Lunedì, 09 Novembre 2020 11:01

9 novembre

Bilancio pesante | Vertice in prefettura | Guerra nel Pd

Lunedì, 09 Novembre 2020 10:59

7 novembre

Boom di tamponi, Pievesestina in tilt | Riccione cala del 40% | Chili di "maria" in cantina

(Rimini) "Difendiamo la zona gialla. Dobbiamo farlo tutti: cittadini e istituzioni. Ma a questo punto dico, se i cittadini sono chiamati a rispettare regole che limitano la libertà, compreso il coprifuoco, (una parola che non avrei pensato di usare in un'Italia libera!) la Regione deve attivare il coordinamento del volontariato della protezione civile a sostegno di chi si ritrova in quarantena, chiuso in casa e non sa come fare. Protezione civile che deve aiutare le attività ad applicare i protocolli, che deve insomma prestare la dovuta assistenza alla popolazione. La Regione come ha esortato il ministro Speranza non deve sottovalutare", è l'appello della sindaca di Riccione Renata Tosi. 

"Senza il coordinamento regionale dei volontari della protezione civile, la stessa protezione civile istituzionale ha armi spuntate perché lo strumento operativo sul territorio sono i volontari. A livello provinciale, inoltre, auspico che venga attivato in queste fase di prevenzione, il coordinamento dei sindaci, senza il quale siamo inermi. Il Governo passate due settimane dall'ultimo Dpcm rivedrà le zone dell'emergenza. Significa che i comportamenti di oggi influiranno drasticamente sul futuro. Il mio appello quindi ai cittadini per un rispetto rigoroso delle norme: rispetto della distanza, mascherina e divieto di assembramento. Rigorosi e senza sconti saranno anche i controlli da parte delle Forze dell'Ordine e della polizia locale di Riccione sui luoghi di aggregazione. Noi, cittadini e Comune di Riccione, siamo pronti a fare la nostra parte. Se il nostro lavoro e i nostri sacrifici non basteranno, però, non potrete dare ai cittadini e alle comunità la colpa se le cose si trascineranno e produrranno nuove chiusure. E' in questo momento che le comunità di cittadini vanno aiutate, è ora il momento di prevenire e la prevenzione passa attraverso l'aiuto che si darà ai cittadini in quarantena anche ad iniziare da semplici cose come la raccolta rifiuti. Per fare un esempio banale, sono molte le segnalazioni che arrivano in questi giorni agli uffici comunali di cittadini in isolamento domiciliare ai quali non è stato spiegato che i rifiuti vanno messi nell'indifferenziata con doppio sacchetto e che può essere chiesto a Hera l'attivazione della raccolta a pianerottolo. Questo significa non solo aiutare il cittadino, ma arginare i contagi. Altro esempio banale ma esplicativo se la Regione non attiva il coordinamento del volontariato della protezione civile non scattano né assicurazione per i volontari, né la possibilità per gli occupati di avere il congedo speciale dal posto di lavoro, con l'assurda conseguenza che i volontari potrebbero essere solo pensionati, proprio quelli che per età dobbiamo maggiormente tutelare". 

(Rimini) Il consigliere comunale Carlo Rufo Spina rende noto di "avere raccolto le firme necessarie per la convocazione del consiglio comunale tematico avente ad oggetto "Abbandono progetto Microaree", presentato al presidente del consiglio comunale ieri sera e già protocollato. Ai sensi di regolamento il consiglio dovrà obbligatoriamente tenersi entro lunedì 26 novembre e avrà ad oggetto, oltre la discussione sul progetto della giunta, la votazione del mio atto di indirizzo che allego in word".Dopo tanti rinvii e alcune indiscrezioni di "un possibile abbandono di un progetto, come centro-destra intendiamo stanare l'amministrazione per capire formalmente quelle che intende fare, in particolare se si assumerà la responsabilità politica di revocare la delibera di giunta del 2018 che identificava le microaree nelle 5 zone cittadine a tutti note. E' ben chiaro a tutti che in assenza di precisi passaggi formali di revoca l'amministrazione potrebbe in ogni momento dare corso alla delibera già approvata trasferendo le famiglie sinte dove previsto. E' un modo per dare chiarezza, certezza e sicurezza a tutti i cittadini coinvolti nel problema".

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 67.041 casi di positività, 1.953 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.847 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 9,4%, rispetto al 10,7% di ieri. Il nuovo Rt regionale, l’indice di trasmissibilità del virus, è dell’1,57, in calo rispetto all’1,63 della scorsa settimana. Dei nuovi contagiati, sono 932 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente, tra i nuovi positivi 280 persone erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 347 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,8 anni. Su 932 asintomatici, 332 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 51 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 5 per screening sierologico, 11 con i test pre-ricovero. Per 533 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 478 nuovi casi, Modena con 309, poi Reggio Emilia (279), Rimini (197), Parma (194), Piacenza (178), Ferrara (102), Ravenna (82), seguono Forlì (59) Imola (57), e Cesena (18). I tamponi effettuati sono stati 20.847, per un totale di 1.695.309. A questi si aggiungono anche 3.624 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 33.730 (1.757 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 31.880 (+1.672 rispetto a ieri), il 94,5% dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 40 nuovi decessi:11 in provincia di Reggio Emilia (otto uomini di cui due di 87 anni e gli altri di 83,81,79,71, 69, 62; e tre donne rispettivamente di 89,92 e 88 anni), 10 anche in provincia di Ravenna (sei donne di cui due di 94 anni e le altre di 93,91,86, 71; quattro uomini di 91,89,71 e 63 anni); 9 in provincia di Modena (cinque donne di 100, 99, 92, 92, 86 anni e quattro uomini di 90, 89, 82, 78 anni ), 3 in provincia di Parma (due uomini di 87 e 74 anni e una donna di 94), 3 anche in provincia di Bologna (due donne di 87 e 79 anni e un uomo di 94 anni), 2 a Piacenza (un uomo di 70 anni e una donna di 35 con patologie pregresse), e 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 81 anni) e in provincia Forlì-Cesena (una donna di 76 anni). Nessun decesso nella provincia di Rimini. Dall’inizio dell’epidemia i decessi in Emilia-Romagna sono complessivamente 4.752.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 177 (nessun aumento rispetto a ieri a livello regionale), 1.673 quelli in altri reparti Covid (+85). Sul territorio, le persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 8 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 18 a Parma (+1 rispetto a ieri), 14 a Reggio Emilia (stabili rispetto a ieri), 31 a Modena (-2 da ieri), 61 a Bologna (-2 rispetto a ieri), 4 a Imola (invariati rispetto a ieri),11 a Ferrara (+2 da ieri), 8 a Ravenna (invariati), 4 a Forlì ( +1 rispetto a ieri), 2 a Cesena (numero invariato rispetto a ieri) e 16 a Rimini (+1 rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite salgono a 28.559 (+156 rispetto a ieri, di cui 30 a Rimini).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella i cui è stata fatta la diagnosi: a Piacenza 7.924(+178 rispetto a ieri, di cui 102 sintomatici), 6.530 a Parma (+ 194, di cui 120 sintomatici), 10.328 a Reggio Emilia (+279, di cui 167 sintomatici),10.479 a Modena (+309, di 141 cui sintomatici), 13.251 a Bologna (+478, di cui 254 sintomatici), 1.304 casi a Imola (+57, di 42 cui sintomatici), 3.196 a Ferrara (+102, di cui 10 sintomatici), 3.778 a Ravenna (+82, di cui 39 sintomatici), 2.755 a Forlì (+59, di cui 49 sintomatici), 2.074 a Cesena (+18, di cui 11 sintomatici) e 5.422 a Rimini (+197, di cui 86 sintomatici).

(Rimini) Sapere se si è positivi al Covid-19 in un quarto d’ora dall’effettuazione del tampone. La lotta al Coronavirus in Emilia-Romagna può contare su un nuovo strumento: è iniziata, e sarà terminata per la maggior parte della dotazione entro la fine della prossima settimana, la distribuzione di quasi un milione di tamponi antigenici rapidi, capaci di fornire un risultato in circa 15 minuti. Ed è solo il primo lotto di una fornitura complessiva che si avvicina ai 2 milioni di test. L’obiettivo è riuscire a circoscrivere, e quindi contenere, in maniera ancora più efficace e veloce la diffusione del contagio: tra gli usi previsti ci saranno i controlli sui contatti stretti dei positivi per la chiusura, dopo 10 giorni, della quarantena, gli screening a scuola in caso di una positività, i controlli sui pazienti che accedono ai Pronto soccorso; e ancora, nelle strutture sociosanitarie come le Cra, per lo screening periodico di operatori e ospiti e per i visitatori, oltre che per indagini epidemiologiche sulle categorie professionali o le fasce d’età più a rischio. Inoltre, per i test sui viaggiatori in arrivo all’aeroporto Marconi di Bologna

Anche il Patto per il lavoro sarà coinvolto in questa grande campagna di controllo: 250.000 tamponi rapidi saranno infatti forniti ai datori di lavoro sottoscrittori dell’accordo con la Regione, che avranno la possibilità di far svolgere il test a proprio carico, per quanto riguarda le spese di esecuzione, nelle strutture sanitarie accreditate. “Continuiamo a rafforzare con tutti gli strumenti possibili la strategia di contrasto al virus, per prevenire e circoscrivere la diffusione, e individuare e isolare i nuovi contagi con la massima tempestività- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute-. Oggi mettiamo in campo quasi 2 milioni di tamponi, un numero che supera il totale di test di questo genere effettuati finora da inizio pandemia. Un’accelerazione ulteriore dell’indagine epidemiologica che ci permetterà di aumentare ancora la sicurezza nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle strutture sociosanitarie. Uno sforzo, quello di potenziare la capacità di indagine e di fare controlli, che ci permetterà di aumentare ulteriormente la sicurezza in tanti luoghi vitali per l’intera comunità regionale”.

“È significativa- aggiungono Bonaccini e Donini- anche la forte collaborazione con uno strumento di crescita come il Patto per il lavoro: il tessuto produttivo dell’Emilia-Romagna si è reso disponibile a impegnarsi in prima linea, e a proprie spese, per il contenimento del virus, e non era affatto scontato questo esempio di grande corresponsabilità”. Sono due i canali di approvvigionamento dei tamponi rapidi che saranno distribuiti in Emilia-Romagna, in totale 1.865.550: 44.880 sono forniti dalla struttura commissariale nazionale - di cui 19.200 arrivati a inizio novembre e 25.600 in arrivo -, i restanti 1.820.750 sono il frutto della gara che la Regione Emilia-Romagna ha indetto insieme alla Regione Veneto; di questi, 970.000 sono già in distribuzione. La prima fornitura di tamponi garantita dal Governo è stata suddivisa in maniera omogenea tra le 8 Aziende sanitarie, che ne hanno ricevuti 2.400 ciascuna; i test ottenuti tramite gara saranno invece assegnati sui territori secondo una ripartizione che tiene conto della popolazione residente e dei diversi fabbisogni.

Venerdì, 06 Novembre 2020 17:57

6 novembre

Scuola media chiusa | Ospedali vicini al rosso | Dopo don Giorgio

(Rimini) Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, la Asl ha fornito alcuni dati (in allegato) relativi alla settimana dal 26 ottobre al primo novembre relativi ai residenti diagnosticati sul territorio romagnolo. Nella settimana di riferimento si sono verificate 2.335 positività su un totale di 30.722 tamponi, con una incidenza dunque del 7,6 per cento che, pur aumentando di 1,7 punti percentuali rispetto alla settimana precedente, resta più bassa rispetto all'incidenza nazionale.

Su questo dato si registra, nell'ultima settimana, tra i vari territori della Romagna, un riallineamento: le province di Rimini e di Ravenna hanno dato pressochè analogo, i territori di Forlì e soprattutto Cesena hanno incidenze leggermente più basse. Restano invece maggiori differenze rispetto all'indicatore delle positività su popolazione residente (slide 6), con Rimini e Forlì con dati più alti, così come sulle percentuali di asintomatici: il territorio romagnolo si attesta sul 43 per cento con Ravenna e soprattutto Rimini con percentuali superiori (slide 7) di persone positive ma senza sintomi. Per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto, nella settimana di riferimento si è verificato un aumento, in questo caso omogeneo tra i vari territori, di malati nei reparti di degenza. Resta di fatto stabile l'incidenza di ricoveri in terapia intensiva sul totale dei ricoverati.

"Sul territorio romagnolo - commenta il direttore sanitario dottor Mattia Altini - permane una situazione di crescita proporzionalmente più contenuta rispetto alla media nazionale, con una incidenza significativa di casi asintomatici. Conseguentemente la maggioranza dei pazienti può essere adeguatamente seguita a domicilio o nelle strutture appositamente previste per pazienti asintomatici o con sintomi lievi come i Covid Hotel o le Cra Covid che si stanno ulteriormente implementando. Resta di fondamentale importanza la prevenzione, per cui torno a rammentare ancora una volta alla cittadinanza l'importanza della prevenzione: distanziamento, igiene, mascherina. Altrettanto scrupolosamente vanno seguite le indicazioni previste nel nuovo Dpcm. Assai importante quest'anno è anche fare la vaccinazione contro l'influenza stagionale, soprattutto per le classi a rischio, che rappresenta anche una forma di contrasto del covid".

Sul fronte ospedaliero "siamo nel Livello Arancione del piano dinamico che abbiamo predisposto, e conseguentemente abbiamo attivato ulteriori posti letto, in tutti i territori, dedicati a pazienti covid. Attualmente abbiamo circa 70 posti letto di terapia intensiva per l'attività chirurgica ordinaria e programmata. Non si può escludere di arrivare nei prossimi giorni all'attivazione del Livello Rosso che contempla 529 posti letto complessivi dedicati a pazienti covid, di cui 75 tra terapia intensiva e sub-intensiva. La nostra sfida sarà trovare il non facile equilibrio tra servizi e spazi dedicati ai pazienti covid e mantenimento dell'attività ordinaria, per garantire i livelli di assistenza più elevati possibile per tutti i pazienti ed utenti romagnoli".

(Rimini) Verso le 17,30 di ieri un uomo con mascherina e cappellino è entrato in una gioielleria di via Garibaldi, nel centro storico di Rimini, minacciando il titolare con un piede di porco. Il rapinatore ha tentato di impossessarsi dei gioielli esposti in vetrina, ma è fuggito quasi a mani vuote, alla vista della pistola a pallini brandita dal titolare della  gioielleria Benvenuti. Il gioielliere ha esploso due colpi, uno in aria  euno più in basso.  "L'ho visto entrare, aveva cappellino e mascherina, voleva rapinare il negozio. Non gli ho detto nulla, ma quando ho visto che ha preso in mano il piede di porco e si è avvicinato alla vetrina ho preso la pistola. Il primo colpo non è servito perché ha continuato e quindi ne ho esploso un altro, poi è scappato", racconta all'Ansa. Sul posto è intervenuta la polizia di Stato e la squadra mobile per visionare le telecamere di sicurezza. Il rapinatore è fuggito a piedi e secondo le testimonianze potrebbe essere straniero e non pare sia stato ferito. (ANSA).

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 65.091 casi di positività2.180 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.332 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 10,7%. Dei nuovi contagiati, sono 1.156 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente, tra i nuovi positivi 314 persone erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 437 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,3 anni. Su 1.156 asintomatici, 446 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 65 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 per screening sierologico, 18 con i test pre-ricovero. Per 619 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 599 nuovi casiModena con 332,poi Reggio Emilia (262), Ravenna (225), Piacenza (186), Rimini (151), Parma (140), Ferrara (120); seguono Imola (58), Cesena (54) e Forlì (53).

tamponi effettuati sono stati 20.332, per un totale di 1.674.462. A questi si aggiungono anche 3.092 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 31.976 (2.005 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 30.211(+1.955 rispetto a ieri), quasi la totalità (97,5 %) dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 13 nuovi decessi: 4 in provincia di Ferrara (tutte donne, rispettivamente di 98, 93, e due di 90 anni), 3 in provincia di Reggio Emilia (tutti uomini di 94, 89, 79 anni), 3 in provincia di Modena (tutti uomini di 92, 88 e 79 anni), 1 in provincia di Parma (una donna di 95), 1 a Bologna (una donna di 71 anni), 1 Piacenza (un uomo di 96 anni)  Non si registrano decessi nelle province di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini. Dall’inizio dell’epidemia i decessi in Emilia-Romagna sono complessivamente 4.712. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 177 (+16 rispetto a ieri), 1.588 quelli in altri reparti Covid (+34).  

Sul territorio, le  persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 9 a Piacenza (+1 rispetto a ieri),17 a Parma (numero stabile rispetto a ieri), 14 a Reggio Emilia (+2 rispetto a ieri), 33 a Modena (+4), 63 a Bologna (+5), 4 a Imola (invariato rispetto a ieri), 9 a Ferrara (+ 1 da ieri), 8 a Ravenna (+1), 3 a Forlì (invariato rispetto a ieri), 2 a Cesena (+1) e 15 a Rimini (+1 rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite 28.403 salgono a (+162 rispetto a ieri, di cui 16 a Rimini).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella i cui è stata fatta la diagnosi: 7.746 a Piacenza (+186 rispetto a ieri, di cui  77 sintomatici), 6.337 a Parma (+140, di cui 97 sintomatici),10.049 a Reggio Emilia (+262, di cui 153 sintomatici),10.170 a Modena (+332, di 151 cui sintomatici), 12.774 a Bologna (+599, di cui 241 sintomatici), 1.247 casi a Imola (+58, di cui 22 sintomatici), 3.095 a Ferrara (+120, di cui  15 sintomatici), 3.696 a Ravenna (+225, di cui 114 sintomatici), 2.696 a Forlì (+53, di cui 36 sintomatici), 2.056 a Cesena (+54, di cui 39 sintomatici) e 5.225 a Rimini (+151, di cui 79 sintomatici)

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