Flash-mob delle palestre: "fateci lavorare"
(Rimini) "Ci sentiamo profondamente presi in giro dall'atteggiamento del presidente del Consiglio. Ha mandato i controlli e questi hanno ribadito che le palestre al 98% sono in regola", ha detto Guido Bruscia, titolare di una palestra che nel flash-mob di questa mattina presso il parco XXV Aprile a Rimini ha arringato la folla con il megafono. 'Lo sport è vita, no al nuovo dpcm', 'sport uguale salute' era scritto negli striscioni. All'appuntamento si sono presentati circa in duecento lavoratori del settore fitness. Tra i presenti c'era anche una ragazza di 28 anni, India Bonvento, che a fine febbraio ha costituito una società sportiva. L'apertura del suo centro a Santarcangelo di Romagna è stato posticipato causa Covid al 5 ottobre scorso. Tempo tre settimane ed era già ora di chiudere. "Siamo nati col Covid e ci siamo strutturati così", in base alle norme anti-Covid, spiega. "Abbiamo richiesto i controlli ma non sono arrivati. Speravamo che con i controlli, vedendo che eravamo in regola, ci fosse stata la possibilità di rimanere aperti". Chiudere per lei che ha investito proprio quest'anno nell'apertura di una palestra "è un disastro - confessa -, l'inizio è tutto un investimento senza guadagni. Abbiamo collaboratori sportivi e dipendenti da pagare". Anche Giulia Olivi, giovane personal trainer, non sta lavorando. "Sto facendo delle schede di allenamento per le mie clienti a casa", però tutto gratis, "nessun guadagno sia dai miei clienti che dai clienti della palestra" per cui lavora (Ansa).
Misano, potenziato il servizio ferroviario
(Rimini) Due importanti fermate potenzieranno il servizio ferroviario a Misano Adriatico. A partire da mercoledì 4 novembre e per tutta la durata dei lavori che causano l'interruzione del servizio tra Rimini e Viserba (termine previsto il 24 gennaio), a Misano Adriatico fermeranno i treni regionali veloci delle 8:17, proveniente da Bologna, e delle 12:42, proveniente da Ancona. "Si tratta – spiega il sindaco di Misano Adriatico Fabrizio Piccioni – di un miglioramento significativo. Ad oggi, da Rimini verso Pesaro, al mattino ci sono solo due treni che fermano a Misano, uno alle 7:00 e uno alle 7:20 e poi nulla fino alle 13:00 passate. Ora si aggiunge la fermata delle 8:17, utile per gli studenti e i lavoratori che devono recarsi a Pesaro. Da Ancona, in direzione Rimini, si aggiunge invece la fermata delle 12:42, utile per chi deve rientrare. In tal modo si pone rimedio ai collegamenti saltati a causa dei lavori di Viserba, ma dovremo continuare a lavorare per garantire collegamenti più frequenti anche una volta ultimato l'intervento, per un servizio di trasporto che sia utile alla collettività".
Trc, Riccione uscirà da Pmr
(Rimini) Il Comune di Riccione impugnerà il bilancio, non pagherà la quota parte dei costi e nuovi debiti del Trc (2.371.828 euro) e uscirà da PMR. Questa in sintesi la posizione del Comune di Riccione che l'assessore al Bilancio, Luigi Santi, esplicita in una nota in vista dell'assemblea dei soci della società proprietaria delle reti e dei beni strumentali del Trasporto Pubblico Locale, PMR. "Era il 16 ottobre di un anno fa quando, presso la sede di PMR, il Comune di Riccione espresse un voto assolutamente negativo sulla sperimentazione del TRC a partire da novembre 2019, avvertendo gli altri Comuni sugli ingenti costi a carico di tutta la comunità. In particolare si prevedeva un corrispettivo complessivo di circa 1 milione di euro da ripartire tra provincia, comuni e Regione. Alle nostre sollecitazioni il presidente di PMR ed il rappresentante del Comune di Rimini intervennero per tranquillizzare tutti gli enti soci annunciando un grande successo dell'infrastruttura, con guadagni per i Comuni soci. E invece ci sono ancora una volta da annotare perdite e a quasi un anno dall'inaugurazione i numeri sono impietosi. Dei 20 mila passeggeri stimati, come da programma di esercizio approvato dal CIPE, il TRC ha avuto mille passeggeri in inverno e una media di 1600 in estate, mentre la linea 11 in alcuni periodi raddoppia il numero degli utenti. E' evidente ancora una volta che la linea che passa al mare va potenziata perché è la via maestra per collegare i Comuni della costa, come abbiamo sempre sostenuto. All'assemblea di domani di PMR verrà sottoposto ai Comuni soci un bilancio di previsione per il 2021 che contiene oltre 1 milione di costi a carico degli enti soci per il proseguimento del servizio TRC. Un milione per oneri di gestione del mezzo. Quindi il contributo consortile che si chiede ai soci è di quasi due milioni e 400 mila euro di cui un milione solo per il TRC, che doveva essere un affare e invece è un pozzo senza fine, inutile per i cittadini e i turisti che continuano a prendere la linea 11. Noi l'avevamo detto subito, la linea di costa è ciò che serve. In coerenza il Comune di Riccione voterà contro il bilancio PMR".
Dpcm, Confartigianato: non si chiama lockdown, ma lo è. Cupioli: non arrendiamoci e restiamo uniti
(Rimini) "Purtroppo ci risiamo. La seconda ondata provocata dal nuovo dpcm, con le restrizioni ritenute utili a contrastare il contagio che sale e la connessa emergenza sanitaria, di fatto ci mette in una condizione di nuovo lockdown". Lo sottolinea Davide Cupioli della Confartigianato. "Le scelte operate porteranno tante aziende alla condizione di stallo operativo. Non è valso a nulla, per noi piccole e medie imprese, mostrare un atteggiamento di collaborazione e assecondare le richieste di adeguarci con dispositivi, sanificazioni, disciplina nella gestione dei clienti e tanto altro. Mentre noi facevamo enormi sacrifici, chi doveva agire sul fronte della sanità, scuola e trasporti, s’è preso una vacanza".
Continua Cupioli, "a noi hanno detto che se queste regole le avessimo osservate avremmo garantito la sicurezza dei clienti e la nostra. Abbiamo generalmente ubbidito, abbiamo perso fatturato e reso instabile la condizione dei nostri dipendenti e la nostra, ma abbiamo resistito. Questo secondo lockdown, perché nella realtà di questo si tratta per moltissime imprese, introduce un altro argomento che è quello della fragilità psicologica che coglie persone stremate dalla rincorsa ai dpcm, dall’instabilità delle loro imprese e dall’incertezza sul possibile futuro. Qualcosa per cui hanno speso la vita. Questa seconda ondata è devastante per il morale di chi in questi mesi ha già sofferto abbondantemente".
Per questo Cupioli rivolge "un appello, che per una volta non mira soltanto al sostegno economico, alla rivendicazione di un contributo vero e tempestivo. Tutte richieste che restano sul tavolo. Voglio dire a tutte le imprese artigiane di ogni settore che sono la spina dorsale dell’economia di questo Paese e del nostro territorio, di non arrendersi. Voglio dire agli imprenditori di attaccarsi con forza ai valori generati dai sacrifici fatti in tutta la vita, in moltissimi casi anche da quelli fatti dai nostri genitori prima di noi. Dobbiamo continuare a lottare, dobbiamo aiutarci anche nelle piccole cose quotidiane. E ai concittadini, chiedo di pensare alle piccole botteghe, ai piccoli negozi. La situazione è durissima, siamo al limite del crollo".
Nel dettaglio, "non c’è bisogno di fare grandi cose, ma serve rimanere uniti, sostenerci a vicenda per vincere anche questa battaglia. Partiamo dalla prudenza, dall’indossare con scrupolo la mascherina, rispettare le distanze, igienizzare le mani. Anche questo aiuta le imprese a non incorrere nelle possibili sanzioni. Ma serve anche continuare a vivere la quotidianità, magari con orari diversi. Sono veramente convinto che ne usciremo solo se ci aiutiamo tra di noi. Dobbiamo resistere, adottare i comportamenti che aiutano a venirne fuori. Dobbiamo garantire a tutti la qualità della vita e la libertà di una vera democrazia, non solo economica ma anche politica".
Aggiornamento coronavirus, +137 positivi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 49.285 casi di positività, 1.413 in più rispetto a ieri, su un totale record di 21.401 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti passa così dal 9,5% di ieri al 6,6% di oggi. Dei nuovi contagiati, sono 772 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente, tra i nuovi positivi 314 persone erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 288 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,4 anni.
Sui 772 asintomatici, 271 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 34 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 1 per screening sierologico, 9 con i test pre-ricovero. Per 457 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La provincia con più contagi è quella di Bologna (312), a seguire Modena (293), Reggio Emilia (174), Rimini (137), Parma (107), Piacenza (102) e Ravenna (96). Poi la provincia di Ferrara (64), quindi le aree di Forlì (48), Cesena (48) e Imola (32).
I tamponi effettuati sono stati 21.401, per un totale di 1.509.935. A questi si aggiungono anche 3.087 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 17.080 (1.315 in più di quelli registrati ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 16.043 (+1.187 rispetto a ieri), il 93,9% dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 15 nuovi decessi: 6 in provincia di Bologna (4 uomini di 76, 82, 86 e 92 anni e due donne di 85 e 95 anni), 3 in provincia di Modena (2 uomini di 86 e 87 anni e una donna di 88), 2 in provincia di Parma (2 uomini di 84 e 92 anni), 2 in provincia di Ferrara (2 donne di 88 e 95 anni), 1 in provincia di Reggio Emilia (1 uomo di 85 anni) e 1 in provincia di Forlì-Cesena (1 donna di 83 anni di Cesena). Dall’inizio dell’epidemia i morti complessivi in Emilia-Romagna sono 4.759.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 103 (+10 rispetto a ieri), quelli in altri reparti Covid 934 (+118). Sul territorio, le 103 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 8 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 13 a Parma (invariato), 5 a Reggio Emilia (invariato), 11 a Modena (+5), 39 a Bologna (invariato), 3 a Imola (+1), 5 a Ferrara (invariato), 5 a Ravenna (+1), 5 a Forlì (+2), 2 a Cesena (invariato) e 7 a Rimini (invariato). Le persone complessivamente guarite salgono a 27.626 (+83 rispetto a ieri).
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 6.476 a Piacenza (+102, di cui 12 sintomatici), 5.345 a Parma (+107, di cui 74 sintomatici), 7.618 a Reggio Emilia (+174, di cui 133 sintomatici), 6.811 a Modena (+293, di cui 122 sintomatici), 9.426 a Bologna (+312, di cui 65 sintomatici), 906 casi a Imola (+32, di cui 20 sintomatici), 2.309 a Ferrara (+64, di cui 42 sintomatici); 2.557 a Ravenna (+96, di cui 50 sintomatici), 2.140 a Forlì (+48, di cui 38 sintomatici), 1.635 a Cesena (+48, di cui 37 sintomatici) e 4.062 a Rimini (+137, di cui 48 sintomatici).
Coriano sul parco eolico: provincia incapace di rappresentare il territorio
(Rimini) "Ci sono questioni che impongono la ricerca di un modello strategico condiviso.... Si impone un confronto diretto che coinvolga tutte le parti in causa, private e pubbliche...". Lo sostiene il sindaco di Coriano Mimma Spinelli (portavoce di Rete civica), a tema il parco eolico off-shore tra Rimini e Cattolica il cui progetto sta facendo tanto discutere. Agli atti, ricorda Spinelli, c'è un'interrogazione del consigliere regionale di Rete civica Marco Mastacchi (30 giugno 2020) con una richiesta di audizione all'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna alla presenza dei sindaci della costa e dell'entroterra riminese. Causa Covid19 il solo Presidente della Provincia di Rimini sarà autorizzato in aula, in qualità di rappresentante e coordinatore del territorio.
"Fin dall'inizio e in qualità di Sindaco dell'entroterra ho chiesto alla Provincia di convocare tutti i Sindaci e i rappresentanti delle categorie economiche all'incontro istituzionale dicendo che la Provincia di Rimini non può bypassare un confronto serio con il territorio con il rischio che si arrivi ad un secondo inceneritore o ad un secondo TRC." Asserisce contrariata Domenica Spinelli. "Il confronto serve serio per non rischiare di compromettere un territorio che per tutti noi, dalla costa all'entroterra, è vitale" ribadisce. "Il presidente della Provincia non è in grado di rappresentare gli interessi di tutti se non c'è stata condivisione e discussione tra tutte le parti interessate. Noi Sindaci e amministratori non possiamo essere sempre ignorati perché è sulle nostre spalle che ricadono gli effetti delle decisioni e siamo noi che possiamo garantire la buona riuscita o meno di iniziative che coinvolgono i nostri territori. In questo senso mi sento solidale con i Sindaci della costa e orgogliosa e grata di un Consigliere come Marco Mastacchi che, con un'impostazione da Sindaco, è stato l'unico che si è occupato in prima persona di questa questione, venendo sul territorio a incontrare amministratori e categorie economiche" conclude il sindaco Spinelli. L'audizione è prevista per martedì 3 novembre.
Ambulanti esonerati dalla Cosap
(Rimini) Il Comune di Rimini ha stabilito "che in base alle disposizioni di legge (legge n. 126 del 13 ottobre 2020, art. 19) è stato introdotto l'esonero del pagamento del canone Cosap fino al 15 ottobre per le occupazioni effettuate per l'esercizio del commercio su aree pubbliche (posteggi ambulanti). Poiché gli uffici avevano già provveduto ad inviare gli avvisi di pagamento del canone 2020, si invita i diretti interessati a non corrispondere la IV rata, con scadenza prevista per il 31 ottobre. Gli uffici si sono già attivati per procedere al ricalcolo dei canoni dovuti e a rimborsare i versamenti in eccedenza già effettuati".
Prefettura, le Poste sorvegliate speciali nella lotta al coronavirus
(Rimini) Riunito oggi in prefettura il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha preso le mosse dal nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri e “sono state disposte misure più rigide per elevare il livello di contrasto al diffondersi dell’emergenza sanitaria da Covid-19”, spiegano dall’ufficio governativo. “In particolare sono stati stabiliti controlli specifici non solo sul piano del rispetto delle nuove prescrizioni, quali ad esempio quelle relative alla chiusura della tipologia di locali indicata dal provvedimento governativo, ma anche sul fronte delle aree maggiormente interessate dalla possibilità di assembramento e/o di quelle potenzialmente più esposte alla commissione di azioni illegali o, comunque, illecite”.
Su richiesta del direttore generale di Poste Italiane Spa, “che ha espresso particolare preoccupazione per i possibili assembramenti all’esterno degli uffici postali nelle giornate di ritiro degli emolumenti pensionistici, sono stati, altresì, previsti servizi mirati da parte delle Forze di polizia in occasione delle richiamate circostanze. Misura questa immediatamente in adozione, che potrà sortire il duplice effetto di maggiore garanzia per la tenuta di idonei comportamenti – dal corretto impiego delle mascherine al mantenimento del distanziamento sociale – e per favorire una serena attesa correlata alla percezione di una maggiore sicurezza del luogo”.
Infine, si sono approvati progetti di video sorveglianza “redatti da alcuni Comuni del territorio provinciale, passando in tal modo ad una fase esecutiva - dopo la firma dei patti propedeutici di cui si è già dato più volte notizia – aggiungendo così un ulteriore tassello per accrescere il livello di sicurezza per le aree e le comunità interessate. A sottoscrivere oggi, aggiungendosi ai Comuni di Rimini, di Cattolica e di Morciano di Romagna che avevano già firmato, sono stati i Comuni di: Bellaria-Igea Marina, Novafeltria, Poggio Torriana, Sant’Agata Feltria, San Clemente, San Leo, Talamello e Verucchio”.
Confesercenti sull'eolico: progetto devastante
(Rimini) "Sin dall'inizio ci siamo detti contrari al progetto dell'impianto eolico offshore al largo della costa riminese e abbiamo apprezzato la presa di posizione netta e decisa del sindaco Andrea Gnassi", interviene Mirco Pari direttore Confesercenti provinciale Rimini. "Quello del "parco" eolico è un progetto insensato a partire dal nome: che parco sarebbe mai una fila di piloni e di pale che tra l'altro rischierebbero di danneggiare anche le attività della pesca? Si tratta di un progetto che non ha alcun aspetto positivo, figlio di un approccio ambientalista ormai datato che valuta solo il rapporto costi/benefici economici e non tiene in considerazione la tutela del paesaggio. Abbiamo già visto cosa è accaduto con i pannelli fotovoltaici che hanno invaso le colline e deturpato i panorami. Come ha giustamente affermato il sindaco Gnassi, ci sono altre tecnologie più avanzate e differenti soluzioni per produrre energia green".
Rimini e la sua riviera "sono luoghi del turismo, e sulla rigenerazione e riqualificazione urbana stanno investendo importanti risorse. Rimini con il nuovo waterfront rivolge lo sguardo al mare e calibra interventi straordinari proprio su quell'orizzonte marino che per il nostro territorio rappresenta la principale fonte di reddito. E' evidente l'incongruità fra un luogo del turismo attento alla qualità dell'ambiente che offre a residenti e ospiti, e un luogo di produzione dell'energia con 51 pale che devasterebbero il panorama. Progetti come gli impianti eolici offshore dovrebbero essere oggetto di un piano di coordinamento a livello regionale e nazionale. Mi sorprende inoltre che le Soprintendenze, così attente ai dettagli quando esaminano gli interventi dei nostri operatori di spiaggia, non abbiano nulla da obiettare su un progetto che rischierebbe di rovinare irrimediabilmente una parte importante della nostra identità e del nostro territorio. Vogliamo mantenere il nostro orizzonte marino una "riga lunga e blu", come diceva Tonino Guerra. Libero, limpido, e ispiratore del nostro destino".
Bellaria dice no al parco eolico
(Rimini) “Seguiamo con attenzione l’evolversi del dibattito attorno al Parco Eolico. Abbiamo sempre mantenuto una posizione rispettosa, anche nei tavoli a cui abbiamo preso parte, della voce in capitolo che spetta a quelle realtà costiere più direttamente coinvolte, per prossimità geografica, dal progetto. Ciò premesso, non ci sottraiamo al confronto in atto sul tema ed esprimiamo parere non favorevole nei confronti di un’opera in cui riteniamo le incognite e i possibili svantaggi maggiori dei benefici”, così oggi interviene il Sindaco di Bellaria Igea Marina Filippo Giorgetti.
“Non una risposta alla posizione espressa ad esempio oggi da Confindustria, le cui argomentazioni riteniamo anzi apprezzabili laddove rendono merito all’importanza degli investimenti privati, portando inoltre all’attenzione il tema annoso delle importazioni di petrolio e gas. Tuttavia, riteniamo che l’impatto del Parco Eolico sul fronte ambientale, paesaggistico e nei confronti del comparto economico, pensiamo alla pesca e a tutta la marineria, possa essere troppo pesante. Anche la vicinanza a una costa già così antropizzata e dalla così forte vocazione turistica, non depone a favore del progetto. Deve essere una priorità la tutela patrimonio più importante, sotto tanti punti di vista, di cui disponiamo: il nostro mare, la vita che lo abita e la veduta che offre a chi ci sceglie per le proprie vacanze”, sottolinea il primo cittadino.