ritrovano nell'immobilismo del PD e nel populismo della destra. Un progetto civico con un'ideologia semplice pane e lavoro per tutti. Pochi fronzoli e politica su meriti e bisogni. E' ora di cambiare". 

(Rimini) Oggetto dell’interrogazione al sindaco del consigliere comunale Davide Frisoni, in consiglio comunale questa sera, sarà la Celletta di Sant’Antonio di Piazza Tre Martiri, “un monumento che ricorda il luogo in cui avvenne il “miracolo della mula”, uno dei miracoli più conosciuti della storia di Sant’Antonio da Padova, insieme a quello della predicazione ai pesci, al quale è dedicata la Festa del Ponte dei Miracoli organizzata dalla associazione omonima. La storia di questo monumento è di lunga data e non senza momenti drammatici dovuti a eventi naturali e in ultimo al passaggio del fronte dal quale ne uscì quasi indenne per la cura che i cittadini ebbero nel proteggerlo. Ma ancor più danno lo sta facendo il nostro disinteresse attuale”.

Racconta Frisoni di essere “venuto ultimamente a conoscenza che il proprietario di questo “monumento religioso” è il Comune di Rimini. Non so quali siano le circostanze per le quali questa celletta sia entrata a far parte del patrimonio comunale, ma sicuramente all’epoca non si sarebbe immaginato questa totale incuria che tristemente la contraddistingue. Da anni associazioni e privati chiedono di mettere mano al restauro, offrendosi anche come interlocutori e propositori per un intervento. Questa presenta molte problematiche dal punto di vista strutturale e decorativa. Le pietre utilizzate nell’ultimo restauro dopo un terremoto, sono di origine sammarinese che notoriamente oggi sappiamo essere molto friabile. In effetti, ed è sotto gli occhi di tutti, quel restauro rappresenta la parte più consumata del monumento, che ne sta mettendo in pericolo la struttura”.

Questo fa parte del “patrimonio edilizio” e storico della città e “non ci sono economie per poterlo mantenere e manutenerlo, come accade per tanti altri immobili di proprietà del Comune. Il centro storico non può perdere anche questo pezzo unico di storia per un totale disinteresse. La preoccupazione è enorme vista la facilità con cui il patrimonio viene dimenticato e abbandonato a se stesso. In un dialogo con la Soprintendenza fatto un mese fa, ho già concordato quale dovrà essere l’iter necessario. Indagini scientifiche, valutazione sui materiali costruttivi e tipo di intervento di restauro. Sarà utile anche la messa in sicurezza degli arredi interni così come occorrerà fare indagini sulle pareti per verificare la presenza di possibili affreschi. Il consolidamento della struttura e del bellissimo portale in bronzo e la realizzazione di un impianto elettrico interno a norma e una nuova illuminazione esterna più adeguata all’importanza del monumento e dell’evento che lo ha generato”.

Intanto Frisoni chiede se il monumento sia in vendita, quanto varrebbe e quanto costerebbe restaurarlo. “Se si evidenziasse la possibilità di acquisto e/o di restauro, propongo di valutare la possibilità di una raccolta fondi cittadina di cui mi farei promotore per la restituzione nelle mani sicuramente più attente dei Frati Minimi dei Paolotti”.

Giovedì, 22 Ottobre 2020 15:11

Verucchio, Mecozzi registra alla Rocca

(Rimini) Cinque giorni alla corte dei Malatesta per Federico Mecozzi, tornato a casa per una full immersion di lavoro preparatorio a un secondo album da compositore dai tempi (come tutto) condizionati dalla pandemia da Coronavirus. Il giovane musicista cresciuto all’ombra della Rocca Malatestiana e insignito nel 2019 con il primo ‘Trono’ quale verucchiese dell’anno ha chiesto e ottenuto dall’amministrazione comunale il Salone delle Feste del Castello (con la collaborazione della Pro loco che lo gestisce) e da lunedì è impegnato nelle registrazione dei nuovi brani scritti proprio in questi mesi di quarantena.

“Un paio di anni fa, in occasione di un evento organizzato dalla Brigata del Diavolo avevamo fatto una piccola anteprima, un concerto con qualche brano del primo album che sarebbe uscito di lì a poco e nel sound check del giorno precedente ci eravamo accorti dell’incredibile acustica di questo spazio meraviglioso. E’ un ambiente molto grande, con un riverbero naturale affascinante e il produttore e fonico Cristian Bonato ne era rimasto stupefatto. Al di là dell’aspetto affettivo che riveste per me (ricordo tante serate dei Festival diretti da Ludovico Einaudi su in Rocca in uno spazio che si presta molto a eventi di quel tipo), c’è anche questa componente tecnica che lo caratterizza e ci è venuto quindi naturale chiedere di poterlo utilizzare per qualche giorno al posto del canonico studio di registrazione. Lavorare qui è unico e ringraziamo di cuore per questa grande opportunità” rivela lo stesso Mecozzi.

Violinista che da lunedì “ha accolto” al castello diversi colleghi per le nuove tracce in lavorazione: «Oltre a quelle da solista abbiamo registrato le percussioni con Tommy Graziani, il Bouzouki con Massimo Marquez, il violoncello con Anselmo Pelliccioni e Veronica Conti e il corno con Massimo Mondaini, verucchiese e docente al Conservatorio di Ferrara che è stato a sua volta molto contento di questa occasione nel suo paese. Ci resteremo fino a venerdì 23 ottobre”.

“E’ un onore e un piacere per noi metterci a disposizione di Federico, un figlio di Verucchio che con la sua arte dona lustro a tutta la comunità. Qui è cresciuto anche professionalmente, è esploso e anche ora che calca palcoscenici internazionali prestigiosi mostra sempre grandissima disponibilità a ogni nostro appello. E’ stato naturale tributarlo con il primo ‘Trono’ assegnato da questa amministrazione e le nostre porte sono e saranno sempre aperte per ogni esigenza artistica“ commenta la sindaca Stefania Sabba.

Giovedì, 22 Ottobre 2020 15:06

Misano, Cacciari per una nuova politica

(Rimini) Lectio intensa e di spessore quella che ha tenuto Massimo Cacciari all' Astra presentando il suo ultimo libro: Il lavoro del lo spirito. Teatro per l'occasione tutto esaurito e diretta you tube seguitissina. "Il mondo – ci dice Cacciari – è uno, ma composto di energie che si contraddicono e si combattono in una sorta di dialettica hegeliana. Oggi il mondo non è più il "kosmos" classico, né il "saecolum"cristiano; da Copernico in avanti anche il pensiero filosofico dell'Occidente è diventato un pensiero scientifico, in una sorta di rivoluzione permanente, in cui ogni stato è in potenza il superamento di sé stesso".

Per gran parte della storia "economia e politica hanno mantenuto un equilibrio nella distribuzione dei poteri. Tale equilibrio ha retto per secoli, ma è entrato in crisi con l'avvento del processo di globalizzazione e con l'ascesa di un capitalismo che è tutto finanziario. Questo capitalismo vede oggi nello Stato un impedimento e nel politico un orpello. Il tempo dell'Economico e della Tecnica non si conciliano con lo spazio della rappresentanza politica, facendo emergere enormi contraddizioni. Proprio queste tensioni, proprio il ridursi sempre più della capacità e della possibilità del Politico di dare risposte e soluzioni, costituiscono il terreno fertile per le componenti demagogico-plebiscitarie. Cacciari ipotizza che il sovranismo rappresenti in qualche modo una dimensione del capitalismo medesimo, come una maschera utile a contenere le spinte avverse.  Il filosofo richiama l'attenzione sul ruolo e sul valore della politica, spronando i diversi attori ad un sussulto di dignità affinché il politico possa essere in grado di contrapporsi dialetticamente con il potere economico, di essere interlocutore dei potenti del mondo. La conclusione di Cacciari, allora, è che se la democrazia sarà la scena del conflitto tra i valori dei politici demagoghi, con una concezione dell'istituto democratico basata su una sorta di divinazione del rapporto con i cittadini, la politica si tradurrà esclusivamente nella volontà di potenza del politico, che si arrogherà il diritto di decidere senza avere la conoscenza della realtà, senza tener alcun conto delle conseguenze del suo stesso agire. La lezione weberiana deve essere, quindi, attualizzata e fatta propria dal Politico, nell'immanenza di conoscere ed essere altamente competente, per confrontarsi e scontrarsi con scienza ed economia, all'interno di una democratica tensione della società, senza essere costretti nella "gabbia d'acciaio" capitalistica".

Giovedì, 22 Ottobre 2020 15:02

Cittadella dello sport, bando deserto

(Rimini) Non si sono registrate offerte a chiusura del bando per l'individuazione dell'affidatario della  concessione di progettazione, costruzione e gestione (finanza di progetto) per il completamento del centro sportivo per il gioco del calcio nell’area Ghigi, riascuisito dal Comune di Rimini dopo il fallimento del precedente gestore privato. Il bando prevedeva per il privato l’onere della progettazione definitiva ed esecutiva, della realizzazione delle opere e della loro gestione, a fronte di una garanzia di entrate stimate in 2 milioni di euro legate ai proventi dell'impianto fotovoltaico di cui è dotato il centro. “Uno sforzo importante – sottolinea l’assessore allo Sport e al Bilancio Gian Luca Brasini – ma che evidentemente non è bastato per stimolare in una fase critica per gli investimenti, dovuta alle incertezze causate dal Covid, la partecipazione dei privati per un bando che mira alla realizzazione di un impianto dedicato al calcio che non è un semplice impianto di quartiere, ma una struttura per far crescere un settore giovanile di alto livello e con grandi potenzialità e attrattività per il turismo sportivo. E’ evidente che la crisi legata alla pandemia ha stravolto le carte in tavola e che nel giro di pochi mesi le condizioni socioeconomiche sono decisamente cambiate. E non si può non tenere conto delle vicende della principale società di calcio della città, che poteva rientrare tra i privati potenzialmente interessati a dare corpo ad un progetto pensato proprio per fornire spazi e opportunità per irrobustire il settore giovanile. Al netto di questo nuovo scenario, adesso proveremo una ulteriore strada, sulla base del contesto attuale: l’intenzione dell’Amministrazione è quella di riproporre il bando, con l’ente che si assumerà l’onere della realizzazione dei lavori e lasciandone al privato il completamento e la gestione. Tentiamo in questo modo di agevolare la partecipazione di gruppi e società interessati, sperando che quando il bando sarà pronto anche la situazione emergenziale stia rientrando e che possano esserci prospettive più rosee”.

La vicenda dell’ex Area Ghigi. La vicenda nacque nel 2010 quando il Comune stipulò un contratto con la società Football Village Rimini concedendo la progettazione e la realizzazione di un centro sportivo per il calcio nell’Area Ghigi, dotato di sette campi, spogliatoi, servizi e parcheggio. La Football Village, dopo aver eseguito solo in parte le opere oggetto di contratto, a causa di problemi di natura economica interruppe i lavori abbandonando il cantiere e fu dichiarata fallita nel maggio del 2016. Rientrata nella piena disponibilità delle aree al termine di un complesso percorso amministrativo e giuridico solo nel 2019, l’Amministrazione ha deciso di procedere ad un nuovo appalto, con affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, della realizzazione delle opere e della loro gestione, ponendo a base di gara il progetto di fattibilità tecnica ed economica approvato dalla Giunta nel gennaio scorso.

Un progetto che prevede il completamento delle opere già eseguite dalla Football Village Rimini, con l'aggiunta di ulteriori interventi che serviranno ad offrire agli sportivi un centro capace di rispondere alle esigenze degli utenti. Il centro sarà quindi composto da un campo da calcio a 11 giocatori in erba naturale, tre campi a 11 in erba artificiale omologabile LND, due campi da calcio a 8 in erba artificiale e un campo a 5 in erba artificiale. A supporto delle attività sui sette campi è presente un fabbricato destinato a spogliatoi che sarà sottoposto a ristrutturazione e sarà completato con un secondo comparto per spogliatoi dotati di servizi e docce. E’ prevista l’infermeria, la palestra, un punto per la ristorazione, negozi di articoli sportivi, uffici e reception, sala conferenze. Due i parcheggi a progetto, di cui uno dotato di un importante impianto fotovoltaico già installato, due tribune, camminamenti e aree a verde e una pista dedicata al podismo. Alcuni degli interventi dovranno essere realizzati ex novo, altri invece sono già stati parzialmente realizzati, ma necessitano di essere completati, ristrutturati o adeguati alle nuove normative dei fabbricati e campi da calcio.

Giovedì, 22 Ottobre 2020 12:54

Ritardi tamponi, la Cgil scrive alla Asl

(Rimini) “Da più parti ci arrivano richieste di aiuto di tale personale in quanto con la recrudescenza del virus e la necessità di effettuare screening a tappeto, il numero delle prestazioni e il tempo orario di utilizzo di tale personale ha raggiunto oramai incrementi esponenziali, con personale provato e senza il necessario tempo di riposo da dedicare al recupero psicofisico”. La segnalazioni arriva dalla Cgil a un giorno di distanza dalle scuse della Asl per i ritardi sui tamponi.

“E' giunta la fase in cui si debba necessariamente incrementare la risposta a tale problema, istituendo altri punti tampone, capillarizzando l’esecuzione dei tamponi con l'istituzione ad esempio dei drive pedonali, aumentando le risorse disponibili in termini di operatori e mezzi per i drive tuttora esistenti”, spiegano dalla Cgil con l’augurio “che si possa intraprendere una fase interlocutoria sui territori anche con le Istituzioni in modo che Comuni e Sindaci possano mettere in campo spazi, competenze e risorse per ovviare a questa carenza, costruendo assieme un percorso strutturato che tenga conto delle necessità di cura e sorveglianza sulla popolazione e al contempo fornisca risorse in più agli operatori ormai stremati”.

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